Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 27/6/2008 alle 12:08

Il rimpasto della Giunta regionale avrebbe dovuto essere l’occasione per un rilancio dell’iniziativa legislativa e programmatica dopo mesi di stasi (se si fa eccezione per l’approvazione dello Statuto). In realtà non è nemmeno stato un rimpasto, ma una semplice sostituzione dei tre assessori dimissionari, senza neppure la nomina del vice presidente, posto che rimane vacante. Non mi interessano le ironie sulle scelte familiari: Ignazio la Russa che impone il fratello Romano, oggi Europarlamentare, Guido Boscagli che è il cognato di Formigoni. Per altro Boscagli è uomo che conosco bene e che stimo. È la qualità complessiva del governo regionale che preoccupa anche chi come me, pur facendo parte dell’opposizione, sente il bisogno di interlocutori forti e credibili. La verità è che Roberto Formigoni anche questa volta ha dovuto accettare i diktat dei partiti ed ha quindi rinunciato al disegno di un governo più autorevole.
Potrei dire “povero Formigoni” ma, come si usa dire, chi è causa del suo mal pianga se stesso.

Categoria: Lombardia
Commenti dei lettori: 1 commento -
Con tutto il rispetto per il valore delle persone, non suona bene alle orecchie dei cittadini "cognato di", "fratello di". Già si parla di casta, di antipolitica, di grillismo, se ci si mette pure un nepotismo esasperato la credibilità scende sotto zero! Altra cosa è la vicepresidenza: che c'azzecca - direbbe Di Pietro - un signore compìto come Formigoni con un... "centravanti di sfondamento" come Prosperini? L'ironia sarebbe fin troppo facile, ma è proprio il contrasto tra i due che è palese.
Scritto da Laura S. il 27/6/2008 alle 12:56
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