Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 19/9/2011 alle 11:46

 

L’osservatorio domenicale di Renato Manneheimer (foto) sul Corriere della Sera conferma le analisi di altri istituti di ricerca. Nell’ultimo mese è scesa fortemente la fiducia nelle istituzioni della Repubblica. Resistono bene solo il capo dello Stato e le forze di polizia. Il resto è un tracollo: magistratura (-11), partiti (-11), sindacato (-13), Parlamento (-17).
Questi dati sono di una gravità assolutamente allarmante.
Sul piano più strettamente politico stupisce che la fiducia verso il premier sia calata solo del 7%, ma era già diminuita sensibilmente nelle rilevazioni del mese prima. E’ sconcertante invece, almeno per me, che in una situazione tanto degradata e disgraziata il Pd non riesca ad emergere e che lo stesso decremento di fiducia abbia colpito anche Pierluigi Bersani.
Mannheimer attribuisce questo fatto alla vicenda Penati. Sarà, ma non mi convince. Penso che non dobbiamo nasconderci altre cause che nelle ultime settimane hanno convogliato un senso di incertezza e di impotenza. Mi spiego. Sul referendum elettorale Bersani si è vantato (credibilmente) di aver fatto raccogliere 200mila firme ma fino a pochi giorni prima era praticamente contrario (nodo della rappresentanza politica).
Alla festa di Idv, ospite di Di Pietro, Bersani alla fine c’è andato e si è incontrato con Nichi Vendola, ma aveva dichiarato che avrebbe disertato l’incontro (nodo delle alleanze).
Sulle province, un terzo dei militanti ha capito (mia impressione personale) che il Pd le vuole mollare, un terzo che le vuole confermare, un terzo che le vuole ridurre (nodo del riordino amministrativo).
Con le esplicazioni potrei continuare citando l’atteggiamento timoroso sulla patrimoniale nella recente manovra.
Mitterand diceva che un certo grado di ambiguità programmatica portava più voti. Può essere certamente vero purché non si esageri nell’indeterminatezza in una fase drammatica che richiede coraggio, decisione e fermezza.


 
Commenti dei lettori: 37 commenti -
E' inutile parlar male sempre e solo degli altri. E' bene guardare in casa nostra, è incredibile che il Pd non salga nel gradimento della gente. C'è qualcosa di grave in casa nostra.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 19/9/2011 alle 12:06
Sono pienamente d'accordo; mi sembra che i vari nodi siano stati ben focalizzati e sono alcuni di quelli che mi angustiano. Aggiungo un altro nodo: non sarebbe il caso che molti di quelli che hanno già svolto un "onorato" servizio nel partito, facendoci passare di sconfitta in sconfitta, si levassero una buona volta di torno? Tornando all’argomento di ieri, posso rassicurare@Mafalda; nonostante i miei 44 anni di regolare matrimonio, non ho nulla in contrario alle unioni omosessuali e non ho alcuna preclusione in materia di adozioni.
Scritto da Angelo Eberli il 19/9/2011 alle 12:12
Concordo pienamente con la tua opionione. I nodi prima o poi andranno sciolti, e l'impressione è che non ci sia ancora molto tempo a disposizione.
Scritto da Luca Carignola il 19/9/2011 alle 12:37
Un post come sempre di grande interesse ed attualità. "Dati di una gravità assolutamente allarmanti": se si dovesse votare ora... l'astensionismo sarebbe maggioranza assoluta. E' proprio il caso di dirlo: tutti i nodi vengono al pettine.
Scritto da Carlo A. il 19/9/2011 alle 12:40
Molti mi dicono di aver sbagliato a sostenere determinate politiche e governo attuale. Qualcuno arriva a dire: "mi hanno fregato". Persone disposta a sostenere qualcosa di comprensibile, serio, determinato. Ora non lo vedono.L'attuale opposizione ha scarso appeal: "non si sa cosa vogliono fare".Mitterand aveva ragione 30 anni fa. Oggi meno. Obiettivi e concretezza.Solo la tattica fa affondare.(Sarà che sono influenzato da un film visto ieri sera sul giovane Gengis Khan,prima che fosse Gengis).
Scritto da FrancescoG. il 19/9/2011 alle 12:55
Caro Giuseppe, come uscirne? Cercando di capire cosa vuole la gente? Ma ti rendi conto che in questa Nazione viene da sempre politicamente premiato chi non fa pagare le tasse e, soprattutto, chi permette l'evasione fiscale? Nel caos generale di Province sì o no, parlamentari dimezzati si o no ecc ecc. non sento mai dire a gran voce e, soprattutto, in modo bi partisan: via l'evasione fiscale. E questo tema sarà ancora quello che, temo, farà vincere il centro destra.
Scritto da mauro prestinoni il 19/9/2011 alle 13:14
Fino a quando il Partito Democratico potrà sopravvivere alle tensioni interne delle posizioni strategiche divergenti? Con preoccupazione cogliamo il distacco dalla partecipazione e dall'impegno di amici iscritti al partito. Alcuni tra essi dimostrano che il partito non esiste più quale entità organica, e sostengono che un esito – prevedibile se non pianificato - della crisi potrebbe essere la scissione.
Scritto da ulderico monti il 19/9/2011 alle 13:14
D'accordo con @Angelo Eberli. Il problema del ricambio riguarda anche i parlamentari, i consiglieri regionali, gli amministratori importanti ma riguarda in modo assolutamente prioritario chi dirige i partiti, chi comanda al governo, che detiene le massime responsabilità.
Scritto da Alessia il 19/9/2011 alle 13:23
Bersani è stato evanescente sui problemi concreti ,poi parla e invece di rassicurare spaventa,vedi il rientro dei capitali scudati. Invece di pretendere un ulteriore 15% sarebbe stato opportuno un accordo per farli investire in attività produttive.Ho l'impressione che Bersani manchi di carisma e coerenza.Il PD deve presentarsi con un programma proprio e non fare inciuci senza programma .Vendola poi è meglio lasciarlo perdere a mio avviso il Suo 8% ci fa perdere il doppio.
Scritto da luigi il 19/9/2011 alle 13:29
Coraggio, decisione e fermezza non sono di casa nel Pd. Se non riuscite ad approfittare di un Berlusconi vergognoso siete dei veri polli.
Scritto da Il perfido il 19/9/2011 alle 13:58
Caro Giuseppe Churchill, che non era uomo di sinistra, non mancò di allearsi con "strani" compagni di strada(Stalin,Tito) per vincere la sua e nostra battaglia,...ma la vinse, tenendo fede ad un suo principio."Le guerre non si fanno mai,...ma se si fanno si vincono". Forse non è un buon metodo ripetere sempre, da anni l'unica frase "Berlusconi se ne deve andare..." Non trovi?
Scritto da Fabrizio il 19/9/2011 alle 14:31
Non sono un esperto caro Adamoli pur lavorando nel settore. Le critiche e le incertezze su Bersani sono reali, ma creda a me il suo calo di popolarità è dovuto soprattutto alla vicenda Pd-Penati. Lei si immagina cosa sarebbe successo se l' indagine sul l' ex Sindaco di Sesto fosse partita durante o poco prima le elezioni amministrative? A Milano come sarebbe andata a finire? La sinistra ringrazi la sua buona stella.
Scritto da paperoga il 19/9/2011 alle 14:41
Caro Giuseppe, anche il “fiorentino”, come era soprannominato Mitterand alla fine dovette uscire dall’ambiguità e scegliere. Rifondò la sinistra in Francia, vinse le elezioni con una coalizione da “fronte-popolare”, ma alla fine rinunciò alle nazionalizzazione e alle politiche “statalizzanti” e rese “inutile” la presenza dei comunisti. Rocard, per citare un altro padre nobile socialista – avversario però del “fiorentino” – dopo i quattordici anni di Mitterand parlò della necessità di un “big-bang” che rifondasse la sinistra francese. In Italia il big-bang c’è stato perché si sono rotti i vecchi partiti CNL e si è arrivati al PD. Ora il problema è tutto politico. Non è solo il caso Penati anche se, permettimi, in molti hanno beneficiato nel nostro partito della vicinanza a Penati, e sarebbe il caso di affrontare il problema per quello che è e cioè: noi non siamo geneticamente diversi dagli altri e non abbiamo superiorità morale, possiamo solo elevare la nostra attenzione affinché ci siano codici e regole che aiutano a frenare quello che l’ambizione spinge a fare e ad essere spregiudicati per avere potere, ma il problema è tenere separata la politica dagli interessi economici sia pure quando sono legittimi. Esistono, tuttavia, altri nodi da sciogliere. Il rapporto con le forze sindacali. Può una forza sindacale porre il veto su proposte politiche? Lo può fare l’intero sindacato qualora fosse unito? Esiste l’autonomia dalla politica, ma anche l’autonomia della politica. Ha senso criticare la manovra economica, non fare l’ostruzionismo – giustamente visto anche quello che sta succedendo – e poi scendere in piazza a sostegno di una manifestazione sindacale? Possiamo ancora pensare di mettere in salvaguardia i conti economici di uno Stato così mal ridotto senza mettere mano alle pensioni e ad una patrimoniale? Vogliamo riformare la politica e non riusciamo a produrre una idea convinta di riforma di legge elettorale che reintroduca la “preferenza”? e cosa vogliamo proporre agli italiani? Un “nuovo ulivo” aperto a tutti? A chi a Diliberto e Ferrero? Non ho votato Bersani al congresso, ma credo che fino ad oggi abbia fatto quello che poteva fare visto anche i comprimari che si ritrova. Ora, però, occorre un colpa di coda definitivo. Alzare l’asticella della politica, alzare il livello della proposta. Solo facendo chiarezza si può recuperare fiducia da parte di un popolo sempre più disgustato dalla politica.
Scritto da roberto molinari il 19/9/2011 alle 14:42
Il PD ad oggi e' un contenitore vuoto, intorno al quale si agitano dirigenti di peso che rappresentano solo se' stessi. Di un programma serio, coerente, compatibile, preciso, piu' volte annunciato, neanche l'ombra. Eppure, insieme a candidature credibili, e' la strada che ha portato alla vittoria delle recenti amministrative. Il volersi chiudere nella propria torre d'avorio sta aprendo una voragine con la societa' civile.
Scritto da Lorenzo M. il 19/9/2011 alle 15:03
Quello che preoccupa è il calo di fiducia nelle Istituzioni. Il fango addosso al premier utilizzando armi politiche improprie come le intercettazioni di natura privatistica e altri fatti di cronaca su finanziamenti non corretti ai partiti allontanano il cittadino dalle Istituzioni.Il PD deve cambiare litania(dimissioni premier) e dissociarsi dal circuito mediatico che col falso scopo del dovere di cronaca calpestano la Costituzione (diritto alla riservatezza).per mettere governi tecnici amici.
Scritto da Osservatore il 19/9/2011 alle 15:34
Ha ragione @Paperoga quando afferma che il centrosinistra non avrebbe vinto a Milano se il caso Penati fosse scoppiato prima delle elezioni. Sostengo però che i guai hanno un’origine più profonda e remota. La fusione Ds-Margherita e altri partiti era avvenuta sulla base di alcuni impegni annunciati solennemente: una funzione autonoma in Europa; la fine di ogni collateralismo sindacale; il taglio di ogni rapporto privilegiato con imprese e forze economiche; la sfida in mare aperto al centrismo sulla base di un progetto innovativo per il partito e per lo Stato italiano. Sono gli impegni richiamati da @Roberto Molinari. Il progetto è valido ma dire che è stato realizzato tutto o in gran parte è una finzione clamorosa. Dobbiamo scacciare al più presto (@Lorenzo M.) la tentazione della torre d’avorio e ricambiare molti personaggi del vertice (@Angelo Eberli). Non si può non essere antiberlusconiani ma limitarci a questo (@Fabrizio) è perdente. Se ricominciamo da qui (@Mauro Prestinoni e @Luigi) ce la possiamo dando un calcio allo spettro della scissione (@Ulderico Monti). Ma il tempo è poco (@Luca Carignola) e l’aumento dell’astensionismo (Carlo A.) è incombente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/9/2011 alle 16:05
Mezz'ora fa ho ricevuto un messaggio telefonico: "peccato che hai già cambiato argomento perchè sarei intervenuto sul post delle "Coppie di fatto". In realtà, lo dico a tutti, la discussione è proseguita anche stamattina e magari continuerà anche oggi pomeriggio e domani. Non importa se ho già introdotto un tema nuovo. L'attenzione sui post precedenti è sempre alta.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/9/2011 alle 16:12
Negli altri paesi europei, i sondaggi dicono che quando la maggioranza non ha più la fiducia dei cittadini, aumenta quella nei confronti della opposizione. In Italia non succede così, le sfiducie vanno di pari passo e siamo ancora qui a chiederci se il centrosinistra potrà vincere le prossime elezioni.
Scritto da Ex democristiano il 19/9/2011 alle 16:52
@Osservatore Il fango il premier se l'e' gettato in faccia sa solo, e le intercettazioni stanno svelando i meccanismi utilizzati per la selezione della classe dirigente di questo Paese e per l'assegnazione di pubbliche prebende e appalti. Ridurlo a gossip o solo ad affari privati e' tanto grottesco quanto infantile.
Scritto da Lorenzo M. il 19/9/2011 alle 17:11
Ma dove c'è un leader a sinistra? Ce ne sono tanti e non vanno d'accordo fra di loro, ecco il vero problema che ci consegnerà a Berlusconi o ai suoi sodali, temo, anche nella prossima legislatura. La lega ormai è diventata culo e camicia con il PDL e viene da chiedersi chi sia il culo e chi la camicia. Non può abbandonare il Silvio nazionale per paura delle elezioni anticipate, restare con lui è un suicidio politico. Chi vivrà vedrà.
Scritto da melvit il 19/9/2011 alle 18:36
I dati dell'Osservatorio sono preoccupanti ma confermano soltanto ciò che ciascuno di noi sente personalmente o percepisce quando parla con amici e conoscenti. Situazione pericolosa.
Scritto da Giulio Randon il 19/9/2011 alle 19:43
Questa sera il Tg7 ha dato i risultati dei sondaggi di EMG. In una settimana il Pdl ha perso lo 0.4% e il Pd lo 0,7%. Se ne dovrebbe andare anche Bersani.
Scritto da Giovane rottamatore il 19/9/2011 alle 20:28
@Fiori l'altro giorno scriveva che il Pd è un partito in larga parte residuale della vecchia storia comunista. E' diffcile dargli torto. Se non si ha questa consapevolezza sarà difficile vincere le elezioni anche se il Pdl è conciato da matti.
Scritto da Vittorio il 19/9/2011 alle 20:34
Non avevo dubbi sul fatto che l’illuminato @Angelo Eberli potesse seguirmi nel mio ragionamento sul matrimonio fra persone del medesimo genere. Il @Giovane rottamatore (h. 20.28) vuole mandare a casa Bersani. Se ne può discutere. Però, se dobbiamo liquidare Bersani per far posto a Renzi, è la volta buona che divento “bersaniana” anch’io. P.S.: Pippo Civati, pur rimanendo sempre un “battitore libero”, da quando si è “separato” da Renzi è nettamente migliorato.
Scritto da Mafalda il 19/9/2011 alle 21:47
La settimana scorsa Walter Veltroni – in un intervento in Parlamento – ha evocato Giacomo Matteotti, comparando la condizione politica degli anni Venti con l'affermazione della dittatura fascista con l'attualità della democrazia italiana. Oggi il Bersani, per non essere da meno del competitore Veltroni, ha evocato il Gran Consiglio del Fascismo e il 25 luglio 1943. Qualcuno, in nome della Resistenza, si sentirà autorizzato a sparare? A malincuore, con pena amarezza e disprezzo, constato che è nato ufficialmente il movimento del “cialtronismo” di centrosinistra.
Scritto da ulderico monti il 19/9/2011 alle 21:53
Basta col piagnisteo. Il PD con tutte le sue debolezze è l'unico Partito che ci sia in Italia, inteso come Partito strutturato sul territorio e dove gli iscritti possono votare e dire la propria. Quando ne ha avuto l'occasione e la capacità ha anche vinto (vedi ultime amministrative). Certo che se lo comparate allel presunte certezze del PDL alla graniticità della Lega allora sembra debole. Non confondiamo la democrazia con la debolezza. I sondaggi? Prodi aveva stravinto e poi arrivo risicato!
Scritto da mauro prestinoni il 19/9/2011 alle 21:55
Il progetto del Pd era ed è buono. Bisogna realizzarlo pienamente e per questo la base deve far sentire la pressione al vertice. La critica se non è pregiudiziale e demolitrice è positiva. La condizione sociale è drammatica.
Scritto da Ernesto Losa il 20/9/2011 alle 00:06
Guardo con attenzione e rispetto il vostro dibattito sul Pd fatto in maniera pubblica e sincera. Se ci fosse anche nel Pdl non sarebbe male. Si sta muovendo Formigoni e spero che non sia troppo tardi.
Scritto da Un ciellino il 20/9/2011 alle 08:19
@Mafalda ha le sue idee, va rispettata. Nonostante l' apparente apertura mentale detesta Renzi e ciò chiarisce la sua "visione" da ex comunista. Il Sindaco di Firenze non sarà un genio ma è un innovatore. Nella sua città ha sbancato facendo saltare la vecchia guardia politica. I fiorentini sono improvvisamente impazziti? Non credo. Si puo' certo dire che Bersani sia meglio di Renzi? Certo che si può, Bersani è anche bravo, ma così dicendo, si è conservatori della vecchia politica. Come Mafalda.
Scritto da un rottamatore il 20/9/2011 alle 08:21
Dei partiti italiani il PD è il meno peggio, ma nella situazione che ci troviamo essere considerati cosi non basta. Bersani ha avuto un atteggiamento timido sulla patrimoniale , la chiesta Montezemolo ora anche la Marcegaglia . La verità è che la crisi la stanno facendo pagare ai poveri cristi e noi diamo l'impressione di non essere all'altezza della situazione.
Scritto da Pietro il 20/9/2011 alle 08:22
Stanotte è arrivato il declassamento dell'Italia di S&P. Ero contrario al governo di emergenza ma adesso sono favorevole. Aspettare le elezioni anticipate dell'anno prossimo mi sembra troppo poco e troppo tardi.
Scritto da Caravati Piero il 20/9/2011 alle 08:46
@Mauro Prestinoni - Sono contrario ai piagnistei e alle autoflagellazioni ma lo spirito critico della cosiddetta base è funzionale ad un partito che voglia essere democratico di nome e di fatto. Soprattutto è positivo che queste riflessioni escano dal partito dove, o non si fanno per niente, oppure ricevono la sordina.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/9/2011 alle 09:26
Non solo i dirigenti del Pd ma anche Bossi e Berlusconi sono da rottamare. Questo verbo inventato per i politici da Renzi è da incorniciare. Mi sta antipatico ma viva Renzi lo stesso.
Scritto da Luigino il 20/9/2011 alle 09:38
Caro Lorenzo M@oggi il fango viene gettato a destra e a manca non per amore di verità ma per colpire persone, partitie Istituzioni allo scopo di far posto ai soliti potenti che vogliono rimanere padroni del vapore. La giustizia può e deve fare il suo corso in maniera serena e riservata. Mi dispiace che Lei non riesca a dare un significato politico al can can mediatico. vale per destra e sinistra. Sembra che l'abbia capito anche Bersani (vedi L'Opinione del 20 settembre)
Scritto da Osservatore il 20/9/2011 alle 17:11
@Osservatore: per adesso l'unico potente che ha gettato fango per rimanere padrone del vapore è proprio Berlusconi: vedi vicenda Boffo, Fini e intercettazioni su Fassino che lo vedono addirittura rinviato a giudizio. Osservatore: curioso nick per uno che ha le fette di prosciutto sugli occhi...
Scritto da Adriano il 20/9/2011 alle 21:19
@Osservatore Ma manco per idea. Il complotto esterno delle potenze anglosassoni, magari pure giudomassoniche, e' roba del secolo scorso, e gia' allora suonava ridicola a chi aveva orecchie per intendere. Il premier nel fango sguazza allegramente, trascinando l'intero Paese nel baratro, appresso ad affari privatissimi che ha fatto LUI divenire questioni di stato, modificando il codice penale per salvarsi il sedere.
Scritto da Lorenzo M. il 21/9/2011 alle 10:24
Si concordo sono un cittadino che e' sempre andato a votare. Alle prossime votazioni mi uniro' al numero di quelli che non si recheranno alle urne in quanto schifato da questa classe politica di lestofanti sia di destra che di sinistra. Le solite facce, i soliti discorsi da anni e nessun cambiamento. Con che dignita' chedono sacrifici agli Italiani per arginare il fallimento della finanza/politica quando sono loro responsabili del disastro in cui ci troviamo .....
Scritto da Marco il 5/10/2011 alle 16:09
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)