Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 18/12/2012 alle 09:16

 
Magistrale ieri sera Roberto Benigni nella declamazione dei principi fondamentali della Costituzione repubblicana. Senza la satira politica sarebbe stato ancora più suggestivo.
Una bellissima lezione sull’Italia e sulla sua unità, sulla Repubblica e sul popolo italiano, sulla persona umana e sulla democrazia, sulla dignità che solo il lavoro può dare, sulle religioni e sulla laicità delle Istituzioni.
Una lezione che dovrebbe essere rivissuta collettivamente nelle scuole come un autentico insegnamento di vita civica.
L’inno alle qualità della Politica in una fase disseminata da tante macerie poteva cantarlo (facendosi ascoltare) soltanto lui con la sua arte.
Troppo candore? Troppa retorica? Quando è poesia non è mai troppo.


Commenti dei lettori: 23 commenti -
E' stato fantastico. A me è piaciuta anche la satira su Berlusconi.
Scritto da Cittadina cattolica il 18/12/2012 alle 09:51
La solita brillantezza messa a disposizione di cose serie ma anche di una stucchevole propaganda politica.
Scritto da A.F. il 18/12/2012 alle 09:56
Bravissimo come sempre ma tutta quella robaccia trita e ritrita sul Cavaliere poteva risparmiarsela-
Scritto da Una varesina il 18/12/2012 alle 10:08
ho avuto 120 parlamentari in più di maggioranza ma non ho potuto governare perchè la costituzione non lo permette, ogni volta che faccio una legge anticostituzionale, la corte costituzionale o il presidente della repubblica me la bocciano, BISOGNA CAMBIARE QUESTA COSTITUZIONE ILLIBERALE, ogni giorno, a reti unificate, il berlu. ripete il suo mantra anticostituzionale per nascondere il suo fallimento. Benigni con semplicità disarmante ha spiegato perchè B. sarà SCONFITTO DALLA COSTITUZIONE.
Scritto da ROBINEWS il 18/12/2012 alle 10:21
Mi è piaciuto molto il riconoscimento delle diversità culturali, sociali, politiche. territoriali dell'Italia ma insieme la riaffermazione dell'Unità e l'orgoglio di sentirsi italiani.
Scritto da Cereda il 18/12/2012 alle 10:24
Se non ci fosse stata della "poesia" sarebbe apparso patetico. Ma a uno come Benigni si può concedere molto.
Scritto da Giorgio S. il 18/12/2012 alle 10:30
@Alice in wonderland ore 0,20. Liaisons dangereuses? ok! Ma Abelardo no! troppo rischioso.
Scritto da ulderico monti il 18/12/2012 alle 10:36
Da una vita ripeto < sono orgoglioso di essere italiano> ieri sera Roberto Benigni ha magistralmente spiegato il perché dobbiamo esserlo.
Scritto da Ernesto Alberichi il 18/12/2012 alle 11:55
Grande Benigni. Gli si può perdonare anche un antiberlusconismo che oggi come oggi non fa neanche più tidere.
Scritto da Giovanna G. il 18/12/2012 alle 12:14
Ilvo Diamanti, questa mattina, nel suo editoriale su ‘Il Gazzettino’ scrive della legge elettorale: ‘Non piace ai cittadini ma ‘serve’ ai partiti … Perché non è stato possibile modificarla? Perché le leggi elettorali sono un po’ come il codice genetico dei partiti e dei parlamentari eletti, in quanto ne fondano l’esistenza e la riproduzione. … I partiti hanno nel Parlamento il loro centro di riferimento, il luogo in cui agiscono e decidono, attraverso i loro eletti. Diventa difficile intervenire sui criteri alla base della loro stessa esistenza e riproduzione … Anche l’incongruenza dei sistemi elettorali tra le due Camere, che rende difficile la governabilità, in fondo non dispiace ai partiti e ai gruppi dirigenti. Perché non permette a nessuno di comandare davvero. E, quindi, tutela tutti …. Tutti mantengono un certo potere di veto e di interdizione. E tutti contano, anche i gruppi più piccoli, anche i singoli parlamentari, in alcune occasioni’. La sconcertante realtà istituzionale descritta da Diamanti rischia di far diventare puro cerimoniale retorico la ‘lezione sulla Costituzione italiana’ di Benigni (che non ho visto, ma che non ho dubbi a ritenere sia stato bravo e appassionante).
Scritto da eg il 18/12/2012 alle 13:00
Benigni ha parlato anche del federalismo che è stato piuttosto bistrattato dal governo Monti....
Scritto da Leghista vero il 18/12/2012 alle 14:23
D'accordo con Adamoli sulla qualità della performance di Benigni e d'accordo con Adamoli anche che meno si parla, fin che si può naturalmente, di Berlusconi, meglio è. Tanto ci pensa già lui a far parlare di sè. Dopo le elezioni, se ci saremo sbarazzati politicamente di lui, potremo ridere e ridere e ridere. Ora non vorrei che alla lunga il parlarne o il satireggiare di continuo faccia più male a noi che a lui.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 18/12/2012 alle 14:34
L'omaggio alla storia italiana è stato fantastico ma la giustissima irriverenza verso i politici è stata a senso unico. Vorrei sapere perchè non ha detto una parola sui magistrati che si candidano dopo aver fatto grancassa elettoralistica per anni senza pagar pegno. Lo spirito sull'indipendenza dell'ordine giudiziario espresso dalla Costituzione non è questo.
Scritto da Bianchi Giò il 18/12/2012 alle 15:38
Quanto siano belle le Costituzioni è concetto universale. La Costituzione dell'Urss del 1936 era la più avanzata del mondo. Sulla nostra Costituzione dovremmo scansare la retorica e denunciare quanto sia inattuata, deformata, elusa, tradita. Altrimenti perché ridotti come siamo?
Scritto da ulderico monti il 18/12/2012 alle 15:39
Sono d' accordo!
Scritto da Bruna Croci il 18/12/2012 alle 15:53
Cara @eg (13.00), sulla legge elettorale si potrebbe scrivere un libro colmo di retroscena. Il Pd voleva restituire la scelta dei parlamentari agli elettori (da qui le primarie del 29 e 30 dicembre) ma quando ha capito di essere il primo partito non ha più voluto cambiare il premio di maggioranza. Berlusconi voleva tenere in pugno il potere di nomina di tutti i suoi deputati e senatori. Casini, voleva le preferenze ma, more solito, sul premio di maggioranza ondeggiava di qua e di là. La Lega voleva fortissimamente qualcosa ma non si è mai capito che cosa. Il risultato è stato l’inevitabile conferma del Porcellum.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/12/2012 alle 16:07
Sono d'accordo con @Mariuccio Bianchi. Tanto più si parla di Berlusconi (come gli attori: parlate di me, anche male, basta che si parli di me), tanta più pubblicità gli si fa. Lancio un warning al PD: si sta aggirando su tutti canali "Migliore", l'agit prop ben rasato e ben pettinato ma a briglia sciolta di Vendola, che, come faceva Bertinotti, dice tutto e il contrario di tutto, e fa perdere voti. Vedete di spiegargli che le elezioni bisogna prima vincerle.
Scritto da Sic Est il 18/12/2012 alle 16:47
Addebito a Benigni un unico errore: la scelta della location; avrebbe dovuto tenere la "lezione" in parlamento a camere riunite.
Scritto da Gaetano Gucciardo il 18/12/2012 alle 18:13
@Ulderico Monti ha perfettamente ragione. La Costituzione è bella ma largamente inattuata.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 18/12/2012 alle 18:15
L'interprete migliore della Costituzione in questo momento è Giorgio Napolitano.
Scritto da Pd. Sesto S. Giovanni il 18/12/2012 alle 21:43
Ho le idee confuse sulle primarie per scegliere i candidati al parlamento. I tempi sono così vicini che mi sembra un'operazione raffazzonata.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 18/12/2012 alle 22:50
L'educazione civica nelle scuole non c'è quasi più. Il video di Benigni sarebbe molto istruttivo.
Scritto da Luisa B. il 18/12/2012 alle 23:00
Celebrazione altamente ipocrita e mistificatoria: si canta la Costituzione proprio mentre viene calpestata con tutti e due i piedi, fra l'altro anche e soprattutto da colui che ne dovrebbe essere il massimo garante. Nello stesso modo in cui si sventolano le bandiere tricolori e si impone di cantare l'inno nazionale proprio mentre si svendono la nostra indipendenza e la nostra sovranità. Per quanto riguarda Benigni comodo sparare sulla croce rossa e sugli sconfitti (che fra l'altro a far ridere ci pensano da soli), perchè invece non ci fa qualche bel battutone su Re Giorgio e sulle sue telefonatine che non si devono assolutamente conoscere?
Scritto da Massimo Minervini il 19/12/2012 alle 10:07
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