Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 1/8/2011 alle 15:21

 

Beppe Fioroni, ex ministro di Prodi e leader di tanti post-popolari Pd, a proposito del caso Penati:
“Per chi viene dalla nostra cultura non esiste l’idea di puntare l’indice accusatore contro gli avversari esterni o contro quelli interni. Io la penso così e non mi fa cambiare idea nemmeno la convinzione che se fosse successo a me  quel che è successo a Penati, dentro al partito mi avrebbero fucilato in nome della presunta diversità morale”.
Dopo tanti dissapori e divergenze sono lieto di trovarmi quasi d’accordo con lui. Ma gli chiedo: Caro Beppe, non è che con l’ultima frase sul fatto che ti “avrebbero fucilato”, finisci col rinnegare la prima frase sull’abitudine (ottima) di non alzare l’indice accusatore contro gli avversari interni?
Da qui il mio “quasi d’accordo”.
Glielo domando in nome dell’antica amicizia e dopo aver votato diversamente nelle due primarie interne. Ho il timore che si tratti del solito tatticismo per strappare un pezzetto di potere in più. Sarebbe negativo.
Visto che si sta scaldando il motore della discussione su un nuovo partito di cattolici, vorrei capire meglio che cosa si vuole veramente.
 

 
Commenti dei lettori: 42 commenti -
Condivido pienamente Adamoli. Pensare però ad un nuovo partito dei cattolici mi sembra mettere in campo -pura follia-, come pensare di costituire, che ne so, un nuovo partito comunista. La verità è che non riusciamo quasi mai a guardare avanti. Con il Pd ci abbiamo appena provato, alle prime difficoltà tutti a rientrare impauriti e di corsa nei ranghi e ricercare conforto sicuro nelle vecchie calde case di appartenenza che purtroppo non sono quelle solide di una volta, sono di cartapesta.
Scritto da Borghi S. il 1/8/2011 alle 15:45
Certo che è il solito tatticismo. Se si farà mai una nuova Dc non sarà né per iniziativa di Fioroni né per iniziativa di Franceschini - che adesso si è opportunisticamente accovacciato sotto Bersani contro il quale aveva detto parole di fuoco perchè avrebbe portato il Pd alla socialdemocrazia. Figuratevi che razza di leader. Sarà invece per iniziativa delle tante organizzazioni sociali che si stanno finalmente muovendo. Fioroni e Franceschini restino pure dove sono oggi.
Scritto da Tuo ex sostenitore il 1/8/2011 alle 16:21
Contestare la supponenza ex Ds sulla questione morale è logico e giusto. Non hanno più carte da giocare. Per il resto con Fioroni e Veltroni dove volete che si arrivi? Nel burrone.
Scritto da G.S. il 1/8/2011 alle 17:02
Avanti così caro Adamoli, sempre lucido e preciso.
Scritto da Francesco S. il 1/8/2011 alle 17:08
@ da Tuo ex sostenitore. Dimentichi Enrico Letta, caro amico. Come lo definiamo? uno che era già da sempre socialdemocratico e quindi coerente fin da subito con Bersani? Boh, e poi di quale fantomatiche organizzazioni sociali parli? Del sindacato(Cisl)? di una parte del virtuoso mondo cattolico? o di che cosa? Tutti paraculi che si piazzano in campo quando le bocce sono già state tirate. Quali iniziative da questi parassiti che criticano la politica ma se ne servono ogni dì. Per favore!!!!!!!
Scritto da un iscritto pd il 1/8/2011 alle 17:32
L'identità e l'appartenenza cattolica non sono motivi di rappresentanza politica sufficienti a giustificare la costituzione di un partito cattolico. Chi, oggi, intende intraprendere questa strada, a sinistra come a destra, lo fa solo per un posizionamento tattico personale - o di componente - rispetto al proprio polo di riferimento. Si tratta di dinamiche intra-partitiche motivate solo dall’idea di dar vita ad un terzo polo moderato e trasversale ai due schieramenti. Come dice la parola stessa, questa ipotesi ha il proprio fondamento nella sola volontà di superare definitivamente il sistema elettorale bipolare, per riorganizzare lo spazio politico in termini multi-polare. Ma che cosa c’entra tutto questo con l’essere cattolici? Niente, proprio niente. E’ solo il sintomo di una politica incapace di produrre nuove sintesi culturali e progettuali.
Scritto da Leonardo C. il 1/8/2011 alle 17:59
Diversità morale, diversità genetica, diversità antropologica: diversi da chi? E' un linguaggio da vecchio clericalismo comunista, che cela l'impotenza a progettare una strategia. Ancor peggio se la presunta diversità fosse dichiarata in buona fede. Ma la fede, come la speranza, s'esaurita. Siamo tutti responsabili, complici e compromessi con la mediocrità dell'ipocrisia. "Preda di illusionisti e incantatori, Incapaci persino di sognare..."
Scritto da ulderico monti il 1/8/2011 alle 18:27
Anche per il signor Fioroni sono adeguate le seguenti parole del Libro dell’Apocalisse: “Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, sto per vomitarti dalla mia bocca” (Ap 3,15-16)
Scritto da Mount Carmel il 1/8/2011 alle 19:21
La frase di Fioroni ha dentro effettivamente un grave contraddizione. Non ho ancora capito se è dentro il Pd per starci o se aspetta l'occasione propizia per uscire. Di Franceschini meglio non parlare: una banderuola.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 1/8/2011 alle 19:24
Come si esprime e si realizza la diversità morale, genetica, antropologica? Propongo un testo esemplare: “Gli elettori devono esigere dai loro deputati che essi rimangano all'altezza dei loro compiti, che siano perspicaci e diritti, intrepidi nella lotta, esenti da qualsiasi panico, da qualsiasi ombra di panico quando le cose cominciassero a complicarsi; che siano saggi e estranei ad ogni ombra di precipitazione. Che siano diritti e onesti, che amino il loro popolo, come l'amò Lenin”. Così l'11 settembre 1937 il compagno Stalin, prendendo la parola davanti agli elettori della sua circoscrizione: era la vigilia dell'elezione del Soviet Supremo dell'URSS , che si svolsero tra un indescrivibile entusiasmo. Su 94 milioni di elettori votò il 96,8%. Il 98,6% votò la lista unica del partito: tutti i candidati del partito furono eletti. Che tempi! questa si che fu una affermazione della diversità morale genetica antropologica, ieri e oggi cara a molti. (a chi interessa: “Storia del P.C.(b) dell'URSS – Breve corso” - Editrice L'Unità 1945.
Scritto da ulderico monti il 1/8/2011 alle 19:57
Non vorrete dirmi che i cattolici nel Pd si sentono a proprio agio. Non diciamo sciocchezze. Fioroni sta soltanto dando fuoco alle polveri. Franceschini invece sta raccogliendo un pò di potere per se (presidente dei deputati). Per i suoi solo le briciole.
Scritto da Ex popolare Milano il 1/8/2011 alle 20:58
Ieri scrivevo così ad Adamoli: "quindi vai a Rimini e lo pubblicizzi. Ti stai preparando a uscire dal Pd?". Non ho ricevuto risposta e insisto con la mia domanda.
Scritto da Enne enne (Varese) il 1/8/2011 alle 21:03
L'unità del Pd è il bene da custodire in questo momento. Tutto il resto è fuffa.
Scritto da Botta Carlo il 1/8/2011 alle 23:13
Dite quel che volete ma io sarei molto interessato ad una discussione chiara e franca su un'esperienza politica che portasse l'ispirazione cristiana. Una specie di Udc più larga, più matura, più in grado di contare in Europa.
Scritto da Montalbetti il 1/8/2011 alle 23:22
Insomma @Mount Carmel dice con parole auliche press'a poco così: "Fioroni non sa né di me né di te". Giusto. Anche @Leonardo C. ha completamente ragione.
Scritto da Elisabetta C. il 1/8/2011 alle 23:35
Non avevo ancora letto tutti i commenti. Allora riprendo la parola per chiedere a @Ulderico Monti: come ha potuto sostenere un partito di stampo stalinista per tanti annni? Meglio lei di @Valmaggia, ma dovrebbe fare a piedi da Milano al Sacro Monte di Varese come penitenza.
Scritto da Montalbetti il 1/8/2011 alle 23:51
A piedi da Milano al Sacro Monte, caro Montalbetti? Ben più arduo percorso, dal 1945 al 1956; ho sprecato anni mistificato dal culto della “diversità”. A mio discredito, dopo essere uscito dal Partito, mi feci nuovamente ingannare dai Berlinguer e Napolitano. Chi mai non desidera illudersi con il privilegio della predestinazione?
Scritto da ulderico monti il 2/8/2011 alle 06:46
@ulderico monti, con agilità insospettabile, salta da un kolchoz a una sacrestia. Con la mano sinistra cita Stalin, con la destra gli evangelisti, ossequioso al precetto di Matteo: “non sappia la mano sinistra quello che fa la mano destra”.
Scritto da Filippo Valmaggia il 2/8/2011 alle 07:52
Caro @Enne enne, se proprio insisti ti rispondo. Sono la quinta colonna di Cl nel Pd, per questo non posso uscire, non me lo permettono loro.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/8/2011 alle 08:18
Ieri sera dalle 21 circa alle 23 circa ho ricevuto 5 commenti illeggibili, con caratteri irriconoscibili. Mi era già successo qualche settimana fa e l'avevo scritto sul blog. Mi dispiace molto. Se alcuni lettori non hanno trovato il loro commento la ragione è questa. Li prego di volermeli inviare un'altra volta.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/8/2011 alle 08:22
Uno dei cinque commenti non pubblicati era mio. Ti consigliavo di riprendere questo discorso alla ripresa di settembre. Non m'interessa una discussione sul nuovo partito cattolico ma su come i cattolici possano farsi valere di più in qualsiasi partito si trovino. Ciao e a presto.
Scritto da Gloria Pirola il 2/8/2011 alle 08:56
Pensavo che la mancata pubblicazione del commento (che ho notato questa mattina) fosse dovuta al fatto di aver scritto su un vecchio portatile. Ripeto il concetto essenziale. Io vedo le cose da distante perchè non sono mai stato iscritto a nessun partito anche se ho passione politica. il problema, secondo me, non è Fioroni (o Franceschini) come alcuni lettori scrivono. La domanda è se il cattolicesimo, che è maggioranza formale e sostanziale in Italia, possa o debba essere rappresentato in quanto tale. Personalmente propendo per la tesi di @Leonardo C. ma si sta sviluppando un bel dibattito che potrà avere forse più conseguenze a destra che a sinistra. Sarebbe un errore ignorarlo. Nel Pd mi pare invece che Fioroni, sicuramente coerente con le sue idee, stia cercando di guagagnare qualche posizione in più, il che è perfettamente legittimo e forse giusto.
Scritto da Roseto senza rose il 2/8/2011 alle 09:03
Concludi il post dicendo che vorresti capire meglio che cosa molti cattolici del Pd vogliano veramente. Vorrei capirlo anch'io. Intanto sono tutti divisi. Se non sanno restare insieme nello stesso partito mi domando come possano farne uno nuovo.
Scritto da Cittadina cattolica il 2/8/2011 alle 09:59
Ottimo il commento di @Roseto senza rose. La penso come lui.
Scritto da Umbertone il 2/8/2011 alle 10:35
@Filippo Valmaggia - Stimo molto @Ulderico Monti per la sua cultura, per la tenacia con cui propugna e difende le sue idee. E soprattutto per la storia personale. Intatta è rimasta sempre la sua passione civile. Ha avuto il coraggio di uscire da un partito di massa e di aderire ad una piccola formazione politica restanto fedele a suoi ideali. Una storia edificante.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/8/2011 alle 10:48
@Giuseppe Adamoli. Ah, sì? E come edifica la gloria del Signore, ulderico monti? Con le montagne di ossa umane di Stalin?
Scritto da Filippo Valmaggia il 2/8/2011 alle 11:07
@Filippo Valmaggia - Si vede che non lo conosci. Non presumere di conoscere una persona solo da pochi scritti sintetici. Discutere un commento è lo scopo di un blog, pervenire ad un giudizio complessivo è molto, ma molto più difficile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/8/2011 alle 12:10
Franceschini ha più qualità ma poca coerenza. Fioroni più coerenza ma meno qualità. Letta è uomo di governo ma non di partito. Bindi da 10 anni fa l'ultra-sinistra. Serve qualcosa di più e di meglio.
Scritto da Aclista il 2/8/2011 alle 13:08
Qui giudico le persone da ciò che scrivono, e giudico malissimo chi con la destra tiene una pisside e con la sinistra saluta a pugno chiuso. Mi piacciono poco i convertiti, i marrani; e mi piacciono ancora meno quelli che rimangono a metà del guado. Che gli uni o gli altri lo facciano per opportunismo o per ignoranza, non mi riguarda.
Scritto da Filippo Valmaggia il 2/8/2011 alle 13:31
Il problema sollevato scoppierà in autunno. Questo centrodestra (o meglio destra) e questo centrosinistra (o meglio sinistra) temo che siano improponibili per governare il futuro delI'Italia.
Scritto da Giovanni Costa il 2/8/2011 alle 13:48
Caro Adamoli, avevo sperato in Enrico Letta ma non è pervenuto come leader politico, ammettilo anche tu. Di Franceschini ho una brutta impressione: nevrastenico e opportunista. Fioroni è pacioso e mi da l'idea di una persona che almeno tenta di rappresentare un filone culturale ormai negletto ma da solo non ce la fa. La Bindi avrebbe tempra di guida ma gioca a fare la purista di sinistra, niente a che fare con la nostra tradizione popolare. Risentiamoci a settembre a Milano.
Scritto da Nicola il 2/8/2011 alle 14:03
Nulla è imbarazzante come tentare ironia e sarcasmo ed essere frainteso. E' come raccontar barzellette e nessuno ride! E allora, pazientemente, mi spiego: ho cessato d'esser "stalinista" nel 1956 (chi ricorda Imre Nagy?), cioè 55 anni fa. Ma quando sento parlar di "diversità" mi allerto...
Scritto da ulderico monti il 2/8/2011 alle 14:09
Il commento di @Leonardo C. è molto azzeccato. Mi piace come ragiona e scrive. Complimenti.
Scritto da Giovane rottamatore il 2/8/2011 alle 15:12
Non so perché ma quando penso a Stalin non riesco proprio a farmi quattro risate; eppure non disconosco la sua grandezza che, come ho già avuto modo di scrivere, non è una categoria morale.
Scritto da Filippo Valmaggia il 2/8/2011 alle 15:47
Nel Pd stanno prendendo sottogamba questo problema dei cattolici. Pensano che una volta accontentata la vanità della Bindi, la sete di potere dell'incostante e incoerente Franceschini, uno spazio di potere congruo per il futuro di Letta, e un pò di biada per la scuderia di Fioroni, tutto sia risolto. No, il problema sta fuori del Pd. Sta nella base cattolica che non ne può più, anche dell'altra sponda politica.
Scritto da Cattolico scontento il 2/8/2011 alle 16:34
Il problema sollevato riguarda il Pd ma ancora di più il Pdl. Che coerenza c'è per i cattolici che stanno con Berlusconi (e con Bossi)?
Scritto da Pd Pavia il 2/8/2011 alle 17:21
Nulla da dire. Hanno già detto per me LeonardoC. e Cattolico scontento. Rilancio una domanda a tutti: in Europa, l'area cristiana-cattolica conta e sta contando? Non è diffusa la carenza di una risposta cristiano-democratica? Il PPE non è quasi incosistente e, quindi, dovrebbe stare ad altri raccogliere il testimone De Gasperiano?
Scritto da FrancescoG. il 2/8/2011 alle 17:48
Prometti che a settembre riprenderemo il discorso. Settimana prossima vai in vacanza. Passa 10 bei giorni.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 2/8/2011 alle 18:36
Dopo i primi commenti la discussione ha preso una piega abbastanza positiva. Molti hanno ammesso che il problema esiste. Anche a destra, va bene, ma soprattutto a sinistra.
Scritto da Tuo ex sostenitore il 2/8/2011 alle 20:34
Caro @Francesco, le tue domande sono quelle di molti di noi. Chiunque pensi che far parte del Partito Popolare Europeo significhi dotarsi della patente di cattolico o di cristiano-democratico è uno sciocco o un illuso. Ne riparleremo presto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/8/2011 alle 23:19
fioroni non si trova bene n el pd, sta in stand by. Adamoli non è la prima volta che va al meeting. Qui trova una vivacita' culturale piu' affine ai suoi valori etici e molti amici democristiani. Un partito d ei cattolici non di cattolici puo' essere auspicabile
Scritto da Ex cisl il 3/8/2011 alle 00:37
Gentile Giuseppe, purtroppo di sciocchi ed illusi ce ne sono molti. Magari solo scaltri. Sarà interessante tornare sull'argomento. Grazie.
Scritto da FrancescoG. il 3/8/2011 alle 12:10
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