Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 24/2/2013 alle 09:35


Tante le voci e i “pronostici” sul nuovo Papa. E’ giusto così ed è bello il coinvolgimento delle altre religioni e del mondo non religioso.
Questa partecipazione si sta verificando in tutti i continenti e proviene anche dal basso, dai cittadini comuni.
Il cardinale Walter Kasper, tedesco, tra i massimi teologi viventi ha dichiarato: “Vediamo la crescente secolarizzazione in Europa, sappiamo che la maggior parte dei cattolici sta dall'altra parte, nell'emisfero Sud del pianeta. È una situazione e una sfida nuova”.
Interrogato sull’esigenza di riformare la Curia romana, il cardinale  ha risposto: “Certo, è fondamentale che sia organizzata in modo più adatto ad affrontare le sfide del nostro tempo. Ci vuole un migliore coordinamento tra i dicasteri, più collegialità e comunicazione, spesso la destra non sa cosa fa la sinistra!”
Lo stesso Papa Ratzinger ha chiarito che il nuovo Pontefice “dovrà avere il vigore per conseguire la riforma della Chiesa”. Altri Cardinali africani e sud americani affermano lo stesso concetto.
I vaticanisti dei vari giornali dicono che, secondo la pattuglia nordamericana (14 cardinale su 117 di cui 11 statunitensi), serve “un Papa forte sul piano del governo. Un manager di Dio, se si può definire così”.
Suggestioni potenti, giuste o sbagliate che siano.
Ciascuno, credente o no, ha il diritto di dire ciò che sente in libertà. Perché non dare alla Chiesa il terzo Pontefice consecutivo non italiano, e magari nemmeno europeo, dopo tanti secoli di “dominio” italiano? Non ne guadagnerebbe la dimensione universale della Chiesa o almeno la percezione che tutto il mondo ne avrebbe?  
Forse è un approccio molto poco spirituale ma non vedo perché scartarlo a priori.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 26 commenti -
Sono d'accordo anch'io sul Papa straniero.
Scritto da Andrea il 24/2/2013 alle 10:20
La domenica dellle elezioni non potevi scegliere un argomento politico?
Scritto da Osvaldo il 24/2/2013 alle 12:28
Stanattina ultimo Angelus di Benedetto XVI. Si vedeva bene in Tv l'emozione di una grande folla. Questo Papa lascia un gran bel ricordo.
Scritto da Cittadina cattolica il 24/2/2013 alle 13:16
Purtroppo i bookmakers londinesi danno il cardinale Scola (CL) ben posizionato con odds 5-3. Rischiamo CL di nuovo al comando in Lombardia e pure in Vaticano. Se cosi' fosse ci sarebbe la prova che Dio non e' buono.
Scritto da Flavio Argentesi il 24/2/2013 alle 13:30
Che tristezza ridurre cose cosi' grandi alle solite meschinita'. La storia della Chiesa parla da se', l'elezione del Papa non risponde mai alle letture 'politiche'. @Flavio: Dio non sarebbe buono se Scola diventasse Papa. Spero tu stia scherzando, per te dico. Comunque pensare che questo corrisponda, ancora una volta, a criteri politici, si commenta da se'. Un po' di rispetto per l'esperienza di decine di migliaia di cristiani, tanti dei quali non sarebbero tali senza CL, non guasterebbe.
Scritto da Juri Franzosi il 24/2/2013 alle 13:44
Ho colto solo un frammento dell’Angelus del Papa, quando dice ‘non abbandonerò la Chiesa, la seguirò sempre’. A me pare un’ovvietà, dal momento che non si è presentato sul balcone vestito da rock star, con una cresta viola (quaresimale) nei capelli, un piercing nel naso, sventolando la richiesta del proprio sbattezzo. Ma gli astanti hanno applaudito fragorosamente. Ormai la piazza applaude a tutto, da Piazza San Giovanni a Piazza San Pietro. Sul Papa nuovo non so che dire, straniero o italiano che sia, bianco, nero o giallo, mi piacerebbe un Papa che incarni realmente il successore di Pietro ma sono duemila anni che lo stiamo aspettando e la mia rischia di essere un’ovvietà. A proposito di ovvietà, ho letto della dichiarazione pubblica di trenta giovani dirigenti e amministratori di fede renziana effettuata nei giorni scorsi a favore di Bersani. E chi pensavano di votare? Se si fosse trattato del solito manifesto-appello di intellettuali, artisti, scienziati, ecc., potrei capire. Ma i giovani dirigenti e amministratori del Pd? Forse che fino all’altro ieri non erano ancora convinti? Ed è per questo che, in questa fiera delle banalità, invito il signor @Fiori a non crucciarsi per la scelta elettorale (Grillo) del proprio nipote. Ribadisco che voterò Ambrosoli, ma non mi illudo. Uno degli slogan per lui ideato (‘Forte perché libero’) è niente di più ingannevole. Libero? Glielo auguro.
Scritto da eg il 24/2/2013 alle 14:29
@Juri Franzosi (13.449) - Sulle letture troppo politiche che vengono quasi sempre smentite concordo con te. Se leggi bene il mio post vedrai che questo "politicismo" non era e non è nelle mie intenzioni. Resta il fatto che nella comunicazione di quest'epoca, dominata da Internet, le reazioni "dal basso" a questi problemi sono un segno di forza e non di debolezza della Chiesa. Se ci fosse rispettosa attesa solo da parte dei credenti e dinteresse di tutti gli altri sarebbe molto peggio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/2/2013 alle 15:34
@Osvaldo (12.28) - Ho scelto questo argomento anche (non solo certamente) perchè oggi è la domenica elettorale. Di politica il blog ha parlato praticamente tutti i giorni.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/2/2013 alle 15:36
@Franzosi. Storia insegna che il conclave e' da sempre un fatto politico. Far finta che non sia cosi' invocando improbabili dimensioni spirituali fa ridere anche noi che parliamo "dal basso". Su CL e su quel modo di essere cristiani non commento i fatti parlano da soli.
Scritto da Flavio Argentesi il 24/2/2013 alle 16:00
@Flavio Argentesi. Certo, come la sua infinita presunzione.
Scritto da Juri Franzosi il 24/2/2013 alle 16:40
@eg. Hai ragione. Ambrosoli, libero da chi? La sua lista prenderà pochi voti e lui sarà eletto, eventualmente, da una serie di liste di sinistra con tutti i relitti del passato. Piuttosto che libero sarà incatenato.
Scritto da Ugo F. il 24/2/2013 alle 16:47
Le dimissioni di Ratzinger e il nuovo conclave renderenno più popolare la chiesa cattolica. Non sarà niente di spiritualmente importante ma dal punto di vista sociale sarà un successo.
Scritto da Il pirata il 24/2/2013 alle 18:59
E se arrivasse ravasi?
Scritto da Francesco il 24/2/2013 alle 19:00
Sottoscrivo pienamente!
Scritto da Fabrizio Simonini il 24/2/2013 alle 19:48
Tutto il mondo in piazza S. Pietro. Il cattolicesimo è ancora vivo.
Scritto da A.F. il 24/2/2013 alle 21:09
Spero solo che non sia italiano. Solo un tedesco poteva dimettersi. Un italiano MAI !
Scritto da giovanni dotti il 24/2/2013 alle 23:34
ma il primo papa non è stato arabo-palestinese (insieme a Gesù Cristo) e poi tutto è diventato romano-italo-centrico. La domanda sul prossimo "straniero o ancora italiano" è una di quelle domande che nella "natura della fede cristiana non dovrebbe essere neanche posta se non ci fosse il vizio del potere storico della curia italiana. Io non ho alcuna difficoltà quindi a dire "CERTAMENTE SI, SENZA PUNTI INTERROGATIVI" e possibilmente che possa e debba essere NERO O LATINOAMERICANO".
Scritto da robinews il 24/2/2013 alle 23:45
Verissimo quel che dice @Giovanni Dotti. Le dimissioni in Italia: queste sconosciute.
Scritto da Luisa B. il 25/2/2013 alle 08:39
Papa italiano, Papa straniero o perchè no magari africano o filippino. Ora siamo tutti bravissimi a "stringerci attorno al Papa ". Il giorno dopo la fumata bianca ritorneremo tutti a prendere delle parole del Papa solo quello che ci interessa !
Scritto da Paolaccio il 25/2/2013 alle 08:49
Pienamente d'accordo sull'opportunità di scegliere un Pontefice nato, e vissuto, fuori dell'Europa. La cosa più importante, tuttavia, è che non sia collegato al mondo di CL.
Scritto da Sic Est il 25/2/2013 alle 09:40
@eg (14.29) - Ha stupito anche me quel manifesto a favore di Bersani firmato da amministratori e dirigenti “renziani” del Pd. Non l’avrei mai firmato considerandolo almeno inutile. Se è un modo per captare la benevolenza del prossimo capo del governo, è piuttosto infantile. Se è un modo per rassicurare sul voto al Pd, mostra quasi la coda di paglia. Matteo Renzi non merita che qualcuno gli possa attribuire uno di questi due atteggiamenti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/2/2013 alle 09:58
La provenienza non è, da par mio, particolarmente significativa. Nel caso del Papa (a differenza della politica più recente, che nulla ha di paragonabile), la carica che plasma l'uomo, sulla base di come è l'uomo. Chi pensava, per come era dipinto il card. Ratzinger, che diventato Papa si sarebbe dimesso? Il Papa avrà un compito gravosissimo: l'attualità lo suggerisce. Nel solco Conciliare, si devono recuperare le ragioni della spiritualità per ridimensionare il dannoso materialismo imperante.
Scritto da FrancescoG. il 25/2/2013 alle 10:28
@Sic Est. A volte mi piace la nettezza dei suoi commenti anche se raramente li condivido ma non capisco il livore che sempre dimostra verso CL, un Movimento che va ben oltre Formigoni e i ciellini che hanno fatto politica.
Scritto da Ciellino Varese il 25/2/2013 alle 11:24
@Ciellino-Varese. Condivido il pensiero di SIC EST, in quanto il Papa deve essere di TUTTI e non di una sola parte del popolo Cristiano. Ratzinger anche se era"vicino"a CL non appariva comunque schierato, per questo e'stato ben accolto e apprezzato da tutti, credenti e non. Auguriamoci per TUTTI e anche per questa povera politica italiana che il futuro Pontefice resti sempre "super partes" e non parteggi per nessuna parte politica,anche se questa strumentalm.si schierera'a difesa della religione
Scritto da giovanni dotti - Varese il 25/2/2013 alle 13:12
@Ciellino Varese. Rispondo con una domanda, senza livore: ma quelli come "Formigoni e i ciellini che hanno fatto politica" fanno parte del "Movimento" o si spacciano di farne parte?
Scritto da Sic Est il 25/2/2013 alle 14:32
A proposito di un papa straniero! Ho sentito alla TV di un cardinale francescano papabile (cosa strana!). Forse oggi abbiamo davvero bisogno di un nuovo San Francesco ch nei primi anni del 1200 aveva lanciato un grande messaggio alla chiesa di quel tempo tanto simile nonostante tanti secoli siano passati alla nostra chiesa attuale! Abbiamo forse bisogno di maggior sobrietà e di un maggior rispetto nei confronti della povertà! Anche qui in Italia che certo non è un paese del terzo mondo! Sono contento che il nuovo papa sia un “francescano”! eugenio maria castiglioni
Scritto da eugenio castiglioni il 1/3/2013 alle 14:48
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