Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 27/1/2012 alle 10:18

Commenti dei lettori: 59 commenti -
Eloquenza terribile dell'immagine. Vale più di tante parole.
Scritto da Montalbetti il 27/1/2012 alle 10:21
IL GIORNO DELLA MEMORIA Dal discorso di Benedetto XVI al Campo di Auschwitz – Auschwitz-Birkenau, 28 maggio 2006 “... Sempre di nuovo emerge la domanda: Dove era Dio in quei giorni? Perché Egli ha taciuto? Come poté tollerare questo eccesso di distruzione, questo trionfo del male? Ci vengono in mente le parole del Salmo 44, il lamento dell'Israele sofferente: '...Tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli e ci hai avvolti di ombre tenebrose. … Per te siamo messi a morte, stimati come pecore da macello. SVEGLIATI, PERCHE' DORMI, SIGNORE? ...'. (rif.: Benedetto XVI “Svegliati! Non dimenticare la tua creatura, l’uomo” – Libreria Editrice Vaticana 2006)
Scritto da Ulderico Monti il 27/1/2012 alle 10:47
Discorso difficile ma forse le responsabilità andrebbero ricercate anche oltre il nazismo. Non mi riferisco solo alle leggi razziali fasciste ma a silenzi e codardie ben più ampie.
Scritto da Giuseppe Servillo il 27/1/2012 alle 10:54
Il “Dio d’Israele” non è soltanto il creatore del cosmo, della terra, degli uomini; è anche il condottiero che ha guidato il “popolo prediletto” fuori dall’Egitto nell’esodo verso la terra promessa. Di fronte al folle progetto di Hitler di sterminare scientificamente un intero popolo, oltre all’orrore dell’indicibile, ha suscitato nei sopravvissuti una domanda terribile: se Dio è buono e non ci ha aiuta si può credere nella sua potenza? Viceversa se non usa la sua potenza per salvarci vuol dire che non è buono? Nessuno ha saputo finora dare una risposta a questo quesito che rimane avvolto nel mistero di Dio. Però è soltanto l’esistenza di Dio che può rispondere alla esigenza di giustizia dell’umanità verso i carnefici e può dare un senso al sacrificio delle vittime innocenti e riparare, non si sa come, all’infamia compiuta verso di loro. L’infinita ingiustizia richiama e richiede l’infinita giustizia.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 27/1/2012 alle 11:32
Nelle scuole si dovrebbe fare molto di più. La storia che si insegna spesso non affronta questi temi o li affronta molto timidamente. Noi giovani conosciamo troppo poco di quello che è realmente successo in tutta Europa.
Scritto da Lucia S. il 27/1/2012 alle 12:29
Peppino Caldarola deve pagare 25000euri a Vauro per aver criticato una sua vignetta in cui aveva disegnato Fiamma Nirestein, una donna italiana ed ebrea, con il naso adunco e la stella di Davide.Sono stati usati i simboli biechi dell'iconografia antisemita, Mambo ha criticato la scelta con la satira, Vauro si è rivolto ai giudici e Caldarola è stato condannato.
Scritto da La timida il 27/1/2012 alle 12:31
Va benissimo questa memoria. Non parlare però solo dei campi di concentramento nazisti, parla anche, come facevi una volta, dei massacri di massa staliniani e comunisti.
Scritto da Tuo ex sostenitore il 27/1/2012 alle 12:34
La SOLUZIONE FINALE. Il progetto del nazionalsocialsmo intendeva portare a conclusione la questione ebraica. Quando e quale fu l'inizio della “questione”? Certamente l'inizio fu nel tempo in cui noi, cristiani d'Occidente, da perseguitati ci trasformammo in persecutori. Con il concilio di Nicea, nel 325, l'imperatore Costantino diede inizio alla persecuzione dei seguaci di Ario e nel 395 Teodosio decretò la pena di morte per chi ancora professasse la religione “pagana”. Nel periodo di due secoli, dalla fine del IV alla fine del VI secolo, prese forma la tesi che il popolo ebraico, nella sua totalità, fu, è e sarà sempre responsabile della morte di Gesù Cristo: l'orribile accusa del deicidio. Così nel corso dei secoli gli Ebrei sono stati discriminati: nel XV secolo si verifica la loro cacciata dalla Spagna, nel 1555 lo Stato pontificio istituisce il Ghetto, in cui sono confinati gli Ebrei. Nella liturgia cattolica gli Ebrei sono definiti i “perfidi Giudei”. Soltanto nel 1965 la Chiesa si “converte” con la dichiarazione Nostra Aetate, in cui si dichiara che “quanto è stato commesso durante la sua (di Cristo) passione non può essere imputato né indistintamente a tutti gli ebrei allora viventi né agli ebrei del nostro tempo”. Dal Concilio di Nicea al Concilio Vaticano II sono trascorsi 1640 anni. Milleseicento quaranta anni affinché i “perfidi Giudei” divenissero i “nostri fratelli maggiori”.
Scritto da ulderico monti il 27/1/2012 alle 13:08
“Il giorno della memoria” non è mai e non potrà mai essere una semplice ricorrenza. È un monito all’umanità. Non solo per ricordare, non solo per condannare, ma per ammonire a non guardare da un’altra parte. C’è un luogo in Israele che tutti dovrebbero visitare. E’ presso lo Yad Vashem, il luogo della memoria della Shoah. Si tratta del “Giardino dei Giusti”. Nel giardino sono piantati alberi in ricordo di tutte gli uomini e le donne che, durante le persecuzioni naziste, non voltarono lo sguardo, ma si diedero da fare per salvare la vita “ ai figli di Abramo”. Questo luogo fu fortemente voluto dal giudice Moshe Bejski un uomo salvato da Schindler di cui tutti conosciamo ora la storia per il film di qualche anno fa. Dopo quello di Gerusalemme sono sorti nel mondo anche altri “Giardini dei Giusti”. Sono luoghi che fungono da monito a non voltarsi e, per questo, raccolgono i nomi di tutti gli uomini e le donne che nella storia umana si sono impegnati per salvare le vite di chi, per razza, colore della pelle o per la sua appartenenza etnica, è stato perseguitato. Così si ricordano i massacri del Ruwanda, quelli della exYugoslavia, quelli degli armeni in Turchia, ma anche di chi, nella Russia stalinista, si mise in gioco. Hanna Arendt ha scritto un libro “La banalità del male” riportando le sue riflessioni durante il processo Eichmann. La banalità del male è il rifiutare di pensare e di giudicare con coscienza ciò che è giusto e ciò che è male. Forse accanto al “Diario” di Anna Frank occorrerebbe far leggere anche il libro della Arendt alle nuove generazioni. E questo per far si che si possa dire e non dimenticare, sempre, il “mai più” giurato dopo Auschwtz.
Scritto da roberto molinari il 27/1/2012 alle 13:24
La SOLUZIONE FINALE 2. Il filosofo Hans Jonas nel saggio "Il concetto di Dio dopo Auschwitz" afferma che dopo la Shoah dobbiamo rinunciare o all'idea della benevolenza divina o a quella della sua onnipotenza. Cioè: se Dio è onnipotente non è completamente buono e viceversa, se è buono non è onnipotente. "Perché, anima mia, sei così triste? / Tutte le mie membra sono spezzate, / infrante le ossa, / i nemici mi opprimono / e mi domandano sempre: / 'Ma dov'è mai il tuo Dio e Signore?' " (dal Salmo 42)
Scritto da ulderico monti il 27/1/2012 alle 13:36
Condivido pienamentre e sottolineo il commento di @Camillo Massimo Fiori.
Scritto da Cittadina cattolica il 27/1/2012 alle 13:36
Camillo Massimo Fiori ripropone la questione della “Teodicea” a cui si potrebbe aggiungere l’ “Unde malum”? che angosciava Sant’Agostino. E riesce a darsi delle risposte che mi lasciano con i dubbi di sempre. Tornando all’Olocausto non posso far altro che esprimere il mio profondo sgomento di fronte a tanto incredibile orrore, al fatto che “le umane belve” non seppero esser pietose; anzi, hanno meticolosamente programmato con indicibile ferocia un genocidio con metodi tayloristici. Rabbrividisco e provo un grande sconcerto nei confronti di quanti, indifferenti ad inequivocabili evidenze storiche, osano dichiararsi “negazionisti”. Non trovo parole appropriate per esprimere il mio sdegno nei loro confronti. Confesso che ho iniziato a leggere “Se questo è un uomo”. Non sono riuscito ad andare oltre una trentina di pagine; troppo insopportabile il malessere che provavo anche a livello somatico.
Scritto da Angelo Eberli il 27/1/2012 alle 14:07
@l'ex sostenitore di adamoli: incredibile, come di fronte a una commemorazione di una tragedia, ci sia chi riesce a farne una questione di tifo e trarne una polemica, strumentalizzandoci sopra. Davvero vergognoso.
Scritto da pino s. il 27/1/2012 alle 14:11
Condivido e non prego solo perchè agnostico. Una storia terribile ed angosciante da ricordare, oltre che monito per tutti. Anche per gli israeliani che trattano da tempo i palestinesi come vere bestie ed esseri inferiori.
Scritto da Aspide il 27/1/2012 alle 14:33
Come si può essere "negazionisti" di fronte a simili tragedie storiche? Lo sdegno che prova @Angelo Eberli lo provo anch'io.
Scritto da Vittorio il 27/1/2012 alle 15:13
@Angelo Eberli. Tu sei stato un insegnante per tutta la vita. Ha ragione @Luisa S. quando afferma che nelle scuole si dovrebbe fare molto di più?
Scritto da Vittorio il 27/1/2012 alle 15:15
@Ulderico Monti e @Camillo Massimo Fiori. Per una giovane come me leggere i vostri commenti è sempre un piacere. Se sono contrastanti è quasi meglio. Li gusto di più. A @ Monti l'avevo già detto parecchio tempo fa, a @Fiori glielo dico adesso. Il tema di oggi mi appassiona particolarmente.
Scritto da Lucia S. il 27/1/2012 alle 15:46
Il negazionismo è un fenomeno inspiegabile. Cosa spinge uno storico a formulare tesi contrarie al sentire comune? Perché un professore come Robert Faurisson, consapevole di perdere la sua cattedra a Lione, decide di perseverare nella negazione dell’Olocausto? Perché uno storico come David Irving accetta di scontare nove mesi di detenzione in Austria pur di affermare la “sua verità”? Come mai ci sono decine, centinaia di persone che rischiano lavoro, carriera, credibilità professionale e, qualche volta, anche la libertà e la vita stessa? Anche in un giorno doloroso come quello di oggi non mi pare sbagliato porsi domande come queste.
Scritto da Ferdinand il 27/1/2012 alle 15:51
Non credo di essere capace di trovare parole adatte per condannare l'inumanità e dar voce al dolore. Nella storia sono molti, più istruiti e bravi di me, che lo hanno fatto. Sono i miei portavoce. Io metto il silenzio della contemplazione. Metto le mie semplici energie per dare una mano, insieme a voi tutti, per far crescere giustizia e democrazia. Un modo per far crescere quel seme di umanità troppe volte innaffiato da sangue e lacrime. Un seme che ha bisogno di cuore e di amore.
Scritto da FrancescoG. il 27/1/2012 alle 15:53
Oggi pomeriggio hai scritto grosso modo su facebook: "e poi c'è chi dice che sui blog non è possibile una discussione seria!". D'accordo, hai dei lettori e commentatori bravissimi. In Regione ci manchi.
Scritto da Francesco P. il 27/1/2012 alle 16:36
@ Vittorio. La scuola fa quello che può. Molti si riempiono la bocca con un facile “la scuola dovrebbe…” che vale per tutte le questioni. Ma la scuola è stata disarmata da una politica miope e distratta. È tutto il contesto socio-educativo che dovrebbe interagire per la formazione dei giovani. Ma se i modelli dominanti sono quelli proposti dai media nell’ultimo ventennio c’è poco da stare allegri.
Scritto da Angelo Eberli il 27/1/2012 alle 16:42
@Ferdinand, le tue domande vengono anche a me.
Scritto da Giulio Randon il 27/1/2012 alle 16:44
@vittorio,"La morte di milioni è stata trasformata in intrattenimento popolare e in forma liturgica teologica,persino in una banale forma di educazione"così scrive A.Rosenfeld in The end of olocaust. Quanti studenti sono consapevoli dell'importanza nella storia e nella cultura italiana degli ebrei?I nomi di Manin,Terracini,Mondolfo,Modigliani,Levi Civita,Olivetti,Volterra,Ascoli...cosa suggeriscono agli studenti?Senza storia,rumoreggianti guardano "La vita è bella"
Scritto da La timida il 27/1/2012 alle 16:45
@Aspide, questa volta il tuo veleno lo spargi bene. Continua, non farti intimidire da chi vuole scacciarti dai blog. Meglio un pò di veleno che tanti baciapile come @Miriam (ma non su questo blog). Tu sai cosa voglio dire e sono sicuro che @Adamoli capirà.
Scritto da Amica di Aspide il 27/1/2012 alle 16:50
Tutti gli anni in questo giorno mi chiedo "ma sarà poi tutto vero?". Nel senso, possibile che sia successo tutto quello che ci raccontano? Non ci sono state esagerazioni come sempre succede? I fatti rimangono, per carità, ma così sembra troppo. Io qualche dubbio... non voglio dire...per amor di Dio...certo, i fatti sono fatti ma sono tutti fatti o...
Scritto da Rin Tin Tin il 27/1/2012 alle 16:55
@Ulderico Monti, non ti pare che qualche responsabilità della chiesa cattolica vada ricercata anche in un periodo meno lontano di quello che tu citi?
Scritto da Pietro (di sinistra) il 27/1/2012 alle 19:06
@ Rin Tin Tin. Non conosco la tua età, ma se non sei in grado di distinguere una tragedia suffragata da "evidenze storiche" e pensi che magari si tratta di "leggende metropolitane", mi rendo conto che , almeno per quanto ti riguarda, la scuola è stata inadeguata. Ma forse la colpa non è tutta della scuola.
Scritto da Angelo Eberli il 27/1/2012 alle 20:19
Tanta retorica nella giornata di oggi ma con sei milioni di ebrei sterminati è il minimo che possa accadere. Va bene anche la retorica purché non si dimentichi.
Scritto da Osvaldo il 27/1/2012 alle 20:19
bravo il signor adamoli che ha svolto abbastanza bene il suo compito. io avrei però calcato un pò di più la mano. la foto è bella ma i bambini sono grassi. quello in braccio sulla destra poi è grassissimo. non vorrei che questa foto insinuasse dubbi. a proposito, la mamma delle persone spaventose è sempre incinta. tanti commenti terribili. in un giorno come questo! ma insomma un pò di rispetto! certo, una foto con gente un pò più emaciata avrebbe fatto un altro effetto. speriamo l'anno prossimo.
Scritto da Claudio Ennam il 27/1/2012 alle 20:24
@Amica di Aspide - Perchè tiri in ballo @Miriam che su questo blog ha scritto al massimo un paio di volte? Rivolgiti a lei dove ti può certamente leggere e quindi rispondere. Poi, io non scambierei un modo di porsi rispettoso e gentile per un ossequio esagerato. Infine, io non scaccio nessuno, continuo come ho sempre fatto in quasi quattro anni nei quali non ho mai censurato nessuno. Quindi se @Aspide scrive troverà ospitalità come sempre.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/1/2012 alle 20:32
@Pietro (di sinistra). Credo che una volontà discriminatoria e persecutoria che persista per 1600 anni sia una catastrofe politica e la negazione blasfema del precetto della carità: "Ci sono tre cose: la fede, la speranza. la carità. Di esse la più grande è la carità" secondo Paolo di Tarso. Il Concilio Vaticano II ha posto fine allo scandalo. Ma io credo anche che la sofferenza di un solo innocente neghi l'esistenza di un Redentore, oppure dimostri l'esistenza di una divinità distratta.
Scritto da ulderico monti il 27/1/2012 alle 20:47
L'aspide è un velenoso rettile famoso per aver morso a morte l'eburneo seno di Cleopatra. E' comprensibile che anche un verme onanista ambisca ad assurgere al ruolo del temibile serpente, ma non ce la farà mai. Neanche con il misero tentativo di diffamare Israele, che è uno Stato democratico. Circa un quinto dei cittadini dello Stato di Israele sono Arabi, prevalentemente mussulmani sunniti. Sono cittadini israeliani a tutti gli effetti. Nel 1948 l'Assemblea delle Nazioni Unite votò la costituzione di due Stati indipendenti: lo Stato di Israele e uno Stato palesinese, Gerusalemme come organismo autonomo. I Paesi arabi rifiutarono la decisione dell'ONU e aggredirono Israele. Furono sconfitti, ma l'aggressione si ripete invano. La storia è nota a coloro che in buona fede vogliano conoscerla.
Scritto da ulderico monti il 27/1/2012 alle 21:11
@Angelo, io ho cinquantotto anni; tu parli come un ragazzo ingenuo. Ma forse hai ragione tu, meglio non farsi troppe domande e accettare tutto acriticamente. Bevi, ragazzo, bevi. Anch'io lo faccio spesso. E' più prudente e non ci si va a creare problemi. Certo la tua fidanzatina magari non amerà avere vicino una persona codardina come te. Mia moglie, invece, si è abituata. Prova a cambiare, forse sei ancora in tempo. Volevo anche dire che @Claudio Ennam è falso come una moneta da tre euro.
Scritto da Rin Tin Tin il 27/1/2012 alle 22:23
Sto guardando il programma di Minoli su Rai2 dedicato alla tragedia degli ebrei basato su documenti autentici. Non capisco come possa @Rin Tin Tin avere dubbi sull'annientamento di 6 milioni di persone avvenuto nei campi nazisti.
Scritto da Giovanna G. il 27/1/2012 alle 22:33
@ulderico monti, lo Sheikh Ahmed Yassin era un religioso, costretto su una sedia a rotelle, ma ciononostante è stato colpito dai sionisti con due missili. Lei ha ragione, ulderico, Israele è proprio uno stato democratico. Dai democratici mi guardi iddio che da quelli che non lo sono mi guardo io.
Scritto da Rin Tin Tin il 27/1/2012 alle 22:40
L'attenzione della stampa e del grande pubblico è tutta sulla fase finale della tragedia degli ebrei ma bisognerebbe analizzare anche la fase delle leggi razziali in Italia e dell'indifferenza di una parte vasta del popolo italiano sotto il regime fascista. Sul negazionismo sottoscrivo le parole di @Angelo Eberli.
Scritto da Fausto Bernasconi il 27/1/2012 alle 22:58
@Giovanna, un giorno ero in un ristorante e ho visto Minoli mangiare. Da allora dubito di qualunque cosa lui mandi in onda.
Scritto da Rin Tin Tin il 27/1/2012 alle 22:59
Il negazionista prof. Pallavidini, insegnante in un liceo di Torino, balzato alle cronache agli inizi di questo mese per aver postato su facebook cose indicibili su “ebrei, negroni e froci” (sue parole), è stato sospeso dal servizio dalla Commissione Medica sino a fine marzo (o fine aprile, non ricordo la data) ed è in “malattia d’ufficio” (i cui costi gravano anche su di noi). Secondo @Ferdinand, il prof. Pallavidini è un eroe perché sta rischiando il lavoro e la carriera. @La timida ci suggerisce un libro. Immagino che il prof. Pallavidini, nella sua lunga degenza, lo divorerà. Una segnalazione, quella de @La timida, che introduce il commento di @Rin Tin Tin, che elogia il dubbio “estremo”, come se le milioni di croci di ebrei, omosessuali, zingari ed oppositori non siano sufficienti a testimoniare le proporzioni di questo crimine. E dopo l’analisi … la sintesi è rappresentata da @Claudio Ennam che, in questa mia carrellata di immemori, non manca di ricordarci della sua ossessione per l’adipe.
Scritto da Mafalda il 27/1/2012 alle 23:06
In un blog democratico e aperto c'era da aspettarsi la presenza (solitaria) di @Rin Tin Tin. Non devo rammentare a nessuno da che parte sta il blog. Non da oggi, Giornata della Memoria, ma da quando è nato, quasi quattro anni fa. Basta scorrere l'archivio (facilmente consultabile) per imbattersi in acuni post nei quali descrivevo la mia irrefrenabile commozione allo Yad Vashem di Gerusalemme. Nei miei viaggi, dovunque ci sia un luogo che ricorda la Shoah, là mi fermo in raccoglimento. E' un sentimento che ho sempre avuto e che si rafforza di anno in anno.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 27/1/2012 alle 23:24
Per trovare libri che neghino l’Olocausto bisogna navigare in rete, andare in certe librerie, tipo la Ritter, e sulle bancarelle di Militalia. Se ne trovano a decine, tutti di autori diversi. Se questi storici fanno ricuperare le spese di stampa e di distribuzione ai propri editori è un miracolo. E allora, perché? Niente soldi, niente fama (anzi, infamia), licenziamenti, minacce, galera, botte (Robert Faurisson, ai tempi professore ultrasessantenne, fu massacrato da un gruppo di giovani ebrei. Tutte le foto in rete). E allora perché? Tutti pazzi? Permettetemi di dubitare in un giorno di certezze.
Scritto da Ferdinand il 28/1/2012 alle 07:48
Ho riletto il commento di @Ferdinand e devo precisare il senso del mio commento delle 16.44. Le sue domande sono le mie ma le risposte quasi sicuramente diverse. Quelli che teorizzano il negazionismo sono degli irriducibili ideologi del male, della caccia all'ebreo, allo zingaro, al comunista.
Scritto da Giulio Randon il 28/1/2012 alle 08:58
@Mafalda,Ronsefeld è uno storico,pioniere di fama negli studi sull'antisemitismo.Teme che "la retorica di dubbia pietà"disumanizzi la Shoah e che la libertà artistica porti alla corruzione della verità.E' il sacrario laico delle buone intenzioni che paventa,le ipocrite promesse di "never again",la mancanza di riferimenti storici che porterebbe alla fine dell'Olocausto."La memoria dell'Olocausto...è stata capace di provocare nuove forme di ostilità antiebraica".Shalom
Scritto da La timida il 28/1/2012 alle 09:32
Non sono d’accordo, signor @Giulio Randon: i revisionisti non sono personaggi animati da turpi intenzioni. Essi cercano di dire ciò che è stato e non ciò che non è stato. Sono positivi. Ciò che annunciano è una buona notizia. Continuano a proporre un dibattito pubblico, in piena chiarezza, anche se, fin qui, è stato loro risposto soprattutto con l'insulto, la violenza, con la forza ingiusta della legge o ancora con delle vaghe considerazioni politiche, morali o filosofiche.
Scritto da Ferdinand il 28/1/2012 alle 09:33
La commozione di Giorgio Napolitano alla manifestazione ufficiale della Giornata della Memoria ha fatto dire al Corriere che le lacrime sue e di altri personaggi aiutano ad umanizzare la politica. Condivido. Basta con i politici robot.
Scritto da Loredana B. il 28/1/2012 alle 09:37
IL 27 gennaio di ogni anno quasi perdo la parola, e mi va bene così. Perdere la parola mi aiuta a perdermi nel ricordo, nei meandri oscuri della memoria quest’anno l’ho fatto navigando lungo il “Binario21”, quell’incredibile snodo ferroviario che ha visto il transito, ha sentito le urla soffocate e imploranti d occhi spalancati sul futuro , atterriti come sul ciglio di un baratro e mi sono chiesto: perché ? Dio io perché lo hai permesso ? Mi è venuto così in mente quanto scriveva Davide Maria Turoldo , ormai vicino alla morte, consapevole del male inesorabile che lo aveva colpito: “E pure il tuo figlio/ il divino tuo figlio, il figlio/ che ti incarna , l’amato/ unico figlio uguale/ a nessuno, anche lui/ ha gridato,/ alto, sul mondo:/ “Perché...?”- Era l’urlo degli oceani/ l’urlo dell’animale ferito/ l’urlo del ventre squarciato/ della partoriente / urlo della stessa morte: “Perché ?”./ E tu non puoi rispondere/ non puoi.../ Condizionata onnipotenza sei! / Pretendere altro è Vano. “ La risposta di Padre Davide è che “ ...c’è il gioco delle libere cause che siamo noi: e non siamo poca cosa”. E’ la risposta del poeta , un poeta che aveva fatto intimamente suo il Concilio Ecumenico Vaticano II e la sua autocritica per il male fatto dai cristiani, dai Cattolici, con quel “perfidi ebrei”. Giuseppe, grazie per il tuo bel post e grazie ai tanti commentatori che è sempre un piacere leggere, ( Monti e Fiori in modo particolare).
Scritto da giovanniderosa il 28/1/2012 alle 09:37
Ieri sono stato ad una cerimonia di commemorazione. Toccante e commuovente la testimonianza di un signore novantenne. C'erano le scuole. Dal quanto vedo ed ho visto, l'istruzione sta cercando di fare il suo, con i mezzi a disposizione. La società, troppe volte, non da una mano. Delle volte si lasciano passare atrocità moderne sotto silenzio. E c'è chi ha buon gioco. L'effimero ha più presa del vero, la superficialità e le menzogne sono attraenti, seducono (i politici populisti lo sanno bene).
Scritto da FrancescoG. il 28/1/2012 alle 09:43
Condivido FrancescoG. Osservazioni lineari ed efficaci.
Scritto da Loredana B. il 28/1/2012 alle 12:10
@Roberto Molinari. A dimostrazione che non c'era malizia nel mio commento sul precedente post ma soltanto la voglia di capire ti dico che mi è piaciuto molto il tuo commento su questo post. Se mi permetti, hai lasciato girare troppi commenti lesivi nei tuoi confronti ma non mi riferisco affatto a questo blog su cui non sei mai stato insultato.
Scritto da Una Pd Varese il 28/1/2012 alle 12:17
@Roberto Molinari. A dimostrazione che non c'era malizia nel mio commento sul precedente post ma soltanto la voglia di capire ti dico che mi è piaciuto molto il tuo commento su questo post. Se mi permetti, hai lasciato girare troppi commenti lesivi nei tuoi confronti ma non mi riferisco affatto a questo blog su cui non sei mai stato insultato.
Scritto da Una Pd Varese il 28/1/2012 alle 12:17
Buongiorno a tutti. Sono un amico di Ferdinand, il quale mi ha invitato a leggere questo blog. Intervengo sull’argomento perché mi appassiona. Vorrei proporre alcune considerazioni. L’argomento è estremamente delicato e mi rimetto all’amministratore. Se considerasse le mie tesi troppo ardite oppure offensive, non pubblichi nulla, non ne avrò a male. Capisco. Nel 1968, nella sua tesi, la storica ebrea Olga Wormser-Migot aveva riconosciuto che esisteva un "problema delle camere a gas" e aveva scritto che Auschwitz-I era "senza camera a gas" (quella "camera a gas" visitata da milioni di turisti!). Nel 1983, un britannico, sebbene difensore dello sterminio, rivela come Rudolf Höss, prima di deporre davanti al tribunale di Norimberga, fosse stato torturato da ebrei appartenenti ai servizi inglesi di sicurezza militare, e che poi finì con il confessare a forza di calci, pugni e frustate, esposizione al gelo e privazione del sonno. Nel 1988, lo storico ebreo americano Arno Mayer, che affermava di credere al genocidio e alle camere a gas, scriveva: "Sources for the study of the gas chambers are at once rare and unreliable. Besides, from 1942 to 1945, certainly at Auschwitz, but probably overall, more Jews were killed by so-called 'natural' causes than by 'unnatural' ones" (Le fonti per lo studio delle camere a gas sono nello stesso tempo rare e dubbie. Inoltre, dal 1942 al 1945, certamente ad Auschwitz, ma probabilmente anche sempre altrove, le cause dette "naturali" uccisero più ebrei che non quelle "non naturali" [sottoalimentazione, malattie, epidemie, sfinimento] . Nel 1992, Yehuda Bauer, professore all'Università ebraica di Gerusalemme, tacciava di "silly" (assurda) la tesi secondo la quale la decisione di sterminare gli ebrei era stata presa il 20 gennaio 1942 a Berlino-Wannsee. Nel 1993, Jean-Claude Pressac valutava il numero di morti di Auschwitz (ebrei e no) a un totale di 775.000 e, nel 1994, a una cifra compresa tra 630.000 e 710.000. Ad Auschwitz, fino all'inizio del 1990, chiunque poteva constatare che, sulle diciannove lastre metalliche del grande monumento di Birkenau, era scritto, in diciannove differenti lingue, che 4.000.000 di persone erano morte in questo campo; ora, queste lastre sono state ritirate verso l'aprile del 1990 dalle autorità del museo di Auschwitz che, ancora oggi, non sanno con quale cifra rimpiazzare quella falsa. Tutti gli ebrei sopravvissuti ad Auschwitz e, in particolare, i "bambini di Auschwitz", cioè coloro i quali sono nati nel campo o vi hanno vissuto i loro anni d'infanzia, sono prove viventi del fatto che Auschwitz non ha mai potuto essere un campo di sterminio. Nel suo La Nuit (La Notte), testimonianza autobiografica pubblicata nel 1958, Elie Wiesel non menziona una sola volta le camere a gas di Auschwitz: dice che gli ebrei erano sterminati in fornaci o nei forni crematori! Nel gennaio 1945, i tedeschi gli lasciarono la scelta, così come a suo padre, d'aspettare i sovietici o di partire verso la Germania; dopo averci pensato bene, padre e figlio decisero di fuggire con i loro "sterminatori" tedeschi piuttosto che aspettare i lori liberatori sovietici. Ciò si trova in bella evidenza in La Nuit, che basta leggere con attenzione.
Scritto da umberto graziol il 28/1/2012 alle 14:43
@Una Pd Varese, a dire la verità, contro @roberto molinari ho letto diversi commenti, non so se lesivi ma sicuramente molto duri, anche su questo blog. Forse fa comodo accreditare definitivamente il blog di Rossi come quello dei cattivi e dei provocatori ma non mi sembra corretto. Scrivo questo riconoscendo al blog di Adamoli maggiore equilibrio e correttezza fra gli stessi commentatori.
Scritto da paperoga il 28/1/2012 alle 17:30
Ho deciso di mettere il lungo commento di @Umberto Grazio in quanto non è altro che la riproposizione delle tesi "negazioniste" che si possono leggere sui giornali. Non le confuto nemmeno, queste tesi, tanto sono palesemente infondate secondo tutte le ricostruzioni storiche attendibili e verificate. Prego @Ferdinand e @Grazio di considerare conclusa questa discussione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/1/2012 alle 18:44
@Giuseppe Adamoli. L'unica differenza che @Grazio porta dati, numeri, nomi e citazioni. Lei, Adamoli, non porta nulla, solo il suo inginocchiatoio.
Scritto da Rin Tin Tin il 28/1/2012 alle 19:03
Caro Adamoli, hai fatto bene a mettere il commento di @Grazio e a non entrare nel merito delle sue farneticazioni. I documenti della storia sono ineccepibili.
Scritto da Valceresio il 28/1/2012 alle 20:49
Caro Giuseppe, quando ho letto il Suo commento delle ore 23.24 di ieri ove scriveva: “In un blog democratico e aperto c'era da aspettarsi la presenza (solitaria) di @Rin Tin Tin”, riflettendo sull’aggettivo “solitaria” ho avuto la percezione che avesse sottovalutato il mio commento postato alle 23.06, poco prima del Suo. In questo mio commento, infatti, elencavo i nick di coloro che, a mio giudizio, potevano essere annoverati fra i critici del “Giorno della Memoria”: @Ferdinand, @La timida e @Rin Tin Tin. Lei, ottimista, ne intravedeva solo uno, @Rin Tin Tin. Detto questo, considerato che questo è un blog intelligente, aperto e democratico, ha fatto bene a pubblicare l’opinione di @Umberto Graziol. In un post dedicato a questo argomento, trova più posto il commento di Graziol che le solite parole ossessive di @Paperoga. Non se ne può più!!! Ringrazio @la timida.
Scritto da Mafalda il 28/1/2012 alle 20:54
@Loredana B., sulle lacrime dei politici. Mi vengono ancora in mente quelle della Fornero. Sono pronta ad accreditarle solo se frutto del surmenage. Altre spiegazioni non le accetto. Proprio in questi giorni la Fornero (ops, vuole essere chiamata Fornero e basta, senza l’articolo) ha predisposto la chiusura dell’Agenzia per il Terzo Settore, che ha sede in Milano. Probabilmente la decisione nasce da esigenze riorganizzative, però Pisapia e Zamagni, il suo presidente, si sono detti delusi. Anche il Pd la ritiene una scelta azzardata, soprattutto in questo momento di difficile situazione economica, nel quale diverse realtà del volontariato e dell'associazionismo andranno incontro a una dolorosa fase di ristrutturazione. I politici piangono, @Loredana B., ma non sempre ciò coincide con “l’umanizzazione della politica”.
Scritto da Mafalda il 28/1/2012 alle 21:59
Sapete chi Ci danneggia maggiormente? molti di voi, cioè quelli che attaccano senza cognizione i negazionisti. a questi empi individui vanno ricordati fatti inconfutabili e non la sciocchezza dei 6 milioni di Ebrei sterminati. ma quali 6 milioni?!? neanche esistevano sei milioni di Ebrei nei territori occupati! il vero Olocausto è stato essere considerati inferiori, essere tacciati di crimini mai commessi. l’Olocausto è stato l’espropriazioni di beni, la perdita di lavoro, l’incendio di negozi , la chiusura forzata di attività, le minacce, i pestaggi, le umiliazioni. l’Olocausto è stato scappare in povertà da un paese che era anche Nostro da secoli, nel quale abbiamo combattuto una guerra mondiale, la prima, al fianco dei nostri compatrioti “ariani”. l’Olocausto è la paura che ha accompagnato la vita dei nostri padri e, in parte, anche la nostra. l’Olocausto è stata la detenzione in campi orribili, la deportazione, l’essere considerati come animali e non come persone. e che persone! l’europa senza gli Ebrei sarebbe diversa e peggiore! questo va ricordato ai negazionisti. su questo dovete, dobbiamo batterci e non riportare sempre la favola dei 6 milioni di Ebrei sterminati. Ne saranno stati uccisi 300 mila. forse meno. smettetela di ripetere quella cifra insensata come foste scimmie ammaestrate!
Scritto da Claudio Ennam il 28/1/2012 alle 22:50
Cara @Mafalda, in effetti quando ho scritto il mio brevissimo commento delle 23,24 non avevo ancora letto il tuo delle 23.06, senz'altro istruttivo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/1/2012 alle 23:15
@Claudio Ennam. Le sembrerà strano, ma condivido il suo ultimo commento. Mettiamola così. Se a un negazionista ponessi queste domande: “puoi negare che gli ebrei siano stati perseguitati? Puoi negare l’esistenza di campi di concentramento e di lavoro? Puoi negare le deportazioni? Puoi negare le espropriazioni di beni? Puoi negare che gli ebrei siano stati trattati come animali e non come persone? Puoi negare che sia stata loro calpestata la dignità? Puoi negare che sia stato loro proibito esercitare mestieri e professioni che svolgevano da secoli? Puoi negare che sia stato loro imposto di lasciare un paese in cui vivevano, lavoravano e per il quale partecipavano allo sviluppo? Puoi negare che siano state compiute violenze? Puoi negare che gli ebrei abbiano patito un clima di terrore e abbiano visto i loro negozi, le loro attività e i loro centri di preghiera incendiati e distrutti?” A tutte queste domande un negazionista può soltanto rispondere: “NO, NON POSSO NEGARE”. Ma se a chiunque io ponessi queste due sole domande: “puoi affermare con sicurezza sulla base di prove inconfutabili l’esistenza delle camere a gas e lo sterminio di sei milioni di ebrei”. Chiunque dovrebbe soltanto rispondere: “NO, NON ESISTONO PROVE CERTE DELL’ESISTENZA DELLE CAMERE A GAS E NON ESISTONO PROVE CERTE CHE QUEL NUMERO ABNORME SIA ESATTO. ANZI, POTREBBE TRATTARSI DI UN NUMERO INFINITAMENTE PIU’ BASSO”.
Scritto da Rin Tin Tin il 29/1/2012 alle 12:25
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