Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 5/3/2013 alle 08:48


Il Movimento 5 Stelle? Una lente d’ingrandimento che ci ha restituito l’immagine di una realtà che era nascosta a molti di noi.
C’era troppa supponenza nella vittoria annunciata e troppa sbandierata “superiorità morale” nel campo della sinistra.
Ora, correr dietro a Grillo, anche se è il primo partito della Camera, è una sciocchezza tipica del vezzo di portare soccorso al vincitore. Nessuna alleanza è possibile con lui, ma alcune riforme del suo programma (non quelle economiche, per carità) sono accettabili e gestibili.
Bersani vuol chiamare i cinquestelle alla responsabilità nazionale?  Bene, è nel suo diritto, lo si metta alla prova. Del resto, ci vuole più coraggio a non fare certi cambiamenti del sistema politico che a farli.
Se non ci riuscirà, però, Bersani passi subito la mano.
Un governo del Presidente o di tregua, meglio se politico, è indispensabile. Ci penserà il Presidente a incaricare la persona giusta.
Ritornare alle urne senza aver cambiato niente sarebbe suicida. Se la recessione continua a mordere non basterà una nuova leadership del centrosinistra.

Commenti dei lettori: 88 commenti -
bravo...colto nel segno...come al solito..e per cui faccio i dovuti complimenti..ringraziando degli illuminamenti...non sempre così facilmente comprensibili e condivisibili...fotografando la situazione dell'attualità e del delicato momento...storico...e dei rimedi per superarlo...
Scritto da zva il 5/3/2013 alle 09:17
Hai perfettamente ragione. Io l'ho già detto nei miei interventi precedenti. Non prendere in considerazione le ragioni del successo di Grillo è da miopi, sopravvalutarlo è da idioti, seguirlo nelle sue gag post-campagna elettorale è da suicidi. Predisporre una legge elettorale, fatta da costituzionalisti e non da odontotecnici falliti, vedere di approvarla e andare al voto. Il resto sono tutte chiacchiere buone per salottieri cervellotici. Più tempo passa e più consenso accumula il cavaliere.
Scritto da Sic Est il 5/3/2013 alle 09:21
Monti convoca Bersani,Berlusconi e Grillo in vista del prossimo vertice europeo. Incominciamo a ridere... Napolitano convocherà Bersani,Grillo,Berlusconi e Monti prima di dare un incarico per formare il Governo. Dirà loro che incaricherà SOLO chi avrà ragionevole provabilità di avere UNA MAGGIORANZA nel Parlamento. Fallito l'incarico a Bersani,...sotto la spinta della finanza e DELLA TERRIBILE CRISI ECONOMICA chi andrà in via dell'Umiltà a suonare il campanello di Berlusconi?
Scritto da Correntista il 5/3/2013 alle 09:29
Dopo il NO reiterato di Grillo, dopo gli insulti a tutto il PD, ai suoi vertici,i suoi parlamentari...ed ai suoi elettori. Dopo la figura che sta facendo il PD incartando l'Italia...in attesa di Grillo, non è giusto domandarsi...quanti elettori perderà il PD alleandosi per l'intera legislatura con il PDL + O - Monti? Ma dopo cinque anni quanto perderà Grillo...dopo un quinquennio in panchina?
Scritto da Controcorrente il 5/3/2013 alle 09:30
Grillo sopravalutato? Si, certamente. Sono le ragioni degli elettori di Grillo ad essere sottovalutate. Queste, e non i torti del primo, sono alla base dello sconcertante risultato elettorale.
Scritto da CMF il 5/3/2013 alle 09:32
L'Italia nelle mani dei comici,prima Berlusca ed ora Grillo(anche se questo e'100mila volte meglio del primo).La situaz.e'seria ma non grave,direbbe Flaiano.Al PD la responsabilita'maggiore:o SALVARE L'ITALIAaccettando le proposte di Grillo,o salvare il proprio"apparato"costoso ma sclerotico e inefficiente.In questa situazione complicata sta al PD il difficile compito di rinnovare il paese, rifiutando l'abbraccio(mortale)con Berlusca e lasiando il berlusconismo definitivam.alle spalle.Celafara'?
Scritto da Giovanni Dotti il 5/3/2013 alle 09:33
Ho riportato in questa discussione, per comodità dei lettori, alcuni commenti di ieri sera tardi e di questa mattina presto che riguardano Grillo e il suo rapporto con il centrosinistra.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/3/2013 alle 09:35
Dopo un governo tecnico, si riparla di un governo tecnico. Parrebbe incredibile, ma non ci sono limiti alla irresponsabilità dei partiti politici, in primo luogo (per me che – maledizione – sono organicamente di sinistra) il Partito Democratico che pretendeva di essere il "nuovo", da esempio a tutta Europa. Soprattutto è la mancanza del senso del ridicolo che suscita repulsione. Occorrerà adattare i versi di Dante: "...vituperio delle genti del bel paese là dove 'l sì sona, poichè i vicini a te punir son lenti..." Altro che il conte Ugolino, questa masnada!
Scritto da ulderico monti il 5/3/2013 alle 09:35
Prima Bersani esce di scena meglio sarà.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 5/3/2013 alle 09:56
Walter Veltroni era un gigante rispetto a Bersani e ai dirigenti di oggi del Pd. E noi ne paghiamo le conseguenze.
Scritto da Giorgio S. il 5/3/2013 alle 10:51
Bersani deve dimettersi immediatamente, come fece Jospin nel 92 quando perse con Le pen, non è più rinviabile la cosa, ad ogni modo si tornerà al voto, si prenda atto che il Pd ha sbagliato totalmente campagna elettorale, si azzeri la dirigenza e si riparta da capo: Non è possibile fare alcuna riforma economica se prima non si cambia LEGGE ELETTORALE, la base di una governabilità è LA LEGGE ELETTORALE, se non si capisce questo allora è meglio occuparsi di altro...non diciamo amenità
Scritto da Massimo Gugliotta il 5/3/2013 alle 11:00
Ancora adesso c'è una dirigenza del PD che non h aancora capito cosa cavolo sia successo...ma quali riforme si vuole fare con Grillo? Un movimento che punta alla prorogatio secondo lei vuole fare le riforme? Vuole solo far cuocere il polpo nella sua acqua per tornare alle elezioni e stravincere,anche se credo che Berlusconi possa crescere ancora molto.Il PD invece o azzera tutto e riparte oppuer è morto lo sappiamo tutti
Scritto da Massimo Gugliotta il 5/3/2013 alle 11:01
Giuseppe, condivido che il ritorno immediato alle elezioni sarebbe una sorta di eutanasia, ma detto fra di noi, qualunque altra mossa rischia di essere comunque inutile. Il Centrosinista non ha perso semplicemente le elzioni, bensì è stato sconfitto culturalmente. Per riprenderci senza adeguarci ai disvalori evidenziati dai risultati elettorali (e da questo punto di vista mi impressiona di più la risusrezione di Berlusconi che lo sfondamento di Grillo) temo non basterà un ricambio "generazionale" o una "rottamazione forzata" Pur senza deprimerci, prepariamoci ad affrontare il deserto, sperando che la traversata non sia troppo lunga.
Scritto da Claudio Brovelli il 5/3/2013 alle 11:07
Attendo con curiosità/ trepidazione/ ansia(?) la Direzione PD di domani. La speranza? se non è morta, è in gravi condizioni...
Scritto da ulderico monti il 5/3/2013 alle 11:08
Basta con governi"tecnici"!Ora il PD ha in mano il pallino e deve giocarlo fino in fondo,assumendosi la responsabilita'del governo e attuando quelle riforme di sistema invocate da anni dagli Italiani e suffragate con forza dal voto popolare al 5*****.@Sic Est ha perfettam.ragione,con Grillo l'accordo ma non l'alleanza,l'imperativo e'far presto per il bene del Paese e dell'economia che non puo'aspettare.Personalm.sarei abbastanza ottimista,i presupposti per un'intesa sulle riforme istituz.ci sono
Scritto da giovanni dotti il 5/3/2013 alle 11:09
non sono del PD, mi considero un sincero sostenitore e militante di tutto il centro sinistra, chi chiede di azzerare la dirigenza PD o il passo indietro di Bersani gioca sporco, vuole senza se e senza ma l'alleanza con la peggiore politica degli ultimi 20 anni e cioè BERLUSCONI. E questo lo vuole addirittura prima ancora che il nuovo parlamento sia insediato. Ma di cosa stiamo discutendo? come sempre di puro "politicismo", la malattia principale di molti nel CSX. Forza Bersani, NON MOLLARE.
Scritto da ROBINEWS il 5/3/2013 alle 11:19
@Claudio Brovelli. No un attimo cosa intendi Claudio con adeguarci ai disvalori?
Scritto da Massimo Gugliotta il 5/3/2013 alle 11:25
@Massimo, temo che per rincorrere i "moderati" si attenuino i valori che ci differenziano da loro (non a caso qualcuno non escluderebbe un governissimo PD,PDL e Monti). Insomma non vorrei che rispuntassero i "ma anche" di veltroniana memoria.
Scritto da Claudio Brovelli il 5/3/2013 alle 12:04
Il PD dovrebbe fare quello che non ha mai fatto da quando è nato: confrontarsi al proprio interno e definire un orizzonte valoriale ed ideale, sulla base del quale operare conseguentemente le proprie scelte politiche. Se tale elaborazione ideale e progettuale fosse stata fatta, il PD non avrebbe sostenuto per un anno il Governo Monti per poi presentarsi alle elezioni con Vendola (che aveva contrastato Monti), prospettando nel contempo una alleanza post-voto con lo stesso Monti. Uno scenario confuso ed irrealistico, ovviamente bocciato dagli elettori. Sembra incredibile, ma a 5 anni di distanza dalla sua nascita siamo ancora alla domanda delle domande: il PD cosa vuole diventare ? Ha in mente Blair, ha in mente Schroeder, ha in mente Lafontaine ? Perché, se non si ha in mente niente, si finisce per rincorrere un giorno Monti, un giorno Vendola ed ora pure Grillo.
Scritto da Ade il 5/3/2013 alle 13:10
@Massimo Gugliotta. Non credo affatto ad un'alleanza organica con il Movimento 5 Stelle anche se loro fossero d'accordo e non lo sono per niente. Non puoi denigrarli fino a ieri (loro hanno fatto di peggio) e oggi rivalutarli. Il loro programma economico (uscita dall'euro, decrescita felice ed altre cavolate del genere) non è compatibile con il centrosinistra. Dico però che su alcuni punti della riforma della politica si possono trovare delle convergenze e che gli elettori aspettano questi cambiamenti. E' su questo, penso, che stia puntando Bersani.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/3/2013 alle 13:23
@Ade (13.10) - Io penso a Blair annche se le situazioni, le nazioni e i tempi sono molto diversi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/3/2013 alle 13:28
I problemi dell'Italia sono sul tavolo e vanno affrontati. Il primo è l'irresponsabilità diffusa. Evidente che la stesura e la mancata modifica della legge elettorale dimostrano quanto sia vasta l'irresponsabilità.Ma non è solo in politica.Un chiarimento su valori e contenuti va fatto: la politica, senza questi, serve a pochissimo. A nulla.Grillo prende in giro tutti.E' illiberale (avrete sentito cosa pensa dell'art.67 della Costituzione).Governo Bersani: mi pare difficile.Il PD rischia grosso.
Scritto da FrancescoG. il 5/3/2013 alle 13:38
E poi devo prendere lezioni (ieri sera ed oggi, tramite email) da soggetti dichiaratisi a favore della gente, degli ultimi, che hanno votato per l'instabilità o per analisi ipotetiche.Magari con la pancia piena o con la pensione "grassa" pagata in buona parte (la quota che supera quanto versato) da chi lavora, fatica a far crescere la famiglia in benessere e numero, porta avanti le imprese. Mi toccherà lucidare le ormai deposte scarpe a 6 e lanciarmi in scivolata. Comunque prendo, prendo bene.
Scritto da FrancescoG. il 5/3/2013 alle 13:45
Vi siete cacciati in un vicolo cieco rincorrendo solo Grillo. La prossima volta, se continuate così, vince il Pdl o Grillo.
Scritto da Gino D. il 5/3/2013 alle 13:46
dopo aver condotto una pessima campagna elettorale, Bersani continua a non azzeccarne una. Speriamo si chiuda in fretta questa pagina per aprirne subito un'altra
Scritto da Ivan il 5/3/2013 alle 13:49
In questi giorni caotici ho maturato la convinzione che sarebbero state opportune le dimissioni di Bersani e dell’intera classe dirigente del Pd. Ma oggi, a fronte dell’ingresso a Palazzo Chigi di Renzi (a che titolo è stato ricevuto/convocato da Monti?) esprimo il mio tifo per il Segretario. Che si incontri con Grillo, raccolga quanto di positivo, torni indietro, rielabori e formuli. E che non sia il canto del cigno ma un ritorno alla genuinità delle sue origini. E allora, forza Bersani! A meno che Renzi disponga di elevate qualità politiche che Bersani non possiede …
Scritto da eg il 5/3/2013 alle 14:17
Qualcuno aveva già pregustato grandi alleanze con Grillo. Finalmente si è capito che inseguire questo personaggio (mediocre comico, infido politico, furbacchione e grande affabulatore) è tutto tempo perso. Chiediamo una legge elettorale un po' più seria e poi andiamo a votare. Berlusconi se la ride perché ci siamo impantanati e se non ci tiriamo fuori subito ridiventerà il salvatore della patria. Dopo i grillini dovranno fare ricorso alla cassa integrazione e noi ritorneremo alla finestra.
Scritto da Sic Est il 5/3/2013 alle 14:23
Forse un primo passo verso la ‘normalizzazione’: oggi Franceschini e Cicchitto hanno smentito che l’ordine del giorno dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati rechi il provvedimento di assunzione, A TEMPO INDETERMINATO, di n. 30 unità inquadrate nella qualifica dirigenziale dell’organico della Camera stessa. Trattasi degli ex collaboratori di alcuni politici (si dice di Casini, Fini, Bindi) che si vorrebbe graziare con il classico provvedimento ‘spartisci bottino’, tipico delle ultime sedute. Della serie: ‘portiamo a casa tutto quello che si riesce’. Le assunzioni a tempo indeterminato fanno gola a tutti, anche a coloro che osannano la flessibilità in entrata e in uscita dal mondo del lavoro. Pertanto, mi spiace per questi 30 nuovi disoccupati (o ri-occupati a tempo determinato) ma, di norma, la strada per essere assunti, a tempo indeterminato, nelle istituzioni statali è una sola, quella cui ricorrono milioni e milioni di disoccupati, giovani e non: consultare Gazzetta Ufficiale Serie Concorsi oppure il sito www.concorsi.it, attendere mesi, forse anche anni, la pubblicazione del bando, presentare regolare domanda corredata di curriculum, comprarsi i testi, studiare, palpitare, attendere, gioire o rimanere delusi dell’esito. Tutt’al più farsi anche raccomandare dai propri ‘padri politici’ ... ma quanto meno sottoporsi a logorante procedura pubblica non riservata, cioè aperta a tutti i cittadini.
Scritto da eg il 5/3/2013 alle 14:23
Marantelli oggi sulla Prealpina: "se alle urne è uscito un Parlamento ingovernabile è anche perchè prima c'è stato il governo dei tecnici": Il nostro parlamentare dimentica che la "cura Monti" non è la causa ma l'effetto di un ventennio di "non governo". Contrastare, come propone, la politica impostaci dall'Europa vuol dire ritornare alla "spesa allegra" del "paga Pantalone". Cioè noi. Poi invoca "responsabilità" da parte dei "grillini": un predicatore poco attendibile!
Scritto da CMF il 5/3/2013 alle 14:40
Sono quasi adirato con @ Sic Est, che riesce ad anticipare il mio pensiero, ma sul cui argomentare, ovviamente, concordo. Mi preme però una correzione su quanto scritto da @ Giovanni Dotti nella citazione di Flaiano; Dotti riporta : “La situazione e'seria ma non grave”. La dizione corretta è: “La situazione è grave ma non seria”. A volte, preporre o posporre un aggettivo assume una rilevante differenza semantica. Lo stesso errore in cui sono incorsi gli ideatori del Pd. Era di vitale importanza fondare un PARTITO NUOVO, non un nuovo partito.
Scritto da Angelo Eberli il 5/3/2013 alle 14:52
Sono d'accordo sul provarci ed anche sul dover, probabilmente, passare la mano, senza incaponimenti o impuntature. Però che poi vada come deve andare. Nel senso che, prima di tutto, nessun accordo con il PdL e poi che qualsiasi governo che non metta al primo piano i temi del lavoro e della moralità pubblica ci dovrebbe vedere, come minimo, astenuti, in quanto si collocherebbe al di là di una linea che credo e spero la direzione di domani dovrà tracciare. Va bene avere le idee chiare, ma appunto perchè devono essere chiare non devono ammettere nessun superamento di questa deadline.
Scritto da Angelo Bellora il 5/3/2013 alle 14:59
@CMF. Hai ragione, d'altronde che vuoi che ne sappia Marantelli dell'ultimo ventennio ... Le sue conoscenze della storia le abbiamo valutate tutti, in televisione con la iena e la domanda sul 150esimo. Chissà, forse Napolitano convocherà le Camere il 17 marzo... Si sa mai che questa data cominci a significare qualcosa.
Scritto da Nicoletta il 5/3/2013 alle 15:14
Noto come i sostenitori di Renzi si stiamo fregando le mani dopo la vittoria zoppa di Bersani. Per vincere si dovrebbe remare nella stessa direzione Tutti.
Scritto da Loredana N. il 5/3/2013 alle 16:12
La fretta e la memoria talvolta giocano brutti scherzi. Mi scusi@Angelo Eberli, comunque credo che i concetti esposti risultino ugualmente chiari. Il momento e' difficile ma nel contempo entusiasmante, potrebbe essere quello di una nuova fase Costituente per salvare questo povero Paese.....anche con Grillo o con qualunque altro che riporti in auge quei Valori di onesta' e di moralita' pubblica denigrati e calpestati dal ventennio berlusconiano.Ma facciamo presto le riforme necessarie,per favore!
Scritto da giovanni dotti il 5/3/2013 alle 16:36
Caro Giuseppe quando Gordon Brown in una situazione simile a quella di Bersani ha chiesto l'alleanza programmatica a Nick Clegg ricevendo risposta negativa senza insulti si e' dimesso ed e' andaro a casa. Non capisco perche' Bersani non ha fatto la stessa cosa dopo le affermazioni non leggere di Grillo nei suoi confronti. Stanare Grillo con un governo di minoranza programmatico e' una strategia che a mio parere non fa' senso a meno che non si voglia l'acquisto di eletti nella lista m5s, prassi indegna per il PD. Bersani e la sua corte non vogliono accettare la sconfitta inflitta dagli elettori e lanciano, pur di restare in sella, proposte che danneggiano fortemente la credibilita' del partito. Arroganza da vecchia politica, minaccie agli avversari politici e supponenza da consuetudine con il potere. Nel caso si rivoti a breve mi sembra folle l'idea espressa da alcuni membri della corte bersaniana di presentare lo stesso candidato premier dell'elezione appena passata.
Scritto da Flavio Argentesi il 5/3/2013 alle 17:12
Ripeto, per il bene del PD a cui credo ancora nonostante tutto, Congresso subito con Bersani, i segretari regionali e provinciali dimissionari.
Scritto da Eugenio Maria Castiglioni il 5/3/2013 alle 17:16
Di sicuro si dovranno fare un esame di coscienza i sostenitori delle primarie a prescindere. Hanno solo stroncato il fiato elle migliaia di volontari che dall'apertura degli uffici elettorali il due novembre si sono sacrificati tutti i fine settimana sin dopo Natale. Occorreva necessariamente fare le primarie anche per il candidato alla Presidenza della Lombaria? Se a qualche illustre esponente del fallimentare PD lombardo non andava bene Ambrosoli avrebbe potuto candidarsi lui.
Scritto da Pino il 5/3/2013 alle 17:17
C'è gente che fino a ieri ha considerato Monti il salvatore dell'Italia.Nonostante fosse stato sconsigliato(anche da Bersani)si è candidato fondando un movimento.Ha perso(noi del PD npn abbiamo perso invece).Ora non si parla più di Monti,è sparito nonostantre sia il presidente del consiglio in carica.Non vorrei che alle prossime elezioni - probabilmente entro l'anno -qualcun'altro del PD facesse la stessa fine.Per qualcun'altro intendo Renzi.
Scritto da Giuseppe Morelli il 5/3/2013 alle 17:24
@Argentesi:il paragone Gordon Brown- Bersani non sta in piedi perchè la situazione politica dei due paesi è troppo diversa,non vi è nulla in comune.Per non parlare della mentalità degli elettori (lei m'insegna forse).
Scritto da Giuseppe Morelli il 5/3/2013 alle 17:36
In questo momento la strategia di Bersani è solo un sogno. Anzi, è probabile che riceva solo un mandato esplorativo che andrà a vuoto! Non resta che aspettare che alla fine Napolitano estragga un coniglio dal cilindro. Non ho idea sul "come" arrivarci, ma io spero soltanto in una ristrutturazione di Camera e Senato ed in una legge elettorale più selettiva, tipo doppio turno. E poi si voterà ancora, sperando di ottenere una governabilità. In caso contrario.....meglio non pensarci.
Scritto da bm il 5/3/2013 alle 17:36
@eg ha pienamente ragione. Il concorso pubblico deve essere obbligatorio per tutti anche per i portaborse romani.
Scritto da Pd Sesto . Giovanni il 5/3/2013 alle 17:38
Gli spasimanti e sostenitori dell'accordo con Grillo dovrebbero legggere e rileggere quello che ha scritto la neo capogruppo alla Camera dei Cinquestelle, Roberta Lombardi, sul fascismo: "Prima che degenerasse, il fascismo aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello Stato e la tutela della famiglia..." Se queste cose le avesse dette Berlusconi lo avreste demolito. Però voi vi illudete con Grillo e quindi accettate tutto...
Scritto da Fabio F. il 5/3/2013 alle 18:07
@Eugenio Maria Castiglioni (17.16) - Il congresso del Pd va fatto il più presto possibile ma le dimissioni che tu invochi subitissimo e per tutti non le condivido. Ho poi una mia particolare idea: i congressi regionali non vanno tenuti nella stessa giornata di quello per la leadership del partito. Prevarrebbero la logica e le cordate nazionali. Credo invece ad una vita rtispettata e dignitosa degli organii regionali che non possono essere dei passacarte del vertice romano come spesso sono oggi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/3/2013 alle 18:37
@Fabio F.(h.18,07) l'inesperienza politica ha fatto uscire la Lombardi con quella battuta infelice(anche se racchiude qualcosa di vero).Non mi sembra si tratti di apologia del fascismo: la stessa ha poi precisato che si riferiva ad una valutazione"storica"e non politica.Evitiamo di fare processi alle intenzioni,stiamo a vedere cosa combineranno i grillini; dopo quanto hanno combinato i partiti credo che questo,ammesso che sia un male,sia il male minore.Un po'di fiducia ai nuovi entrati va data.
Scritto da giovanni dotti il 5/3/2013 alle 19:06
Il PD non ha raggiunto quello che sperava, ma è il primo partito d'Italia. Il risultato inferiore allo sperato lo ha ottenuto insieme a SEL, altrochè correndo dietro al centro. La sinistra-sinistra è sparita, eccezion fatta per la Puglia. Facebook è pieno di gente che dice che per Renzi avrebbe votato PD. Claudio Brovelli - che stimo personalmente moltissimo - indica la via che dovrebbe seguire il PD, non essendo del PD (usando il "ci"), ed avendo con ETICO ottenuto un risultato addirittura inferiore al Centro Democratico (formazione della quale sono venuto a conoscenza per caso, nonostante Tabacci sia uno che stimo molto). Il primo passo per fare del PD il partito trainante è eliminare le "mosche cocchiere": Dire a Vendola "Grazie, ma noi non mandiamo all'inferno nessuno"; Dire al centro: non porteremo al governo i massimalisti.
Scritto da Massimo Galli il 5/3/2013 alle 19:21
Nati per ammodernare, sia PDL che PD mi sembrano forze di conservazione. Grillo e' sintomo di quell'Italia che (giustamente) vuole cambiamento, ma non puo' (e non vuole) essere forza di governo. Se PD e PDL collaborano, possono venir fuori regole comuni, che uniscano il paese e lo rendano piu' moderno, efficiente e governabile. Se no entrambi restano schiavi (come in passato) del populismo e il paese continua a indebolirsi. Dopo 20 anni di guerra abbiamo bisogno di un trattato di pace.
Scritto da Andreus il 5/3/2013 alle 20:17
A mio parere non c'è nessuna possibilità di colloquio con grillo e correre dietro al 5 stelle è un vero suicidio tra poco si tornerà a votare ed a mio parere Berlusconi vincerà, l'amara verità è questa
Scritto da Massimo Gugliotta il 5/3/2013 alle 23:53
@Loredana N. quale vittoria zoppa? questa è una sconfitta. Avevo votato Bersani e lo rivoterei perché è una persona seria, capace e competente che ha dato buonissima prova di sé. Spero che faccia un governo in qualche modo, ma ha perso mentre la vittoria appariva certa. Guardiamo la realtà in faccia.
Scritto da Luigi S. il 6/3/2013 alle 08:49
@bm (17.36) - Sul sistema elettorale a doppio turno concordo. Mi sto convincendo sempre di più anche sul semi presidenzialismo francese. Ne riparleremo presto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/3/2013 alle 09:24
@Andreus (20.17) - Dici cose logiche e di vero buon senso ma perché Pdl e Pd non hanno trovato l’accordo su queste “Trattato di pace” durante il governo Monti? Era il compito che si erano assunti i partiti. Basta il terremoto Grillo per aver cambiato la situazione? Tra le riforme necessarie che dovrebbero sostanziare la “tregua” ci sono anche una migliore legge anti corruzione, le norme sul conflitto d’interesse, una riforma “giusta” della Giustizia che fa acqua da tutte le parti. Tu pensi che con Berlusconi, dominus del Pdl, questo sia possibile?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/3/2013 alle 09:26
L'ultimo post di @G.Adamoli spiega, con crudo realismo, la difficoltà di un accordo col PDL (Grillo non ne farà) a causa di un diverso modo di intendere la legalità. Sono convinto che al massimo si possa portare a casa una legge elettorale meno idiota, ma non troppo elaborata, eleggere il Capo dello Stato per avere qualcuno che abbia il potere di sciogliere le Camere e andare a nuova elezione. Più tempo passa in tentativi di accordi impossibili, direi contro natura, più il cavaliere si ingrassa.
Scritto da Sic Est il 6/3/2013 alle 10:08
Seguitare a parlare di accordo Pd/Grillo quando quest'ultimo ripete il suo no in modo sferzante diventa umiliante per il Pd. Bersani cambi in fretta strategia oppure ne resterà sepolto lui e ho paura anche il Pd.
Scritto da Una Pd Brescia il 6/3/2013 alle 10:32
Scarse le probabilità di Bersani di formare un governo, ma ha il dovere politico di provarci. E’ ovvio che nessuna forza politica - né lo stesso Grillo - possa avvallare o sostenere la nascita di un governo politico a guida Bersani ed espressione della maggioranza di centrosinistra. Su Renzi mi limito ad osservare che fortunatamente ha perso le primarie. Escludo, infatti, che con lui il PD avrebbe vinto le elezioni, perché i suoi contenuti programmatici, su lavoro, pensioni e agenda Monti, sono usciti altrettanto sconfitti dalle urne. Se avesse vinto le primarie, avremmo perso ugualmente le elezioni ed oggi la figura di Renzi sarebbe definitivamente bruciata. Renzi, invece, è una risorsa importante per il futuro del PD, da utilizzare, tuttavia, non sul piano tattico - con riferimento alla contingenza della formazione del governo in sostituzione di Bersani, come qualcuno erroneamente propone - bensì sul piano strategico per il rilancio del PD nel medio-lungo periodo, a partire dal congresso che si svolgerà nel prossimo autunno. Riguardo alle vicende del Governo, occorre, invece, che tutti i riti della politica si consumino: il tentativo di Bersani; il venir meno delle condizioni per un governo politico espressione della maggioranza di centrosinistra; l’incarico, da parte di Napolitano, per la formazione di un governo del presidente, a termine e con un mandato vincolato a realizzare una nuova legge elettorale ed un programma di pochi e qualificati punti su lavoro, Europa, economia e welfare; l’accordo sugli assetti istituzionali (Presidenze Camera e Senato, Presidenza della Repubblica, Presidenze Commissioni). A chi affidare l’incarico dopo Bersani? Anch’io confido su Napolitano. Non escluderei un incarico ai Grillini (per stanarli in una loro doverosa assunzione di responsabilità), oppure ad una maggioranza PD-Monti con sostegno dei Grillini sui singoli provvedimenti. Escludo, invece, qualunque ipotesi di governissimo PD-PDL, formula che, ahimè, non spiacerebbe a Renzi, come ha più volte ribadito ieri sera a Floris. Sarebbe un enorme errore.
Scritto da Leonardo C. il 6/3/2013 alle 11:02
Non credo che si ritornerà presto a votare. I rischi sono troppo alti. Il PD, partito in contraddizione con l'esperienza delle democrazie dell'Europa, deve assumersi la responsabilità del governo, anche minoritario. Occorre un governo - non "tecnico" ma "politico" - di salute pubblica, aperto a chi ci sta. Per un anno PD e PdL hanno approvato la politica di riordino dei conti: hanno collaborato nell'emergenza 1, perché non dovrebbero collaborare nell'emergenza 2 ? Il PD non sia irresponsabile.
Scritto da ulderico monti il 6/3/2013 alle 11:31
@GA - Difficilissimo, materia da statisti che richiede tanto tempo. Tuttavia, forse e' piu' facile negoziare con chi fa politica sulla base di interessi che con chi la fa sulla base di ideali e valori spesso non negoziabili. Berlusconi era debole durante il governo Monti e ogni accordo avrebbe beneficiato M. non B. Certo, il problema e' quanto concedere... Il fatto che gi Italiani, malgrado tutto hanno conferito (di nuovo) notevole legittimita' politica a B. richiede uno sforzo di dialogo.
Scritto da Andreus il 6/3/2013 alle 12:03
Mi sento concorde con quanto scrivi ma ho fiducia della volontà del fare e terrore della direzione che potrebbe essere presa. Del resto gli eletti in parlamento mai come questa volta vengono dalla strada, pertanto diamo fiducia ai nostri sopratutto al bene comune.
Scritto da Fabrizio il 6/3/2013 alle 12:25
@Ulderico Monti (11.31) - Il fatto è che un governo minoritario deve comunque ottenere la fiducia del Parlamento. Poi, anche se fosse espressione di un solo partito (magari con tecnici di altre “aree” politiche), potrebbe sopravvivere per qualche tempo in modo degno. Ma prima deve superare la ghigliottina del voto al Senato. Ho molta fiducia in Giorgio Napolitano.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/3/2013 alle 12:26
@Leonardo C. (11.02) - Su Renzi sottoscrivo quello che dici. La sua strada per arrivare al vertice è una sola. Primarie di centrosinistra o (almeno) congresso del Pd. Le altre sarebbero scorciatoie (che lui stesso dichiara di rifiutare) pericolose per lui e diminutive per le ambizioni del Pd. Sul governo, ad oggi nessuno è in grado di fare previsioni. La Direzione nazionale di oggi servirà a dare legittimazione al tentativo di Bersani ma la riunione difficile, aspra e decisiva sarà probabilmente la prossima.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/3/2013 alle 12:27
Molti lettori non ricordano le dinamiche politico-economiche degli ultimi anni. Quando Silvio Berlusconi entrò in politica (1994) promise un “nuovo miracolo economico” con meno fisco e tagli alle spese. In realtà le tasse erano già state diminuite dal secondo governo Amato ma le varie lobby e i gruppi di potere appoggiarono la destra puntando sullo stop alle privatizzazioni che avrebbe comportato l’aumento della spesa pubblica. Così avvenne: in capo a tre anni l’economia ristagna e Tremonti viene messo sotto infrazione dall’Europa per aumento di deficit. Il governo Prodi (1996-2002) ottiene due grossi successi: con l’adesione dell’Italia all’euro diminuisce drasticamente il costo del denaro, mutui e crediti non sono più a due cifre ma ad una; di questo vantaggio non ne approfittano né il governo né gli imprenditori per effettuare investimenti a sostegno dell’economia. Il secondo risultato positivo è l’equilibrio dei conti dello Stato raggiunto dal ministro Tomaso Padoa Schioppa, sia pure al prezzo di un’alta impopolarità. I vantaggi ottenuti sono però vanificati dalla controriforma delle pensioni che i sindacati impongono a Prodi (abolizione della “scalone”) che scarica i nuovi oneri sociali sull’erario e negli anni futuri. L’elettorato non premia il buon governo di Prodi ma sceglie ancora Berlusconi che, a cuor leggero, abolisce l’ICI sulla prima casa. La crisi mondiale del 2008 viene ignorata (il premier dice: “non riguarda noi”), l’evasione fiscale non viene scoraggiata dai condoni e a Novembre del 2012 l’Italia rischia il crack. Monti applica le ricette di rigore suggerite dagli organismi internazionali che evitano la catastrofe ma non impediscono la recessione. Il peso dell’impoverimento del Paese viene scaricato sui giovani che si vendicano votando Beppe Grillo di cui però non si colgono il cuore del programma. La borghesia responsabile non risponde all’appello di Mario Monti e gli scontenti votano Grillo. Ma per quale progetto? Se avessero preso la briga di approfondirlo avrebbero valutato il suo messaggio: campiamo con quello che c’è, dividiamo meglio quello che abbiamo, niente grandi opere, consumiamo prodotti locali e rassegniamoci ad una “decrescita” controllata. La proposta di sottoporre l’adesione al sistema dell’euro a referendum (incostituzionale) comporta il rischio di ritornare alla lira, alla sua perenne svalutazione, alla polverizzazione dei risparmi , al dimezzamento delle pensioni, alla diminuzione dei salari, alla rincorsa tra potere d’acquisto e aumento dei prezzi. La classe dirigente ha certamente gravi responsabilità ma anche la società civile non è da meno; la giusta protesta non giustifica la semplificazione, la disattenzione, l’indifferenza verso ciò che i soggetti politici propongono o meno. Intanto le fabbriche chiudono, vanno all’estero, vengono meno lavoro, consumi e la ricchezza del Paese.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 6/3/2013 alle 13:41
Se accettase di mettersi in un governo, 5 Stelle si inabisserebbe. Non ha né capacità né esperienza sufficiente per rendere un buon servizio alla nazione. Potrebbe essere uno stimolo per gli altri partiti ma potrebbe essere un peso per l'Italia da scrollarsi di dosso al più presto.
Scritto da Pd Pavia il 6/3/2013 alle 14:04
A chi si mostra propoenso ad una possibile intesa col PDL ricordo i precedenti tentativi di accordo-inciucio del passato,che hanno sempre premiato il caimano.Che e' come il "retiarius"dei giochi gladiatori,ti attira vicino e poi con la rete ti acchiappa....e col tridente ti ammazza.Meglio un'intesa con Grillo,piu'vicino allo spirito della maggior parte degli elettori PD,pur con le incognite che riserva ma con le potenzialita'di attuazione di quelle riforme indispensabili per la ripresa del Paese
Scritto da giovanni dotti il 6/3/2013 alle 14:10
Per @Leonardo C.: Ho letto oggi le dichiarazioni di Onida che sottolinea l’esigenza di una ‘discriminante etica’ che dovrebbe ostacolare qualsiasi tipo di tentazione verso il PdL. Renzi ieri sera ha più volte sostenuto che ‘in un Paese normale’ sarebbe stata già ampiamente presa in considerazione l’ipotesi di un’alleanza Pd-Pdl. Sarebbe interessante capire quale sia per Renzi la concezione, in questa precisa circostanza, di ‘Paese normale’. Credo collimi molto poco con l’opinione di gran parte degli elettori del Pd. E nemmeno con l’opinione della Puppato che, poco più di un’ora prima, seduta sulla medesima sedia, aveva argomentato con buon senso e pacatezza, quella che dovrebbe essere la ‘posizione naturale’ del Pd per uscire da questo impaccio. Ciò nonostante, Renzi ieri sera è piaciuto, buca il video e trasmette un’idea di rinnovamento. Ma questa è superficie e non può certo bastare. E poi, perché non concepire questo rinnovamento come l’abbandono delle nostre sclerotizzate posizioni di benpensanti? Per esempio, in quanti hanno arricciato il naso davanti a Crimi, siciliano, dipendente di un tribunale? Il Movimento 5 Stelle, nella speranza non assuma in futuro le caratteristiche di una setta, attualmente ha due nei: 1) non comprendere che la Rete è ingannevole, troppo fluida e, spesso, solo ‘un trucco per legittimare identità fittizie’ (E. Morozov); 2) farsi (tele)comandare dall’inquietante duo Grillo&Casaleggio. Non mi paiono ancora sufficienti per inchiodarli alla nostra diffidenza.
Scritto da eg il 6/3/2013 alle 14:44
@Luigi ad una Camera Bersani ha ampia maggioranza. Parlo con cognizione di causa non sono ubriaca. Per il resto potrei essere d'accordo con lei.
Scritto da Loredana N. il 6/3/2013 alle 15:36
@Camillo Massimo Fiori (13.41) e @Giovanni Dotti (14.10) - Fiori riassume così il messaggio di Grillo: “campiamo con quello che c’è, dividiamo meglio quello che abbiamo, niente grandi opere, consumiamo prodotti locali e rassegniamoci ad una decrescita controllata”. E aggiunge “La proposta di sottoporre l’adesione al sistema dell’euro a referendum (incostituzionale) comporta il rischio di ritornare alla lira, alla sua perenne svalutazione, alla polverizzazione dei risparmi, al dimezzamento delle pensioni, alla diminuzione dei salari, alla rincorsa tra potere d’acquisto e aumento dei prezzi”. Forse c’è qualche semplificazione in questo riassunto e nella successiva opinione, ma il tutto è fondato. @Giovanni Dotti sul blog caldeggia instancabilmente un accordo di governo del centrosinistra con Grillo, ma gli chiedo: come è fattibile su queste basi? Con 5 Stelle è possibile invece un’intesa sulla riforma dei costi politica, delle Istituzioni, del Parlamento, questo si ed è importante. Ma il governo che nasce (speriamo) non può non occuparsi di economia nella situazione drammatica che abbiamo. Grillo dovrebbe consentire la nascita di un governo anche “minimo” per poi approvare solo le leggi di riforma del sistema politico. Lo farà? Ho tantissimi dubbi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/3/2013 alle 16:41
@eg (14.44) - A proposito del rapporto fra la Rete e Cinque Stelle ho trovato oggi una bella spiegazione a pag. 11 del Corriere a firma Serena Danna: “La strategia 5 Stelle su Internet, lungi dall’essere centrifuga, trasparente, conflittuale e diffusa – come la Rete stessa è – finisce con l’essere centripeta e partigiana: con un centro che diffonde i messaggi senza rispondere a critiche e commenti”. Condivido questa opinione. Fin quando durerà l’efficacia di questo tipo di comunicazione?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/3/2013 alle 16:46
Leggo i commenti del blog. Ma vi siete gia squagliati? Ma non avevate vinto? Ma non volevate fare proposte a Grillo "che non si possono respingere". Perchè così tanti dubbi su Bersani, non è il "caro leader" che avrebbe dovuto portare al Governo? Perchè tanta simpatia per Grillo? Perchè tanti sembrano pentiti di non aver fatto in tempo a votarlo? Perchè si parla di elezioni a breve? Berlusconi, stavolta senza Casini e Fini...farebbe CAPPOTTO! Cambiate strada...
Scritto da La professoressa. il 6/3/2013 alle 17:01
Grillo ci insulta. Ma i suoi eletti perchè piacciono tanto al PD? Perchè sono giovani, perchè ci sono tante donne (dovrebbero piacere a Silvio).Perchè sono in rete. Perchè sono incazzati? Tanti in italia lo sono (leggete i commenti dei blog sul fatto di Perugia oggi), perchè sono nuovi...tanto varrebbe nominare i nostri parlamentari con una...gigantesca riffa... Ma il partito che dovrebbe indicare la strada all'Italia è quello che ha parlato oggi in Direzione?
Scritto da Controcorrente il 6/3/2013 alle 17:08
Grillo non andrà da Monti (poco male). Napolitano NON incaricherà nessuno che proponga un Governo di minoranza (per fortuna). Lo scioglimento delle Camere le può fare solo un nuovo Presidente (e non sarebbe un bell'esordio per lui). Una riforna della legge elettorale oggi la si può fare solo a larga maggioranza (come per le riforme costituzionali). Renzi non può essere il candidato del PD senza primarie e senza vincere il nuovo Congresso (è obbligatorio). E INTANTO ANDIAMO IN MALORA?
Scritto da Fabrizio Piacentini339 il 6/3/2013 alle 17:15
Sto seguendo la Direzione Generale PD: ho l'impressione che stiamo cadendo dalla padella nella brace. Anch'io chiedo all'amico @Dotti su quale dato di fatto e su quale speranza crede che ci si possa mettere d'accordo con Grillo. Ho sempre detto che un governo con M5S mi sembra molto difficile considerato che un interlocutore che tace non è vero che acconsente, ma non dice niente.
Scritto da Sic Est il 6/3/2013 alle 17:54
Ci avevo sperato ancora nelle ultime settimane ma poi....il Pd una delusione.
Scritto da Elisabetta C. il 6/3/2013 alle 19:07
Caro@Adamoli, forse sono stato frainteso, non intendevo un accordo di governo ma una semplice intesa di programma sulle riforme reclamate dal popolo italiano e suffragate dal voto al 5***** (questo solo intendevo nella risposra a SicEst di ieri h.11,09. Perche'se le riforme si intendono fare davvero un'intesa di massima penso sia indispensabile; dopo i reciproci insulti in campagna elettorale e'necessario che sbolliscano gli animi e si pensi di varare insieme quei provvedimenti strutturali che i
Scritto da giovanni dotti il 6/3/2013 alle 19:28
Leggevo considerazioni molto simili a quelle del signor Fiori su la stampa di oggi. Tra amici, ieri, si dicevano considerazioni simili sul contenuto della proposta "politica". Mi sento non compatibile. Continua il rimescolamento mondiale di una globalizzazione non governata e un eccessivo peso di una finanza sterile. Avanti con il materialismo!Si può` cambiare, si deve. L`Italia ha grande potenziale.Non va uccisa la speranza.Su internet.Ci si trovano le verità secondo le verita` che si vogliono.
Scritto da FrancescoG. il 6/3/2013 alle 19:42
bene Bersani, bravo PD, dopo quasi venti anni, esprimo per la prima volta il mio pieno sostegno e appoggio. basta zavorre con chi si illude ancora di cambiare in meglio l'Italia con la destra berlusconiana.
Scritto da robinews il 6/3/2013 alle 19:43
In fretta un governo di transizione.Sperando che si faccia quello che serve ,per dare un governo al Paese.E poi avere il coraggio di candidare chi puo portare consensi nuovi.Che se la scelta fosse diversa ci penseranno gli elettori a mandare a casa e per sempre i soliti noti.E con loro il PD .
Scritto da Andrea Bortoluzzi il 6/3/2013 alle 19:52
Per uscire dall'impasse ci vuole un governo come quello proposto da Santoro con Rodotà, Gino Strada e Zingales sostenuto da Pd e M5S.
Scritto da Nando il 6/3/2013 alle 19:56
Un sistema democratico non consente di fare cambiare idea a chi non la vuole cambiare. Ricordo che Bertinotti (in buona compagnia di tanti altri residuati bellici che ultimamente si erano ancorati al carro del guatemalteco ridens) erano un po’ come Grillo. Abbiamo provato a trovare un accordo e tutti sappiamo come è andata a finire. Stavolta la questione è più grave. Grillo di Bersani non ne vuole sapere niente e questo significa che inseguire Grillo nella sua foga demagogica, demolitrice del sistema, non è altro che un modo per restituire il potere, tutto, al cavaliere. Come il mendicante che va in giro con la mano tesa e invece di monete riceve calci e sputi. Più che un movimento politico il 5 stelle mi sembra una nuova setta religiosa che pur di non inquinare la propria identità preferisce il suicidio. Dio ci guardi dai comici, viene da dire, ma Dio ci guardi dal settarismo suicida. Da una lettura veloce di quanto sta accadendo non mi sembra che si possa fare un governo cercando le pecorelle smarrite. Considerato che gli altri tre schieramenti -PD-PDL-Sc.Civ.- (ognuno con le proprie pecche) almeno al suicidio preferiscono la pastasciutta, direi che è giunto il tempo di guardare in faccia la realtà, machiavellicamente, e di cominciare a pensare (se non ci sta rimuginando Napolitano a dispetto degli ultimatum di Bersani) in termini di realpolitik. Non ho mai sopportato D’Alema, ma oggi ha fatto capire che con l’inciucio si fa brutta figura, ma senza inciucio si muore (mi sembra la traduzione di quel proverbio “Scappare davanti al pericolo è ignominioso, ma ci si salva la vita”). Diversamente da ciò eleggiamo il nuovo Capo dello Stato e andiamo ad elezioni, ma smettiamola di porgere l’altra guancia a chi sta mettendo in atto la peggiore lapidazione di tutti i tempi. Cuocere a fuoco lento in un bagnomaria di invettive, di parolacce, di stupide gag da avanspettacolo, di interventi di premi Nobel della mutua, di giornalisti che avevano capito tutto, non credo che sia un bene per Bersani ma innanzitutto si tradurrà in una catastrofe per il Paese. Che poi dovrà anche pagare il vitalizio ai grillini.
Scritto da Sic Est il 6/3/2013 alle 20:04
Caro @Nando (19.56), io invece reputo la proposta di Santoro per il nuovo governo di Rodotà, da Gino Strada a Zingales una vera idiozia.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/3/2013 alle 20:19
@Adamoli. Sono d' accordo
Scritto da Bruna Croci il 6/3/2013 alle 20:51
Che la proposta sia un'autentica idiozia sono d'accordo, come sono d'accordo nel ritenere idioti coloro che l'hanno condivisa anche su FB
Scritto da Giuseppe Morelli il 6/3/2013 alle 21:30
Bravo Giuseppe. Concordo in assoluto.
Scritto da Fabrizio Piacentini il 6/3/2013 alle 21:30
Bhè intanto alle idiozie il signor morelli presta attenzione
Scritto da Massimo Gugliotta il 6/3/2013 alle 21:56
Il bello è che Santoro sembra parlare ex cathedra. Questi santoni di sinistra alla fine fanno il danno della sinistra seria e la pacchia di Berlusconi. Non da soli, ovviamente, ci siamo anche noi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/3/2013 alle 22:00
@ FrancescoG - Mi sovviene un concetto di Dominique Strauss Kabn che mi ha molto colpito: "Il successo della democrazia poggiava sull'equilibrio tra produzione e redistribuzione, Con la globalizzazione l'equilibrio si è rotto. I capitali sono diventati mobili e la produzione si è trasferita sottraendosi alla distribuzione pubblica. Il circolo virtuoso si è mutato in circolo vizioso". Sono però convinto che il determinismo può essere corretto dall'impegno degli uomini.
Scritto da CMF il 6/3/2013 alle 22:01
Bah santoro fa il giornalista i danni mi pare li faccia solo il pd quando perde 10 punti in un mese e mezzo...la figuraccia è li e se bersani non si dimette ora è veramente patetico.
Scritto da Massimo Gugliotta il 6/3/2013 alle 22:07
Leggo i commenti e concludo, provvisoriamente, che è scomparso l'ottimismo della volontà e il pessimismo della ragione s'è in mutato in disperazione. Ora, se qualcuno ha mai letto i miei interventi, saprà che considero il PD un errore storico, in contrasto con l'esperienza d'Europa, e che gli errori strategici e tattici della Sinistra hanno spalancato enormi varchi a destra e a sinistra. A sinistra, dico, perché considero il 5 Stelle un movimento di sinistra estrema. Detto questo, non comprendo i beceri attacchi a Bersani. Quali siano le sue responsabilità di sottovalutazione, esse sono responsabilità di tutto il partito e dei cittadini che l'hanno votato. Bersani è il segretario eletto, ha obblighi e doveri, ma a priori il diritto di essere rispettato e sostenuto. Io non l'ho votato: nel momento drammatico per il Paese lo rispetto e ne sostengo la linea di coerenza per la governabilità.
Scritto da ulderico monti il 7/3/2013 alle 06:14
@ CMF. Strauss-Kahn,nonostante tutto, ci aveva visto giusto. Finì con la Lagarde a sostituirlo. Viene spontaneo unire tutti i puntini. Anch'io credo che l'impegno possa far cambiare le cose.Con una base culturale comunitaria, da alimentare, e non un sistema del singolo come quello dell'individuo estremizzato,proposto anche dai maggiori vincitori di queste elezioni (ed il declino autarchico-illiberale). Le giocate di Maradona sono fantastiche. Ma il calcio totale olandese ha lasciato più eredità.
Scritto da FrancescoG. il 7/3/2013 alle 10:57
Un governo di amici. Roba da far impallidire le anime di Rumor e Bisaglia.
Scritto da Fausto Bonoldi il 7/3/2013 alle 14:43
Comincio anch'io a pensare che forse @Ulderco Monti nel suo commento mattutino delle 6,14 abbia ragione.
Scritto da giovanni dotti il 7/3/2013 alle 17:35
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