Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 1/6/2011 alle 18:07

 

Continuo la riflessione sul voto di domenica (con post brevi) soffermandomi sul fenomeno delle liste civiche che è esploso in tutta Italia in forme eclatanti.
Molte liste erano prive di significato vero, altre invece hanno invece recato un valore aggiunto decisivo.
Per semplificare, restringo l’analisi alla provincia di Varese. Un esempio del primo tipo (negativo) è dato da Gallarate dove le liste che hanno appoggiato Massimo Bossi erano pure filiazioni del Pdl e hanno recato un contributo scarso.
Tre esempi del secondo tipo (positivo) li troviamo invece nel centrosinistra. A Malnate il Pd sarebbe molto probabilmente arrivato al ballottaggio anche senza le liste civiche. Samuele Astuti ha raggiunto al primo turno il 47,1% contro il 22,7% della candidata della Lega.  Ma le due liste civiche di appoggio hanno comunque ottenuto un risultato importante: “Attivamente donne” il 6,7%, “Malnate sostenibile”  l’8.1%.
Nel capoluogo, senza la lista “Varese e Luisa” (4%), forse Attilio Fontana (49,4% al primo turno) ce l’avrebbe fatta subito.
A Gallarate la lista di Edoardo Guenzani (Città è vita) ha preso addirittura il 9% e 2.110 voti risultando assolutamente determinante. Si pensi che solo 160 (centosessanta) sono stati i voti di differenza fra Guenzani (oggi sindaco) e Giovanna Bianchi (Lega), rimasta esclusa dal ballottaggio.
Sarebbe tuttavia sbagliato ridurre solo ad un fatto numerico l’apporto delle liste civiche alle coalizioni di centrosinistra.
Certo, sono sempre stato un fautore del protagonismo dei soggetti civici nelle elezioni comunali (basti vedere in Cuore e Regione il capitolo “Tutta mia la città”) e dunque può darsi che enfatizzi troppo la loro importanza. Ma sono convinto che le liste civiche siano servite anche a dare una maggiore empatia con la città che è stata apprezzata da molti elettori.
Se il Pd saprà valorizzare queste risorse senza pretendere di rinchiuderle nei propri ranghi metterà a segno un profitto duraturo per se stesso e per le città.


Commenti dei lettori: 16 commenti -
Si Giuseppe sono d'accordo.Ancora più d'accordo perchè trovo che i Partiti tradizionali legati alla comunicazione televisiva stanno perdendo appeal e che oggi la gente voti di preferenza chi gli è vicino anche fisicamente oltre che vivendo da" persona normale". La gente è stufa di supermen, di riti e miti da vetrina. Le liste civiche sono un ponte tra la gente e la politica. Sono le benvenute perchè portatrici di comunicazione interattiva tra chi esprime bisogni e chi intende soddisfarli.
Scritto da Andrea Bortoluzzi il 1/6/2011 alle 20:00
Non sapevo di questi risultati così importanti per le liste civiche. Meglio, conoscevo solo qualcosa. Ottima informazione e buon ragionamento.
Scritto da Gloria S. il 1/6/2011 alle 20:27
La lista civica di Guenzani a Gallarate è stata risolutiva per il primo turno e ha dato un apporto importante al ballottaggio. Tutti gli altri partiti salvo Pdl, Lega e Pd hanno preso meno di "CIttà è vita". Qualche anno fa non ci avrei creduto ma è andata esattamente in questo modo.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 1/6/2011 alle 20:45
Se si farà la federazione delle liste civiche per l'elezione del Parlamento, tu cosa dirai? Che posizione prenderai? Stiamo ttenti a non correre troppo avanti su un terreno scivoloso.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 1/6/2011 alle 21:20
Andrea Bortoluzzi fa un ragionamento che mi piace. Supermen, riti e miti sono roba dei partiti vecchi. L'aria fresca è necessaria. Non dico che i partiti non possano e non debbano portarla ma le formazioni civiche possono dare manforte.
Scritto da Giorgio F. il 1/6/2011 alle 22:03
Caro @Pd Sesto S. Giovanni, le liste civiche sono appropriate per il livello comunale, quando presentano un progetto, una squadra di donne e di uomini espressione della comunità, quando esprimono il sentimento della città. Alla federazione civica nazionale non ho mai creduto. Che cos'hanno in comune le liste civiche di Varese, Firenze, Napoli, Palermo? Niente. Sarei contrario a questa operazione politica.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/6/2011 alle 23:26
Caro Giuseppe, le cifre che esponi parlano da sole come sono chiari i concetti del post. Per questo mi chiedo come mai persone che pure vengono dalla tua e nostra cultura si ostinavano a negare validità alla prospettiva dei piccoli movimenti che nascono e vivono fuori dai partiti. Egoismo personale, vizio partitocratico, che cosa?
Scritto da G.S. il 2/6/2011 alle 00:04
Rimando al blog di VARESE e LUISA per leggere l'articolo : Una bella storia e il sucessivo commento. Grazie: Maria Grazia Nicora
Scritto da Maria Grazia Nicora il 2/6/2011 alle 09:10
I risultati sono stati buoni in tutta Italia e soprattutto nel Nord. A Vareses se si fosse creduto più nelle liste civiche sarebbe stato ancora migliore.
Scritto da Anna il 2/6/2011 alle 09:52
Caro Adamoli, senza il partito non si va da nessuna parte. Le tue idee sono frutto di un pregiudizio. Te l'ho sempre detto, non lo puoi negare. Il Pd ti va stretto e così fai il generoso con le liste civiche.
Scritto da Enne Enne (Varese il 2/6/2011 alle 10:09
E' impressionante il fatto che tutti i partiti, eccetto i maggiori, abbiano preso meno voti delle liste civiche. E' una bella lezione per tutti, per quelli grandi e per quelli piccoli che hanno faticato ad ottenere un solo seggio.
Scritto da Villa Carlo il 2/6/2011 alle 11:48
Giuseppe, finita l'emotività del momento rimarranno i partiti con le loro strutture mentre i "civici" saranno dimenticati dalla gente e spazzati via negli eventi che contano.
Scritto da Angelo il 2/6/2011 alle 13:40
Caro G.S., è difficile rispondere alla tua domanda precisa. Tieni conto che quando si è dirigenti del partito si tende a difenderlo da ogni insidia esterna che potrebbe togliergli qualche voto. L'errore sta qui, nel non vedere che quel che conta è il consenso complessivo, liste civiche incluse, ma credo che sia solitamente compiuto in buona fede. Nella mia esperienza politica, il fatto che l'elezione nelle istituzioni dipendesse meno dall'organizzazione del partito (debole) e più dal consenso ricercato tra i cittadini, mi ha forse dato una diversa sensibilità. Siamo però semprre nel campo dell'opinabile. Nessuno ha la verità in tasca.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/6/2011 alle 16:35
Numeri inconfutabili e indicazioni utili. I partiti dovrebbero farne tesoro. Tutti i partiti.
Scritto da Valceresio il 2/6/2011 alle 17:17
Con queste idee immagino che sarai visto con qualche diffidenza nel tuo partito. Riconosci che te l'ho sempre detto. Sei troppo libero per i gusti di molti. Si vede anche da certi commenti che ricevi sul blog.
Scritto da Bianchi Giò il 3/6/2011 alle 09:24
Hai fatto un'analisi che mi convince. Ho però un'obiezione di fondo per il futuro. Se i partiti non mettono a frutto le disponibilità manifestate con e nelle liste civiche, queste forze si disperderanno. Chi non ha avuto rappresentanza nei consigli comunali tornerà ad addormentarsi. E' quasi inevitabile.
Scritto da Albertone da Giussano il 3/6/2011 alle 13:33
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