Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 20/3/2012 alle 09:42

 

“Un’amica” mi ha scritto così dalla Regione in merito al post di ieri sul caso di Davide Boni: “Le suoneranno le orecchie in questi giorni. All’opposizione c’è chi l’accusa di aver voluto uno Statuto troppo garantista verso la presidenza del Consiglio regionale”.
Ovviamente difendo lo Statuto (approvato pressoché all’unanimità) ma voglio dire soprattutto un’altra cosa. Se le regole istituzionali vanno bene solo quando si sposano con l’interesse politico del momento siamo completamente fuori strada.
E’ un vizio difficile da estirpare, assolutamente minoritario nel Pd, diffuso ma spero non egemone nei partiti alla sinistra del Pd.  Non vogliono giustamente sentirsi “figli di un Dio minore” (foto dal film omonimo del 1986).
In realtà, sono figli di una visione del mondo (esistente anche a destra, eccome) che vuole mettere le istituzioni al servizio della politica e non la politica al servizio delle istituzioni.
Per quanto mi riguarda spero che questa concezione non prevalga mai neanche nei momenti di crisi profonda.
Su Davide Boni continuiamo la discussione. Io ribadisco le mie idee: non dovrebbe stare un minuto in più presidente del Consiglio regionale; non può essere impedito al Consiglio di discutere il suo caso.

  

Categoria: Lombardia, Persone
Commenti dei lettori: 30 commenti -
Formigoni sosterrà Boni per difendere se stesso e il suo partito, è chiarissimo.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 20/3/2012 alle 10:19
Claudio Schirinzi ha scritto questa mattina nell'editoriale del Corriere di Milano che "lo spettacolo che va in scena al Pirellone è deprimente". Schirinzi è considerato un giornalista "amico di Formigoni". Cosa aspetta il presidente a prendere le decisioni conseguenti?
Scritto da Nicola il 20/3/2012 alle 10:32
Finalmente una critica precisa e motivata alla sinistra che è "completamente fuori strada".
Scritto da Maurizio il 20/3/2012 alle 10:49
Il dio minore della sinistra è la sua ideologia totalizzante che la terrà sempre ai margini della società italiana ed europea.
Scritto da Stefano Sandri il 20/3/2012 alle 10:54
Martedì 20 marzo 2012, ore 7,28, TG1: il cronista commenta la strage alla scuola ebraica in Francia e annuncia che il livello di vigilanza è stato alzato anche nelle scuole frequentare da allievi "NORMALI". Intendendo ovviamente che i NORMALI siano i NON EBREI e passando il messaggio che gli EBREI siano ANORMALI. Anche questo blog fu - in tempi recenti - infestato da un nazista che faceva sfoggio del suo antisemitismo. Molti frequentatori del blog si squilinguivano per l'intelligenza e l'ironia e la cultura del mostruoso insetto. L'abbiamo qui combattuto a faccia aperta in pochissimi!
Scritto da ulderico monti il 20/3/2012 alle 11:26
Da quel che si sa dalla Tv Boni non si è dimesso e continua a presiedere il Consiglio. Cosa avrebbe detto Bossi se la stessa cosa l'avesse fatta un altro presidente di un altro partito?
Scritto da Alessia il 20/3/2012 alle 11:59
Condivido pienamente la tua considerazione sulla necessità di coltivare un'idea della politica quale attività a servizio delle istituzioni. Sul caso Boni vale quanto detto sul caso Penati: le dimissioni sono un atto dovuto nell'interesse della Regione e dello stesso Boni. Ad @ulderico monti dico che anch'io in passato ho contrastato politcamente e culturalmente in modo aperto le idee filonaziste esposte su questo blog da Filippo Valmaggia e non mi sono mai piaciuti i suoi acritici adulatori.
Scritto da Leonardo C. il 20/3/2012 alle 12:19
Te l'ho già detto altre volte. Se nel Pd la pensassero come te lo voterei anch'io.
Scritto da Bianchi Giò il 20/3/2012 alle 12:36
La separazione netta fra politica al servizio delle istituzioni e istituzioni asservite alla politica è tipica di una concezione liberale e moderna della democrazia. "Liberale" in questo senso non è affatto un contrassegno di "centro", "destra" o "sinistra" ma di funzionamento reale dei meccanismi democratici.
Scritto da Roseto senza rose il 20/3/2012 alle 14:02
Le dichiarazioni di Formigoni che ho sentito oggi sono chiaramente difensive. Ho la sensazione che al di là della sua sicumera senta il peso dei sospetti e cominci a vacillare.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 20/3/2012 alle 15:01
Le osservazioni di @Ulderico Monti e @Leonardo C. sono giuste. Sui blog di Varesepolitica hanno imperversato troppo le tesi antisemite di qualcuno.
Scritto da Vittorio il 20/3/2012 alle 15:20
@Ulderico Monti, @Leonardo C, @Vittorio - Sono persuaso che i delitti contro gli ebrei sono sempre stati minimizzati e, a torto, attribuiti a pazzi scatenati piuttosto che all’odio antisemita ancora presente in Italia e in Europa. Questo è stato un grosso guaio culturale e politico. Quanto a questo blog (non accetto, caro Vittorio, la nozione dei “blog di Varesepolitica”) mi pare che la voce a cui vi riferite non sia stata affatto vezzeggiata se non quando pitturava dei quadretti sociali con molto gusto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/3/2012 alle 15:52
Caro Giuseppe, la volontà di piegare le Istituzioni agli scopi politici è un male diffuso. A destra come a sinistra. Tra i nuovi ceti politici e alcuni dei vecchi. Ma non è il solo male di questa nostra seconda Repubblica. Esiste anche un altro male, almeno così io lo vedo e altrettanto pericoloso. È quello di piegare le Istituzioni e la politica agli interessi personali. Questo ha distrutto il nostro Paese. Lo ha piegato perché Berlusconi ha per venti e più anni diffuso a piene mani questo messaggio. Lo ha fatto piegando le Istituzioni, lo ha fatto piegando la politica, lo ha fatto anteponendo sempre il “suo particulare” all'interesse generale. E questo modo di agire e di pensare si è diffuso. Si è diffuso non solo tra i suoi sostenitori, ma anche nel centrosinistra. Questo mi fa dire che noi non siamo i migliori. Non abbiamo la superiorità morale ed etica. Ma questo non vuol dire che non dobbiamo continuare a batterci per quello che riteniamo debba essere un modo diverso di fare politica. Rispetto delle Istituzioni che non sono di chi vince le elezioni, ma sono di tutti i cittadini. Rispetto della politica conoscendo però i suoi limiti. La politica intesa come servizio alla comunità, sia essa quella locale sia quella nazionale. La politica intesa come servizio gratuito e non come strumento per il raggiungimento di scopi personali o soddisfazione delle proprie ambizioni. Si seguono progetti politici e non si piegano i progetti alle proprie ambizioni. Io credo che questo dovrebbe il comportamento da tenersi sempre e il comportamento che può far riguadagnare consenso e dignità alla politica e ai partiti. Può il PD assumersi la responsabilità di fare questo?
Scritto da roberto molinari il 20/3/2012 alle 15:56
L’unico Statuto, tra quelli da me visionati, che prevede la decadenza, per gravi motivi, di un componente dell’Ufficio di Presidenza, è quello pugliese. Due terzi dei consiglieri assegnati devono approvare, a scrutinio segreto, una mozione di revoca sottoscritta da due terzi dei consiglieri assegnati. Un quorum ulteriormente rafforzato rispetto a quello della mozione di sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta, a sottolineare l’eccezionalità dell’evento. Una scelta ineccepibile quella invece contenuta nello Statuto lombardo, in linea con le disposizioni statutarie di altre Regioni, in continuità con l’impostazione del previgente Statuto, ma soprattutto coerente con il riconoscimento della funzione di garanzia e super partes della Presidenza dell’Assemblea legislativa. Nella stessa corretta direzione si muove l’opzione di non contemplare, nella Carta lombarda, rinnovi di metà legislatura per l’Ufficio di Presidenza. Si evita la possibilità di ricorrere a non proprio decorose staffette, ma soprattutto i due vertici, di Consiglio e di Giunta, possono restare inalterati per tutto il corso del mandato ( quello di Giunta inevitabilmente, pena l’interruzione della legislatura), contribuendo ad affermare la pari dignità tra i due organi regionali. In conclusione i lamenti e le accuse di eccessivo garantismo del nuovo Statuto nei confronti della Presidenza del Consiglio, da qualsiasi parte provenienti, sono fuori luogo.
Scritto da Giovanni Cogliati il 20/3/2012 alle 16:14
Caro Adamoli, sempre pronto a dare in testa alla sinistra. L'unica scusante, per me non suffciente, è che lo fai qualche volta anche con la destra.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 20/3/2012 alle 16:15
Non conosco i motivi per cui "la sinistra è fuori strada"(@Maurizio),se è "figlia di un Dio minore"o se davvero vuole le istituzioni al servizio della politica anche perchè oggi la sinistra forse esiste solo nell'immaginario.Per me con Berlinguer è finita la stagione della sinistra italiana(Prodi 96/97 a parte)e sono state le politiche di destra,italiane e europee a ridurci così.La mia speranza del PD era ed è andare oltre,ascoltare tutti,poi decidere.La strada da percorrere è ancora lunga.
Scritto da emmezeta il 20/3/2012 alle 16:19
La politica cambia, le istituzioni restano e vanno sempre tutelate. Sono di tutti non solo di chi, provvisoriamente, le regge. La buona politica le rafforza. La cattiva politica non deve scalfirle. Questo vale sempre e ovunque. L'antisemitismo ed il razzismo striscianti, sotto la cenere, vanno tenuti sempre sotto controllo e combattuti. Il diritto di tribuna può essere garantito solo all'interno dell'alveo democratico e di rispetto dei diritti fondamentali.
Scritto da FrancescoG. il 20/3/2012 alle 16:40
D'accordo con @Emmezeta. Dopo Berlinguer e Romano Prodi il vuoto. Il Pd? Mah.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 20/3/2012 alle 17:21
Caro @Roberto, la tua domanda, purtroppo non lo è, ma dovrebbe essere retorica. Il Pd è nato anche per rafforzare l’etica politica. Ieri, @Fiori nel suo commento ci ha parlato delle tentazioni irresistibili del potere usando le parole bellissime di Ignazio Silone. Nella democrazia moderna è indispensabile che i partiti e le istituzioni si diano delle regole ferree. Non basteranno, ma sono pur sempre un argine. Altrimenti si rischia di fare del moralismo. Il Pd deve assumersi fino in fondo questa responsabilità
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/3/2012 alle 19:03
Caro @Giovanni, ti ringrazio per la tua analisi che mi conforta. Del resto, queste discussioni, con responsabilità diverse, le avevamo fatte insieme. Ti ricorderai che era la Lega a volere il rinnovo del mandato della presidenza del consiglio regionale a metà legislatura. Il motivo era trasparente: volevano cacciare il presidente Albertoni, anche lui leghista. Io, come presidente, e il centrosinistra, abbiamo opposto un rifiuto basato su presupposti istituzionali, non politici. La Lega ha cambiato totalmente opinione per interessi un’altra volta di partito, ma che qualcuno, a sinistra, echeggi le motivazioni della Lega di allora, è paradossale.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/3/2012 alle 19:09
Formigoni e Boni insieme a respingere la mozione di censura. Insieme più per forza che per convinzione. Dovremo spazzarli via noi con le elezioni.
Scritto da Mario T. il 20/3/2012 alle 20:18
Quello che è successo oggi è un'altra spinta verso la diffidenza contro i partiti e la politica. Non so come si possa uscire da questa spirale che attira anche me.
Scritto da Elisabetta C. il 20/3/2012 alle 20:30
Concordo con @Roberto Molinari. Le colpe di Berlusconi nel degrado etico della politica sono enormi. In Lombardia è ora di cambiare ma serve un'alternativa seria e non so se c'è.
Scritto da Giovanna G. il 20/3/2012 alle 23:31
Gentile Adamoli, avrei una domanda seria per te: concordo sul fatto che certi termini offensivi non dovrebbero apparire su un blog politico come il tuo,e peraltro nemmeno in una discussione fra persone civili, ma datosi che, con mio stupore, l'Osnapper lombardo ha asserito che il termine "pirla" (come molti lettori avranno visto in tv) non deve essere più considerato un' offesa nella nostra regione, ti domando se ordunque diventa possibile scrivere sul tuo blog che siamo governati da un pirla.Non so, sono incerto.Tu che ne pensi?
Scritto da Carlo il 21/3/2012 alle 03:00
@Carlo, ti dò anch'io una risposta molta seria: si, è possibile, il Celeste se l'è cercata. Basta non ripeterlo troppo, sennò diventa noioso e perde efficacia.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/3/2012 alle 08:53
@Giovanna G. 20/3/2012 - 23:31 Dice Molinari che le colpe di Berlusconi nel degrado etico della politica sono enormi. Come no! Sarebbe opportuno che Molinari guardasse - oltre il suo naso - alle enormi colpe di noi di sinistra e, in particolare, alle enormi colpe del suo partito, indeciso, inconcludente, senza strategia. Se fosse esistita una sinistra seria, avremmo un governo eletto.
Scritto da ulderico monti il 21/3/2012 alle 09:26
@emmezeta 20/3/2012 - 16:19 "Per me con Berlinguer è finita la stagione della sinistra italiana". Sono d'accordo, purchè precisiamo che il nostro amatissimo Enrico Berlinguer fu il massimo responsabile del fallimento della sinistra italiana. Al tempo della segreteria Berlinguer ero impegnato nel Partito a Bologna: posso dire che con entusiasmo e dedizione siamo andati al suicidio politico. L'oggi è la conseguenza dell'ieri!
Scritto da ulderico monti il 21/3/2012 alle 09:37
@Giovanni Cogliati è stato molto esaustivo. Voglio solo aggiungere che in Regione Lombardia la staffetta è prevista solo per le cariche del Comitato Paritetico per la Valutazione. Ora è presieduto da Alfieri e se non ci fosse stato quello che c’è stato … a metà legislatura il Presidente sarebbe dovuto essere Nicoli Cristiani, che ricopriva il ruolo di Vice Presidente. Le cose sono andate diversamente, ora il Vice Presidente è Riparbelli. Chi vivrà, vedrà. Ieri sembrava dovesse succedere chissà cosa e invece è finito tutto a tarallucci e vino. Ogni tanto c’è Mirabelli che alza la voce, viene zittito e via, i lavori d’aula vanno avanti. Io sono un centrista ma guardo al Pd con interesse. Il Pd è fermo anche in Regione e dubito voglia andare a elezioni perché non hanno il candidato presidente. Se fosse Tabacci (il vecchio Tabacci, quello nuovo non mi convince, è un po’ troppo modernista) io ci metterei la firma.
Scritto da V.R. il 21/3/2012 alle 10:05
ringrazio tutti per l’affetto nei Nostri riguardi. l’affetto è importante. nei Nostri riguardi è ancora più importante. “glielo affetto, signora? quanto gliene affetto? lascio? lasci, lasci! affetto, affetto!” in questi momenti, poi, l’affetto è veramente importante. in francia ci sono le elezioni. presentiamo un Nostro candidato e ci vuole ancora più affetto di quanto non ce ne sia già. abbiamo tanto sofferto Noi! e l’affetto che Ci circonda Ci fa tanto piacere. non ci voleva proprio quello che è successo, un delitto ignobile, atroce, orrendo! ma se proprio, proprio doveva succedere, se proprio, proprio il vostro signore lo ha voluto, allora è meglio che sia successo a Noi: così ci colmate di affetto ulteriore. se poi accade sotto elezione, l’affetto ci fa anche un pochino comodo, diciamolo. abbiamo sofferto? moltissimo! e allora dateci affetto! affettateci pure, ogni tanto (ma solo ogni tanto, mi raccomando) e pazienza ma poi ricompensateci con il vostro affetto. grazie! lo dico senza affettazione.
Scritto da Claudio Ennam il 21/3/2012 alle 12:18
Caro @ V.R., Tabacci o non Tabacci, se vogliamo cambiare qualcosa in Lombardia un accordo tra centristi e centrosinistra sarà necessario. Ne riparleremo presto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/3/2012 alle 16:44
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