Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 25/7/2008 alle 19:15

La conferenza annuale degli Stati del Nord-America -quest'anno a New Orleans- è sempre stata considerata da tutti un termometro politico importante. Due impressioni rapidissime. La prima è una conferma "Education, education, education", cioè scuola, università, istruzione ad ogni livello restano il primo indispensabile investimento per qualunque società voglia crescere e svilupparsi.
La seconda impressione è un colpo nello stomaco (non affatto inatteso, però). L'Europa è tenuta molto sullo sfondo rispetto soltanto a 2 -3 anni fa. Gli interlocutori veri sono la Cina, l'India, anche il Brasile. A una mia domanda, la risposta di un partecipante autorevole è stata dapprima rassicurante: "L'Europa è sempre il nostro partner principale". Poi però è venuta fuori la sua opinione vera: "Noi americani siamo realistici, la fotografia del mondo è drasticamente cambiata". Il vecchio continente sta diventando piccolo. Forse troppo piccolo in tutti i sensi.

Commenti dei lettori: 4 commenti -
Inevitabile conseguenza della politica cieca e ottusa del Parlamento Europeo. Tutti concentrati su provvedimenti burletta, non solo non hanno saputo guardare lontano, ma di fronte all'evidenza attuale, continuano imperterriti nel loro "dolce far niente". Purtroppo non riguarda solo l'educazione, ma tutto il sistema economico. Prepariamoci alle "vacche magre"....non vedo altra via. Lei, Adamoli, come la vede?
Scritto da signoraoscura il 27/7/2008 alle 18:17
E' inutile dare al colpa al Parlamento Europeo: in realtà l'EDUCATION cioè la scuola in senso lato non interessa a nessuno nel nostro BELPAESE se non per mantenere una pletora di addetti; quantità non fa qualità.
Scritto da Paolo il 28/7/2008 alle 08:38
D'accordo con Paolo: qui in Italia la scuola non interessa proprio a nessuno, nemmeno ai nostri ministri, che addirittura la vorrebbero a misura (come la giustizia) dei loro figli ciucci
Scritto da Fede il 28/7/2008 alle 09:33
Cara Signoraoscura, le istituzioni europee sono molto complesse e ne parleremo parecchio nei prossimi mesi. Il fatto è che il Governo europeo è costituito dal Consiglio europeo - formato dai Governi nazionali - e dalla Commissione, oggi presieduta da Barroso e prima da Prodi. Voglio dire che il Governo europeo non è scelto dal Parlamento il quale ha soltanto il compito di approvare la nomina del Presidente della Commissione su designazione dei Governi degli Stati membri. E’ tutto terribilmente complicato ma è così: il Governo europeo non è espressione della maggioranza del parlamento. Detto questo è vero che l’Europa dà spesso l’impressione di occuparsi di cose marginali anziché delle grandi questioni sociali. Ritengo che tutto ciò debba rientrare nella agenda politica dei partiti da qui alle prossime elezioni europee del 2009.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/7/2008 alle 17:47
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