Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 6/2/2012 alle 11:57

 

E’ cambiato qualcosa nella Lega dopo la riunione del Parlamento Padano di sabato scorso?
No, c’è stata la riproposizione dei soliti temi con il tentativo di minimizzare la guerra intestina.
La sola notizia è stata il dietrofront su Formigoni che potrà continuare a governare la Lombardia anche se Berlusconi continuerà a sostenere il “nemico” Mario Monti.
La novità reale, bisogna riconoscerlo, era arrivata qualche settimana prima. Le manifestazioni di piazza, le ribellioni delle sezioni, i mezzi Internet (social network e blog) avevano imposto la riabilitazione di Maroni e un cambiamento di rotta sulla selezione della classe dirigente. Non è poco.
I congressi, che in gran parte non si tenevano più da un sacco di tempo, si terranno (ad eccezione di quello per la carica di Bossi) e saranno al calor bianco. Probabilmente non potranno più essere antidemocratici come quello di Varese di poco tempo fa. Questo è un fatto positivo se comporta però una discussione vera sulla linea politica.
Ebbene quali sono le differenze fra Maroni e Bossi con il suo cerchio magico?
Oggi sembrano ridotte al caso di Verona con Flavio Tosi (foto) che vuole realizzare la sua lista civica e Maroni che è con lui, mentre Bossi gli dice di no.
Sarà interessante osservare gli sviluppi ma quali sono invece le diversità su Europa, difesa dell’euro, tentazioni verso il ritorno alla lira, mercato del lavoro, sostegno alle imprese?
Dov’è l’autocritica sull’inutile e contraddittorio federalismo finora attuato? Cioè sulle mani vuote dopo tanti anni di governo?
Senza questi chiarimenti il conflitto interno rischia di pencolare fra dramma e farsa senza portare un contributo alla soluzione dei problemi gravi del Paese.
 
Commenti dei lettori: 30 commenti -
torniamo alla liretta svalutabile come vuole la lega! è un vantaggio per tutti! tecnicamente la soluzione è banale, e la può applicare qualunque paese unilateralmente, perfino la piccola grecia. come è composta la massa monetaria di ogni singolo paese? da monetine (già col marchio di stato), banconote, e resto della "moneta", bond compresi. le banconote rappresentano una percentuale a una sola cifra del totale, il resto è moneta elettronica, convertibile nel rapporto 1:1 con la nuova valuta nazionale per decreto. i capitali all'estero lì rimangono, o rientrano convertendosi nel rapporto 1:1 come tutto il resto (tasse a parte). le banconote circolanti una volta depositate in banca non ne escono più, vanno alla bc nazionale per la distruzione-riconversione. il contrabbando viene perseguito con opportune misure eccezionali per la durata delle eventuali tensioni valutarie. i bond posseduti da stranieri non fanno eccezione, sono automaticamente ridenominati nella nuova valuta fino a scadenza. quelli di nuova emissione, che eventualmente vengono utilizzati come mezzo di pagamento di quelli in scadenza, vengono emessi nella nuova valuta a nuovi tassi, decisi dallo stato e non superiori al 2%.
Scritto da Claudio Ennam il 6/2/2012 alle 11:52
E' chiaro che si tratta solo di una lotta di potere interno. A chi vogliono darla a bere?
Scritto da Umbertone il 6/2/2012 alle 12:06
Tu stai a vedere cosa fa il parlamento della padania? Non perdere termpo.
Scritto da Romeo Radice il 6/2/2012 alle 13:05
La domanda più giusta è "dov'è l'autocritica sulle mani vuote dopo tanti anni di governo?" Nessuna risposta.
Scritto da Giustino F. il 6/2/2012 alle 14:59
@Claudio Ennam oggi ha vestito i panni dell'economista. Altro che piccolo commerciante che vive nel retrobottega. Una persona bene informata di come girano le cose nel mondo finanziario. Complimenti.
Scritto da Emanuela il 6/2/2012 alle 15:00
Il problema resta, è sempre quello, bisogna far di conto con chi ritiene la Lega..."una costola della sinistra". Non si può far finta di niente. Non è stato il pensiero di un mentecatto,ma di una buona parte del PD. Pur di farla a Berlusconi buoni tutti. Rizzo,Ferrero,Bossi,Di Pietro,....magari anche Grillo.
Scritto da La professoressa il 6/2/2012 alle 15:13
Sul post di ieri ho chiesto dov'era Maroni quando un suo collega leghista presentava l'emendamento sulla responsabilità civile dei magistrati poi approvato in compagni del Pdl. Se non si distingue almeno su queste cose significa che vuole solo prendere più potere nella Lega senza cambiare niente.
Scritto da Chiara il 6/2/2012 alle 15:26
Sui problemi che citi non c'è nessuna differenza, hai ragione, è inutile che cercate dissensi politici che non esistono, rassegnatevi.
Scritto da Bossiano doc il 6/2/2012 alle 15:34
Nel provvido tentativo di "tamponare" l'infelice uscita di Monti sulla monotonia del posto fisso, il ministro Cancellieri ha fatto il bis con la dichiarazione "gli italiani cercano posto di lavoro vicino a mamma e papà". E mi viene in mente la mia collega di Catania che ogni volta che viene via dalla casa paterna per risalire in Lombardia per lavorare ha il magone perchè lascia la mamma con grossi problemi di salute. Se abitasse vicino potrebbe assisterla. Certo, questo esempio che ho appena fatto è quasi da letteratura, descrivendo un tipico caso di migrazione dal sud. Non metto in dubbio che ci siano persone che ambiscano o siano disposte a lavorare a Londra o a Boston, però è bene che il ministro sappia che un posto di lavoro non dovrebbe, necessariamente, spezzare le radici ed i legami affettivi. Piuttosto, si favorisca lo strumento del telelavoro, soprattutto per alcune professioni intellettuali che non hanno ragione di essere svolte in quel luogo che ormai sta diventando sacro che è l'azienda. Ma io sono una sognatrice, lo so, e non faccio testo. Ciò nonostante, pur inquietando, questi ministri "tagliagola" (chissà cosa sta preparando la Fornero sull'art. 18) sono più accettabili di quelli leghisti che, insieme ai loro soci del Popolo della Libertà, ci avevano abituati alla mancanza di stile. Già, lo stile! Se le diversità fra Bossi e Maroni non sono limitate al "caso-Verona" (come, giustamente, teme Adamoli) perchè non emergono? Per il momento, le cronache quotidiane ci informano che il sindaco (e parlamentare) leghista di Cittadella (Padova) ha deciso di piazzare in paese degli altoparlanti che, sulla base delle riprese effettuate dalle 42 telecamere (20mila abitanti e un'estensione di 36 kmq), gli consentiranno il dialogo con i suoi paesani, anche al fine di ammonire in tempo reale eventuali trasgressori e tutelare la sicurezza pubblica nel territorio del Comune. "Un agente di polizia che dalla centrale operativa dovesse assistere, ad esempio, all'imbrattamento dei muri con vernice spray, o alla lordura del suolo, potrà ammonire il trasgressore avvisandolo di aver notato il vandalismo, ed invitandolo a desistere dal comportamento scorretto e a ripulire il suolo o a ripristinare il luogo danneggiato". Bene, uomo e donna avvisati, mezzo salvati: tutti i proprietari di cane di Cittadella facciano più attenzione quando portano a spasso il loro Fido. Oltre a Dio, li vede anche il Sindaco. P.S.: io sono favorevolissima alle telecamere, ben vengano, sono utili, però l'altoparlante ...
Scritto da Mafalda il 6/2/2012 alle 15:39
Nelle scorse settimane quello che più mi ha colpito è stato vedere il rivoluzionario Bossi in versione istituzionale e il governativo Maroni vestire i panni del barbudos. Poi con la solita naturalezza nella Lega si è tornati al chi la spara più grossa. Non mi pare che la LN si candidi a fare il sindacato del nord, ormai cavalca ogni paura e fa passare per buone ricette che non esistono nella realtà. Buon esempio è il primo commento a questo post, una sciocchezza incommensurabile, ma che nella sua semplicità pare di buonsenso (teorie simili sono quasi quotidianamente propalate da molti tacendo però che il ritorno alla lira potrebbe causare una riduzione del valore della ricchezza italiana di oltre il 30%, fate i conti con i vostri stipendi e pensioni).
Scritto da Lele il 6/2/2012 alle 15:55
Certo con le schifezze che abbiamo visto a Casa Margherita bisogna avere un bel pelo a parlare in questo modo della Lega. Avete poco da alzare la cresta dalle vostre parti.
Scritto da Pontida il 6/2/2012 alle 16:52
sa com'è, signora emanuela, di Noi hanno sempre detto che siamo (poteri)forti nella finanza... io mi interesso un poco perché fino a qualche tempo fa avevo un gruzzoletto. poi è arrivato monti e il mio gruzzoletto sembra la sabbia della clessidra. della parte alta della clessidra. stia bene, lei è proprio simpatica.
Scritto da Claudio Ennam il 6/2/2012 alle 17:09
Cara @Mafalda, forse mi sono spiegato male. Io temo proprio il contrario, cioè che le diversità fra Bossi e Maroni siano limitate al caso Verona in vista anche dei loro congressi. Se così fosse, sarebbe materia interna della Lega, una lotta per il potere fra loro, cosa che non può affatto stupire perché avviene dovunque. Se invece Maroni al comando volesse dire anche cambio di linea, allora si che sarebbe interessante per tutti. Bisognerebbe però sapere in quale direzione si cambia.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/2/2012 alle 17:17
Cara @La prodessoressa, la Lega “costola della sinistra” è stata un’idea di D’Alema 15 anni fa. Una stagione che è durata si e no un anno. Dopo di allora in realtà la Lega è stata sempre pappa e ciccia solo con Berlusconi. O non è vero?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/2/2012 alle 17:21
Torno sul post di ieri per chiederle come andrà a finire il conflitto sulla responsabilità civile dei magistrati. Il Senato confermerà o cancellerà l'articolo approvato alla Camera da Lega e Pdl?
Scritto da Emanuela il 6/2/2012 alle 17:34
Almeno ammetti che la partecipazione nella Lega è un fatto reale. Da un avversario è un riconoscimento onesto.
Scritto da Luca Basso il 6/2/2012 alle 18:11
Bossi o Maroni è la stessa minestra, per me indigeribile.
Scritto da Giovanni Pini il 6/2/2012 alle 18:24
Caro Giuseppe, Lei si è spiegato bene. E’ stato chiaro quando avanza perplessità su eventuali “diversità” fra Bossi e Maroni ed ha il timore che queste si riconducano solo alla questione Tosi/Verona. Infatti, sabato sera si sono trovati, in quel di Bergamo, tutti insieme appassionatamente sul palco: Bossi, Maroni e Calderoli. Giusto il tempo di fare l’occhiolino a Formigoni, quale rassicurazione per continuare nel governo della Regione … e via, ciak si gira, con la farsa. In tema di costi della politica, non capisco perché Formigoni si imbarchi Aprea e Colli. Non aveva già la Peroni, che è interna? E, tra l’altro, almeno la Peroni è anche meritevole. C’era bisogno di pagarne altre due nuove? E’ vero che ha “licenziato” da poco Baitieri e Pagnoncelli (rispettivamente Delegato alle Aree Montane e Delegato alle Relazioni con gli Enti Locali) ed il denaro per Colli ed Aprea potrebbe recuperarlo da lì. Però, che messaggio dà alla popolazione lombarda? Che anche la giusta introduzione di rappresentanti femminili nell’ambito della Giunta, può diventare una “scusa” per dissipare denaro pubblico.
Scritto da Mafalda il 6/2/2012 alle 18:58
Signor @Claudio Ennam. Il suo modo di scrivere senza le maiuscole è fastidioso. La maiuscola la utilizza solo per scrivere Noi, noi in quanto ebrei. Mi sa che lei è un po' razzista.
Scritto da paperoga il 6/2/2012 alle 19:09
Ma io mi chiedo: Maroni non ha un Angelo custode? Un Angelo che lo segua, che lo vegli, che lo indirizzi. Mi è venuto in mente questo perché sono rimasta affascinata dall’Editoriale dello scorso 3 febbraio a firma di @Camillo Massimo Fiori sulla rivista RMFonline.it. Già il titolo è rasserenante: “Gli Angeli che rassicurano”. Scrive @Fiori: “Gli Angeli non sono soltanto un ricordo della nostra infanzia, una proiezione del nostro inappagato senso di spiritualità, ma una presenza rassicurante nel nostro cammino verso la vita eterna”. @Fiori riporta anche le parole del Papa, che ha definito gli Angeli quali “ministri della divina premura di ogni uomo. Dall’inizio fino all’ora della morte la vita umana è circondata dalla loro incessante protezione”. Secondo il Reverendo Dodgson, per Maroni non è sufficiente un Angelo Custode. Occorre almeno il Paraclito. La sua Luce e i suoi Doni. E sta già intonando un bel “Veni Creator Spiritus”. Anche secondo il laico Brucaliffo (in verità ha una spiritualità tutta sua, è un seguace della New Age, esperto in meditazione, medicine alternative e reincarnazione) per il Bobo varesino non bastano Troni, Dominazioni e Principati. Occorre di Più. Molto di Più.
Scritto da Alice in wonderland il 6/2/2012 alle 19:28
Discussione interessante e intensa, condivido @Lele.
Scritto da Gloria Pirola il 6/2/2012 alle 19:36
Di @Alice in wonderland si può dire tutto, per esempio che evade dal tema, ma non che non sia sagace, arguta, ottima scrittrice. Una lettura sempre piacevolissima.
Scritto da Giovanni Costa il 6/2/2012 alle 20:22
signora alice, è frutto di debolezza umana cercare l'immagine e la forma di dio. così come credere a una serie infinita di dei. fragile e tormentata, la natura umana, memore della sua debolezza, compie frazionamenti in dei, angeli, serafini, cherubini e altri ini. su questa linea si può immaginare che la popolazione celeste sia anche più vasta di quella umana. non può essere così. non deve essere così. se torniamo indietro di duemila anni, tempi in cui si dedicavano santuari anche alla febbre e all’aglio, dimostriamo soltanto la nostra stupidità, non soltanto la nostra empietà.
Scritto da Claudio Ennam il 6/2/2012 alle 20:55
lei sbaglia, signor paperoga, io scrivo con l’iniziale maiuscola anche Ebreo e Israele. e se ciò la infastidisce, non so cosa farci. io, anzi Noi, siamo infastiditi da cinquemila anni di persecuzioni, espropri e violenze. Vuole mettere?
Scritto da Claudio Ennam il 6/2/2012 alle 20:57
Ho ancora l’occasione di essere on-line e ne approfitto per dialogare con @Emanuela che porta l’attenzione sull’argomento di ieri. Sto guardando “Iceberg” su Telelombardia. Stanno parlando dell’iniziativa del bergamasco Daniele Belotti (assessore leghista all’Urbanistica della giunta-Formigoni) riguardante la raccolta delle firme per chiedere la sostituzione del pubblico ministero Letizia Ruggeri che lavora al caso di Yara Gambirasio. In studio, la Santanchè (che dà ragione a Belotti), Zamponi (IdV) e l’avvocato Della Valle che sono contrari a questa ingerenza della politica nel triste caso della ragazzina di Brembate. Mi è piaciuta la risposta di Della Valle: “se ragionassi con la pancia, potrei dare ragione a Belotti ma siccome ragiono sia con la pancia che con il cervello, dico che l’iniziativa di Belotti non ha proprio senso”. Tra l’altro, pare che il PM Ruggeri sia intenzionata a querelare Belotti. Infine, è di oggi la sentenza che condanna a “soli” 5 anni di ospedale psichiatrico giudiziario il giovane pugile dilettante ucraino che uccise una inerme donna filippina a Milano nell’agosto di due anni fa. La sentenza si motiva per il fatto che l’assassino non è stato giudicato in grado di intendere e di volere. I familiari della vittima (marito e due bimbi piccoli) sono sconcertati. Anch’io.
Scritto da Mafalda il 6/2/2012 alle 21:00
Se Maroni va sotto sul caso di Tosi a Verona, vince un'altra volta il cerchio magico e lui è finito come leader. Sul merito politico come si fa a non dire che Adamoli ha ragione?
Scritto da Ambrogio L. il 6/2/2012 alle 21:44
Cara @Emanuela (17.34), non so come finirà questa brutta storia al Senato. Immagino che stiano negoziando una via d’uscita onorevole. Anna Finocchiaro, presidente del gruppo dei senatori Pd, questa mattina ha dichiarato che la norma va cambiata, lasciando capire che non sarà cancellata. E’ quello che mi auguro in questo momento.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/2/2012 alle 23:11
La Lega ha una linea che non condivido ma ha manifestato una certà vitalità partecipativa. Ciò che manca al Pd.
Scritto da Luigi il 7/2/2012 alle 09:08
La Lega è un fenomeno socio-politico difficile da valutare sotto un profilo strettamente razionale. A differenza di altri soggetti politici non rappresenta una posizione culturale, non esprime una visione della società, non avanza delle proposte realistiche e articolate, tanto meno un programma coerente sulla base di una non superficiale analisi sociale. La Lega propone solo degli slogan efficaci ma vuoti: è contro il centralismo statale ma non disdegna di occupare posizioni di governo e di sottogoverno; è per il federalismo e, alternativamente, per la secessione senza avvertire che le due ipotesi sono divergenti: il federalismo unisce e la secessione divide. E’ un partito centralizzato e autoritario basato sul presunto “carisma” del capo, che è un sentimento collettivo ma anche temporaneo; difatti quando è entrato in crisi a causa della malattia del capo, il movimento si è trovato in una fase di convulsione per disputare l’eredità. Il “leghismo” è un aggregato di sentimenti e di risentimenti, di umori e di sogni, di simpatia e di antipatia, di appartenenza e di emarginazione, cioè di fattori psicologici, “freudiani”, che coesistono in persone assolutamente diverse quanto a estrazione sociale e a livello di istruzione. Nonostante l’inconsistenza della proposta politica, la vacuità della sua decennale azione di governo, la crisi di “leadership” (Maroni è più accorto ma assai meno fantasioso di Bossi) e le faide interne, la Lega “tiene” nei sondaggi elettorali. E’ il capovolgimento della politica che si fonda sulla valutazione dei cittadini sui risultati effettivamente raggiunti. Questo coacervo di contraddizioni non può essere sciolto con dei ragionamenti, a cui il “popolo leghista” è refrattario, ma rimanda ad una spiegazione di tipo psicologico come quella proposta da Erich Fromm per spiegare l’adesione delle masse ai totalitarismi del secolo scorso. L’uomo moderno – spiega nel suo libro “Fuga dalla libertà” - ha conquistato la libertà che però lo ha reso isolato, ansioso e impotente. Per superare questo intollerabile isolamento molti preferiscono fuggire verso nuove forme di autoritarismo e rifugiarsi nel conformismo della società consumistica di massa, in modo da sottrarsi al peso della responsabilità che accompagna sempre la libertà. L’alternativa è quella di progredire verso la piena realizzazione della libertà positiva fondata sull’unicità e individualità della persona.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 7/2/2012 alle 12:08
Grazie, caro @Massimo, ma sai quanti ritengono che federalismo e secessione siano complementari e non profondamente divergenti? Incredibile ma vero.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 8/2/2012 alle 11:14
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