Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 5/6/2012 alle 15:24


Fino a una settimana fa solo le opposizioni, Lega Nord, Sel e Idv, chiedevano l’anticipo delle elezioni. Da ieri anche settori del Pd e del Pdl. Questi ultimi per contrastare il disfacimento  del loro partito.
Per quanto riguarda il centrosinistra, non mi si venga a dire che l’uscita di Stefano Fassina è solo farina del suo sacco. Il suo ragionamento palese e manifesto è che il governo “tecnico” sta facendo troppo poco sulla crescita e sul lavoro.
A parte le ironie che si potrebbero fare sugli ultimi 10 anni dei governi dei partiti (compresa l’Unione di Prodi), le considerazioni su Monti hanno un fondamento, ma questa è una verità parziale.
Il disegno è molto più ampio, forte e stringente.
La sinistra politica e sindacale vorrebbe evitare la nuova legge elettorale che, teme, possa ridimensionare il potere di condizionamento dei partiti “minori” della coalizione. Vorrebbe portare il Pd ad una alleanza esclusiva con Vendola e Di Pietro. Vorrebbe precludere allo stesso Pd di attrarre voti dall’elettorato di centro che è in cerca di rappresentanza anche per l’inconsistenza della proposta di Casini.
Fassina non è portatore di uno sfogo irrazionale ma di una linea con una sua logica serrata e precisa. In opposizione a questa logica sono contrario all’ipotesi delle elezioni anticipate.
 

Commenti dei lettori: 37 commenti -
Il tuo post odierno è lineare e di una logicità incalzate... la conclusione scaturisce naturale e limpida, come acqua di sorgente. Condivido in toto.
Scritto da giovanniderosa il 5/6/2012 alle 15:17
La proposta di Casini per la verità non si conosce ancora. Penso che il "partito della nazione" che ha in mente sorprenderà molti, compreso te.
Scritto da A.F. il 5/6/2012 alle 15:34
Chiaramente il primo commento non è ascrivibile a giovanniderosa. Di solito il giovanniderosa che conosco prende un enorme lenzuolo e vi scrive con il pennello cinghiale, il più grande pennello in commercio, e prima di arrivare al fondo del suo commento scatta l'embolia. Io, invece, sarò sintetico: se si vota adesso sarà il caos più totale. Se si vota dopo, ci dobbiamo tenere ancora il vampiro. All’orizzonte c’è soltanto una nuvola nera, che diventa demone al mio sguardo.
Scritto da Claudio Ennam il 5/6/2012 alle 16:02
L'idea del voto non è pazza, è maldestro il ragionamento che ci sta dietro perché conduce ad una fuga in avanti verso un vicolo cieco.
Scritto da G. Carlini il 5/6/2012 alle 16:19
Matteo Renzi aveva preannunciato una grande assemblea di amministratori per il 23 giugno ma immediatamente la segreteria nazionale del Pd ha convocato per lo stesso giorno la riunione dei circoli del Pd. La stessa cosa era successa l'anno scorso. Renzi quest'anno con buon senso ha annullato la sua iniziativa. La paura di Bersani è inquietante. Se pensa di vincere così la possibile competizione con il sindaco di Firenze fa un clamoroso errore.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 5/6/2012 alle 16:28
caro Giuseppe, sono assolutamente d'accordo con te, a condizione che si riesca però a rifare la legge elettorale.
Scritto da mariuccio bianchi il 5/6/2012 alle 16:57
Non è una posizione personale di Fassina, dietro s'intravvede forse anche D'Alema che non vuole dar tempo al Pdl di riorganizzarsi. Se è così la situazione si fa spessa.
Scritto da Nic. il 5/6/2012 alle 17:12
l'idea che andare oggi alle elezioni con PD/SEL/IDV equivalga a vincere facile è terribile. Primo, perchè può darsi che capiti l'imprevisto e non si vinca. Secondo, perchè significherebbe perpetuare un Parlamento di nominati. Terzo perchè i cattivissimi speculatori ne approfitterebbero immediatamente per attaccare i BTP. Vero che i partiti che sostengono Monti devono continuare a farlo; bisogna vedere quanti saranno i loro deputati che anteporranno la speranza di una riconferma con Porcellum
Scritto da b.m. il 5/6/2012 alle 17:19
Anche io sono contrario alle elezioni a settembre, ma per un discorso di inopportunità per il Paese. Troppo comodo non voler le elezioni in autunno per timore del quadro alleanza di Vasto. Gli interessi del Paese devono antecedere quelli di bottega, mi spiace molto che tanti, troppi nel PD si guardino l'ombelico.
Scritto da Loredana il 5/6/2012 alle 17:36
Condivido tutto.Far cadere Monti significa dare respiro a Fassina, D'Alema, Veltroni, responsabili e appassionati di una linea politica ambigua e contorta. Non credo che Fassina si sia messo d'accordo con Bersani: il segretario è una persona onesta, solare e intelligente e non ha bisogno di mezzucci e di mezze calzette per far sapere come la pensa. Il problema, inoltre, è sempre lo stesso: ma si può andare a votare con una legge elettorale che crea solo ammucchiate insensate dove il Ferrero o il Bertinotti o il Diliberto o il Di Pietro o il Pecoraro o il Vendola di turno condizionano tutti? Per me la risposta e no e sono d’accordo con Adamoli che questi di Sel e Idv aspettano famelicamente di ottenere posti al parlamento. Monti, tuttavia, si dia da fare, anche ponendo un deciso aut aut, perché si voti subito una legge elettorale seria, abrogando l'aborto giuridico dell'odontotecnico bergamasco.
Scritto da Sic Est il 5/6/2012 alle 17:56
Caro Giuseppe io non so se dietro alle parole di Fassina c'è la condivisione di un disegno che miri ad impedire una nuova legge elettorale. Vedo in troppi, a dire il vero, l'interesse ad andare al voto con una legge che consente di nominare e non di restituire al “popolo” la scelta per pensare che questo intento lo abbia solo Fassina e pochi altri. Certo è che nel PD stanno emergendo le diverse strategie da seguire. Tempo fa dicevo che il Governo Monti avrebbe determinato il dividersi non sulla base delle sciocchezze di Berlusconi, ma sui contenuti e le scelte di prospettiva che la politica può determinare. Credo che questo sia uno dei momenti che evidenziano, appunto, questi modi diversi di vedere e dove è legittimo avere opinioni distanti. Detto questo io sono perchè il Governo Monti duri fino alla scadenza naturale della legislatura. Sono perchè aumenti la sua azione riformatrice e imposti le basi affinchè il governo che verrà dopo e sarà un governo politico prosegua l'azione sapendo anche che ci saranno ancora e ancora anni di sacrifici da fare per tutti. Sono perchè il prossimo governo politico sia di centrosinistra a forte guida riformista che metta fuori i parolai e i demagoghi. E se questo vuol dire rompere con consuetudini e gruppi di riferimento è bene che questo avvenga perchè o il PD ha la capacità di navigare in mare aperto cercando nuovi riferimenti sulla base di una azione politica veramente diversa o saremo sempre ancorati ad antiche radici, gloriose, ma appunto radici e quindi ben ferme su di uno stesso terreno, un terreno che rischia di essere sempre più povero e ridotto.
Scritto da roberto molinari il 5/6/2012 alle 17:57
il linguaggio dominante sia di adamoli che dei commenti è sempre il politichese non ci si accorge che cosi facendo si fa un favore a grillo che dira' anche cazzate ma sono cazzate comprensibili mentre cio che dite voi è incomprensibile. Prendiamo atto peraltro che se prima era la germania a scriverci letterine con il programma elettorale oggi ci si mette anche l'america, della serie te le do io le elezioni
Scritto da angelo m il 5/6/2012 alle 18:40
Penso che la riforma elettorale sia irrinunciabile,il dubbio è come farla con un Parlamento di nominati spesso mediocri portatori di interessi "particolari".Le alleanze future sono legate appunto a questo.Se non si riuscirà a riformare la "porcata"di Calderoli sarà un bel problema per tutto il centrosx.Sul suo post per ora mi astengo anche perchè vedo nei Pisapia o DeMagistris persone degne di governare a differenza di personaggi portati da Casini alla ribalta ora in galera.Boh,..vedremo.
Scritto da emmezeta il 5/6/2012 alle 18:43
Alcuni commenti, @Mariuccio Bianchi, @b.m., @Sic Est, @Roberto Molinari, @Emmezeta si sono soffermati sulla legge elettorale. Vorrei precisare meglio il mio pensiero. Secondo me, il timore della sinistra non è di vedersi tolta la possibilità di nominare i parlamentari. Su questo sono d’accordo anche loro. La ragione è un’altra: temono un sistema a doppio turno che riduca il peso delle estreme, oppure il formarsi di collegi più piccoli (tipo spagnolo) che favoriscano i partiti più grandi. Sel e Idv lo hanno fatto sapere chiaramente e la loro è una posizione assolutamente legittima e comprensibile che però cozza contro la linea del Pd. Ho fiducia che questa linea sia mantenuta affinché le coalizioni non diventino ammucchiate che poi non riescono a governare. Nessuna contrarietà di principio che Di Pietro e Vendola siano parte della coalizione col Pd, ma non in esclusiva, quindi con un programma rigoroso e infine con garanzie solide per il suo rispetto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/6/2012 alle 18:46
@Loredana, vista che sei una pasionaria di Bersani, ti informo che il segretario è il primo a dire che bisogna portare avanti l'intesa fra centrosinistra e moderati.
Scritto da Nicola il 5/6/2012 alle 19:59
Ha ragione Fassina: al voto subito. In caso contrario il Pd finirà prigioniero dei tatticismi del centro e addio alternativa vera.
Scritto da Dino il 5/6/2012 alle 20:17
Ballarò, questa sera. Floris: "Ministro Profumo crede che l'Italia sia diversa dalla Spagna?" Ministro Profumo: "Sì, credo che lo è". Ricordo che il ministro Profumo ha il dicastero dell'Istruzione ...
Scritto da Claudio Ennam il 5/6/2012 alle 22:37
Mi piaci soprattutto quando riconosci che la spinta della sinistra al voto anticipato è assolutamente legittima anche se tu non la condividi. Sono di un'idea completamente diversa essendo io favorevole al voto ad ottobre ma tu almeno non demonizzi chi la pensa in modo diverso. Troppi del Pd sono abituati a demonizzare gli avversari..
Scritto da Osvaldo il 5/6/2012 alle 23:47
Mi auguro che la direzione di venerdì tolga definitivamente dal tavolo questa sciocchezza delle elezioni a attobre e faccia chiarezza sulle primarie e sui contenuti della ricostruzione dell'Italia, come la chiama Bersani. La gente è volubile e il Pd potrebbe guadagnare consensi ma anche perderne ancora rispetto al 33% di 4 anni fa (oggi siamo al 25% secondo i sondaggi).
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 6/6/2012 alle 08:19
Se continuate ad appoggiare questo governo finirete male, quante volte ve lo devo ripetere?.
Scritto da Dino il 6/6/2012 alle 08:57
@angelo m. (18.40) - Ti pare che parlare di sistema elettorale, che è la quintessenza della rappresentanza democratica, sia politichese? E' la premessa per Istituzioni che funzionino. Se "sfogli" i post degli ultimi mesi ti renderai conto che abbiamo trattato problemi che sono tuttaltro che materia politicante. Non lo sono le "unioni civili", gli intrighi nel Vaticano, l'Europa, l'aeroporto di Malpensa, gli scamdali di Lusi, della Lega e nella Regione Lombardia, il rapporto terremoti-sviluppo e molto altro. Se poi tu mi suggerisci qualche altro argomento, te ne sono grato.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/6/2012 alle 09:08
La penso esattamente come te e Mariuccio Bianchi.Qualora evaporasse il governo Monti con una UE ancora incerta sul suo futuro istituzionale in economia come in politica è facile immaginare cosa potrebbe accadere alle nostre latitudini. Vincere le elezioni anticipate sarebbe una vittoria di Pirro
Scritto da cesare chiericati il 6/6/2012 alle 09:21
Commenti di grande equilibrio. Il Pd deve portare il peso del governo Monti con senso di responsabilità. Se lo farà sarà premiato. Magari potrei votarlo anch'io.
Scritto da Bianchi Giò il 6/6/2012 alle 10:14
Spero che non si voti ad Ottobre. Io mi aspetto però di vedere a fase della crescita di Monti e Passera, perchè i primi 6 mesi di governo hanno impoverito la classe media e non hanno portato alcun valore aggiunto per i lavoratori dipendenti. E' molto facile prendersela con chi le tasse già le paga. Non servirebbero laureati e professori bocconiani. Chiaramente se il governo Monti proseguisse in questa linea, il mio giudizio nei suoi confronti sarebbe negativo. Ma io credo che posa cambiare.
Scritto da Simone Franceschetto il 6/6/2012 alle 10:35
non è politichese quando si parla di cose concrete ma ad es fassina dice si alle elezioni ad ottobre perchè nessuno pensa che si fara una nuova legge elettorale entro l'anno, voi rispondete che se casini se vendolas se di pietro se bersani se d'alema addirittura si ritira in ballo prodi, dietro le parole di fassina ci sarebbe un disegno che coivolge la sinistra sindacale o meno, adamoli questo non è politichese peraltro incompeensibile ?
Scritto da angelo m il 6/6/2012 alle 10:55
@Cesare Chiericati, d'accordo con te. Qualcuno sta scherzando col fuoco. La crisi è ancora profonda. Monti con la sua credibilità può fare di più di molti altri.
Scritto da Emanuela il 6/6/2012 alle 12:15
Concordo: NO a elezioni anticipate. Ma, questo è il punto, che succede da qui al 2013? La mia tesi della paralisi progressiva del governo a causa delle spinte contrapposte dei partiti costretti a sostenerlo, non è smentita, bensì confermata dai fatti. La logica dei partiti è inesorabile e conduce ad accelerare il processo di paralisi. Così nel PD non sarà sufficiente che il segretario si ooponga, se un dirigente del livello di Fassina si pronuncia, significa che la frana s'è mossa.
Scritto da ulderico monti il 6/6/2012 alle 12:59
Concordo con il contenuto del post e sulla precisazione delle 18.46. Confesso anche il mio sconforto nel vedere un Pd che non riesce a mostrare una linea politica univoca. Purtroppo temo che la riforma elettorale si stia trasformando in una chimera: troppa gente, anche nel Pd, non riesce ad avere una visione tesa all’interesse generale; troppi i personalismi. Sarò anche patetico, ma continuo ad invocare il cambiamento, e quando dico cambiamento non mi riferisco tanto all’anagrafe, quanto alle “facce”. Non ci possono essere uomini per tutte le stagioni.
Scritto da Angelo Eberli il 6/6/2012 alle 13:02
La frana della crisi di governo si è mossa. La mia posizione, irrilevante e ininfluente, ma non per me, è: Si alle posizioni della Germania; Si al governo Monti; No alle primarie di coalizione; No a coalizioni con gli estremisti di sinistra; No a coalizioni con SEL e IdV; Si alla elezione diretta del Presidente della Repubblica; Si al sistema elettorale francese.
Scritto da ulderico monti il 6/6/2012 alle 13:41
Mi consenta, signor Franceschetto: lei è un disfattista! Questo è il miglior governo dal medioevo a oggi. Lei mi sta dicendo che lo spread è calato di pochissimo rispetto alle attese? Disfattista! Lei mi sta dicendo che la borsa è ai minimi di sempre (l’indice di Piazza Affari con Monti ha toccato i 12.560 in intraday)? Disfattista! Lei mi sta dicendo che la raccolta fiscale è diminuita rispetto a quella effettuata dal governo precedente durante lo stesso periodo? Disfattista! Lei mi sta dicendo che non c’è traccia di crescita, la disoccupazione aumenta, la chiusura delle PMI non accenna a diminuire e i suicidi legati alla crisi sono in aumento? Disfattista! Sono le persone come lei che rovinano l’Italia! Invece di inchinarsi, anzi prosternarsi come fanno Adamoli, Casini, Bersani e Napolitano (in rigoroso ordine d’importanza) di fronte a questo governo capace, lungimirante ed equino, nel senso di equo sì ma non troppo, lei cosa fa? Critica, critica, critica. Disfattista!
Scritto da Claudio Ennam il 6/6/2012 alle 13:43
@Cesare Chiericati (9.21) - "Vittoria di Pirro", caro Cesare, questo è anche il mio fondatissimo timore.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/6/2012 alle 14:58
@Angelo Eberli (13.02) - No, Angelo, non penso che siano solo personalismi, sono linee strategiche diverse. Il che non mi turba affatto, essendo io un fan del libero dibattito interno. Dal mio punto di vista chiunque sarebbe legittimato a manifestare queste posizioni contrastanti ma non il responsabile economico del Pd. E' questo che non va per nulla e chiama in causa direttamente il segretario del partito.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/6/2012 alle 15:03
@Claudio Ennam (13.43) - Beh, l’ironia sull’ordine d’importanza me la poteva risparmiare. Dopo tutto le offro quotidianamente il destro per liberare la sua brillantezza uscendo dalle grinfie della “bestia”, o no?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/6/2012 alle 15:05
@Ulderico Monti ha ragione: qualcosa di franoso si è mosso nel PD. Bersani deve far di tutto per arginare la deriva creata da quelli che amano le disfatte (sono sempre quelli che hanno regalato per venti anni il nostro Paese alla triade Berlusconi Bossi Tremonti con tutte le conseguenze perniciose che abbiamo sotto gli occhi). Quello che non riesco a capire è perché un tipo come Fassina (responsabile economico del PD – sic -non so con quale padronanza di quella difficile scienza) non viene rimosso e magari messo a fare qualcosa di meno impegnativo e comunque con meno occasioni di creare danni. Il PD non può essere il padre putativo di partiti concorrenti ,Sel e Idv, che più che figli dimostrano di essere agguerriti, famelici concorrenti. Il PD deve seguire la propria strada magari facendo pulizia interna della zavorra che ancora si trascina. Oggi, oltre alla soluzione della crisi economica misconosciuta per anni dalla famigerata triade, occorre, lo ripeterò sempre, una buona legge elettorale che abroghi quella, insensata, attuale.
Scritto da Sic Est il 6/6/2012 alle 15:08
@ Claudio Ennam la sua affermazione è tuttavia efficace. Ho colto il senso ironico dell'intervento. Allo stato attuale non c'è assolutamente traccia di crescita. Questo non dipende solo da Monti, ma questo governo cmq ha impoverito i lavoratori dipendenti. Non è chiaramente un governo di centrosinistra e continua ad essere appoggiato solo per ragioni di emergenza. Se le entrate fiscali non bastano (4 mld) allora la strategia del governo è stata sbagliata. Basiamoci sui fatti. Deve cambiare
Scritto da Simone Franceschetto il 6/6/2012 alle 15:11
Ma quale ironia, signor Adamoli? Penso davvero che Napolitano ormai non conti più niente, il settennato sta finalmente scadendo, e dopo l'infelice scelta di piazzare un contabile nel ruolo che fu di De Gasperi e Goria, anche la popolarità del nostro presidente è agli sgoccioli. Bersani vive di Crozza riflessa e se non ci fossero i comici genovesi chi ne parlerebbe più? Casini, rispetto ai due succitati conta. Non come lei, ma conta. Lui conta sempre e poi decide da che parte stare.
Scritto da Claudio Ennam il 6/6/2012 alle 15:27
Visto come stanno andando le nomine delle "Autority", perdo ogni speranza nella capacità di autoemendarsi dei partiti. Il Pd non avrebbe dovuto soggiacere a questa squallida logica spartitoria. L'antipolitica festeggia.
Scritto da Angelo Eberli il 6/6/2012 alle 16:07
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