Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 23/2/2012 alle 11:17

 


In questi giorni si parla molto dell’iniziativa di Michele Emiliano, sindaco Pd di Bari (foto), di costituire per le prossime elezioni generali una lista civica nazionale con i sindaci di Napoli De Magistris, di Milano Pisapia, di Cagliari Zedda.
Emiliano non ha più fiducia nei partiti, ne avrebbe già parlato con Gianfranco Fini e afferma che allargherebbe volentieri la sua lista al Terzo polo.
Ora, sono sempre stato favorevole alle liste civiche per le città e ho sempre spronato il mio partito ad accettarle come partner importanti.
Ma questa di Emiliano mi pare una “trovata” stravagante. Una lista nazionale non è più “civica”, è semplicemente una lista politica indipendente. Che in questo modo si aiuti il Pd a rinnovarsi è pretestuoso.
Semmai può ottenere l’effetto inverso, di indurlo a chiudersi nella sua posizione di difesa dal “fuoco amico” oltre che da quello nemico.
E’ chiaro che una simile lista civica nazionale sarebbe il camuffamento di una “sinistra” molto tradizionale e risponderebbe bene a certi personalismi. Emiliano si sgancerebbe dal Pd e De Magistris (che sembra l’altro sindaco molto interessato) si affrancherebbe da Di Pietro portando a compimento una resa dei conti ormai matura.
Quanto al Terzo polo, è impossibile che Casini e Fini accettino un approdo del genere, essendo ben altro il loro disegno.
I giornali dicono che il Pd sta vivendo un incubo. Può darsi, ma non per questo motivo. Se il suo incubo si chiama Emiliano stiamo freschi. Continui piuttosto ad aprirsi alla società andando ben oltre la trincea rossa.



Commenti dei lettori: 44 commenti -
L'incubo del Pd si chiamerà Monti se il Pd continua a rincorrere la Cgil.
Scritto da Francesco il 23/2/2012 alle 11:46
La proposta del sindaco Emiliano mi pare l'indice della confusione di idee che regna nel P.D. e della sua fragile identità. Scomparsa l'ideologia, sclerotizzata e inservibile, sono venute meno anche le idee e i valori; ciò che conta è vincere, cioè il potere. Mi rifiuto di credere che gli italiani accettino una tale concezione della politica dove tutto (come nell'articolo 18) è subordinato alle alleanze funzionali all'egemonia. E se provassimo a pensare anche in termini di "giusto", di "morale"?
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 23/2/2012 alle 12:09
mah, mi pare che il problema non si ponga : il PD, come soggetto unitario, al 2013 non c'arrriva. si sfascia in primavera sulla questione del lavoro, a meno di un improbabile intesa governo-sindacati, o in autunno sulla scelta del candidato premier . una parte appoggerà monti o passera, una parte Bersani e "la foto di Vasto".
Scritto da marco il 23/2/2012 alle 12:48
"Ben oltre la trincea rossa", se succedesse forse appoggerei anch'io il Pd.
Scritto da Maurizio il 23/2/2012 alle 13:06
Se il tentativo d Emiliano e molti altri meno noti, a prescindere da De Magistris e Pisapia, fosse diretto a scuotere il Pd e a farlo attestare su una linea di rinnovamento delle persone e delle idee senza perdere valori e principi, sarei d'accordo. Ma credo che sia soltanto della confusione in più
Scritto da Ex Pci Gallarate il 23/2/2012 alle 13:06
Liste civiche per le amministrative e lista civica per il Parlamento sono cose totalmente diverse. Emiliano vada a quel paese insieme a De Magistris. PS Fra un paio di settimane ci vediamo a Pavia. Ciao.
Scritto da Pd Pavia il 23/2/2012 alle 13:58
In molti ci aspettavamo la lista civica nazionale (quando ci sono spazi, qualcuno li occupa). "Antipartiti, formano una lista civica nazionale che è un partito. E' illogico". Direbbe il sig. Spock di Star Trek. Vuoi rinnovare? Parti dal quotidiano, mica dai fuochi d'artificio. Si cavalca l'onda. Di fatto senza innovazione. Si cerca di mettere sul piatto della bilancia qualcosa che si crede possa pesare. E' sempre più urgente e necessario sciogliere i nodi (si veda post del 20 febbraio).
Scritto da FrancescoG. il 23/2/2012 alle 14:55
Ma nel PD pur di far numero vanno bene tutti? De Magistris,Emiliano,Pisapia il nobile Costa...,Borsellino(potremmo continuare). Oggi non di tratta di mandar via Berlusconi, ma di dare una prospettiva al partito. Dove si pensa di andare con questi compagni di strada?
Scritto da Grillo parlante il 23/2/2012 alle 14:55
Hai ragione, caro @Massimo,. Il fatto è che dire cosa è giusto e morale non è così difficile neanche oggi, ma stabilire le scelte e i mezzi per raggiungere l’obiettivo risulta molto più arduo. Probabilmente, c’è un deficit di orientamento culturale nei grandi partiti popolari. Per questa ragione le iniziative come quelle del sindaco di Bari che comincia dal tetto anziché dalle fondamenta (idee, progetto, programma), mi appaiono ,strampalate e non costruttive. Come dice anche @FrancescoG, “Vuoi rinnovare? Parti dal quotidiano, mica dai fuochi d'artificio”.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/2/2012 alle 15:43
Caro @Marco, non sono pessimista come te. Tu sei e ti qualifichi di sinistra. Guarda che se il Pd si spezza la parte politica di cui ti senti rappresentante e rappresentato rischia di stare lontano dal governo per molto tempo. E’ meglio lavorare per una mediazione “alta” che tenga conto del fatto che i lavoratori sindacalizzati (se ho capito bene il tuo pensiero espresso nei vari commenti) sono una minoranza.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/2/2012 alle 15:47
Sono d'accordo se il PD si fa proprio dei movimenti civici anche a livello nazionale. Ma il PD ha bisogno di crescere al proprio interno ed inseguire quella vocazione maggioritaria (ma non di autosufficienza) che è stata una delle ragioni della sua nascita. Penso che per Bersani il periodo attuale-riforma mercato del lavoro- è uno dei più turbolenti e sono sicuro che riuscirà a trovare una posizione di sintesi nel partito. Il PD deve tirare le redini per l'idea di Italia 2013.
Scritto da Simone Franceschetto il 23/2/2012 alle 15:53
Ma signor francescog., ci aveva abituato così bene! signor francescog., lasci agli illetterati come me sbrodolare frasi cristallizzate quali: “cavalcare l’onda, mettere sul piatto della bilancia, sciogliere i nodi”. I luoghi comuni, quando esco dal mio antro, pardon, dal mio retrobottega, li frequento io; non li frequenti lei che è giovane, benpensante e benparlante. ho letto che fa politica nel quartierino, l’ammiro per questo: è indice di impegno, coraggio e lealtà. io oltre a essere vecchio, sono grasso e, diciamolo con franchezza, anche un po’ maleodorante. sarà il cavolotto al vapore, sarà quello che sarà, ma sono del tutto impresentabile. ma gente come lei, che ci crede, vada avanti e scalzi questa marmaglia che è più puzzolente di me anche se frequenta ristoranti à la page e mangia sashimi adagiato su un letto di tamarindo. Cosa sia poi sto tamarindo, dio solo lo sa.
Scritto da Claudio Ennam il 23/2/2012 alle 16:00
Il progetto di Emiliano non ha né capo né coda. Bisogna rafforzare la sinistra e lui che fa? La divide. Complimenti a lui.
Scritto da Osvaldo il 23/2/2012 alle 16:07
Vorrei sapere cosa pensi della proposta di Chiamparino del partito territoriale. E' mai stato oggetto di analisi e dibattito? Di sicuro sarebbe preferibile a questo proliferare di correnti personalistiche e affronterebbe meglio il confronto con la Lega, guardacaso radicata solo a nord, e con PDL o chenesaràdilui, diffuso al sud.
Scritto da nicoletta il 23/2/2012 alle 16:09
Concordo stranamente con @Grillo parlante. Se andiamo solo con quelli che lui cita abbiamo chiuso bottega. Non capirei il progetto di società italiana che abbiamo in mente. Non sarebbe certamente quello della fondazione del Pd che richiama @Simone Franceschetto quando fa riferimento alla nascita del partito.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 23/2/2012 alle 16:19
Caro Adamoli, quale sarebbe una mediazione "alta"? quella che alla fine introduce la libertà di licenziare ? per noi non c'è spread, unità del partito, tenuta di governo che tenga : il motivo per cui noi facciamo politica è rendere più sicuri, più forti rispetto alla controparte, i lavoratori -tutto il resto è in funzione di questo. chiedere di fare il contrario è come chiedere a un cristiano di lavorare per il diavolo, consapevolmente : penso che anche tu preferiresti rischiare l'irrilevanza.
Scritto da marco il 23/2/2012 alle 16:36
per non parlare poi del fatto che gli unici con cui Monti fa la faccia feroce sono operai -ma avete visto che succede a pomigliano? nemmeno in africa !-impiegati, pensionati, insomma la base del PD. Tassisti, notai, avvocati, assicurazioni e banche -e chiesa-invece hanno molta forza nel condizionare il governo...e tutte le frottole sull'equità sono svanite : i padri deboli come i figli, ecco l'unica equità che il governo vuole. ma il PD, lavora per fare stare peggio la sua base elettorale ?
Scritto da marco il 23/2/2012 alle 16:43
osvaldo, che immagino sia il calciatore della roma perché gioca d'attacco, dice bene: bisogna rafforzare la sinistra. invece la sinistra più rappresentativa, il pd, cosa fa? rafforza la destra. la destra peggiore dell'orbe terracqueo: monti, che fa rima con monti; fornero, che fa rima con forno; cancellieri che fa rima con cancello; profumo che fa rima con profumo; passera che fa rima con profumo anche lei. tutti questi sostantivi antropoformizzati ci governano da destra e ci massacrano da destra, mandandoci tutti al manicomio e, ne sarete persuasi, da come scrivo, io al manicomio ci sono già.
Scritto da Claudio Ennam il 23/2/2012 alle 17:33
@Marco hai torto stavolta. Noi dobbiamo cercare di andare al governo e governare. La tua linea è la stessa della mia ma non possiamo rischiare altri vent'anni di destra.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 23/2/2012 alle 17:53
Cara @Nicoletta, la proposta di Chiamparino (e Cacciari, una volta) per un partito territoriale o del Nord è stata messa in soffitta e non ne sento proprio nessuna nostalgia. Sono per forte partito nazionale, popolare e federale. Sulla carta il Pd ha compiuto questa scelta autonomistica con la quale i partiti regionali (ma tutti) possono meglio rappresentare e incontrare gli umori e le esigenze delle rispettive comunità. Spezzare la verticalità con Roma delle correnti è importante, come affermi tu. Purtroppo però questo è un progetto ancora da realizzare. Dire che oggi siamo già un partito federale è una panzana che fa incavolare.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/2/2012 alle 18:42
Tutto questa discussione in corso nel partito e sui giornali dimostra la fragilità della identità del Pd. @Fiori ha completamente ragione.
Scritto da Luisa Bernasconi il 23/2/2012 alle 18:55
@ Lavoratore Malpensa ho capito ! ma se la condizione per andare al governo è fare quello che farebbero gli altri, anzi peggio, perchè tanto c'è al governo la sinistra e i lavoratori stanno buoni, io e te cosa ci si guadagna ? ci cambia la vita in meglio ? semmai in peggio ! guarda che se ci levano l'art. 18, ci tocca cantare la canzone che fanno cantare a Pomigliano pure a noi ...ma noi si vuole un mondo così ? se il partito non tiene duro su questo, non mi rappresenta più.
Scritto da marco il 23/2/2012 alle 19:05
Emiliano di accettabile ha solo il cognome, che rimanda agli abitanti di una bella regione. Tutto il resto è sottoposto al giudizio della fisiognomica.
Scritto da Frank Slade il 23/2/2012 alle 19:57
Il @Claudio Ennam delle 17 e 53 è simpatico e pure lo condivido.
Scritto da Giuseppe Servillo il 23/2/2012 alle 20:15
@Lavoratore Malpensa ...è la famosa lotta tra il "niente e subito" e il "tutto e mai"....così recitava una bella vignetta si Altan... su questo eterno dubbio della sinistra...comunque Draghi ha detto che il modello sociale europeo è finito : d'ora in poi, deboli, precari, malpagati e se ti ammali o invecchi, cavoli tuoi. l'era del mercato dal volto umano è finita : o lo si combatte, o si accetta di tornare a 100 anni fa, una terza possibilità non ce la vogliono concedere.
Scritto da marco il 23/2/2012 alle 20:23
@Marco, il mondo cammina, ci sono vari modi per difendere i lavoratori, ci sono anche i giovani, è importante la flessibilità in uscita se permette maggiori possibilità in entrata.
Scritto da Zanzi A. il 23/2/2012 alle 21:25
@Frank Slade, con quella faccia e con quel fisico, Emiliano dove vuole arrivare?
Scritto da Dioscuro il 23/2/2012 alle 21:57
Gia' nel 95-96 se ricordate anche dopo la stagione vincente dell'Ulivo di Prodi molti sindaci del centro sinistra avevano lanciato l'idea del Partito dei 100 sindaci. Io allora vivevo a Messina e leader erano Enzo Bianco, Orlando e Provvidenti sindaco si Catania, Palermo e Messina. Ricordo come fini: passarono tutto il tempo del loro mandato a cercare di destrutturare i rispettivi partiti per legittimare la loro figura. A livello nazionale i Partiti restano l'unico strumento democratico valido.
Scritto da Nicola Lombardo il 23/2/2012 alle 22:21
Si rafforzino e si rinnovino i partiti di centrosinistra, piuttosto.
Scritto da Emanuela il 23/2/2012 alle 23:22
@ Marco-“per noi non c'è spread, unità del partito, tenuta di governo che tenga : il motivo per cui noi facciamo politica è rendere più sicuri, più forti rispetto alla controparte, i lavoratori.” Grossomodo gli stessi valori per cui a mio modo mi spendo anch’io:i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici dove si compendiano anche diritti umani e civili. La partita è impari, le due controparti non hanno gli stessi diritti nè civili (i cosidetti poteri forti influiscono in maniera considerevole sulla rappresentanza parlamentare, laddove non sanno convincere, comperano), né umani, dal momento che all’interno delle aziende, una parte comanda e l’altra obtorto collo subisce. Nella frase su citata, la cosa di cui in questo momento poco ci importa è l’unità del partito perché come ben detto da Marco , se non è in grado di garantire i lavoratori, nemmeno può avere l’ambizione di rappresentarli. Altro discorso invece per quanto riguarda la tenuta del Governo ed il risanamento economico, unito si spera al rilancio; questi sono indispensabili ad una buona qualità della nostra vita sia come lavoratori che come cittadini. EMILIANO? Una it-parade, se qualcuno ci casca ancora…Auguri!!
Scritto da Maria Rossa il 24/2/2012 alle 01:38
TRINCEA ROSSA. Sull’articolo 18 vorrei dire la mia. Ritengo, dal momento soprattutto che riguarda ormai un ristretto numero di persone, che si potrebbe passare oltre, se vivessimo in un Paese democratico e civile dove tutti i cittadini avessero gli stessi diritti davanti alla legge. Ma stasera a “Piazza pulita”hanno detto che viviamo in un sistema feudale, dove ricchezza, status sociale ed il conseguente potere che ne deriva, vengono tramandati per via ereditaria dai genitori ai figli. In uno Stato siffatto, togliere l’art. 18 significherebbe sostanzialmente ledere il diritto di sciopero, diritto questo già fortemente indebolito per natura strutturale nelle piccole aziende, come in quelle grandi per l’estendersi del precariato. Art.18 da difendersi a oltranza dunque e da barattare eventualmente , quale extrema razio con l’abolizione del precariato e del lavoro interinale, estendendo a tutto i lavoratori dipendenti il contratto a tempo indeterminato. Vorrei inoltre ricordare, che il primo attacco allo Statuto dei Lavoratori è avvenuto sotto il governo Prodi per mano del ministro del lavoro Treu, compiacenti o almeno silenti i sindacati, compresa la CGIL di allora, (se non ricordo male) diretta da Cofferati. La causale : modernizzare il mondo del lavoro immettendo la flessibilità; in uscita o in entrata poi, giudicate voi!
Scritto da Maria Rossa il 24/2/2012 alle 01:42
@Maria Rossa non prendere per oro colato quello che dicono a Piazza Pulita. Di politicamente pulito c'è solo il nome.
Scritto da Raffaele il 24/2/2012 alle 09:07
La proposta di Emiliano non si capisce. Sembrano quelle cose da disperati che non hanno né capo né coda. E' l'uomo di D'Alema, magari sono dei segnali che manda a lui. Io ho conosciuto un @Giuseppe Servillo, era con me a Legnano a fare il carrista nel 1985. Era di Napoli, sono tutti napoletani i Servillo, se è lui batta un colpo, anche se non credo che si scomodi uno da Napoli per dire che gli piace il signor Ennam. Se è lui batta un colpo.
Scritto da Ex democristiano il 24/2/2012 alle 09:54
Cara signora @Maria Rossa, il mondo cambia. Oggi le categorie sociali più deboli ed in difficoltà sono quella dei precari e dei giovani disoccupati, categorie per i quali il sindacato, vecchia CGIL in prima fila e PD bersaniano e socialdemocratico subito dopo, non muovono un dito. La loro è una politica di sinistra? Se per sinistra significa stare con chi ha più bisogno direi proprio di no, direi che non ci siamo. E poi se vi accusano di essere conservatori vi offendete indignati...
Scritto da Borghi S. il 24/2/2012 alle 09:58
mentre una sinistra sempre più affannata si interroga , l’ineffabile ministro paola severino si dimentica di dichiarare una villa da 10 milioni di euro. mi sembra quel camionista che a un valico svizzero fu fermato e alla domanda di prammatica: “niente da dichiarare?”, rispose con secco no. i doganieri però, insospettiti dall’enorme automezzo, gli fecero aprire il portello e con grande stupore trovarono un elefante vivo con mezza fetta di pane sulla groppa e un’altra mezza legata sotto la pancia. “E questo?”, chiesero stupiti i doganieri, e il camionista: “ahò, io a merenda me magno quello che me pare!”.
Scritto da Claudio Ennam il 24/2/2012 alle 10:47
Signora @Maria Rossa (rossa come l'orribile @Regina Rossa), non abbia timore ad intrattenere relazioni compiuteristiche con il signor @Borghi S.. Il 7 ottobre 2010, illo scriveva: "Sposato due volte e due volte separato non cerco certo mogli, fidanzate o altro". Più chiaro di così non poteva essere, gli risponda serena. "Però, un Dc dal percorso sentimentale un po' burrascoso" sta osservando ora un perplesso Reverendo Dodgson. Ma lui è un bacchettone, come la Binetti, che oggi si è lamentata dell'accorciamento dei tempi necessari per il divorzio. (Per questa mia uscitina, più di un commentatore penserà che io sia una ienetta. Oppure che io parli a vanvera. No, no, so sempre quello che dico, ad eccezione di quando parlo nel sonno).
Scritto da Alice in wonderland il 24/2/2012 alle 15:25
Sull'art. 17 proseguiamo la discussione nel post di questa mattina.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/2/2012 alle 16:03
Cara @Alice, tu sai sempre quello che dici, non ne ho nessun dubbio, ma io non ho capito niente questa volta.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/2/2012 alle 16:16
– Ah, ah!! Hai già declassato l'art. 18 ad art.17. ( Freud ? ) Però mi ha fatto ridere questo tuo anticipare il cambiamento :-))
Scritto da Venere strabica il 24/2/2012 alle 18:53
Che strano, ultimamente @Maria Rossa ed @Alice in wonderland, "lavorano" a gomito strettissimo, ahahahahah
Scritto da Aspide il 24/2/2012 alle 19:04
Scusi, Reverendo, ma vi toccano anche il 17? Non basta il 18? Mi sa che il vostro mondo sta impazzendo come la maionese, ha ragione @Mariuccio Bianchi. Noi non vi invidiamo. Sono stata poco chiara nel mio commento? Eppure il signor @Borghi S. mi ha compresa.
Scritto da Alice in wonderland il 24/2/2012 alle 22:12
@Venere strabica - Tu mi vedi in anticipo sui tempi? Forse si, ma solo parzialmente. Non è Freud è ragionamento politico.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/2/2012 alle 22:25
Cara @Alice, mi cospargo il capo di cenere per aver digitato male un numero. Per il resto, se @Borghi S. ti ha compresa per me è tutto ok. Già che sono in vena di confidenza, i reverendi non mi sono mai piaciuti troppo. Forse perché all'oratorio prendevo parecchie tirate d'orecchio. E poi rischierei di perdere una simpaticissima discola come te e questo non me lo perdonerei facilmente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/2/2012 alle 22:29
Il mio commento (Freud compreso) era tutto riferito all'errata digitazione. Chissa poi di che parla l'art. 17!! Nessuno lo conosce porello!!
Scritto da Venere strabica il 24/2/2012 alle 23:52
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