Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 3/7/2008 alle 15:39

Sono rientrato a casa ieri sera a mezzanotte stanco, ma soddisfatto. Ero stato, con l’amico architetto Ovidio Cazzola, ad una riunione del Partito Democratico di Biandronno sulle questioni urbanistiche. Organizzata bene, riuscita altrettanto bene. Forse costituiranno un Comitato per seguire le vicende del “piano di governo del territorio” del Comune, che sta iniziando il suo iter.
La sera prima ero stato a Viggiù a parlare delle prospettive del Partito Democratico. Molti dei presenti erano arrabbiati con Veltroni ed erano d’accordo con Di Pietro sulla manifestazione a Roma dell’8 luglio. Facciamo spesso tante discussioni sulla forma che il partito deve prendere. E’ un dibattito che mi interessa molto, ma alla fine della fiera il Partito deve essere questo: problemi veri, territorio, fatica, passione civile. O ci sono questi ingredienti o il partito semplicemente non c’è.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 6 commenti -
Per noi il Partito è questo.. purtroppo per tanti (anche al nostro interno) non significa nulla..... e spesso i dati elettorali gli danno ragione... Io penso,però, che questa non è fatica sprecata. Serve a far crescere una "cultura politica" che con pazienza, parola fuori moda per i nostri tempi, verrà utile nel futuro.
Scritto da alessandro il 3/7/2008 alle 16:21
Sono d'accordo, se i partiti recuperassero questa dimensione umana e partecipativa, ne guadagnerebbe l'intera società: le oligarchie stanno svuotando di senso la vita democratica.
Scritto da Roberto Rotondo il 3/7/2008 alle 16:52
Certo che il partito è quello: discutere, anche animatamente, arrabbiarsi quando serve, soprattutto proporre. E farlo a cominciare dalle sezioni dei comuni, dalla base. Adamoli è cattolico, come me, e allora lasciatemi citare un passo della Bibbia: "Non siete nè caldi, nè freddi ed ecco io sto per vomitarvi dalla mia bocca (dice il SIgnore)" (Apocalisse di San Giovanni"). Quindi meglio prenderserla, come diceva il Prof. Giuseppe Lazzati "Bisogna casciarsela"
Scritto da Mauro Prestinoni il 4/7/2008 alle 08:47
Anche per conto del cirolo di Biandronno, ringrazio Giuseppe Adamoli e l'amico Cazzola, per la qualità degli interventi e la disponibilità manifestata. A settembre procederemo alla formazione del comitato sul PGT la cui esperienza di apertura pensiamo potrà fornire ultili suggerimenti organizzativi su ulteriori ambiti di lavoro
Scritto da Bruno Perazzolo il 4/7/2008 alle 10:51
E' un momento obiettivamente difficile ma appunto in questi momenti gli italiani chiedono alla politica un surplus di responsabilità. E proprio ora maggiore è l'attenzione verso gli eventi politici, ma se la classe politica è questa bè, mi viene da ridere. Io posso metterci la faccia e la passione ma se non ho fiducia e rispetto nei confronti dei miei "leader" nazionali come posso essere efficace? come posso credere veramente in un progetto?
Scritto da Tobia il 4/7/2008 alle 11:24
Non sono stato presente all'incontro per un malessere che mi è sopraggiunto. Sono d'accordo che occorre "casciarsela" come dice Prestinoni, ma quando sono in gioco le garanzie costituzionali, come in questo terribile momento politico, ritengo che bisogna "casciarsela" ancora di più. I PGT sono importanti e coinvolgenti, ma ritengo che la difesa delle libertà democratiche debba essere prioritaria.
Scritto da Angelo Eberli il 4/7/2008 alle 14:59
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