Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 27/7/2008 alle 19:08

Sono stato per 3 giorni inchiodato alla sedia in una conferenza nella quale gli Stati americani hanno discusso come "servire" i loro cittadini e come esercitare il loro enorme potere nel difficile rapporto col governo federale di Washington. Grande attenzione, silenzio e puntualità assoluta, rispetto per chiunque. Una bella lezione per l'Italia, a rappresentare la quale eravamo presenti solo in due.
Fuori dalla stanza della convention l'enorme orgoglio di New Orleans per la ricostruzione in corso dopo le distruzioni dell'uragano Katrina di qualche anno fa (migliaia i morti).
Poi vedi grandi cartelli pubblicitari con nomi e fotografie. Tale Cannizzaro compare dappertutto. Ci sono forse le elezioni per la città e per lo stato della Louisiana? No, le elezioni riguardano i giudici e i procuratori ai vari livelli. La domanda su chi paga queste spese enormi rimane senza risposta. Un'altra questione me la tengo per me "Ma questa non è politica?".
Tutto ciò mi rimanda ad un recente e intrigante romanzo di John Grisham,  "The appeal", che si lancia in accuse feroci contro il sistema elettivo della giustizia in vigore in molti stati americani (ma non tutti). Ecco un aspetto della democrazia americana che non importerei mai in Italia.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 7 commenti -
E così, il caro Adamoli si è fatto un bel viaggio negli Stati Uniti e di ritorno, come fanno di solito i sinistri, ne parla male; Grisham non è l'America, è solo uno che deve vendere milioni di copie dei suoi libri; discutiamo un poco e non limitiamoci a dire" non importerei mai" il sistema elettivo della giustizia in vigore in molti stati americani. Se non sbaglio anche nella vicina confederazione alcuni procuratori vengono scelti dai Parlamenti cantonali.
Scritto da Paolo il 28/7/2008 alle 08:50
Io invece sono d'accordo con Adamoli. In questo paese abbiamo già lottizzato la Rai (che adesso fa anche la fiction su Alberto da Giussano per leccare i piedi alla Lega), i consigli di amministrazione dei vari enti pubblici... ci mancherebbe solo la giustizia. Meglio cmq un Grisham (che almeno vende libri) che dei pataccari che invece vendono voti
Scritto da Fede il 28/7/2008 alle 09:31
Si vede che non conosci Adamoli... Grande consocritore del sistema americano ne cita spesso gli aspetti positivi.... questa volta (a ragione) ne cita un aspetto negativo.... e poi basta con questi luoghi comuni (sinistri ecc.)... Il sistema giustizia italiano va riformato ma non certo con l'elezione diretta di giudici e procuratori.... Questa è un'opinione e vuol dire discutere...
Scritto da alessandro il 28/7/2008 alle 09:37
e così il destro Paolo, ci viene qua a fare la solita lezione di americanismo e antiamericanismo...votando probabilmente per chi fa il dito e parla male della stessa Italia in cui è negli ultimi vent'anni è stato più volte al governo... Qui si parla di un aspetto dell'America e della sua giustizia, io son d'accordo in linea di principio ad avere qualche organo magari di controllo eletto popolarmente, non fino ai giudici e ai procuratori.
Scritto da ema il 28/7/2008 alle 14:30
Adamoli non ha certo bisogno di avvocati difensori, ma è il tono di Paolo che non mi piace: se è solo invidia per il viaggio in Usa, guarda: con i voli low cost e l’euro forte chiunque può imitarlo. E te lo dice una che è rimasta abbacinata da New York (Manhattan per la precisione) e che nella vita prima o poi ci rimarrà a vivere più di qualche settimana di seguito. Ma che per il resto non condivide quasi nulla dell’American way of life. Ho qualche dubbio anche sulla sua presunta democrazia. Una democrazia dove sopravvive bene chi i soldi già li ha e tutti gli altri vanno a fondo. E dove si licenzia dalla sera alla mattina senza bisogno di spiegazioni. Una way of life che Berlusconi sta tentando di importare anche in Italia.
Scritto da Laura S. il 28/7/2008 alle 14:39
Premesso che anch'io sono d'accordo che il sistema giustizia italiano vada riformato, non credo però che il modo migliore sia quello della elezione diretta dei cittadini. Non possiamo correre il serio rischio che anche i giudici e i procuratori vengano eletti dal popolo perchè i cittadini, in questa mate- ria così delicata, verrebbero informati ed indirizzati al voto dagli organi di informazione in mano alle potenti lobby che hanno già messo le mani su RAI, ALITALIA, SEA, ecc.
Scritto da Guelfo il 28/7/2008 alle 18:31
Non solo la giustizia ma anche la sanità è da non trascurare. Berlusconi e Tremonti hanno in mente un sistema si di giustizia che per la sanità simile a quella degli usa. Siamo fritti
Scritto da Luciano il 29/7/2008 alle 16:27
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