Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 30/3/2011 alle 11:56

 

Nella discussione sull’ultimo post di ieri “Che bella la Germania”, Mafalda ha fatto alcune domande interessanti. Le riduco a tre e cerco di dare in sintesi il mio parere.
Sistema elettorale.
Non mi convince il ritorno al proporzionale senza nessun sbarramento. Al massimo sarei per il sistema tedesco con soglia minima e sfiducia costruttiva. Ma temo che, dopo il voto, ci sarebbe la compravendita di piccole formazioni politiche al miglior offerente. Anche adesso esistono gli Scilipoti e i “responsabili”, che hanno salvato Berlusconi in cambio di un agognato e incerto posto di governo. Ho paura che il futuro sarebbe molto peggio.
Nichi Vendola.
Non ho nessuna obiezione a che partecipi alle primarie del centrosinistra. Anzi, se il Pd conferma la linea della coalizione (non della vocazione maggioritaria), e se non si ripudia la filosofia delle primarie, Vendola avrà tutto il diritto di parteciparvi. Per me il problema è solo di scelta politica. Tra Bersani e Vendola voterei Bersani. Tra Vendola e Casini voterei quest’ultimo. Sul piano umano Vendola mi sta pure simpatico e lo ascolto sempre con piacere. Ma la sua linea politica non è la mia. L’ipotesi di Casini, del tutto teorica e astratta, l’ho messa lì  per rendere ancora più chiara, al limite della provocazione, la mia visione politica.
Comitato saggi del Pd di Varese.
Ha il compito di fare una prima selezione delle donne e degli uomini da mettere in lista, non di decidere le persone da mettere in consiglio comunale senza passare dal voto dei cittadini. Quindi siamo fuori dal sistema deprecato delle cooptazioni che opera invece quando si decidono le cariche di partito al chiuso di una stanza, o i parlamentari col sistema vigente, o i consiglieri regionali nel listino bloccato del presidente.
Molti lettori diranno: “parliamo di problemi veri, di proposte per l'economia e il lavoro”. Giusto ma anche questi sono contenuti importanti.

 

Commenti dei lettori: 26 commenti -
Si può dissentire da Adamoli come faccio io su questo post in maniera radicale. Ma si può dire che sia ambiguo o che nasconda le sue idee.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 30/3/2011 alle 13:16
Mi convince la seconda risposta su Vendola ma non la prima sul sistema elettorale. Adoro il sistema tedesco. Sul Pd di Varese, meglio un velo di silenzio: non sui saggi, parlo del partito.
Scritto da Giovane Varese il 30/3/2011 alle 13:29
Sistema elettorale: il problema italiano è che la riforma del sistema elettorale è sempre stata svincolata da quella istituzionale, con il risultato che oggi abbiamo un regionalismo senza una rappresentanza parlamentare dei territori ed un sistema partitico dominato da forme di autocrazia e di oligarchia ben radicate, con le inevitabili conseguenze che questo comporta sulla qualità delle candidature e degli eletti nelle istituzioni. Sul futuro, invece, sono pessimista, perché qualunque nuova legge elettorale si limiterà a riflettere i rapporti di forza esistenti, senza riformare alcunché nella politica italiana. Niki Vendola: il suo miglior pregio è il linguaggio profetico, che i pragmatici etichettano come “poetico” e “utopistico”, ma che è ciò che veramente manca alla politica dei nostri giorni, troppo spesso ridotta a mera amministrazione dell’esistente, senza progetto, né idealità. Il suo principale limite, invece, è il partito che rappresenta, perché troppo ancorato, nell’immagine e nei contenuti, ad un residuale e ideologico estremismo di sinistra. Comitato saggi del PD di Varese: sulle elezioni comunali mi sembra che il PD abbia perso troppo tempo per arrivare ad una semplice candidatura interna. Il sistema di selezione delle candidature mi sembra un po’ ferraginoso, ma non ho elementi per valutare e giudicare. L’importante, comunque, è che non si tratti della classica foglia di fico.
Scritto da Leonardo C. il 30/3/2011 alle 13:49
Malgrado il mio primo commento molto critico ribadisco che saresti stato un ottimo candidato sindaco di Varese. Mi è dispiaciuto il tuo no.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 30/3/2011 alle 13:57
Argomenti scottanti. Da fuori del Pd mi domando se dentro il partito sono trattati nelle varie riunioni. Sui giornali locali non vedo niente. Auguri per le elezioni.
Scritto da Broggi V. il 30/3/2011 alle 14:04
Dunque: Sistema elettorale, io credo sia uno strumento, non un fine. Penso che un modello elettorale debba garantire una certa longevità e non deve essere fatto per avvantaggiarsi o mettere in difficoltà gli avversari. Nell’Italia odierna anche la monarchia si trasformerebbe in un bordello. Credo che dobbiamo decidere cosa vogliamo: governabilità o rappresentatività. Ora abbiamo un sistema stabilissimo che però si innesta nel bunga bunga generale, quindi un casino. Vendola, corra a più non posso se ha i numeri prevarrà. Confesso che mi paicerebbe un PD a vocazione maggioritaria e vorrei delle primarie all’americana, con strutture di partito super partes e chi vince si prende il partito, si candida come premier e detta la linea. Comitato dei saggi, se a Varese hanno così tanta abbondanza di candidati, beati loro!
Scritto da Lele il 30/3/2011 alle 14:45
Legge elettorale.Chi si vende o si fa comprare lo farà sempre, senza distinzione di legge elettorale. Chi non ha qualità non viene redento. Resta quello che è. In parlamento non credo esista una maggioranza per cambiare: oggi come oggi, mi accontento di tornare al Mattarellum.Almeno potrei scegliere chi apprezzo.Per le primarie: nella bozza di statuto di SEL non le ho trovate. PS: segnalo: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/ma-in-italia-ce-la-democrazia/2147659/18
Scritto da FrancescoG. il 30/3/2011 alle 14:59
Tra Vendola e Casini anch'io scelgo Casini. Tra Casini e Bersani, ho i miei bei dubbi. Forse forse sceglierei ancora Casini. Farei una bella alleanza da Casini a Vendola, lasciando fuori Rifondazione e i grillini. Comunque Vendola è una brava persona che parla con linguaggio profetico come scrive @Leonardo C. Forse è per questo che non piace alla intellighenzia del Pd.
Scritto da Ex democristiano il 30/3/2011 alle 15:22
Nel mio primo commento ho lasciato via un "non". Si deve leggere: "Ma non si può dire che sia ambiguo o che nasconda le sue idee". Scusate.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 30/3/2011 alle 15:22
Tra Vendola e Casini anch'io scelgo Casini. Tra Casini e Bersani, ho i miei bei dubbi. Forse forse sceglierei ancora Casini. Farei una bella alleanza da Casini a Vendola, lasciando fuori Rifondazione e i grillini. Comunque Vendola è una brava persona che parla con linguaggio profetico come scrive @Leonardo C. Forse è per questo che non piace alla intellighenzia del Pd.
Scritto da Ex democristiano il 30/3/2011 alle 15:22
@Pietro (di sinistra) - Ti ringrazio per la stima personale. Ma guarda che adesso il centrosinistra di Varese ha un ottimo candidato sindaco. Luisa Oprandi merita tutto il nostro sostegno. E' questo che dobbiamo comunicare con energia e forza persuasiva.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/3/2011 alle 15:41
Riguardo al sistema elettorale non credo che ce ne sia uno migliore in assoluto; difficile è pensarne uno peggiore di quello che abbiamo; ma si sa, al peggio non c’è mai fine. Per ora mi limiterei al sistema alla tedesca o al Mattarellum. Quanto a Vendola non credo sia il candidato che ci porterebbe alla vittoria, pur non negandogli buone qualità. Per quanto riguarda le comunali di Varese, non sono più al corrente delle alchimie interne; una cosa però mi sento di dire: si è troppo indugiato prima di appoggiare la candidatura di Luisa Oprandi; e temo anche che lo si sia fatto “obtorto collo”.
Scritto da Angelo Eberli il 30/3/2011 alle 16:32
Un'altra volta @ Angelo Eberli mi trova consenziente. Il Pd di Varese (città e provincia, non faccio distinzioni) è stato un disastro. In campagna elettorale però bisogna fare unità e cercare il miglior risultato possibile.
Scritto da Vittorio (Luino) il 30/3/2011 alle 16:53
Condivido tutto ciò che scrive @Leonardo C. sul sistema elettorale e quasi tutto su Vendola. Il problema è che quando si è alla guida del Paese si pensa alla legge elettorale che va meglio per se stessi. E’ ciò che denuncia giustamente anche @Lele. E’ successo con la legge porcata di Calderoli intesa a indebolire il successo allora prevedibile e previsto per Prodi. E sta accadendo ora con l’ostinazione a non cambiare niente perché va bene al timoniere. Una responsabilità enorme ce l’ha la Lega ma il Pd è portato quasi sempre ad attenuare le polemiche con Bossi. Si tratta di un errore che ci è già costato enormemente e che però continuiamo a fare imperterriti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/3/2011 alle 17:14
Caro Adamoli, capisco che la sua politica non sia quella di Vendola. Mi chiedo però provocatoriamente: la sua politica è quindi la stessa dell' On. Marantelli che, con la sua entusiastica partecipazione, ha recentemente certificato la bontà di iniziative-pacco come quella sul federalismo di qualche giorno fa a Besozzo? Vendola non va bene il Senadur si? Se questa è la vostra linea come pd varesino accomodatevi pure, io non sarò al vostro fianco e sono certo che godrò di numerosa compagnia.
Scritto da sinistradeluso il 30/3/2011 alle 18:35
Caro sinistradeluso, da cosa deduci che mi va bene il Senatur? E' vero il contrario. Chi segue il blog lo può testimoniare. Con Vendola siamo insieme oggi all'opposizione e domani, speriamo, al governo. Con Bossi siamo e saremo su fronti contrapposti. Non discuto l'alleanza con Vendola, solo che non lo voterei se ci fossero le primarie.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/3/2011 alle 18:56
Caro Adamoli, avanti così. Hai la mia approvazione. Il blog è bello e condivisibile la sua impostazione politica.
Scritto da Giovanna G. il 30/3/2011 alle 19:19
Capisco Adamoli ma non vedo nel Pd varesino, nemmeno lei, un adeguato contrasto alle tesi ed ai movimenti politici assurdi e sfacciatamente pro-lega di Marantelli. Forse qualche volta il Senatore Rossi ma anche lui con argomentazioni all' acqua di rosa, girando molto alla larga, per non disturbare troppo il potente leghista rosso. Ma nel Pd ne avete mai discusso seriamente? Ho i miei dubbi, viceversa la vostra, mi spiace, si chiama colpevole connivenza.
Scritto da sinistradeluso il 30/3/2011 alle 19:59
Caro Giuseppe, non te la prendere. Chi mette in discussione la tua linea di contrasto politico e culturale alla Lega non è al corrente delle cose. Piuttosto il Pd di Varese e provincia dopo le elezioni amministrative andrà raddrizzato. Non è più il Pci-Pds-Ds. Tutti se lo mettano in testa. Sennò si troveranno conciati peggio di oggi.
Scritto da G.S. il 30/3/2011 alle 20:35
Grazie, caro Adamoli, per aver ripreso le mie riflessioni. Stimolata, a mia volta, dal Suo post, mi permetto di formularLe questa domanda: tra Bersani e Casini, sceglierebbe senza dubbi o avrebbe qualche tentennamento? Sa qual è, secondo me, il problema di Vendola? Che non ha quadri del suo stampo sotto di sé. E’ un generale senza truppe, legato ad un destino di testimonianza di una utopistica società egualitaria. Un novello Thomas More. Casini, a differenza, si muove su un terreno pragmatico e forse è ciò che serve per uscire da questo immane stallo. E Bersani? Non pervenuto. Deve ancora chiarirsi con D’Alema.
Scritto da Mafalda il 30/3/2011 alle 22:46
Caro @Zorro, intanto il mio non è un pregiudizio e nemmeno un sospetto. E’, semplicemente, una osservazione volutamente critica. Certo, tu mi richiami a rimanere su un piano formale. E va bene. Ma come certamente la tua lunga esperienza ti avrà insegnato, ci sono diverse forme di cooptazione, comprese quelle formalmente legittimate in modo democratico da un coordinamento, da un direttivo, ecc. ecc. Come è noto, i congressi sono delle palestre in questo senso. @Leonardo C., sempre riferendosi al lavoro dei saggi, scrive “L’importante, comunque, è che non si tratti della classica foglia di fico”. Ecco, io mi auguro ci sia un fiorire di candidature di persone che offrono il proprio impegno esclusivamente perché credono (ancora) nella politica e auguro buon lavoro ai “saggi selezionatori”. P.S.: Per l’abbraccio, sono certa ci sarà una prossima volta ;-)
Scritto da Mafalda il 30/3/2011 alle 22:51
Il blog non finisce di sorprendermi. Hai messo sul piatto delle considerazioni molto nette che di solito un politico preferisce tenere per sè. Parlo delle tue preferenze fra Bersani, Vendola, Casini e parlo del sistema elettorale. Mi piace questo modo di fare, ma mi domando cosa diranno i tuoi amici e colleghi di Varese e di Milano di fronte a tanta tagliente nettezza.
Scritto da Brielli Giuseppe il 31/3/2011 alle 00:02
Ho visto che per una volta non critichi la Lega. Fai progressi. Scherzo, da te l'accetto, anche se dissento su quasi tutto, perchè ti conosco abbastanza bene.
Scritto da Bossiano doc il 31/3/2011 alle 00:17
Caro Adamoli vedo che, legittimamente, non ha risposto alla mia sollecitazione sul tema Marantelli, Lega e pd. So che non si esprimerà nemmeno sulle performance televisive del nostro inimitabile parlamentare con le iene. Mi lasci solo dire che sono alquanto deluso.
Scritto da sinistradeluso il 31/3/2011 alle 08:46
Caro sinistradeluso, ieri sera ero impegnato in una riunione del Pd a Brunello per tutta quella zona e sono rientrato dopo mezzanotte. Per questo non ti ho risposto subito, come mi capita spesso. Nel merito ti posso dire che i documenti congressuali del Pd hanno scelto una linea politicamente e culturalmente alternativa alla Lega. Linea che condivido pienamente. Vorrei dirti però che tutto ciò non preclude affatto la possibilità di convergere sulla riforma cosiddetta federale. Anzi, mi sarei augurato che avessimo potuto approvarla interamente in quanto condivisibile. Sull'on. Marantelli anch'io a volte dissento come lui dissente da me. E' un fatto abbastanza naturale se lo si fa con rispetto reciproco.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/3/2011 alle 09:28
Cara Mafalda, le Tue riflessioni sono sempre argute, dotte ed approfondite ma generiche. Non ti va bene nessuno, e Bersani che prende ordini da D'Alema e Franceschini no e quell'altro men che meno e Veltroni più no che si, e, fuori dai democratici, Vendola è bravino ma di qui ma di là. E poi il riformismo si il riformismo no. Insomma come la pensi? C' è qualcuno che ti va bene oltre, a livello locale, al nostro Adamoli che mi pare ti sfizi assai?
Scritto da E.F. il 31/3/2011 alle 09:31
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