È stata un successo di pubblico e mi ha fatto piacere. Si potrebbe fare di meglio? Certo, come sempre per queste manifestazioni. È un evento ormai vecchio copiato da altre città che ci hanno bagnato il naso? Forse, ma è difficile anticipare Roma in queste cose.
In sostanza non sofisticherei molto e archivierei positivamente l’iniziativa di quest’anno.
Ho solo una curiosità e un suggerimento. La prima riguarda il costo effettivo dell’evento a carico del bilancio del Comune, conoscerlo è un semplice diritto del cittadino.
Il secondo è questo: non sarebbe meglio, per il futuro, che la festa avesse ogni volta un suo filo conduttore che la connettesse ad altri eventi culturali dell’anno in corso?
Per il prossimo giugno l’idea potrebbe essere (da quel che sento) quella di far conoscere l’Insubria (Varese – Como – Lugano). Mi piace molto e va perseguita con tenacia, perché troppo spesso le buone intenzioni si disperdono.
E in seguito, sempre sulla scia dell’Insubria, il filo rosso non potrebbe essere quello della cultura, dell’istruzione e dell’Università, che tanto rilievo e specificità trovano proprio nell’Insubria?