Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 1/8/2012 alle 11:12


Quasi un anno fa, al momento dell’insediamento del Card. Angelo Scola come Arcivescovo di Milano, molti timori si erano levati per la sua amicizia con Roberto Formigoni cementata nell’antica, lunga e comune appartenenza a Cielle.
Ci sarebbero state reciproche interferenze, patti di mutuo sostegno, e quali? L’allarme si è rivelato infondato per l’intelligenza e l’autonomia di giudizio del Cardinale, già dimostrata come Patriarca di Venezia.
Inoltre, Scola ha avuto la “fortuna” di insediarsi a Milano dopo la presenza per circa tre decenni dei card. Carlo Maria Martini e Dionigi Tettamanzi che con Cl e la politica hanno sempre avuto un rapporto di grande chiarezza dialettica.
Detto tutto questo, il caso di Formigoni, con l’accusa di corruzione aggravata (da provare in processo, naturalmente), pone però dei problemi seri a CL, alla Diocesi di Milano, alla Chiesa italiana.
Tre spunti di riflessione per il dibattito.
Primo. CL è un movimento ecclesiale importante che ha saputo suscitare un profondo coinvolgimento religioso, emotivo e sociale di tantissimi giovani. Ha ancora senso che abbia dei suoi rappresentanti “ufficiali” in politica e nelle istituzioni?
Secondo. Se dalla curia milanese è uscito un documento nel quale si paventava addirittura il rischio di “poligamia” legato alla delibera del comune di Milano sulle unioni civili, perché non attendersi una presa di posizione sugli scandali regionali, che peraltro implicano persone molto vicine al presidente e appartenenti a CL?
Terzo. In autunno si terrà il secondo convegno di Todi con la partecipazione di movimenti di ispirazione cristiana alla ricerca di una maggiore incidenza culturale e sociale.
Non sarebbe meglio evitare un impegno troppo diretto delle gerarchie cattoliche e dare più fiducia ai laici che vogliano rafforzare in autonomia il complesso dei valori tipicamente finalizzati al bene comune?
 

Commenti dei lettori: 42 commenti -
Non c'è dubbio che la Chiesa e le tante diocesi, non solo quella di Milano, dovrebbero prendere di più le distanze dalla politica da chiunque sia gestita.
Scritto da Francesco il 1/8/2012 alle 12:58
Gentile Adamoli, finora da parte del card. Scola non una una parola contro il malaffare in Regione mentre il card. Martini tuonava contro la corruzione politica.
Scritto da Dirigente regionale il 1/8/2012 alle 13:15
Caro Giuseppe, a CL vanno riconosciuti grandi meriti sia come movimento ecclesiale sia come mondo impegnato nel sociale. Per molte generazioni di uomini e donne l’impegno in CL o nella CdO ha rappresentato per anni una risposta di senso alle domande della vita, ma anche una possibile “partecipazione” alla vita civile nel nostro Paese in forma di gratuità e di volontariato. E questo anche attraverso la storia del “movimento popolare” prima e, poi, con la Compagnia delle Opere. Certo quest’ultima ha suscitato in passato e anche ora, talvolta, diverse perplessità. Le perplessità nascono dal fatto che molte volte le “opere” poste in essere sono “contigue” alla politica e alla politica dominata da personaggi vicini al mondo ciellino e quindi suscitano sospetti e preoccupazioni. E’ di oggi su “Repubblica” nelle pagine dedicate a Milano la dichiarazione presa dal mensile Vita, da parte di uno dei leader storici di C.L, Giorgio Vittadini che dice “ Gli errori ci sono stati eccome. La lettera di Julian Carron pubblicata su Repubblica li ha messi in luce. Gli errori si moltiplicano se rincorri l’egemonia e il potere. E’ stato attribuito alla CdO, come a CL, qualcosa che appartiene a delle enclave del mondo politico. Ma nessuno della CdO ha partecipato alle privatizzazioni. CL è nata per gli altri e non per il potere.” Dunque se uniamo questa dichiarazione a quella di Carron proprio sul quotidiano fondato da Scalari possiamo pensare che all’interno del vasto mondo di CL c’è, quanto meno, in atto un tentativo di ripensare le cose anche alla luce di quello che è accaduto. Credo che questo sia il vero punto su cui si può riflettere oggi. Nel 1992, in piena tangentopoli, diversi furono gli esponenti politici della DC di provenienza ciellina o legati alla corrente andreottiana ( quella di cui i ciellini facevano parte ) che caddero sotto i colpi della magistratura. Dopo quegli eventi e la discesa in campo di Berlusconi l’impressione che ebbi non fu positiva. Ritengo che allora non ci fu nessuna riflessione su quanto il “potere” e la spregiudicatezza dei comportamenti con cui questo veniva esercitato avesse portato a quegli arresti “eccellenti”. Con Berlusconi in campo poi tutto venne messo, come dire, sotto il “tappeto”. Si chiusero gli occhi sugli errori passati, si girò la faccia dall’altra parte a fronte di un modello di politica proposto completamente distante dai canoni dell’ispirazione cristiana e si decise di saltare completamente qualsiasi giudizio morale ( non moralistico ) sui comportamenti dell’uomo. Insomma, l’impressione che ho raccolto in questi anni di impegno di molti amici di provenienza ciellina in Forza Italia, prima, e poi nel PdL, è stata quella di chi, in ragione del proprio pragmatismo ha accantonato per troppo tempo qualsiasi riflessione critica verso una scelta che, dal mio punto di vista, ha “imborghesito” e spostato verso un “modus vivendi” molto più vicino ai radical chic che non agli insegnamenti di Giussani. Insomma, mi si passi la battuta, un po’ quello che Del Noce temeva per i comunisti senza marxismo, accaduto, però, dall’altra parte. Dunque spero che questa sia l’occasione anche per un ripensamento delle logiche politiche che hanno, fin qui, spinto i molti ciellini impegnati e che questo possa avvenire non solo attraverso un confronto tutto interno al movimento, ma anche con l’apertura al dialogo con altri esponenti cattolici impegnati altrove. Tu, poi, nel post odierno poni tre temi di riflessione. Sulla prima non entro nel merito. Su un intervento da parte del Cardinale di Milano, io mi aspetto, come già è avvenuto in passato un richiamo alla legalità e al bene comune inteso come servizio. Il problema non è solo la Regione Lombardia con tutto quello che è accaduto e con i suoi politici inquisiti. Il problema è il Paese e il nostro senso delle Istituzione e l’idea che la politica è servizio e non arricchimento personale. Su Todi, sinceramente, non mi aspetto molto. E non me lo aspetto perché non vedo un laicato cattolico ricco di personalità e capace di idee nuove, ma vedo solo lo specchio di quella che è l’attuale gerarchia ecclesiastica. Modesti personaggi incapaci di essere all’altezza dei tempi. E forse questa è una delle ragioni, se non la principale, della decadenza anche del nostro Paese.
Scritto da roberto molinari il 1/8/2012 alle 13:49
Condivido grosso modo le tre rispostre che suggerisci nelle tre domande. Sarei però molto più perentorio per ciò che riguarda la Diocesi di Milano, Avrebbe dovuto intervenire decisamente sui fatti regionali molto oscuri che abbiamo conosciuto. Qui, forse, la comunanza ciellina si è fatta sentire.
Scritto da Bortoluzzi il 1/8/2012 alle 14:00
Il lungo intervento di Roberto Molinari è più che esauriente e condivisibile, per cui non mi resta che associarmi, sia nell'impostazione, sia nella risposta alle domande formulate da Adamoli. Una semplice breve nota aggiuntiva: da militante Cisl "sindacato laico di ispirazione cattolica", come recita lo statuto della Confederazione, provo un certo disagio nel vedere il mio sindacato sempre presente tutte le volte-Todi ne è un esempio-che si cerca di dar vita, ad opera delle gerarchie o ad opera anche di un certo laicato cattolico, a progetti culturalpolitici tutt'altro che chiari, se non ambigui. Progetti che, al di là delle parole e delle buone intenzioni di qualche protagonista, sembrano far pensare al desiderio di ritorno ad un passato ormai sepolto da parte dei promotori dei vari convegni o giornate di studio.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 1/8/2012 alle 14:22
Nulla contro Cl come movimeanto religioso. Ha conquistato una parte importante delle masse giovanili svolgendo un'educazione che penso, non ne sono un conoscitore, sia stata molto utile. Le mie perplessità riguardano il gruppo dirigente, o un suo settore, che ricercava la contiguità con il potere e la esibiva per lucrare dei vantaggi economici. Non parlo di corruzione, beninteso, ma di una pratica opaca che a lungo andare affievolisce anche il più forte spirito comunitario. Qui a Milano questo modo di essere ha raggiunto apici di sfacciataggine che non hanno niente da invidiare agli arrampicatori politici del Pdl. Sta qui il problema di Cl, o meglio dei suoi capi.
Scritto da Roseto senza rose il 1/8/2012 alle 15:00
L' Arcivescovo è solo prudente, non cambio la mia opinione su di lui. CL è integralista, da sempre. Personalmente mi sento vicino al filone del cattolicesimo democratico che, fin dalla sua nascita, ha fatto propria la laicità e l' autonomia delle opzioni politiche. Un percorso da rivendicare con orgoglio. Pensare che politici cattolici abbiano il compito di difendere gli spazi della Chiesa nella vita sociale vigilando sui temi etici o eticamente sensibili è un assurdo, una visione medioevale.
Scritto da paolo rossi il 1/8/2012 alle 15:42
Di CL condivido poco se non niente. Non capisco un movimento religioso che si trincera, come le migliori sette segrete, dentro la sua cittadella per difendere solo i propri adepti e i loro interessi. E, aggiungo, a mettersi sempre dalla parte del potente di turno, anche facendo finta di non vederne le malefatte. - Mi pare che dopo i mal sopportati Martini e Tettamanzi la Diocesi di Milano sia ritornata al suo antico tran tran incolore e insapore. - Di Formigoni c'è poco da dire: fa parte di un'associazione, come CL, abituata a nascondere tutto, e che confonde i gay con i coinquilini. A Molinari, che è un onest’uomo, vorrei ricordare che da questi non c’è proprio niente di buono da aspettarsi. Quando li incontra consiglio di non lasciare incustodito il portafoglio.
Scritto da Sic Est il 1/8/2012 alle 15:49
@roberto molinari, a tavola, con sua moglie: “Abbi la compiacenza, mia cara, se ciò non ti reca disturbo, di estendere il tuo braccio, quello libero da posate, verso sinistra di circa dieci gradi; e dopo aver afferrato l’oggetto che si trova su quella traiettoria, passarmelo affinché io possa rendere la pietanza più sapida di quello che sia”.
Scritto da Claudio Ennam il 1/8/2012 alle 16:04
Caro Adamoli, il tuo post è scritto con stile lieve ma col pugno di ferro. Le domande sono retoriche: hanno una risposta implicita molto trasparente. E' vero che gli errori ci sono stati da parte di qualcuno, come ha ammesso Giorgio Vittadini, richiamato da @Molinari, ma la tua cultura di "cattolico democratico e progressista" ti fa sottovalutare tutto il bene educativo e spirituale fatto da CL. Non confondere anche tu, ti prego, l'integrità del pensiero religioso con l'integralismo politico. Questo è sempre appartenuto molto di più all'ideologia, di destra o di sinistra non ha importanza.
Scritto da Un ciellino il 1/8/2012 alle 16:52
Ma Claudio Ennam non doveva essere in ferie fino a settembre...?
Scritto da roberto molinari il 1/8/2012 alle 17:00
Caro @Mariuccio, io vedo bene i convegni di Todi anche se non vi partecipo. Trovo positivo ogni fervore intellettuale che contribuisca a far uscire il pensiero sociale cattolico dalla marginalità per confrontarsi con le altre culture presenti nella società italiana. Ma sulla partecipazione della Cisl, in quanto tale, ho anch’io delle riserve molto pesanti. Che senso ha? Non capisco. Mi sembra più una velleità politica che la via per la realizzabilità di valori che, per fortuna, vanno molto più in là della tavola imbandita a Todi. Quelle amiche ed amici devono sapere che costituiscono solo un rivolo di un fiume molto più grande solcato da correnti che hanno tutte una loro rispettabile dignità.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/8/2012 alle 17:32
Caro @ciellino, ti ringrazio per il tuo intervento. Non metto in discussione la positività di fondo del tuo movimento. La base giovanile è sana e animata da buoni ideali e propositi di vita. Chi partecipasse ai vostri Meeting di Rimini in agosto si renderebbe conto della loro ricchezza umana. Tu cerca però di rispondere, almeno, alla mia prima domanda. E' giusto che voi tutti votiate solo i vostri rappresentanti? Quando un vostro candidato siede nelle istituzioni è corretto che continui a parlare in nome e per conto del movimento? Non è una diminuzione per voi? Un pericolo oggettivo per la realizzabilità piena dei vostri ideali? Un vincolo al quale sfuggire per non cadere nella trappola dell'integralismo politico?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/8/2012 alle 17:37
Condivido le osservazioni di Molinari e le tue.Cl come movimento ecclesiale ha grandi meriti in Italia e all'estero.In politica invece ha fatto quasi sempre scelte di potere ben riassunte da una frase pronunciata anni fa al Meeting da un suo esponente di primo piano, tra l'altro tra i più aperti al dialogo: >, dove le vele erano le alleanze politiche del momento funzionali a un disegno con Berlusconi come approdo
Scritto da cesare chiericati il 1/8/2012 alle 17:44
Cielle rispetto ai movimenti giovanili di tutti i partiti messi insieme è una miniera di energie e vitalità. Abbiate rispetto.
Scritto da Gianluigi il 1/8/2012 alle 19:23
Scola è arrivato a Milano perchè il Papa lo ha scelto, e lo ha scelto perchè lo conosce e si fida. Nonostante le raccomandazioni di Julian Carron. Vittadini dice, senza volerlo, il vero: "CL è nata per gli altri e non per il potere.” Gli altri. Gli altri chi? I diversi, i non-CL, gli esclusi. Avesse detto "per tutti".... Chiedo scusa a @Un ciellino se preferisco i dubbi all'integrità, sono un essere imperfetto.
Scritto da Nicoletta il 1/8/2012 alle 19:41
Non prendiamo sottogamba la prossima riunione di Todi. Potrebbero partecipare anche alcuni ministri dell'attuale governo (Ornaghi, Riccardi, Passera) e rappresentare il nucleo iniziale di una futura lista ispirata da, o a, Monti. In seguito potrebbe congiungersi con Casini. Non è fantasia ma uno scenario possibile.
Scritto da Una Pd Brescia il 1/8/2012 alle 20:12
Caro signor Adamoli, con il ritorno sul blog di Rosa e Olindo lei ha il suo bel da fare. Hanno cambiato nome ma sono sempre qui, a rompere i coglioni.
Scritto da Claudio Ennam il 1/8/2012 alle 21:09
Scusi, signor Adamoli, mi ricollego, tanto qui sul golfo non c'è niente da fare. Passeggiatina come i cani, gelatino come i bambini. Neanche un roberto molinari da sfottere. Allora le chiedo: ma com'è possibile che Vendola e Casini, non dico si alleino, ma parlino soltanto? Uno è sposato con un camionista canadese, l'altro ha detto che i matrimoni fra omosessuali sono una bestialità. E allora? Ma come fate voi politici a essere così schifosi? Niente di personale, solo una curiosità.
Scritto da Claudio Ennam il 1/8/2012 alle 21:18
@Claudio Ennam (21.09) - Sono abituato a lei. Tutti gli altri mi sembrano delle educande. Niente di personale, naturalmente. Lei sul golfo (21.18) pensa al blog. Un affetto travolgente. Chissà quando tornerà a casa!
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/8/2012 alle 22:17
@Nicoletta, "per gli altri" nel discorso di Vittadini vuole sottolineare ed enfatizzare il concetto "per tutti". Se lo legge integralmente le apparirà chiarissimo.
Scritto da Gianluigi il 1/8/2012 alle 23:12
L'immagine del migliore tra i memores domini che, avendo fatto voto di povertà, fa la vita del nababbo, e prega su uno yacht fra donnine seminude, è effettivamente degna di una tragicommedia...direi degna perlomeno dell'attenzione di un tribunale ecclesiastico, un curato di campagna sarebbe stato mandato via per molto meno..ci si chiede se Filippo IV, invece che de Molay ed i ricchi ed influenti cavalieri del Tempio, avesse avuto tra le mani gente siffatta che destino gli avrebbe riservato.. Ma tralasciamo..Il punto è che in Lombardia l'appartenenza a questo movimento, come sa chiunque lavori nella Sanità, agevola il raggiungimento, per chi non abbia la sorte di esser parente di qualche boiardo ed aspiri ad una rapida ascesa sociale, di posti da professore universitario, primariati e anche, almeno a leggere quanto appare dalle notizie riportate sui giornali, di redditizie commesse imprenditoriali.. Mi sfugge il nesso di tutto ciò con la fede e la dimensione spirituale dell'essere umano, lo devo ammettere. . Me lo puoi spiegare tu, caro Adamoli? Credo che, oggi più che mai, vi sia in molti l'ambizione ad esplorare gli aspetti non oggettivabili del vivere tramite quelle prerogative che, come spiega egregiamente il teologo Panikkar, sono già connaturate al nostro status di persone che non esauriscono la propria ricerca esistenziale nella mera materialità, e ritengo altresì che proprio esempi negativi come l'Osnapper lombardo ed i suoi accoliti ciellini, in lotta per conservare il potere secolare, allontanino tanti individui dalla religione cattolica e dalla Chiesa piuttosto che agevolarne il cammino. Non credo la Chiesa medesima possa ridursi a setta o ad una specie di società di mutuo soccorso, ed associazioni come questo movimento (con il corollario della Compagnia delle Opere) davvero mi sembra ne sminuiscano il messaggio, e mi dispiace.
Scritto da Carlo il 1/8/2012 alle 23:16
Per tutti gli aficionados di CL ed anche per @Molinari: Corriere di Oggi: Inoltre per la prima volta compare in una contestazione dei PM un riferimento esplicito a Cl: circa i 70.000 euro spesi da Daccò per l'organizzazione di cene e convention nel corso del Meeting di Rimini. Infatti, la Procura le qualifica «occasioni volte a promuovere consenso elettorale» non solo «per Formigoni», ma anche «per il movimento di Comunione e liberazione». Commento: Meno male che è un movimento religioso. Se non lo fosse chissà ….
Scritto da Sic Est il 2/8/2012 alle 08:30
Il rischio della poligamia insito nella regolarizzazione delle unioni civili, evidenziato in un documento della diocesi milanese, mi era sembrato subito esagerato e non all'altezza della tradizione ambrosiana. Faceva a pugni con la realtà di Milano e il suo impulso a mettersi in linea con le altre parti d'Europa. Se il cardinale dirà qualcosa sugli scandali che coinvolgono Cl non so prevederlo, ma penso che dovrebbe.
Scritto da Il pirata il 2/8/2012 alle 09:46
La Chiesa nel suo insieme avrebbe bisogno di una forte carica di rinnovamento. Ne parlo con una certa sofferenza. La vita nelle parrocchie è sempre più povera di iniziative culturali e sociali. Si va alla messa, si fa la dottrina per le cresime e le comunioni e poi quasi niente.
Scritto da Cittadina cattolica il 2/8/2012 alle 11:20
Le osservazioni sul Celeste sono tutte giuste. Scola sta battendo sui soliti temi "loro", ad esempio la famiglia, però dal punto di vista politico non si sbilancia sui ciellini famosi, magari rifiuta il gossip e sta puntando su altri ciellini magari meno famosi ma con una immagine ancora integra. Ma parliamo di noi, anzi parliamo di voi, io non sono un iscritto ma guardo al Pd con interesse. Siamo in una situazione dove il Pd potrebbe vincere. Perchè va a incartarsi con la carta degli intenti? L'ho appena scaricata, tredici pagine di cosa? L'Italia ce la farà se ce la faranno gli italiani. Grazie! Prego! i temi sono visione, democrazia, Europa, lavoro, uguaglianza, sapere, sviluppo sostenibile, beni comuni, diritti e responsabilità. Il Pd, oggi come oggi, potrebbe vincere. Ma eviti questi tristissimi passaggi che hanno solo il sapore di tirare a campare fino all'autunno, quando il programma gli verrà stilato da altri. Gli elettori se ne accorgono.
Scritto da V.R. il 2/8/2012 alle 12:06
Condivido il parere di @Una Pd di Brescia sul prossimo convegno di Todi. Sarà la premessa di una forte lista civica nazionale che si richiamerà a Monti. Non riesco a capire se danneggerà di più la destra o la sinistra e quindi chi avvantaggerà. Una bella partita di scacchi.
Scritto da Stefano C. il 2/8/2012 alle 12:12
Il card. Scola sta facendo bene. E' personaggio di altissima cultura. Si sta sforzando di essere l'arcivescovo di tutti e probabilmente è il primo a soffrire per le disavventure giudiziarie di Formigoni. Fatto 30 dovrebbe fare 31 e intervenire con una nota chiarificatrice sul rapporto fra Diocesi e Cl.
Scritto da Federico il 2/8/2012 alle 12:58
Chi lo può dire che non sia in atto un "patto di mutuo sostegno" fra il cardinale e Formigoni, in questo caso del prelato verso il politico? Il suo silenzio sulla corruzione in Regione è assordante.
Scritto da Pd. Sesto S. Giovanni il 2/8/2012 alle 13:31
@Carlo scrive: "Non credo la Chiesa possa ridursi a setta o ad una specie di società di mutuo soccorso, ed associazioni come questo movimento (con il corollario della Compagnia delle Opere) davvero mi sembra ne sminuiscano il messaggio, e mi dispiace". Se fosse questa la realtà dispiacerebbe anche a me. Spero che Carlo sia troppo pessimista.
Scritto da f.f. il 2/8/2012 alle 15:04
Si parla di laici che, in autonomia, rafforzino in politica i valori tipici del bene comune. E' sull'autonomia che ho dubbi. Io sono realista: chiunque vada a Todi deve aspettarsi, da un momento all'altro, una qualche 'blindatura' della Chiesa su temi e questioni prioritarie. Non è più semplice avere a che fare con dei clericali dichiarati come i ciellini? Almeno non vantano autonomie di giudizio e di movimento inesistenti.
Scritto da eg il 2/8/2012 alle 15:34
Anch'io, come @V.R., ho scaricato la ‘Carta degli intenti’ del Pd. Nell’ultima pagina, una lunga nota a pie' di pagina dice che 'abbiamo alle spalle il decennio di una destra impregnata di promesse e di parole che hanno reso più confuse e opache la politica e l'azione del governo'. Non si capisce dove fosse questa destra, dal momento che al governo c'è stata anche la sinistra. Non si comprende, quindi, come e dove la destra abbia potuto incidere negativamente sulla sinistra. Semmai ha inciso sulla società. Ma chi può dare un giudizio di valori? Al posto della carta degli intenti, sarebbe stata ben accetta la carta dei bilanci del Pd e la carta dei bisogni dei cittadini.
Scritto da eg il 2/8/2012 alle 15:39
@Carlo (23.16) - Tu mi hai rivolto una domanda ma la risposta te la sei già data da solo, ovviamente. Lascio stare il teologo Raimon Panikkar e ricorro alla mia piccola cultura intessuta di esperienza. In moltissime realtà associative (politiche e non) si realizza, ad un certo punto, un distacco fra gruppo dirigente e base militante. In CL questo fenomeno risulta molto più marcato poiché ai capi che hanno scelto la politica viene concessa una delega totale senza verifiche e controlli che nei partiti, per quanto in crisi o in difficoltà, esistono e parzialmente funzionano. Da questa fisiologia alla patologia il passo è breve. Diventa brevissimo quando il potere è senza alternative reali come lo è stato in Lombardia per quasi due decenni. In questi casi si formano incrostazioni opache e corruttele di cui è difficile liberarsi. CL oggi si sta rendendo conto che ha il dovere di rigenerarsi. Noi gli possiamo dare una mano mandando democraticamente a casa Formigoni e i suoi. Molti nel centrosinistra sono certi che succederà la prossima volta. Io sarei più cauto. Milano è un conto, la Lombardia un altro conto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/8/2012 alle 15:57
@V.R. (12.06) ed @eg (15.39) - Sulla carta degli intenti non avete tutti i torti. Almeno nel senso che erano già noti all’atto di fondazione del Pd. E’ un esercizio intellettuale che ci fa guadagnare poco o niente e che, anche all'interno, era considerato abbastanza inutile. Ciò che conta sono i progetti, i programmi, le alleanze per vincere e governare. Diciamo che è un modo per scollinare agosto in attesa delle vere decisioni che contano. Vorrei dire però ad @eg che i bilanci del Pd, da qualche anno debitamente certificati, sono già pubblici.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/8/2012 alle 16:02
Di ritorno dalla visita parenti in Carnia, abbiamo deciso di passare dalle montagne. Siamo passati dal Lagazuoi. Un teatro della prima guerra mondiale.Oggi camminata in Alta Badia.Panorami unici.La particolarità di montagne splendide che si sbriciolano. Fanno pensare. Siamo piccoli, provvisori, parti di un tutto. Bisognosi e comunque capaci di dare.Rinnovo il ricordo del messaggio di s.Francesco.Penso che ci fa politica laica,con ispirazione cattolica, ne abbia bisogno,sempre.Il potere:effimero.
Scritto da Francescog. il 2/8/2012 alle 16:12
@FrancescoG. Splendide parole, messaggio da ascoltare e condividere.
Scritto da G.G. il 2/8/2012 alle 17:30
francescog trasmette sensazioni riposanti e miorilassanti, un combinato di muscoril e valium, non sembra essere di questo mondo ma appartenere a una sfera eterea. potere effimero? ma va!!! il potere non è effimero, è reale e logora chi non ce l’ha. è come il denaro, che da mezzo si trasforma in fine e qui sta la sua natura feticistica. è un feticcio, il potere. francescog, guarda quella belva di federica pellegrini. in tanti l’abbiamo gufata e non ne ha presa una. ma in parte si è portata male da sola, con tutta questa cattiveria e questa smania di successo che ha in corpo. quelli che si portano male da soli sono una categoria da allontanare, sprigionano una negatività tale da colpire anche agli altri, poi non bastano nemmeno tonnellate di quarzo rosa per allontanarla. il dottor carlo ne sa sulle proprietà terapeutiche dei cristalli e delle pietre, che nei casi non cronicizzati possono competere con le goccine. dottor carlo, cos’è osnapper? sembra il nome di una casa farmaceutica. il suo bifronte, reppanso, quello di un ansiolitico. ci informi bene se è così, qui con la crisi si rischia di non garantire più le cure.
Scritto da Billa il 3/8/2012 alle 07:43
Carissima Billa, Osnapper è il nome con cui viene menzionato nei testi biblici Sardanapalo, re degli Assiri, noto per le abbondanti ricchezze e certe peculiari abitudini. Un saluto.
Scritto da Carlo il 3/8/2012 alle 10:41
@ G.G. Grazie per la considerazione. @ Billa. Se non ho capito male, mi pare siamo d`accordo che il potere come fine non sia il top. Gli sportivi accorti non si montano, soprattutto se campioni. Sanno che la ruota gira. Per le considerazioni personali, non mi pare ci conosciamo. Un saluto.
Scritto da Francescog. il 3/8/2012 alle 18:18
Apprezzo molto l'apertuvra ai laici intenzionati al cosiddetto BENE COMUNE (termine purtroppo inflazionato ed abusato da molti) e spero proprio che quella convergenza tra laici e cattolici finora mai avvenuta concretamente possa avvenire in un prossimo futuro superando pregiudizi e schematismi ormai anacronistici per sconfiggere la "malapolitica" che ha imperato spavaldamente negli ultimi anni. Ho sempre appezzato coloro che la pensano come Lei. Distinti saluti
Scritto da giovanni dotti il 13/8/2012 alle 15:48
@Giovanni Dotti - Un grazie sentito per il tuo apprezzamento. (Posso permettermi di darti del tu e chiederti di fare altrattanto?) Sarei lieto di leggerti più spesso anche in versione critica nei miei confronti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/8/2012 alle 22:28
Un grazie sincero per la risposta e la Tua disponibilità al dialogo. Purtroppo non ho molte critiche da muovere nei Tuoi confronti: fossero così aperti e disponibili anche gli altri politici, soprattutto del P.D.! Ho visto per caso il Tuo blog, apprezzo quanto scrivi ed i Tuoi intendimenti, per questo mi è venuta la voglia di contattarTi per esprimerti la mia sintonia col Tuo pensiero. Un solo appello: entrare concretamente NEL MERITO dei problemi locali e dire chiaramente come la si pensa.
Scritto da Giovanni Dotti il 14/8/2012 alle 09:05
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