Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 20/7/2012 alle 10:02


I giornali parlano di vento di scissione sulla Lega. Trattandosi di un partito, certamente in crisi ma ancora in grado di condizionare le istituzioni locali del Nord e della Lombardia, se avvenisse sarebbe una fatto gravido di conseguenze politiche.
Ma avverrà? Su quali basi politiche e progettuali?
Si dice che Maroni e Bossi siano distanti su tutto. Sarò una mosca bianca, ma io (per ora) vedo solo una lotta intestina sul potere interno, sulla gestione del partito, sugli scandali leghisti.
Veniamo alle cose che interessano davvero gli italiani.
Forse che Maroni non parli più, irresponsabilmente, di tornare alla lira? Che abbiano una diversa concezione sull’Europa, sulla riforma dello Stato, sulla legge elettorale, sulle alleanze future, sul rapporto col governo Monti, sulle leadership delle Regioni del Nord?
Senza fatti nuovi (magari arrivassero!), più che una scissione politica sarebbe un divorzietto per puro interesse di bottega. Devasterebbe la Lega ma non lascerebbe traccia nella storia italiana.
 

Commenti dei lettori: 46 commenti -
Senza una svolta profonda, la defenestrazione di Bossi è solo un parricidio politico.
Scritto da Valceresio il 20/7/2012 alle 10:40
Maroni ha usurpato il tro di Bossi. Ho un capo solo, seguirò sempre l'Umberto.
Scritto da Bossiano doc il 20/7/2012 alle 10:52
Non è che il Pd stia molto meglio della Lega, a ben vedere. Siete sempre prodighi di critiche con gli altri e restii a vedere le vostre grosse magagne
Scritto da L. Basso il 20/7/2012 alle 11:48
Nei giorni scorsi sul semi presidenzialismo la Lega di Maroni e il Pdl di Berlusconi sono andati a braccetto come se niente fosse. Questo è il modo più sicuro per mettere le riforme, anche quella elettorale, sul binario morto. Niente di nuovo sotto il sole.
Scritto da Pd Pavia il 20/7/2012 alle 12:33
La Lega Nord ha dissipato un capitale: la rivendicazione dell'autonomia del Nord. Si può essere o non essere d'accordo, ma la questione del Nord è attuale e vitale. Se la Lega avesse fatto politica con serietà, se avesse ricordato il progetto di Cavour per il regno del Nord, se avesse richiamato la richiesta di un assetto federale di Minghetti, se la lezione di Cattaneo fosse stata attualizzata, la Lega sarebbe stata un interlocutore affidabile. Invece: cerchi magici e ampolle del Po! Anatema!
Scritto da ulderico monti il 20/7/2012 alle 12:40
Beh, a Varese qualche movimento nuovo dopo la nomina di Maroni segretario della Lega c'è. La polemica fra l'assessore all'urbanistica Binelli della Lega e il Pdl è un dato di fatto concreto. In che cosa consista di preciso lo chiedo a te, ma la novità è molto interessante.
Scritto da Una lettrice il 20/7/2012 alle 13:16
Caro Giuseppe vorrei partire proprio dalla tua battuta finale “traccia nella storia italiana…”. In questi giorni, alla luce dei diversi accadimenti, mi chiedevo se la Lega era destinata ad avere un comune destino simile alla DC. Venti anni fa, di fatto, con l’esplosione di tangentopoli finì ( anche se la data è successiva ) la storia della Democrazia Cristiana. Oggi, a distanza di due decenni, tutti riconoscono i meriti della Balena Bianca. Molti si rifanno a quel sistema politico e a quella gestione di potere che aveva saputo trasformare l’italietta uscita sconfitta dalla seconda guerra mondiale e dalla dittatura fascista nella settima potenza industriale del pianeta. Tutti, oggi, riconoscono che la classe dirigente DC era una grande classe dirigente, dotata di visione strategica, di idea di futuro e veramente popolare. Insomma, in molti, oggi, anche tra quelli che erano gli allora avversari, rimpiangono quel modello di partito, plurale, organizzato e libero e la sua capacità di includere e non di escludere. Certo la DC e suoi uomini hanno avuto anche delle colpe e commesso degli errori, ma il giudizio storico che è stato dato è positivo e quello politico lo è altrettanto. Detto questo mi chiedo se simili simpatie postume potranno mai essere versate, obiettivamente, verso il movimento leghista e verso personaggi come Bossi, Maroni, Calderoli, Speroni, Bricolo, Reguzzoni e così via ( evito di citare il Trota o Belsito per carità cristiana…). Al di là dell’attuale lotta di potere che più che una lotta sembra la spartizione delle ultime vestigia di un potere che fu, io credo, sia necessario leggere con serenità cosa sono stati gli anni di governo e di lotta degli uomini in camicia verde. Hanno realizzato anche uno degli obiettivi politici che si sono posti? Hanno migliorato il sistema paese? Hanno migliorato il sistema istituzionale e politico al Nord? Hanno migliorato il tenore di vita degli italiani o, se vogliamo restringere la cerchia, della gente del nord? Hanno innovato qualcosa? Sotto di loro gli italiani o i lombardi hanno aumentato la loro ricchezza? L’impressione è che la sola cosa che è migliorata è stato il tenore di vita di un gruppo di amici e dei loro amici che, attraverso la politica e la politica vissuta come professione, ha potuto realizzare guadagni che una vita di lavoro non glielo avrebbe mai consentito e questo per manifesta incapacità. Un amico giornalista, ormai in pensione, da sempre di cultura liberale, mi ama spesso ripetere che Bossi è stato uno che ha avuto la fortuna di trovarsi in un momento in cui gli italiani hanno perso i riferimenti e ha approfittato di questo, ma che Bossi, a Varese, sapevano tutti chi era e che non gli avrebbero dato due lire……. ( lui dice che era un barlafuss, io cerco di tradurre la cosa così..) Dunque lontano da ogni mistica sono sempre più convinto che prima si seppellisce il “sogno padano” prima questo Paese e il suo nord potrà tornare ad esprimere una classe dirigente all’altezza dei tempi, tempi che non sono certo per chi viaggia con l’ampolla del Dio Po….
Scritto da roberto molinari il 20/7/2012 alle 13:44
@Bossiano doc - Possibile che non ti passi per la testa che la leadership di un partito non è un trono ma una carica politica contendibile in un congresso democratico?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/7/2012 alle 13:48
@Una lettrice - Che cosa riguardi di preciso il conflitto fra l'assessore leghista di Varese, Binelli, e il Pdl, è una domanda che giro a qualche amico di Varese se vorrà rispondere. Però, ti posso dire che era già iniziato ben prima dell'elezione di Maroni a segretario della Lega.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/7/2012 alle 13:51
Caro Giuseppe mi permetto di intervenire da varesino per rispondere a “ una lettrice@13,16”. Non c’è alcun legame tra l’elezione di Maroni a segretario e l’aumento delle polemiche del PdL con Binelli. Binelli è sotto accusa per la sua incapacità manifesta a governare l’urbanistica varesina e i suoi processi amministrativi più importanti. Il PdL, come tutti, è ormai stanco di non vedere che “fuffa” intorno al PGT che rimane ancora un oggetto sconosciuto. Cambierà qualcosa nei prossimi mesi? Vedremo. Certo è che Binelli ormai è poco sopportato non solo dal PdL, ma anche dal suo stesso partito.
Scritto da roberto molinari il 20/7/2012 alle 13:51
Il PD invece non è in crisi che rischia di organizzare le primarie e perderle a causa di un iscritto che pesta i piedi? A proposito, lei che ha sempre sostenuto il rinnovamento, almeno secondo i post di questo blog, da che aprte starà? Il rischio di vedere la pagliuzza nell'occhio dell'avversario e non la trave nel proprio è elevato.
Scritto da Pinuccia il 20/7/2012 alle 14:29
“Veniamo alle cose che interessano davvero gli italiani” si legge nel post. E a quelle che interessano AGLI italiani. Le pagine milanesi de “la Repubblica” di oggi ci informano che Corritore, direttore generale del Comune di Milano, potrebbe avere un vice. Trattasi dell’ing. Cesare Vaciago, che si occuperà di Expo e di spending review. Giusto perché i proclami sentiti sinora riguardavano proprio il taglio dei dirigenti … Vaciago arriva direttamente da Torino, dove ricopriva l’incarico di city manager con Chiamparino e Fassino. Quest’uomo ne ha occupate tante di scrivanie, anche perché gli incarichi non hanno mai superato la durata di tre/quattro anni: Olivetti, Censis-Roma, Isfol-Roma (Direttore Generale) Responsabile Top Management Montedison (sotto Schimberni), Standa (Vice Presidenza per lo sviluppo strategico), consulente Studio Ambrosetti, FS (Direttore organizzazione ente), Atac Roma (Presidenza), Cotral Roma (amministratore straordinario), Poste Italiane (Direttore Generale, fino all’arrivo dell’amministratore delegato Corrado Passera, che ha affiancato per qualche anno). E siamo al 1998, anno in cui il curriculum finisce di essere così dettagliato. Si passa, infatti, al 2005, anno in cui diventa Direttore del TOROC, il Comitato per l’Organizzazione dei XX Giochi Olimpici Invernali a Torino, per poi lasciare ed approdare al Comune di Torino in qualità di City Manager. L’anno scorso è stato assolto dall’accusa di truffa per il caso di un albergo ristrutturato in occasione di tali Olimpiadi. Ha 66 anni, lo scorso anno i giornali torinesi lo davano in procinto di andare in pensione, non sappiamo se è nel novero degli esodati, ma la cosa certa è che il Comune di Milano potrà ancora contare su di lui. Sono queste le cose che interessano agli italiani sulla via della fame.
Scritto da Evangelina Ranquileo il 20/7/2012 alle 14:57
Giulio Tremonti, ieri nelle Marche per presentare il suo nuovo libro e annunciando la lista che presenterà alle elezioni dell'anno prossimo, ha dichiarato che lui nella Lega ha un solo amico che è Umberto Bossi. Un chiaro avvertimento a Maroni.. Tempi duri per il nuovo segretario.
Scritto da Il pirata il 20/7/2012 alle 15:26
E' noto che Berlusconi preferisca Bossi a Maroni il quale faceva apertamente il tifo per Alfano: Oggi ho sentito in Tv che Tremonti nel preparare la sua ri-discsa in campo sotto insegne proprie non si fida di Maroni ma solo di Bossi. Non vorrei che un domani il Pd si trovi alleato della Lega di Maroni che straparla sempre di lotta senza quartiere al governo Monti. Maroni è la destra come Berlusconi e Tremonti, non facciamo scherzi, per carità.
Scritto da G.G. il 20/7/2012 alle 15:40
Il prolisso, tedioso, pedante, fastidioso @roberto molinari ignora che l’Italia fascista era la quinta potenza industriale del pianeta, quindi quel sistema politico clientelare, mafioso, criminale, atlantista, filoamericano che fu l’italietta vigliacca del dopoguerra, la scrofa matrigna della resistenza e del partigianesimo, fece fare un bel salto indietro al Paese.
Scritto da Max Liberti il 20/7/2012 alle 16:05
@Evangelina Ranquileo sa proprio tutto, come @Mafalda. Stesso stile. stessa testa, stesso tutto. Così, per la cronaca.
Scritto da Un' attenta osservatrice il 20/7/2012 alle 16:27
La stampa inglese: Berlusconi è l'ultima cosa di cui ha bisogno l'Italia. Controfirmo.
Scritto da Emanuela il 20/7/2012 alle 17:08
@Roberto Molinari (13.51) - Nella mia visione la più grande questione territoriale in Italia è quella meridionale. Ma noi siamo al Nord e qui dobbiamo misurare le nostra forza riformatrice con un progetto vincente. Concordo con te che il contributo leghista è stato poverissimo. Ora tocca davvero a noi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/7/2012 alle 18:05
@Pinuccia (14.29) - Se le primarie le volesse un solo iscritto non si farebbero mai. Oggi è anche Bersani a proporle con molta decisione. Quando saranno state indette e i candidati si saranno presentati con i loro programmi dirò chiaramente da che parte starò. Il rinnovamento non è un fatto solo anagrafico, presuppone idee, proposte, visioni adatte ai tempi pur nella perseveranza di ideali e principi. A volte è più innovativa una persona ricca di esperienza. Non sostengo che il Pd scoppi di salute ma non è nelle peste come la Lega. Questa è la realtà oggigiorno.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/7/2012 alle 18:08
@Max Liberti: se l'Italia fascista era "la quinta potenza mondiale del pianeta", perché ha mandato in Russia gli alpini con le scarpe di cartone e si è fatta spezzare le reni dalla piccola Grecia? Per non parlare poi del fatto che in Abissinia abbiamo vinto grazie all'utilizzo di armi chimiche (vietate)
Scritto da Adriano il 20/7/2012 alle 19:02
Il contributo della Lega al progetto di riforma dello Stato è del tutto mancato, direi. Sbaglierò, ma a volte nei tuoi post ad argomento Lega, leggo tra le righe una sorta di delusione, quasi un rimpianto per un alleato mancato per la costruzione di una cultura per uno Stato decentrato, formato da Regioni Autonome. E non solo per ragioni di maniere grevi. Escludendo le esagerazioni, quanto gli studi del prof. Miglio hanno ispirato vagamente lo Statuto d'autonomia della Lombardia?
Scritto da Nicoletta il 20/7/2012 alle 19:24
@Emanuela controfirma. Con l'utero, immagino. La colpa della crisi in Italia è di Berlusconi? Allora la colpa della crisi in Spagna è di Zapatero! Berlusconi ha lasciato lo spread a 574. Monti, il fenomeno Monti!, ci ha portato oggi a 504. Non solo, con Monti, il fenomeno Monti!, lo spread sopra i 400 punti base è rimasto più tempo che con Berlusconi. Com'è Monti, il fenomeno Monti chiamato per abbassare lo spread? Bravo! Proprio Bravo! Davvero bravo! Su, da bravo, vai giù dal divano, cuccia!
Scritto da Claudio Ennam il 20/7/2012 alle 19:48
@Adriano. Se l'Italia antifascista e partigiana è la settima potenza industriale del pianeta perché vedo sempre più gente rovistare nella spazzatura (anche tu e la tua famiglia, fra poco)?
Scritto da Max Liberti il 20/7/2012 alle 20:22
@Max Liberti, mi spieghi perchè un fascista dichiarato, non pentito, addirittura orgoglioso come te scrive su questo blog? Io sono molto più a sinistra di Adamoli ma un minimo di compatibilità tra noi esiste.
Scritto da Osvaldo il 20/7/2012 alle 20:31
Il commento nel quale vengo, incomprensibilmente, chiamata in causa alle 16.27 è firmato da un nick che in sole tre parole contiene il marchio di fabbrica. Attenzione ai dettagli! L’assassinio perfetto non esiste! E allora, mi sento di chiamare in causa @Roberto Molinari – non me ne voglia - per pregarlo di occuparsi della salvezza dell’anima dei suoi amici. Roberto Molinari, da vero cristiano, potrebbe fare proprio il versetto 15 del capitolo 18 del Vangelo di Matteo, che recita: “Se il tuo fratello commette una colpa, vai e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello”. E il versetto 16: “Se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni”. L’evangelista Matteo stava già pensando, in quel momento, a Mariuccio Bianchi. Ecco, Roberto e Mariuccio, fate un gesto di carità cristiana: parlate con il vostro amico e salvatelo almeno dalla stupidità.
Scritto da Evangelina Ranquileo il 20/7/2012 alle 20:36
Spread a 500. Mario Monti ripete che sull'entità dello spread grava l'incertezza politica del prossimo futuro. In altri termini Monti lascia intendere che l'incertezza è addebitabile al PD che, essendo il potenziale primo partito d'Italia, non ha saputo dare una attendibile visione di affidabilità. Che cosa si risponde?
Scritto da ulderico monti il 20/7/2012 alle 20:48
@Osvaldo, questo è uno dei blog politici più frequentati d'Italia. Perché non dovrei scrivervi? Scusa se ti ho risposto con un' altra domanda.
Scritto da Max Liberti il 20/7/2012 alle 20:54
Secondo Maroni la Lega conquisterà l'anno prossimo anche la Lombardia, oltre al Veneto e al Piemonte, senza rendersi conto che queste due regioni le ha avute in regalo da Berlusconi per la fedeltà ricevuta da Bossi a Roma. Se il Pd non darà a Maroni, come spero, una rete di salvataggio, il nuovo segretario della Lega- ma non leader vero -si schianterà al suolo e si fracasserà le ossa. Tu mi conosci bene, scommettiamo?
Scritto da Ex Dc e ex leghista il 20/7/2012 alle 22:30
"Una nuova cortina di ferro divide il Nord e il Sud dell'euro, dove le banche dei Paesi forti non prestano più soldi alle banche dei Paesi deboli" (La Repubblica venerdì 20 luglio). Ripeto la domanda che ho posto ieri: se il differenziale dello spread Germania-Italia è dovuto in gran parte all'incertezza politica (dichiarazione del Presidente), la sfiducia non colpisce forse il primo partito italiano, cioé il Partito Democratico? Ovvero: sì sì, no no. il di più è del demonio...
Scritto da ulderico monti il 21/7/2012 alle 08:15
Cara @Nicoletta (19.24), nessun rimpianto per un’alleanza che semplicemente non poteva sussistere. Ho ritenuto fin dall’inizio che la famosa frase di D’Alema “Lega, costola della sinistra”, in mano agli sciocchi poteva solo fare danni. Per fortuna ne ha fatti pochi. Il motivo di questa mia opinione? Questo partito, secondo me, ha sempre interpretato una filosofia di destra, anti europea, populista, localistica. Però, è vero, pensavo che avrebbe potuto essere una sponda per i regionalisti del centrosinistra (una minoranza, sia pure larga). Quanto allo Statuto della Lombardia, il lavoro è stato corale e per quanto mi riguarda mi ha aiutato, più che le letture di Miglio, il pensiero autonomista (purtroppo non affatto dominante) della cultura dei cattolici democratici.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/7/2012 alle 08:51
Caro @Ulderico (20.48), come sai non mi manca il senso critico (che mi viene spesso rimproverato) ma non dimentichiamo mai che il Pd è minoranza in questo Parlamento e che i sondaggi favorevoli e credibili devono ancora trasformarsi in voti reali. Bersani ha cercato di tracciare l'orizzonte di governo nell’assemblea nazionale di una settimana fa, dicendo: "La garanzia per il futuro è il Pd, il prossimo governo sarà politico con una larga condivisione popolare. Non saranno più tollerate le nefandezze che in passato hanno affondato per due volte il governo Prodi". L'impostazione la ritengo corretta e giusta e infatto l'ho votata convintamente. Però mancano ancora dei tasselli decisivi sul progetto, sul programma, sulle allenze. Non posso fare altro che auspicare che non sia troppo tardi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/7/2012 alle 08:57
@ulderico monti. Mi auto rispondo: Non credo che i "mercati" badino alle beghe della Lega Nord; ai matrimoni gay (o diritti civili); neppure si interessino dell'ennesimo (consueto in vista di elezioni)procedimento giudiziario su Berlusconi. I "mercati" badano al sodo: chi governerà l'Italia dopo la parentesi Monti? Il PD. C'è da fidarsi? no, dicono i "mercati". E' un NO che costa 300 punti di spread e un mucchio di miliardi di euro di perdite. Per favore, ditemi che ho torto!
Scritto da ulderico monti il 21/7/2012 alle 09:00
@Ulderico, come vedi ti avevo dato il mio parere tre minuti prima del tuo ultimo intevento. Comprendo la tua ansia che è quella di moltissimi italiani.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/7/2012 alle 09:14
ansia da spread. quando non si riesce a curare la causa, bisogna agire sui sintomi. miglior antidoto è xanax. il vero problema è l’eventuale chiusura, per la crisi, della pfizer e delle aziende che producono l’alprazolam generico. si può ripiegare su qualcosa di naturale, le pastiglie di griffonia, ma dice che ci sono stati casi gravi di eosinofilia causati da un abuso di questa pianta tropicale, originaria dell’africa che, beffa del destino, cura anche la fame nervosa e il craving di carboidrati. in africa, più che fame nervosa, sono nervosi per la fame. è la mobilità dello spread il vero motivo dell’ansia degli italiani? o le solitudini interiori e fisiche, i disturbi relazionali, le vite irrisolte, i disagi con il partner, accidie, apatie, fobie, avanti avanti l’elenco si allunga.
Scritto da Billa il 21/7/2012 alle 10:22
Caro Giuseppe, concordo con te. Ho letto la recente intervista di Bersani sul Corriere: interessante e, direi, appassionata. Ma il punto è, come tu affermi "...Però mancano ancora dei tasselli decisivi sul progetto, sul programma, sulle allenze. Non posso fare altro che auspicare che non sia troppo tardi". La gravità del momento richiederebbe coraggio e chiarezza: conoscessimo ora leader, alleanze, programma, quale influenza avrebbe sullo spread?
Scritto da ulderico monti il 21/7/2012 alle 11:27
Caro @ulderico, ho il sospetto che gli italiani scettici e sfiduciati, come i mercati, non votano più o friniscono. Inoltre solo la minoranza di chi vota bada al sodo. Quindi, se il PD vuole essere il perno del prossimo governo, sarà opportuno che mantenga i toni e i temi tenuti da Bersani nell'intervista rilasciata a Cazzulo il 19. La Presidente che sceglie questi giorni per parlare della sua vita sessuale, sinceramente merita un Echissenefrega. Mi ripeto: questione di priorità nel comunicare.
Scritto da Nicoletta il 21/7/2012 alle 11:52
La Lega di Maroni rischia di presentarsi da sola alle prossime elezioni e di essere fortemente ridimensionata. Molti suoi elettori andranno con Grillo e tanti altri andranno con Tremonti che sta gà preparando la sua lista nazionale. Bossi, se non sarà accontentato con candidature dci sua fiducia, potrebbe confluire con Tremonti. Povero Maroni, picco piccolo, come l'ha chiamato Bossi.
Scritto da f.f. il 21/7/2012 alle 11:53
Ieri il Consiglio dei ministri ha deciso la riforma delle province. Benissimo ma occorrerebbe anche la riforma delle regioni che sono troppe e spendono troppo.
Scritto da Francesco P. il 21/7/2012 alle 13:28
Per @Nicoletta: è prioritario comunicare le priorità! Scusa il bisticcio di parole. Anzi, saper comunicare le priorità. Quali sono quelle del Pd? Si conoscono quali piattaforme e quali progetti si intende mettere in agenda per il medio-lungo periodo? Il Pd mi sembra una mosca che sbatte in maniera disperata contro il vetro. Tra una lotta intestina e un’altra, qualche slogan unto e bisunto, di scarso appeal. Potrebbe sfruttare questo suo sostegno a Monti come prova tecnica di governo. E invece, nemmeno questo. La vita affettivo-sessuale della Bindi è già stata scandagliata troppo. Povera! La Palma va a Berlusconi, ma l'uscita più infelice è stata quella di Storace che nel periodo fulgido in cui fondò ‘La Destra’ insieme alla Santanchè, disse che la Bindi non era una donna. Come se la Santanchè non sia una virago! Mi ricordo che in difesa della Bindi intervenne anche la ex segretaria del MSI, Donna Assunta Almirante. Non mi si dica che non era lei la vera segretaria del MSI :-)
Scritto da eg il 21/7/2012 alle 14:37
Fin dall'inizio del suo mandato scrivevo che Mario Monti era un cretino. Per questo sono stato preso a gomitate negli incisivi da voi servi ma avevo ragione io. Ci porterà dritti in una tomba verminosa, anche perché di tombe senza vermi io non ho conoscenza.
Scritto da Claudio Ennam il 21/7/2012 alle 14:37
D'accordo con @eg se riconosce che le "unioni civili" non sono un problema da trascurare.
Scritto da Emanuela il 21/7/2012 alle 15:31
L'eliminazione di molte province è una goccia nel mare per la riduzione del debito pubblico ma almeno il governo dei tecnici ci sta provando mentre il governo politico di Berlusconi e Bossi aveva sempre testardamente negato ogni esigenza di riforma. Tutti a dire: tagliare, tagliare, tagliare la spesa pubblica ma al dunque tutti a resistere ad ogni cambiamento. C'è da cambiare mentalità.
Scritto da Vittorio il 21/7/2012 alle 17:14
Ieri finalmente anche Monti, il contabile della BCE, ha dovuto ammettere che “il contagio è in corso”. La situazione è sempre più grave e rischia di peggiorare. L’Italia sarà costretta perciò a chiedere aiuti economici all’Europa. Questione di settimane, forse meno. Le quotazioni dei titoli di Stato e i prezzi del mercato azionario scenderanno a livelli di panico. Probabilmente in seguito ci potrà essere una grande “buy opportunity” per gli squali del settore ma intanto il piccolo e medio risparmiatore perderanno molto sangue. Ci saranno anche suicidi. Grazie, Berlusconi (grazie, Zapatero). Grazie, Monti. Il primo è un politico incapace ma il secondo, contabile di mestiere, è stato chiamato per risolvere il problema e invece ha fallito miseramente.
Scritto da Claudio Ennam il 21/7/2012 alle 18:03
Qualcuno ricomincia a parlare di elezioni ad ottobre. Mi sembra da irresponsabili. Affrontare il contagio di cui parla Monti e l'attacco dei mercati di cui parlano tutti i giornali con un governo in pratica delegittimato e con i partiti l'uno contro l'altro è un'evenienza pazzesca. I partiti, piuttosto, e il Pd prima degli altri, cerchino di ridurre il peso dell'incertezza per il dopo Monti. E' l'unica cosa positiva che possono fare.
Scritto da Bortoluzzi il 21/7/2012 alle 18:27
@eg. io dico: è necessario saperle comunicare. Le cronache dell'assemblea PD riportate su tv e giornali descrivevano la dirigenza di un partito che non distingue le priorità di tutti, cioè le linee guida di un prossimo governo, dai desideri legittimi di gruppi. Esempio, due argomenti a caso: regolamantazione delle unioni civili e volontà di proseguire una rivoluzione virtuosa nella gestione della spesa pubblica. Nel programma di un partito che vuole governare, i due argomenti avranno medesima priorità? Se Bersani ha ritenuto opportuno rilasciare quell'intervista al Corriere forse è perchè in tanti eravamo rimasti perplessi dopo lo svolgimento dell'assemblea.
Scritto da Nicoletta il 22/7/2012 alle 14:27
Penso che i Paadani debbano ripassare la storia: il cosi detto risorgimento, che fu una guerra di espansione sabauda, fatta con la complicita della massoneria e di Garibaldi, è stato un falso storico. Nel centro Italia, vennero soldati piemontesi e volontari( bisnonni degli attuali padani) che parlavano di unità e di Italia. Vorrei ricordare che il sig GARIBALDI, fu aiutato in Sicilia dai "picciotti" che erano i campieri della mafia; arrivato a Napoli incaricò dell'ordine pubblico la camorra.(?)
Scritto da ALDO PATRITI il 16/10/2012 alle 18:13
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