Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 7/6/2011 alle 10:00

 

 
Si sa, la sconfitta è orfana e la vittoria ha tanti padri. In politica come nella vita. Il buon risultato del Pd nelle amministrative, per consolidarsi e diventare tale alle prossime Politiche, ha davanti a sé un lungo cammino con tanti ostacoli. Ma non c’è dubbio che la soddisfazione personale di Pierluigi Bersani, condivisa ieri da tutta la Direzione del Pd, è motivata e giustificata.
La sua leadership è sempre risultata inclusiva sia verso le minoranze interne che verso tutte le opposizioni parlamentari anche al di fuori del centrosinistra classico.
Il Pd ha compiuto alcuni passi falsi con le Primarie (Napoli è stata una vergogna) ma sotto la sua guida ha saputo correggere il tiro massimizzando i dati positivi che erano emersi da situazioni molto problematiche (Milano e Napoli).
Ha tenuto i buoni rapporti con i partiti ma ha cercato di parlare ai cittadini, (lavoratori, imprenditori, professionisti, precari), con un linguaggio concreto. Al Nord questo è avvenuto in maniera fruttuosa sul lavoro, sul federalismo fiscale, sulle tasse.
Ha battuto l’idea del partito super leggero senza però assumere, a livello nazionale, il modello “pesante”, a volte ingombrante, emiliano-romagnolo.
Ha migliorato la capacità di presa sull’elettorato settentrionale mettendo definitivamente e fortunatamente in soffitta l’idea perdente del Partito del Nord.
Anch’io, a volte, ho voglia di tirarlo per la giacca da una certa parte, come altri da un’altra parte. Guai se mancasse questa dialettica che sui problemi, non sulle persone, dovrebbe essere più forte. La sintesi poi spetta a lui e i risultati gli hanno dato ragione.
 


 
Commenti dei lettori: 35 commenti -
Giusto tributare gli onori a Bersani ma si tratta sono di uns prima tappa. Le salite cominciano adesso.
Scritto da Luigi Crespi il 7/6/2011 alle 11:23
Adamoli, molti nel Pd stanno cantando vittoria troppo presto. Avete avuto la strada in discesa per le difficoltà temporanee del Pdl e della Lega. Se si ristrutturano, le gioe torneranno a essere dolori per voi. Lo dico da ciellina ma ne sono convinta.
Scritto da Franca il 7/6/2011 alle 12:02
Sono contento di leggere queste parole. Ne avevo bisogno soprattutto per l'aria pesante che si respira a Varese città.
Scritto da Luca il 7/6/2011 alle 12:04
Complimenti per essere andato subito su Bersani al Congresso. Per un ex Margherita era più facile la scelta di Franceschini.
Scritto da Lorenzo il 7/6/2011 alle 13:30
La tua diagnosi su Bersani è troppo positiva. Ci sono lati negativi molto importanti. Non si sa ancora con quali alleanze andrà al voto per il parlamento, chi sarà il leader, come sarà sciolto il nodo della collaborazione con il terzo polo. Sui referendum ha fatto una scelta di puro opportunismo come tu stesso hai rilevato ieri. Insomma ancora troppe nuvole all'orizzonte.
Scritto da Brielli Giuseppe il 7/6/2011 alle 13:36
@ Luigi Crespi, tranquillo... Bersani ha una bici con 26 rapporti e non teme le salite.
Scritto da Zorro. il 7/6/2011 alle 13:40
La sua descrizione del Bersani dal comportamento democristiano è quasi convincente.
Scritto da E.F. il 7/6/2011 alle 13:53
Bersani è inclusivo ma anche troppo compromissorio. Qualche volta è un muro di gomma.
Scritto da Dipietrista il 7/6/2011 alle 14:03
Bersani finora è stato un segretario che ha indovinato le mosse più determinanti. La coesione della direzione nazionale è una prova convincente. Magari la stessa coesione ci fosse anche a Varese!
Scritto da Iscritto Varese il 7/6/2011 alle 14:11
Caro Giuseppe, a Bersani va dato il grande merito di aver saputo mantenere la “barra diritta” quando in troppi si perdevano in variopinte analisi e in più improbabili soluzioni politiche. C’era chi addirittura proponeva un “congresso” dopo il voto mettendo le mani avanti…… Io non ho votato Bersani al congresso ritenendo che la sua impostazione fosse troppo “socialdemocratica” rispetto a quello che ci chiede la società attuale. Devo dire che queste preoccupazioni le hai avute anche tu che lo hai sostenuto e questo, da a noi, un terreno non di scontro, ma di confronto. Allora, in tutta la fase congressuale – ed anche dopo – dissi che se Bersani fosse stato eletto sarebbe stato il mio segretario perché i congressi si aprono e si chiudono e non rimangono aperti. Io credo che oggi il merito che va riconosciuto al “solido “ Bersani è di aver fatto percepire che la politica non è un lifting né uno spot, ma “elaborazione e proposta” e che la battaglia si vince guardando laicamente al “centro” senza delegare comunque all’UDC o al Terzo Polo la rappresentanza di questo/i mondi anch’essi variegati e non facilmente riconducibili ad un partito. Ora inizia la partita più difficile. Recuperato o quanto meno, dopo aver invertito la rotta al nord, il PD deve guadagnare alla “buona politica” anche il sud del Paese. A Bersani il compito di far capire che esiste una idea di Paese che il PD ha, una idea che nasce dal Paese e per il Paese e che il PD ha cercato di farla sua senza cadere nella trappola dei “bellissimi programmi, ma lontani dal senso comune della gente”. Dopo tutto il “non lasceremo indietro nessuno” riformista vuol dire proprio questo: partire dal bisogno concreto e non dal freddo “elaborato” in una qualche stanza da un qualche intellettuale organico.
Scritto da roberto molinari il 7/6/2011 alle 14:41
Mi è difficile fare un'analisi a livello nazionale, però in provincia di Varese le vittorie di Gallarate e di Malnate sono dovute a beghe tra Lega e Pdl. Il risultato del secondo turno della Oprandi non può essere preso in considerazione.A livello nazionale Bersani ha bisogno di differenziarsi su tutto dal centrodestra e da berlusconi e perciò si giustifica il cambio di atteggiamento sui referendum. Bersani vuole essre il perno della sinistra e la sua linea sarà orientata sempre così in futuro
Scritto da osservatore il 7/6/2011 alle 14:57
Che il Pd attraversi un “momento magico” è pura casualità. Oppure, è per effetto di una positiva congiunzione astrale. Occorrerebbe conoscere la posizione della Luna, di Marte, Saturno e Mercurio, ecc., ma non mi intendo di oroscopi, non leggo nemmeno il mio. Insomma, il responso è difficile. Abbandoniamo, quindi, i capricci del fato e l’improbabile zodiaco per diventare realisti. Concordo con le qualità positive di Bersani che Lei ben evidenzia nel post. E’ intelligente, abile ed ha una lunga esperienza politica quale frutto della militanza nel Pci. Ha un bel carattere e non incute soggezione. Anzi, è di quelli che ama stringere le mani. E la sua stretta è bella piena. E’ pure un bell’uomo e trasmette il calore delle trattorie della Val Nure. Il suo limite è quello di voler insistere a fare il segretario-ombra del Pd. Ieri ha promesso che entro giugno tornerà a riunirsi la Direzione Nazionale. E che poi verrà organizzata una conferenza nazionale che “ci aiuti a migliorare”. Occhio e croce, con queste belle prospettive, sta già tirando sino ad ottobre. In mezzo, l’estate e le vacanze (che poi il nostro non è nemmeno uno di quei goderecci che hanno bisogno della barca come D’Alema o di vacanze esotiche come Casini. Lui sta bene anche al fresco in alta Val Trebbia). Comunque, verrà sera e verrà mattina. Intanto tiriamo autunno che, sicuramente, come da tradizione, sarà un “autunno caldo”. La parola “elezioni” è ormai scomparsa dal dizionario del segretario-ombra. E non c’è mai stata nel dizionario del segretario nazionale in carica, D’Alema, che proprio in questi giorni bolla di “primitivismo politico” l’affondo che lo scrittore Francesco Piccolo gli invia dalle pagine de “l’Unità”: “La strategia di D’Alema non è soltanto disarmante, ma anche irrispettosa nei confronti degli elettori. D’Alema non può continuare a proporre governi di fine legislatura, facendo finta di aver dimenticato che un lungo governo di fine legislatura, capeggiato da lui, ha contribuito non poco a far andare le cose come sono andate”. Le cronache danno anche un D’Alema irritato con i terzopolisti. Forse perché stanno temporeggiando nel fare il suo nome. Intanto, Pisapia, che vorrebbe la Guida quale vice-sindaco, è pressato dai partiti che gli vogliono imporre Adamo, Toia e Pollastrini, nella impossibile rincorsa di un equilibrio fra componenti ed aree politiche. De Magistris ha già detto che vuole fare il sindaco di Napoli per dieci anni ... Ma i mandati non sono di cinque? Perché questa caduta di stile? In tutto questo, ogni vaticinio per il Pd risulta difficile. Solo le effemeridi, checché ne dica @Zorro, ci possono aiutare ;-)
Scritto da Mafalda il 7/6/2011 alle 15:28
Caro @Lorenzo (13.30), ti ringrazio ma ti correggo. Non sono stato un sostenitore di Bersani della primissima ora. Ci sono arrivato attraverso Enrico Letta. Ricordo una riunione sul lago di Garda nella quale avevo esposto a lui e ai presenti (molti concordavano) i miei dubbi, in parte richiamati da @Roberto Molinari. Ricordo bene quando Enrico è venuto a trovarmi nel mio ufficio di Varese accompagnato da @Alessandro Alfieri. Quando ci siamo lasciati mi ha detto: "fidati, Giuseppe, io lo conosco bene. Pierluigi sarà un ottimo segretario". Certo, poi, come sempre faccio quando mi convinco di una cosa, mi sono impegnato fortemente. Volevo rammentare questi episodi per non prendere meriti che non ho.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/6/2011 alle 15:36
@E.F. Se Bersani fa il democristiano magari in tutta la vita riuscite anche voi a vincere qualcosa. Per vincere (si fa per dire perchè poi avete fallito completamente) avete dovuto affidarvi a Prodi, non dimenticarlo mai.
Scritto da Il perfido il 7/6/2011 alle 16:22
Bersani è una persona amabile e chiara che non ama gli sfronzoli. E' sempre molto concreto e va al sodo delle cose. Penso che il suo (relativo) successo sia dovuto anche a questo.
Scritto da Giovanna G. il 7/6/2011 alle 16:39
Condivido il post. @ Roberto Molinari fa osservazioni giuste e @Mafalda è troppo severa con Bersani. E' lui che guida il Pd, piaccia o non piaccia.
Scritto da Ossola A. il 7/6/2011 alle 17:01
Intanto a Varese nel Pd si picchiano come orbi. E' una vergogna. Perchè non gli dici qualcosa di buon senso affinchè la smettano. Insisto su questo tasto. Uno, o una, da la colpa all'altro, ma dove siamo? Se leggi il giornale La Provincia di questi giorni ti viene voglia di lasciare il Pd.
Scritto da Iscritto Varese il 7/6/2011 alle 17:20
Bersani è una parsona attenta, pragmatica. Sono soddisfatto. Non strappa, ascolta, parla con i cittadini. Aiuta a far comprendere (insieme al lavoro di chi sta sul territorio) quello che veramente tutti noi siamo: popolari, qualsiasi storia politica si abbia o non si abbia, anche per motivi anagrafici.
Scritto da FrancescoG. il 7/6/2011 alle 17:58
Visto il clima rovente che c'è in questo periodo dentro i blog, in particolare in quello del Sen. Rossi che qualcuno dice, personalmente non la penso in questo modo, pubblica tutto perchè gli conviene, posso esprimere pacatamente contrarietà con la posizione espressa nel commento da Molinari che mi pare sia da un po' di tempo più vicino ai bersaniani varesini che a Paolo Rossi? E' questa una considerazione da censurare? Si potrà scrivere? Lei cosa ne pensa deil' anonimato sui blog?
Scritto da un rottamatore il 7/6/2011 alle 18:22
Che clima nel Pd di Varese, caro Giuseppe, la dialettica è una cosa gli insulti un'altra.
Scritto da Alessandro Vitelli il 7/6/2011 alle 20:28
Giuseppe, come tu sai non sono entrato nel Pd. Ogni tanto mi veniva qualche dubbio ma adesso che a Varese vedo le liti interne, gli insulti, la mancanza di rispetto, mi rendo conto che avevo visto giusto.
Scritto da Basso Luca il 7/6/2011 alle 20:29
Cara @Mafalda, non ho familiarità con Bersani ma penso che tu descriva bene la sua personalità umana. Sul piano politico invece credo che abbia ragione @Ossola A. che ti rimprovera di essere troppo severa. Non condivido la tua idea che Bersani sia il ventriloquo politico di D'Alema.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/6/2011 alle 20:42
Caro Adamoli cerco di capire .Qualche giorno fa hai fatto l'elogio delle liste civiche.Oggi fai l'elogio di Bersani.Ne ricavo il seguente sillogismo:abbiamo ottenuto buoni risultati perchè Bersani ha voluto le liste civiche,ha imposto candidati vicino alla gente e estranei al linguaggio dei partiti.Interpreto correttamente? Ti sarei grato di una risposta, grazie.
Scritto da Andrea Bortoluzzi il 7/6/2011 alle 20:42
Caro iscritto di Varese, è davvero sciocco, per non dire altro, mettersi a litigare con livore a Varese dopo il buonissimo risultato conseguito. Merito soltanto di qualcuno mentre gli altri remavano contro? Improbabile. Ottima la candidata sindaco, ma buone anche le liste presentate, inclusa senza dubbio quella civica. Valida la campagna elettorale. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la collaborazione piena del Pd e dei suoi dirigenti più rappresentativi. Si discuta, anche pubblicamente sui ritardi che ci possono essere stati, su ciò che si potrebbe fare subito per migliorare la presenza in città (non sono affatto per le analisi nelle stanze chiuse), ma senza crocefissioni mediatiche, magari approfittanto dell'anonimato.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/6/2011 alle 20:55
Macche Bersani, dopo la @ Mafalda delle ore 15.28 un segretario del PD l'abbiamo !. Vogliamo Malfalda, segretaria subito !
Scritto da Zorro il 7/6/2011 alle 21:23
Sono confuso e scoraggiato, caro Giuseppe, a Varese stiamo cadendo in basso. Lo so bene che non hai, purtroppo, incarichi operatvi, ma qualcosa puoi senz'altro fare.
Scritto da Tuo amico fedele il 7/6/2011 alle 21:34
Caro rottamatore, le posizioni politiche si sono molto modificate dopo il congresso. Non c’è più la “mozione Marino”. Franceschini, che era l’antagonista di Bersani, è entrato nella maggioranza del segretario. Anche a Varese ci sono stati dei cambiamenti che hanno interessato varie persone, tra cui i due amici che citi. Per ciò che concerne le cose che hai scritto, sono del tutto legittime. Con questo tono puoi dire tutto ciò che vuoi anche senza volto. Ciò che non è ammissibile è che si usino i nickname per insultare e offendere. Il discrimine è chiaro e netto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/6/2011 alle 22:34
Caro Andrea, confermo per filo e per segno ciò che ho scritto a proposito delle liste civiche. Tu sai bene che è una mia vecchia posizione. Ne avevamo parlato cinque anni fa e purtroppo quella bellissima lista civica, che si sarebbe potuta fare a Varese, non è andata in porto. Queste sono responsabilità soltanto locali. Lo ricordo nel mio libro che proprio domani discuteremo nel tuo club. Bersani ha retto bene, finora, alla prova della macro politica. Ha messo mano alla catastrofica situazione napoletana, ha dato un profilo ad un Pd che era in grave difficoltà, sta cercando di non asseragliarsi nella sinistra tradizionale. Sui referendum ha imboccato la via più facile, non la condivido in toto ma lo capisco. Ha avuto la fortuna di incrociare la crisi dell’altro schieramento. Da parte mia soddisfazione, niente osanna, la strada è molto lunga e impervia
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/6/2011 alle 22:41
Caro Giuseppe, grazie della risposta equilibrata ed esauriente. Si c'è molto da lavorare ne sono consapevole. Forse dovremmo avere più coraggio soprattutto a livello locale. Chissà? Quello che non è riuscito cinque anni fa potrebbe riuscire in futuro e prima di quello che si possa immaginare. Ma c'è bisogno di coesione, di un progetto e di una squadra approntate sin d'ora e che ambiscano a costruire un successo creato da noi e non colto per per demerito altrui. A domani.
Scritto da Andrea Bortoluzzi il 7/6/2011 alle 23:18
La discussione su questo blog conferma che si può discutere senza peli sulla lingua ma senza maldicenze, cattiverie e mascalzonate..
Scritto da Alessia il 7/6/2011 alle 23:27
Adamoli, non ho capito una cosa, tu me la devi spiegare. Negli ultimi giorni hai affrontato problemi difficili e spigolosi: liste civiche, acqua, ecc. In modo particolare sull'acqua hai preso una posizione diversa dal Pd. Mi aspettavo che ti prendessero a male parole. Ci sono stati un'infinità di commenti, sono lì da vedere, tutti rispettosi. Come mai sul tuo blog non c'è astio, non c'è mai stato, e su qualche altro si? E' solo rispetto per te ,e capisco bene, o c'è qualcosa d'altro?
Scritto da Luca il 7/6/2011 alle 23:42
Sì, è vero, ha ragione @Ossola A. (che ringrazio per aver letto tutto lo spataffio), sono stata un po’ dura con il “Bersani politico” ma sul “Bersani uomo” non mi sono accanita. Chi non vorrebbe avere un segretario come lui? In realtà, si sa, io ho il dente avvelenato con D’Alema … e i suoi giochini. E’ che non riesco ad essere così ottimista come lo sono altri blogger perché - come chiude Adamoli il suo commento delle h. 22.41 – “la strada è molto lunga e impervia”. E poi, non vogliamo riconoscere una piccola parte di verità alle parole della ciellina @Franca? A proposito di ciellini, a me Lupi non dispiace. E questa sera, a Ballarò, si è barcamenato bene. E, nel sottolineare l’importanza dell’ascolto dell’altro, ha dimostrato, in alcuni momenti, di essere più tollerante della De Gregorio. @Zorro, va bene, vada per il Segretario, anzi, per la Segretaria. A condizione che ci sia il ticket Mafalda-Zorro. Non subito, però. Sto finendo un master di “Astrologia politica”, così sarò più preparata per l’incarico ;-)
Scritto da Mafalda il 8/6/2011 alle 00:06
@FrancescoG, ho letto solo questa sera il tuo commento su Odifreddi (post “Controcorrente”). Se non fossi andata a vedere il post, non ti avrei risposto, correndo così il rischio di passare per maleducata. La prossima volta, lasciami l’alert nel post in corso ;-) Ti ho lasciato un commento anche in “Acqua. Perché voto No”.
Scritto da Mafalda il 8/6/2011 alle 00:08
E' una discussione civile con opinioni diverse, anche contrapposte, ma interessante, educativa. Ti invito a continuare in questa maniera. Hai un numero altissimo di commenti che sono mediamente di buona qualità. Anche gli anonimi, come me, non trascendono mai. Sono di Milano, quindi non so cosa succeda realmente a Varese ma è assurdo che, dopo un esito favorevole per il centrosinistra, ci siano polemiche velenose.
Scritto da Il pirata il 8/6/2011 alle 09:10
Caro Luca (23.42), mi imbarazza fare i confronti con gli altri blog. Parlo del mio, che ha tre anni di vita e domani gli dedicherò un post. Confermo che non ho mai eliminato dei commenti (salvo uno, due anni fa). Alcune polemiche anonime le ho rintuzzate, su altre ci sono passato sopra senza neanche badarci. Ho sempre ritenuto sbagliato soffermarmi su ogni illazione cattivella, su ogni scemenza. Mia mamma (povera donna, ne ha passate di cotte e di crude), quando a 28 anni stavo andando in comune per essere eletto sindaco, mi ha rincorso per 50 metri e in dialetto mi detto: ricordatelo sempre "la troppa confidenza fa perdere la riverenza". Un proverbio stupido che però mi è servito. Se ho capito bene, tu sei giovane e hai tanta voglia di fare politica, segui questo consiglio e stai lontano dai pettegolezzi. Qualche bacio e abbraccio in meno e molta sostanza in più.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 8/6/2011 alle 09:28
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