Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 21/1/2013 alle 10:40


Avevo deciso di non parlare della morte di Prospero Gallinari, il carnefice di Aldo Moro e uno degli assassini della sua scorta.
Nemmeno dei suoi funerali trasformati un un’indegna apologia del brigatismo rosso condannato inesorabilmente dalla storia e dalla ragione.
Ne parlo dopo aver letto un articolo di Pierluigi Battista (un giornalista che stimo) sulla prima pagina del Corriere di oggi. Un articolo che condivido in larga parte ma che, nel mio cuore di moroteo, lascia una fortissima amarezza.
“Assassini politici (scrive PG Battista a proposito dei brigatisti) che fecero strage di innocenti: poliziotti, magistrati, avvocati, giornalisti, cittadini comuni”. E più avanti: “Cosa devono dire i parenti degli uomini della scorta di Moro trucidati a via Fani il 16 marzo del ’78?”
Tra gli innocenti civili che “servivano lo Stato” non mette mai Aldo Moro. Eh si, lui era un politico, un leader della Dc e un ex capo del governo che aveva dato un contributo rilevante all’Assemblea Costituente.
Dunque, pare di capire, uno che non serviva lo Stato ma che dello Stato si serviva.
Bravo Pierluigi Battista, un eccellente insegnamento per i giovani.

Commenti dei lettori: 42 commenti -
Ecco la conferma del perchè io non stimo il PG. Battista.
Scritto da A. Vaghi il 21/1/2013 alle 11:04
Non trovi che sia un pò ingenuo pretendere che PGBattista tessa elogi di Moro,l'uomo che dialogava con i comunisti?
Scritto da Giuseppe Morelli il 21/1/2013 alle 11:22
Sono un giovanissimo e non ho conosciuto Moro ma ho letto molto di lui e ne ho sentito parlare. Condivido la tua amarezza.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 21/1/2013 alle 11:44
Caro Giuseppe, ma cosa pretendi da un"paraculo" come battista che e' da sempre la voce del padrone a chiamata
Scritto da Paolo Nizzola il 21/1/2013 alle 11:45
Oddio anche al PG Battista ne può scappare , per sbaglio, qualcuna giusta. Come ad esempio sul Corriere di venerdì 18 la proposta di ragionare "pragmaticamente" attorno alla complessa tematica dei valori non negoziabili. Ma questo non muta il giudizio complessivo.
Scritto da A. Vaghi il 21/1/2013 alle 13:08
Sono i giornalisti che teorizzano la superiorità dei tencnici che il Pd ha sostenuto per un anno intero.
Scritto da Mario T. il 21/1/2013 alle 13:23
Caro Giuseppe condivido totalmente. Purtroppo siamo pieni, ancora, di "cattivi maestri" e pessimi intellettuali che usano le parole senza mai tenerne in conto il peso. Una volta gridavano e sottoscrivevano appelli "nè con lo Stato nè con le BR" e nessuno di loro è stato chiamato a pagare per questo. Oggi hanno tessuto le lodi della Lega e di Berlusconi e ancora una volta non pagano. Domani che faranno?
Scritto da roberto molinari il 21/1/2013 alle 13:30
Alcuni dirigenti di Rifondazione comunista che sono con Ingroia sono andati ai funerali con il pugno chiuso e gli altri slogan da terroristi. Lo si tenga bene in testa.
Scritto da Giorgio S. il 21/1/2013 alle 13:53
Vorrei conoscere il tuo pensiero circa la partecipazione di Paolo Ferrero. A mio parere, la presenza di un rappresentante (spero per poco) delle Istituzioni della Repubblica, ad una simile parata, non ha giustificazione: è inappropriata. "Parce defuncto" può andar bene, ma in forma privata.
Scritto da Angelo Eberli il 21/1/2013 alle 14:25
Nell'insieme Battista è un giornalista abbastanza equilibrato, più comunque di tanti altri. Del funerale di Gallinari la cosa che più mi ha dato disagio è la presenza di amici del guatemalteco ridens: se non ricordo male giudici più qualificati e schivi hanno combattuto le BR, rimettendoci anche la pelle. Che incomprensibili spiegazioni darà il rivoluzionario civile?
Scritto da Sic Est il 21/1/2013 alle 14:36
Condivido @Adamoli. Articolo anche banale e superficiale. Disprezzo i terroristi, sempre ed ovunque. In Italia, di fatto, favorirono il turboconsumismo. E non siamo in pochi a pensare che furono usati(?) da chi ne aveva interesse soprattutto ad Ovest (la sintesi politica italiana poteva mettere tutti in difficoltà). I risultati degli anni successivi,in campo sociale, politico, culturale, li abbiamo vissuti. 35 anni dopo, con le dovute e profonde differenze storiche, la partita non è dissimile.
Scritto da FrancescoG. il 21/1/2013 alle 14:50
@Giuseppe Morelli (11.22) - Prescindiamo pure un momento da "Moro che dialogava con i comunisti". Una certa politica soprattutto negli ultimi decenni ha fatto di tutto per affondare agli occhi del cittadino comune. Ma quando i giornalisti, soprattutto quelli più letti, non fanno distinzioni, gettano tutti nella fossa e discreditano anche le figure più specchiate, autorevoli ed esemplari recano un danno grave alla cultura di un Paese. Di queste personalità ce n'erano certamente (e forse ce ne sono) in vari partiti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/1/2013 alle 15:30
@Angelo Eberli (14.25) - Paolo Ferrero era stato un “rappresentante delle istituzioni repubblicane”, addirittura ministro della Solidarietà nel governo Prodi nel 2006. Oggi è "soltanto" il segretario di Rifondazione comunista, candidato nelle liste di Rivoluzione Civile. Questa è una delle ragioni per le quali penso che Bersani non accetterà mai di fare un governo con l’appoggio di Ingroia nelle cui liste, appunto, c’è anche Rifondazione. Qualsiasi spiegazione darà Ingroia, @Sic Est alle 14.36, il mio giudizio sull’inaffidabilità governativa di questa formazione politica non cambierà.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/1/2013 alle 15:34
@Adamoli. Condivido in pieno il suo pensiero.
Scritto da Angelo Palumbo il 21/1/2013 alle 15:57
Ingroia, un magistrato palermitano fino a due mesi fa, che si presenta candidato anche a Palermo. Queste concessioni ai magistrati sono una vera anomalia. Per meglio dire uno schifo.
Scritto da f.f. il 21/1/2013 alle 16:15
Sui magistrati che fanno politica il discorso sarebbe lungo. Purtroppo Berlusconi con le sue polemiche estreme li aiuta a perpetuarre una situzione di privilegi inammissibili.
Scritto da Maurizio il 21/1/2013 alle 16:49
Erano criminali assassini da giovani, sono patetici, farneticanti e squallidi da vecchi. Predicavano il proletariato e l'abbattimento della Repubblica. La Repubblica nata dalla Resistenza è stata molto magnanima con questi individui, che una volta tornati presto liberi si sono ben guardati dall'andar a lavorare in fonderia.
Scritto da angelo ruggeri il 21/1/2013 alle 18:16
Ho riletto l'articolo due volte. Effettivamente il sacrificio di Moro è visto soltanto attraverso l'assassinio della sua scorta. Troppo poco anche secondo me che sono sempre stato avversario della Dc.
Scritto da E. Bottazzi il 21/1/2013 alle 19:09
@Angelo Ruggeri. Perfettamente d'accordo con te.
Scritto da Andrea il 21/1/2013 alle 20:34
Vedo che sono molti gli attacchi a Pierluigi Battista. Il fatto è che esiste e si sta rafforzando un tipo di informazione che piega agli interessi immediati di oggi l'interpretazione dei fatti storici. Battista da questo punto di vista non è certamente uno dei peggiori, anzi, e questo è preoccupante.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/1/2013 alle 20:57
@Adamoli. Uno psicologo direbbe che sei molto interpretativo.Forse troppo,o no?
Scritto da Andrea Bortoluzzi il 21/1/2013 alle 21:49
Caro @Andrea, ammetto che su questi temi sono molto suscettibile. Sbaglio?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/1/2013 alle 21:59
Vero Adamoli, non mette Moro, e al riguardo concordo con Lei al 100%. Ma, Moro e Battista a parte, non ho colto appieno il Suo pensiero sul funerale di Gallinari. Per completezza, Le propongo il mio : uno scempio inammissibile, che non avrebbe dovuto (ripeto, non avrebbe dovuto) essere consentito, nè tantomeno diffuso Cordialmente
Scritto da Luca Manassero il 21/1/2013 alle 22:00
Carissimo @Adamoli 15:34. Condivido. Ho l'impressione che il guatemalteco ridens si accorgerà della pessima figura che si è assunto di interpretare quando dovrà discutere con i vari Ferrero e Diliberto, per non parlare dell'altro magistrato senza Valori Di Pietro. Bersani, in caso di vittoria, ha tanto da rivedere anche nel settore Giustizia.
Scritto da Sic Est il 21/1/2013 alle 22:03
Le reazioni emotive sfuggono ai giudizi di valore(del tipo bravo/ cattivo,giusto/sbagliato).Sono indici di qualcosa che risuona in noi in un certo modo.E basta.Scoprirne il perché puo essere molto difficile e forse anche inutile. Farle notare bonariamente e senza volere dare alcun giudizio di valore forse un contributo a far riflettere un amico e farlo ...sentire in pace con se stesso!
Scritto da Andrea Bortoluzzi il 21/1/2013 alle 22:08
Dottor Bortoluzzi, scusi se mi permetto. Le reazioni emotive, in realtà, sono, giudizi di valore. I più autentici, proprio perchè non mediati. Buona serata
Scritto da Luca Manassero il 21/1/2013 alle 22:34
@Luca Manassero (22.00) - Perchè impedire il cordoglio sia pure per un terrorista della peggiore specie? E' la manifestazione politica inscenata che ha suscitato la mia riprovazione. Che la stampa ne abbia poi dato notizia, è stata una conseguenza inevitabile e corretta in un Paese democratico. Ma la festa politica intorno al carnefice è stata vomitevole.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/1/2013 alle 22:41
@Angelo Eberli e @Giuseppe Adamoli. Paolo Ferrero non ha partecipato ai funerali. Vi ha partecipato Claudio Grassi. Vi riporto, per amor di verità, la dichiarazione di Ferrero: 'Grassi è di Reggio Emilia come Gallinari e si conoscevano da sempre. Nella politica e nella vita hanno fatto scelte opposte: Grassi il PCI, Gallinari le BR. La condanna di Grassi del terrorismo non sta rinchiusa solo nelle dichiarazioni verbali ma in una vita passata a costruire ed organizzare lotte e partecipazione democratica alla luce del sole, nel PCI e poi in Rifondazione Comunista. Il contrario del terrorismo. Ma Grassi non è solo un dirigente politico è anche una persona che ha conosciuto Gallinari e ha quindi scelto di partecipare al suo funerale. Questa partecipazione è una testimonianza della sua umanità e in nessun modo può essere confusa con altro. Un tempo si diceva “riposa in pace”, nella consapevolezza che almeno di fronte alla morte le polemiche dovevano – almeno per un minuto – cessare. Voglio sperare che questo briciolo di umanità possa resistere ancora oggi e si chiuda qui una polemica che non ha alcun fondamento, perché la nostra condanna del terrorismo è totale.' Sempre per amor di verità, anche Toni Negri è dal '93 pensionato della Camera con 3.108 euro mensili: cinque volte la pensione Inps di vecchiaia d’un operaio medio. Vi passò il tempo necessario a 9 sedute, nove. Lo scrive GAStella. Quanto a PGBattista, è uno che conosce e capisce i meandri mentali dei 'cattivi maestri' come Toni Negri. Anno 2007: PG scrive Chavez-il buon dittatore 'socialista' . Gallinari era un manovale delle BR. Un cervello, un nome inavvicinabile a quello di Aldo Moro.
Scritto da Nicoletta il 21/1/2013 alle 23:59
Caro @Manassero, certo che puo permettersi.Non entro nel merito della querelle emozione/valore anche perché io sulla sollecitazione d Adamoli giusto/ sbagliato sulla sua reazione all'articolo di Battista avevo solo replicato che non mi pareva di poter dire che l'articolo fosse risuonato in lui in modo sbagliato.Solo in modo diverso dal mio.E lo invitavo a riflettere:molto spesso abbiamo delle reazioni istintive che denotano una nostro malessere sul tema.Tutto qui.Buona giornata.p.s. Io nell'articolo non ho ravvisato alcuna acrimonia nei confronti di Moro in particolare e in quelli della politica in generale.
Scritto da Andrea Bortoluzzi il 22/1/2013 alle 08:50
Cara @Nicoletta (23.59) - Grazie delle informazioni precise che dai. Ma io non dico affatto che Paolo Ferrero ha partecipato ai funerali di Gallinari. Preciso le sue qualificazioni politiche e ricordo che è stato ministro di Prodi nel suo secondo fallimentare governo. Questo mi basta per dire che non vorrei più averlo come alleato di governo del Pd.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/1/2013 alle 09:00
Caro @Andrea (08.50), acrimonia no nell'articolo di Pierluigi Battistia ma un rumoroso e imbarazzato silenzio su Aldo Moro, questo si. E' naturale che le nostre reazioni istintive (la mia e la tua) siano diverse data la differente esperienza di vita. Non nascondiamole mai. Sono una ricchezza. Come dice @Luca Manassero, esprimono sentimenti genuini.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/1/2013 alle 09:02
Giuseppe: diverse considerazioni. Prospero Gallinari riposa: non so se in pace - se esiste un Dio ne dovrà dare di spiegazioni... e quindi il giudizio noi ora dobbiamo lasciarlo a San Pietro; Che di "compagnucci" che proteggono i criminali comunisti (come quelli che hanno a suo tempo protetto i fascisti) come ad esempio la Petrella che ha ucciso a tradimento Riziero Galvaligi, e che hanno cominciato a scarcerare per salute Gallinari negli anni 90 (la salute non doveva essere cosi male se è campato 20 anni), di questi compagnucci è pieno il mondo e non ci possiamo fare molto, la cosa migliore sarebbe comunque non farci almeno alleanze ed invece....; Le gazzarre nostalgico-criminali ai funerali o agli anniversari "fanno scopa" esattamente con quelle di Predappio. Tutto ciò conferma - non c'è Battista che tenga - che la principale grandezza della DC e di Moro in particolare è stata quella di tenere al proprio posto i fascisti, senza appoggiarsi ai comunisti, e contemporaneamente di tenere al proprio posto i comunisti, senza appoggiarsi ai fascisti.
Scritto da Massimo Galli il 22/1/2013 alle 09:52
Caro @Giuseppe, confesso che questa volta non ti capisco. Sei furibondo con quattro sopravvissuti che partecipano al funerale di un Gallinari qualsiasi e non ti ho mai sentito condannare il fatto che la Regione Lombardia impieghi Moretti, vivo, come coordinatore del Laboratorio di Informatica della Regione dopo la libertà condizionata concessa nel '94. Scusa, ma anche le passioni devono avere una coerenza, o no?
Scritto da Nicoletta il 22/1/2013 alle 11:30
Cara @Nicoletta (11.30), per me Gallinari non è uno qualsiasi. E’ l’assassino di Aldo Moro e di altre persone a causa di un terrorismo sanguinario che la storia ha condannato come ignobile. I funerali, che rispetto, sono stati trasformati in qualcosa che con il cordoglio umano non aveva assolutamente niente a che fare. Che Moretti possa lavorare in Lombardia o in un qualunque altro posto, se ciò gli è stato riconosciuto dalla Giustizia italiana, non mi sorprende e non mi inquieta. Fa parte della “rieducazione” che accetto anche per i terroristi. Sono cose che, nella mia testa, sono completamente diverse. Grazie per la bella discussione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/1/2013 alle 12:14
Con qualche svarione storico da parte del Galli.(con tutto il rispetto,s'intende).
Scritto da Giuseppe Morelli il 22/1/2013 alle 19:13
Dica lo svarione, sarò felice di smentirla...
Scritto da Massimo Galli il 22/1/2013 alle 19:15
@Massimo Galli. Sostenere che Moro ha tenuto al proprio posto i comunisti è antistorico.Moro ha sempre cercato il dialogo con il PCI fino a portarlo al governo.Si tenga pure tutta la sua felicità di smentirmi.
Scritto da Giuseppe Morelli il 22/1/2013 alle 19:16
@Giuseppe Morelli. Non ricordo un ministro Comunista (per fortuna) dopo Togliatti alla giustizia in tempi post bellici, e fino alla coppia Diliberto-Belillo (che secondo la mia personale valutazione non diede il meglio di se) quando purtroppo la DC non c'era più. Quindi Moro tenne i comunisti al proprio posto: fuori dal governo. Ovviamente non poteva tenerli fuori dal Parlamento, visto che avevano i voti. Poichè non conosco paesi nei quali - prima del crollo del muro - i Comunisti dopo essere andati al governo abbiano indetto nuove elezioni libere, questo lo ritengo un grandissimo merito.
Scritto da Massimo Galli il 22/1/2013 alle 19:58
@Massimo Galli. E' rimasto lì?Auguri!Vista la sua passione per gli avvenimenti storici del '900 le suggerirei un saggio interessante:L'Italia sospesa,la crisi degli anni Settanta vista da Washington-di Umberto Gentiloni Silveri-Ed.Einaudi-Sempre che non lo abbia già consultato.Buona serata.
Scritto da Giuseppe Morelli il 22/1/2013 alle 20:18
Mettiamoci una pietra sopra,la Storia giudichera'.Come per il Fascismo, ancora troppo vicino.Le ideologie sono una brutta cosa,offuscano la mente e piegano la ragione.Da una parte e dall'altra.Anche su Moro e la DC di allora ci sarebbero tante cose da dire,ma la partigianeria induce sempre a giudizi frettolosi e discutibili per cui e'meglio soprassedere.La Verita'Assoluta non esiste,o e'forse la via di mezzo tra le due opposte "verita'".Le ferite sono ancora troppo recenti per un giudizio sereno
Scritto da giovanni dotti il 23/1/2013 alle 08:05
Caro @Giovanni, la Verità assoluta non esiste ma il giudizio politico si può e si deve dare. Se una delle due verità che tu citi è quella del terrorismo, non c'è nessuna "via di mezzo" nella mia mente e nel mio cuore. Se allarghiamo il discorso al confronto fra demcrazia e totalitarismi di destra e sinistra, la storia ha già emesso il suo verdetto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/1/2013 alle 09:04
Caro@Adamoli,hai perfettam.ragione.Se anch'io come te condanno il terrorismo, cerco pero'anche di capire l'ottica di quegli esaltati che(credo in buona fede,altrimenti perche'?)hanno cercato di combattere le ingiustizie sociali di uno stato "democratico" con mezzi "antidemocratici",cioe' col terrorismo(che non giustifico affatto e tanto meno assimilo alle lotte di liberazione dalle dittature).Il terrorismo in regime democratico e'sempre e comunque indice di estremismo fanatico e va eliminato.
Scritto da giovanni dotti il 23/1/2013 alle 09:58
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