Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 25/1/2012 alle 10:46

 

 
Le affermazioni roboanti di Antonio Di Pietro
- ieri: “La maggioranza Pdl, Pd, Udc, sta pensando di presentarsi insieme alle prossime elezioni”.
- il 24 gennaio: “La decisione della Consulta sul referendum elettorale è stata una scelta politica per fare un piacere al Capo dello Stato”.
- il 29 dicembre: “La conferenza stampa di Monti di fine anno è stata una carnevalata”.
La definizione scherzosa e divertente di Mino Martinazzoli alcuni anni fa:  “Il guaio di Di Pietro non è che parla come Tarzan ma che ragiona come Cita”.


 
Commenti dei lettori: 31 commenti -
Il sarcasmo tagliente di Martinazzoli rimane impareggiabile...
Scritto da Alfred il 25/1/2012 alle 11:21
Definizione scherzosa ma con un fondamento di verità. Di Pietro è fatto in questo modo. Il suo valore dipende più che da quello che fa che da quello che dice. E quello che fa mi lascia perplesso. In questo momento ho sospeso qualsiasi giudizio su lui.
Scritto da Nicola Larghi il 25/1/2012 alle 11:23
Purtroppo però c'è un così scarso rispetto del ceto politico e un mix di "stanchezza democratica"-preoccupazione-ignoranza-superficialità che fanno si che i suoi messaggi, così come quelli della Lega, di Grillo e dei più estremisti, vengano sempre più accolti e fatti propri dall'opinione pubblica, gettando qualche oscura ombra sui prossimi mesi
Scritto da Lele il 25/1/2012 alle 11:27
Però, feroce il Mino... :-) E' un virus diffuso quello del recupero del consenso con la delegittimazione, piuttosto che con le proposte.Risultato? Aumento disaffezione e litigiosità. Fuori tema. In un discorso articolato, un viceministro 37enne fa dichiarazioni volgari sulle persone che si laureano oltre i 28. Non entro nel merito. Dico solo che umiltà e sensibilità si imparano dalla vita. Gli studi non bastano. In questo caso specifico, pare non fossero nel menù del ristorante "Vita in discesa"
Scritto da FrancescoG. il 25/1/2012 alle 11:33
Di Pietro ha fatto alcune azioni pregevoli; ma queste sue ultime dichiarazioni estreme non agevolano il progresso della democrazia e del ripristino, tanto atteso, di un buon governo.
Scritto da bruna croci il 25/1/2012 alle 11:58
Nei secoli scorsi le piazze erano battute da imbroglioni e lestofanti che proponevano al pubblico pozioni miracolose per guarire ogni genere di malattia, dai reumatismi ai calli. Con il tempo le masse si sono acculturate con nozioni di anatomia e di medicina e più difficilmente sono cadute nelle spire delle panzane e della ciarlataneria. C’è da chiedersi perché qualcosa del genere non sia avvenuto anche in politica dove i populisti (Bossi, Di Pietro, Grillo e compagnia) continuano a raccogliere consistenti consensi tra i cittadini. Sono proprio questi ultimi a fare problema. Intervenendo nello spot precedente richiamavo l’attenzione sulla metamorfosi della democrazia che non si appoggia più sulla “politica dei partiti”, ma piuttosto sulla “politica del pubblico” che i partiti assecondano non sapendo proporre un’ alternativa. Pensavo che dal dibattito emergesse, quanto meno, un’idea di ciò che il partito deve fare nella situazione attuale; che cosa significa “essere di sinistra” di fronte all’evidente fallimento del neo-liberismo. Non ho notato un particolare sforzo di approfondimento e mi chiedo: come possiamo cambiare la società se non sappiamo neppure chi siamo?
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 25/1/2012 alle 12:07
Di Pietro è un gran populista in un Paese che inclina verso il populismo. Penso che il Pd, non essendo un partito di quel tipo, troverà grosse difficoltà a raggiungere un modus vivendi con l'Italia dei valori. @Fiori, ha ragione quando denuncia le insufficienze dei partiti ma il Pd almeno i congressi li fa ed è una forza popolare che non dipende da un capo. Ha una classe dirigente con molti limiti ma amcpia e diffusa sul territorio. Ieri @Adamoli scriveva che ormai dovremmo pensare europeo anche nei progetti e nel modo di essere e credo che abbia colto il bersaglio. Ma la strada è molto lunga.
Scritto da Piera Giudici il 25/1/2012 alle 13:05
Caro @Massimo, sull’insufficienza degli approfondimenti io non sarei così severo, anzi. Se fai riferimento al singolo post, puoi aver ragione ma se consideri la discussione in un arco di tempo più lungo il confronto è molto interessante e ampio. Tutto ciò è dovuto anche al fatto che circoscrivo molto l’argomento che tratto per essere il più sintetico possibile. Poi lo ripropongo con altri post. Ad esempio, nei prossimi giorni parlerò della partecipazione che si sta realizzando nella Lega e poi ritornerò sull’Europa politica. In realtà, sono tutti problemi legati l’uno all’altro e la discussione fa praticamente un corpo unico. Tieni anche conto che la funzione “formativa” del blog ha un limite strutturale ben preciso. Anzi, questo blog l’ha enfatizzata tanto, qualcuno dice fin troppo. Basta scorrere tanti altri siti, non soltanto lombardi, per rendersene conto. Considera anche la circostanza che il blog è letto da un elevato numero di persone che non fanno politica, che sono dei curiosi e che non appartengono né al Pd né al centrosinistra. Secondo me si tratta di un dato assai positivo. Detta la mia opinione, ti ringrazio un’altra volta per il tuo apporto prezioso e, ti assicuro, apprezzato da tanti lettori. Sul modo di “fare blog” ti sarei grato se tu mi dessi dei consigli da poter socializzare.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/1/2012 alle 15:25
Antonio Di Pietro è stato colpito questa mattina da un leggero malore. Gli rivolgo anch'io l'augurio di prontissima e totale guarigione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/1/2012 alle 15:26
io non capisco. pensavo fosse un blog democratico e invece c'è un razzismo diffuso. prima c'era la persona spaventosa. va bene, non c'è più. poi ho sentito parlar male degli zingari. facciamo ancora finta di niente. adesso si riporta una frase di martinazzoli, quello che ha seppellito definitivamente la dc, che attacca gli animali. ma cosa c'entra cita? cita era una "signora" attrice che è morta a 82 anni. magari ci arrivassi io! bisogna avere più rispetto per gli animali e per tutti gli esseri viventi. dopodomani è il 27 gennaio. il Giorno della Memoria. aspetto al varco il signor adamoli. aspetto al varco tutti voi. comportatevi come dovete.
Scritto da Claudio Ennam il 25/1/2012 alle 15:48
Le tre frasi riportate nel post sono da opposizione dura e pura ma condivise da una buona minoranza di sinistra. Se Di Pietro sta pensando di andare da solo alle prossime elezioni fa bene a comportarsi in questo modo ma se vuole allearsi con il Pd sta sbagliando tutto. E' un regalo a chi si vuole alleare con Casini.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 25/1/2012 alle 16:45
E voi volete andare ancora alle elezioni con Di Pietro? Fate pure ma è un regalo al centrodestra. Non so se voterò e per chi voterò. Certamente non voterò per una coalizione che comprende l'ex magistrato.
Scritto da Maurizio il 25/1/2012 alle 16:45
La definizione di Martinazzoli è talmente folgorante da non poter essere eguagliata. Mi pongo solo un interrogativo: in politica ci sono arruffapopoli discutibili quanto Di Pietro e la cosa ormai (purtroppo) non desta meraviglia. Meraviglia il fatto che uno con una sintassi così bislacca e una visione per lo meno 'curiosa' del Diritto, possa essere approdato in Magistratura.
Scritto da Angelo Eberli il 25/1/2012 alle 17:43
@FrancescoG. Uno che fa solo lo studente e si laurea a 28 anni è si uno sfigato. Forse è inopportuno che lo dica un vice ministro, ma la realtà è questa.
Scritto da Chiara il 25/1/2012 alle 17:50
Caro Adamoli, sono il solito curioso, mi perdonerai. Ho visto che nel convegno di sabato "Giù al Nord", organizzato dalle correnti di Civati e Alfieri, tu non sei tra i relatori anche se eri stato il più importante sponsor di Alfieri alle elezioni regionali. Ci andrai o te ne starai lontano?
Scritto da Iscritto Varese il 25/1/2012 alle 17:58
Oh, come mi diverto! Il problema è che il Di Pietro è, con l'estenuante Vendola, alleato strategico del Partito Democratico. Che altro dire?
Scritto da ulderico monti il 25/1/2012 alle 18:08
Mi permetto di entrare nel confronto fra @Fiori e @Adamoli sulla funzione del blog e sul dibattito. Per lavoro - l'ho già detto un'altra volta - mi capita di vederne tanti. Capisco Fiori ma non credo che si possa fare molto di più. La domanda è: si privilegia la discussione o il numero degli accessi? Tenendo conto di entramdi i fattori consiglierei Adamoli di continuare così, magari con qualche post leggero e spiritoso come quello di oggi. Gli interventi di @Fiori mi piacciono molto ma il blog non può essere mai l'equivalente di una riunione politica.
Scritto da Roseto senza rose il 25/1/2012 alle 18:13
@Claudio Ennam il 25/1/2012 alle 15:48, scrive: “27 gennaio. il Giorno della Memoria. Aspetto al varco il signor Adamoli. Aspetto al varco tutti voi. Comportatevi come dovete”. Invito il caro Claudio Ennam a non aspettare me, al varco, perché sulla Giornata della Memoria ho già inviato un pensierino, pubblicato – ahimè senza riscontro di alcuno, compreso del caro Claudio - nel precedente post. Ripeto il testo: “ IL GIORNO DELLA MEMORIA   Dal discorso di Benedetto XVI al Campo di Auschwitz –  Auschwitz-Birkenau, 28 maggio 2006   “... Sempre di nuovo emerge la domanda: Dove era Dio in quei giorni? Perché Egli ha taciuto? Come poté tollerare questo eccesso di distruzione, questo trionfo del male? Ci vengono in mente le parole del Salmo 44, il lamento dell'Israele sofferente: '...Tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli e ci hai avvolti di ombre tenebrose. … Per te siamo messi a morte, stimati come pecore da macello. SVEGLIATI, PERCHE' DORMI, SIGNORE? ...'.   (rif.: Benedetto XVI  “Svegliati! Non dimenticare la tua creatura, l’uomo” – Libreria Editrice Vaticana 2006). SHALOM!
Scritto da ulderico monti il 25/1/2012 alle 18:21
@Iscritto Varese - Domanda legittima che non è soltanto tua. Certo che andrò al convegno che sarà molto interessante. Figurati che rinuncio ad una giornata sugli sci in Svizzera con gli amici.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/1/2012 alle 18:56
L'oggetto della mia critica non era il "blog", che anzi apprezzo, ma l'incultura politica ancora molto diffusa tra i nostri connazionali. Mi permetto di osservare che il "partito" non è una astrazione ma un insieme di persone che svolgono diversi ruoli. Sono tutte adeguate? Non cè un qualche carenza nel proporre occasioni di discussione e iniziative di formazione?
Scritto da cmf. il 25/1/2012 alle 19:31
Il mio modesto parere è che il blog è già ben equilibrato. Sulle iniziative del Pd e dei partiti in generale @Fiori fa osservazioni giustissime.
Scritto da Lorenzo il 25/1/2012 alle 19:51
Bravo, l'ulderico! mi permetto di chiamarla così. era suo dovere e l'ha svolto bene. adesso aspetto gli altri. la sofferenza che Noi abbiamo patito è una cosa unica nella storia. ricordatevelo sempre! il Giorno della Memoria è stato istituito per questo motivo. troppi anche senza negare si dimenticano di quello che è accaduto. Guai! Guai!
Scritto da Claudio Ennam il 25/1/2012 alle 20:07
Le tre frasi di Di Pietro sono errori gravi se lui vuole correre ancora col Pd. Se vuole correre da solo sono funzionali al suo obiettivo. E' il Pd che deve spiegare fin d'ora cosa ha in mente.
Scritto da Nicola il 25/1/2012 alle 22:11
Ho visto Marantelli questa sera al Tg2 che correva dietro a Maroni che invece si dimostrava seccato. Ma è possibile? Che pena.
Scritto da Un varesino il 25/1/2012 alle 22:42
Non riesco a capire di cosa stiano parlando oggi i commentatori. Forse sono io che sono mal sintonizzata. Provo a scrivere a @Fiori, sempre che legga. Fiori ci chiede “… come possiamo cambiare la società se non sappiamo neppure chi siamo?” Signor @Fiori, quando avremo il coraggio di ammettere che i leader che stanno emergendo oggi, in provincia di Varese così come in Italia, li abbiamo costruiti a tavolino e sono privi di carisma, umanità e spirito di servizio, allora sì che sapremo chi siamo. “Chiamare le cose con il proprio nome è già un gesto rivoluzionario” (Rosa Luxemburg). Ebbene, il giorno che potremo dare, io e qualche decina di iscritti, dell’infame al nostro segretario di circolo (che sta giocando con le persone, con le loro intelligenze e la loro disponibilità) allora sì che sapremo chi siamo. Non prima. Tutto il resto è pura dissertazione accademica.
Scritto da Mafalda il 26/1/2012 alle 00:11
Caro Massimo (19.31) - Se parliamo del mio partito e dei partiti in generale sono in linea con te. Si potrebbe e dovrebbe fare molto di più, in particolare per la formazione e la cultura politica.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/1/2012 alle 08:09
Vivendo a contatto con il reverendo Dodgson, di religiosi me ne intendo. Ed è per questo che mi permetto di rivolgermi al Parroco di questa Comunità. Caro don Camillo, ha sbagliato ad arrabbiarsi con noi e ad incatenarsi, come segno di protesta, sul pulpito. Noi le Sue belle omelie le ascoltiamo. Io, in particolare, le medito con attenzione, anche quando sono seduti sulla panchina dietro di me i due della classe ’58 che me ne fanno di tutti i colori (mi tirano la treccia, mi impiastrano i capelli con il chewingum e tanto altro di molto più orribile). Io Le sarei grata se Lei scendesse qualche volta di più fra le nostre panchine e diventasse un po’ più interattivo con noi, Piccoli. Io capisco che Le possa fare specie parlare con gente che si chiama Cip e Ciop, Orazio e Clarabella, Capitan Uncino, ecc. Ma, del resto, don Gallo è sceso fra i carrugi di Genova ad incontrare le prostitute; fratel Ettore viveva con i clochard della Stazione Centrale; don Mazzi si contamina (oltre che con la Venier in televisione) anche con i tossicodipendenti; don Rigoldi ha adottato alcuni giovani del riformatorio giovanile, il carcere ove presta il suo servizio pastorale. Le faccio solo esempi italiani. Dia un segno di rottura, don Camillo, anche a quelli che lo imitano. Ad esempio, il diacono Roberto, che non ha ancora detto la prima messa ma che se si sente già cardinale; il catechista Lele che saluta a fatica (sarà schivo o semplicemente snob?); il sacrestano Ulderico che è non è riuscito a finire gli anni di teologia in seminario e per questo è sempre più rancoroso, nonostante le letture di Benedetto non so che numero, non seguo molto i Papi perché non mi piacciono e, quindi, sono impreparata. Io tante volte Le ho fatto dei cenni, caro don Camillo, ma Lei mi ha guardata come si guarda un asino quando vola. E’ vero, io un momento sono Grande, un momento sono Piccola, un momento sono Alta, un momento sono Bassa. Ma guai a me se cambiassi, sarebbe il segno della mia morte. Infine, vorrei ricordarLe che in questo “oratorio virtuale” ci sono molti furbini, qualche stupido ben pagato, quelli che non amano il gioco di squadra, quelli che peccano un minuto dopo essersi confessati, quelli che si presentano a ricevere la Comunione con il chewingum in bocca, quelli come me che pensano che “La Genesi” l’abbia scritta Guccini, quelli che hanno imparato a memoria le encicliche del Papa e sono pronti a fare a botte con chi non lo fa, insomma, ci sarà anche di tutto un po’ però sia clemente e non ci tagli la testa. Le assicuro che il coadiutore dei ragazzi, don Giuseppe, è bravo a tenerci tutti insieme.
Scritto da Alice in wonderland il 26/1/2012 alle 08:20
@Chiara. Il viceministro probabilmente è una persona capace. Del suo discorso, articolato, non mi ha meravigliato il contenuto (che tra l'altro non mi tocca personalmente), quanto la volgarità e la mancanza di umiltà. Il viceministro non è una persona che arriva dalla strada. Anche se un po' gli avrebbe fatto bene. E' una stonatura, in un governo di persone a modo. Fornero non credo sarà stata contenta. Mi incuriosisce sempre, invece, il concetto "noi giovani dobbiamo" detto da un over 28 :-)
Scritto da FrancescoG. il 26/1/2012 alle 08:43
Di Pietro dovrà decidersi presto da che parte stare. Se vorrà fare parte del progetto di Bersani riformista che raccoglie anche le forse civiche e moderate-nuovo Ulivo- è ben accolto insieme a SEL solo se guarda al'interesse del Paese prima di tutto. Se invece non abbandonerà i toni degli ultimi giorni, dubito che possa essere un alleato per il PD per le politiche del 2013 (e forse saranno anche prima, osservando le dichiarazioni di una buona parte del PDL ).
Scritto da Simone Franceschetto il 26/1/2012 alle 10:57
Sui temi che abbiamo discusso in questi giorni, segnalo un intervento di Felipe Gonzalez su La Stampa di oggi, che ha un inserto speciale sull'Europa. http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=9692
Scritto da FrancescoG. il 26/1/2012 alle 11:15
@Alice - Ho un bellissimo ricordo del coadiutore del mio oratorio. Mi voleva bene e con lui ho avuto un solo contrasto. Insisteva perché mi icrivessi all'Azione Cattolica ma io mi rifiutavo di farlo. Se fossi un coadiutore come lui sarei felice. Aveva un senso (e una pazienza) della collegialità che io non ho mai avuto. Forse, nel tuo mondo sarebbe più facile essere come lui.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/1/2012 alle 15:02
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