Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 23/4/2012 alle 10:08

 

Giulio Tremonti ieri pomeriggio: “voterei per Hollande perché condivido il suo programma che contiene le stesse tesi sostenute nel mio libro».
Dove Hollande sta sbagliando?
Guido Crosetto, Pdl ma arcinemico di Tremonti: “ho sempre pensato di essere un liberale e mi trovo a sperare nella vittoria di Hollande per non morire tedesco/montiano. C'è uno psicologo?».
Te lo paghiamo noi.
Maurizio Gasparri: “c'è stata una forte delusione verso Sarkozy e tutti sanno da tempo quale sarà l'esito finale delle elezioni in Francia”.
Mamma mia, no, la previsione favorevole di Gasparri proprio no.
Tocchiamo ferro.



Commenti dei lettori: 32 commenti -
Stavolta, Ironia giustificata.
Scritto da Maurizio il 23/4/2012 alle 10:16
Tocchiamo ferro oppure tutta questa nostra fiducia in Hollande è esagerata? Ho letto solo oggi il post di ieri. Condivido la risposta che hai fornito a @Marco Prestinoni. Ho letto con piacere anche la testimonianza di @FrancescoG, che ha indubbiamente un approccio costruttivo nei momenti di vita quotidiana, che siano di natura sociale o politica. Colgo l’occasione per dialogare con Francesco: ho saputo che il tuo ex segretario provinciale è entrato nel Comitato Promotore di Italia Futura Lombardia, la associazione di Cordero di Montezemolo. Una strada politica in ascesa, iniziata con la Rete di Leoluca Orlando, per approdare al Pd, senza disdegnare un prestigioso incarico in una partecipata lombarda. Cosa avrà mai questo Pd per non piacergli più? La gratitudine è un valore ancora presente in politica?
Scritto da Leonardo C. il 23/4/2012 alle 10:45
Confermo il mio commento sul post di ieri dedicato a Hollande. Battaglia apertissima, a sinistra di Hollande c'è un 10% soltanto. A destra di Sarkosy, c'è un 20% difficile da conquistare. Al centro è rimasto poco. Non vorrei che i socialisti francesi si sposino indissolubilmente con la sinistra radicale come è avvenuto in passato. Addio riformismo in questo caso.
Scritto da Nicola il 23/4/2012 alle 11:12
Il primo interrgogativo di @Leonardo C. è anche il mio. Esagerata questa fiducia in Hollande?
Scritto da Pd Pavia il 23/4/2012 alle 11:46
Mi auguro che Hollande diventi premier francese. Sono parole sensate e sacrosante quando dice che la tassazione deve passare dal reddito (lavoro dipendente) ai grandi patrimoni. Questo lo pensa anche Bersani e chiunque persona coerente e moderata con in testa il bene comune appoggerebbe questa tesi. Io penso che serve una vera politica anche in Italia di centrosinistra dove il focus sia sulla middle class, vero motore trainante per far ripartire i consumi di massa (economie di scala). Buon senso
Scritto da Simone Franceschetto il 23/4/2012 alle 12:06
Giuseppe, perchè ti stupisci dell'appoggio di Tremonti ad Hollande ? Sono anni che teorizza la propria ostilità contro il "mercatismo". Inoltre nella sua azione di governo ha praticato l'aumento della spesa e il conseguente innalzamento della pressione fiscale: dal manuale del perfetto socialista, quale infatti Tremonti era ai tempi di Reviglio.
Scritto da Mattia il 23/4/2012 alle 13:24
Hollande fa passare Bersani e il suo PD come un partito vetero conservatore. I commenti dei soliti noti non sono altro che un tentativo di saltare sul carro del vincitore e vanno presi per quello che valgono.
Scritto da Lorenzo M. il 23/4/2012 alle 13:32
guardando i risultati, noto con piacere che fra antimondialismo nazionalista, sinistra radicale, e socialismo francese, le ricette anti-welfare della BCE sono finite in netta minoranza : il 27 di sarko e , forse, il 9 di Bayrou ( di cui ignoro la linea sui temi economici). nella pancia del nostro paese, credo covi lo stesso sentimento : lo strapotere dei mercati è ormai identificato come la perdita delle proprie posizioni, anche dalla classe media. senza estremismi, ma riflettiamoci anche noi.
Scritto da marco il 23/4/2012 alle 13:34
Esco un momento dal seminato: nei giorni scorsi hai criticato la Lega per le sue divisioni. Dopo che Bossi e Maroni hanno fatto la pace con il loro chiarimento non hai detto più niente.
Scritto da Ugo F. il 23/4/2012 alle 13:46
Caro @Mattia, bentornato sul blog. La tua osservazione è pertinente ma l’anti “mercatismo” di Tremonti l’ho sempre ritenuto più il frutto della volontà di differenziarsi da Berlusconi che una convinzione profonda. I tempi di Reviglio non sono paragonabili a quelli odierni. Giusto?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/4/2012 alle 14:22
Caro @Ugo F., se ti accontenti dello scambio di complimenti fra Bossi e Maroni buon per te. Come se fosse la prima volta che se li fanno. Io penso che le divisioni restino profonde e astiose, forse insanabili. Ne riparleremo dopo le amministrative del prossimo mese.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/4/2012 alle 14:24
La previsione oracolare di Gasparri mi fa toccare ferro.
Scritto da Angelo Eberli il 23/4/2012 alle 15:17
Ripeto quello che ho scritto ieri: Mario Monti è un vampiro dei poveri. Spero che la vittoria socialista in Francia cambi l'indirizzo della politica europea e dia più voce alle masse operaie anche in Italia.
Scritto da Dino il 23/4/2012 alle 16:18
Questa mattina un politologo di sinistra come Michele Salvati ha scritto sul Corriere della Sera: "Mi limito a notare che, agli occhi di un italiano, i risultati economici francesi durante la presidenza Sarkosy sono stati migliori dei nostri". Quelli del Pdl, prima di fare sarcasmo, dovrebbero meditare su queste parole.
Scritto da C. Conti il 23/4/2012 alle 16:25
La cosa non mi stupisce. Penso pero' che le motivazioni di Tremonti non siano le stesse che animano l'entusiasmo di Crosetto e Gasparri. Tremonti punta al piano B della Germania, cioe' quello che nel caso vincesse Hollande e se Hollande mandasse a picco il "fiscal compact", la Germania insieme ad Olanda, Austria, Finlandia, Belgio e Lussemburgo metterebbe in atto una uscita dall'euro cosiddetta dall'alto. Di fatto l'unica veramente realizzabile. Mi pare di capire che alcune componenti del PdL e la Lega con Tremonti come guida aspirino ad aggregare la macro-regione padana alla nuova moneta (euro forte) realizzando una qualche forma di secessione economico-valutaria.In teoria i dati macroeconomici lo consentono. Il piano di Crosetto e Gasparri e' piu' terra terra aspirano semplicemente ad una leadership di Hollande per indebolire il "fiscal compact" con l'introduzione di strumenti come gli eurobonds o il cambiamento della BCE in "prestatore di ultima istanza" cosi' da scaricare il debito pubblico italiano ai partner ricchi dell'eurozona, Germania in primis. Purtroppo l'eventuale vittoria di Hollande apre scenari pericolosissimi per l'Europa e turandomi il naso spero nella vittoria di Sarkozy.
Scritto da Flavio Argentesi il 23/4/2012 alle 16:48
@Flavio Argentesi, analisi di uno che se ne intende ma non riesco a capire come possano "alcune componenti del PdL e della Lega, con Tremonti come guida, aggregare la macro-regione padana alla nuova moneta (euro forte)". Se non si realizza la secessione istituzionale non si può nemmeno avere la secessione della valuta.
Scritto da G Brielli il 23/4/2012 alle 17:38
Un terzo dei francesi ha votato per i partiti anti sistema. Non è un fenomeno solo italiano ma da noi è destinato ad aggravarsi. La Lega ormai non è più un partito d governo e si avvia a diventare, sulla destra, l'equivalente, di Grillo.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 23/4/2012 alle 17:48
Mi piace l'idea che alla prossima occasione la stessa persona sia eletta presidente della Commissione europea e del Consiglio europeo per avere un solo presidente dell'Europa. Tutti gli europeisti dovrebbero sostenere questo progetto. Dovresti parlarne sul blog.
Scritto da Bortoluzzi il 23/4/2012 alle 18:26
La Borsa va male, lo spread non va bene. Bisogna cambiare e la vittoria di Hollande offre una buona occasione anche in Italia.
Scritto da Emanuela il 23/4/2012 alle 19:35
5/6 mesi fa non avrei votato Hollande se fossi stato cittadina francese. Ieri lo avrei votato per cercare di cambiare qualcosa ma in Italia non si può prescindere da un'alleanza fra la sinistra più responsabile e i moderati del centro.
Scritto da Luisa Bersasconi il 23/4/2012 alle 20:55
La caduta delle Borse europee non è dovuta esclusivamente all'esito delle elezioni in Francia ma ad altri fattori di crisi presenti oltre che in Italia e in Spagna anche in Olanda. I conti veri con i mercati si faranno fra qualche mese.
Scritto da Adams il 23/4/2012 alle 21:35
Signora Emanuela, oggi la borsa a causa della vittoria di Hollande è andata ancora peggio.
Scritto da Claudio Ennam il 23/4/2012 alle 22:13
La ripercussione immediata in Italia del voto francese sarà l'indurimento della Lega che tornerà alle origini di anti-sistema. Non dico anti-politica, che è una balla, dico anti-sistema. Toccherà alla sinistra svolgere un'azione critica verso la destra e l'Europa mantenendola sul piano costruttivo e fortemente innovativo.
Scritto da Giovanni Pini il 23/4/2012 alle 22:32
Gentile Adamoli, datosi che spesso nel blog alcuni commentatori si riferiscono ad un'idea astratta di "riformismo", che si starebbe iniziando ad applicare in politica nel nostro paese e che temono si arresti per colpa dell' "effetto Hollande", credo sia opporuno rammentarci con qualche dato, sempre tratto da affaritaliani.it, cosa sta attualmente succedendo: "Ogni giorno un cittadino italiano si suicida per la crisi. Lo si apprende da una ricerca Eures. Le categorie più colpite sono imprenditori, disoccupati e autonomi. Quasi il 90% delle persone che si tolgono la vita sono di sesso maschile. - 3 aprile: A Gela un'anziana di 78 anni, Nunzia C., si suicida gettandosi dal quarto piano della sua casa dopo un taglio di 200 euro, da 800 a 600, alla pensione. - 29 marzo: A Verona un operaio edile di 27 anni, di origini marocchine, si da' fuoco alle gambe e alla testa dopo essersi cosparso di benzina nei pressi del municipio di Verona. - 28 marzo: A Bologna un artigiano di 58 anni di Ozzano Emilia, G.C., si da' fuoco nel parcheggio dell'Agenzia delle entrate. in via Paolo Nanni Costa. Aveva una pendenza con il fisco di 104mila euro e un processo, chiuso proprio quel giorno con una condanna, per false fatturazioni. - 27 marzo: A Trani un uomo di 49 anni si suicida lanciandosi dal balcone di casa. Di professione imbianchino, da tempo non riusciva a trovare lavoro. - 22 marzo: A Genova un disoccupato di 45 anni sale su un traliccio alla periferia della citta' e minaccia di uccidersi. Chiede aiuto per comperare scarpette ortopediche alla figlia malata. - 15 marzo: A Lucca un'infermiera di 37 anni tenta il suicidio ingerendo un liquido tossico. Aveva perso il lavoro che aveva in un ospedale della provincia di Lucca. - 9 marzo: A Ginosa Marina (Taranto) il titolare di un negozio di abbigliamento, Vincenzo Di Tinco, si impicca a un albero. Si era visto rifiutare da una banca un prestito di poco piu' di mille euro. - 26 febbraio: Vicino a Firenze un imprenditore di 64 anni si impicca nel capannone della sua azienda. Aveva problemi economici. - 25 febbraio: A Sanremo un elettricista di 47 anni, Alessandro F., si spara un colpo di pistola in bocca. Era stato licenziato da un'azienda di Taggia. - 21 febbraio: A Trento un piccolo imprenditore, schiacciato dai debiti, si getta sotto un treno alla stazione. Lo salvano gli agenti della Polfer. - 17 febbraio: A Napoli un uomo da tempo disoccupato tenta il suicidio con il gas in casa. E' la polizia, allertata dai vicini, a fermarlo. 13 febbraio: A Paterno' (Catania) un piccolo imprenditore di 57 anni si impicca a una corda legata ad un muletto. Era in preda alla disperazione a causa dei debiti della sua azienda di macchinari per l'agricoltura ad Acireale." Una curiosità sulla dichiarazione di Tremonti che hai citato, mi chiedo: si tratta dello stesso Tremonti grazie al quale Equitalia acquisì gli attuali superpoteri o di un suo fratello gemello un po' grullo, sinora mai apparso nel panorama politico? Magari mi sai rispondere a questo interrogativo. Comunque:Viva Hollande, sinceramente. Cordiali saluti a tutti i lettori.
Scritto da Carlo il 24/4/2012 alle 00:19
Le tre citazioni del post hanno un sapore ironico ma dimostrano una cosa: che in Italia la distinzione fra destra e sinistra si è molto sfumata negli ultimi anni mentre io credo che sia il caso di ripristimarla, nella sostanza e non solo a parole.
Scritto da Mario T. il 24/4/2012 alle 07:57
Caro @Leonardo C. Scusa se rispondo in ritardo: ieri giornata intensa. Ho letto anch'io del nostro ex segretario provinciale. E' un ottimo professionista che, per quanto ne so, sta facendo un egregio lavoro in Finlombarda. Quando era segretario abbiamo sempre collaborato attivamente e non posso che dire bene di lui. Non è un arrivista. Non conosco il motivo della scelta di Italia Futura (inciso: io preferisco partiti popolari). Appena possibile, glielo chiederò. Grazie del dialogo. Un saluto.
Scritto da FrancescoG. il 24/4/2012 alle 08:29
Caro @Bortoluzzi (18.26), sono entusiasta dell’idea che la stessa persona possa essere contemporaneamente presidente della Commissione europea e del Consiglio europeo. Avremmo finalmente un unico vertice molto forte sia sul Parlamento che sui governi nazionali. Gli esperti dicono che questo risultato si può conseguire senza bisogno di cambiare i Trattati europei. Naturalmente devono essere d’accordo tutti, i “socialisti e democratici” e i “popolari". La speranza è l’ultima a morire.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/4/2012 alle 08:53
Caro @Carlo (00.19), come avrai notato non uso quasi mai il termine “riformismo”. E’ una parola che una volta aveva un senso preciso contrapposta com’era al massimalismo maggioritaria nella sinistra. Oggi bisognerebbe specificare bene i progetti e i programmi, altrimenti non serve a niente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/4/2012 alle 08:57
Grazie, @Francesco. Sarà che i miei capelli e la mia barba stanno cominciando a diventare bianchi ma io, quando sento queste notizie, mi metto sul chi va là …Il referente milanese di questo Comitato Promotore è Scalpelli, che a furia di essere riformista è approdato anche a Tempi (il giornale ciellino diretto da Luigi Amicone). D’altronde, quando si parla di riformisti in salsa milanese e i nomi sono questi (aggiungerei anche Ferlini, ex Pci, ora CdO), io nutro più di una diffidenza. Sono i riformisti “galleggianti”: sempre a galla, riescono ad accreditarsi sia con il centrosinistra che con il centrodestra. Vanno bene sia agli uni che agli altri. E’ il ritratto di una generazione (Corvi è più giovane) nata nella prima metà degli anni ’50. Mi vengono in mente i cambiamenti di rotta di Adornato (dal Pci all’Udc, passando per Alleanza Democratica e per Forza Italia) che mi pare abbiano avuto poco a che fare con il mutamento di ideali politici, che è del tutto legittimo nella storia di un individuo. Ciao.
Scritto da Leonardo C. il 24/4/2012 alle 10:16
A metà degli anni ’80, quando feci l’obiettore di coscienza a Medicina Democratica, seguii con Fulvio Aurora (che poi reincontrai negli anni ’90 quando lavorava con Pippo Torri) un’indagine sui suicidi fra i cassintegrati. Non ricordo i numeri ma il disagio relativo alla perdita non solo finanziaria ma anche della propria autostima era già ampiamente diffuso. Anch’io ho sfogliato la ricerca dell’Eures che espone @Carlo. I tempi sono cambiati e, rispetto a trent’anni fa, il disagio ora è più velenoso, più sottile, più irreversibile, più totalizzante. La crisi ne è un effetto detonatore. La ricerca dell’Eures pone a confronto il numero dei suicidi fra i disoccupati nel 2006 (275) con quelli del 2010 (362). Non pervenuti quelli del 2011. Oltre la metà avvengono in una regione del nord. Il feroce e accanito dibattito sulla modifica dell’art. 18 non ha certamente aiutato.
Scritto da Leonardo C. il 24/4/2012 alle 10:21
@ Leonardo C.Prego:-) Sull'argomento generale, mi hai fatto venire in mente un dialogo con mio padre (lui era del '51). Sostenevo che troppi "di quelli buoni" della loro generazione avevano lasciato campo libero a voltagabbana di diverso colore. Mi rispose che è legittimo rivedere ideali ed appartenenza. "Il problema sono gli egoisti: c'erano, ci sono, ci saranno sempre". Bisogna individuarli e gestirne le proporzioni: in politica, al lavoro, nel sociale. Mi sa di vero. Un caro saluto.
Scritto da FrancescoG. il 24/4/2012 alle 14:52
Caro FrancescoG, tuo papà aveva perfettamente ragione ad individuare l'egoismo quale grosso limite dell'individuo. Egoismi e personalismi. Mi spiace che parli al passato di tuo papà. Buon 25 aprile a tutti gli uomini di buona volontà. Presenti e scomparsi.
Scritto da Leonardo C. il 25/4/2012 alle 11:05
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