Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 20/7/2008 alle 10:27

Ieri mattina, sabato 19 luglio, ho ricevuto 4 mail, in cui mi si chiedeva se anch'io ero d'accordo sulle ronde del PD per la sicurezza. Per capire ho dovuto leggere i giornali. La "Provincia di Varese" sparava a tutta prima pagina questo titolo "Sicurezza: anche il PD punta sulle ronde". Sono sobbalzato sulla sedia.
Mi sono rassicurato quando ho letto il titolo della "Prealpina" in fondo a pagina 7: "No alle ronde, sì ai volontari".
Poi ho letto gli articoli. Si trattava del programma del PD lombardo illustrato da Stefano Tosi e Alessandro Alfieri, che propone "l'istituzione dei volontari della polizia municipale all'interno dei contratti territoriali per la sicurezza che la Regione può attivare". Si può condividere o no questa idea certamente opinabile, ma non si tratta certo delle ronde padane.
Da tutto questo traggo 2 insegnamenti, che valgono innanzitutto per me stesso.
Primo, con Lega Nord si può anche concordare, e quando avviene sono soddisfatto, ma dobbiamo stare lontani dal suo linguaggio. La sintassi para-leghista confonde gli elettori, danneggia la credibilità dei nostri progetti e porta acqua al mulino di Bossi.
Secondo, bisogna diffidare dei titoli dei giornali, che qualche volta distorcono il contenuto dell'articolo o dell'intervista.
Un leader politico importante mi ha detto una volta che il peggior sbaglio che si possa fare è parlar male della stampa: "Prima o poi te la fanno pagare".
Sarà, ma un richiamo ad una maggiore serietà non guasta neanche per loro.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 5 commenti -
L'idea delle ronde è solo demagogia, la più bieca in assoluto, degna della Lega. Intanto, chi proteggerà i così detti volontari quando si troveranno in situazioni di pericolo? E poi, invece di pensare alle ronde, smettano di tagliare fondi alle forze dell'ordine, che non hanno nemmeno i soldi per la benzina delle auto. La soluzione è rendere vivibili le città (in particolare le periferie), applicando strategie per una maggiore integrazione degli stranieri.
Scritto da elisa il 20/7/2008 alle 10:53
Primo: se ci accodiamo alle idee balzane della Lega, siamo finiti. E l'Italia con noi. Secondo: la stampa. Ha una grande responsabilità verso i cittadini. Per questo occorre una corretta e sana informazione. Tra l'altro esiste anche un codice deontologico. Ma poi non basta solo riportare le notizie: la stampa deve avere un ruolo anche di critica. E anche di censura, se occorre, quando qualcuno fa dichiarazioni false e scellerate ( e ultimamente chi ci governa ne ha dette anche troppe).
Scritto da Filippo G. il 20/7/2008 alle 10:58
Credo che la LN sia pericolosa, una sciocchezza micidiale rincorrerla (e farle l'occhiolino). Però credo non si possa negare che abbia fiuto nell'interpretare gli incubi dei "Padani". Perciò non scimmiottiamoli, non prendiamoli in giro, dobbiamo confrontarci duramente con loro, non ci hanno mai fatto sconti, non gliene dobbiamo fare. Fare il federalismo con loro? va bene (per me NO, a meno che non serva a mettere in crisi i rapporti con Lombardo e compagnia “mangiante”), ma non possono fare gli accordi e poi permettere che “droghino” il loro popolo con messaggi pieni d'odio. Ultima cosa… LA PREALPINA FA SCHIFO!
Scritto da Spartacus il 20/7/2008 alle 14:10
Scusate mi correggo, La Prealpina ha cambiato il direttore, magari ce la fa a riprendersi. La Provincia invece che aveva dato inizialmente molte speranze, bè, è illeggibile!
Scritto da Spartacus il 20/7/2008 alle 14:13
La provincia è il miglior giornale in provincia di Varese. Vergogna a chi dice il contrario.
Scritto da Massimo Isotta il 15/1/2013 alle 18:58
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