Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 18/8/2008 alle 20:39

La polemica sulla storia lombarda a fumetti, che era stata commissionata in 10.000 copie dalla Presidenza del Consiglio regionale, è esplosa alcuni mesi fa. Secondo molti colleghi del centrosinistra conteneva errori che  non potevano essere tollerati soprattutto perchè il volume era destinato alle scuole. Il Ministro Fioroni è difatti intervenuto per bloccarne la distribuzione. Io, a mia volta, dopo che l'autore, varesino,  mi aveva dato le sue spiegazioni, ho cercato di calmare le acque onde evitare che diventasse un caso politico gravido di polemiche esagerate.
Adesso però la Lega vuole riprendere la consegna alle scuole del fumetto come strumento didattico magari correggendo i "refusi" che avevano scatenato la reazione. Refusi non da poco. Per esempio una frase che, secondo una interpretazione molto diffusa, attribuirebbe ai sessantottini di sinistra le stragi di piazza Fontana a Milano e di piazza della Loggia a Brescia.  Un'assegnazione di responsabilità del tutto arbitraria. Ma questo è solo un esempio.
La mia opinione è che, se si tratta di un fumetto, chi vuole leggerlo lo legga e chi vuole diffonderlo lo diffonda, ci mancherebbe altro. Se lo si considera  invece un testo didattico la musica cambia, perchè non lo è, e la volontà di distribuirlo obbligatoriamente alle scuole diventa un gesto arrogante e ingiustificato.

Commenti dei lettori: 6 commenti -
Per quale motivo ritiene che un fumetto non possa essere un testo scolastico? Parlo ovviamente in senso generale e non nello specifico. Grazie
Scritto da Roberto Di Giandomenico il 18/8/2008 alle 21:44
Qui siamo di fronte all'ennesima trovata becera e pecoreccia della Lega. Non è tanto il fatto che un fumetto possa o no diventare testo didattico, quanto piuttosto la qualità di questo fumetto. Innanzitutto mediocre dal punto di vista estetico/artistico, poi con refusi ed errori storico/culturali madornali. Viene il dubbio che il figlio di Bossi lo abbia studiato per preparasi all'esame di maturità... Poi, non capisco perché la Lega non se lo produca CON I SUOI SOLDI, invece di utilizzare i finanziamenti della Regione, ovvero I NOSTRI SOLDI. La prima stampa era costata alla Regione oltre 100.000 euro. Li stampino di tasca loro invece di sfruttare la comunità! E se l'editore Macchione è così "aperto alla cultura", lo stampi gratis, se proprio la Lega non vuole pagarlo.
Scritto da adriano il 19/8/2008 alle 09:34
I leghisti vogliono che tutti diventino o rimangano ignoranti così non si noterà più la differenza tra loro e gli altri. Questo è evidente sotto molti aspetti.
Scritto da Ele il 19/8/2008 alle 13:11
Davvero hanno speso tutti quei soldi per un libro a fumetti da distribuire a tutti gli alunni LUMBARD? Fossi stata io decidere , li avrei spesi per migliorare o costruire palestre per le scuole che ne hanno la necessità.
Scritto da Mirella il 19/8/2008 alle 13:18
certo, esattamente 105.000 euro come riportato da questo articolo di repubblica: "...l consiglio regionale diede incarico di stampare le 10mila copie, per una spesa di 105mila euro." ecco il link dell'articolo completo: http://milano.repubblica.it/dettaglio/La-Lega-ricicla-nelle-scuole-la-storia-lombarda-a-fumetti/1501313
Scritto da adriano il 19/8/2008 alle 15:26
Non è tanto lo stile "fumetto" che metto in discussione ma il volumetto di cui sto parlando che non era nato per essere un testo scolastico ma solo un ausilio volontario a ben altri strumenti didattici. La storia d'Italia a fumetti di Enzo Biagi poteva piacere, oppure no, ma aveva ben altro spessore storiografico. Credo lo riconosca anche l'autore di questa storia lombarda che personalmente stimo come una persona seria e preparata.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/8/2008 alle 17:34
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