Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 27/7/2011 alle 08:53

 
 

La Germania si è confermata la locomotiva economica dell’Europa.
Si susseguono le analisi più sofisticate.
E’ merito di Angela Merkel e dei leader dei partiti? E’ merito del sistema federale? E’ merito della legge elettorale e della rappresentanza politica proporzionale?
E se invece fosse semplicemente merito del popolo tedesco?
 

 

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 45 commenti -
Con questo Suo post di oggi ha "offerto" uno splendido assist a Filippo Valmaggia!
Scritto da E.F. il 27/7/2011 alle 08:59
Un popolo si può comprendere dalla sua lingua. La precisione della lingua tedesca è unica. Se un tedesco va a fare la spesa in automobile userà il verbo di movimento fahren ma se ci va a piedi userà il verbo gehen. Se mette una bottiglia di latte (o, più spesso, di birra) nel vano interno dell’anta del frigorifero usa il verbo hinstellen, se la ripone distesa su uno scaffale utilizza il verbo hinlegen. Noi, per esempio, usiamo indifferentemente il verbo andare, nel primo caso, e i verbi mettere o riporre nel secondo, senza distinzione sulla posizione della bottiglia. Accuratezza linguistica, precisione e rispetto delle norme. La Germania, attraverso il Deutsches Institut fuer Normung, ha prodotto la summa delle direttive europee. Anche le più piccole. E i tedeschi le rispettano tutte. Anzi, sono appassionati di regole. Mettono cartelli ovunque e poi li leggono … Allora sono soltanto “teste quadre”, questi tedeschi? Niente affatto, e lo dimostra la fantasia con cui inventano sempre nuove parole. Un esempio su tutti: Zweisamkeit. Letteralmente significa essere in due ma esprime l’isolamento della coppia dal resto del mondo, l’unicità del rapporto, la condivisione ecc. Una sola parola, un concetto immenso.
Scritto da Filippo Valmaggia il 27/7/2011 alle 09:59
Credo dipenda proprio dal popolo tedesco. A fine anno ero a Colonia, la città era coperta dalla neve, Mi accorsi che solo le strade principali erano state pulite, sorpreso ne chiesi il motivo. Mi dissero che il Municipio aveva deciso così per limitare le spese, 4 milioni di euro per rimuoverla tutta. I cittadini aveva condiviso di buon grado la scelta adoperandosi in prima persona per migliorare la viabilità minore. Qui con 3 cm. sulla rampa di casa non si prende la pala ma si chiama il Comune.
Scritto da cesare chiericati il 27/7/2011 alle 10:07
Quando una democrazia funziona bene il merito finale delle cose che vanno bene è sempre del popolo.
Scritto da Tombilini Augusto il 27/7/2011 alle 10:21
@Filippo Valmaggia - Complimenti per l'analisi linguistica. Vedo che sei un cultore della lingua oltre che della cultura tedesca. Ma forse le due cose stanno (in parte) insieme.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/7/2011 alle 10:30
@Cesare Chiericati - L'esempio che hai fatto vale più di mille disquisizioni teoriche. Gli italiani hanno millle virtù. Se ne aggiungessero qualcuna importante del popolo tedesco sarebbero i primi della classe.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/7/2011 alle 10:31
Sembra un post leggero, leggero, ma sottintende una grande questione. Gli analisti storici hanno scritto fiumi di inchiostro sulle differenze fra fascismo e nazismo prendendo lo spunto dalla personalità diversa dei due popoli, uno centro-europeo, l'altro latino. Scavando in queste differenze possiamo meglio comprendere anche pregi e difetti della nostra classe politica. Pregi che, purtroppo si vedono solo nelle emergenze.
Scritto da Roseto senza rose il 27/7/2011 alle 10:44
Caro Adamoli, sbaglio o il tuo post implica una polemica con la "società civile" tanto decantata in Italia?
Scritto da Bianchi Giò il 27/7/2011 alle 11:04
Mi domando se quella di @Valmaggia è cultura o sotto-cultura. Non mi riferisco alla sua cultura personale (lo stimo per le conoscenze che ha e per come le sa esporre) ma a quella che lui considera la cultura migliore in assoluto e che ha provocato tragedie enormi. Aggiungo immediatamente che è giusto che Giuseppe lasci esprimere liberamente anche queste posizioni. Tant'è che le leggo con interesse.
Scritto da Lucky il 27/7/2011 alle 11:12
Quando leggo il Philip mi viene sempre un "pasticciamento" in testa. Si può dire "pasticciamento"? L'ho inventato io per sopravvivere nel Paese delle Meraviglie. Questo (o questa? der oder die?) Zweisamkeit è entusiasmante, quasi salvifico. E' lo scopo di questo mio Viaggio. Oggi ci penso.
Scritto da Alice in wonderland il 27/7/2011 alle 11:16
@Lucky. Grande cultura, quella tedesca. Grandissima. La Grandezza non è una categoria morale ...
Scritto da Filippo Valmaggia il 27/7/2011 alle 12:13
Zweisamkeit: “solitudine in due”. Dolce, struggente ossimoro tedesco. Non prenderò mai il the delle tre con te, Alice …
Scritto da Filippo Valmaggia il 27/7/2011 alle 12:20
Le differenze fra i due popoli sono enormi e non possiamo cambiarle. Dovremmo cominciare a importare in Italia il sistema elettorale proporzionale che è stato un elemento di grande stabilità e di equa rappresentanza politica con i cittadini che scelgono i loro rappresentanti.
Scritto da Conti Mario il 27/7/2011 alle 12:22
Caro @Bianchi Giò, nessuna polemica con la società civile, anzi. Tu che mi segui da almeno un paio di anni sai che ho sempre sostenuto la scelta delle liste civiche nelle competizioni amministrative. Però sorrido quando sento che la politica è la sentina di tutti i maili e la società civile il luogo della rettitudine. Solo i demagoghi più sfrenati possono sostenere una tale tesi. Detto questo, è bene che i partiti aprano porte e finestra e facciano entrare aria fresca, questo assolutamente si.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/7/2011 alle 12:29
La fortuna della Germania è il sistema federale, quello che la Lega ha tradito vendendosi a Berlusconi e che la sinistra fa finta di volere ma non vuole.
Scritto da Albertone da Giussano il 27/7/2011 alle 13:13
Non sono per niente un'esterofila. E poi mi guarderei all'infinito il capolavoro "Totò e Peppino divisi a Berlino". Siamo italiani e rimaniamolo. Senza stupirci più troppo. Semplicemente, cerchiamo nel nostro piccolo, ogni giorno, di lavorare bene. Con cura, serietà e precisione, caratteristiche individuali che non devono mai mancare. E' da qui che passa il rispetto per se stessi e per il mondo che costruiamo. Tutto qui. Non vedo altre strade. Riguardo alla Germania, per un certo mio interesse alle tematiche ambientali (comprese la salubrità ed il benessere individuale e del globo) ho sempre guardato con ammirazione il fenomeno dei Gruenen, i Verdi tedeschi appunto. Triste il confronto con i nostri Verdi ed ambientalisti che, divisi tra una leadership radical-chic (Pratesi, Francescato, Realacci, per non dimenticare i vari Chicco Testa) e una leadership discutibile dei vari Pecoraro Scanio si sono dissolti come neve al sole. P.S.: Un altro film che ci fotografa in maniera eccellente è "Due marines e un generale", con i mitici Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Lo trovo eccezionale. E onorato dalla presenza, anche se fugace, del mitico Buster Keaton. Spero che questi due film vengano inseriti negli oziosi palinsesti televisivi estivi.
Scritto da Mafalda il 27/7/2011 alle 13:52
A proposito del confronto fra partiti italiani e tedeschi, volete scommettere che la Lega domani voterà in commissione contro l'arresto di Marco Milanese solo perchè e uomo di Tremonti che è uomo vicinissimo alla Lega? E il nostro onorevole Macchietta sempre lì a sostenere questi pataccari.
Scritto da Iscritto Varese il 27/7/2011 alle 14:00
Più che altro all'estero (e la stampa inglese è la più feroce) non si spiegano perchè ci teniamo Berlusconi per così tanto tempo. Gli italiani in quanto "popolo elettorale" non ci fanno una bella figura. @Mafalda, i due film sono eccezionali ma il primo di più, andrei adesso a guardarlo.
Scritto da Ex democristiano il 27/7/2011 alle 14:48
Johann Wolfgang von Goethe, un gigante, non mi pare amasse solo le regole.
Scritto da piero ribolzi il 27/7/2011 alle 14:55
I tre elementi indicati nel brevissimo post (una pillola nel linguaggio giornalistico) si tengono tutti e tre insieme. E' tipico dei Paesi con una Costituzione forte e fortemente condivisa. Da noi ad ogni pié sospinto si parla di combiarla. In quei Paesi invece viene interiorizzata dal popolo e dura nel tempo. Questa è forse la più grande differenza.
Scritto da F.T. il 27/7/2011 alle 15:23
In risposta a @Bianchi Giò (h. 12.29) hai scritto che i partiti devono aprire porte e finestre. Non mi pare che questo sia successo nelle campagne elettorali in provincia di Varese.
Scritto da Caravati P. il 27/7/2011 alle 15:33
@Mafalda - Se in Italia avessimo avuto e avessimo un partito dei Verdi come in Germania sarebbe stato e sarebbe di grande aiuto sia a chi governa sia all'opposizione. Invece i guai provocati dal ministro Pecoraro Scanio al centrosinistra sono stati enormi, e non soltanto a Napoli per la storia infinita dello smaltimento dei rifiuti. Oggi si dice che il Pd è "un soggetto plurale" e che i verdi sono ospitati qui. Sarà, ma la mia speranza al riguardo è alquanto tenue.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/7/2011 alle 15:54
@Piero Ribolzi - Per quanto mi riguarda hai perfettamente ragione. Le regole sono necessarie e ad esse vanno connesse le sanzioni, cosa che da noi capita di rado. Ma non si tratta soltanto di questo. E' illuminante quanto dice @F.T. a proposito della Costituzione, una Carta che va ben oltre le regole. E' un insieme di principi, di ideali, di diritti e doveri da interiorizzare e rispettare sempre. Dopo più di 60 anni lo "spirito costituzionale" è ancora latitante a detta dello stesso Capo dello Stato.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/7/2011 alle 15:58
@Valmaggia conta su un sacco di balle. La sua è una cultura superficiale fatta sulla vecchia propaganda di una Grande Germania che ha totalmente fallito. Ci dica di questo fallimento anziché dilungarsi sulle amenità linguistiche. Faccia come abbiamo fatto noi comunisti che abbiamo ammesso l'errore e le tragedie che questo errore ha provocato.
Scritto da Ex comunista il 27/7/2011 alle 17:06
@Ex comunista. Siamo antropologicamente diversi. Voi avete tre narici, noi invece siamo bellissimi e alti e biondi. Almeno adesso, Ex comunista, le ho dato motivo di definirmi superficiale.
Scritto da Filippo Valmaggia il 27/7/2011 alle 17:25
Quanti Borghezio ci sono nel popolo tedesco? Sicuramente tanti ma nessuno è europarlamentare come Borghezio. Lega Nord, vergogna. Inutile distinguersi da Borghezio, dovete espellerlo.
Scritto da Umbertone il 27/7/2011 alle 17:43
Ottimo il commento di @Roseto senza rose. Lo condivido.
Scritto da Giovanna G. il 27/7/2011 alle 18:02
Borghezio è una vergogna non solo per la Lega ma per tutti noi. O quasi tutti? Vorrei sentire il parere di @Filippo Vamaggia. Troppo facile parlare in generale senza affondare il coltello nei problemi più spinosi.
Scritto da Umbertone il 27/7/2011 alle 18:50
Pensate come sono riusciti i tedeschi occidentali ad annettere quelli della ex DDR. Come hanno integrato 30 e passa milioni di persone che vivevano indietro di 40 anni. Fosse capitata una situazione del genere dalle nostre parti, saremmo sprofondati. Riconosciamo i meriti e cerchiamo di essere obiettivi. Lo dico in particolare a @ex comunista uno magari che nella vecchia e solida Gemania Est del vero benessere avrebbe potuto vivere dignitosamente solo se fosse stato un capetto di partito.
Scritto da Destramoderata il 27/7/2011 alle 19:30
@Destra moderata - Una sola osservazione. Non è stata, a parere degli storici (il mio non conta niente), un'annessione ma una unificazione voluta da entrambe le parti sia pure tra molte controversie. Il grande successo è rappresentato dalla costruzione di una unità statuale vera della quale hanno tratto maggiori vantaggi i più deboli e cioè i tedeschi dell'est. Questo, si, come tu lasci intendere, può essere definito un miracolo. Il miracolo di una democrazia che funziona.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/7/2011 alle 20:44
Philip, il mio pasticciamento non favorisce la comprensione. L’isolamento della coppia dal resto del mondo è fantastico. L’unicità del rapporto è sublime. La condivisione è dono e gratuità. Come può tradursi in “solitudine in due”, che richiama una negativa “solitudine fra due”? Ah, che concetti pasticciati. E nemmeno un tè per poterne parlare. “Non prenderò mai il the delle tre con te, Alice …” Cosa posso controbattere? Sì … so cosa dirti: “’Sono sicura che queste non sono le parole giuste’ disse la povera Alice, e gli occhi le si riempirono di lacrime”.
Scritto da Alice in wonderland il 27/7/2011 alle 20:52
@Umbertone. Borghezio ha testualmente detto: “L’ideologia della società aperta crea mostri. Il killer Breivik è il risultato di questa società aperta, multirazziale, direi orwelliana. Questo tipo di società è criminogeno. Certe situazioni di disagio e di insofferenza è inevitabile che sfocino in tragedia. Quando una popolazione si sente invasa, poi nascono dei fenomeni di reazione, anche se gli eccessi sono da condannare. Quando si diceva prima che la Norvegia e la Svezia accoglievano decine di migliaia di tunisini, bisognava tener conto dell’impatto che un afflusso di questo genere poteva generare. La società aperta e multirazziale non è quel paradiso terrestre che ci vogliono far credere coloro che comandano l’informazione. La società aperta e multirazziale fa schifo”. Borghezio ha detto che Breivik è un mostro, non lo ha santificato. I media, more solito, hanno alzato un polverone sul nulla. In ogni caso, Borghezio non mi piace. Non mi piacciono le persone che non curano la propria forma fisica.
Scritto da Filippo Valmaggia il 27/7/2011 alle 21:39
Lo stile ed in particolare la scrittura ci dicono che Alice e Mafalda sono la stessa persona. Una completa l' altra, ma sono le due facce di una stessa medaglia.
Scritto da un attento osservatore il 27/7/2011 alle 22:14
Sig. Adamoli, si, Pecoraro Scanio è stato un disastro. Ma quando lo dicevamo noi la sinistra reagiva malissimo.
Scritto da Un Udc il 27/7/2011 alle 23:56
Questa volta, finalmente, tanti commenti relativamente brevi o poco lunghi. Era ora.
Scritto da Lorenzo il 28/7/2011 alle 00:18
@Destramoderata, la parola annessione sarà sbagliata, come dice giustamente Adamoli, ma i concetti che hai esposto sono giusti.
Scritto da Giancarlo il 28/7/2011 alle 09:08
@Filippo Valmaggia, Borghezio non è uno sprovveduto e rimane un provocatore che, come noto, viene da posizioni di destra estrema. Ora il nostro conosce bene i media, loro funzionamento e le conseguenze di certe dichiarazioni. O è uno senza testa, o un razzista, o tutte e due le cose. Storie non ce ne sono!!!! Lei è libero di dire che non Le piace solo perchè non cura il suo aspetto, ma forse c'è anche altro da rigettare. O no?
Scritto da Guevara il 28/7/2011 alle 09:14
Caro Adamoli, dura la vita degli anonimi sul blog. Proprio alla sottoscritta che, da sempre, ha condannato l'utilizzo di più nickname da parte di una sola persona (appurando, invece, che in diversi casi viene fatto in maniera indisturbata), vengono attribuite diverse identità. Evidentemente, i mestatori pullulano anche nella vita virtuale (oltre che in quella reale). Ebbene, proprio l'altro ieri, sul Suo blog mi è stata attribuita l'identità de @Il pirata (e tante altre nel passato che ora nemmeno ricordo). Sul blog di Rossi, sempre di recente, mi è stata attribuita l'identità prima di @Miriana e poi di @Leonardo C. Poi si è scritto che io e @Leonardo C. non eravamo la stessa persona ma "due fratellini" (?? cosa vorrà mai dire?). Qualcuno si è spinto a dire che io sono maschio. Siccome anch'io ho qualche reminiscenza dell'opera di Lewis Carroll, mi verrebbe ora da dire: "Accipicchia ... non so più chi sono!" ma farei la gioia dei denigratori. Cos'altro dire? Spero che @Alice in wonderland non se la prenda per essere stata confusa con me. Spero non si spaventi e continui a scrivere ancora. A me piace perchè dispone di un'audacia così fine e delicata che me la fa invidiare.
Scritto da Mafalda il 28/7/2011 alle 10:44
Cara Mafalda, sei presa di mira perché sei diventata molto popolare. Curo il mio blog con passione, come tu hai rilevato qualche tempo fa, e ti posso assicurare che l'uso di più nickname da parte di una sola persona non è molto frequente, anzi. Che poi qualche commento ben fatto e carino, come l'ultimo di @Alice in wonderland, venga attribuito a te, non dovrebbe stupirti più di tanto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/7/2011 alle 12:07
Borghezio è un politico; impresentabile, panciuto, ma politico. Dissimula. Io non sono un politico, non ho la pancia e dico quello che penso. Breivik è l’Oswald norvegese. Altri lo hanno armato e diretto. E non poteva essere da solo a sparare. Perché questo “undici settembre” scandinavo? La Norvegia ha sempre cercato di coltivare una politica estera filoaraba dai tempi di Rabin e Arafat. L'attuale governo ha annunciato la sua intenzione di concedere il riconoscimento diplomatico di uno stato palestinese nel prossimo futuro. Quando lo scorso febbraio è iniziata la destabilizzazione della Libia, il ministro degli Esteri norvegese Jonas Gahr Store del PARTITO LABURISTA ha messo in guardia i partner della Norvegia nella NATO dal farsi coinvolgere. Inoltre la Norvegia ha deciso di mettere fine ai bombardamenti della Libia entro il 1° agosto. Per mezzo dello strumento Breivik è stato lanciato un monito e un ordine preciso: norvegesi, allineatevi!
Scritto da Filippo Valmaggia il 28/7/2011 alle 13:03
Le valutazioni espresse da @Filippo Valmaggia sono supportate da 'dati' precisi. Poi ognuno puo', sulla vicenda, fare liberamente delle ipotesi. Non ho certezze, ma le mie valutazioni sono decisamente 'controcorrente'. La tesi di un gesto, frutto di una follia isolata, non mi convince. Sull' isola (a mezzora da Oslo) 'il pazzo' ha potuto sparare indisturbato per più di un ora. I telefonini dei giovani assaliti hanno avvisato mezzo mondo e la polizia è arrivata con inconcepibile ritardo.....
Scritto da paolo rossi il 28/7/2011 alle 14:51
Caro @Paolo, è possibile che il killer abbia avuto dei complici. Ma il nocciolo del commento di @Filippo Valmaggia non è questo, è un altro. Lui intravvede un complotto americano-ebraico per fermare il filo-arabismo della Norvegia. Tutto è possibile ma la tesi è piuttosto azzardata e comunque estranea al mio modo di pensare
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/7/2011 alle 16:41
Vediamo se riesco a convincerti, Giuseppe. Alcuni giorni prima del massacro di Utoya, Eskil Pedersen, a capo dell’AUF, il movimento giovanile del PARTITO LABURISTA, aveva detto in un’intervista che auspicava l’imposizione di un boicottaggio economico contro Israele e che il congresso del movimento aveva votato una mozione in questo senso. Sarà stata una terribile coincidenza ma il movimento giovanile laburista è stato colpito al cuore.
Scritto da Filippo Valmaggia il 28/7/2011 alle 17:10
Siamo, carissimo Giuseppe, nel campo delle ipotesi. Probabilmente non ne verremo mai a capo ( spesso, come ben sappiamo, finisce così). Sulla vicenda tengo a precisare di non avere alcuna verità in tasca, dico solo che non mi convince la tesi del 'folle allo sbaraglio'. Quella di @Filippo Valmaggia è di certo 'azzardata', che non significa 'scartabile aprioristicamente'. La vicende nel mondo intero di questi ultimi decenni, ci consigliano prudenza, ma anche 'apertura' a varie possibilità'
Scritto da paolo rossi il 28/7/2011 alle 17:23
@Paolo Rossi e @Filippo Valmaggia - La vostra è una tenaglia dalla quale non voglio farmi schiacciare. Qualsiasi ipotesi non è mai da escludere totalmente. Questo lo ammetto, ma poichè non amo fantasticare troppo intorno a queste tragedie tengo ben saldi i piedi per terra.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/7/2011 alle 18:07
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