Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 15/4/2012 alle 11:08


Dopo lo scandalo del San Raffaele (dissesto finanziario), quello della Fondazione Maugeri. Secondo l’accusa più di 50 milioni di euro di fondi neri dalla destinazione per ora  misteriosa.
Due tra i più grandi e prestigiosi Istituti italiani della sanità privata convenzionati col Servizio Nazionale (Regione Lombardia).
I nomi che ricorrono negli ordini di custodia cautelare sono gli stessi da parecchio tempo, si tratta di persone molto vicine al presidente Roberto Formigoni.
Ma io non vorrei buttarla nella polemica politica, ci penseranno già tanti altri. M’interessa molto di più che si metta al centro della riflessione il nodo della sanità “non pubblica”: i metodi usati per gli accreditamenti e per i controlli, il fatto che i finanziamenti discrezionali e in conto capitale non passano dal Consiglio ma si fermano in Giunta.
Per fare questo occorre che l’opposizione non si limiti a chiedere le dimissioni di Formigoni, ma è indispensabile che lui cambi atteggiamento.
I numeri della Maugeri, che conta ben 14 Istituti,  sono impressionanti: 200 milioni di introiti annuali dalla Regione per prestazioni eseguite e 50 milioni extra budget (2010-2011) per finanziare la ricerca.
Considero Formigoni un professionista politico di qualità, il più agguerrito degli avversari. Per questo vorrei chiedergli: caro presidente, con queste cifre in ballo, come fai a dire che la Fondazione Maugeri è “una delle 880mila aziende private della Lombardia”? Come se fosse un’aziendina con la quale la Regione non ha nulla a che fare.
Francamente, mi sembra una bella presa in giro.
 

Categoria: Lombardia
Commenti dei lettori: 32 commenti -
E' vero, l'opposizione non può limitarsi a chiedere le dimissioni di Formigoni ma deve avanzare proposte chiare di cambiamento del modello della sanità lombarda.
Scritto da C.S. il 15/4/2012 alle 11:21
Caro Adamoli, adesso basta con le cronache giudiziarie anche sul tuo blog. Mettono la depressione.
Scritto da Bortoluzzi il 15/4/2012 alle 11:56
Poche balle, cominciamo a mandare a casa Formigoni e la Lega e il più è fatto.
Scritto da Osvaldo il 15/4/2012 alle 12:52
Caro @Bortoluzzi, anche in questo post accenno ai fatti giudiziari (come posso non farlo?) ma poi parlo d'altro. Cioè della necessità di dare risposta ad alcuni interrogativi che riguardano il rapporto fra cliniche private e finanziamenti regionali. E' un nodo annoso, venuto al pettine varie volte, che va affrontato e sciolto sul piano della chiarezza amministrativa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/4/2012 alle 14:34
E' inutile girarci in giro, Formigoni è arrivato alla fine del suo percorso in Lombardia. Se insiste sulla sua strada farà solo danni.
Scritto da C. Bartoli il 15/4/2012 alle 15:21
Caro Adamoli, tu Formigoni lo conosci certo meglio di me, ma lasciami dire ugualmente dire che per me è un impasto di arroganza, condita di fede cieca nell'organizzazione di cui fa parte. La sua forza è la forza stessa di quel movimento e della fitta e impenetrabile rete di clientele, protezioni, amicizie, che ha tessuto in 20 anni. Appropriata l'immagine del volto sorridente e sereno ( a dispetto delle grane che farebbero tremare i polsi a chiunque ), cinto dell'aureola della santità.
Scritto da giovanniderosa il 15/4/2012 alle 16:05
Adamoli, guarda che qualche dirigente del Pd di Varese sostiene che questo è un depistaggio e che tu saresti già con le valige in mano verso il nuovo partito del Centro comprendente anche Formigoni.
Scritto da Iscritto Varese il 15/4/2012 alle 16:41
@Iscritto di Varese ha le traveggole. Rispondigli per le rime.
Scritto da Lorenzo il 15/4/2012 alle 17:04
Caro Adamoli, la sanità lombarda è la prima in Italia anche per la sua apertura al privato con delle convenzioni molto serie. Se le aziende private combinano dei guai la responsabilità non è della Regione. Più controlli e più rigore, questo è necessario.
Scritto da Franca il 15/4/2012 alle 18:45
Caro @Giovanni (16.05), quel che dici è fondato ma la forza di CL e Compagnia delle opere non spiega da sola il successo di Formigoni. Lui ci ha aggiunto una personalità forte, un'esperienza rilevante e la capacità di egemonia sul Pdl lombardo. Il centrosinistra gli ha recato il suo apporto con un progetto politico non all'altezza della domanda sociale e spesso con dei candidati sbagliati alla presidenza. Penso che riconoscere questo contesto sia una condizione necessaria per vincere la prossima volta.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/4/2012 alle 19:59
Il Pd di Varese non ti merita. Te l'ho detto più di una volta negli ultimi due anni tirandomi qualche rimbrotto di @A Vaghi. Tu sei cocciuto ma la raltà è questa.
Scritto da Bianchi Giò il 15/4/2012 alle 21:00
Caro Adamoli, la foto che hai scelto per il "Celeste" è eloquente e vale più di mille discorsi. Aggiungo inoltre che uno dei commentatori ne ha fatto un ritratto perfetto. Detto ciò, bisogna, lo ripeto, comprendere che questa situazione incresciosa nella nostra Regione non giunge ex nihilo ma è il portato di un'idea federalista bacata ab origine, e cioè che un sistema di potere centralizzato realizzato in una Regione italiana, invece che in uno Stato, avrebbe potuto produrre effetti benefici restando immune da ogni corruttela. I fatti hanno dimostrato che, com'era ampiamente prevedibile, riproducendo pari pari in una realtà regionale la situazione di gestione centralista del potere tipica di uno Stato poco o per nulla federalista, si ha nel tempo in quella Regione lo stesso deterioramento etico dell'elite al potere che si avrebbe, in tali condizioni, nell'elite al potere nello Stato suddetto. Ma ciò avrebbe dovuto essere chiaro sin da subito ad una classe politica assennata: l'idea di un centralismo regionale presuppone che il potere politico ed economico resti per molto tempo in mano ad un gruppo ristretto di persone, e perciò che, inevitabilmente, subisca una sclerotizzazione, con conseguenti fenomeni di illegalità o di criminalità spiccia. Ti chiedo e mi chiedo: è così difficile da capire questo elementare concetto di psicologia sociale?
Scritto da Carlo il 15/4/2012 alle 21:16
Giuseppe, condivido pienamente la tua risposta, precisa ed esauriente. Grazie.
Scritto da giovanniderosa il 15/4/2012 alle 22:01
Rispetto a Nichi Vendola, Formigoni non ha nessuna inchiesta giudiziaria in corso e dal punto di vista politico è un gigante.
Scritto da Fab il 15/4/2012 alle 22:27
Mi dispiace per Formigoni che ho sentito più di una volta dire cose giuste sulla sussidiarietà ma i regali ai privati che fanno gli affari non è sussidiarietà.
Scritto da Cittadina cattolica il 15/4/2012 alle 23:03
@Carlo, lasciando stare i contenuti programmatici, ovviamente importantissimi, ritengo che due siano stati i difetti “istituzionali” più marcati del ventennio formigoniano. Il primo è il centralismo regionale fin troppo uguale a quello statalista che si voleva soppiantare. Il secondo è l’assenza del limite di mandato di due legislature per il presidente. Insieme, questi due fattori costituiscono un mix pericoloso sia sotto il profilo politico sia sotto il profilo etico. Come vedi possiamo dissentire sulla Tav e magari su altre cose ma non su queste questioni di profilo metodologico e istituzionale.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/4/2012 alle 23:17
Forse è il caso di ricordare che la Lombardia ha la migliore Sanità da sempre e non certo per merito di essenze celestiali. Però bisogna dare merito al Presidente di avere dato un preciso indirizzo in un momento di difficoltà, ma attenzione il modello formigonian/cellino proposto dalla l.r. 31/97 mostra ora le sue pecche, infatti finché c’erano i problemi si risolvevano ma ora sono arrivate le vacche magre e si capisce che questo sistema ha creato molti coni d’ombra dove alligna il malaffare. Quello che vorrei però segnalare è che, nonostante le tante istituzioni che vigilano e controllano sulla Sanità, non si riesce ad eradicare lo spreco e gli atti delinquenziali, questo perché gli atti di controllo non sono coordinati. Magistratura, Corte dei Conti, nuclei di controllo, ecc. ecc. affrontano, ognuno in solitaria e con un mandato limitato, il mastodonte, impossibile che riescano a costruire un quadro chiaro della situazione. Mi rendo conto che la separatezza delle indagini è un principio di garanzia ma la sanità è troppo complessa perché non sia necessario armonizzare l’azione di verifica. Altrimenti rimangono solo le singole denunce o notizie di reato come motore delle indagini e solo la magistratura ordinaria riesce a, in qualche modo, ad intervenire (santa Rita docet). Tenete presente che negli ultimi anni, quando la Regione ha promosso azioni legali nei confronti di alcuni grossi operatori sanitari per falsificazione di cartelle e prestazioni inappropriate, ha perso le cause.
Scritto da Lele il 16/4/2012 alle 09:36
Gentile Adamoli, questa è la peggiore delle ultime legislature. Il consiglio non conta un fico secco con un presidente delegittimato come Boni, Formigoni ha perso smalto, l'opposizione vivacchia salvo ogni tanto Franco Mirabelli del Pd. Occorrerebbe una sveglia generale ma sono pessimista. Pensare che siamo la Lombardia. Immaginiamoci il Parlamento e le altre Regioni.
Scritto da Dirigente regionale il 16/4/2012 alle 10:18
Adamoli, vedo che non mi hai risposto, perciò concludo che sei davvero in viaggio verso altri lidi come dicono alcuni diessini importanti di Varese. Non vedono l'ora che te ne vai. Io non so cosa pensare. Se esci tu non resta quasi niente di queli che non erano dei Ds.
Scritto da Iscritto Varese il 16/4/2012 alle 10:25
@Lele, non ti pare che il tuo ragionamento porti a dire che il modello era sbagliato fin dall'inizio? Che vi era uno squilibrio iniziale fra sanità pubblica e privata?
Scritto da Mario T. il 16/4/2012 alle 10:50
Purtroppo devo ancora prendere atto che è sempre la Magistratura a far emergere il marcio. Possibile che la Politica non riesca a controllare e ad agire nel pubblico interesse? Paiono tutti disattenti. Intanto vengono distratti fondi considerevoli; quali i rimedi? Presentare il conto delle prestazioni sanitarie a chi “colpevolmente” si è trovato nella spiacevole evenienza di dover ricorrere a ricoveri ospedalieri. Temo che la prossima mossa possa essere quella di dire che la sanità è troppo costosa, e che l’eccellenza delle cure venga riservata solo a chi ha il denaro per potersele permettere.
Scritto da Angelo Eberli il 16/4/2012 alle 14:01
Eugenio Scalfari apre La Repubblica di domenica 15 aprile: “Mario Monti è scoraggiato. Ed ha ragione di esserlo.... La lotta contro la recessione non si può fare se non è l'intera Europa ad intraprenderla. … Questo è il quadro e le sue tinte sono fosche. Monti è scoraggiato e … ciò che motiva il suo scoramento è lo sfarinamento della maggioranza che lo ha fin qui sostenuto”. Sacrosante parole, quelle di Scalfari. Ogni giorno assistiamo al tiro al bersaglio di partiti, Confindustria, sindacati all'opera per imbozzolare il governo. Ciò che Scalfari non dice, e dovrebbe dirlo, è che quanto egli e il suo giornale hanno sostenuto per mesi e per anni era una menzogna o, se preferite, un giudizio errato. Si è dimostrato non essere vero che la causa prima della crisi economica – finanziaria e il dislivello dello spread fosse Berlusconi, per cui per ritrovare la pace dei mercati e la virtù derelitta era sufficiente mandare a casa Berlusconi. Era un falso, affermato in malafede. L'anomalia italiana si rileva per quello che è, un affronto alle regole della democrazia come sono intese in tutto l'Occidente. Un governo “tecnico”, non eletto, che costringe forze politiche antagoniste in una “maggioranza” palesemente ostile non ha riscontro in Occidente. Sappiamo che la situazione di stallo (di sfarinamento – come dice Scalfari) si aggraverà con l'approssimarsi delle elezioni politiche. Non potrà essere altrimenti: una democrazia si regge sul confronto tra forza antagoniste, nella contrapposizione di programmi e proposte alternative. Come sarebbe possibile sviluppare tale confronto dialettico e contemporaneamente convergere nel sostegno leale e convinto ad un governo alieno che i contendenti vogliono sostituire. Dovremo concludere che quello del Presidente della Repubblica non è stato un capolavoro e che sarebbe stato preferibile andare alle elezioni, come hanno fatto Paesi in condizioni più gravi della nostra, quali la Spagna e la Grecia.
Scritto da ulderico monti il 16/4/2012 alle 17:37
In Regione ormai Lega e Pdl sono due debolezze che si sostengono a vicenda. Spero che il Pd si dimostri pronto a prenderne il posto ma se vuole riuscire deve mettere in campo un progetto serio e credibile.
Scritto da Pd Pavia il 16/4/2012 alle 20:33
Un casino totale in Lombardia. Anche Formigoni si sente accerchiato. Giusto dire che ha fatto il suo tempo ma qual è la squadra di governo alternativa? Il Pd lo dovrebbe chiarire rapidamente. Comincia a farsi tardi.
Scritto da Nicola il 16/4/2012 alle 21:25
@Ulderico Monti, lei ci sta dicendo che la Grecia e la Spagna stanno meglio dell'Italia perchè hanno già fatto le elezioni? Da dove trae queste conclusioni? Lei si dimentica di come stavamo qualche mese fa. La situazione di oggi è in gran parte da addebitare a chi sosteneva che la crisi in Italia non c'era.
Scritto da E. Losa il 16/4/2012 alle 22:51
@Angelo Eberli, concordo. La magistratura fa tanti errori ma guai se non ci fosse.
Scritto da Una lettrice il 16/4/2012 alle 23:00
Formigoni ci ha preso in giro soprattutto perché è riuscito, nel suo ventennio, a imporre un modello di governo in cui viene premiata la "fedeltà alla bandiera" piuttosto che la competenza (due esempi su tutti: la presenza di Minetti nel listino blindato e la nomina di Mucci a direttore generale dell'ASL di Sondrio). Mi piacerebbe vedere un PD capace, dove governa, di smontare questa logica, ma la permanenza di Cattaneo nel CdA di SEA (controllata dal Comune di Pisapia) mi lascia interdetto.
Scritto da Giacomo il 16/4/2012 alle 23:18
@E. Losa 16/4/2012- 22:51. Perché farmi dire ciò che non ho detto? Lo sfarinamento della maggioranza "anomala" e la crisi latente del governo Monti sono argomenti di Eugenio Scalfari su La Repubblica. La democrazia, aggiungo io, è cosa delicata che deve essere maneggiata con delicatezza. In Italia c'è una crisi della democrazia: è mia opinione, da sempre, che sarebbe stato preferibile andare al voto. Intanto i tre vampiri dell'ABC esigono soldi,soldi , soldi...
Scritto da ulderico monti il 17/4/2012 alle 07:11
@Giacomo, parole d'oro.
Scritto da Vittorio il 17/4/2012 alle 08:17
@Mario T. - non esiste il modello perfetto. Esiste però la capacità o incapacità di prendere decisioni e di avere in mente un'idea guida e questo in Lombardia è avvenuto. Ora si palesano le manchevolezze, ma a fronte di un ceto politico incapace e indeciso, la guida del presidente della Lombardia è stata chiara, anche se ora dobbiamo mettere mano al sistema non possiamo negare che il sistema è stato “governato”.
Scritto da Lele il 17/4/2012 alle 09:22
Non è corretto, non sta bene, attaccare troppo Formigoni: è pur sempre un nostro alleato per il governo nazionale. Orsù, ragazzi, ci vuol coerenza
Scritto da ulderico monti il 17/4/2012 alle 09:29
Caro @Giacomo (23.18), quando nel 2005 ero presidente della Giunta delle elezioni la mia posizione era stata decisiva per stabilire che non vi era incompatibilità fra le cariche di Raffaele Cattaneo in Regione e alla Sea. Questo sulla base delle leggi esistenti ma sull'opportunità di mantenere le due cariche avevo messo a verbale la mia netta contrarietà auspicando la revisione della specifica legge regionale.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/4/2012 alle 11:28
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