Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 5/10/2011 alle 08:32

 


Amanda e Raffaele prima colpevoli, poi assolti. Discussioni accese che non si spegneranno facilmente.
Esile il filo della comprensione popolare.
Sentenza sbagliata? Nel dubbio meglio un errore verso l’innocenza che verso la condanna a vita.
Suggestivo il pensiero di Amanda a casa, a Seattle, dove i salmoni risalgono la corrente.
L’augurio è che in quelle acque trasparenti non si rifletta il corpo di Meredith straziato per mano sua.




Commenti dei lettori: 24 commenti -
La mia prima reazione è stata di delusione per un caso irrisolto ma credo che la tua valutazione sia saggia.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 5/10/2011 alle 09:12
Stuzzicata dai media una parte dell'opinione pubblica italiana tende a condannare la condotta di vita di una persona invece di valutare se esistono o meno prove concrete per una sanzione penale. Nel caso di Amanda e Raffaele non esistono e l'accusa si è interstardita su un sentiero dove i dubbi affioravano a ogni passo. La giuria ha ribaltato la sentenza di 1° grado. E allora che scandalo c'è? I tre gradi di giudizio sono una garanzi per il cittadino. Resta una viva solidarietà per i Meredith
Scritto da cesare chiericati il 5/10/2011 alle 09:31
Quasi tutti i giornali USA e GB titolano sulla vicenda con commenti da brivido sulla giustizia italiana. Condivido la tua riflessione: se le prove non sono CERTE meglio fuori che in carcere. Mi resta una domanda inevasa:una vicenda come questa quanto nuoce all'Italia? E' stato fatto strame dell'NCIS italiana (Ris di Parma),due sentenze opposte: 26 e 25 anni,ora assolti con formula piena. Se il sistema giustizia fosse una Spa l'Assemblea degli azionisti licenzierebbe...tutti dall'AD in giù.
Scritto da Fabrizio Piacentini il 5/10/2011 alle 10:06
Scenario per il PM che ha sostenuto l'accusa nel caso in questione. Una grande stanza vuota alta almeno quattro metri. Una trave robusta sul soffitto, una corda resistente lunga abbastanza ed uno sgabello per montarci. Poi lasciamolo solo a riflettere...ed a pregare.
Scritto da Controcorrente il 5/10/2011 alle 10:13
Caro Giuseppe, personalmente mi ero fatto un idea, mi ero schierato da una parte. Ma leggendo il tuo commento mi sono detto che forse la tua posizione è quella più coerente anche se c'è una famiglia in questo momento che non ha più una bambina e non sa ne il perchè e chi è stato.
Scritto da Francesco Calò il 5/10/2011 alle 10:35
L'ansia di giustizia pervade ognuno di noi in questi casi mediatici fino all'inverosimile. Dolore per la famiglia Meredith ma almeno un'altra famiglia, in mancanza di prove certe, può vivere più serena dopo tante sofferenze.
Scritto da Alessandra il 5/10/2011 alle 10:42
E' scandaloso come certi politici di destra approfittino di questo caso per attaccare la magistratura.
Scritto da Albertone da Giussano il 5/10/2011 alle 11:29
E’ un caso di razzismo giudiziario e mediatico. I media, more solito (tre lemmi latini: chi pronuncia “midia” è un criminale), si sono impadroniti della vicenda giudiziaria, mescolando con sapienza tutti gli ingredienti: sesso, sangue, una bella ragazza, un ragazzo di buona famiglia e un negro. Un povero negro; il quale ora deve scontare una pena a 16 anni di carcere per concorso in omicidio. Concorso con chi, sei i due belli, bianchi e ricchi suoi compagni d’avventura sono stati assolti con formula piena? I razzisti non sono soltanto quelli con le teste rasate. State più attenti!
Scritto da Filippo Valmaggia il 5/10/2011 alle 11:29
C'è tanta Italia. L'opinione pubblica che si schiera, spesso acriticamente. Sentenze che si ribaltano. Pressione di dipartimenti di Stato esteri. Avvocati che fanno i parlamentari (non è un giudizio di valore, ma di opportunità). Le persone che entrano in una spirale che non possono nemmeno immaginare dove li porterà. E le domande dei familiari che restano senza risposta.
Scritto da FrancescoG. il 5/10/2011 alle 11:35
@FrancescoG sottolinea il ruolo doppio di avvocati-parlamentari. Mi domando come faccia la Bongiorno a svolgere bene il compito di presidente della commissione Giustizia (mica un semplice parlamentare perditempo) e a seguire da protagonista processi così importanti e coinvolgenti. E' chiaro cosa trascurerà: il lavoro in parlamento.
Scritto da Roseto senza rose il 5/10/2011 alle 12:40
Propendo sempre per l’antica massima “in dubio, pro reo”. (Quattro lemmi in latino; @Filippo Valmaggia ne ha usti tre. Concordo con lui che chi pronuncia “midia” è un criminale: io ho sentito anche dire “sain dai” per “sine die” e “laims” per “limes” ; in questi casi opterei per la pena capitale). Dismesse le facezie ribadisco che preferisco un colpevole in libertà ad un innocente in galera. Sottolineo poi che i processi non devono essere celebrati in televisione; altrimenti è inevitabile che si formino opposte tifoserie. La Giustizia non deve funzionare come un referendum.
Scritto da Angelo Eberli il 5/10/2011 alle 13:56
@Filippo Valmaggia è stato sinteticamente perfetto.
Scritto da paperoga il 5/10/2011 alle 14:25
I 3 gradi della giustizia italiana funzionano,almeno teoricamente,gli USA hanno solo da imparare,loro giustiziano un condannato anche se scagionato ,solo perchè era stato condannato dal tribunale. Io non giudico e non sono ne innocentista ne colpevolista,ma questa sentenza mi fa pensare,,formula piena e non mancanza di prove.Certezza nel primo giudizio,certezza nel secondo giudizio ,un dubbio mi viene ed è politico.
Scritto da luigi il 5/10/2011 alle 14:26
Il filo esile è il rapporto diabolico che si instaura fra femmina e maschio. Già, Raffaele, un maschio disgraziato, condannato a vita dalla morsa di uno sguardo da cerbiatta, chiaro ma insieme demoniaco. La fama di Amanda destinata ad irrobustirsi: scrittrice o attrice o conduttrice di talk-show o esperta di problematiche giovanili. E un percorso erotico costellato da Solleciti da prendere e lasciare con sollecitudine. E Silvia Baraldini?
Scritto da Frank Slade il 5/10/2011 alle 15:26
Questa volta sono in linea con Filippo Valmaggia (mi devo preoccupare? :-) scherzo…), a partire dalla pronuncia del termine latino media che tutti pensano di pronunciare correttamente all’inglese (ma perché? E’ latino!). Non è tanto la quaestio (appunto) del razzismo. O meglio: più che il razzismo ci vedo un fatto politico/diplomatico. Se l’affaire (e questo è francese) ha sollevato tanto clamore in Usa, non è che per non incorrere nel classico incidente con cotale potenza straniera, in qualche modo si è trovato il sistema per uscirne indenni? Salvata la ragazza – e i rapporti con gli States –, l’altro imputato è andato di conseguenza. Ovviamente la labilità delle prove ha fatto il resto. Ma allora Rudy Guede di che parla? E per cosa sta scontando una pena?
Scritto da Laura S. il 5/10/2011 alle 15:46
@Filippo Valmaggia e @Laura S. - Si, è impressionante come stampa e televisione abbiano scordato (?) Rudy Guede. Amanda ha rubato la scena a tutti ma qui non siamo a teatro. Se la Corte di Cassazione confermerà l'assoluzione per Amanda e Raffaele farò il tifo per la revisione del processo al ragazzo ivoriano. @Angelo Eberli ed altri lettori colgono nel segno. Questi processi fatti prima in televisione finiscono per assomigliare ad un referendum popolare ma la Giustizia non può funzionare in questo modo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/10/2011 alle 16:01
Ottimo anche il commento di Frank Slade. Complimenti a tutto il blog, uno dei migliori sulla piazza lombarda. Per lavoro ne vedo tanti.
Scritto da Emanuela il 5/10/2011 alle 16:07
Valmaggia riesce sempre a colpire e questa volta ma solo questa volta, in senso positivo. Ero certo che Amanda Knox venisse infine assolta. Chi ricorda la tragedia del Cermis non può non fare un parallelo. Allora i piloti americani non furono neppure processati in Italia ed ebbero una lievissima condanna in patria.
Scritto da Giorgio Piras il 5/10/2011 alle 17:04
@Cesare Chiericati, condivido il tuo commento. I gradi di giudizio in Italia sono tre e uno può essere diverso dall'altro. Nessuno scandalo, anzi, una magistratura che non scrive le sentenze con la fotocopiatrice. Scandalose sono le reazioni di chi cerca di colpevolizzare i giudici anche in questo caso difficilissimo.
Scritto da Rossi Piero il 5/10/2011 alle 17:15
@Roseto senza rose richiama @FrancescoG. nel sollevare perplessità sul doppio incarico dei parlamentari. Diciamo che la vera protagonista di questo processo non è Amanda ma la Bongiorno. E’ la Bongiorno che ha fatto filotto. Già avvocato di Andreotti, la Bongiorno, con una incipiente maternità, oltretutto a rischio, si è presentata il 14 dicembre scorso, da neo-finiana, per il voto in Parlamento. Le foto la immortalano su una sedia a rotelle. Un mese più tardi, nel gennaio di quest’anno, la primipara 45enne ha dato alla luce il suo primo figlio. Anch’io mi chiedo come faccia a fare tutto ciò. Ci tengo a precisare che la fonte delle informazioni citate sopra è mia moglie (io non sono così attento a questi particolari).
Scritto da Leonardo C. il 5/10/2011 alle 17:20
Avete visto l'attacco di Angelino Alfano ai giudici? Questo sarebbe l'enfante prodige del Pdl. Bella scoperta.
Scritto da Il perfido il 5/10/2011 alle 17:28
@Frank Slade - Silvia Baraldini è un caso completamente diverso da quello di Amanda. Un caso che aveva a che fare - se non ricordo male - con l'indulto. Una terrorista condannata in via definitiva che al momemto della scarcerazione, nemmeno pentita, è stata osannata dalla sinistra estrema mentre io tra quelli molto critici per il trattamento incredibile che aveva ricevuto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/10/2011 alle 18:43
Sicuro, il caso Baraldini è diverso. Non ha commesso reati sanguinosi. E’ stata nelle carceri americane per le sue idee di attivista politica comunista (e negli States il reato di comunismo è più grave di quello di omicidio a perverso sfondo sessuale). Per la Knox è intervenuta anche la Clinton. Per la Baraldini, D’Alema e Diliberto non sono riusciti a far applicare la Convenzione di Strasburgo sul trasferimento in patria delle persone condannate. E per la Baraldini non sono stati spesi un milione di dollari per la sua difesa.
Scritto da Frank Slade il 5/10/2011 alle 20:42
Le perplessità espresse sul blog (processi mediatici, dipartimenti di Stato, ricchi contro poveri, doppio lavoro, ecc. ecc.) sono state sollevate anche da parecchi TG e giornalisti. E' ufficiale e per restare sul latinorum: siamo una redazione in nuce. Quasi de facto :-).
Scritto da FrancescoG. il 6/10/2011 alle 08:59
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