Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 29/4/2011 alle 15:28

 

 
Per il cittadino italiano scorgere la strategia dei nostri rapporti internazionali è impossibile. Troppe contraddizioni, incertezze, giravolte.
Porto solo alcuni esempi.
Uno, il nostro governo negli ultimi anni è stato freddissimo con l’Europa, ha privilegiato l’asse intergovernativo e i rapporti bilaterali con gli altri Stati, mai l’integrazione politica, che vuol dire anche cessione di parte della sovranità nazionale. Quando ne ha avuto bisogno (immigrati) ha accusato l’Europa di essere politicamente debole (constatazione condivisibile). Ha perfino affermato che conveniva uscirne ricevendo sberleffi. A Bruxelles abbiamo fatto ridere l’Europa intera.
Due, una paio settimane fa il governo voleva l’applicazione del Trattato di Schengen, sul punto della libera circolazione delle persone in Europa. L’altro ieri Berlusconi ha concordato con Sarkozy sulla revisione di quel Trattato fingendo di ignorare che la Francia vuole una cosa completamente diversa: eliminare proprio la possibilità che gli stranieri transitino da uno Stato all’altro pur avendo in tasca un permesso temporaneo di soggiorno che l’Italia ha furbescamente concesso ai “clandestini” tunisini.
Tre, sull’intervento in Libia, pur lasciando perdere l’indecoroso baciamano del premier a Gheddafi, la linea è cambiata più volte e oggi assistiamo al conflitto fra Berlusconi e Bossi. In politica estera ciò è inammissibile chiunque governi.
In sostanza, tutto è avvolto dalle nebbie del tatticismo di giornata. Anche l’opposizione non scherza, ognuno va a ruota libera. Ma la maggioranza è una, mentre le opposizioni sono tante, per definizione. Se però l’opposizione vuole apparire credibile come immediata alternativa di governo deve anch’essa cambiare registro. La strada è lunga.


 

Commenti dei lettori: 23 commenti -
Di questi post apprezzo l'equilibrio e la mancanza di uno spirito fazioso. La propaganda per il proprio partito c'è, ma è tenuta sotto controllo. L'ultima frase è significativa e possiede questo senso. La maggioranza fa schifo (Adamoli non scriverebbe una cosa del genere) però l'opposizione se vuole diventare governo deve cambiare molto. Questa è il motivo per cui seguo il blog da un bel pò di tempo.
Scritto da Roseto senza rose il 29/4/2011 alle 17:16
Perchè hai messo la foto di Maroni? Se volevi attaccare lui tanto valeva citarlo. Il nostro ministro ha alzato la voce e poi ha piegato la testa ma cosa poteva fare? E' stato lasciato solo.
Scritto da Leghista Varese il 29/4/2011 alle 18:19
L'opposizione deve migliorare, d'accordo, ma intanto pensiamo a sconfiggere questo governo di inetti.
Scritto da Oreste Z. il 29/4/2011 alle 18:38
Non pratico gli angiporti della diplomazia. Fosse per me, prima sparerei cannonate e poi darei ascolto ai poveri resti. Preso atto della mia inadeguatezza, consideriamo quella dei nostri rappresentanti. Maroni usa un linguaggio barocco e, invece di un’auspicabile anemia verbale, il nostro primo ministro adopera un disinvolto lessico da tabarin, suo luogo elettivo mai davvero dimenticato, prima dell’impresa politica. Frattini ha un ruolo puramente ornamentale. E’ un bell’uomo, possiede l’ironia di un secondino turco prima dell’avvento di Ataturk ed è impareggiabile nel confondersi su qualunque sfondo. A parte queste note di costume che però connotano la nostra autorevolezza nei paesi esotici, il nostro Stato dimentica di non essere un pari d’Europa e di tenere a corte un ruolo di subalternità. Lo sfogo di Maroni (“l’Italia deve uscire dall’Europa”) ha il sapore della sbottata del cameriere quando lancia il tovagliolo in cucina dopo la reprimenda del padrone di casa.
Scritto da Filippo Valmaggia il 29/4/2011 alle 18:54
Frattini è un ministro di serie B. Maroni in Europa ha fatto la figura del bambino sculacciato e messo dietro la lavagna. L'autorevolezza della politica estera non abita in Italia.
Scritto da Giusy il 29/4/2011 alle 20:46
Diavolo d'un Valmaggia. Ha solo estremizzato un giudizio che condivido. Adamoli dove l'ha pescato? Oppure dove Lui ha pescato Adamoli?
Scritto da Lorenzo il 29/4/2011 alle 21:14
Attento a non criticare troppo il ministro Maroni. Il nostro on. Macchietta si offende e si arrabbia.
Scritto da Valceresio il 29/4/2011 alle 22:19
Mandiamoli tutti a casa il più presto possibile.
Scritto da Giulio Malnati il 29/4/2011 alle 22:57
"La maggioranza è una mentre le opposizioni sono tante, per definizione. Se però l’opposizione vuole apparire credibile come immediata alternativa di governo deve anch’essa cambiare registro. La strada è lunga". Approvo e non aggiungo una parola.
Scritto da Vittorio (Luino) il 29/4/2011 alle 23:08
Vorrei dar conto della mia letizia, ieri è stato un gran giorno! Se credete che voglia parlarvi dei regali sposi, ravvedetevi! No, la letizia sgorga dall'apprendere che il CSM, presieduto, come ognun sa, dal Presidente, s'è desto e (non so se con o senza l'elmo di Scipio) ha aperto un'inchiesta sullo scandalo nazionale (e perciò negletto) del Ciancimino grande accusatore di B. e sodali, senza riscontri e preparatore di un auto-attentato. Soltanto negligenza della Procura e distrazione del CSM?
Scritto da ulderico monti il 30/4/2011 alle 07:24
Caro Adamoli, ti faccio oggi una domanda riferita alla discussione sugli utlimi post. Dibattitto molto interessante ma non ti pare troppo elevato e difficile per un blog? In questo modo non corri il rischio di lasciar fuori le persone più semplici e con meno cultura? Stai tranquillo, però, io continuerò a leggerlo perchè secondo me è il meglio che c'è su piazza.
Scritto da Cittadina cattolica il 30/4/2011 alle 10:25
Limitiamoci pure ai rapporti, fondamentali, con l'Ue nella cui costruzione l'Italia ha svolto un ruolo importante a partire dal primo dopoguerra con De Gasperi che , leader di un paese sconfitto, umiliato e con fama -meritata - di scarsa affidabilità, dialogava con tutti senza complessi. E negli anni scorsi Prodi molto apprezzato in Europa. La destra in materia mostra tutta la sua incoltura.L'Italia senza l'euro avrebbe l'inflazione sopra il 20% e svalutazioni "competitive" a raffica....
Scritto da cesare chiericati il 30/4/2011 alle 10:29
Sì, l’opposizione per apparire credibile deve cambiare registro. E deve farlo molto in fretta se non vogliamo trovarci il “tragico clown” assiso sullo scranno più alto. Intanto continuiamo a far regali alla maggioranza; al voto sull’approvazione del documento di economia e finanza la provvidenziale assenza di ben 40 rappresentanti dell’opposizione ha, ancora una volta “graziato” il Governo. Continuiamo così, facciamoci del male.
Scritto da Angelo Eberli il 30/4/2011 alle 13:57
Cara Cittadina cattolica, discussione troppo elevata e difficile per un blog? Da quando ho cominciato, quasi tre anni fa, tengo sotto controllo due parametri. Uno oggettivo, il numero dei lettori e ti assicuro che le cose vanno molto bene. L'altro è proprio la qualità che, a mio opinabilissimo giudizio, è migliorata progressivamente. Anche in questo campo le mele cattive scacciano quelle buone, non viceversa. Vi sono dei dialoghi fra i lettori, assai gradevoli e suggestivi, che mi fanno molto piacere. Cerco di intervenire il meno possibile perchè non voglio privilegiare nessuno per non trascurare nessuno, magari gli scritti più semplici. Rassicuro tutti che leggo e considero ogni commento anche quelli che arrivano un pò tardi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/4/2011 alle 17:56
Sottoscrivo il commento di Angelo Eberli. Dove erano i 40 rappresentanti dell'opposizione? Non va bene.
Scritto da Stefano Gilli il 30/4/2011 alle 18:50
Adamoli, ti aspettavo al varco. Ieri sera Valceresio ha preso in giro Marantelli chiamandolo On. Macchietta. Perchè non l'hai difeso? Ti chiedo una risposta.
Scritto da Enne Enne (Varese) il 30/4/2011 alle 19:17
@Enne Enne (Varese) - Il rispetto per l'on. Marantelli mi ha indotto a non raccogliere, e dunque sottolineare, quel commento. Avrei potuto dare la stura a ulteriori sarcasmi. Hai fatto più danni tu con questa domanda che quella frase scherzosa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/4/2011 alle 20:43
L'Arte della guerra di Walter. Cedo all'innovazione e ammiro – campagna elettorale in corso – la strategia di insistere sulla superiorità dell'avversario: la nuova arte della guerra di Walter Veltroni predica l'invincibilità di B.; propone alleanze che ovviamente non possono che essere sdegnosamente respinte; apre la verifica all'interno del partito; non esclude la richiesta di convocare di un congresso. Deve trattarsi di un piano di luciferina astuzia per disorientare l'avversario (come quella di non criticare troppo la Lega, perché ai ballottaggi non si sa mai...). Ho ricevuto critiche per aver parlato, in campagna elettorale, di “tigri di carta”...
Scritto da ulderico monti il 30/4/2011 alle 21:22
Caro Adamoli, pur non conoscendoti personalmente ormai mi relaziono in questo modo confidenziale. Approvo la tua risposta a "cittadina cattolica". La qualità del blog è alta e senza arroganza, non esclude ma include. Anche @Mafalda, per fare solo un esempio, tende a coinvolgere altri lettori nei suoi commenti. Diciamo che il blog è un buonissimo spazio virtuale nel quale persone colte e persone "semplici" possono sentirsi a casa.
Scritto da Roseto senza rose il 30/4/2011 alle 21:47
@ Ulderico Monti. Su Veltroni hai un'opinione che condivido. Non capisco cosa vuole e a che cosa miri. Nel momento del bisogno è fuggito e adesso fa le prediche a tutti. Che il Pd, con tutto il centro-sinistra, abbia bisogno di svegliarsi sono convinto, che lui sia la persona giusta per farlo lo escludo.
Scritto da Mario Contini il 30/4/2011 alle 23:16
Ho conosciuto Daniele Marantelli nel 1995-6. Mi ero trasferito da Bologna a Gallarate. Il Partito era in condizioni critiche; la sezione di Gallarate, commissariata, era retta da Giuseppe Gatti, già senatore e deputato; era il tempo dei Comitati Prodi. La Lega Nord era un oggetto oscuro (vista da Bologna, una curiosità): la sinistra dei fighetti radical chic ostentava disprezzo (“...gente rozza che sbaglia i congiuntivi...”), ma Daniele Marantelli metteva in guardia sul progressivo radicamento della Lega e – inascoltato se non deriso – chiedeva attenzione e senso critico. Anche i Comitati Prodi erano snobbati dall'alterigia degli intellettualini spocchiosi, ma il senatore Gatti guardava lontano, inviso alla sinistra più radicale che addirittura si opponeva che egli divenisse il presidente dell'ANPI di Gallarate. Poi, per una serie di eventi, divenni il segretario cittadino del Partito. Ho grande stima e affetto per Daniele e per Giuseppe, uomini coerenti, con una faccia sola.
Scritto da ulderico monti il 1/5/2011 alle 08:12
@cesare chiericati. Uso un’espressione eufemistica: De Gasperi era ambiguo. Questa attenuazione aggettivale è un omaggio al nostro ospite che sappiamo essere un cultore entusiasta del capostipite dei democratici cristiani in Italia. Ma non sarò sempre così rispettoso. Nel 1944 De Gasperi scrisse alcune lettere al generale del Comando Alleato in Italia, l’inglese Harold Alexander, nelle quali esortava gli angloamericani a bombardare la periferia di Roma allo scopo di fiaccare il morale della popolazione e istigarla a compiere atti contro i tedeschi occupatori. Il “Padre dell’Europa dei popoli” partecipò nel 1954 (invero dopo il suo mandato governativo e poco prima di morire) alle riunioni del Gruppo Bilderberg, una consorteria di banchieri, politici e uomini d’affari il cui assunto era l’instaurazione di un nuovo ordine economico, un pugnale confitto nel costato degli europei. Questa camarilla sta all’”Europa dei popoli” come Pol Pot e i khmer rossi stavano alla Caritas.
Scritto da Filippo Valmaggia il 1/5/2011 alle 12:49
Caro Ulderico (21.22), il fatto è che per Veltroni le elezioni che contano sono soltanto quelle per il Parlamento e per la città di Roma. E' romano-centrico nella testa. E' una delle ragioni per le quali non l'avevo sostenuto nella sua trionfale cavalcata delle prime primarie. Si motiva così la sua uscita di ieri del tutto fuori misura. Alcuni temi che pone sul tappeto sono reali ma se si sbaglia la tempistica si sbaglia tutto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/5/2011 alle 17:10
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