Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 29/5/2012 alle 11:49

 
I libri di storia, i romanzi, le leggende ci hanno rimandato e descritto gli “intrighi di palazzo” in Vaticano.
Il luogo ha però conservato la sua sacralità e il cristianesimo ha continuato a forgiare l’umanesimo e la concezione della libertà di tutto l’occidente.
Ma che pena le fotografie del Pontefice di questi giorni! Quale inaudita sofferenza e solitudine ha dovuto esibire davanti ai media di tutto il mondo!
Se fosse una normale organizzazione umana (partito, azienda, sindacato) diremmo: via tutto il vertice e si tagli il cordone ombelicale con lo Ior, la banca che ha spesso creato dei guai gravissimi. Ma una istituzione finanziaria di questo tipo è indispensabile, dicono gli esperti, e la piramide ecclesiastica è complessa, praticamente invulnerabile.
Ma può essere ancora considerata invulnerabile quando le logiche finanziarie e l’opacità del potere ne minano la credibilità? Benedetto XVI  non potrebbe tagliare qualche testa, magari anche cardinalizia? Questo non gioverebbe alla “Chiesa fondata sulla roccia”, come ha ribadito lui stesso nei giorni scorsi?
Domande difficilissime che in molti sentono di poter fare come cattolici e come cittadini.


Commenti dei lettori: 39 commenti -
Giusto trattare questi argomenti spinosi. Piacerebbe anche a me avere delle risposte alle domande che fai.
Scritto da E. Losa il 29/5/2012 alle 11:54
Come cittadino non cattolico auguro una solitudine ancora maggiore al signor Ratzinger: beata solitudine, sola beatitudine. E' Seneca, mica micio micio, bau bau!
Scritto da Claudio Ennam il 29/5/2012 alle 12:12
Dopo la politica invasa dalle inchieste giudiziare adesso perfino la Chiesa di Roma conosce le irruzioni della polizia e i tribunali della Stato italiano. E' un'onda crescente di sfiducia che si abbatte sul'Italia e, per ciò che concerne il Vaticano, sul mondo occidentale. Possiamo solo sperare che si tratti di un periodo passegero.
Scritto da Nicola il 29/5/2012 alle 12:21
Ho una devota ammirazione per Joseph Ratzinger. Da anni leggo i suoi libri e ne traggo incoraggiamento e speranza. Vorrei ricordare alcuni passaggi fondamentali come la dichiarazione ecumenica “veluti si Deus daretur” e, nel celebre discorso di Ratisbona, la forte opposizione ai tentativi di dis-ellenizzazione del cristianesimo. Domenica scorsa EugenioScalfari ha definito il papa e il suo pontificato come “leziosi”. Un'offesa ingenerosa e meschina. Perché io non sono un credente e il mio desiderio di Chiesa missionaria, degli umili e dei peccatori.
Scritto da ulderico monti il 29/5/2012 alle 12:37
Io ho sempre distinto tra istituzione chiesa (c minuscola) e Chiesa (C maiuscola) Religione anche se il mondo clericale non approva e tende a confondere le due entità. È probabile che l’istituzione chiesa, gerontocrazia eccessivamente burocratizzata, avrebbe bisogno di un totale svecchiamento. Come tutte le strutture, fatte di uomini che col tempo si sclerotizzano, dopo i 65/70 anni i suoi preposti avrebbero bisogno di andare in pensione.
Scritto da Sic Est il 29/5/2012 alle 14:19
Sembra proprio che lo “Spirito Santo” che dovrebbe visitare le menti cardinalizie sia in tutt’altre faccende affaccendato. Il Vaticano ha sempre brillato per la sua opacità e per le versioni di comodo fornite su diversi casi inquietanti. Sulla banca vaticana grava perfino il sospetto di riciclaggio. Papa Luciani a suo tempo provò a far luce sulle discusse operazioni dello IOR retto da un uomo dalle specchiate virtù evangeliche come il Cardinal Marcinkus , ma è stato repentinamente “chiamato al Padre”.
Scritto da Angelo Eberli il 29/5/2012 alle 14:28
Caro Giuseppe quando si toccano certi argomenti scatta sempre il riflesso condizionato della difesa d'ufficio. E' un po' quello che succedeva e succede in tutti i partiti ideologici che erano e sono “chiesa” a modo loro e che ispirano i propri militanti a sostenere la purezza delle proprie posizioni sempre e a prescindere. C'è un piccolo problema però. Qui non abbiamo a che fare con l'ideologia, ma con la fede. Non abbiamo a che fare con un leader politico che sbaglia, ma con una Istituzione nata dal “vangelo incarnato”. Dunque anch'io che mi ritengo da sempre un guelfo più nero che bianco non sono esente dal sentire il richiamo di una difesa di Benedetto XVI e della Chiesa Istituzione. A me hanno insegnato due cose circa la fede, la Chiesa e i preti. La fede è un dono della grazia e non è qualcosa che uno se la può dare e, secondo, la fede ce l'hai a dispetto di quello che compiono gli uomini di Chiesa, uomini che molte volte ti chiedono di credere di più nella Chiesa che in Dio e nella fede. Io credo che oggi la nostra Chiesa stia attraversando una fase di confusione e di difficoltà. Certo non si può giudicare la Chiesa con le categorie della politica o della sociologia, tuttavia, la preoccupazione per ciò che sta succedendo al di là del Tevere tocca tutte le coscienze e non solo quelle dei cattolici. Per un cattolico però il senso di smarrimento è maggiore. Il Concilio Vaticano II aveva acceso speranze, ma anche messo in moto situazioni che nulla avevano a che fare con il rinnovamento e con la dottrina. Ora il problema è: che ne è stato di quello spirito? Papa Benedetto XVI è stato un protagonista di quella stagione eppure sembra timoroso nel proseguire il cammino conciliare. Il suo predecessore è stato un grande Papa. Un Papa viaggiatore e missionario che, forse, per questo ha sottovalutato la Curia romana “lasciandola” alla sua decadenza. Benedetto è un Papa diverso. Un Papa che non ha il senso della comunicazione, della teatralità, è un Papa che crede fortemente nel messaggio di Cristo, un messaggio che va al di là dei tempi umani e dei desideri. Dunque forse in questo sta il limite attuale di questo papato. L'essere distante dalle “beghe curiali” preserva, ma non evita quello che sta succedendo e che, molto probabilmente viene da lontano, viene da uomini come Sodano, come Ruini e come Bertone. C'è una massima che si racconta in ambienti vaticani quando c'è da nominare un nuovo Papa. I cardinali grandi elettori invocano la discesa dello “Spirito Santo”, appunto invocano, ma poi votano. Dunque forse è il caso anche per noi cattolici di invocare la discesa dello “Spirito Santo”, ma anche di aspettarci qualche segnale di una nuova stagione di speranza di tempi nuovi.
Scritto da roberto molinari il 29/5/2012 alle 14:36
Mano leggera ma sostanza forte. Tutto considerato condivido il post anche se potrebbe dar luogo a sfoghi anticlericali pesanti che non mi auguro. Se lo hai scritto vuol dire che hai molta stima dei tuoi lettori.
Scritto da Cittadina cattolica il 29/5/2012 alle 14:46
L'idea di dare la colpa dei trafugamenti al maggiordomo fa morire dal ridere.
Scritto da Bertoldo il 29/5/2012 alle 15:02
Quando le logiche finanziarie e l'opacità del potere minano la credibilità della Chiesa di Cristo è indispensabile che si tagli il cordone ombelicale con lo IOR e con i vari potentati economici. Il martire card.Oscar Romero affermava:"Una Chiesa che non subisce persecuzione,ma che gode dei privilegi e dell'appoggio della borghesia, non è la vera Chiesa di Cristo". Il Papa nella sua triste solitudine adotti i provvedimenti per ritrovare la VIA. provvedimenti necessari per ritrovare la via maestra.
Scritto da Ravani il 29/5/2012 alle 15:34
Caro @Angelo (14.28), il rapporto con lo IOR, per quanto noi conosciamo, è sempre stato estremamente problematico. Ricordo, seppur vagamente, che al tempo del Card. Marcinkus si discuteva molto se affidarne la guida ad un ecclesiastico o ad un laico. Ma il problema è solo questo? Ne dubito.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/5/2012 alle 16:03
Caro @Roberto (14.36), non qualificherei il tuo commento come una difesa d’ufficio. Un dubbio: che il Papa non si occupi troppo della curia romana è un grave limite? Materia molto ostica, ma propenderei a dire di no. L’ideale sarebbe che i responsabili del Vaticano e i suoi collaboratori più stretti siano scelti bene e risultino assolutamente leali al Pontefice, ma mi rendo conto che detto così è una semplice banalità.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/5/2012 alle 16:05
@Ulderico Monti, non avrei mai pensato che lei fosse un non credente. Mi sembra strano.
Scritto da Lucia S. il 29/5/2012 alle 16:37
Caro Adamoli, difficilissimo trattare questi problemi in un blog. Io sono del parere che @Angelo Eberli centri bene l'obiettivo. Lo IOR è una spina nel fianco ma probabilmente altri "vizi" segnano la vita delle curie, soprattutto di quella romana.
Scritto da Valceresio il 29/5/2012 alle 16:38
Come ben detto da @Cittadina cattolica anch’io temevo che il post odierno potesse generare una bagarre anticlericale. Mi pare, e francamente ne sono felice, che tutti ci siamo attenuti ad un livello civile di contenuti. Fossero così anche le prese di posizione di certi ambienti clericali sugli argomenti di coscienza. Una banale annotazione: la Chiesa non può dire non sapevo. A differenza degli organismi democratici (noi tutti siamo colpevoli di avere portato in parlamento ridicoli personaggi come Scilipoti anche se il pedigree glielo aveva esaminato Di Pietro), la Chiesa è un sistema monocratico in cui comanda e vigila, a tutti i livelli, solo una Persona. Non si muove foglia ….
Scritto da Sic Est il 29/5/2012 alle 17:05
Non fasciamoci la testa. In Vaticano certe cose sono sempre successe ma erano coperte dal segreto che si poteva mantenere perchè i media non erano quelli di oggi. La curia romana è un'istituzione di potere come altre nel mondo. Tutto questo fa salvo il valore del messaggio evangelico che ha influenzato profondamente e fortunatamente las nostra civiltà. Che poi il Papa possa e debba mettere in riga alcuni cardinali, questo è ammissibilie, utile e probabilmente necessario.
Scritto da Il pirata il 29/5/2012 alle 18:54
Mentre lei, Adamoli, parla di un vivo che sembra già morto, ci sono morti veri, morti bianche, morti operaie. Non una parola da parte sua, in stile Napolitano, un altro suo idolo al pari di Monti. Quest'ultimo (spero sia davvero l'ultimo dilettante che provi a governare un Paese come il nostro) non ha particolari colpe: è uno sprovveduto, uno che passa in uno scenario di tregenda. Siamo la nazione più sismica d'Europa ma la prevenzione non esiste e Monti è stato chiamato per salvare le banche, non gli operai, tanto meno gli operai che periscono sotto macerie annunciate. Sabato è festa, Napolitano ha detto che sarà una festa sobria, dimessa, in onore di quei morti. Per proteggere i glutei presidenziali ci sarà uno spiegamento di forze che sarebbe più utile altrove, diciamo nella provincia di Modena?... Per commemorare una repubblica puttana come la nostra si spenderanno milioni di euro che sarebbe “forse” meglio destinare altrove, diciamo ancora nella provincia di Modena?...
Scritto da Ferdinand il 29/5/2012 alle 19:59
@Lucia S.. Si, non sono un credente, ma ritengo che la religione sia una grande invenzione dell'umanità e tra le religioni penso che il cristianesimo sia la più affascinante. Ho letto i sacri testi, ma amo la Bibbia e ci ritorno spesso per conforto e speranza. E' così che ogni sera recito il Padre nostro, rivolto al mio Signore, Dio degli Eserciti, in cui mi piacerebbe credere. Invidio coloro che si comunicano con le sacre specie. O res mirabilis, manducat Dominum, pauper, servus et humilis.
Scritto da ulderico monti il 29/5/2012 alle 20:16
Da miscredente mi sento di dare tutta la mia comprensione e solidarietà al Papa prigioniero dei volponi della curia romana.
Scritto da Gaetano P. il 29/5/2012 alle 20:29
Sui blog abbiamo avuto il Tafano nazista, poi il Verme d'Onan che irretito dal seno di Cleopatra si illudeva d'essere un pericolissimo aspide. Ora ci tocca il Ferdinand che trincerato nell'anonimato si dedica da prode al disprezzo e alla diffamazione, invidioso di chi è migliore di lui. Migliore, se non altro, perché ha una faccia e un nome e cognome. Che l'anonimo si vergogni di se stesso?
Scritto da ulderico monti il 29/5/2012 alle 21:06
La storia del maggiordomo sembra uscita dalla penna di qualche brillante giallista. Spero che il tribunale di Roma non ridiventi il "porto delle nebbie" e vada fino in fondo nella ricerca della verità.
Scritto da Ambrogio L. il 29/5/2012 alle 21:39
Ci duole apprendere che il pregiatissimo signor @S. Est pensasse che il blog del signor @G. Adamoli, questo nostro blog, fosse terreno di feroci scorribande anticlericali. Eccellentissimo signor Est, vi sono due amori incompatibili, e che assiduamente si disputano il nostro cuore: l’amor di Dio che ci solleva verso Lui, portandoci a tutto ciò che è nobile e lodevole, e l’amor del mondo, che ci inclina verso la terra, rendendoci schiavi delle cose vane e spregevoli. Ora conviene scegliere tra questi due estremi che non ammettono punto di mezzo. L’amor di Dio è una pazzia agli occhi del mondo, santa pazzia di cui parla San Paolo, che la chiama la Follia della Croce. L’amor del mondo non è altro se non una ribellione contro Dio. E nulla di meno, o nostro signor Est, non ostante queste verità così essenziali, così chiare, non ostante questi pericoli così reali, così grandi, così frequenti d’ogni parte, noi amiamo il mondo, o se per Grazia di Dio ce ne teniamo lontani, forse nel fondo del nostro cuore si osserva che non ci sia permesso di amarlo. O caro signor Est, il nostro cuore è un vero enigma, un insieme di bene e di male, di virtù e di vizi, di grandezze e di miserie. Pax et Bonum.
Scritto da Mount Carmel il 29/5/2012 alle 21:49
@ulderico monti. Mi chiamo Ferdinando Marasca e pensavo che fosse lecito usare un nickname per manifestare le proprie idee. Lei, ex comunista ed ex uomo, invece di controbattere le mie idee, sciocche quanto vuole, si trincera dietro la sua decrepitezza per attaccarmi personalmente. Adesso capisco perché è rimasto solo.
Scritto da Ferdinand il 29/5/2012 alle 22:19
@Sic Est, è proprio vero che la Chiesa sia un sistema monocratico in cui comanda e vigila una sola Persona? Io non sono così sicura. Dalle letture che ho fatto non penso che sia mai stato così. Spesso quella Persona è stata condizionata da una "casta" molto potente e divisa nel proprio interno.
Scritto da Giovanna G. il 29/5/2012 alle 22:53
Quando si parla di Chiesa a me viene in mente soprattutto un quasi coetaneo del mio paese cui mi legano gli anni della prima giovinezza. Si è fatto prete e dopo una parentesi diocesana è andato prima in Perù e poi ad Haiti. Quando torna e ci racconta, ci si sorprende della sua umanità, della sua ricchezza e della sua forza; e delle situazioni in cui versano popoli e mondi inesplorati. Io mi sorprendo anche della sua sempre più accentuata magrezza. Fare questa esperienza di ascolto aiuta a vedere la realtà in una prospettiva meno abituale e meno scontata. Molti di voi lo conosceranno. E’ don Giuseppe Noli; in anni passati è stato responsabile della pastorale del lavoro a Varese.
Scritto da Giovanni Cogliati il 29/5/2012 alle 22:55
@Ferdinand, sono solito pubblicare tutto ma nel suo ultimo commento c'è un apprezzamento non politico ma, diciamo, "umano" su un altro lettore che la prossima volta non consentirò più.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/5/2012 alle 23:00
@Giovanni Cogliati - Ho conosciuto don Giuseppe Noli e confermo il tuo giudizio molto positivo. Quando lo vedi salutamelo. Forse si ricorda anche lui di me.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/5/2012 alle 23:02
Condivido sia il post che il commento di @Roberto Molinari. Discussione molto interessante su un tema diffcilissimo.
Scritto da Nic. il 29/5/2012 alle 23:32
@Ferdinand. E' promosso sul campo a neo Tafano nazista.Ma, mosso a pietà, posso consigliare un ottimo psico-analista.
Scritto da ulderico monti il 30/5/2012 alle 07:00
Vorrei ritornare al discorso di Ratzinger a Ratisbona, per ricordare una battuta deliziosa che, del Papa, dimostra l'arguzia e la tolleranza: “Questa coesione interiore nel cosmo della ragione non venne disturbata neanche quando una volta trapelò la notizia che uno dei colleghi aveva detto che nella nostra università c'era una stranezza: due facoltà che si occupavano di una cosa che non esisteva – di Dio. Che anche di fronte ad uno scetticismo così radicale resti necessario e ragionevole interrogarsi su Dio per mezzo della ragione e ciò debba essere fatto nel contesto della tradizione della fede cristiana: questo, nell'insieme dell'università, era una convinzione indiscussa”. Due facoltà che si occupano di una cosa che non esiste, Dio. Irrestibile, detto dal papa! Sulla questione della ellenizzazione e della dis-ellenizzazione del cristianesimo, questione controversa e probabile con-causa del malessere dell'Occidente, mi piacerebbe che dibattessero i tre circoli di Gallarate. Mi piacerebbe un dialogo pubblico tra il prf. Ghiringhelli e il neo vescovo mons. Carnevali (che una volta fu ospite della Cooperativa Arnatese). Io ci provo, che ne dite?
Scritto da ulderico monti il 30/5/2012 alle 07:50
@Ravani ha fatto molto bene a ricordare il Card. Romero. La Chiesa è molto complessa ed ha sempre svolto bene la sua missione religiosa e spirituale malgrado alcune storture del potere "romano". Don Giuseppe Noli, ricordato da @Giovanni Cogliati, è un altro degli infiniti esempi nostrani della chiesa missionaria.
Scritto da Lorenzo il 30/5/2012 alle 08:00
Per @Mount Carmel. Io non ho detto, e me ne guarderei solo dal pensarlo, che questo blog è un'enclave di miscredenti. Mi dispiace di essere stato interpretato così e me ne scuso con tutti, specialmente con @Adamoli. Ho semplicemente detto che il pensiero di @Cittadina Cattolica (guarda il suo intervento) mi trovava d'accordo. Il tema proposto, interessante, poteva ingenerare una tempesta di interventi anticlericali. Non è avvenuto.
Scritto da Sic Est il 30/5/2012 alle 08:43
Sono colpito dalla sofferenza dell'Emilia. Ho radici carniche e, da piccolo, vidi zii e cugini ricostruire dopo il terremoto. Avevo 5 anni:ho ancora un ricordo nitido. Sul tema,pensieri sparsi. La lotta tra potentati secolari e Chiesa è fortissima.Al Papa,circondato da una Curia "all'italiana", sono stati mandati messaggi fin dall'inizio del pontificato. La "classe dirigente" è migliorabile non solo in politica. L'etica e la spiritualità (cristiana e non) portano a limitare i personalismi.
Scritto da FrancescoG. il 30/5/2012 alle 08:47
@Ferdinand - Questa mattina non ho pubblicato il tuo ultimo commento ed è la prima volta che mi capita. Ospiterò ancora volentieri tutti i tuoi interventi politici, ma non quelli (velenosi e astiosi) contro altri lettori.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/5/2012 alle 09:28
@Sic Est - Non ti devi scusare proprio di niente. I tuoi interventi sono sempre bene esposti ed argomentati. La dialettica fra te e @Mount Carmel arricchisce il blog.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/5/2012 alle 09:30
@Giuseppe Adamoli. Sono stato etichettato come tafano e, ancora peggio, come nazista. Ma per il curatore di questo blog non si è trattato di "commento astioso e velenoso verso un altro lettore". Evidentemente Adamoli prende ordini dagli ex comunisti e da feccia simile. Non scriverò più e toglierò l'icona di questo blog dalla mia scrivania.
Scritto da Ferdinand il 30/5/2012 alle 10:37
@Ferdinand - In effetti c'era stato un crescendo di scambi poco gentili. Se non l'avessi fermato avremmo avuto un seguito di insulti. Se non scrivi più, ti ringrazio comunque per l'apporto che hai dato al blog.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/5/2012 alle 11:14
Felicità: è schiacciare un tafano con un mano. Felicità! Bravissimo ulderico monti, il supervecchiotto che è riuscito con la sua arguzia a provocare a tal punto ferdinand da costringerlo all'insulto e alla resa. Adesso si sta meglio senza personaggi violenti che minacciano e insultano. Ma chi si credeva, quello? A ulderico monti una doppia sambuca, paga Adamoli. Però di ulderico mi dispiace l’atteggiamento acritico nei confronti di Monti. Diciamolo, il nostro premier sta sbagliando tutto e presto lo vedremo con un badile e una carriola. Niente di disdicevole, il lavoro manuale nobilita ed è quello che deve fare Mario Monti.
Scritto da Claudio Ennam il 30/5/2012 alle 15:44
Caro @Ulderico (7.50), scusami se rispondo con un giorno di ritardo ma volevo vedere se altri lettori (di Gallarate) ti avrebbero replicato. Penso che la tua idea di mettere a confronto Mons Carnevali e l'amico prof. Robertino Ghiringhelli sia una buona idea. All'incontro assisterei molto volentieri.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/5/2012 alle 10:17
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