Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 19/2/2012 alle 10:24

 

Una notizia è passata quasi sotto silenzio nei giorni scorsi.
La Giunta delle elezioni della Camera ha deciso (con il voto contrario del Pd) che non vi è nessuna incompatibilità fra la carica di deputato e quella di presidente di Provincia, salvando così otto presidenti (5 Pdl, 2 Lega, 1 Udc).
Incompatibilità che invece esiste per i sindaci.
Una bella stravaganza, un deputato può essere presidente della provincia di Varese ma non sindaco di Varese (nella foro Dario Galli e Attilio Fontana). Se questo significa riconoscere che fare il sindaco è più impegnativo, con me si sfonda una porta aperta.
Spero però che voglia dire ben altro. Che si tratti cioè di un forte segnale positivo per la riforma delle Province.
Io sono contrario alla loro totale abolizione. L’ho detto e lo ripeto. In Lombardia trasferire le loro competenze alla Regione sarebbe un errore grave. La renderebbe elefantiaca e ingestibile. Un ente intermedio in una grande Regione è senz'altro necessario.
Due cose andrebbero fatte. La prima è la riduzione delle Province da 108 a 60/70. Sembra che anche il loro organismo di rappresentanza (UPI) si sia finalmente aperto a questa soluzione.
La seconda è la trasformazione delle Province in “enti intercomunali multi-servizi”, guidati da un ristretto comitato di sindaci che eleggono il loro presidente.
Si eviterebbero in questo modo i costi delle elezioni provinciali e dei relativi apparati politici e organizzativi, spesso clientelari.
Questa idea era contenuta nel programma del governo Monti ed è l’ossatura di un progetto bipartisan Pd-Pdl.
Sarebbe una bella riforma attesa da molti cittadini e da molti anni.


 
Categoria: Lombardia, Persone
Commenti dei lettori: 25 commenti -
Non illuderti, questa maggioranza a sostegno di Monti non produrrà niente di buono.
Scritto da Mario T. il 19/2/2012 alle 10:40
Se si farà questa riforma e poi la riduzione dei parlamentari entro un anno, quando Monti cesserà dalla carica lo rimpiangerò.
Scritto da Pd Pavia il 19/2/2012 alle 11:56
Riprendo un concetto già esposto sul blog di @Alfieri: la sfida è di riuscire a "fare meglio utilizzando" meno risorse. Le organizzazioni private hanno utilizzato la tecnologia (leggi informatica) per aumentare la produttività e per ridurre i livelli (si parla infatti di organizzazioni "flat"). Lo stesso principio si dovrebbe adottare nella PA, ragionando su efficacia ed efficienza dei diversi livelli di governo (leggi Comuni, Province e Regioni) e aggregando le realtà che non "servono".
Scritto da Giacomo il 19/2/2012 alle 12:01
Spero che siamo alla vigilia della riforma delle Province. Io però le eliminerei tutte anche in Lombardia.
Scritto da Raffaele il 19/2/2012 alle 13:11
Fare il sindaco è più impegnativo che fare il presidente di provincia perchè il sindaco è sempre sotto pressione, ha la fila delle persone davanti al suo ufficio, mentre la gente non sa nemmeno dove si trova la sede della provincia anche a Milano e che cosa faccia. Via le province, inutili e costose. Ormai le vuole solo la Lega, mentre il Pd, che ha tanti presidenti, si barcamena come al solito.
Scritto da Luigi Brambllla il 19/2/2012 alle 13:43
Avanti anche con il dimezzamento del parlamento e con l'abolizione del finanziamento pubblico. Ammessi solo i rimborsi elettorali realistici e ben controllati.
Scritto da Maurizio il 19/2/2012 alle 15:26
Oggi sono a casa a studiare, purtroppo. Sacrtabellando ho visto che nel programma della scuola del Pd regionale non ci sei come relatore. Mi sarei aspettato di vederti. Come mai?
Scritto da Rino Agosti il 19/2/2012 alle 16:01
Caro @Giacomo, penso che sarebbe necessario un riordino complessivo delle Autonomie locali. Molti comuni sono troppo piccoli e dovrebbero essere convinti a fondersi fra loro con la leva degli incentivi economici più che con l’imperio legislativo. Anche le Regioni non dovrebbero essere più di una decina. Ce ne sono alcune che non sono in grado di esercitare le competenze e i poteri di cui dispongono. Tutto vero, ma credo che la riforma delle Province sia matura e non aspetterei una riorganizzazione globale che chissà quando potrà essere avviata.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/2/2012 alle 17:40
Caro @Rino, partecipo a molte riunioni del Pd ma francamente non a corsi di formazione, ai quali sono invece chiamato da associazioni e organizzazioni varie. Probabilmente perché parlo della politica come la vedo io e non con le basi teoretiche per presentare la politica come dovrebbe essere. E poi forse perché ho, e ho sempre avuto, una libertà critica abbastanza forte.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/2/2012 alle 17:43
la grecia costretta a comprare armi da germania e francia. Come lo vogliamo chiamare, ricatto? in un articolo apparso sul corriere della sera si documenta come il paese ellenico sull'orlo del default continua ad aumentare le sue spese militari. fregate, sottomarini e caccia sono il pegno che i greci devono pagare a francesi e tedeschi in cambio degli aiuti. così quest'anno bruceranno il tre per cento del loro pil. a fronte di questa notizia, lei cosa fa, signor adamoli? parla delle province … com’è bravo a distrarre il popolaccio lei! va bè, forza hellas (e che nessuno risponda: forza chievo)!
Scritto da Claudio Ennam il 19/2/2012 alle 18:10
Quello che dici tu va bene per la Lombardia ma in molte regioni le province sono inutili.
Scritto da ff il 19/2/2012 alle 19:08
Dopo tanto parlare di eliminare o riformare le province, se la legislatura finisce con un niente di fatto è vergognoso. I costi della politica non si annidano solo qui, anzi, ma anche negli enti locali c'è da tagliare molto. Sotto anche con i rimborsi elettorali ai partiti che sono una truffa.
Scritto da Umbertone il 19/2/2012 alle 20:52
Caro Adamoli, la tua risposta a @Rino Agosti contiene una puntura di spillo al Pd che giustifico pienamente. Dovresti sparare qualche bordata.
Scritto da Valceresio il 19/2/2012 alle 21:14
@Claudio Ennam, l' Hellas Verona è pieno di fascisti, soprattutto tra gli ultras (non dovrebbero quindi piacerti più di tanto) il Chievo è la favola di Cenerentola, vuoi mettere? Chievo tutta la vita.
Scritto da paperoga il 19/2/2012 alle 21:42
Caro Adamoli, condivido totalmente il contenuto del tuo articolo(non mi capita sempre). Le proposte sono concrete,meditate. La tua esperienza emerge e trova consenso anche in quelle di Upel,Regione Lombardia ed altri. Permettimi una provocazione...perchè è così lontana dal parere espresso dalla maggioranza degli intervenuti? Non è forse dovuto al fatto che con troppa frequenza gli è stato fatto credere...che l'asino vola? Ovvero...aboliamo le Province sempre?
Scritto da Fabrizio Piacentini il 19/2/2012 alle 22:00
Non hai parlato delle aree metropolitane ma io penso che rientrino nel discorso dei riodino delle istituzioni locale.
Scritto da Pd Sesto S, Giovanni il 19/2/2012 alle 22:25
Vedrai che alla fine Bersani non reggerà la pressione critica contro l'apertura al dialogo con Casini e Alfano. E ritorneremo alle vecchie abitudine di contrapposizione.
Scritto da Nicola il 19/2/2012 alle 23:45
Non tutte le province devono essere eliminate ma bisogna cmq tendere verso una logica di accorpamento di servizi secondari che non sono considerati di primo piano. Devono essere decise le metriche per valutare se una provincia può esistere o meno. Queste metriche devo riguardare aspetti a 360 gradi (economici, industriali, sociali ecc...). La provincia di Varese assume un ruolo importante. Ma non sono sicuro che sia lo stesso per la provincia di Andria in Puglia...
Scritto da Simone Franceschetto il 20/2/2012 alle 08:43
Gentile Adamoli, lei pensa che il Parlamento affiderà alle Regioni il compito di definire i territori dei nuovi enti intermedi? In questo caso, sulla base della sua importante esperienza la Lombardia ce la farà a concludere un buon lavoro?
Scritto da Dirigente regionale il 20/2/2012 alle 08:53
è inutile che faccia i giochini di parole con me, signor paperoga. hellas è il nome antico della grecia non quello di una banda di razzisti. i greci stanno letteralmente morendo di fame nell’indifferenza di tutti. il signor adamoli, utile i..ndifferente di questo sistema evita con cura questo argomento. i greci sono lo sporco da nascondere sotto il tappeto europeo e il signor adamoli, con la sua scopetta, fa il lavoretto che gli viene richiesto.
Scritto da Claudio Ennam il 20/2/2012 alle 09:15
@Fabrizio Piacentini (22.00) - Non so se ho capito bene la tua allusione agli asini che volano. Vorrei solo rammentare che l’abolizione totale delle province era nel programma di Berlusconi, dell’Udc e dell’Italia dei valori. La Lega era contraria e il Pd parlava genericamente di riforma. Ciascuno tragga le sue conclusioni.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/2/2012 alle 09:55
@Dirigente regionale (8.53) - E’ impossibile immaginare adesso quale sarà la legge che il Parlamento (speriamo) approverà. Penso che un ruolo importante le Regioni lo debbano avere con lo Stato che potrebbe limitarsi a fissare il numero degli enti intermedi per ciascuna di esse. Se non si farà così, la provincia di Andria, citata opportunamente da @Simone Franceschetto non verrà mai toccata. La Lombardia è certamente in grado di fare la sua parte purché, come avvenuto per lo Statuto, imbocchi la strada bipartisan che è la strada maestra.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/2/2012 alle 10:00
@Claudio Ennam (18.10 – 9.15) - Lei ha colpito nel segno, sono un “utile idiota” al servizio dei poteri forti che stanno affamando la Grecia (e l'Italia). La prendo lo stesso sul serio e le rispondo che su questi piccolissimi problemi trattati nel post mi considero abbastanza competente. Sull’Europa (e sugli errori verso la Grecia) ho già espresso varie volte la mia opinione di cittadino semplicemente bene informato.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/2/2012 alle 10:05
Non lo sapevo. Quello che è vietato ai sindaci è permesso ai presidenti dell province. Divertente.
Scritto da Elisabetta C. il 20/2/2012 alle 10:45
Condivido la ragionevolezza di trovare una via mediana tra la totale abolizione e il mantenimento di tutte . Esistono realtà territoriali molto estese fatte di comuni lontani dove la provincia esercita un ruolo effettivo di ente intermedio anche solo quale presidio di uffici rispetto al lontano capoluogo. Poi c'é Monza che in meno di 20 minuti tra treno o metro é collegata a Milano. Positiva l'idea del consiglio dei Sindaci . Difendiamo le funzioni delle Province non gli eletti.
Scritto da Nicola Lombardo il 22/2/2012 alle 09:05
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