Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 1/7/2012 alle 08:58

 
Benché mi sia sempre sentito alternativo alla Lega, il mio augurio a Roberto Maroni, nuovo leader, è sincero
Gli auguro di scrollarsi di dosso l’ombra di Bossi; di rilanciare l’Italia federale e non la secessione padana; di smetterla con la panzana dei milioni di baionette; di abbandonare il localismo esasperato e di ricercare un equilibrio territoriale valido nel mondo globalizzato.
Sarebbe un modo per trattenere nel campo della politica e delle istituzioni molte migliaia di persone che lasciando la Lega non sceglierebbero altri partiti ma diventerebbero preda del disimpegno totale e rabbioso.
Questa Lega potrebbe essere un competitore credibile del Pd e del centrosinistra con cui discutere di grandi riforme costituzionale e istituzionali.  
  

Commenti dei lettori: 47 commenti -
Maroni non avrà mai il carisma di Bossi ma forse sarà più attento ai problemi concreti del Paese e farà meno smargiassate. Mah?
Scritto da Valceresio il 1/7/2012 alle 10:15
Bentornato, caro Giuseppe. Ben ritrovati. Se consideriamo le dichiarazioni e l´atteggiamento tenuto da Maroni nei mesi scorsi, le premesse non sono buone. Dubito che il nuovo corso della Lega prospetti qualcosa che si possa considerare un valido apporto alle grandi riforme costituzionali e istituzionali di questo Paese. Un primo segno di continuità con l´era Bossi è la conferma dell´acclamazione come metodo di elezione del segretario del partito. Certo non è una manifestazione di forza e di autorità di Maroni, bensì la necessità di nascondere, dietro l´unanimismo di facciata, divisioni interne che condizioneranno inevitabilmente il futuro prossimo della Lega. Bossi pare essere ancora lì a esercitare tutta la sua influenza, il cerchio magico avrà forse accorciato il proprio raggio, ma controlla ancora saldamente il controllo degli apparati di partito. Non ultime, le antiche aspirazioni secessioniste e antirepubblicane che, sopite in questi anni di governo, sembrano destinate a marcare la linea politica della Lega nei prossimi mesi. No, a Maroni e alla Lega io non faccio gli auguri. Spero, piuttosto, che non superino la soglia di sbarramento. Per le posizioni antagonistiche non sono loro i competitori del PD, bensì i vari Cordero di Montezemolo, Passera e quanti altri nei prossimi mesi tenteranno l´arrembaggio al centro per scompigliare le carte di Bersani e, chi lo sa, magari a trovare, non nel PD, ma in una sua parte, dei probabili alleati. Sto pensando a Renzi, anche se da qui alle elezioni ne vedremo di cambiamenti.
Scritto da Leonardo C. il 1/7/2012 alle 10:28
Se queste cose le avesse scritte Marantelli l'avrebbero subito accusato di essere il solito leccaculo di Bossi prima e di Maroni adesso. Siccome le hai scritte tu nessuno dirà niente, scommettiamo che succederà anche questa volta?
Scritto da Iscritto Varese il 1/7/2012 alle 10:40
Totalmente d'accordo con @Leonardo C.
Scritto da Mario T. il 1/7/2012 alle 11:06
Mi unisco agli auguri, ma con molta diffidenza. Fino ad ora non ho registrato una significativa discontinuità tra la vecchia e la nuova Lega.2. Se Maroni volesse davvero essere credibile, dovrebbe togliere da subito l'appoggio a Formigoni. Devo correggermi; una proposta seria è arrivata: il referendum per abrogare la legge Merlin.
Scritto da Angelo Eberli il 1/7/2012 alle 11:47
Caro @Leonardo, temo anch’io che il futuro della Lega possa essere quello che tu descrivi. Capisco molto bene anche la diffidenza di @Angelo Eberli. Tuttavia un augurio mi sento di farlo a Maroni. La nuova Lega, semmai ci sarà, la vedremo nei prossimi mesi. Oggi ad Assago resterà nella tradizione sia per quanto riguardo il rito dell’elezione del segretario sia per la strategia programmatica. Maroni afferma che vuole uscire dal cono d’ombra bossiano? Ebbene ha una sola possibilità, quella di cambiare linea politica. Ci credo poco ma ci spero, non per una impossibile intesa di governo a livello nazionale o locale ma solo per un confronto di carattere costituzionale ed istituzionale che non deve pregiudizialmente tagliare fuori nessuno
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/7/2012 alle 11:53
Beh, un augurio all'inizio di un nuovo compito non lo si deve negare a nessuno. Sulla diffidenza verso il nuovo corso concordo pienamente.
Scritto da Simona il 1/7/2012 alle 11:56
Sia piu'selettivo, signor Adamoli. Negli ultimi tempi sta imbarcando commentatori che frequentano retrivi luoghi comuni. Qualche esempio. @Francesca S. scrive che i tedeschi sono disciplinati; @Cittadina cattolica commenta candida che non solo gli Ebrei possono occuparsi di economia; per finire @cane di paglia ricorda che i negri ce l'hanno duro. Proprio un bel blog! 
Scritto da Claudio Ennam il 1/7/2012 alle 12:51
Non so niente del Pd ma @Iscritto Varese fa un'osservazione giusta. Sia nel partito popolare che nella Margherita tu potevi dire tutto quello che volevi, al massimo raccoglievi qualche critica mai accuse malevoli. Hai sempre goduto di un prestigio che anch'io ritenevo meritato finché non hai deciso di abbandonare molti amici veri e di confluire nel Pd. Qui potrai essere il fiore all'occhiello ma non potrai incidere veramente. Era e resta il partito degli ex comunisti.
Scritto da Tuo ex sostenitore il 1/7/2012 alle 13:21
Caro Adamoli, da poco tempo si è concluso l’intervento di Roberto Maroni colui che è destinato a diventare il nuovo segretario della Lega Nord. Le parole che mi hanno maggiormente colpito sono: Indipendenza della Padania, Fuori dall’euro, Fuori da questa Europa a favore di un’unione europea composta da rappresentanze locali, l’inserimento di valuta regionale. Alla luce di questi futuri indirizzi politici della Lega come la vorrebbe Maroni, quale è la tua opinione?
Scritto da Ernesto Alberichi il 1/7/2012 alle 13:26
“Via da Roma”, hanno tuonato oggi i leghisti. Allora, via dal Parlamento e via dalle partecipate nazionali. E via il leghista Flavio Cattaneo dalle curve della compagna Sabrina Ferilli. P.S. scaramantico per la serata: ma se Monti non ha mai assistito alle partite della Nazionale – ed è andato tutto bene – perché mai deve andarci proprio questa sera??? Fermiamolo!!! E non si porti Bondi, per l’amor del cielo! Povero Bondi, e dire che sorride spesso ma ha un’aria così emaciata, che non farebbe il bene delle telecamere di tutto il mondo che riprendono l’evento. Giarda, manco a parlarne. Occorre tosto un rito propiziatorio prima della serata. Rimanete a casa per favore! Sono esperti dei provvedimenti “salva-Italia”, facciano quindi “un’assenza salva-Italia”!
Scritto da Evangelina Ranquileo il 1/7/2012 alle 14:36
@Claudio Ennam - Eh si. Per fortuna c’è lei che alza la qualità del blog. Chissà se è sempre lei che alza, controcorrente, anche il numero dei lettori?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/7/2012 alle 15:29
@Ernesto Alberichi - Ho scritto il post degli auguri a Maroni prima ancora di ascoltare il suo discorso, quello di Bossi e degli altri maggiorenti perché non mi attendevo niente di meglio. Oggi doveva essere eletto all’unanimità senza scatenare nostalgie bossiane. Fra qualche tempo vedremo. Se le posizioni saranno le stesse (come è molto probabile) non si potrà fare insieme nessuna riforma.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/7/2012 alle 15:32
@Evangelina Ranquileo - Simpatico assai il tuo commento. “Un’assenza salva Italia” potrebbe essere salvifica. Per il calcio sono così scaramantico che quando seguo le partite del Milan ho tutti i miei riti pazzi. Sto toccando ferro.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/7/2012 alle 15:37
caro Giuseppe,capisco che il bon ton, la cortesia da buoni cavalieri d'altri tempi sia in fondo una cosa apprezzabile in questi tempi di politica volgare e sguaiata, non rispettosa di idee e delle persone che esprimono idee e non solo vuote parole. Credo però che sia per le cose dette da maroni al congresso del suo partito, sia per la politica della Lega, che, dopo lo sfascio degli anni passati, flirta con berlusconi in chiave antiMonti, sia meglio per noi preoccuparci d'altro.
Scritto da mariuccio bianchi il 1/7/2012 alle 15:53
Sono anch'io antileghista ma quanta durezza per un semplice augurio. Concordo con @Simona: un augurio di buon lavoro non si nega a nessuno.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 1/7/2012 alle 16:49
Visto, signor Adamoli? Uno dei suoi nuovi commentatori, aplomb britannico, modi cortesi, voce vellutata, sta cercando di metterla in difficoltà. Lo sapevo! Sapevo che dietro il nome di @Ernesto Alberichi si nasconde un serpente. Striscia nell’erba grassa di quelle terre che danno qualche zucca e nutrono sparute vacche da latte. Due torroni, un liuto ed è finita. Sono infidi nel loro vestito, a pelle, squamato, impeccabile. Ma sputano veleno: vel! Vel! (questo è il sibilo dei serpenti della Bassa). Se fossi in lei, caro signor Adamoli, userei il bastone.
Scritto da Claudio Ennam il 1/7/2012 alle 17:03
@La Timida, La citazione che lei ha ricopiato dal Talmud è veramente bella. Ora le propongo una riflessione analoga scritta da Madre Teresa di Calcutta. Sono certo che sarà gradita sia a lei che a molti lettori. Eccola:C'erano due donne che non si erano mai conosciute; una non la ricordi,l'altra la chiami mamma. La prima ti ha dato la vita, la seconda ti ha insegnato a viverla. La prima ti ha creato il bisogno d'amore, la seconda era li per soddisfarlo. Una ti ha dato la nazionalità l'altra il nome. Una il seme della crescita, l'altra uno scopo. Una ti ha creato emozioni,l'altra ha colmato le tue paure. Una ha visto il tuo primo sorriso, l'altra ti ha asciugato le lacrime. Una ti ha lasciato, era tutto quello che poteva fare. L'altra pregava per un bambino e il Signore l'ha condotta a te. E ora mi chiedi la perenne domanda: eredità o ambiente, da chi sono plasmato? Da nessuno dei due, solo da due diversi amori. Madre Teresa di Calcutta
Scritto da Ernesto Alberichi il 1/7/2012 alle 17:13
Non credo sia proprio possibile fare gli auguri a Mario Monti e, nello stesso tempo, a Roberto Maroni: il primo si è rivelato uno statista di grande spessore che ha conquistato la stima dell’Europa e di Obama per aver affrontato riforme vitali che da tre-quattro decenni erano state accantonate; il secondo è un politicante populista assai meno folcloristico del suo maestro Bossi. Gli scenari del mondo sono cambiati e la Lega ha ampiamente dimostrato la sua inconsistenza culturale e politica; per oltre un decennio è stata il “cane di guardia del berlusconismo” ha partecipato all’abbuffata del governo e del sottogoverno, portando in dote il consenso di quei cittadini “spaesati” nel mondo globalizzato che insidia le loro certezze e il loro benessere, ma non ha mai avuto una prospettiva credibile. La sua crisi non è solo determinata dalle inchieste giudiziarie che hanno messo in luce gli scandali che venivano addebitati agli altri, oppure dalle lotte di correnti che hanno visto l’indebolimento della egemonia lombarda rispetto a quella veneta, ma soprattutto dal fallimento dei suoi sindaci nel rapporti ai problemi del territorio: nelle regioni settentrionali è continuato lo scempio del paesaggio e del territorio e la proposta secessionista-federalista si auto-annulla. Il secessionismo è una rottura, una divisione, il federalismo è un processo di composizione cooperativa: definendoli intercambiabili si distrugge qualsiasi loro credibilità. In questo momento di recessione in cui si fa fatica a trovare i soldi per i problemi essenziali il federalismo può funzionare solo se riesce a diminuire i costi del sistema, o si taglia la spesa improduttiva statale o si diminuisce l’altrettanto imponente spesa regionale non utile (si vedano gli ultimi scandali regionali). Lo scenario del mondo è cambiato e gli italiani hanno voltato le spalle alla politica-spettacolo che rincorre gli umori popolari ma non sa affrontare i problemi nuovi posti dall’ingovernabilità del capitalismo finanziario. La crisi economica, che sta eguagliando la grande depressione degli anni Trenta, ha introdotto una nuova distinzione tra la politica come progetto da attuare in prospettiva storica e la politica-protesta che può illudere temporaneamente gli “spaesati” i quali ormai hanno abbandonato la Lega per inseguire la chimera Grillo. Il Partito Democratico è accreditato come il possibile vincitore delle prossime elezioni di primavera ma deve scontare la generale avversione degli italiani per i partiti e, in generale, per tutti i processi di mediazione politica. Deve però uscire dalla ambiguità di fondo. O è un partito di governo (come è stata la Democrazia Cristiana), o un partito d’opposizione (come il Partito Comunista) ma giammai un ibrido “partito pigliatutto” a cui importa soltanto conquistare il potere senza essere poi in grado di gestirlo. Il centro-sinistra ha vinto due volte contro la destra ma ha affossato i due governi dignitosamente guidati da Prodi: questa è l’ultima “chance” per dimostrarsi credibile, non attraverso il “gioco” delle alleanze con l’ultra-sinistra radicale ma stipulando un patto chiaro con gli elettori e la società. Gli interlocutori “affidabili” dei partiti sono i cittadini, i personaggi della società civile, non i leader usurati e in disarmo.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 1/7/2012 alle 17:23
Siamo in un post di auguri? E allora faccio anch’io il mio augurio: auguro questa sera all’Italia di vincere senza i gol di Balotelli. Non voglio che sia una minoranza bresciana a determinare la vittoria. Non voglio che domani i giornali latrino sui temi dell’accoglienza, dell’adozione, della discriminazione, della lacrimazione della mamma. Voglio che si vinca con la parte autenticamente italiana. Quella dei Di Natale, quella degli Abate, dei Barzagli, dei Marchisio. Lavoratori seri, quasi oscuri, lontani dai clamori. Nessuno parla di loro. Nessuno li intervista. Neanche una foto. Che colpa ha Marchisio di essere nato con la pelle bianca? Che colpa ha Di Natale di essere nato in una normale famiglia napoletana? Con la mamma e il papà naturali? Che colpa ha Barzagli di avere un filo di pancetta e non gli addominali scolpiti? Rispettiamoli. Questo è l’Europeo del Rispetto ma ci siamo dimenticati che se non rispettiamo quelli che ci somigliano come possiamo rispettare gli altri? I mostri?
Scritto da Claudio Ennam il 1/7/2012 alle 17:27
@Claudio Ennam, lei corre troppo velocemente; con la domanda che pone a @Cittadina cattolica: Vuole forse mandarCi tutti in qualche campo di lavoro? Lei cita la fase 3! Nella fretta ha saltato due fasi preliminari cioè: 1) Dobbiamo imbrattare le vetrine dei suoi 4 negozi con la scritta Jude!!!! 2) La dobbiamo segregare in un ghetto allestito magari nel cremonese infestato da serpenti che sibilano vel! Vel! giorno e notte. Questa è la procedura e deve essere rispettata. Quindi si rilassi e attenda pazientemente la fase 1. Mi aspettavo che citasse le 3T della mia provincia che stanno per: Turòn – Turàs – Tetàs e questa è una sua grave lacuna. Per concludere le faccio una confidenza che sicuramente la farà imbestialire perché vanifica il suo assiduo impegno per rendersi detestabile, ovvero: lei mi è simpatico!.
Scritto da Ernesto Alberichi il 1/7/2012 alle 18:20
Complimenti a @C.M. Fiori che ci ha ricordato che le ammucchiate non hanno mai portato fortuna al PD. Teniamone conto quando si parla di primarie allargate: è come salire sul trapezio facendo a meno della rete di protezione.
Scritto da Sic Est il 1/7/2012 alle 18:54
Caro @Massimo, penso di essermi proprio spiegato male se anche tu mi hai frainteso. A Mario Monti avevo fatto gli auguri nel novembre scorso poi ho cominciato a rivolgergli le congratulazioni per come stava dirigendo il governo. Tanto è vero che sono generalmente considerato un fervente montiano. Fervente è troppo, ma un suo estimatore lo sono certamente e penso che non sarà facile sostituirlo dopo le elezioni della prossima primavera. A Maroni invece ho sempre rivolto anche sul blog un sacco di critiche ricordando che si era distinto da Bossi soltanto in due occasioni: nel 1994 quando non voleva il ribaltone di Berlusconi e alcuni mesi fa quando aveva difeso il sindaco di Verona, FlavioTosi. Il 3 maggio scorso ho aspramente criticato Maroni per “il ripetuto sbaciucchiamento pubblico con Bossi sui palchi dei comizi”. Il mio, quindi, è un semplice augurio di buon lavoro sperando (ma ci credo assai poco, lo ripeto) che risolva le contraddizioni più profonde che tu citi ed escludendo ogni collaborazione di governo a qualsivoglia livello.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/7/2012 alle 19:04
@Ernesto Alberichi, complimenti per aver riportato alle 17,13 un brano bellissimo di Madre Teresa di Calcutta che tutti dovremmo meditare.
Scritto da Giovanna G. il 1/7/2012 alle 19:23
L’amore, che profonde dalle parole di Madre Teresa di Calcutta, offerte a noi oggi dal signor @Ernesto Alberichi, e che sgorga dai versi del Talmud, proposti ieri da una Sorella del signor @Claudio Ennam (non quella Vedova che risiede in Eretz Israel ma quella Timida), possa benedire e illuminare questa agorà per i decenni a venire. La nostra ammirazione per la Santa contemporanea Madre Teresa di Calcutta è oltre modo smisurata, non meno piena di quella verso Santa Teresa di Lisieux, la Santa del Bambino Gesù, la monaca del nostro Carmelo. Pax et bonum.
Scritto da Mount Carmel il 1/7/2012 alle 19:44
Ernesto, mi permetta di chiamarla Alberichi, Cremona è una delle mie città elettive. Conosco tutto di Cremona. Anche Mina. E il suo culatello. Di Cremona, non di Mina.
Scritto da Claudio Ennam il 1/7/2012 alle 19:56
@Giuseppe Adamoli ha due palle d’acciaio. Tutti l’attaccano ma lui, calcolante, sa rintuzzare tutti. Maroni si alleerà con Berlusconi e insieme spazzeranno ogni resistenza sul loro cammino. Non ci vorrà molto. La crisi è spaventosa e il fallimento di Monti totale. Chi ha appoggiato il professore pagherà conseguenze elettorali inimmaginabili. Intere compagini partitiche lasceranno la scena che verrà offuscata, per un periodo brevissimo, dai grillini per poi lasciare campo al nuovo Berlusconi. Avvicinarsi ora a Maroni è lungimiranza politica. Personalmente voglio che Monti cada. Se poi si fa male, meglio ancora.
Scritto da Max Liberti il 1/7/2012 alle 19:57
Tempo un anno e Bossi si riprenderà la Lega nonostante l'età e voi finirete di fare questi discorsi inutili.
Scritto da Bossiano doc il 1/7/2012 alle 20:09
@Evangelina Ranquileo, mi sa che sulla scaramanzia avevi visto giusto.
Scritto da Luisa B. il 1/7/2012 alle 20:55
Impressioni dopo il primo tempo. Monti porta sfiga. E non conosce l'inno nazionale. Speriamo caschi l'aereo che dovrebbe riportarlo sul pianeta di Papalla, da dove proviene.
Scritto da Claudio Ennam il 1/7/2012 alle 21:08
Non trasformiamo una partita di calcio nella metafora della politica italiana ed europea. E' solo uno sport.
Scritto da Simona il 1/7/2012 alle 21:15
Ieri a Milano ha parlato Bersani al forum Pd delle regioni del nord. Non so se l'avete notato anche voi ma i giornali gli hanno dedicato poche righe, compreso il Corriere che è un giornale milanese e il più importante in Italia. Un brutto segno per il Pd.
Scritto da Elisabetta C. il 1/7/2012 alle 21:52
Questa serata dal clima torrido, dove tutto è statico, tutto è silenzioso, tutto è faticoso, non passa un filo d’aria e nemmeno un auto per la strada, mi ricorda l’atmosfera di ‘Mississippi Burning – Le radici dell’odio’. Per l’esito infausto della partita di oggi, spero non si vada a cercare un ‘colpevole’ nero (Balotelli): come nel film, il colpevole è bianco, dai glaciali occhi azzurri. Forse è veramente Mario Monti come scrivono altri commentatori che mi precedono.
Scritto da eg il 1/7/2012 alle 22:34
Del commento di @Fiori più che il facile e scontato attacco alla Lega (Adamoli è stato correttamente educato) mi piace la messa in guardia contro l'illusione del Pd che sia facile vincere e soprattutto governare. Guarderò con attenzione al secondo forum di Todi che si terrà in autunno per cercare di dare un senso cultural-politico ai movimenti cattolici presenti sul territorio.
Scritto da Francesco P. il 1/7/2012 alle 22:34
Sottoscrivo il commento serio e sobrio di @Simona.
Scritto da Pd Pavia il 1/7/2012 alle 23:09
L’annunciata spending review in sanità ha avuto i suoi effetti già questa sera: il taglio degli antinfiammatori ha causato una sequenza di infortuni muscolari fra i calciatori che hanno segnato il decorso sfortunato della partita. Io l’avevo detto di fermarlo. Non ci siamo riusciti prima del suo imbarco per Kiev, facciamolo almeno prima della manovra di questa settimana. Anche Balotelli c’ha messo del suo: ha promesso di fare quattro goal e ne ha subiti quattro. Certi pronostici non si fanno mai. Per non parlare di Buffon che, nonostante la vittoria sulla Germania, esce fortemente contrariato dal campo. Prova tecnica per l’uscita di questa sera?
Scritto da Evangelina Ranquileo il 1/7/2012 alle 23:29
Mi manca molto l 'intransigenza come virtù civile. E politica.
Scritto da a.b. il 1/7/2012 alle 23:45
@ Ernesto Alberichi, grazie. Faccio parte delle "banot Adam": mi commuovo. Lacrimo per Bithia che infrange la legge del Faraone, per Antigone che sfida Creonte, per il vecchio leader populista ( che temevo) quando, incerto nell'equilibrio e nella parola, indica il suo Iago. @ Evangelina Ranquileo, sicuri che non sia stata la sicurezza di Marchionne nella vittoria della nazionale?
Scritto da La timida il 2/7/2012 alle 09:18
@Camillo Ottimo Massimo Fiori è una brava persona, lo s’intuisce dalla punteggiatura. Sbaglia, però, quando definisce Mario Monti uno statista. Tecnicamente è corretto: il presidente del consiglio è un uomo dello Stato, Fiori conosce il lessico è lo adopera. Ma le parole non sono soltanto caratteri stampati su un dizionario, hanno vita e senso propri. Statista è chi ha grandi meriti, rilevanza storica, visione, carisma. Mario Monti non possiede nulla di tutto ciò. Mario Monti non è uno statista, è soltanto uno spregevole salva banche.
Scritto da Claudio Ennam il 2/7/2012 alle 10:07
Caro @a.b., l'intransigenza può essere declinata in tanti modi. Se è mancanza di elasticità o, peggio, dogmatismo è un disvalore. Se è fermezza nella difesa delle libertà (al plurale), dei diritti civili, del rigore etico privato e pubblico, è un atteggiamento molto positivo: un valore che nella coscienza civile italiana fa difetto. Sotto questo riguardo mi sento di darti completamente ragione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/7/2012 alle 10:11
Il congresso di ieri è stato deludente per chi aspettava delle novità politiche ma sono anch'io convinto che se ci saranno, queste si vedranno fra qualche tempo. Resta il fatto che Maroni non è Bossi e la sua strada è molto in salita.
Scritto da f.f. il 2/7/2012 alle 11:47
Condiviso il contenuto di questo post. Io penso che tra Maroni e il Bossi attuale c'è un abisso, sotto tanti aspetti. Se la Lega riuscirà davvero a riformarsi, potrà essere un competitore credibile, rispettoso anche per il centrosinistra. Però mi aspetto coerenza da Maroni. Dubito che riuscirà a portare via i suoi da Roma. Ma se lo farà, allora sarà un primo passo verso la coerenza. La via del federalismo deve essere on obiettivo della politica intesa come movimento civico.
Scritto da Simone Franceschetto il 2/7/2012 alle 14:29
Ho molta più fiducia di te nella possibilità che la Lega cambi un pò di pelle. Sganciata da Berlusconi, senza più il retaggio di Bossi, potrebbe muoversi verso il federalismo con maggiore coerenza. Sarà difficile ma potrebbe succedere e in questo caso il centro sinistra deve essere pronto a discutere le riforme anche con loro se la prossima legislatura aprirà finalmente la fase costituente.
Scritto da C. Bartoli il 2/7/2012 alle 15:09
Gentile Adamoli, avendo conosciuto in Regione la sua ostinazione per le riforme istituzionali ampiamente condivise non trovo sorprendente il suo augurio a Maroni. Le ricordo però la resistenza accanita della Lega alla sua presidenza della Commissione Statuto. Sotto questo profilo mi sento di affermare che non meriterebbero neanche un semplice e formale.augurio.
Scritto da Dirigente regionale il 2/7/2012 alle 15:30
Non capisco caro Giuseppe come tu possa pensare di poter dialogare con la Lega di Maroni su riforme costituzionale e istituzionali quando proprio ieri sia Maroni che Salvini ed altri hanno ribadito che il loro obiettivo è la secessione per la libertà della fantomatica Padania. Non sono cosa abbiamo da condividere con simili progetti, tanto più che abbiamo tollerato per anni gli insulti e le stramberie di Bossi: non vorrei che ricadessimo ancora nello stesso errore con Maroni.
Scritto da Ravani il 2/7/2012 alle 15:39
Caro @Ravani, tu mi conosci molto bene da parecchi anni. Dovresti sapere (anzi, sai certamente) che ero ritenuto uno dei più strenui oppositori della Lega. Ti faccio però due esempi in materia istituzionale, uno regionale e uno nazionale. Primo: lo Statuto regionale d'Autonomia della Lombardia è stato approvato anche dalla Lega che, alla fine e dopo averla contrastata come ricorda @Dirigente regionale, ha perfino accettato la mia presidenza. Secondo: la legge sul federalismo regionale (non su quello cosiddetto municipale: un controsenso come avevo scritto sul blog) è stata approvata con l'aiuto del Pd e con la mia personale ritrosia. Augurarmi che su questo tipo di riforme si possa discutere anche con la Lega fa parte della mia (dovrei dire della nostra) cultura politica che separa nettamente la sfera istituzionale da quella di governo. E questo al di là delle vaccate sulla secessione e sulla Padania libera che sono ormai latrati al vento.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/7/2012 alle 16:18
Mi spiace vederla sul ring, signor Adamoli. Tutti a contrastarla per 'sto cazzo di augurio a Maroni. Che sarà mai! Un augurio è un augurio. Dietrologi, complottardi! Adamoli è un puro, serpenti velenosi! Anche Ravani ci si mette! Ravani che avrà minimo settantacinque anni. Pensi ai suoi ultimi passi terreni invece che criticare. Come vede, signor Adamoli, io la difendo ma lei smetta di difendere Monti: ci sta uccidendo. Ci sta uccidendo tutti.
Scritto da Claudio Ennam il 2/7/2012 alle 22:19
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