Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 8/8/2012 alle 09:47


La politica farà le sue vacanze, pur brevi, anche quest’anno. E’ l’occasione per disintossicarsi dalle chiacchiere su spread e speculazioni finanziarie, sui tatticismi parlamentari ed elettorali.
Il mondo offre immagini bellissime perfino nei terribili teatri di guerra con messaggi d’amore e gesti d’altruismo che travalicano confini nazionali e religiosi.
Guai se ce ne dimenticassimo. E tuttavia si può approfittare del riposo per qualche pensiero oltre la quotidianità, ma ben piantato per terra.
Nel mese scorso: spaventoso black out elettrico in India; incendi devastanti in Illinois con immense distruzioni di mais; terribile scarsità di acqua (potabile?) in aree sempre più vaste; surriscaldamento preoccupante di alcune parti del pianeta (pare il 10%).
Quanto di questi fenomeni appartengono ai “capricci” della natura e quanto all’avidità di denaro, di cemento, di sviluppo economico purchessia?
La comunità scientifica forse è pronta a dare le sue risposte. James Hansen, direttore di un importante istituto della Nasa ha definito la situazione allarmante ed invoca “una diffusa e consistente economia-verde basata sull’energia pulita.
E le istituzioni mondiali, continentali, nazionali come reagiscono? 
Nel motore della storia c’è una forza inerziale che ci porta sempre avanti anche quando temiamo il peggio. Da qui la fiducia nel futuro. Purché i governanti (e i popoli quando c’è democrazia) non siano preda di un nichilismo distruttivo.


Commenti dei lettori: 64 commenti -
Caro Giuseppe sottoscrivo il tuo post con una aggiunta. Abbiamo bisogno di un nuovo umanesimo capace di dare quella spinta che manca da tempo per entrare a pieno titolo nel XXI secolo, solo così si produrranno gli anticorpi necessari per non farci regredire e solo così si riuscirà a migliorare la qualità della nostra “imperfetta” democrazia e a portarla là dove non c’è. La domanda di fondo è: esiste una classe dirigente capace di interpretare i nuovi “segni dei tempi”?
Scritto da roberto molinari il 8/8/2012 alle 09:47
Da anni si chiede una politica mondiale (difficile da attuare per i diversi interessi) per realizzare una crescita (delle rirose e delle persone) che non distrugga irreversibilmente l'ambiente. Ci ritroviamo un mondo sovraffollato, popolazioni affamate e ambienti semidistrutti. Credo che non si possa solo sperare nella green economy per risolvere il problema dell'espansione anagrafica. La produzione aumenta lentamente mentre la popolazione aumenta in misura esponenziale.
Scritto da Sic Est il 8/8/2012 alle 10:08
E i dati delle temperature in Italia per ora indicano alcuni parametri addirittura oltre il 2003 (ce la ricordiamo la torrida estate). Le conseguenze di questo riscaldamento sono fenomeni meteo sempre piu estremi, che anche la nostra provincia inizia a vivere. Dobbiamo inizare ad adattarci, a fare poltiche non solo di mitigazione ma anche di adattamento, per non essere impreparati al clima che cambia
Scritto da Federico Antognazza - vice Presidente Italian Climate Network il 8/8/2012 alle 10:28
caro adamoli, il problema è pensare che la quotidianita sia lo spred e non la co2, come diceva il vecchio capo indiano -QUANDO L'ULTIMO ALBERO SARA' STATO TAGLIATO, QUANDO L'ULTIMO FIUME SARA' STATO INQUINATO VI ACCORGERETE CHE I SOLDI NON SI MANGIANO
Scritto da angelo m il 8/8/2012 alle 11:01
Massimo Gaggi nell'editoriale di oggi del Corriere afferma che la scarsità di acqua potrebbe diventare in futuro una causa di guerra come non è mai stata in passato. Fa esempi importanti che riguardano la Cina, il nord e il sud dell'Africa, il medio oriente. Forse è pessimismo - c'è solo da sperarlo - ma i governi più responsabili in tutto il mondo dovrebbero preoccuparsene a fondo.
Scritto da G. Brielli il 8/8/2012 alle 11:24
Fermiamoci in Italia. L'abusivismo, diffuso maggiormente al sud e nei luoghi appetibili come le coste marine, è una delle cause del degrado ambientale, che ha contribuito a rovinare il territorio e a compromettere ecosistemi. Poi piangiamo il centinaio di morti dell'alluvione della Val di Sarno. Ciò che occorre è uscire dai luoghi comuni tipo 'la terra non è nostra ma dei nostri figli', che fa solo business emotivo. Passiamo ai fatti, come il sindaco di Cassinetta di Lugagnano quando ha approvato il piano di governo del territorio a ‘crescita zero’, portato a esempio da diverse amministrazioni comunali. Più in generale, nella vita, non dobbiamo fare gli Amish ma nemmeno ridurci a tanti Attila.
Scritto da eg il 8/8/2012 alle 11:41
Condivido @Roberto Molinari ma mi chiedo. Come fa uno come lui a parlare di nuova classe dirigente dopo che nel suo piccolo a Varese, come segretario PD, non ha avuto la capacità di proporre un credibile candidato a sindaco di Varese, ha cercato di affossare fino all' ultimo l' Oprandi che ha invece portato a casa un risultato positivo che sarebbe vincente se il PD fosse partito prima ed infine scelto al posto di Luisa, come capogruppo una brava persona ma di professione funzionario di partito?
Scritto da una rottamatrice il 8/8/2012 alle 12:32
Il "primo mondo"può fare dell'industria verde(comprende l'agricoltura "giusta")la fonte del suo sviluppo.C'è lavoro per parecchio tempo e per molte persone.Serve un cambio di mentalità che mi pare lentamente, ma inesorabilmente,in corso.La politica può dare impulso. Condivido @ F.Antognazza. @ Sic Est. Da reminiscenze di ecologia, se una popolazione aumenta, la capacità portante dell'ambiente non ha raggiunto il suo limite.Il problema è sull'accesso,sull'uso e sulla distribuzione delle risorse.
Scritto da FrancescoG. il 8/8/2012 alle 13:15
@Sic Est, il problema esiste, ma Malthus la teorizzava troppo facile. In Italia, il tasso di natalità è di 1,40 per donna, insieme alle depressioni, le ansie, i fallimenti personali legati all'infertilità e allo stress di non riuscire a seguire famiglia e lavoro. Dovremmo limitare gli asiatici e gli africani nel procreare per farli diventare come noi? Da @Antognazza avrei letto volentieri qualcosa di più tecnico ma capisco il limite delle battute. Secondo le stime della Commissione Europea, l’occupazione nel settore delle energie rinnovabili potrà crescere di qui al 2020 fino a raggiungere 210.000 nuovi occupati. Se ci sembrano pochi.
Scritto da V.R. il 8/8/2012 alle 13:42
Il problema riguarda anche l'Italia. C'è troppa speculazione edilizia che divora campagna e verde. Non parlo solo del sud e della Sicilia in particolare con gli incendi dolosi funzionali a costruire sempre di più, parlo anche del nord dove alcuni irresponsabili della maggioranza Pdl-Lega volevano intaccare anche le riserve verdi dei parchi.
Scritto da S. Gilli il 8/8/2012 alle 13:45
Mi sono rotta dei rottamatori che criticano e basta senza fare una proposta. Sempre contro tutto e tutti mentre Renzi dice: " Io di destra? E' un tema secondario". Beh sono di centrosinistra. Almeno quelli criticati dai rottamatori la gavetta l'hanno fatta e non sono giovani arrivisti in cerca di posti. Il PD non ha bisogno di quelli che pretendono dal Partito ma di quelli che danno.
Scritto da Loretta il 8/8/2012 alle 14:14
@FrancescoG.13:15: Spiegami meglio qual è il nesso tra "il limite della capacità portante dell'ambiente" e "l'aumento della popolazione". Non mi pare che quello che dici accada nel mondo. I Paesi del primo mondo fanno tre pasti e forse più al giorno, quelli del terzo, in cui la popolazione aumenta a vista d'occhio, non so se arrivano ad uno. La terra non ha risorse infinite. E dal 2100/200 si paventa anche il problema della scarsità di idrocarburi.
Scritto da Sic Est il 8/8/2012 alle 15:01
Rileggevo e volevo correggerti: la comunita scientifica è pronta, senza forse, soni i decisori politici che attendono, e O svegliano tardi o non capiscono la gravita del problema. Es: la Lega nega il cambiamento climatico, chiede supporti agli agricoltori, ma una policy di adattamento al climate change va anche in supporto all'agricoltura, purtroppo lo intendiamo come un qualcosa legato al meteo, quando invece è qualcosa di più complesso e che interessa tutti i settori
Scritto da Federico Antognazza il 8/8/2012 alle 15:22
rottamatrice non ti pare di essere una noiosa ripetitrice? Non hai altri argomenti? la tua e´una monotona cantilena che non serve a nessuno! Cerca di essere piú propositiva.
Scritto da L.V. il 8/8/2012 alle 15:56
tutta una fatica pazzesca per inseguire la banda larga della hall dell’hotel per poi deludermi nel leggere federico antognazza, che ha il nick più lungo del commento. i titoli di presidente e di vice, in italia li diamo via come il pane. sarà questa la classe dirigente che piace a roberto molinari? senti, antognazza, dicci quali sono le politiche per mitigare il clima nella nostra provincia. non rispondere ventilatori e arie condizionate, perché questi ci mandano in blackout come niente, con il risultato che aumenta il rischio di rimanere chiusi in ascensore, magari un pomeriggio intero e magari con i tipi alla ulderico monti. che incubo sarebbe. non basterebbe lo xanax, ma un antipanico più forte. aaargh, per censura mi stanno sottraendo il tablet!!! carry on!
Scritto da Billa il 8/8/2012 alle 16:34
Caro @Federico (15.22), tu nei sai più molto di me ed accetto volentieri la correzione. Avevo scritto "forse" perché leggendo articoli e corrispondenze varie avevo notato toni diversi in alcuni scienziati. Sui colpevoli ritardi sottoscrivvo tutto. PS - @Billa, questo nome non è un nickname, risponde ad una giovane molto in gamba e la sua carica è reale.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 8/8/2012 alle 16:35
@Rottamatrice-Rossi ha colpito ancora il suo ex amico @Roberto Molinari. Ce la su così tanto con lui che non si rende conto che fa ridere. Succede quando i rapporti si rompono anche nelle buone famiglie ma dovrebbe farsene una ragione.
Scritto da Iscritto Varese il 8/8/2012 alle 16:36
Sarò monotona ma dico la verità. So che a molti dell' apparato la mia tesi non piace, ma il PD di Varese sui suoi errori si è guardato bene di fare autocritica. Questa è una considerazione sulla quale in troppi hanno preferito glissare. Cosa ne pensano Adamoli ed i suoi amici del fatto che a capogruppo a Varese non è stata designata l' Oprandi che quasi vinceva preferendo un uomo di apparato? Il tema sia chiaro è il rinnovamento non la rottamazione, un tema scomodo, attualissimo, tutto politico.
Scritto da una rottamatrice il 8/8/2012 alle 17:50
@Ex iscritto - Basta con queste insinuazioni e storielle varesine che non hanno nessun interesse per quasi tutti i lettori del blog. Esprimi le tue opinioni senza offendere gratuitamente e volgarmente nessuno.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 8/8/2012 alle 17:51
Nella mia risposta a @Federico delle 16.35, e rivolgendomi a @Billa, ho sbagliato per fretta scrivendo "è una giovane". Ovviamente deve leggersi "un giovane". Era comprensibilissimo, ma è meglio precisare, anche perché Federico è conosciuto, ma per adesso solo a Varese e dintorni.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 8/8/2012 alle 17:58
@Rottamatrice, per chiudere definitivamente (spero) questa polemica almeno sul blog, ti dico che per me sarebbe stato meglio nominare capogruppo Luisa Oprandi. Ma so benissimo che in queste situazioni, per esprimere un giudizio fondato, bisognerebbe essere a conoscenza di tutti i dati del problema. Io so soltanto che la decisione l'hanno formalmente presa i consiglieri del Pd con un voto. Argomento chiuso.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 8/8/2012 alle 18:05
Da un provocatore di apparato che non è originale nemmeno nella scelta del nickname non possono che arrivare stronzate del genere. Raccolgo volentieri e subito l' invito di Giuseppe Adamoli.
Scritto da una rottamatrice il 8/8/2012 alle 18:10
@Sic Est ha centrato il problema, che è l'espansione demografica enorme soprattutto in Africa e in India. L'economia verde è una soluzione valida per noi ma per il mondo intero i fenomeni da combattere sono altri, giganteschi e drammatici. Le varie Chiese religiose dovrebbero prenderne atto e cercare di agire di conseguenza sul piano dell'educazione demografica.
Scritto da Roseto senza rose il 8/8/2012 alle 18:51
@Iscritto Varese, è l' ultima volta che replicherò ad una tua cattiveria ed a una gratuita falsità, non ne vale la pena. Non posso proprio 'avercela' con Roberto Molinari; siamo amici da 30 anni, abbiamo fatto tanta politica insieme e con lui ho semplicemente avuto qualche divergenza (se basta per farti ridere... accomodati). Non sono così meschino e 'sconcio' da utilizzare nickname per colpire alle spalle. E' una pratica infame e vigliacca che lascio molto volentieri ai mediocri della tua risma
Scritto da paolo rossi il 8/8/2012 alle 20:11
L'inquinamento e il cambiamento climatico prococano devastazioni colossali. Per il primo, la responsabilità è esclusiva dell'uomo, per il secondo, l'incidenza dell'uomo è fortissima. Ci vorrebbe un governo mondiale per affrontare i disastri ambientali ma temo che quando sarà attuato sarà troppo tardi.
Scritto da Giordano (ambientalista) il 8/8/2012 alle 21:12
Penso anch'io che i problemi dell'aumento della popolazione affrontati da @Sic Est e @Roseto senza rose siano centrali per la vita umana in molte aree geografiche.
Scritto da G. Castiglioni il 8/8/2012 alle 21:36
@Iscritto Varese (iscritto a che, a che cosa, al frequentatissimo Club degli Imbecilli del PD?) Il Senatore Rossi è una persona che sempre avverserò politicamente con tutta la mia forza ma è uno di quelli, e sono pochissimi per una testa "rivoluzionaria" come è la mia, al quale sempre e dico sempre e poi ancora sempre, concederei l' onore delle armi.
Scritto da Ceresium il 8/8/2012 alle 21:49
A @G. Castiglioni (un nickname falso come Giuda, meglio il mio) vorrei dire: parampappà, parampappà, parampappà. Faccio come lui, copro e nascondo un altro commento scomodo, indovina un po' quale? Ma pensi che tutti siano una manica di fessacchiotti senza cognizione di come funzionano i blog? Parampappà, parampappà, parampappà.
Scritto da Ceresium il 8/8/2012 alle 21:57
Naturalmente, quasi dimenticavo, il mio bonario rimbrotto vale anche per @Giordano (l'ambientalista), Luigi (il verde), Fausto (l' agreste) Filiberto (il naturista)...
Scritto da Ceresium il 8/8/2012 alle 22:08
@eg. "Più in generale, nella vita, non dobbiamo fare gli Amish ma nemmeno ridurci a tanti Attila". Parole che condivido ma come si fa? Sono amministratore di un piccolo comune. Tutti vogliono che i loro terreni valgano qualcosa, la pressione è tanta, le uniche entrate significative sono gli oneri di urbanizzazione. Se tu fossi un amministrazione forse non la faresti facile. A meno che non lo sia anche tu.
Scritto da Fabrizio il 8/8/2012 alle 22:25
con tutti i dubbi che ho nella vita, neanche uno riguarda l’esistenza di antognazza. so bene che esiste antognazza e non capisco che bisogno abbia lui di ricordarsi che esiste, mettendo il suo curriculum vitae nello spazio della firma nickname. la ulderici lex parla chiaro: alcuni provano orgasmi nel leggere il proprio nome e cognome, figuriamoci se c’è anche il curriculum! siamo generazioni dove siamo tutti presidenti o vicepresidenti di qualcosa, meglio ancora se l’abbiamo messo su con amici. quasi tutti siamo andati scuola. in tanti siamo andati dai notai per gli atti fondativi di una organizzazione. la sostanza è il commento, non la firma. contano le idee, accidenti! mica solo i ruoli. e spremiamoci per farle uscire queste benedette idee. sono per le persone semplici, spesso scambiate per stupide, invece sono solo semplici.
Scritto da Billa il 8/8/2012 alle 23:34
@Sic Est.Scusa se sono stato poco comprensibile:-) Siamo d'accordo:le risorse sono limitate,accesso e distribuzione sono un problema.Alcuni temi chiave li ha aggiunti @V.R. Resto sulla vicenda ecologica.Se la popolazione di un dato ambiente aumenta, in un certo periodo,significa avere le condizioni adatte. Uno dei motivi per i quali dire che siamo in troppi non mi convince. So di essere in minoranza.Di fatto,a mio parere, si spostano responsabilità dai ricchi consumisti ai poveri. Che ne pensi?
Scritto da FrancescoG. il 9/8/2012 alle 07:46
Caro @Paolo (20.11), giustificatissima la tua reazione che mi aspettavo anche se ero già intervenuto io prima. Infatti, avevo detto ad un amico di postarla subito poiché sarei stato impossibilitato a farlo per tutta la serata. Detesto che si approfitti dell’anonimato (per la verità qualcuno per me non è anonimo) per polemiche personali astiose. Ho fatto la scelta di pubblicare tutto senza filtri. Spero di non doverla cambiare.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/8/2012 alle 08:13
Caro @Roberto, mi riferisco alla domanda contenuta nel tuo commento di ieri (9.47). Speravo che fosse ripresa positivamente da altri lettori, invece ha fornito l’occasione per una piccola e fastidiosa polemica sulla città di Varese che riguarda solo e soltanto qualcuno o qualcuna che vuole tenerla strumentalmente viva. Vengo al dunque. Esiste una classe dirigente capace di interpretare i nuovi “segni dei tempi”? Domanda da un milione di dollari, si sarebbe detto una volta. Io dico che, se non l’abbiamo oggi, l’avremo in un futuro che spero molto prossimo. La mia frase finale del post sulla società umana che progredisce malgrado certe apparenze contrarie non l’ho buttata lì per snobismo. Ci credo sul serio. Va misurata però sul lungo e non sul breve periodo. Siccome siamo in democrazia e siamo contro i partiti personali penso che tutti insieme abbiamo il diritto-dovere di portare alla causa il nostro minuscolo apporto. Ben sapendo naturalmente che la classe dirigente di un Paese va molto oltre quella dei partiti. Grazie per i tuoi contributi sempre appropriati e molto validi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/8/2012 alle 08:24
Caro Giuseppe ti ringrazio per la stima che non mi fai mai mancare e che, per quanto mi riguarda, è reciproca. Ho potuto leggere solo stamani i diversi commenti al tuo post e, se me lo consenti, esprimo la mia solidarietà personale a Paolo. Bypasso le altre astiose polemiche che ritengo non debbano essere commentate. Ognuno si tenga le sue “verità”. Personalmente ho la convinzione di aver agito correttamente e di aver tutelato il partito e le persone sempre. Probabilmente è questo che ha scatenato dentro e fuori dal PD alcuni e diciamolo, pochi, “anonimi” che tanto anonimi non sono contro di me. E siccome so che tu conosci bene i fatti perché ne abbiamo parlato spesso non aggiungo altro. Ti segnalo, invece, per rimanere nel solco del post, l’intervista pubblicata stamani da Repubblica a Tony Blair. Quando parlavo di classe dirigente con una visione capace di un nuovo umanesimo mi riferivo proprio agli argomenti che l’ex Premier inglese espone oggi.
Scritto da roberto molinari il 9/8/2012 alle 09:05
@FrancescoG. alle 07:46: Io avevo capito quello che volevi dire e continuo a non essere d’accordo. I Paesi con alto tasso di crescita demografica sono tra i più poveri (povertà intesa nel senso di mancanza o scarsità di risorse) del globo e vivono in una estrema miseria senza via d’uscita i. Non voglio tediarti con teorie socioeconomiche: pare, comunque, che negli strati più poveri (aggiungo anche meno acculturati: miseria e poca istruzione vanno spesso a braccetto) c’è maggiore disinteresse ai problemi della vita e quindi ai problemi dello sviluppo demografico (il sesso visto come forma di recupero sociale, per non dire di allontanamento dai problemi reali). I figli, spesso raffigurati come un dono di Dio, non possono essere costretti ad adattarsi a forme di vita quasi larvale. Che poi ci sia una iniqua distribuzione delle ricchezze sono d’accordo con te: ma la realtà non è mai equa e su questo non so cosa si possa fare.
Scritto da Sic Est il 9/8/2012 alle 09:11
Ti ringrazio molto Giuseppe. Seguo sempre con interesse il tuo blog, uno dei migliori e più frequentati, oltre che apprezzati, blog-politici a livello nazionale (per via del mio 'lavoro' ne seguo diversi). Che ci sia al suo interno qualche 'sbavatura' (non mi riferisco a certo dissenso) è fisiologico, ma ciò non intacca minimamente la qualità di uno strumento che, anche a livello di commenti, offre spunti assai interessanti e di elevato livello. Uno 'spazio' che gestisci in modo intelligente.
Scritto da paolo rossi il 9/8/2012 alle 09:44
Limitiamoci all'Italia il paese di molte scelte sbagliate (ricordate l'acciaieria di Gioia Tauro -1976 - con 500 ettari di agrumeti tagliati, un numero elevatissimo di delitti di mafia e mai entrata in funzione) e lo stillicidio dei condoni edilizi autentici grimaldelli per far esplodere l'ambiente. Qualcuno, credo Cicchitto, ne propone di nuovi per ridurre il debito pubblico. L'edificazione come merce di scambio per rimpinguare le casse dei comuni spogliate dal centralismo ricorrente.
Scritto da cesare chiericati il 9/8/2012 alle 09:59
@Billa: nessun orgasmo per la carica. Sulle idee e le cose da fare, un paio di temi che stiamo affrontando: sussidi ai combustibili fossili, iter autorizzativo delle direttiva carburanti dell'UE, giusto per citare un paio di temi che implicano effetti sul clima, se adeguatamente gestiti ed implementate, ma che passano nel silenzio dei mass media perchè sai.. le lobby...
Scritto da Federico Antognazza il 9/8/2012 alle 10:21
Difficile abbozzare il bilancio delle difese e degli anticorpi elaborati all'interno di questo vetusto sistema, in una societa' che non crede piu' nei suoi valori e che rigetta il senso di continuita' e il legame con il passato, tutta calata nella tensione di un tempo che non e' mai immobile presente ed eterno ritorno ma precario futuro, sbilanciata in una inesorabile fuga in avanti.
Scritto da Max Liberti il 9/8/2012 alle 10:25
@Billa:l'attuale classe dirigente ignora l'abc: per loro clima è il meteo. Es: la Lega nega il cambiamento climatico,ma si pone come difensore acceso degli agricoltori Se non attui politiche di adattamento, in un clima che cambia(minore umidità al suolo, estati torride, eventi meteo quasi tropicali), è difficile che il tuo aiuto all'agricoltura sia efficace,non è una banale questione di un ventilatore in piu o in meno,purtroppo affrontiamo certe policy come slegate da altri contesti.
Scritto da Federico Antognazza il 9/8/2012 alle 10:27
Caro @Cesare (9.59), hai messo il dito nella piaga. Troppi abusivismi tollerati e troppe autorizzazioni a costruire date con leggerezza. Lasciamo stare il solito Sud. In Lombardia non c’è abusivismo ma piani urbanistici (vecchi e nuovi) larghi, sovrastimati, con pseudo zone industriali e commerciali in ogni piccolo paese e orribili capannoni ed edifici al posto dei prati e della campagna. Ma questo è solo un esempio. @Fabrizio (22.25), un giovane amministratore che conosco, in poche parole ci ha descritto lo scambio che spesso i comuni fanno: licenze edilizie generose per oneri di urbanizzazione, che sono l’entrata più cospicua. Uno scambio che non va. Bisognerebbe impedire per legge (regionale) che questi proventi possano essere impiegati nelle spese ordinarie. Potrebbe essere una strada per scoraggiare un tale “scambio”.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/8/2012 alle 10:29
Senza infierire ma il sig. Molinari pare soffra di stipsi cronica. Macrogol, a dispetto del nome che evoca gesta calcistica, è un ottimo prodotto farmaceutico che potrebbe fare al caso (è piacevole, e probabilmente anche utile, sentirsi qualche volta Verdone). Con simpatia e stima. Ceresium.
Scritto da Ceresium il 9/8/2012 alle 11:11
@ Billa: proviamo a ritornare alle domande del post ed uscire dalla demagogia diffusa. Poniamoci alcune domande, come: perché la nostra regione è regione leader del consumo di suolo (e quindi della cementificazione) in Europa? Perché quelli di cl sono tutti avidi di denaro? Perché in una regione come la Liguria, nonostante fosse stato scritto da dei giornalisti un libro di denuncia su quanto accaduto ("Il partito del cemento"), si è andati avanti come nulla fosse sino al disastro ambientale (culminato poi nelle pioggie ed inondazioni che, datosi la situazione di dissesto idrogeologico, hanno provocato morti e feriti)? Perché la situazione dell'Ilva di Taranto ha potuto continuare per decenni sino all'intervento recente della magistratura? Perché, nonostante ricerche epidemiologiche internazionali, come quella tedesca compiuta dal medico ed epidemiologo di Brema dott. Eberhard Greiser su oltre un milione di persone che risiedevano nei dintorni dell'aeroporto di Colonia-Bonn e pubblicata su Der Spiegel, comprovino che la presenza di grandi hub aeroportuali su un territorio si correla, nella popolazione, ad un'aumentata frequenza di gravi patologie cardiovascolari e malattie cronico-degenerative (come alcune tipologie di tumore, quale quello al seno nelle donne), si persevera, da parte di alcuni ambienti politici ed industriali, nel progetto della "grande Malpensa"? Perchè la maggioranza degli abitanti di questa provincia è masochista? Perchè gli incendi dolosi che quasi ogni estate devastano alcune regioni del sud (con il telegiornale che ripete da tempo immemore la medesima solfa: "mancano i canadair" per poterli spegnere)? Diciamo la verità, almeno su questo blog: Chiericati ha centrato il punto: gli interessi economici, ed ogni politico, di qualunque livello, sa bene che senza l'appoggio di chi fa girare il denaro difficilmente potrà continuare nella carriera, ecco il punto. I cittadini sono spesso disinformati? Vero, ma cosa fanno realisticamente molti italiani per informarsi? Nulla, diciamo anche questo.
Scritto da Carlo il 9/8/2012 alle 11:21
@Sic Est. Siamo d'accordo su una cosa fondamentale: la lotta a condizioni di vita pessima.Non è poco.E' una battaglia lunga, che passa per l'educazione e la corresponsabilità tra le varie parti del mondo e senza forzare dei modelli da esportazione. In generale, mi piacciono di pù le teorie di Amartya Sen rispetto a quelle di Norman Borlaug. Un saluto e grazie per il dialogo.
Scritto da FrancescoG. il 9/8/2012 alle 11:59
@ Fabrizio,@C. Chiericati,@ Giuseppe Adamoli. Quello degli oneri di urbanizzazione è un tema da affrontare.Ha avuto il doppio effetto di utilizzare il territorio per coprire i bilanci e di rimando,con l'invenduto attuale nell'edilizia,ha contribuito alla difficoltà delle aziende.La questione fa ancor più girare le scatole quando vedi che,con servizi inferiori ai tuoi, ci sono comuni con maggior disponibilità economica della tua. "Mangiamo fuori" la terra per ingrassare gli sprechi. Bell'idea...
Scritto da FrancescoG. il 9/8/2012 alle 13:33
@Carlo, le spiegazioni che dai mi convincono in larga parte, ma la tua conclusione mi lascia perplessa. Se in democrazia "senza l'appoggio di chi fa girare il denaro difficilmente si può fare carriera politica" quale sarebbe la soluzione? Quello che dici lascia pensare che tutti i partiti siano uguali. Qualche volta sembra che sia così ma non penso che sia alla fine sia vero.
Scritto da Elisabetta C. il 9/8/2012 alle 14:28
Quanti hanno parlato degli ‘oneri di urbanizzazione’ come unica possibilità dei Comuni di ‘fare cassa’ hanno evidenziato l’assurdità di un’impostazione perversa a cui bisogna porre rimedio. Nel mio Comune vedo sorgere enormi falansteri che restano invenduti, a fronte di una richiesta inevasa di abitazioni a prezzi abbordabili. La maggior parte di quegli appartamenti sono vuoti da anni, senza il conseguente fallimento delle società edificatrici. Mi sorge spontanea una maliziosa domanda: da dove arrivano i finanziamenti? Il “credit crunch”, per loro, non esiste? Altri commentatori di questo post, con i quali sono in perfetta sintonia, hanno evidenziato il pericolo della “bomba demografica”. Temo possa costituire una minaccia esiziale. A questo punto non mi resta che condividere l’auspicio che metti in chiusura delle tue argomentazioni.
Scritto da Angelo Eberli il 9/8/2012 alle 15:28
@Carlo, in qualsiasi settore, in particolare quelli scientifici, finchè ci sono pochi dati, la discussione e i dibattiti sono basati su opinioni. Recentemente i dati di correlazione tra cambiamenti climatici e fattori antropici (effetto uomo)sono aumentati e le opinioni sono comprovate da informazioni. C'era stata molta contro-informazione su questo argomento. A te e altri interessati alla questione, segnalo un articolo di Stefano Caserini http://www.edizioniambiente.it/repository/rassegna/caserini-ecoscienza.pdf in cui si possono trovare i link a molte informazioni corrette sull'argomento.
Scritto da Nicoletta il 9/8/2012 alle 15:41
@Ceresium, cosa vuoi dire chiamandomi in causa alle ore 21.57? Sei matto? Non c'entro niente con le vostre beghe. Vivo a Legnano e ho scritto pochissime volte su questo blog e meno ancora su altri. M'interesso di problemi ambientali dell'Alto milanese e di Expò. Adamoli ha la mia mail.
Scritto da G. Castiglioni il 9/8/2012 alle 15:57
Domanda, da poco informata, per @Federico Antognazza (ieri 10:28). Tu usi due termini molto precisi: mitigazione e adattamento. Posso immaginare che le azioni per la mitigazione comprendano tutti i possibili interventi mirati a diminuire le emissioni di CO2 e altri gas serra. Ma cosa intendi parlando di azioni di adattamento? Significa forse che, per quanto solerti possiamo essere negli interventi, il cambiamento non dipende esclusivamente da fattori antropici, effetto-uomo, e che ce lo beccheremo comunque, magari solo un po’ più in là nel tempo, quindi meglio adattarsi?
Scritto da Nicoletta il 9/8/2012 alle 16:25
@G.Castiglioni, si vede che il troppo caldo mi ha preso la testa.
Scritto da Ceresium il 9/8/2012 alle 16:50
@ Nicoletta: ho avuto modo di leggere i suoi interventi, sempre documentati ed interessanti, e ne ho dedotto che lei ha una cultura scientifica (ovviamente non so in che settore specifico). Immagino quindi la sua obiezione si riferisca ai punti del mio intervento dove parlavo dell' Ilva di Taranto, e degli hub aeroportuali. Devo però confutare quanto lei scrive in base alle seguenti argomentazioni: 1) Riguardo all'Ilva: credo lei sappia come lavora un ctu (perito) nominato dal giudice: un perito del giudice si limita a consultare tutta la documentazione sanitaria già a disposizione, dalla quale, basandosi sulla letteratura scientifica più aggiornata, ricava conclusioni scientificamente conseguenti, che poi trascrive nella perizia che consegna al magistrato (peritus peritorum), quindi credo lei possa concordare con me sul fatto che questi dati fossero già da tempo disponibili. D'altronde, le rammento che il ministro dell'ambiente del governo precedente di B., che mi pare fosse tale Prestigiacomo, ha rinviato l'entrata in vigore dei limiti di emissione del benzopirene al 2012, sostanza la cui azione tossico-cancerogena è nota in ambito medico, e con tale decisione, o meglio "cavillo burocratico all'italiana", ha permesso all'Ilva di rimanere sempre in regola. 2) Riguardo agli effetti di un hub aeroportuale sul territorio e sugli abitanti del territorio la devo correggere: una ricerca medica, come quella del dott. Eberhard Greiser, che riguardi un milione di persone, produce fatti scientifici, non opinioni, a meno che, ovviamente, il ricercatore o i suoi collaboratori non abbiano compiuto grossolani errori statistici. La scienza medica progredisce, e qualcosa sull'argomento medicina ne so per motivi professionali, proprio attraverso sperimentazioni accuratamente condotte e ricerche epidemiologiche. 3) Non mancherò di scaricarmi l'articolo che lei mi consiglia, di cui ho leggiucchiato per ora soltanto qualche riga. Cari saluti. Carlo
Scritto da Carlo il 9/8/2012 alle 19:03
Per @Fabrizio: comprendo le sue perplessità. Disintossicarsi (la chiama proprio così l'ex sindaco di Cassinetta) dopo decenni di dipendenza dagli oneri di urbanizzazione è difficile. Sarebbe utile una nuova strategia che assicuri fonti d’entrate diverse dal cemento, altrimenti si continuerà a perseverare nella contraddittorietà tipica delle politiche pubbliche: da un lato si erode il territorio e, dall’altro, si è costretti a spendere ingenti risorse pubbliche per risanare l’ambiente devastato. Io non sono un’amministrazione (e come potrei esserlo?) e capisco anche le pressioni di quanti si aspettano dagli amministratori locali scelte di politica urbanistica che favoriscano la valorizzazione dei propri terreni. Si tratta della storia del nostro Paese (a nord come a sud, a destra come a sinistra) che sulla dinamica del ‘do ut des’ ha accumulato il consenso negli enti locali. Nel parlare di abusivismo mi riferivo in particolare al sud. Leggo che anche un’altra persona, @Cesare Chiericati, riporta un esempio del sud. Non si tratta di puntare il dito ma di evidenziarne le cause, storico-culturali prima che di mero interesse economico. A tutt’oggi, nell’era dell’IMU, non risulta che il catasto sia aggiornato in maniera omogenea in tutto il Paese.
Scritto da eg il 9/8/2012 alle 19:38
Per @Carlo: sono in completa sintonia con il suo commento. Utile che in un blog circoli informazione. Su un certo tipo di gestione urbanistica, soprattutto negli anni passati, le responsabilità sono bipartisan. Le amministrazioni locali ex PCI hanno devastato il territorio, p.e. quello dell’hinterland di Milano, al pari delle giunte bianche degli altri territori lombardi. Arrivati a oggi, si ha come l’impressione che a trattare certe tematiche ormai siano rimasti solo i partiti e i movimenti extraparlamentari: grillini, estrema sinistra e estrema destra.
Scritto da eg il 9/8/2012 alle 19:41
grazie, vicepresidente antognazza ingegner federico per la tua opinione. qui mi vogliono buttare giù da un’alta scogliera cornish se non spengo il computer, non prima d’averti detto che se tu fossi un lettore di greenreport oggi ti sarebbe giunta la newsletter che riporta un interessante articolo. cercasi disperatamente un food system sostenibile e climate friendly. leggilo se puoi e sempre se puoi immaginati il policy maker leghista o dell'udc.
Scritto da Billa il 9/8/2012 alle 21:43
a leggere i dialoghi fra roberto molinari e giuseppe adamoli viene la carie. se i commenti di molinari sono sempre ben appropriati e validi, quelli del dottor carlo cosa sono? sono da premio nobel! meno male che il dottor carlo c’è! il dottore, mio punto di riferimento del blog, non parla delle azioni tranquillanti delle benzodiazepine ma delle azioni tossico cancerogene del benzopirene. trasmette un’ansia pazzesca sulla finitudine di questo mondo ma almeno fa azione sociale! che nulla ha a che vedere con la azione sociale della alessandra mussolini, specifichiamolo a caratteri cubitali.
Scritto da Billa il 9/8/2012 alle 22:01
nicoletta sa proprio tutto, è una tuttologa delle scienze perfette, deve essere una fisica o una ingegnera o un’economa. come la mia compagna di banco che mentre io mi prendevo quattro in matematica, lei si beccava nove. i miei sei meno meno erano già grossi passi avanti. non dipingo quello che vedo, ma quello che provo. diceva così il pittore hopper. anch’io lo dicevo ai miei proff di matematica ma quelli niente da fare, nessuna indulgenza. quattro!
Scritto da Billa il 9/8/2012 alle 22:06
Caro Adamoli, il dibattito che susciti è molto interessante. Sei bravissimo, complimenti, ma non ti pare che su un blog del Pd ci debba essere per ogni post una conclusione in armonia con la linea del Pd?
Scritto da s.p. il 9/8/2012 alle 22:17
@ Elisabetta: lei ha ragione, in effetti la conclusione del mio intervento ha assunto un tono di protesta quasi nichilista. Chiedo venia. Ciò non toglie, cara Elisabetta, che cittadini attenti come lei debbano cercare di informarsi bene su questioni di così grande rilievo e coalizzarsi, in modo da mettere sotto pressione il politico da loro votato, ed evitare che siano le lobby a manovrarlo.@ eg: sovente ho anche io la medesima impressione. Anche se dei governi, e dei ministri dell'ambiente, di B., preferisco non parlarne proprio, come pure non mi interessa parlare di una Lega Nord che ritiene che in padania non avvengano mutamenti climatici. Clini, l'attuale ministro dell'ambiente, è una persona seria, niente a che vedere con certi cialtroni. Aggiungo una modesta proposta di stampo economico-sanitario. Siccome si discute e si è discusso molto, anche su questo blog, delle spese eccessive della Sanità fra le cause del debito pubblico, vorrei far presente che le risorse economiche della Sanità vengono utilizzate anche per la cura delle persone che, a causa di questa dissennata politica ambientale, si feriscono gravemente o si ammalano di patologie croniche: ingenti risorse, euro che, purtroppo, non vengono conteggiati quando il politico di turno (sindaco, presidente di provincia o di regione, ministro di qualcosa) approva i piani urbanistici o la costruzione di un'infrastruttura e non rientrano così negli indici economici, euro che invece dovrebbero sin da subito, tramite proiezioni epidemiologiche, essere conteggiati nel costi che la Comunità intera si troverà a sostenere. Credo i cittadini abbiano il diritto di disporre di tali dati e di poter giudicare se le proiezioni dei costi sanitari superano i possibili vantaggi economici di un'opera. @ Billa: grazie, cerco soltanto di far circolare delle informazioni di cui dispongo, almeno finchè Adamoli me lo permette. Ed apprezzo Hopper. P.S. Ottima la proposta di Adamoli per i Comuni. Cari saluti.
Scritto da Carlo il 9/8/2012 alle 23:48
@Carlo, in verità il mio intervento riguardava il dibattito sulle variazioni climatiche e, prendendo spunto dalla tua conclusione, le possibilità odierne che i cittadini hanno di informarsi, se lo desiderano. Anch'io noto con delusione e amarezza la scarsa consapevolezza dei cittadini. Diversamente avrebbero potuto in passato, e pretendere per il futuro, adeguate protezioni nei progressi industriali. In passato era difficile informarsi, oggi non più, ma bisogna volerlo.
Scritto da Nicoletta il 10/8/2012 alle 09:16
@Billa. Viva le differenze, non ci si annoia. E forse sono proprio la tua compagna di banco. Sai, quella che disegnava da schifo e faceva temi che sembravano telegrammi? Cara compagna (di banco), ho imparato tardi i benefici di comunicare i sentimenti. C'è voluto il divorzio: non darò mai più per scontato che i sentimenti "si vedono". Mi sto perfezionando con i figli, maschi, che costringo a rispondere in modo articolato ai "come è andata oggi?". "Bene" non è una risposta sufficiente. Poveretti!
Scritto da Nicoletta il 10/8/2012 alle 09:48
Caro @s.p. (22.17), questo non è il blog del Pd ma di un suo rappresentante. La posizione ufficiale la puoi trovare sul sito ufficiale. Se, come tu dici e ti ringrazio, la discussione è ampia e interessante è perché il confronto fra tesi diverse scorre libero e cerco di alimentarlo favorendo come posso la relazione fra i vari commenti. Quanto alle conclusioni, tieni conto che decido l’argomento, lo introduco, rispondo alle domande e qualche volte intervengo nel dibattito. Le conclusioni appartengono all’intelligenza e sensibilità dei lettori.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/8/2012 alle 15:18
@Nicoletta: scusa il ritardo. Per adattamento si intendo politiche che tengano conto dei mutamenti già in atto. Il cambiamento dipende da fattori antropici, ed è in atto (vedi l'articolo di Hansen è molto chiaro a riguardo). Per cui oltre a elaborare poltiche di mitigazione nei confronti di cambiamenti futuri dobbiamo inoltre considerare poltiche per adattarci ai cambiamenti già in atto.
Scritto da Federico Antognazza il 13/8/2012 alle 10:33
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