Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 27/10/2011 alle 09:30

 

 
Accantoniamo per un attimo lo sgarbo odioso Sarkosy-Merkel a Berlusconi e dunque all’Italia.
Chi può guidare l’Europa in questa fase convulsa e drammatica? C’è una risposta convenzionale: è un compito collegiale di tutti i Paesi membri o almeno di quelli di prima fascia inclusa l’Italia.
Ma la storia dimostra che nei momenti di svolta è necessario il leader che conduce la partita.
Ecco ciò che sento. La Germania è la nazione più forte economicamente e finanziariamente. Ha saputo in alcune occasioni tenere testa agli Usa in politica estera. Ha un premier autorevole che ieri ha trovato un accordo al Bundestag (foto) con i partiti più importanti di maggioranza e di opposizione. Vuole la modifica dei Trattati per rafforzare l’unità politica e farla funzionare meglio.
Il confronto con l’Italia è impietoso. Mentre il Parlamento tedesco discuteva e convergeva sulla linea che la Merkel avrebbe tenuto a Bruxelles, alla Camera andava in onda la farsa (triste) sulla moglie di Bossi baby pensionata. E vogliamo avere peso e rispetto in Europa?
La Germania non può pretendere di imporre la sua politica. Deve mediare con gli Stati per trovare un giusto equilibrio, ma nell’emergenza odierna è l’unico Paese in grado di esercitare la leadership.


 
Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 40 commenti -
La Merkel è del partito popolare europeo. E' strana la tua posizione.
Scritto da Iscritto Varese il 27/10/2011 alle 10:11
Bel post, tanto per cambiare. La Tua conclusione, caro Giuseppe, è pertinente. Le dispute politiche, anche all' interno dei più 'importanti' e 'significativi' Paesi europei, sono legittime, comprensibili e normali. La capacità di anteporre, soprattutto nei momenti difficili, i problemi e le necessità della propria nazione agli interessi delle fazioni partitiche di appartenenza, è viceversa comportamento consolidato solo di grandi e consolidate 'democrazie'. Siamo distanti anni luce,. Purtroppo.
Scritto da paolo rossi il 27/10/2011 alle 10:11
Siamo diventati lo zimbello d'Europa. Una vergogna.
Scritto da Bartoli Carlo il 27/10/2011 alle 10:17
Caro Giuseppe i leader non s'inventano nemmeno in Europa. Angela Merkel non somiglia ad Adenauer, nemmeno Berlusconi a De Gasperi,ma questo offre il mercato. Sarkosy nemmeno in statura a De Gaulle,ma come capitò al grande generale, dopo due rifiuti fu costretto ad accettare la Gran Brettagna nell'allora MEC. Oggi gli tocca di pagare per le banche francesi. Come hai detto intanto da noi si litiga sulla pensione della Sig. Bossi e tocca a Berlusconi indicare una strada. Buona fortuna...
Scritto da Fabrizio Piacentini il 27/10/2011 alle 10:43
Caro @iscritto di Varese, è strano che la socialdemocrazia non esprima più nessun leader europeo di peso. E' su questo che i nostri leader dovrebbero riflettere, ma molto e senza paraocchi ideologici.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/10/2011 alle 10:52
Caro @Paolo, siamo distanti dalle grandi e consolidate democrazie occidentali. In questa fase è proprio così. La nostra democrazia è salda, la stampa è libera, movimenti e associazioni e partiti sono ancora vitali. Quando sento, a sinistra, che il nostro sistema democratico è in grave pericolo, sorrido amaro nel vedere fino a che punto arriva la distorsione propagandistica. Ma il confronto con i Paesi fondatori dell'Europa lo perdiamo per la stoltezza di chi ci governa e per la debolezza dei partiti più grandi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/10/2011 alle 10:55
Grande come sempre adamoli anche nella risposta per il social democratico. Io sono del Pd, ma nel pd alla Adamoli, se qlc come voi a Varese o dalle parti di Sesto S.Giovanni ne ha in mente un altro be sappia che c'è anche chi la pensa diversamente.
Scritto da ale il 27/10/2011 alle 11:03
Diciamo la verità la moglie di Bossi pensionata baby fa ridere. Lui ha poco da fare il ganassa. La famiglia sfrutta la politica in lungo e in largo. Il Trota in Regione, fratelli e figli per un lungo periodo in Europa come portaborse superpagati dall'europarlamentare Speroni. Bell'esempio di spirito operoso lombardo.
Scritto da G.S. il 27/10/2011 alle 11:15
Concordo con @G.S. sul fatto che la famiglia Bossi allargata e, io aggiungo, la famiglia Speroni allargata campano da sempre soltanto sulla politica. Hanno già messo giù i piani per farlo anche per il futuro lontano.
Scritto da Piera il 27/10/2011 alle 11:49
L'Europa è in crisi anche per l'egoismo degli stati membri che non vogliono mollare niente alla commissione di Barroso. La Germania in questo ha le sue responsabilità ma finchè le cose restano così non c'è dubbio che l'unico Paese che può guidare l'Unione è la Germania. Questa Italia non conta niente e di fatto è commissariata.
Scritto da Alessandro il 27/10/2011 alle 12:03
“La Germania non accetta la frase contenuta nella bozza delle conclusioni del vertice della zona euro di domani (ieri per chi legge), in cui i leader politici sostengono la continuazione delle misure non standard da parte della Bce. Il cancelliere, Angela Merkel, ha infatti sottolineato che la Germania non vuole una dichiarazione in cui i leader politici dicano alla Bce cosa si aspettano da Francoforte. In parole povere, spetterà alla Bce dire cosa vuole fare, non alla politica.” E questa sarebbe la sua leader? Non le dico, signor Adamoli, dove ho trovato questo virgolettato perché non le farebbe piacere così come non lo ha fatto a me.
Scritto da Giorgio Piras il 27/10/2011 alle 12:10
Io leggo il decisionismo di queste ore della cancelliera come la leadership del condannato che sa di non essere rieletto. Sulla questione dell'intervento in Grecia prima ha temporeggiato, esitato (aggravando la situazione) perchè sperava di non inimicarsi troppo l'elettorato, ma ora che si prevede comunque una sconfitta ... finalmente decide. E' ciò che i cinesi rimproverano alle democrazie occidentali (populiste dico io): l'essere condizionati, nelle decisioni, dal rischio di perdere consenso.
Scritto da nicoletta il 27/10/2011 alle 12:41
@G.S. e @Piera - Non voglio certo difendere il familismo di Bossi (e di Speroni), anzi, ma bisogna riconoscere che la moglie ha agito legittimamente sulla base delle leggi sciagurate allora in vigore. Questa è una polemica abbastanza stupida.
Scritto da Giusaeppe Adamoli il 27/10/2011 alle 13:06
I Paesi più grandi sono Germania, Francia, Italia. Sono i più forti anche economicamente. Sono i Paesi fondatori dell'Europa. E' chiaro che, ci piaccia o no, la guida spetta alla Germania nei periodi più travagliati quando non c'è unità fra gli stati membri.
Scritto da Romeo Radice il 27/10/2011 alle 13:35
Caro Giuseppe diciamola tutta. In Europa, oggi, non ci sono leader all’altezza della situazione. L’ultimo uomo politico che ricordo con una visione “mondiale” ed un pensiero politico è stato Blair. In un passato meno recente Kohl, Schmidt, Brandt, Mitterand. A questi aggiungerei Vacla Havel più per simpatia personale che per effettive capacità politiche anche se, da Presidente, ha saputo gestire la fine della Cecoslovacchia senza traumi e spargimento di sangue. Se andiamo più in là nel tempo, poi, non si può che far riferimento ai padri fondatori: Adenauer, Schuman e De Gasperi tre democratici cristiani e questo non a caso. Dunque non illudiamoci troppo né la Merkel né Sarkozy sono leader con una visione e con la capacità di “anticipare” i problemi e di risolverli. Sarkozy passerà alla storia, oltre che per Carla Bruni, per aver scatenato i Mirage su Gheddafi e tutto il mondo dubita delle sue intenzioni da “liberatore”. La Merkel è un leader titubante senza la visione europeista del suo nume tutelare Kohl, l’uomo, che, va ricordato, portò all’unificazione della Germania convincendo Mitterand e che seppe far rinunciare i tedeschi al tanto adorato Marco. Dunque quello che differenzia l’Italia da questi due Paesi non sono i leader, anche se, non va sottaciuto, il nostro è una “macchietta” al confronto dei due, ma il sistema paese. In Francia, ma soprattutto in Germania, c’è una classe politica che ancora sa battersi e sa che è l’Europa il luogo a cui bisogna ancorarsi per superare nazionalismi ed egoismi. Non a caso il Parlamento tedesco ha votato con così alto numero gli ultimi interventi a favore delle decisioni europee. E li hanno votati dai socialdemocratici ai democristiani, dai verdi alla CDU. Quello che bisogna sperare è che la Germania decida di guidarel’Europa e spinga sempre più verso una Europa politica e non solo economica. Non si può delegare ai banchieri la politica né l’integrazione sociale. Io credo che il Pd dovrebbe, nel nostro Paese, prendere in mano con forza la bandiera dell’europeismo perché questa è la nostra prospettiva e il nostro orizzonte. Io credo, poi, che anche il ragionamento sul “federalismo” che si faceva ieri sul tuo blog, può trovare la giusta collocazione e il giusto sviluppo solo in una dimensione europea. Certo è che con uno come Berlusconi che nella “rete” anche oggi passa per quello che lancia sguardi languidi al premier danese…….
Scritto da roberto molinari il 27/10/2011 alle 13:45
@ Iscritto Varese, Merkel col PPE...quale è il problema? E' una donna moderata e moderna. Io dico che grazie alla sua politica ha saputo far correre sullo stesso binario imprese e sindacati in Germania, portando ad una "win-win" situation sia lavoratori che imprenditori. In Italia siamo distanti anni luce da questo. C'è ancora troppa disparità di pensiero tra il libero professionista e lavoratore dipendente. Il PD è nato anche per superare questa diatriba di contrapposizione. Ma è molto dura...
Scritto da Simone Franceschetto il 27/10/2011 alle 14:07
Io farei un altro giochetto: se alla famiglia Bossi (genitori e figli) togli tutto ciò che è pensioni o stipendi della politica (vale a dire soldi dallo Stato centralista), il reddito familiare è uguale a ZERO
Scritto da Adriano il 27/10/2011 alle 15:36
La Merkel può anche non piacerci ma la Germania momento è il Paese leader. Il suo sistema funziona meglio che il nostro e dunque....
Scritto da Luigi Pandolfi il 27/10/2011 alle 15:38
Preciso meglio il mio pensiero. L’Europa ha un governo (la commissione Barroso) debole mentre il comando vero è largamente in mano ai governi dei Paesi membri. Una Unione europea politicamente più forte richiederebbe di rovesciare questo stato di cose. Altrimenti, come dice giustamente @Nicoletta, i premier delle nazioni sono ovviamente portati a pensare ai loro problemi interni e alle loro elezioni. Ma nella situazione data, questo il mio sentimento, anziché fingere una parità che non c’è, sarebbe meglio che chi alla fine decide (quasi sempre la Merkel) si prenda pubblicamente tutte le responsabilità. Il riconoscimento della guida, naturalmente non esclusiva e sempre contestabile, offre maggiori garanzie di chiarezza e di serietà di una collegialità più astratta che concreta. In attesa di Trattati che conferiscano più poteri all’Unione, sottraendoli ai singoli Stati, un giusto realismo potrebbe essere una strada dignitosa per sopravvivere nelle difficoltà. Concordo pienamente con @Roberto Molinari: l’Europa dovrà diventare una vera federazione di Stati se non vogliamo che l’euro entri in una crisi profonda e che i banchieri, giusto il richiamo di @Giorgio Piras, dettino la linea alla politica.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/10/2011 alle 16:04
Un consiglio a @roberto molinari. Capisco che per esprimere compiutamente un concetto si debba scrivere molto. Se però, almeno qualche volta, fosse un po' più sintetico...
Scritto da paperoga il 27/10/2011 alle 16:43
Perchè non parliamo un pò anche di Fini? Ha fatto più brutta figura lui di Bossi.
Scritto da Cattaneo A. il 27/10/2011 alle 17:16
Mi aggancio a @Cattaneo A. Non se ha fatto bene Fini a tirar fuori la storia della moglie di Bossi a Ballarò e non so perchè insiste a rimanere presidente della Camera.
Scritto da Maurizio il 27/10/2011 alle 17:44
Berlusconi ha dichiarato che il governo è più forte dopo l'esame europeo ma Tremonti non ha nemmeno voluto firmare la lettera d'intenti. Non so come possano in Europa prenderci sul serio.
Scritto da Bernasconi Luisa il 27/10/2011 alle 18:06
Come tu ben sai, negli ultimi anni ho votato Lega ma prima ero con te nel partito popolare e so come ragionavi. Come fai a sostenere che Fini non ha sbagliato nel trasformare la presidenza della Camera in un fortilizio politico?
Scritto da Basso Luca il 27/10/2011 alle 18:11
@Cattaneo A., @ Maurizio, @Basso Luca, - La mia idea è che Fini avrebbe fatto meglio ad astenersi dalla polemica sulla moglie di Bossi e che avrebbe dovuto dimettersi quando è diventato capo di Futuro e Libertà. Ne avrebbe guadagnato la sua figura istituzionale (fatto importante) e anche il suo partito. Queste cose le ho sostenute sul blog a quel tempo. Me lo ricordo bene per uno scambio di vedute diverse con @Ambrogio Vaghi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/10/2011 alle 18:47
Temo che, in questa fase di crisi, l’emergere di una figura forte, di un leader europeo, finisca per avere le caratteristiche di leadership autoritaria e di destra. E la Storia d’Europa ci insegna. A proposito di crisi, ho sottomano il dettaglio di uno scontrino della “mensa” del Senato: Trofie (pasta fresca) e asparagi: 0,87 – Ananas: 0,43 – Torta della nonna: 0,67 – Insalata spinaci e parmigiano: 1,75 – Tagliata con rucola e grana: 3,41 – Bevande: 0,37 – Totale pasto: 7,50 al quale va aggiunto il costo del servizio che è di euro 3,91 – TOTALE OPERAZIONI: 11,41. E’ della scorsa settimana. E riporta l’ora: 12.24. Due le osservazioni. La prima: a Roma ci viene fame in anticipo rispetto a Milano … La seconda: il servizio è un po’ caruccio e corrisponde a più della metà del pranzo stesso. Come mai? Un motivo ci sarà, magari recondito, ma sicuramente c’è ... E, intanto, sempre a proposito di crisi, un’indagine Coldiretti-Swg, nel fotografare gli italiani e l'alimentazione nel tempo della austerity, comunica che il 49% degli italiani riesce appena appena a pagare le spese, senza permettersi ulteriori “lussi alimentari”, mentre il 10% non è in grado di garantirsi il minimo indispensabile. Emerge anche che il 57% degli italiani ha ridotto lo spreco di cibo (era ora!). "Nel nostro Paese, gli sprechi alimentari equivalgono ad un valore annuale di 37 miliardi di euro in grado di garantire l'alimentazione per 44 milioni di persone".
Scritto da Mafalda il 27/10/2011 alle 18:51
Caro Adamoli, sei quasi più generoso con Bossi che con Fini. Ti segnalo che Fini è all'opposizione come noi, se sei ancora nel Pd.
Scritto da Un Pd vero il 27/10/2011 alle 20:27
Della lettera dei frondisti del Pdl contro Berlusconi cosa dici? Parliamo di cose italiane molto forti.
Scritto da Un Pd vero il 27/10/2011 alle 20:45
@un pd vero, chi ti manda l'amico del giaguaro?
Scritto da Vittorio il 27/10/2011 alle 21:50
Già, che bella pretesa! Individuare una leadership europea. Cominciamo a reperire quella italiana. Il centrodestra ha, da vent’anni, il leader che tutti conosciamo, deriso ormai da tutta Europa.. Il Celeste viene sempre stoppato all’ultimo momento e, comunque, il suo zoccolo duro è al nord. Il centrosinistra ha fatto della sua recente storia un ‘leaderificio’, bruciando un nome all’anno. A tutt’oggi, si interrogano su chi possa essere il leader della coalizione delle prossime elezioni e sperano, da veri figli di buona donna, che queste avvengano il più tardi possibile. Leadership europea? Attanagliati da lotte intestine non riusciamo a individuare nemmeno quella di un circolo, di un coordinamento provinciale, di una dirigenza regionale. La leadership di questo blog, sì, l’abbiamo: Giorgio Piras.
Scritto da Frank Slade il 27/10/2011 alle 22:08
@Mafalda ci informa di un fatto interessante. Gli italiani tirano la cinghia e i parlamentari mangiano quasi gratis. Complimenti a loro!
Scritto da Il perfido il 27/10/2011 alle 22:29
@Vittorio, quello che si firma @un pd vero non può essere altro che un conservatore, uno con tanta passione, forse, ma con poca testa.
Scritto da Alessia il 27/10/2011 alle 22:46
@Un Pd vero - Di che lettera dovremmo parlare, di quella anonima mandata a Berlusconi? Quando ho visto lo spazio dato stasera a questa "non notizia" dal Tg di Mentana mi sono chiesto se la "casta" dei giornalisti è migliore di quella dei politici. Quando la lettera sarà firmata da qualcuno ne riparleremo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/10/2011 alle 23:16
Un nickname cita una lettera di alcuni frondisti del Pdl. Su questa lettera pare si sia creato un giallo, tra conferme e smentite. Invece, a livello lombardo, circola una lettera firmata da grossi nomi … (che non riporto). Trattasi di una lettera-invito ad iscriversi al Pdl però potrebbe contemplare altre finalità. E se anche così fosse, perché biasimare i sottoscrittori? Il Pdl di Berlusconi è inaccettabile, quello di Formigoni è possibile. Ad esempio, come non condividere questo brano del testo: “C’è bisogno di una nuova sensibilità per il valore infinito che ciascuna persona racchiude, motore unico di ogni sano dinamismo sociale”. Immagino che quando parlano di “valore infinito che ciascuna persona racchiude” non si riferiscano, a differenza di Berlusconi, a Ruby. E questo mi fa ben sperare in loro.
Scritto da Mafalda il 27/10/2011 alle 23:47
Oh, perbacco, se c’è una “non notizia”, se permettete, arrivo anch’io. Una non-lettera, il non-governo, la non-opposizione, sono i miei interessi preferiti. La realtà dei “non” è casa mia. Le ho viste le fronde della non-lettera a Berlusconi. Sono le fronde dell’albero preferito dal gatto del Cheshire. Fronde deboli. E poi siamo in autunno. Il foliage time è alle porte e le svuoterà tutte. Ma che strano questo Paese. Il Governo aveva iniziato la legislatura con le ronde verdi e ora finisce con le fronde e al verde. Ronde/Fronde. C’è una lettera di troppo. E’ la non-lettera a Berlusconi.
Scritto da Alice in wonderland il 28/10/2011 alle 00:18
Concordo sul fatto che si debbano prendere in considerazione solo le lettere firmate. Non mi piacciono nemmeno gli articoli senza nomi sui giornali provinciali perché sono riciclaggi delle agenzie di stampa.
Scritto da Brielli Giuseppe il 28/10/2011 alle 08:34
Sull'Europa un un signor ungherese: "noi minoranze ci sentiamo serene in Europa. Perchè è un'unione di minoranze". Dei tedeschi mi fido. Dovremmo avere la capacità ed autorevolezza per dare una mano, come talia. Loro impegnati sul centro Nord dell'Europa. Noi a legare con il bacino mediterraneo. Serve più credibilità. Un modo di far capire al surrogato-napoleoncino di Francia che deve fare poco il fenomeno. @ Mafalda:agli stralci di lettera,mi vien naturale aggiungere "come se fosse antani" :-)
Scritto da FrancescoG. il 28/10/2011 alle 08:55
L'Europa è un casino. Ci vuole qualcuno che tiene le briglie. Purtroppo non può essere l'Italia.
Scritto da Sala Pietro il 28/10/2011 alle 09:41
Cara @Mafalda (23.37). io non biasimerei mai nessun sottoscrittore di qualsiasi lettera di carattere politico. Ma i nickname vanno bene, quando sono rispettosi, per i blog non per gli atti che vogliono produrre conseguenze serie. Quanto a Formigoni ti posso informare che alla vigilia elettorale del 2005 sono stato una sera da lui al 30mo piano del Pirelli per dirgli che se realizzava il suo progetto di lista autonoma dal Pdl, noi (Margherita e parte consistente dei Ds), l'avremmo sostenuto in caso di necessità con un programma che insieme si sarebbe concordato. Purtroppo ha ceduto al niet di Bossi-Berlusconi e oggi rincorre un successo che, temo per lui, non gli arriderà.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/10/2011 alle 10:00
Cara @Alice, bentornata. La tua prosa leggera è sempre simpatica e mette il buon umore.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/10/2011 alle 10:01
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