Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 22/2/2013 alle 08:53


In provincia di Varese su due o tre consiglieri regionali del Pd (possibile che siano tre se vincerà Umberto Ambrosoli), uno solo (Alessandro Alfieri) sarà un consigliere uscente.
Alla Camera dei deputati, oltre a Daniele Marantelli, riconfermato, avremo certamente un secondo rappresentante che sarà una giovane donna di 33 anni (Maria Chiara Gadda). Al Senato, se conquisteremo il seggio, e le previsioni sono molto favorevoli, avremo una senatrice di prima nomina (Erica D’Adda).
In Lombardia l’ampia maggioranza dei consiglieri regionali del Pd e dei Gruppi che sostengono Ambrosoli non saranno mai stati prima al Pirellone. Il numero esatto lo conosceremo settimana prossima in quanto dovranno essere votati con le preferenze.
In Italia, il 40% dei parlamentari del Pd sarà di prima nomina e il 40% saranno donne.
Lo sforzo di rinnovamento del Pd e del centrosinistra è stato molto forte a dispetto delle liste bloccate per il Parlamento. Eppure di questo si è parlato poco.
Tutto ciò mi fa riflettere su un dato per molti aspetti sconcertante. Una volta per una critica, una lamentela, un’invettiva ci si rivolgeva al governo, ad un partito, ad una alleanza politica chiamandoli con nome e cognome.
Oggi no. Si accusa tutta la politica indistintamente. Che lo faccia Grillo, è comprensibile.
Che lo facciano giornali e commentatori televisivi è il segno di una crisi di superficialità, arroganza, moralismo che risparmia ben pochi uomini e donne del sistema mediatico.
Non è anche questo il segno di un tempo che preferisce il biasimo facile e generico all’analisi dei fatti accurata e impegnativa?

Commenti dei lettori: 36 commenti -
Il giornalismo serio è -sarebbe -il prodotto di giornalisti veri.Purtroppo se ne vedono pochi in giro....
Scritto da Giuseppe Morelli il 22/2/2013 alle 09:40
Buon giorno,certo molti sono stati cambiati,ma quelli di vecchio stampo sono sempre lì in prima fascia,sto seguendo destra e sinistra ma nessuno dice la verità,solo i nuovi candidati,meritano come Marco Colombo che trovo molto preparato alle esigenze attuali come lavoro e famiglia,l'unico che ne parla.
Scritto da Antonio Tieso il 22/2/2013 alle 09:53
Va bene le facce nuove ma ho molti dubbi sulla loro qualità.
Scritto da Varesino incavolato il 22/2/2013 alle 10:23
A proposito di giornalisti moralisti, il caso di Oscar Giannino è da oscar. Parla(va) di trasparenza, di moralità, di meritocrazia, di credibilità. Acusava tutti i politici di non averne e poi guarda cosa combina. Anche lui era ed è un giornalista. Chissà quanti ce ne sono che fanno le prediche e sono peggio degli altri.
Scritto da Lucky il 22/2/2013 alle 10:37
Ogni regione si e' regolata diversamente. Nel mio collegio, votare PD al senato significa appoggiare un derogato che non e' passato attraverso le primarie, come invece si era impegnato a fare, e un ex consigliere regionale la cui condotta e' stata tale che il candidato presidente PD alla regione mise il veto sulla sua ricandidatura. Tanto per parlare di credibilita', rinnovamento, competenza data dall'esperienza.
Scritto da Lorenzo M. il 22/2/2013 alle 11:11
Ai soliti dubbiosi giova ricordare che, soprattutto in questo momento cruciale si tratta "semplicemente" del momento in cui si sceglie uno schieramento rispetto ad un altro: magari un governo solo un po' più affidabile. Chi insegue la speranza di una "palingenesi" che possa rispondere in tutto e per tutto ai propri desideri catartici fa solo il gioco di imbonitori e arruffapopoli che potrebbero portarci al disastro.
Scritto da Angelo Eberli il 22/2/2013 alle 11:46
Un misto tra esperienza e rinnovamento è sempre auspicabile, in ogni attività.Dall'azienda, allo sport all'associazione.Si fa sintesi, su basi valoriali ed obiettivi comuni.E' naturale sia così ed è rappresentativo.E' parte dell'alternanza democratica ed ha buon potenziale. Chi fa di tutta l'arba un mazzo ha la mia compassione. Chiunque sia. Il male rende e vende più del bene, almeno nel breve periodo. E qualcuno punta a questo. Buon voto.
Scritto da FrancescoG. il 22/2/2013 alle 12:11
A proposito di candidati rinnovati: l'avete vista l' intervista negata al giornalista di Report-RAI a Rosy Bindi? Capolista in Calabria, mi pare abiti da tutt'altra parte dell'Italia ! Avversaria fanatica di Matteo Renzi, educatissima con la stampa, degna rappresentante del rinnovamento del PD.
Scritto da L.V. il 22/2/2013 alle 12:18
Caro Adamoli, la lista regionale del Pd fa pena. Due candidati che devono vincere, anzi uno, Alfieri, stravincere, e poi solo riempitivi di poco o nessun significato. Non mi ricordo una lista così scarsa. Voterò Ambrosoli ma non metterò nessuna preferenza sia candidati consiglieri.
Scritto da d.t. il 22/2/2013 alle 13:29
I nuovi ad alzare la manina in Parlamento senza sapere di che parlano; i (soliti) vecchi a decidere su tutto. Questo è il rinnovamento del PD. Inutile lamentarsi se solo gli allocchi ci cascano.
Scritto da Ade il 22/2/2013 alle 13:39
@Lorenzo M. Scusami, tu in che regione abiti? Sarebbe interessante per tutti saperlo.
Scritto da Lucky il 22/2/2013 alle 13:49
Concordo con il post pacato e come sempre appropriato di @A.Eberli. Gli stantii soloni reduci da bancarotta ideologica sono pregati, almeno per quattro giorni, di graziarci delle loro spremiture cerebrali (hanno già dato tanto): utilizzino le meningi stanche per attività ludiche, meno impegantive e più utili (anche meno perniciose). Si trastullino con i nipotini, oppure, investano poco meno di due euro per l'acquisto della Settimana Enigmistica.
Scritto da Sic Est il 22/2/2013 alle 14:33
Monti sta perdendo stile nel seminare sproloqui, però sarebbe l’unico a meritarsi la riconferma a premier, dal momento che l'abbiamo richiesto noi al Governo, preso atto della nostra incapacità di tenere un Paese. Ma è anche vero che Monti si è contraddistinto per una politica spiccatamente antipopolare (meno peggio avrebbe fatto un Draghi). Monti non avrà, pertanto, il mio voto e, fino all’ultimo, forte indecisione. Per le regionali, turandomi il naso, voterò Ambrosoli e Pd. Il mio voto scaturisce unicamente dalla stima personale per il mio candidato. Trovo interessante il post di ieri della scrittrice sarda Michela Murgia (‘Io non vi voto’) nel quale confida che alle elezioni nazionali voterà ‘bollino nero’. Pare che in Sardegna abbiano distribuito, in questi giorni, un bollino nero di protesta da apporre sulle schede elettorali. Per chi vuole saperne di più http://www.michelamurgia.com/sardegna/politica/789-siete-un-buco-nero
Scritto da eg il 22/2/2013 alle 15:30
tu stigmatizzi l'accusare genericamente la politica. E @CMF cosa fa quando scrive che tutti i partiti sono inaffidabili?
Scritto da bm il 22/2/2013 alle 15:55
Questo blog porta fortuna. @Erica D'Adda, alias @Mafalda, che commentava continuamente sul blog ce la fa a diventare senatrice. Era un tantino lunga nei commenti però è una donna che sa molte cose. Non posso dire che mi dispiace.
Scritto da Luisa B. il 22/2/2013 alle 16:08
Noto che non dici chiaramente per chi voti tra i candidati al Consiglio regionale. Non penso che tu sia imbarazzato nella scelta. Alfieri ti aveva sostituito tre anni fa con il tuo assenso ed appoggio.
Scritto da Rottamatrice ante litteram il 22/2/2013 alle 16:18
@Lucky Nel Lazio. I nomi dei candidati cui faccio riferimento sono Fioroni e Astorre.
Scritto da Lorenzo M. il 22/2/2013 alle 16:26
Caro @bm (15.55), prima di arrivare alle sue conclusioni, @Camillo Massimo Fiori porta motivazioni ragionate che sono tutt’altro che anti politiche, semmai spinte dal forte desiderio di migliorare i partiti e la qualità dell’azione pubblica. Leggo sempre con molto interesse i suoi commenti anche nelle parti che non condivido. Trovo stimolante rispondergli quando non sono d'accordo, e questo è il bello del blog (come trovo interessante, in questo momento, replicare a te).
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/2/2013 alle 17:22
Cara @Luisa B (16.08), quando scriveva sul blog, e per me era un piacere leggerla, @Mafalda negava di essere una dirigente del Pd che aveva in animo di presentarsi alle elezioni. Non vedo perché dovesse mentire. Ora non scrive più, ma io non collegherei la sua assenza sul blog all’impegno nelle primarie prima e nella campagna elettorale in questo periodo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/2/2013 alle 17:25
Cara @Rottamatrice ante litteram (16.18), nessunissimo imbarazzo a dichiarare per chi voto alle regionali. La mia preferenza va ad Alessandro Alfieri. Spero che un buon risultato personale lo aiuti ad avere un ruolo importante in Regione. Sarebbe molto utile anche per la provincia di Varese.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/2/2013 alle 17:28
Fuori tema, mi piacciono le pratiche considerazioni esposte negli ultimi giorni dei signori Vaghi ed Eberli. Molta più visione e comprensione del momento storico (che rischia di scaricare l`instabilità su chi più fa fatica) rispetto a vari fighetti radical chic trenta-quarantenni con la pancia piena che mi capita di incontrare. Un saluto ai due A. :-)
Scritto da FrancescoG. il 22/2/2013 alle 17:31
Per @Lorenzo M. Su Fioroni concordo mentre l'altro nome non lo conosco. Come ti è capiato di seguire questo blog dal Lazio?
Scritto da Lucky il 22/2/2013 alle 18:56
Grande Grillo in questo momento a Roma. A casa sia Bersani che Berlusconi.
Scritto da Qualunquista il 22/2/2013 alle 21:32
Candidati buoni o no bisogna votare Bersani e Ambrosoli. Se i candidati locali sono nuovi e bravi come tu dici meglio ancora.
Scritto da Forest il 23/2/2013 alle 09:34
Voterò Ambrosoli ma la preferenza ad Alfieri non riesco a dargliela perchè sull'ospedale delle mamme e dei bambini ha detto una cosa e poi si è smenttito, non capisco che cosa vuole. Non ci si comporta in questo modo.
Scritto da Una mamma il 23/2/2013 alle 11:53
@Lucky. Per una serie di fortuite coincidenze. Per il bello di sapere che c'e' un PD diverso da quello che mi ritrovo intorno. Astorre, per la cronaca, e' uno di quei consiglieri che ha votato per l'aumento oltre ogni misura dei fondi a disposizione dei gruppi consiliari, mancando poi di vigilare sul loro utilizzo ( vedi caso Fiorito ). La testa sua e degli altri consiglieri che avevano intenzione di ricandidarsi e' stata chiesta (e ottenuta ) dal candidato presidente del PD Zingaretti.
Scritto da Lorenzo M. il 23/2/2013 alle 12:08
Il rinnovamento c'è stato ma le primarie per i parlamentari, come ha scritto varie volte @Giovanni Dotti, sono statre una farsa.
Scritto da Vittorio il 23/2/2013 alle 12:29
Caro @Vittorio (12,29) - Non definirei le primarie parlamentari "una farsa", ma certamente hanno avuto dei limiti. Per i tempi affrettati dalle elezioni anticipate e dal Natale, alle primarie hanno votato soprattutto gli iscritti, i militanti e gli elettori del Pd più sensibili e partecipativi. Come ho già scritto un paio di volte, queste circostanze hanno favorito i candidati più organizzati e forti nel partito. In più la congiuntura politica particolare ha favorito i giovani e le donne. Ritengo opportuno guardare a ciò che è successo con questa lente interpretativa perché in questo modo si eviterebbe il grave errore di mortificare i candidati che non ce l’hanno fatta e che meritano senz’altro il nostro pieno rispetto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/2/2013 alle 14:14
Sono del parere che il Pd abbia mancato una grande occasione; con le primarie più aperte forse avremmo un candidato premier che avrebbe sbaragliato il campo. Troppe persone che in passato avevano votato per il Pdl mi hanno detto che con Renzi… Qualcuno, mi ha anche confidato che, essendo riconosciuto come un tradizionale simpatizzante di destra, si è visto negato il diritto al voto pur avendo manifestato la volontà di sottoscrivere il programma del Pd. (Amici piemontesi). Sulla mancata occasione non mi sento del tutto incolpevole. Ricordi la nostra telefonata nella quale mi chiedevi un parere se schierarti apertamente pro Renzi ? In quella occasione, io, renziano convinto, ti ho suggerito di non schierarti perché non mi sembrava corretto dare investiture, ma lasciare esprimere liberamente la base. Ingenuo io, e ancor più ingenuo tu a darmi ascolto. Oltre tutto ed è quello che più mi dispiace, è che sei anche stato accusato di “furbo attendismo” , quando, invece, era solo rispetto per lasciare liberi di esprimersi quanti si apprestavano a votare alle primarie. Per questo mi sento di dovermi scusarmi. Ed ora? Non resta che incrociare le dita o, forse, sperare nella Provvidenza.
Scritto da anonimo amico il 23/2/2013 alle 15:21
Caro @Anonimo amico (15.21) - Tu segui sempre il blog e spesso ci scrivi, quindi sai che per il secondo turno mi sono espresso apertamente a favore di Renzi. Anche durante la campagna per le primarie non era così difficile capire chi era il candidato per il quale propendevo. Chi mi accusava di “furbo attendismo” avrebbe dovuto spiegare in vista di che cosa. Dopo la rinuncia alla Regione ho rifiutato la candidatura a sindaco di Varese ed altre proposte allettanti. Non ho più e non voglio più nessuna carica pubblica, e allora? Adesso però è il momento del massimo sforzo per far vincere Bersani, anche al Senato, anche in Lombardia. Di questo tu sei il primo ad essere convinto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/2/2013 alle 16:58
Caro Giuseppe (17.22) è da circa 55 anni che anch'io leggo ogni tanto quel che scrive CMF; ovviamente con qualche difficoltà, vista la mia cultura da ragioniere, di fronte al suo più che dotto disquisire. In questa occasione mi sembra che sia andato un po' oltre il semplice stimolo a migliorare, ma abbia dato una patente di inaffidabilità a tutti e quanti, quasi da concludere "tutti a casa".... Forse ho capito male!
Scritto da bm il 23/2/2013 alle 19:10
La sfiducia nei partiti (simil-partiti) credo che troverà conferma nel voto degli italiani da qui a qualche ora. Lo dico con dispiacere perché sono un uomo di partito, appartengo ad una generazione che ha fatto l’esperienza di poter sottrarsi ad un destino altrimenti ineluttabile grazie ai diritti e alle opportunità offerte dalla democrazia. Grazie alla democrazia dei partiti ho potuto studiare (di sera), trovare un lavoro in un Paese già agricolo e divenuto una potenza industriale, ho potuto affrontare le difficoltà grazie allo “Stato Sociale” che prima non c’era, ho potuto farmi una cultura vera al di là di quella professionale e scolastica. Lo stato attuale di sfiducia dipende anzitutto dai partiti che si sono separati dalla società, paghi di fruire dei privilegi della “casta” che la gente non è più disposta a tollerare. Il voto di domani e doman l’altro ci dirà che, anche se il P.D. avrà la maggioranza dei seggi, non supera il trentacinque per cento dei consensi; quasi tutto il resto è populismo, cioè protesta, rabbia, individualismo, disinteresse per il bene comune. Un mio nipote, ingegnere in Svezia, mi ha telefonato che ha già votato Grillo; non mi sorprende: la laurea, l’istruzione, ilo tirocinio internazionale non hanno cancellato l’esperienza qualunquista della maggior parte delle nostre famiglie: fascisti mugugnanti senza convinzione prima e democristiani per convenienza poi ma sempre conformisti. Il problema più grave non è la disfunzione dei partiti - ne aveva parlato proprio un secolo fa Roberto Michels ( chi lo conosce alzi la mano) – ma la realtà di un popolo, quello italiano, profondamente “guasto” in senso etico-morale. Se ne è sempre fregato del bene comune: il disastro dell’ambiente, l’evasione fiscale (anche quella del ticket), le convenienze personali, la raccomandazione come “passepartout” sociale, dimostrano che mai un popolo di così bassa levatura culturale e morale sarà capace di scegliere una classe dirigente migliore dei suoi componenti. Ricordo che un giorno Mattarella mi disse: “quando gli italiani sono guidati da un ceto mediocre danno il peggio di sé, quando sono guidati da statisti di alta levatura possono dare il meglio. In epoca recente ciò è accaduto una sola volta, dopo la sfascio della dittatura e della guerra perduta, quando la Chiesa fu costretta dalle circostanze a mettere in campo una classe dirigente cresciuta nelle sacrestie e negli oratori e a proporla, senza possibile alternativa, alla recalcitrante società italiana. I giovani vivono nel presente, non hanno memoria né identità, né progetto di futuro; per loro Grillo è il “qui ed ora”, il resto non conta, hanno ormai varcato le frontiere del nulla; il loro individualismo gli impedisce di sentirsi legati alle future generazioni. Senza etica il peccato non esiste; non esistono neppure le “strutture di peccato”: la storia va dove deve andare e non noi possiamo fare niente. Il cristianesimo è stato ridotto ad una concezione miracolistica in cui non esiste la redenzione di tutto l’umanità e il peccato sociale come ostacolo da superare, non c’è più l’impegno a cercare “una terra nuova e cieli nuovi”. Le generazioni anziane si ritrovano con Berlusconi in cui si riconoscono perché è fatto della stessa pasta; la politica oggi non si giudica dal “fare”; non è una concatenazione di argomenti razionali ma un seguito di emozioni, il sentirsi parte di una stessa identità, di un gruppo affine nei gusti e nei comportamenti. I democristiani per convenienza hanno abbandonato la D.C. non per la questione morale (che oggi è infinitamente più grave) ma perché la Democrazia Cristiana, con i suoi ideali universali di giustizia e di solidarietà, non serviva più a difenderci dal comunismo e a proteggere gli interessi individuali, familiari e di gruppo. Il Partito Democratico non ha mai voluto discutere del diverso modello di società e di un sistema economico sorto con la globalizzazione; è ancora ancorato al mito della spesa pubblica facile; non ha capito che il modello di sviluppo è diverso da quello fordista e che il suo centro non è più in Europa ( quando ne parlavo mi hanno detto esplicitamente che stancavo la gente e che era meglio che mi tirassi fuori dai piedi). Ovviamente non ho la soluzione in tasca; nessuno ce l’ha ma neppure nessuno si sforza a cercarla. La politica comincia sempre da una domanda. Che fare?
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 23/2/2013 alle 20:09
Caro Adamoli, condivido pienamente la tua risposta a @Vittorio delle 14.14.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 23/2/2013 alle 20:12
quanto scrive @CMF 20.09 andrebbe stampato e divulgato. Analisi perfetta!!
Scritto da bm il 24/2/2013 alle 08:29
Caro @Massimo (20.09), solo un cretino ti può aver detto che era meglio che ti “tirassi fuori dai piedi”. Per quanto ne so io, eri circondato da una stima vastissima. E su questo blog sei molto apprezzato anche quando non sei condiviso.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/2/2013 alle 09:31
Caro @bm (08.09), devi ammettere che il significato di ciò che tu dici in questo commento richiama quanto ti avevo scritto replicandoti su @Fiori. Si può non essere d’accordo con lui (capita anche a me) ma leggerlo è sempre istruttivo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/2/2013 alle 09:33
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