Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 13/9/2011 alle 19:16

 
 

I conti non tornano. I Comuni per la Lega, una volta, erano “sacri” e Roma era ladrona. Ora i sindaci che protestano contro una manovra che uccide l’autonomia municipale e ogni idea di federalismo sono minacciati di espulsione.
L’ultimo partito leninista - secondo la definizione di Roberto Maroni - affida le dichiarazioni belliche al Trota.
E’ il segno inequivocabile della decadenza.
Una domanda si impone: la lotta senza quartiere decisa dal vertice leghista è contro Attilio Fontana e Flavio Tosi o è anche contro il ministro Maroni?
La risposta sarà in perfetto stile romano. 



 
Commenti dei lettori: 44 commenti -
Perfetto!!! Da scolpire sul muro della prestigiosa e storica sede leghista di piazza del Garibaldino a Varès. Il muro del pianto.
Scritto da paperoga il 13/9/2011 alle 19:39
Il Presidente del Consiglio è in missione in Europa a presentare la manovra ai vertici dell'Unione. Un magistrato lo minaccia di "accompagnamento coatto" per una testimonianza secondaria. Solidarizzo con il Presidente del Consiglio. Il Presidente della Repubblica, solitamente così facondo, ha nulla da dire?
Scritto da ulderico monti il 13/9/2011 alle 20:08
La lotta fratricida nella Lega sta raggiungendo il calor bianco. Ormai Bossi è una reliquia che non ha più in mano il partito.
Scritto da Il pirata il 13/9/2011 alle 20:20
Non mi stancherò mai di ripetere che Fontana è un vero gentiluomo.
Scritto da Mafalda il 13/9/2011 alle 20:59
Il malessere della Lega è profondo. Scoppiano le contraddizioni di un partito che vuole essere di governo e di lotta.
Scritto da Elisabetta C. il 13/9/2011 alle 21:08
Sono anche loro in crisi profonda. Gli manca la bussola. Anche i militanti si stanno chiedendo qual'è la linea. Il federalismo non c'è più, che cos'altro resta?
Scritto da Valenti Angelo il 13/9/2011 alle 21:09
Hai ragione caro Giuseppe. Siamo agli ultimi rantoli di un leghismo nato per tutelare le autonomie e ora ipercentralista con un sire che commina sanzioni per lesa maestà. Una Lega nata per tutelare la legalità con in mano il cappio in Parlamento che ora non vuole mandare gente in galera (vedi on. Milanese). Una Lega nata per rinnovare che ora tutela un premier impresentabile di cui il mondo intero ride. Come sempre avviene, il movimento si trasforma in istituzione bolsa che si autoconserva.
Scritto da roberto fanzini il 13/9/2011 alle 21:21
@Mafalda, non siamo qui a discutere, sorseggiando amorevolmente liquorini, nel salotto buono del Circolo Ufficiali della Cavalleria Leggera a San Pietroburgo. Si parla di politica, non so se ti è chiaro.
Scritto da Aspide il 13/9/2011 alle 21:48
Si vede che vi siete dimenticati in fretta il parassitismo democristiano.
Scritto da Pontida il 13/9/2011 alle 21:52
@Pontida, non vedo cosa c'entra il parassitismo democristiano con questo post. C'entra come i cavoli a merenda.
Scritto da Rossi Piero il 13/9/2011 alle 23:02
Il nostro onorevole adesso cosa fa? Bossi è in caduta, Maroni è attaccato dall'interno e lui a chi si attacca? Che pensieri duri!.
Scritto da G.S. il 13/9/2011 alle 23:42
Cara @Aspide, non so se ti è chiaro ma questo post non parla di Mafalda ma di Fontana e Maroni. Tu cosa pensi in merito ai due politici leghisti? Vedi, @Aspide, il problema della politica (e, più in generale, della vita odierna) è proprio l’endemica carenza di gentiluomini e di gentildonne. E Fontana è un vero gentiluomo. Non conosco gli Ufficiali di San Pietroburgo ma ti informo di avere una certa predilezione per l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme: “Lo zelo alla rinuncia in una società di abbondanza, il generoso impegno per i più deboli e i non protetti, la lotta coraggiosa per la giustizia e la pace”.
Scritto da Mafalda il 13/9/2011 alle 23:51
Caro @G.S. vedrai che qualcosa si inventerà, la fantasia non gli manca. Ti dirò di più, dichiarerà a breve: "io lo sapevo, io l'avevo detto, e via così". Un eclettico o un trasformista?. Anche dentro il Partito stava con D'Alema, poi con Fassino, poi con Veltroni che, appena caduto, è diventato un incapace e allora sotto con Bersani. Avanti il prossimo. Però che strano, sta sempre con chi comanda. Altro che ex comunista, siamo in pieno doroteismo!
Scritto da ex pci-pds-ds ora pd il 14/9/2011 alle 08:11
@G.S. e @ "ora Pd" - Questi sfoghi a cosa servono? E, poi, la critica è ammessa ma per certe considerazioni bisogna firmarsi, o no? In ogni caso finiamola qui. Non costringetemi a eliminare il vostro commento, non l'ho mai fatto con nessuno. Con le vostre sigle potete invece esprimere tutte le opinioni politiche che volete. Sarete benvenuti/e. PS - Il richiamo al doroteismo spesso lo fanno quelli che vengono dalla mia storia politica...
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/9/2011 alle 08:40
sun dré sciupaaa!!!
Scritto da Federico il 14/9/2011 alle 09:36
Cara @Mafalda per me ti stai avvitando. Comunque sia se presso il da Te amato Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme fanno a volte, fuori dai loro nobili compiti, un po' di salotto, va bene anchè da quelle parti parlare in modo vuoto e frivolo di cavalieri e nobildonne sorseggiando un liquirino. Mi pare che Il giudizio richiesto su Fontana o su Maroni, debba essere politico. Dire che sono galantuomini non significa un fico secco (che tra l' altro distillato è liquore buonissimo).
Scritto da Aspide il 14/9/2011 alle 09:38
Sarà interessante vedere come finirà questa storia. Attilio Fontana agisce sempre in accordo con il ministro Maroni. La domanda del titolo è ben posta.
Scritto da Romeo Radice il 14/9/2011 alle 09:41
Attilio Fontana se i diktat dell'ultimo partito leninista venissero confermati dovrebbe comportarsi come alcuni attori del passato che di fronte alle imposizioni dell'impresario preferivano lasciare la scena per poi tentare, spesso riuscendoci, di comprare il teatro. Perderebbe la Lega ma avrebbe un grande consenso trasversale tra i varesini e i lombardi. E Bossi e il "cerchio magico" dovrebbero uscire allo scoperto mostrando ciò che sono diventati, un partito di sottogoverno appiattito sul PDL
Scritto da cesare chiericati il 14/9/2011 alle 09:42
La vicenda è soprattutto politica ma anche umana. Politicamente la Lega sta mostrando segni di cedimento e Fontana porta le sue responsabilità. Dal punto di vista umano mi è più simpatico lui di quell'arrogante di Marco Reguzzoni.
Scritto da Baroffio Loredana il 14/9/2011 alle 09:50
ottimo @Cesare Chiericati, che mi ha preceduto nel ricordare quando Maroni 'vantava' il carattere leninista della Lega. Personalmente da buon ex comunista (seppure italiano) ricordo che la storia è che dopo Lenin ( che già non era un tenerone) arriva Stalin, che elimina tra i primi proprio i compagni migliori, o quantomeno i più intelligenti e indipendenti. Per fortuna qui non scorre il sangue, ma ne vedremo lo stesso delle belle
Scritto da roberto.caielli il 14/9/2011 alle 10:35
@Ulderico Una risposta OT ad un commento OT: il B. avra' discusso si e no per una decina di minuti a Bruxelles, il tempo di un caffe'. Davvero la nostra manovra ( versione 5 ) vale cosi' poco? Se crediamo alla panzana della presentazione alla UE, dando spago a queste pagliacciate, allora davvero ci possiamo bere di tutto. Pure che il nostro sia il miglior premier di tutte le ere.
Scritto da Lorenzo M. il 14/9/2011 alle 11:19
Mi trovo in perfetta sintonia con il commento di Cesare Chiericati. Visti i numerosi attestati di stima che sono pervenuti a Fontana, si potrà valutare di quale pasta è fatto l'Uomo. Gli auguro di cuore di rispettare il mandato che gli è stato conferito dai suoi elettori, e quindi di continuare ad agire per la salvaguardia dei loro interessi, che non sono quelli del "cerchio magico" o della cricca che resta abbrancata ai propri privilegi. Alla faccia di "Roma ladrona".
Scritto da Angelo Eberli il 14/9/2011 alle 11:38
Caro Giuseppe, gli eventi di questi giorni che riguardano Fontana e Tosi sono l’esempio delle contraddizioni leghiste. Fontana da anni, ormai, ha preso l’abitudine di incarnare il “sindacalismo” territoriale della Lega prima maniera, non curante del fatto, tuttavia, che sono i suoi Ministri, la sua maggioranza di governo e il suo Premier a fare e disfare quello che lui contesta. Fino a quando questo giochino è potuto proseguire? Fino al momento in cui sono entrati in campo gli interessi di “corrente” della Lega e quindi la guerra tra Maroni e il "cerchio magico”. Le rivendicazioni di Fontana sono giuste? Certamente e sono condivisibili, tuttavia, il nostro non può sottrarsi dal pagare il prezzo politico delle sue scelte se vuole condividerle anche con altri. Sia coerente e si dimetta dall’ANCI e continui la sua azione dentro la Lega ( se ne ha ancora la forza ). Sarà espulso da Bossi? Poco male a questo punto. Un partito che espelle i suoi uomini perché non riesce a risolvere politicamente le contraddizioni al suo interno è messo male. E, d’altra parte, questi sono i risultati della “Lega di lotta e di Governo” di Bossi. Il problema è che qualcuno ci ha creduto veramente al fatto di potere andare avanti così.
Scritto da roberto molinari il 14/9/2011 alle 11:57
Quando dei nodi così grossi arrivano al petttine non c'è pettine che tenga. Per scioglierli bisognerebbe che la Lega scogliesse le sue contraddizioni enormi. Non lo può più fare perchè è legata a filo doppio a "Roma più che mai ladrona".
Scritto da Bernasconi Luisa il 14/9/2011 alle 12:10
Campane a morto per la Lega dei sindaci e degli interessi. Ma il Pd è pronto a raccogliere la sfida dei problemi del Nord? Non dispero ma l'affare Penati mi turba molto.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 14/9/2011 alle 12:14
La spesa pubblica italiana è in linea con la media dell’Unione Europea; le tasse, pur essendo superiori al livello europeo, sono però insufficienti a fronteggiare il costo dei servizi erogati, a causa dell’altissima evasione e della’economia “sommersa”, cioè in nero. Soprattutto i servizi pubblici sono largamente scadenti e inadeguati al costo sopportato dai cittadini. La responsabilità non è solo di Roma, cioè dello Stato centrale, ma è largamente condivisa dagli enti locali che, dopo l’unificazione del sistema fiscale decisa negli anni settanta, hanno speso in maniera non sempre responsabile, nella certezza che avrebbe pensato il governo a tappare i buchi. Negli ultimi decenni l’incremento della spesa corrente di Regioni, Provincie e Comuni è aumentata in misura percentualmente superiore a quella statale e l’istituzione delle Regioni nel 1970 ha contribuito in maniera determinante all’accumulo del debito pubblico. Anche le Regioni più “virtuose” come la Lombardia sono state spesso disattente al rapporto costi-benefici; per citare alcuni esempi si pensi alle sedi istituzionali (due grattacieli più quelle staccate, i “Pirellini”, e le rappresentanze estere) e tutte hanno implementato le burocrazie invece di utilizzare, come previsto, il personale degli altri enti locali. La stessa Provincia di Varese, considerata tra le più efficienti, spende la metà del bilancio solo per il suo funzionamento e neppure è stata in grado di varare un piano territoriale, nonostante la presenza importante ma cruciale dell’aeroporto della Malpensa. La Lega ha usato strumentalmente e demagogicamente tale situazione pre-esistente dimostrando di non avere alcuna idea o proposta neppure a livello locale; ma il problema vero è a monte e consiste nel “familismo amorale” degli italiani e della classe dirigente che (fatte le debite eccezioni) amministra la cosa pubblica in maniera totalmente opposta ai criteri con cui si gestisce la spesa familiare. Quando entrerà in funzione il “federalismo” di Bossi e Tremonti (che non è quello di Cattaneo e Sturzo) si avrà un ulteriore incremento di gente che “vive di politica” e diverse migliaia di “poltrone” in più per soddisfare gli appetiti spartitori dei Partiti, con la Lega abilissima nel loro accaparramento per i suoi esponenti, familiari e amici. Se si riesce a superare il senso di nausea e disgusto nella lettura dell’ultimo libro di Stella e Rizzo sulla “casta” (Licenziare i Padreterni”), si capisce perché l’Italia è a rischio di fallimento.
Scritto da Camillo Massiomo Fiori il 14/9/2011 alle 12:20
Prima che Grillo e i suoi spazzino via tutti ripartiamo da Sturzo "Ad uno Stato accentratore tendente a limitare e regolare ogni potere organico e ogni attività civica e individuale, vogliamo sul terreno costituzionale sostituire uno Stato veramente popolare, che riconosca i limiti della sua attività, che rispetti i nuclei e gli organismi naturali - la famiglia, le classi, i Comuni - che rispetti la personalità individuale e incoraggi le iniziative private". altro che Reguzzoni Maroni etc
Scritto da giovanni barbesino il 14/9/2011 alle 13:23
Caro Adamoli il mio non è uno sfogo , ma una considerazione politica precisa suffragata da fatti concreti. Mi si dica che quello che ho detto è falso. Impossibile, nel pd sanno tutti come stanno le cose. Comprendo che lei è nella posizione di essere sulla vicenda, in sè non così interessante, molto diplomatico. Non dica però che mi sto sfogando, perchè non è vero. Sull' doroteismo non so se sia vezzo tipicamente democristano richiamarlo. Trovo che incarni una dc che ho combattuto da sinistra.
Scritto da ex pci ecc. ecc. il 14/9/2011 alle 13:33
Parafrasando la rubrica del vecchio Candido " contrordine, compagni! ", potremmo raccontarla così : " contrordine, Sindaci della Lega ! La manovra non prevede TAGLI ai Comuni, ma...TIGLI. Ogni Comune riceverà gratis centinaia di piante di tiglio da collocare lungo i viali cittadini."
Scritto da A.V. il 14/9/2011 alle 14:39
Gli spunti interessanti offerti dal dibattito sono tanti ed altri probabilmente si susseguiranno. Alcuni li riprenderò nei prossimi giorni (contraddizioni leghiste, eccessi della classe dirigente, ispirazione federalista). Mi soffermo per un attimo solo sul suggerimento di @Cesare Chiericati a Fontana “lasci la scena e poi tenti di comprare il teatro”. Impossibile che questo accada. E’ un soldato fedele al comandante. Può al massimo defezionare per una singola battaglia ma non rivoltarsi contro il quartier generale. Per un lungo periodo questa è stata la forza (leninista) della Lega, d’ora in poi potrebbe essere la sua debolezza insormontabile
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/9/2011 alle 15:12
Caro Giuseppe, personalmente ho sempre messo in primo piano la persona e la sua coscienza individuale rispetto a qualsiasi ordine di scuderia e da qualsiasi parte esso provenga. Nel caso di Fontana si tratta di un sindaco che i cittadini hanno scelto per due mandati di seguito al quale ora dicono che la difesa delle autonomie locali era uno scherzo. Se si inchina al comandante tradisce gli elettori (in buona parte non leghisti) e allora deve trarre le conseguenze del caso.
Scritto da cesare chiericati il 14/9/2011 alle 15:59
@Camillo Massimo Fiori. Il fallimento economico dell’Italia non deriva dal costo della politica, sicuramente troppo elevato ma più che altro insostenibile da un punto di vista etico. Dimezzare i parlamentari e dimezzare i loro emolumenti non ci salverebbe in ogni caso. Abolire piccoli e grandi privilegi non darebbe importanti riscontri di cassa ma andrebbe nella direzione tracciata dai nostri padroni stranieri che ci chiedono rigore e serietà. Stiamo fallendo perché abbiamo il peggior governo di sempre e perché chi si dovrebbe opporre non lo fa o lo fa male. Stiamo fallendo perché la corruzione è a livelli cinesi. Stiamo fallendo perché le mafie controllano rilevanti settori dell’economia. Stiamo fallendo perché la burocrazia (meno complessa di quella tedesca) è snervante, male organizzata, inefficiente. Stiamo fallendo perché la giustizia ha tempi geologici. I nostri imprenditori lo hanno capito e delocalizzano, traendo vantaggio anche da una mano d’opera non sindacalizzata, mentre i nostri sindacati sono fra i più invadenti del mondo. Gli imprenditori stranieri restano fuori dai nostri confini e vengono in Italia solo in vacanza, perché noi stiamo fallendo ma ci è rimasto un po’ di paesaggio non ancora del tutto cementificato e la migliore cucina del mondo.
Scritto da Filippo Valmaggia il 14/9/2011 alle 16:01
Spero che quello che sta succedendo nella Lega sia, come dice Adamoli nel suo ultimo intervento, un elemento insormontabile della debolezza leghista ma ci credo poco. Vedo ancora troppi elettori che credono che Bossi indichi la strada giusta.
Scritto da Romeo Radice il 14/9/2011 alle 16:17
Caro Cesare (15.59), concordo pienamente. Questa sera, oppure domani mattina, metterò un altro post su questo tema che va molto al di là di Fontana e di Varese.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/9/2011 alle 16:52
@Romeo Radice. Bossi sa indicare la strada solo con il suo dito medio, non credo sia la strada giusta.
Scritto da Filippo Valmaggia il 14/9/2011 alle 16:56
«Io» proseguì don Mariano «ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l'umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà... Pochissimi gli uomini; i mezz'uomini pochi, ché mi contenterei l'umanità si fermasse ai mezz'uomini... E invece no, scende ancora più in giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi... E ancora di più: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito... E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre... [...]» (Leonardo Sciascia, Il giorno della civetta)
Scritto da Lele il 14/9/2011 alle 17:43
Dicevo: si vedrà di quale pasta è fatto l'Uomo: ha risposto "obbedisco". Se ritiene che chi gli ha imposto questo aut aut abbia una autorevolezza morale che lo sovrasta, rimarrà magari un gentleman, ma quanto a spina dorsale...
Scritto da Angelo Eberli il 14/9/2011 alle 19:05
@Angelo Eberli, i pesci hanno la spina dorsale. Gli uomini, e anche gli ominicchi di Sciascia, hanno la colonna vertebrale, o rachide. In ogni caso, sono contento di tornare a leggere i suoi commenti, professore.
Scritto da Filippo Valmaggia il 14/9/2011 alle 19:50
Tosi (maroniano) ha già vinto il Congresso in provincia di Verona e si appresta a incamerare la segreteria regionale del Veneto, non so se in prima persona ma la direzione è quella. Tosi è di tutt'altra pasta rispetto a Fontana, quest’ultimo talmente gentiluomo da piacere a tutti e questo non è segno di carattere, condizione questa indispensabile per un politico nelle lotte di fazione, ma talvolta d’ingombro per un amministratore che invece abbisogna di grande consenso. Mi incuriosisce Maroni, più volte dato per disperso e finito e invece sempre in grado di riemergere e in questo ultimo ruolo di Ministro dell’Interno direi anche in maniera eccellente. Riuscirà la sua corrente a vincere i prossimi congressi di Varese e di Brescia? Sulla carta sembra di sì, il familismo sta danneggiando in maniera notevole Bossi, ormai mi si scusi il termine “decotto”, tra l’altro sempre più avvinghiato al Cavaliere in caduta libera. La mia previsione è di un rafforzamento del ruolo di Maroni all’interno della Lega e di un distacco definitivo di questa dal Pdl o perlomeno dalle sorti del Cavaliere.
Scritto da Maria Rossa il 14/9/2011 alle 21:10
@Filippo Valmaggia - Anche in questo piccolo campione di cittadini l'interesse non è per lo sfacelo della finanza locale ( nazionale) ma per lo scontrio tra "cerchio magico" e "maroniani". La politica come il campionato di calcio.
Scritto da Cmf il 15/9/2011 alle 07:49
@Maria Rossa (21:10). Interessanti considerazioni. La conclusione finale del commento, che è una tua previsione, sembra richiamare la possibilità di rivedere, in tutto o in parte, quanto accadde alla fine del 1994 quando ci fu il famoso Ribaltone da parte della Lega, che causò la caduta del primo governo B. durato soltanto pochi mesi.
Scritto da Carlo A. il 15/9/2011 alle 08:20
Leggo con enorme interesse le disquisizioni, le profezie, i vaticini sulla Lega. Mi sono fatto l'idea che noi siamo tanto forti e organizzati e lungimiranti da poter trascurare i problemi nostri e perder tempo su quelli altrui. Che noi si sia tanto forti non me ne ero accorto, mi affretto ad adeguarmi!
Scritto da ulderico monti il 15/9/2011 alle 09:39
@Camillo Massimo Fiori. Bisogna avere pazienza, sono ragazzi. Non hanno futuro in questa Italia diruta ma non se ne avvedono. La psicoanalisi la chiama rimozione, io perdita di coscienza, sequestro emozionale, svenimento da Facebook. Era meglio morire da piccoli con la testa fracassata. Io almeno ci ho provato.
Scritto da Filippo Valmaggia il 15/9/2011 alle 09:45
Caro Ulderico, i rapporti fra partiti, cittadini e istituzioni non sono, per quantro mi riguarda, problemi altrui. Sono problemi di tutti e quindi anche nostri. Ho appena scritto un post, come sempre sintetico, su questo tema. Mi piacerebbe avere la tua impressione ben sapendo che sul "partito" abbiamo idee diverse. Nella mia "gerarchia" non l'ho mai messo al primo posto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/9/2011 alle 10:03
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