Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 20/8/2011 alle 08:20

 

 

“Cosa insegnano ai laici queste giornate? Intanto che il sentimento di esclusione, di spaesamento e confusione induce i “laici” a cercare insegnamenti a tutti i costi. E poi che il papa è molto bravo, che i ragazzi sono uno spettacolo fantastico invisibile solo alle comprensibili invidie, che dire cose buone funziona (quelle cattive, qui non le ha nominate nessuno, infatti) e che la fede è difficile da capire per chi non ce l’ha. Tutte cose che si sapevano, già. Le altre, ognuno ha le sue.”
 
Così scriveva Luca Sofri nel 2000 per la Giornata Mondiale della Gioventù di Roma. Il Papa era Giovanni Paolo II. Un’epoca fa. Dopo questa figura d’impareggiabile carisma, dicevano molti sociologi, il successo scemerà e la “festa” andrà in crisi.
Invece la partecipazione di questi giorni a Madrid sembra perfino aumentata. Così uguali ma così diversi, questi giovani, da quelli che a Londra distruggono e saccheggiano, ma pure dai giovani “democratici” della Primavera araba. Qual’é il segreto? Forse le parole di Luca Sofri e questo articolo su Repubblica di Joaquìn Navarro Valls aiutano a capire.


 

Commenti dei lettori: 45 commenti -
Il segreto del successo? Sta nel cuore di quei ragazzi. Io che non ho il dono della fede li invidio.
Scritto da Bortoluzzi il 20/8/2011 alle 08:57
Ho letto che partecipano dei giovani che non sono credenti praticanti. La cosa è curiosa. Come te lo spieghi?
Scritto da Lorenzo il 20/8/2011 alle 09:48
Caro @Lorenzo, spiegazione che non è alla mia portata. Forse il bisogno di amicizia, di emulazione, di un'esperienza nuova. O forse la ricerca del senso ultimo della vita, come scrive Navarro Valls.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/8/2011 alle 09:53
Questi giovani non mi trasmettono alcuna emozione. Vedo in loro tanta emotività accompagnata, a tratti, da altrettanta superficialità. E’ fede questa? Quando emotività e superficialità vanno a braccetto cosa generano? Certo, presi singolarmente, saranno sicuramente ragazzi che si impegnano nel proprio oratorio, che fanno i catechisti e gli educatori, che aiutano gli altri con opere di volontariato, ecc. ecc.. Messi tutti insieme compongono, invece, quella che si configura anche come una vincente operazione mediatica. Mi spiace dire ciò ma non ho mai nascosto le mie forti critiche nei confronti di questa Chiesa che, a causa dei propri rappresentanti, è fortemente in declino. (Che ci sia mica qualche similitudine con altre organizzazioni? Ad esempio, il Pd …?). Joaquín Navarro-Valls – che rimane il numerario dell’Opus Dei, fondata dal franchista Escrivà – cita, a sua volta, il pensiero di Montanelli sulle GMG 2000: “Una spiegazione, in casi del genere, non la dà né la sociologia né la demografia: bisognerebbe entrare nell’ambito della religione. O esiste un fatto che chiamiamo sacro oppure, in questi casi, né si motiva, né si capisce niente di niente”. Ecco, io sarei più cauta nell’utilizzare, in queste situazioni, i termini: “religione” e “fatto sacro”. Ognuno, poi, rifletta sulla base delle proprie esperienze e sensibilità. Certo, è più sano essere “Papaboys” che appassionato del “binge drinking”. I giovani che, già a partire dalla prima adolescenza, si dedicano a questo distruttivo piacere sono clamorosamente in aumento (così come emerge dalle cifre dell’Istat che li “censisce” annualmente). P.S.: che siano proprio la superficialità di alcuni ed il carattere anche mass-mediatico della kermesse a spiegare la presenza di non credenti che sottolinea @Lorenzo?
Scritto da Mafalda il 20/8/2011 alle 10:22
Interessante l'articolo di Navarro Valls. Raccomanderei di leggerlo. Mi è servito per capire meglio il fenomeno sociale e religioso delle GMG:
Scritto da Giovanna G. il 20/8/2011 alle 11:16
@Mafalda, non vado in chiesa, sono un ateo battezzato come tanti in Italia. Ma quella massa di giovani mi trasmette sempre un'emozione. Non è fede? Può darsi per una parte di loro. Ma intanto fanno amicizia, si incontrano tra popoli diversi, vincono la solitudine senza alcool e droghe, riscoprono valori umani se non religiosi. Questo mi basta e me li fa apprezzare..
Scritto da Luciano il 20/8/2011 alle 12:00
In una famosa sequenza di “2001 Odissea nello Spazio” un gruppo di primati osserva un monolito nero che li sovrasta. Non sono ancora uomini ma riconoscono il potere misterioso, la forza che sprigiona quel menhir senza tempo. Nera, lucida ma non riflettente quella pietra rappresenta il sacro. Non riflette perché non dobbiamo specchiarci, il sacro alberga in noi, dobbiamo solo ricordarcene. Talvolta, i migliori di noi, gli dei, ci prendono per mano e ci accompagnano per un tratto. E' sempre stato così nella Storia. Beato chi sa riconoscerli e si lascia condurre. Ma non ora. Non più. Ora siamo in pieno kali yuga, un evo oscuro, gli dei hanno distolto il loro sguardo. Il vescovo di Roma è soltanto una pantomima. Quei ragazzi moriranno dannati.
Scritto da Filippo Valmaggia il 20/8/2011 alle 12:28
Quasi un milione di ragazze e ragazzi domani a Madrid con una temperatura di 40 gradi. Non pensavo che sarebbe stato possibile anche con Benedetto XXVI. Una grande manifestazione di vitalità ecclesiale, culturale e sociale, nonostante tutto....
Scritto da Cittadina cattolica il 20/8/2011 alle 13:41
Ma scusa @Mafalda, cosa c'è che ti va bene. Così facciamo prima. Dici anche cose intelligenti ma appena qualcuno di critica li salti adosso. Hai fatto scelte selettive anche riaspetto ai blog. Quello di Rossi, che dici esserti tanto simpatico, non so bene per quale ragione ma lo hai abbandonato, guarda caso dopo che lo hai sputtanato in diretta mondiale per via di una classifica idiota e sommaria sul rendimento dei parlamentari. E ora? Anche questi giovani cattolici sono artefatti. Ma basta!
Scritto da piero ribolzi il 20/8/2011 alle 13:45
la condivisione??! .. nell'esaltazione capitalistica raeganiana-tachteriana-berlusconianiana-d'alemiana dell'individualismo .. per cui la desertificazione di socialità, di idealità, .. ha dato frutti nefasti .. la Chiesa che rende "sacro" il valore della vita umana e del creato .. tocca/riprende le grandi quistioni del vivere .. certo che anche lì-lì il potere è un qualcosa a volte di indicibile per complicità & nefandezze .. la vita non vale solo per la nascita o la morte ma anche durante ..
Scritto da sandro sardella il 20/8/2011 alle 14:01
L'articolo citato conclude spiegando che “AD ATTIRARE TANTI GIOVANI È LA RAZIONALITÀ DELLA SACRO, IL DESIDERIO DI ASCOLTARE LA VERITÀ E DI FAR PARLARE LA COSCIENZA”. Una razionalità che può apparire incongrua, un desiderio di verità spesso deluso, ma una vocazione profonda dell'essere, da cui trae fondamento la speranza della fede. Per un'oscura tensione interiore ho riletto il discorso di Ratzinger ad Auschwitz (maggio 2006): avevo dimenticato il riferimento all'Antigone di Sofocle “SONO QUI NON PER ODIARE INSIEME, MA PER AMARE INSIEME” che si accompagna al rimprovero del Salmo 44 “SVEGLIATI, PERCHÈ DORMI, SIGNORE? PERCHÉ NASCONDI IL TUO VOLTO, DIMENTICHI LA NOSTRA MISERIA E OPPRESSIONE?”.
Scritto da ulderico monti il 20/8/2011 alle 14:30
Caro Filippo, io sono meno immaginifico di te, lo so. Forse più realista, forse più debole e rassegnato all’opacità del mondo. Chissà? Ma non togliermi la speranza che qualcuno un giorno possa prendermi per mano per accompagnarmi per un tratto di strada. Che i giovani di Madrid, accompagnati dal Vescovo di Roma, siano destinati alla dannazione mi sembra la manifestazione di uno scetticismo totale dal quale cercherei di star lontano. A meno che non sia un paradosso. Di quelli che servono come grimaldello per far saltare una barriera e far vedere uno spiraglio di luce
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/8/2011 alle 14:42
Quanto agnosticismo. Io invece sono un credente e mi sento orgoglioso della manifestazione di potenza spirituale, culturale e sociale che traspare da Madrid.
Scritto da Giovanni Costa il 20/8/2011 alle 14:53
Vuoi vedere che questa è l'occasione per riconciliare @Mafalda e @Valmaggia? I loro dialoghi erano molto interessanti ma ad un certo punto si sono separati rancorosamente. In fondo la missione della Chiesa è la riconciliazione. Scherzo ovviamente. Ormai sto diventando agnostico al punto da scherzare anche su queste cose. Mafalda e Valmaggia non se la prendano ma tenere il broncio non è mai una cosa bella nemmeno nella vita virtuale.
Scritto da Il pirata il 20/8/2011 alle 15:40
@Piero Ribolzi, ieri, sul blog di Rossi, così scrivevi: “Cerchiamo di uscire da quella stupida rigidità, così mi permetto di dire, tipica di un passato che non c'è più. Basta con certe menate, lo dico con convinzione, da uomo di sinistra”. Stavi rispondendo a @Claudio Colombo che criticava il senatore Rossi per il suo recente ma pregnante feeling personale e politico (si può dire così?) con Valmaggia. Evidentemente, ieri sei sceso dal letto appoggiando per primo il piede sinistro ed eri a favore della libertà di pensiero e di espressione. Questa mattina, evidentemente, hai appoggiato, per primo, l’altro piede. E così gradiresti che io non esprima la mia opinione sull’argomento del post. Anche @Luciano dissente da quello che dico ma lo fa con grazia. Evidentemente è persona che mangia con le posate. Tu sei venuto sul post per parlare di me o con me? Rimango in attesa di conoscere la tua opinione sui giovani cattolici a Madrid. Infine, ti colgo trepidante di leggermi sul blog di Rossi. Guarda, non ci crederai, sarei intervenuta volentieri questa mattina per esprimere la mia opinione su Alberoni/Gelmini/scuola italiana ma ho visto che, dopo circa dieci commenti, l’argomento non era più quello. Inoltre, l’ho già scritto, non mi attira dialogare con innumerevoli e fittizi nickname, riconducibili ad una sola persona. Lo trovo provocatorio e disorientante. Peccato, perché io amo le divagazioni. In un clima veramente amicale sono il sale del dialogo.
Scritto da Mafalda il 20/8/2011 alle 16:08
“PER TENERE I POPOLI A FRENO, DI NEMICI BISOGNA SEMPRE INVENTARNE, E DIPINGERLI IN MODO CHE SUSCITINO PAURA E RIPUGNANZA”. Caro @Il pirata, quelle che hai appena letto non sono mie parole bensì di Umberto Eco, tratte dal suo libro “Costruire il nemico (e altri scritti occasionali)” che mi hanno regalato un paio di mesi fa in occasione del mio compleanno. Perché ti cito questo libro? Perché ho appurato che sul blog di Adamoli e di Rossi, a volte, si è praticata la “costruzione del nemico”. Ricordi quando intervenni a tua difesa da un attacco inutile ed effettuato a freddo (come quasi sempre avviene) da @Aspide, l’alter ego di @E.F.? (Anche la commentatrice @Elisabetta, prontamente, mise in relazione i due nickname). Il tuo amico Valmaggia, negli ultimi mesi, ha passato il suo tempo a “costruirmi” come suo nemico, senza specificarne il motivo. E senza sporcarsi le mani. Le sue mani erano impegnate a dare le pacche sulle spalle a @E.F. Anche quando la stessa mi ha attribuito, ingiustamente ed immotivatamente, un “carattere epilettoide”, il tuo amico Valmaggia era lì a congratularsi. Il solo. E che il nemico si costruisca, lo puoi evincere anche oggi dal commento di @Piero Ribolzi. Valmaggia chiude il proprio commento con un macigno che più che una profezia sembra una maledizione (“Quei ragazzi moriranno dannati”) e Ribolzi non fa una piega. A me, invece, Ribolzi, quasi inibisce il pensiero. E così, caro @Il pirata. Nel chiudere, ti dico che a me, sinceramente, che Valmaggia sia o meno nazista non importa. A me importano i suoi comportamenti. Mi sarebbe piaciuto fossero stati improntati sulla onestà intellettuale ed in assenza di malvagità. E’ questo che a me importa nel dialogo interpersonale virtuale. Tutto il resto conta relativamente. E non credo nemmeno sia nazista come dice. Magari gioca a fare il “Freda varesino” per attirare la attenzione su di sé. Quando lo vedrò candidato insieme a Roberto Fiore, allora sì ci crederò. E il candidato-sindaco di Milano era Mantovani non Valmaggia (certo, Valmaggia potrebbe non abitare a Milano). Questo per dire che fare i nazifascisti a casa propria è così comodo ... A sporcarsi le mani sono sempre gli altri. Comunque, ti ringrazio per l’attenzione. P.S.: Ricordati che in quell’occasione scrissi che comprerei ad occhi chiusi una macchina usata da te. Ebbene, ti confermo la mia stima :-)
Scritto da Mafalda il 20/8/2011 alle 17:14
Navarro Valls scrive che "per comprendere giornate intense di preghiera e ascolto, non prive di sacrifici per i partecipanti, significa andare al cuore dell'esperienza religiosa e richiede di superare quel relativismo imperante che spinge a fare solo quello che le proprie pulsioni, anche la noia, impongono". Sono parole che mi fanno riflettere e che mi fanno capire quello che sta succedendo a Madrid.
Scritto da Pd Pavia il 20/8/2011 alle 17:18
Caro Adamoli, post interessante perchè fa pensare. Non ho la cultura sufficiente per un'opinione approfondita (vedo che anche tu non ami dare giudidizi trancianti), ma sento un grande rispetto per questi giovani. Che ci sia solo fede dubito anch'io, però anche le altre motivazioni meritano attenzione e sono da additare positivamente.
Scritto da Brielli Giuseppe il 20/8/2011 alle 17:18
@Ulderico Monti, Le avevo già fatto i complimenti una volta. Glieli ripeto oggi. Il suo modo di scrivere e fare citazioni mi colpisce positivamente. Potrei essere sua figlia o nipote (forse è così) ma lei è fresco e vitale. Grazie.
Scritto da Lucia S. il 20/8/2011 alle 17:36
Cara Mafalda, so che ti sei sentita profondamente ferita da qualche attacco personale. Mi dispiace sempre quando questo accade, anche se non intervengo per non dare troppa importanza a certe polemiche personalistiche che l'anonimato purtroppo favorisce. Devo dire però, anche per informare i nuovi lettori, che gli apprezzamenti che hai ricevuto hanno surclassato gli approcci polemici. Per il mio blog questo è incontestabile. E devi convenirne anche tu.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/8/2011 alle 18:33
La Chiesa si sta dimostrando una delle pochissime istituzioni che sanno parlare ancora ai giovani. Questo fatto è importante al di là del fenomeno prettamente religioso. Sono risorse culturali e umane che sentirei fondamentali anche qualora non le sentissi mie. mie.
Scritto da Farina Giorgio il 20/8/2011 alle 19:03
@Mafalda. Comprendo la tua amarezza ma ha ragione @Adamoli. In sostanza sei una star del blog. Un solo piccolo consiglio: sii più sintetica appena puoi. In ogni caso sei bravissima.
Scritto da Il pirata il 20/8/2011 alle 21:12
Ma cara @Mafalda, apri gli occhi. I nickname ci sono ovunque e non so come fai a sapere che sono solo due o tre persone diecimilavolte anonime. La verità è che non partecipi al blog di Rossi per ragioni che conosci bene. Non venire a dirmi che non partecipi perchè, commento dopo commento ,ci si perde in mille rivoli. Per mesi hai percorso quel fiume. Forse oggi mi sarò alzato con il piede sbagliato, mi sono solo permesso di dire che sei sempre critica con tutti. In ogni caso ti stimo.
Scritto da piero ribolzi il 20/8/2011 alle 22:31
Vi porto l'esperienza di un figlio di mia sorella che abita a Vicenza. Il primo anno è andato alla giornata della gioventù perchè spinto da qualche amico, poi altre due o tre volte c'è andato con entusiasmo. Dice che sono state esperienze stupende.
Scritto da Giulio Randon il 20/8/2011 alle 22:42
Il successo di questi raduni è un mix di fattori. Il primo è quello religioso, poi ce ne sono altri. Non escluderei la passione civile, cioè il bisogno di sentirsi utili, di fare qualcosa per la comunità. Una volta forse c'erano i partiti, i grandi movimenti del '68 e post '68. Oggi che cosa è restato? Poco o niente. E allora queste diventano occasioni da sfruttare.
Scritto da Ernesto Losa il 20/8/2011 alle 22:56
Il primo brevissimo commento di @Bortoluzzi lo sottoscrivo in pieno anche rispetto al dono della fede.
Scritto da Federico il 20/8/2011 alle 23:42
Cara nipotina Lucia S., è assai difficile esercitare il mestiere di nonno “fresco e vitale”, ma nel corso delle decadi ho faticosamente imparato a diffidare della prolissità e della vacuità autoreferenziali. Quanto alle citazioni: se hai una gemma perché oscurarne lo splendore con orpelli e barocchismi? Infine, la questione irrisolta della fede: credo che la sofferenza di un innocente contraddica tutta la teologia. Così, vagando nel deserto, diviso tra le tesi galileiane della “convergenza” e della “separazione”, alla formula illuministica “ETSI DEUS NON DARETUR” son giunto a preferire il suo rovesciamento “ VELUTI SI DEUS DARETUR”, come l'amatissimo Ratzinger ha insegnato nel suo “L'Europa di Benedetto nella crisi delle culture: “ANCHE CHI NON CREDE SI COMPORTI COME SE DIO CI FOSSE”. Un caro saluto, nonno ulderico
Scritto da ulderico monti il 21/8/2011 alle 08:03
Caro Ulderico, da non cristiano (meglio non praticante) sottoscrivo l'appello del Papa che tu hai riportato “ANCHE CHI NON CREDE SI COMPORTI COME SE DIO CI FOSSE”. E' forse il modo più vero per arrivare alla pace che è invocata dalle masse (sono legato a questo vocabolo) giovanili di Madrid. PS: non firmarti più nonno Ulderico, ti prego.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 21/8/2011 alle 09:56
Eleonora è una ragazza di Varese presente a Madrid che scrive: "Se qualcuno perde dell'oro o dell'argento, potrà ritrovarlo, ma se perde un'occasione, non potrà ritrovarla". Questa è una grande occasione anche per chi non ha una saldissima fede.
Scritto da Giacomina il 21/8/2011 alle 11:04
Volevo quasi andare anch'io a Madrid poi tra consigli contrastanti sono rimasto a casa. Chissà se ho fatto bene?
Scritto da Agosti Rino il 21/8/2011 alle 11:22
Caro Rino, ormai siamo entrati in confidenza. Sai cosa ti dico? La prossima volta non ragionare troppo sui pareri degli altri e ascolta il tuo impulso interiore. Se ti dice di andare, non stare a casa. E viceversa. Buona domenica e non pensarci più.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/8/2011 alle 12:10
Due milioni a Madrid con il Papa che afferma: "no alla fede fai da te. Si alla coralità della fede". A Madrid l'apoteosi di questa realtà comunitaria.
Scritto da Nicola Larghi il 21/8/2011 alle 14:04
Caro Adamoli, subito una premessa: non vengo sul blog per cercare consenso o apprezzamenti. Ben vengano, quindi, 100, 1000 interlocuzioni come quella di @Luciano. Persino come quella del signor @Ulderico Monti (che prova un’ostilità che non comprendo ma che accetto). Il vero ed unico problema è arginare i molestatori e questo sì che è un dovere Suo. Riportare a bomba l’argomento e specificare che su questo blog non si viene per parlare di Mafalda ma dell’argomento proposto, a mio giudizio, spetterebbe a Lei. Ma questa è una mia richiesta ormai vecchia, trita e ritrita ... Ma se proprio vogliamo parlare degli apprezzamenti e dei consensi, sì, lo ammetto, qualcuno ne raccolgo. E riconosco che sono sinceri perché provengono dalla “persona della strada”. Penso, infatti, di non essere gradita dalla nomenclatura del partito che, come si sa, guarda sempre con un certo “sospetto” chi manifesta critiche, evidenzia criticità e mostra versatilità ed indipendenza. Scommetto che qualche dirigente del partito, quando legge il blog, si trova spesso a dire: “Ma chi c…o è questa? Cosa c…o vuole da noi?”. Sì, sì, credo proprio sia così. (Ad esempio, il mio commento sulla ricostruzione della genesi degli URP, che ho fatto l’altro ieri, potrebbe aver generato questa reazione. Ne ero consapevole ma l’ho fatto ugualmente. Che sia un mio modo di “rottamare”? Beninteso, rottamare le modalità in uso, non le persone). Ma la vera cartina tornasole potrebbe essere il consenso di un commentatore del quale non faccio il nome (giusto perché un po’ di mistero non guasta). E’ giovane e preparato ma sono certa provi diffidenza nei miei confronti. Sicuramente ne avrete parlato. La prego, non mi chieda di fare il suo nome. Lo conosce già. Ma io ribadisco: al consenso di una nomenclatura o di un “giovane-vecchio” prediligo, di gran lunga, essere compresa dal “polso della strada”. Buona domenica.
Scritto da Mafalda il 21/8/2011 alle 14:20
@Sandro Sardella (14,01), non ho capito un'acca. Puoi spiegarmi meglio, per favore?
Scritto da Lucky il 21/8/2011 alle 15:27
Cara Mafalda, se questa è una reazione al mio commento di ieri alle 18.33, francamente non la capisco. Volevo darti atto della validità e dell’utilità dei tuoi contributi e dire ai nuovi lettori che sei generalmente apprezzata. I molestatori si arginano interloquendo con loro solo quando è strettamente necessario, altrimenti ottieni il risultato contrario. L’alternativa è censurarli, ma è un metodo che non mi piace e che non ho mai usato. Qualche esperto di blogosfera mi dice che la qualità della discussione è alta e pertinente e che i disturbatori sono pochissimi. Di qui l’accusa (da qualcuno/a) di un blog aristocratico smentita però totalmente dal numero dei lettori. Vengo alla nomenclatura del partito. So che alcuni dirigenti leggono i post con interesse e altri con fastidio per la libertà con cui mi esprimo. E’ un fatto normale. Avevo preso una posizione nettamente contraria al modo come avevano impostato il congresso provinciale di Varese al quale poi non ho nemmeno partecipato se non nel mio circolo. Tieni conto (lo dico a tutti), che la maggioranza dei lettori segue il blog da Milano, con fettine di altre province. Molti saranno anche pendolari ma resta alta la percentuale di chi non è di Varese e dunque non gliene frega proprio niente delle polemiche di questa provincia. Io stesso per esempio non so se tu sia di Varese o di Milano. So che sei bene informata di tante cose di Milano e di Varese, che hai un’alta sensibilità politica, “versatilità e indipendenza”e per questo mi piace molto leggerti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/8/2011 alle 16:20
Caro compagno ExPCI Gallarate, perché non dovrei firmarmi “nonno”: è un titolo che, per non esser formale, richiede molta applicazione. Se poi una fanciulla ti giudica “fresco e vitale” è opportuno, per non sbarellare, cingersi di corazza nonnesca! Così impone la mia fanciulla di Luino che se ne andò or son tre mesi, ma che ogni notte mi illude nel sogno di trionfante giovinezza e mi conforta: “ Laghi profondi, cieli sconfinati, gli occhi tuoi, fanciulla sempre amata”. Teniamo duro, caro compagno, noi che veniamo da lontano: non per nulla ci hanno detto che siamo di granito!
Scritto da ulderico monti il 21/8/2011 alle 17:23
Ho ascoltato da Madrid parole di comprensione e perdono per gli aborti. Un segno dei tempi e dell'evoluzione del concetto di carità. Molto bene.
Scritto da Marchetti Giovanna il 21/8/2011 alle 17:53
A Madrid grande manifestazione di una "Chiesa in cammino". Molto importante sul piano culturale e sociale oltre che su quello religioso.
Scritto da Benedetta il 21/8/2011 alle 18:19
Non so se possa essere utile alla discussione ma le pantofole che il signor Josef Ratzinger indossa nei suoi appartamenti sono state realizzate su misura e sono costate 800 €. Non rappresentano alcun dono ma sono state realizzate su precisa indicazione dell'utilizzatore finale. Come si dice, sacro e pantofole.
Scritto da Filippo Valmaggia il 21/8/2011 alle 19:21
Condivido il pensiero di @Marchetti Giovanna. Si tratta di un'apertura importante della Chiesa cattolica che aspettavo da tempo.
Scritto da Cittadina cattolica il 21/8/2011 alle 20:49
No, no, caro Adamoli, nessuna mia reazione particolare se non di gratitudine verso quello che Lei mi scrive. Semplicemente, stavo facendo una riflessione sull’impatto dei commenti in generale (potremmo creare la VIC, Valutazione Impatto Commenti. D’altronde, esiste la VIA, Valutazione Impatto Ambientale, esiste la VIR, Valutazione Impatto Regolazione, potremmo creare anche la VIC …). Sto scherzando, ovviamente. Ripeto, la mia era un’analisi sulla percezione dei commenti, in generale, da parte del cosiddetto “Politburo”. E, forse, anche una provocazione sul concetto di “rottamatori”. Ma non vorrei aprire proprio ora un dibattito. Lungi da me. Era giusto così per rimanere in ambito Pd. Per restare sul post, invece, sono arrivati proprio nel pomeriggio a casa mia alcuni amici di Roma. Cattolici e praticanti. Impegnati in Parrocchia. Di centrosinistra ma impegnati in un partito di centro (idiosincrasia nei confronti del Pd). Una bella famiglia, con due bimbi. Sto guardando insieme a loro il Suo blog (abbiamo acceso il computer per una informazione artistica. Un tempo sarebbe stato impensabile accendere il computer in compagnia di ospiti. Oggi non lo è più. Colpa di internet). Abbiamo scorso i commenti. Solo il mio e quello di Valmaggia sono fuori dal coro. Ebbene, non ci crederà, questi miei amici sono d’accordo con me. Forse si chiama disillusione per gli “impatti esteriori”. O altro, cui non siamo in grado di dare un nome. Forse una stanchezza generale. E insieme stiamo sottolineando ciò che può sembrare un paradosso: la nostra è una visione “interna”, cioè da interni alla comunità ecclesiale. Abbiamo parlato (stiamo parlando) anche dei cattolici in politica, in particolare di Bobba (l’ex presidente nazionale Acli). Delusi. Ciò che sembrava una rivelazione si è poi tradotto nel teodem più conservatore del Pd. E detto da loro … Ora la saluto, vado ad apparecchiare (ci stiamo adeguando ai loro orari romani), la salutano anche loro (la moglie è qui davanti a me) e si complimentano per il blog. P.S.: Per dovere di cronaca devo dire che siamo rimasti colpiti dal bel ricordo che @Ulderico Monti fa della propria moglie (o compagna). Inoltre, i miei ospiti, sono rimasti anche affascinati dalla “spaccatura di pensiero” (così l’hanno definita) che è in grado di creare Filippo Valmaggia. Ma adesso, a tavola, glielo spiego ben bene io chi è Filippo Valmaggia …
Scritto da Mafalda il 21/8/2011 alle 21:02
Nel 1997, a 18 anni, ho partecipato alla GMG di Parigi, in un gruppo di 20 persone. Generalmente guardo con distacco, c'è un entusiasmo che comprende anche ingenuità e un coinvolgimento emotivo; già alora, nel 1997, ragionavamo poi sull'uso mediatico dell' "esercito" di giovani. Però devo dire che a distanza di 14 anni, quel gruppo di Parigi ha dimostrato anche di sapersi occupare della società in modo serio, anche attraverso l'impegno diretto nella politica e nei partiti
Scritto da Davide il 21/8/2011 alle 21:18
Bello l'ultimo scritto di @Mafalda. Quando non reagisce stizzita ai pochi commenti che la prendono di mira è veramente in gamba.
Scritto da Il pirata il 21/8/2011 alle 21:54
@Davide - Grazie della testimonianza. Penso anch'io che tra quella folla entusiasta ci siano giovani già impegnati o che si impegneranno socialmente. Questo è importante quale che sia la scelta politica che faranno.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/8/2011 alle 23:09
Come @ Davide,ero a Parigi nel '97 e condivido quanto scrive. La GMG è un passaggio,un momento particolare e diverso di formazione, di condivisione.Dura una settimana,ci si confronta con il mondo e crea contatti che moltissimi di noi non avrebbero mai l'occasione di avere.Si amplia l'orizzonte.C'è anche una parte mediatica. Per chi vive la GMG, conta poco. Domanda: individui buoni creano masse di superficiali. Me lo spiegate come se avessi tre anni? :-)
Scritto da FrancescoG. il 22/8/2011 alle 09:54
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