Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 20/2/2012 alle 11:54

 

C’è un virus che si sta propagando  anche sotto l’ombrello del governo Monti.
Non appena i partiti tentano faticosamente e meritoriamente di trovare un accordo su materie istituzionali si alzano accuse di inciucio e di pateracchio innominabile da parte di chi non lo accetta.
E’ il segno preoccupante di una forte carenza di senso dello Stato.
La riforma del parlamento, il sistema elettorale, il finanziamento pubblico e la disciplina dei partiti (art. 49 Cost.ne) dovrebbero coinvolgere tutto il Parlamento, ma nessuna forza può avere diritto di veto.
Dopo aver fatto tutto quanto è possibile per raggiungere un’intesa generale, se Lega Nord, Sel e Italia dei valori si chiamano fuori, gli altri partiti hanno il dovere di proseguire pur tenendo sempre aperto il dialogo.
L’alternativa è l’immobilismo, l’ammissione che è impossibile attuare le riforme di cui l’Italia ha assolutamente bisogno, in sostanza la resa.
Dopo le prossime elezioni, con un vincitore auspicabilmente chiaro e il ripristino di una dialettica bipolare o tripolare, sarà ancora più difficile ritrovare la strada di un'intesa parlamentare più larga della maggioranza politica.
Non so se il Pdl subirà l’influsso di questa caccia alle streghe da parte della Lega. Spero vivamente che non lo subisca il Pd da parte di Di Pietro e Vendola.
 
Commenti dei lettori: 27 commenti -
Sulla legge elettorale, la proposta avanzata dal PD e' gia' carta straccia. Da quello che trapela, restano le liste bloccate, seppure in forma minore. In compenso, via libera alla riforma della Costituzione. A farla, un Parlamento che per meta' ha sancito che una prostituta minorenne che si accompagna con il premier era la nipote di un capo di stato straniero, dall'altra naviga a vista, priva di un vero supporto nel resto del Paese. La credibilita' dei partiti e' al 4% non a caso. Io non mi fido
Scritto da Lorenzo M. il 20/2/2012 alle 11:59
Mi sembra una decisione logica, per questa non sarà presa.
Scritto da Maurizio il 20/2/2012 alle 12:06
E' incredibile ma è sempre difficile tenere separati in Italia gli aspetti di governo da quelli costituzionali. Negli altri Paesii europei non è così. Anche sulla politica estera, non soltanto sulle scelte costituzionali, si punta sull'unità nazionale. Abbiamo tanta strada da fare per diventare una nazione "normale".
Scritto da Bortoluzzi il 20/2/2012 alle 13:03
Lascia stare Di Pietro che è un umorale e che può dire qualsiasi cosa ma Vendola non può essere fuori dalle intese istituzionali sul futuro dell'Italia.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 20/2/2012 alle 13:21
Figuriamo se il Pd di Bersani ha il fegato di fare qualcosa se Vendola e Di Pietro non sono d'accordo!
Scritto da Giovane ex rottamatore il 20/2/2012 alle 15:05
Dal titolo e dalla foto mi sono chiesto per un secondo se eri diventato matto cioè se ti eri messo sulla scia del "Fatto quotidiano" a denunciare inciuci per la ricerca di accordi istituzionali con tutti. Meno male che non è vero. Sara difficile che Pd, Udc e Pdl arrivino fino in fondo ma almeno ci stanno provando.
Scritto da A. F. (Udc) il 20/2/2012 alle 15:14
Sono convinto che siamo in fase di transizione e di evoluzione. Ci vorranno anni,ma peseranno sempre più pragmatismo e buon senso (niente di diverso da quello che, ognuno di noi, cerca di applicare nelle proprie scelte di vita ed in famiglia). Su questo i partiti, soggetti indispensabili, si dovranno misurare, anche tra loro. Solo chi lo comprende e mette in pratica, potrà durare. A poche persone interessa "guardare indietro": ci si sta accorgendo degli errori e rivangarli, a caldo, è doloroso.
Scritto da FrancescoG. il 20/2/2012 alle 15:30
La Lega ha un solo obiettivo: far saltare il tavolo di Monti e ritornare alla vecchia contrapposizione fra Pdl-Lega e gli altri senza permettere al terzo polo di crescere e con il Pd costretto all'alleanza eterna e perdente con Sel e Idv.
Scritto da Valceresio il 20/2/2012 alle 15:56
Caro Adamoli, il senso delle Istituzioni è carente un pò in tutti il partiti compreso, tra i primi, il tuo. Il governo Monti mi soddisfa un giorno e l'altro no, però, forse, può creare la serenità necessaria per cambiare le cose in tutti gli schieramenti.
Scritto da Tuo ex sostenitore il 20/2/2012 alle 16:00
@Lorenzo M. la pensa quasi come me ma gli chiedo che alternativa abbiamo se non di sperare che il Parlamento rinsavisca e combini qualcosa di buono in questo anno che manca alle elezioni.
Scritto da Augusto Tombolini il 20/2/2012 alle 16:23
Caro @Francesco, penso che il sano pragmatismo che tu giustamente invochi, significhi in questa fase collaborare con il governo per l'emergemza economica che dura tuttora e significhi approvare un progetto di riforma del sistema di rappresentanza politica con il più ampio consenso possibile. Il Pd la buona intenzione ce l'ha, bisogna far sentire la pressione dal basso affinché non si arrenda alle prime difficoltà.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/2/2012 alle 16:33
@Augusto Nessun credito a chi, in tutti questi anni di inattitiva', ignavia o dolo, di fronte ad un governo un zinzino decente sta mostrando tutta la sua pochezza. Le persone che siedono in Parlamento hanno una storia che parla per loro. Non e' l'istituzione il problema, ma chi in questo momento la rappresenta: ogni ventilata riforma alla Costituzione da parte di questi tangheri e' da bloccare, senza se e senza ma. Non sono all'altezza del compito, lo hanno piu' volte dimostrato.
Scritto da Lorenzo M. il 20/2/2012 alle 17:15
Senza la sinistra a Milano, Napoli, Cagliari, il Pd sarebbe stato sconfitto. Fare le riforme senza la sinistra significa consegnarsi alla destra.
Scritto da Alfredo S. il 20/2/2012 alle 18:48
Oggi la quiete dopo la tempesta dei commenti di sabato e domenica. Come fai ad avere tanta pazienza non avendo più i doveri della politica attiva?
Scritto da Giuseppe Brielli il 20/2/2012 alle 19:28
dite quello che volete ma a me il signor adamoli piace: risponde agli stimoli esterni con una reattività che io, suo coscritto, mi sogno. quando vi sembra appiattito, atterrito, atterrato, appianato, affogato, affiliato al sistema, ecco che con un colpo di branchie, il balenottero bianco, si defila e va a nuotare in acque libere. questo articolo è una prova di ciò che dico. durerà? non durerà. dura minga.
Scritto da Claudio Ennam il 20/2/2012 alle 20:09
Ha ragione Veltroni, se si appoggia Monti bisogna farlo fino in fondo. Non si tratta di rinunciare alle nostre idee ma di dare l'idea di non essere al servizio dei sindacati e di una sinistra che non ha molto da dire. Con questa sinistra ci si può alleare ma non essere succubi. Bersani, SVEGLIA!
Scritto da Francesco il 20/2/2012 alle 20:19
Chi cerca senso dello stato a destra è fuori dal mondo. Lì c'è quasi solo senso del denaro e del potere.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 20/2/2012 alle 20:41
Lde riforme sono l'araba fenice in Italia. Dove e cosa siano nessun lo sa.
Scritto da Gianni il 20/2/2012 alle 21:50
@Claudio Ennam, balenottero bianco è vero ma atterrito e affogato è irreale. Secondo me durerà.
Scritto da Piera Giudici il 20/2/2012 alle 22:27
Tutto sommato, il Pd è il partito che vuole di più le riforme. E' un momento duro per farle ma sono fiducioso che ci riesca pur trangugiando qualche rospo.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 20/2/2012 alle 22:37
Giuseppe Brielli tu che sei tanto amico di Adamoli dovresti sapere che di pazienza ne ha a bizzeffe
Scritto da P. A. il 20/2/2012 alle 22:46
Il governo sta facendo il suo compito, la situazione di crisi non è colpa sua ma di quelli che l'hanno preceduto. Chissà quando la mia famiglia potrà vedere i frutti. Se hai una situazione come la mia non ti disperi per questo ma per altro che ti è capitato prima. Così impari la sopportazione che non è rassegnazione. La prima è quasi una virtù, la seconda è una brutta cosa. Sono stata confusa e chiudo subito. Volevo dire che la rassegnazione sociale è il vero dramma che può capitarci.
Scritto da Gloria il 20/2/2012 alle 22:48
@Giuseppe Brielli e @P.A - Per mantenere un blog realmente libero e aperto la pazienza la devi trovare, anzi la devi coltivare. Parlo della tessitura del dialogo perché spesso non sai se rispondere oppure no. Rischi di sbagliare sia in un caso che nell’altro. Cerco sempre di evitare il gossip ma non è semplice e non lo dico per falsa modestia. Non sono mai stato un falso modesto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/2/2012 alle 23:10
Cara @Gloria, grazie per la tua preziosa testimonianza umana. Non aggiungo altro.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/2/2012 alle 23:12
In momenti come questi, storici per il panorama politico nazionale, tutti i partiti dovrebbero lasciare indietro i personalismi e le ambizioni elettorali di breve termine per mettere davanti l'ITALIA E IL BENE COMUNE (adatto lo slogan scelto da Bersani per le amministrative ). Quindi i cambiamenti istituzionali devono correre di pari passo tra PD e PDL. Spero che il grido all'inciucio di Di Pietro venga subito abbandonata, per non rischiare di ammazzare fin da subito la nascita del Nuovo Ulivo!
Scritto da Simone Franceschetto il 21/2/2012 alle 08:40
Ho letto la lettera dei primi ministri europei (Tutti primi ministri "non tecnici" sono di destra liberale/liberista).Riporta il da farsi,secondo loro.Passaggi importanti e complessi.Manca di una cosa importante: il cuore. Senza cuore è difficile che il popolo europeo si riappassioni alla fondamentale costruzione continentale.L'Europa ha bisogno di una "filosofia fondante",non solo di ragioneria.Fatico a dar fiducia a chi, con scelte o silenzi complici, ha portato l'Europa al punto in cui è ora.
Scritto da FrancescoG. il 21/2/2012 alle 09:21
Vedrete che non se ne farà niente delle riforme. Il Pdl è in crisi e il Pd, more solito, alla fine non saprà che pesci pigliare. Non avrei immaginato 7/8 mesi fa di tornare a tifare così tanto per Veltroni ma il Pd di Bersani è sempre in mezzo al guado e non sa mai decidersi a navigare verso una sponda. Speriamo che esca a testa alta, ma ho paura che resterà incagliato negli scogli.
Scritto da Giorgio S. il 21/2/2012 alle 09:41
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