Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 12/5/2011 alle 11:40

 

In provincia di Varese corre in questi giorni, fra gli “addetti ai lavori”, la domanda se siano più importanti le elezioni a Varese, a Busto o a Gallarate. La risposta è quasi sempre Gallarate. Vorrei chiarire che cosa ne penso io.
Gallarate, per la divisione fra Lega e Pdl, è stata scelta dai due partiti come terreno di contesa per la supremazia elettorale con l’evocazione perfino di scenari nazionali. Ma tutto questo è vitale per la città e i suoi abitanti? O piuttosto non avrebbero il diritto di sentirsi presi in giro da un circo politico che fa acrobazie di potere sulla loro testa?
Busto Arsizio ha recentemente sopravanzato Varese come numero di residenti. Oggi deve però riqualificare la sua identità. Possiede ancora l’ambizione di essere riconosciuta come capoluogo del cosiddetto Alto Milanese. Indipendentemente da ciò il ruolo di Busto nella Lombardia nord-occidentale è rilevante.
Infine, Varese. Delle tre, è la città meno dinamica, economicamente e socialmente, ma è pur sempre il capoluogo con una bellezza paesistica invidiabile. Ha perso in 20 anni più di 5.000 abitanti. Non si sa più quale sia la sua vocazione prevalente. Ha bisogno di ripartire con un progetto definito e uno slancio nuovo.
Dal punto di vista del cittadino fare una graduatoria di importanza fra le tre realtà è fuori luogo e perfino offensivo.
La realtà è che queste città sono guidate dal centrodestra da quasi 20 anni. Sono stanche e snervate. C’è bisogno di far capire ai cittadini che il centrosinistra ha presentato liste credibili e programmi seri.
I tre candidati sindaci (Luisa Oprandi, Carlo Stelluti, Edoardo Guenzani) sono forti e autorevoli, i migliori sul campo. Hanno condotto una campagna sobria, ricca solo di stile e sostanza. Non sono e non saranno pedine di un gioco politico “romano”. Promuoveranno esclusivamente gli interessi reali delle loro città.


 
Categoria: Lombardia, Persone
Commenti dei lettori: 19 commenti -
Mi stupisce in modo positivo questo tuo insistere sulle elezioni amministrative. Avevo pensato che ti saresti defilato.
Scritto da Alessia il 12/5/2011 alle 13:39
Tutto condivisibile. Speriamo che i cittadini diventino "apoti" come auspicava Prezzolini, vale a dire che smettano di bere le frottole della propaganda e aprano gli occhi sulla realtà. Una realtà che, dopo i quasi venti anni di governo di lorsignori, non appare certo da sogno.
Scritto da Angelo Eberli il 12/5/2011 alle 13:55
Quanto a stile e sostanza amministrativa a Gallarate, fra Pdl e Lega, si è toccato il fondo.
Scritto da Angelo il 12/5/2011 alle 14:05
Concetti chiari. In poche parole le differenze fra le tre città. Vale un manifesto elettorale di prim'ordine. Non c'è polemica ma emerge la necessità di cambiamento senza neanche urlarlo troppo.
Scritto da Albertone da Giussano il 12/5/2011 alle 14:16
Un bel ritratto...c he condivido a cui credo si possano a buon titolo aggiungere altre cittadine ed altri candidati. Personlmente conosco la stuazone di malnate e il nostro canddato, Samuele Astuti: tanto elegante e misurato lui, quanto sguaiati i suoi diretti avversari di centrodestra. In bocca al lupo a tutti.
Scritto da giovanniderosa il 12/5/2011 alle 14:32
Tutte e tre sono città strategiche per la Lombardia, un asse su cui si produce una fetta rilevante della richezza nazionale. Varese è un po' più defilata ma offre possibilità in campo univesitario, nel turismo congressuale e sportivo,nella bellezza delle sue ville storiche, nei servizi sanitari, da mettere a frutto all'interno di un piano organico di crescita. Con la ferrovia Milano - Malpensa diventerà uno snodo baricentrico rispetto a Como e Lugano. Con o senza il "lord" ticinese Bignasca.
Scritto da cesare chiericati il 12/5/2011 alle 15:15
Quelli che dicono che a Gallarate si gioca una partita nazionale sono dei provinciali egocentrici. Le partite nazionali si fanno a Milano, Napoli, Torino e Bologna. A Gallarate tra Pdl e Lega sono in ballo ripicche e poteri personali che nulla hanno a che vedere con gli interessi dei Gallaratesi.
Scritto da Giancarlo il 12/5/2011 alle 15:37
Siete degli illusi. A Varese prenderete una batosta. La differenza fra i due candidati è enorme.
Scritto da Luigi S. il 12/5/2011 alle 16:32
Caro Giovanni, hai perfettamente ragione. Samuele Astuti è un ottimo candidato e sarà un buon sindaco di Malnate. Mi sono limitato a confrontare le tre città maggiori.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/5/2011 alle 18:26
Varese è bloccata da anni e anni per l'insipienza degli amministratori. La Lega dovrebbe essere chiamata a rispondere alla domanda: in che cosa è migliorarata la città capoluogo? Avranno il coraggio di parlare del fallimento della funicolare e dei progetti falliti di Fassa, Fumagalli e Fontana?
Scritto da Varesino incavolato il 12/5/2011 alle 18:32
I tre candidati sarebbero i migliori che esistevano sul campo? Ho i miei dubbi almeno per uno di loro. Poichè sono una elettrice di centrosinistra mi astengo oggi dal dire chi dei tre. Lo dirò settimana prossima.
Scritto da Luciana il 12/5/2011 alle 22:11
La guerra elettorale di Gallarate riguarda certamente anche la città dei due galli. La Lega è per uno sviluppo che tutela il territorio, il Pdl è per lo sfruttamento del territorio. Tu, caro Adamoli, lo sai benissimo. La tua legge dfi alcuni anni fa (la legge Adamoli) voleva ristrutturare gli edifici esistenti non occupare il verde. O no?
Scritto da Carlo B. il 12/5/2011 alle 23:27
Ho appena finito di ascoltare Anno Zero. L'on. Santanché è proprio antipatica. So che è andata a Gallarate per sostenere il candidato pidiellino. Spero che perda.
Scritto da Gabriella il 12/5/2011 alle 23:55
Varese, Busto e Gallarate sarebbero città stanche e snervate. Lo sono ancora di più i vostri candidati e i vostri programmi.
Scritto da Elettore Gallarate il 13/5/2011 alle 09:15
E' solo propaganda, magari intelligente, ma solo propaganda. Ve ne accorgerete lunedì prossimo.
Scritto da Un realista il 13/5/2011 alle 09:41
Con candidati come a Varese dove volete arrivare?
Scritto da Luigino il 13/5/2011 alle 10:40
L'alternanza e la disponibilità all'ascolto delle minoranze da parte delle maggioranze (entrambe pro-tempore). Due punti a mio avviso indispensabili per le amministrazioni che, riprendendo un post precedente, "non lasciano indietro nessuno". Se l'obiettivo è condiviso dalla popolazione, ci saranno buoni risultati. Energie nuove di persone competenti per sciogliere la ruggine di rapporti politico-economici stantii: senza questo, credo, sarà difficile ovunque fare un salto di qualità. Buon voto.
Scritto da FrancescoG. il 13/5/2011 alle 10:41
@Gabriella. Non era la Santanché, ieri ad Anno Zero; così come non è stata la Moratti a partecipare al confronto con Pisapia. In entrambe le occasioni si è trattato di interventi comici di Paola Cortellesi.
Scritto da Filippo Valmaggia il 13/5/2011 alle 10:55
@Varesino incavolato: Fassa, Fumagalli, Fontana. Tutti iniziano per "F", come Fallimento
Scritto da Adriano il 13/5/2011 alle 11:11
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