Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 15/3/2013 alle 10:07


Il Pd tratta solo con Cinquestelle. Grillo non tratta con nessuno. Il Pdl vorrebbe trattare con il Pd che rifiuta sdegnosamente.
Stallo pericoloso anche per le presidenze della Camera e del Senato.
Riconoscere altissime cariche istituzionali ad un movimento che vuol stare  all’opposizione rientra nella migliore tradizione italiana.
Pietro Ingrao e Nilde Iotti (foto) sono stati eccellenti presidenti della Camera quando il Pci era un forte e grande partito d’opposizione.
Ma l'uomo di Grillo (Roberto Fico) chi è in realtà, quali credenziali, quali garanzie di ricoprire al meglio la terza carica dello Stato?
Se queste garanzie ci sono, si può votare il candidato di Cinquestelle anche se faranno opposizione come hanno sempre detto. Altrimenti non si deve assolutamente votarlo anche se stendessero (mai) un tappeto rosso sotto i piedi di Bersani capo del governo.
L’ansia da competizione per diventare premier è la peggior consigliera possibile in questo momento. 
 

Commenti dei lettori: 83 commenti -
"L’ansia da prestazione è molto diffusa e si ripercuote in varie sfere della vita...Ne sono vittime quelle persone che hanno aspettative molto alte e non si accontentano di risultati buoni perché aspirano alla perfezione (che naturalmente non esiste)..." (cit.) A me non pare sia questo l'orizzonte attuale del PD, su questo mi sento tranquillo. Penso però anch'io che non si debba votare un/una Pivetti qualsiasi, sia pure garantita a 5 stelle.
Scritto da roberto caielli il 15/3/2013 alle 10:32
Carissimo @Adamoli, credo di essere uno di quelli convinto, fin da subito, che l'inseguimento di Grillo, da parte di Bersani, è un'operazione sbagliata. Se Bersani vuole fare politica "utile" deve cercare altre vie, quella grilliana è piena di trappole e comunque non porterà ad alcun risultato se non quello di perdere voti alle prossime elezioni. Meglio un accordo a tempo (con chiunque e anche col naso turato), per legge elettorale e poi al voto. Con i partiti setta e con i comici non si tratta.
Scritto da Sic Est il 15/3/2013 alle 10:36
Ormai Bersani per l'inutile tentativo di approdare a Palazzo Chigi è disposta a svendere tutto. Cambiamo pagina in fretta.
Scritto da Ridens il 15/3/2013 alle 10:37
Non sappiamo nulla dei candidati cinquestelle. Non è la prima volta che accade, anche Irene Pivetti, barricadiera leghista con titoli di studio, non fu certo un esperimento indimenticabile. Siamo in una fase difficilissima anche perché "il nuovo" che avanza si nasconde e per ora più che competenze e programmi parla per slogan autoreferenziali. Non è un buon segnale per un paese tenuto a bagnomaria dai mercati, una disoccupazione pazzesca, un dissesto territoriale diffuso e via elencando.....
Scritto da cesare chiericati il 15/3/2013 alle 10:51
Da Pivetti a Fico. E il fondo, pur scavando alacremente, è forse ancora lontano dall'essere toccato...
Scritto da Valerio Crugnola il 15/3/2013 alle 11:15
Ho votato Bersani alle primarie e ho grande stima di lui ma penso che fra qualche giorno dovrà tirarsi da parte come candicato premier, prima che sia troppo tardi.
Scritto da Lettrice affezionata il 15/3/2013 alle 11:21
La paura più grande, l'ho provata leggendo che D'Alema sta lavorando alacremente: si salvi chi può:
Scritto da Angelo Eberli il 15/3/2013 alle 11:27
Nel 2006 Prodi perse, ma, pensando di aver vinto, si intestardì in un’impresa che ebbe come conseguenza il trionfo di Berlusconi dopo soli 2 anni. Temo che Bersani si stia cimentando nella medesima impresa: riconsegnare il Paese a Berlusconi, con una variante: non dopo due anni, ma dopo 3 mesi. Chi ha a cuore le sorti del Paese o anche, molto meno, del solo PD, lo fermi prima che sia troppo tardi: il PD la smetta di inseguire Grillo e si affidi a Napolitano per un Governo del Presidente che faccia poche cose tra cui, indispensabile, la legge elettorale per andare entro un anno al voto e giocarsi un’altra partita.
Scritto da Ade il 15/3/2013 alle 11:55
La Dc contribuiva ad eleggere Nilde Iotti e Pietro Ingrao alla presdenza della Camera ma queste personalità erano espressione di un partito che aveva approvato la Costituzione e dava ampie garanzie di rispetto di tutti e di sapiente gestione istituzionale. Non vedo niente di tutto questo in M5S.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 15/3/2013 alle 12:24
La sparo dritta e tesa. Grillo. Un coniglio con il nome da insetto. Bello, hai i voti? Datti da fare. Non vuoi compromessi? Sei un incrocio tra i brigatisti e la parte più speculativa della più vecchia politica. Sotto mentite spoglie. Non si può collaborare in queste condizioni. Con la nazione (e l'europa) che aspetta risposte e concretezza. Comunque oggi inizia Masterchef Parlamento. Qualcuno prepara i piatti, qualcun'altro li giudica. Giudici al livello di Carlo Cracco? That's Italy! Un'altra botta, non senza responsabilità di chi doveva prevenirla non solo a livello politico, per rimanere mediamente irrilevanti come nazione (alcuni precedenti Mattei, Moro, Tangentopoli). Se l'ambasciatore Usa dice quello che dice e Grillo non tratta di politica estera o, di fatto, ridimensiona l'UE in maniera non costruttiva, mi viene da pensare. Male. Vorrei vedere cosa direbbe ad un Cricket statunitense.
Scritto da FrancescoG. il 15/3/2013 alle 12:35
Ho fiducia in Bersani. Per un paio di settimana bisogna sostenerlo come candidato premier poi si vedrà
Scritto da Ex Pci Gallarate il 15/3/2013 alle 13:28
Se l’onorevole Fico occuperà il posto di Fini, vuol dire che c’è lo zampino della Nemesi, al quale il popolo italiano si è affidato per il tramite del voto. I partiti, invece, hanno l’uso di rifugiarsi in Napolitano. Ancora per poco.
Scritto da eg il 15/3/2013 alle 14:26
è troop presto per tirare conclusioni, le presidenze delle camere possono benissimo essere "distaccate" dalla formazione di una maggioranza e governo, è troppo presto anche per tirare le somme per una maggioranza di governo o come si dece "governo del presidente atempo e di scopo". Gli amici del blog sanno cosa penso e ci spero. Comunque una fase di forte decompressione con un governo di "non fiducia" e lavoro intenso parlamentare può essere lo sboco conlusivo che non mi dispiacerebbe.
Scritto da robinews il 15/3/2013 alle 14:41
@Francesco G.. La spari grossa ma la spari giusta. Questa rincorsa a Grillo è umiliante. Il Pd deve reagire con forza. Se questa forza non ce l'ha, meglio andare alle elezioni.
Scritto da Elisabetta C. il 15/3/2013 alle 14:59
Caro Adamoli, leggo il blog e trasecolo. Al primo giorno di scuola i commenti cambiano. Una consistente maggioranza dice: Ma dove stiamo andando? Ma cosa stiamo facendo? Sarà la coda dello Spirito Santo che, dopo aver portato consiglio in Conclave, celermente opera anche su molti... Attendo con fiducia nell'illuminazione!
Scritto da La professoressa. il 15/3/2013 alle 15:04
Fortunatamente per @Angelo Eberli,il diavolo rappresentato da D'Alema, grazie al pensiero eberliano-renziano, non è più in Parlamento. Se di D'Alema però si continua a parlare, financo a proporlo per la presidenza della Repubblica, ci sarà pure qualche ragione. Ragione che evidentemente sfugge al sig.Eberli, come sfugge, in quel di Laveno ma anche a Mombello, illa presenza-pensiero del sig.Angelo. Del tipo, Eberli chi ???
Scritto da Bruno il 15/3/2013 alle 15:06
Concordo negli illustri Presidenti che hai voluto ricordare. Jotti ed Ingrao, non possiamo trascurare l'indimenticabile Sandro Pertini, Presidente della Camera e poi della Repubblica. Che costoro, da dove sono illuminino i parlamentari della Repubblica.
Scritto da Fabrizio Piacentini il 15/3/2013 alle 15:08
@Robinews. Quello che hai scritto è in "Girgianese" (?) o nel lessico dei comuni mortali? A quanto pare sei l'unico che capisci le intenzioni di Grillo e dei grillini. Potresti aspirare al posto di Ufficiale di Collegamento tra il mondo reale e la postazione nel cyberspazio di Grillo e tradurre in italiano quello che dicono. Ti invidio per la tua professione di fiducia e di ottimismo.
Scritto da Sic Est il 15/3/2013 alle 15:14
@Fabrizio Piacentini (15.08) - Non ho citato Sandro Pertini perché, come tu m'insegni, era socialista e non dell'opposizione comunista. Non ho nemmeno menzionato Giorgio Napolitano (Pci) in quanto è stato presidente della Camera dal 1992 al 1994 in un'epoca molto diversa da quella di Pietro Ingrao e Nilde Iotti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/3/2013 alle 16:02
Provo una incontenibile vergogna per la vile dimostrazione di sprezzo del Paese da parte dei partiti politici. Da un anno e mezzo siamo senza un governo eletto. La massima irresponsabilità è da attribuirsi al Partito democratico.
Scritto da ulderico monti il 15/3/2013 alle 16:18
#sic.est. come sempre riesci ad essermi sinpatico. bello il riferimento al "giargianese" non me lo hai proprio perdonato, non fa niente, possiamo benissimo restare amici. Forse il mio potrà essere un eccessivo ottimismo mascherato magari dalla speranza. Certo si puo essere ottimisti o pessimisti "A PRESCINDERE" come diceva il grande Totò.Io continuo ad essere quello che sono non " x ragioni a prescindere" che non ci sono, ma perchè questo è oggi per me l'interesse "NECESSARIO" X l'Italia.
Scritto da robinews il 15/3/2013 alle 16:21
@ Bruno. Ha ragione, rappresento solo me stesso, e non pretendo di parlare a nome di nessuno. Quanto a “Eberli chi”? può trovare il mio nome sulla guida telefonica. Io non posso fare altrettanto per quanto la riguarda. Io sono critico con D’Alema e ho più volte motivato le ragioni della mia scarsa fiducia nel personaggio; attendo da lei che mi enumeri, invece, i vantaggi che il suo ammirato eroe ha portato al Pd.
Scritto da Angelo Eberli il 15/3/2013 alle 16:50
@bruno e @eberli, "senza se e senza ma" anche per esperienza personale diretta, ho vissuto da vicino accadimenti che non sto qui ad elencare, sono d'accordo con @eberli.
Scritto da robinews il 15/3/2013 alle 17:02
Su D'Alema do ragione a @Eberli. E' stato un grande dirigente nel passato ma adesso non può continuare a pontificare.
Scritto da Lorenzo L. il 15/3/2013 alle 17:06
@Ulderico Monti (16.18) - Il Pd può avere qualche responsabilità per l’oggi in quanto l’onere della governabilità del Paese, dopo il fallimento Pdl-Lega, gravava sul partito alternativo che era il Pd. Ma, caro @Ulderico, sulla nascita del governo Monti nelle condizioni disperate del novembre 2011, il Pd cosa avrebbe dovuto fare? Continuo a ritenere che il si alla proposta del Presidente Napolitano sia stata un atto di responsabilità nazionale.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/3/2013 alle 17:31
Bersani sta tentando la rincorsa alla poltrona? Io credo che stia dando dignità al PD, contrariamente a quanto sta facendo Renzi. Ricordo che Marini, vollè a tutti i costi la poltrona di Presisidente del Senato sapendo che i numeri ertano molti tirati. E con chi dovrebbe cercare un dialogo Bersani? Attendo risposte grazie.
Scritto da maksim il 15/3/2013 alle 18:17
Ringrazio @ robinews e @ Lorenzo per la condivisione del mio pensiero. Quando si esprime un’ opinione, ritengo sia lecito il contraddittorio anche aspro. Se invece, come fa @ Bruno, si passa dall’argomentare, all’irrisione della persona che tali opinioni appalesa, sarebbe auspicabile (ma è solo una questione di stile) firmarsi per esteso. Nel caso fosse in grado di fornirmi argomentazioni valide su ciò di cui si discute, prometto di prestare la debita attenzione; pronto anche a ricredermi. E non mi permetterei mai di chiedere “Bruno chi” con tre punti esclamativi. Sicuramente sarà persona più importante rispetto alla mia insignificanza.
Scritto da Angelo Eberli il 15/3/2013 alle 19:11
Ringrazio @ robinews e @ Lorenzo per la condivisione del mio pensiero. Quando si esprime un’ opinione, ritengo sia lecito il contraddittorio anche aspro. Se invece, come fa @ Bruno, si passa dall’argomentare, all’irrisione della persona che tali opinioni appalesa, sarebbe auspicabile (ma è solo una questione di stile) firmarsi per esteso. Nel caso fosse in grado di fornirmi argomentazioni valide su ciò di cui si discute, prometto di prestare la debita attenzione; pronto anche a ricredermi. E non mi permetterei mai di chiedere “Bruno chi” con tre punti esclamativi. Sicuramente sarà persona più importante rispetto alla mia insignificanza.
Scritto da Angelo Eberli il 15/3/2013 alle 19:11
La pletora di grillini che entrano in Parlamento con la supponenza di essere gli unici detentori della verità e della giusta soluzione sono l’altra faccia della politica, quella che semplifica la complessità sociale e impedisce una ricerca comune. Questa tentazione ha sempre accompagnato la politica e le ideologie sono, appunto, il tentativo di riassumere in pochi schemi, sclerotizzati dal tempo, una realtà che evolve, si trasforma e necessita della collaborazione di tutti per essere decifrata. Il presidente Jackson era convinto che tutti fossero in grado di accedere al governo pubblico e così inventò lo “spoil system”, il governo degli amici al posto di quello dei funzionari. Anche Lenin era persuaso che la sua cuoca fosse all’altezza delle responsabilità di governo ma poi lasciò che fosse Stalin a prendersene cura. La semplificazione si sposa con il conformismo; se tutti pensano la stessa cosa deve essere per forza quella giusta: la massificazione della cultura è stata incentivata dai media di massa. Tuttavia, descrivendo la peste del seicento, il nostro Manzoni riferisce che la maggior parte della gente aveva accettato il “senso comune” secondo cui il flagello era provocato dal complotto degli “untori”; però c’era una minoranza che, ragionando con il “buon senso”, escludeva tale ipotesi ma temeva di esporsi per non essere disapprovata dal pubblico. Il risultato di questa commistione tra conformismo e semplificazione è che la politica non guida, non educa, non sceglie, non decide. I partiti sono per l’ evoluzione, i movimenti per la totale discontinuità, nessuno ammette che la soluzione possa trovarsi a mezza strada e la si possa cercare insieme. L’Italia, come sempre, è spaccata in due, quella che crede nel volontarismo e quella che si fida del professionismo, quella schierata con il “nuovo” e quella che insegue il traguardo del “bianco, più bianco”; non c’è più divisione tra destra e sinistra ma una sfiducia reciproca radicale; le due società non si fidano e non comunicano e quindi sono allo stallo. E’ vero che si parla ancora di democrazia, “ognuno vale uno”, ma tutti devono fare riferimento al leader carismatico che non fa riferimento a nessuno. E’ la situazione ben descritta da George Orwell nella “fattoria degli animali” dove tutti sono uguali ma qualcuno è più uguale degli altri. La nave continua ad andare, anche se non è chiara la meta; la gente è rassicurata dal fatto che essa “è in mano al cuoco di bordo; e ciò che trasmette il megafono del comandante non è più la rotta ma quello che mangeremo domani” (Soren Kirkegard).
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 15/3/2013 alle 19:36
ATTENZIONE. Dopo settimane di calci e sputi Bersani si è accorto che con Grillo non si può fare niente. LA DIGNITA' DEL PD E' SALVA, quella di Bersani no.
Scritto da Ridens il 15/3/2013 alle 20:31
Bersani, ahimè, è un generale sbeffeggiato dal suo competitore e il partito è un esercito senza strategia e neppure uno straccio di sensibilità tattica. Se fosse, Bersani, il presidente di una bocciofila l'avrebbero già cacciato, invece resisterà a perpetuare il disastro di una sinistra tutta da ricostruire. Paternamente gli consiglio di ritirarsi in un romitaggio appenninico e di leggersi e rileggersi la storia di Giuseppe Garibaldi, e la linea tattica da Calatafimi a Palermo. Gli consiglio i testi di Jessie White Mario, di Gustavo Sacerdote e le Noterelle di uno dei Mille di Giuseppe Cesare Abba. Sopirò la mia collera e pregherò per lui!
Scritto da ulderico monti il 15/3/2013 alle 20:52
Dopo settimane di grande sopportazione e impegno, per aprire un confronto serio con i grillini, se Bersani non otterrà la fiducia (sempre che ci arrivi) nel PD si aprirà il mercato delle vacche. Sarebbe meglio andare quanto prima a nuove elezioni e mandare a casa i grillini, visto che sembrano fare i conti con i soldi spesi inutilmente. Se continueranno così, di soldi spesi inutilmente ce ne saranno a vagoni,
Scritto da maksim il 15/3/2013 alle 21:11
@Robinews. Buon per te. Stasera sentivo Mentana su "La 7": pare che Bersani ha finalmente capito che inseguire i grilli è più difficile che cacciare farfalle. Ora che si faccia un'alleanza con chiunque (anche con il tappanaso), si cerchi di elaborare una legge elettorale (magari proporzionale con sbarramento), si elegga il Capo dello Stato per sciogliere le camere e si rivada subito a votare. Grillo e il suo entourage passeranno alla storia come l'esperienza politica più fallimentare mai vista.
Scritto da Sic Est il 15/3/2013 alle 22:13
Tutto considerato penso che Bersani non abbia alternative valide nel Pd.
Scritto da Leonardi A. il 15/3/2013 alle 22:59
Mi stavo chiedendo se il deputato Ivan Scalfarotto e di "area" renziana, perchè l'ho sentito spiegare in tv, come si sarebbe dovuto trattare la questione del confronto con il M5S. Se è questo il modo di affrontare i problemi, si prospetta un futuro pieno di soddisfazioni, per gli altri chiunque essi siano. Intanto noto senza sorprese, che nessuno ha scritto con chi avrebbe dovuto cercare un accordo Bersani.
Scritto da maksim il 15/3/2013 alle 23:14
Da L'Huffington Post: "... è rientrato in campo Daniele Marantelli, il deputato Democratico che ha sempre tenuto i contatti con il Carroccio in tutti questi anni di berlusconismo. E infatti anche stavolta ammette di aver sondato i leghisti, interessati “a mettere su un governo perché anche loro lo sanno che la gente chiede cose concrete…”, spiega Marantelli. Se è così, evviva Daniele!
Scritto da ulderico monti il 16/3/2013 alle 08:38
Sono sconcertato, dopo Grillo, Bersani cerca un accordo con la Lega. Se è così restituisco la tessera e non voterò più per il Pd. Andiamo a nuove elezioni con un nuovo leader, non abbiamo altre soluzioni.
Scritto da Andrea il 16/3/2013 alle 09:20
Una buona notizia finalmente dal Pd: Laura Boldrini, Presidente della Camera e Piero Grasso, presidente del Senato. Un forte segnale di rinnovamento da non sciupare con un governo sbrindellato e senza logica. Lasciamo fare al Presidente della Repubblica senza mettere bastoni fra le ruote.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/3/2013 alle 09:33
Sperem.......
Scritto da Germano Dall'Igna il 16/3/2013 alle 09:48
@Camillo Massimo Fiori - Il tuo intervento delle 19.36 è stato diffuso dal Pd di Somma e da altri lettori con gli strumenti di cui dispongono. Te lo comunico per tua soddisfazione e per segnalare come circolano (non è affatto la prima volta che succede) i commenti e i dibattiti ospitati sul blog.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/3/2013 alle 09:59
@ Maksim. Presa una porta in faccia (si tenti una volta) ci si mette a disposizione di Napolitano.In parte é quello che si é fatto, ma é passato poco nell`opinione pubblica.Poi si lavora alla Camera per cucinare i piatti per l`altra sede di masterchef.Messo il treno sui binari, si votera`. Duro lavoro se per il 24% degli italiani la priorità é eliminare finanziamento ai partiti e per il 14% agire per i disoccupati.Bersani non lavora per se e sa bene che, se il nord rallenta ancora,sara` il buio.
Scritto da FrancescoG. il 16/3/2013 alle 10:15
Stavolta il Presidente l'ho capito :-)
Scritto da Roberto Caielli il 16/3/2013 alle 10:23
@Adamoli. Condivido e soprattutto per il governo non facciamo cazzate con la Lega.
Scritto da Valceresio due il 16/3/2013 alle 10:26
Quanti voti mancheranno alla Boldrini alla Camera? E quanti ne mancheranno al Senato a Grasso? A quel punto quante carte avrà ancora in mano Bersani?
Scritto da La professoressa. il 16/3/2013 alle 10:40
bravo Bersani, bravisimmo "NUOVO CENTRO SINISTRA" Boldrini e Grasso sono due proposte che vanno oltre ogni mia ottimistica previsione. Signori, si cambia davvero, la vecchia politica (e i vecchi politici) viene finalmente messa da parte e si comincia a dare risposte nuove alla sete di cambiamento del paese. Se si proseguirà in questa direzione, vedrete, i cambiamenti saranno sempre più radicali su tutti fronti.@Adamoli, cosa dici di Monti? Comportamenti di immodestia e arroganza o no??
Scritto da robinews il 16/3/2013 alle 11:05
Dopo vent’anni di insulse polemiche su “chi è di destra” e “che è di sinistra”; dopo un sistematico lavaggio del cervello degli italiani sulla necessità di “stare di qua” oppure di “stare di là”, la scelta dei “grillini” di non sedersi né a destra né a sinistra nell’emiciclo parlamentare, ma in alto, sui banchi superiori, ha messo in crisi le vecchie volpi della politica. Si tratta di un gesto simbolico ma i simboli servono appunto per rendere evidente una incerta realtà: le categorie della politica sono cambiate perché il mondo si è completamente trasformato. Anche il Partito Democratico deve ridefinirsi in rapporto alla nuova situazione, non può baloccarsi come ha fatto finora intorno ad una presunta identità di centro sinistra, con o senza il trattino, deve dire cosa vuole, fare dei programmi e non divagare ulteriormente sulle formule di rito: “centro sinistra di sopra o di sotto”? False identità e leader posticci non risolvono i problemi della politica e della società. Il consenso del M5S ha dato il colpo di grazia al processo di logoramento dei partiti della Seconda Repubblica; indubbiamente la politica ha bisogno di essere ripulita dalle nefandezze e dal marciume creato dai politici professionisti, ma il sogno romantico di mettere il cittadino al centro del “decision making” non è sufficiente per rispondere alla gravità e alle difficoltà dei problemi da risolvere; soprattutto di fronte alla stridente contraddizione tra il desiderio dei cittadini di partecipare e un capo unico al comando. Quella del capo, del leader, della guida, del duce, è una anomalia che abbiamo ereditato dal fascismo, l’unica invenzione italiana originale. Anche le primarie non sono partecipazione ma consultazione, Il cittadino sovrano per partecipare ha bisogno di possedere alcune informazioni e competenze che il sistema mediatico non gli offre. Ricordo che negli anni cinquanta tenevo i corsi di formazione per i lavoratori e i giovani per spiegare loro l’economia, il circuito economico, i fattori della produzione, le funzioni del mercato, le potenzialità e i limiti dello intervento dello Stato. La comprensione dei problemi è l’unica arma che hanno i cittadini per non essere circuiti da imbonitori e seduttori. Un mio amico, promotore finanziario, obiettava: “mettiti nei panni di un disoccupato o di un precario, non avresti votato anche tu per Grillo?”. Francamente no, non vedo come predicando la decrescita, l’uscita dalla moneta comune che ci protegge, auspicando un ritorno all’agricoltura dopo aver distrutto il territorio e l’ambiente, il no aprioristico delle moderne infrastrutture possano creare posti di lavoro. Il rifiuto del capitalismo di rapina e del consumismo indotto non può significare una società pauperistica; il benessere non è fatto solo di appagamento materiale ma anche di valori post-materialistici, tuttavia i bisogni primari devono essere comunque soddisfatti. P.S. - Ringrazio gli amici di Somma Lombardo per la loro attenzione; l’attenzione è la forma più alta di rispetto e di comprensione reciproca.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 16/3/2013 alle 12:01
Ho tirato un respiro di sollievo vedendo eletta Laura Boldrini a Presidente della Camera. Il buon senso ha prevalso ! Finalmente !
Scritto da giovanni dotti il 16/3/2013 alle 13:28
@FrancescoG: Bersani ha cercato di costruire l'unica possibilità di un governo basato su un programma leggero e condiviso con chi poteva garantire un tratto comune di percorso. La porta in faccia l'ha presa dall'interno del suo partito, non da Grillo, che penso pagherà questa sua scelta. Si lasci perdere la lega, non è indipendente da Silvio.Ora serve eleggere un Presidente della Repubblica, e poi giocherei una partita inversa con Grillo, fatte le 2/3 cose poi li si manda a casa.
Scritto da maksim il 16/3/2013 alle 13:32
Se indichiamo Barca Presidente del Consiglio faremmo bingo. Capace, stimato da tutti in Italia e all'estero...
Scritto da Emilio Pacioretti il 16/3/2013 alle 13:49
@Robinews (11.05) - Ritengo che Monti abbia compiuto un serio errore nell'accettare l'offerta del Pd come presidente del Senato e che Napolitano sia stato magistrale per l'ennesima volta.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/3/2013 alle 13:53
ho ascoltato il discorso del Presidente Boldrini alla Camera, non è ottimo, è cosmico, il discorso rappresenta un eccellente programma di governo per il "nuovo" centro sinistra e 5 stelle, alcuni amici del blog mi diranno che sono un inguaribile ottimista che rimarrà deluso. Ma siccome sono stati tantissimi coloro che sono stati spiazzati dalla elezione di Laura Boldrini e dal suo discorso, credo che sempre di più in futuro saranno "sbalorditi" da quello che dovrà ancora accadere.
Scritto da robinews il 16/3/2013 alle 13:54
Per @Robinews. Ma lo sai che i grillini non hanno degnato la Bolrdini nemmeno di un voto e oggi sono perfino incerti al Senato fra Grasso e Schifani?
Scritto da Valceresio due il 16/3/2013 alle 14:06
@Roberto Caielli (10.23) - So che ti riferisci alla posizione espressa da Napolitano settimana scorsa sul conflitto politica-magistratura ma io penso che il Presidente ieri sia risultato magistrale per l'ennesima volta dopo esserlo stato anche come presidente del CSM nell'occasione da te richiamata.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/3/2013 alle 14:16
Bello il discorso di Laura Boldrini, non burocratico e conformista, pensato e scritto sicuramente da lei. Un buonissimo inizio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/3/2013 alle 14:18
Perché Monti mette scheda bianca al Senato aniché votare Piero Grasso? Questa non la capisco.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/3/2013 alle 15:40
@Adamoli. ma davvero non la capisci!? sei certo che questo signore debba essere stato usato per risanare il paese come ha potuto e debba sentirsi dire no al senato da Nap'olitano!? e poi che chiarezza di linea ha questo pd carrozzone nule quale ho navigato che esprime tutto ed il contrario di tutto! adesso anche renzi è già vecchio
Scritto da Sara Finzi il 16/3/2013 alle 17:00
Ammettiamolo, Monti si è rivelato di uno squallore allucinante, di un cinismo al limite, oltrepassato, del baro.
Scritto da Angelo Ruggeri il 16/3/2013 alle 17:02
Lesa maestà... A lui non si può rifiutare nulla... Un vero pallone gonfiato..
Scritto da Tiziano Zocchi il 16/3/2013 alle 17:03
Ma finitela per cortesia i sinistri mi hanno veramente scocciato.
Scritto da Sara Finzi il 16/3/2013 alle 17:11
Sig.ra Finzi, non é obbligata a leggere i miei post... Mi spiace disturbarla..
Scritto da Tiziano Zocchi il 16/3/2013 alle 17:16
@Sara Finzi - Io ho ancora rispetto e stima per Monti ma ritengo che oggi abbia seriamente sbagliato. Tutto qui.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/3/2013 alle 17:17
@ Giuseppe Adamoli - Negli ultimi mesi Monti si è fatto trascinare in un ruolo "politicante" che non gli si addice. Doveva spiegare agli italiani perchè il risanamento dei conti consente di recuperare risorse per lo sviluppo. Ha sbagliato l'ipotesi di una sua candidatura al Senato mentre è capo del governo ma non a votare scheda bianca perchè il suo è un ruolo"terzo" diverso da quello di Bersani. Nonostante i due ottimi candidati il P.D. è completamente isolato, non ha un futuro da protagonista.
Scritto da CMF il 16/3/2013 alle 18:02
Le persone giuste nel momento politicamente sbagliato. Oggi Bersani ha definitivamente chiuso. Scelta civica ha fatto bene ad astenersi. Prepariamoci: a giugno torna Silvio. Complimenti !
Scritto da ade il 16/3/2013 alle 18:20
La Presidente Boldrini oggi è stata encomiabile. Ci ha regalato un pizzico di ‘narrazione vendoliana’, risparmiandoci una retorica istituzionale ormai obsoleta anche in quell’emiciclo. Non si è dimenticata di nessuno: da Moro e la sua scorta agli ignoti inghiottiti dalle acque del Mediterraneo nel tentativo di raggiungere un Eden. E gli omaggi a Papa Francesco sono risuonati più che mai appropriati e sentiti. Spero che anche il dottor @Fiori abbia avuto modo di apprezzarla e di comprendere che tante (non tutte) persone di sinistra sono come queste e non certamente post-comuniste, anticlericali, che dileggiano i valori cristiani, come le ha dipinte non più tardi di qualche giorno fa. Non sono animata da spirito polemico (sarebbe stupido polemizzare fra due sconosciuti) ma ritengo giusta questa puntualizzazione. Intanto si avvicina la Santa Pasqua e i nostri ‘ponziopilato’ montiani non prendono posizione neanche in un ballottaggio. Persino il Procuratore Antimafia non costituisce per loro una buona candidatura. Una vera vergogna. Che Dio perdoni la loro negligenza e il loro scarso senso istituzionale.
Scritto da eg il 16/3/2013 alle 18:25
@CMF (18.02) - Condivido la prima parte del tuo commento ma non la seconda. C'era da scegliere fra due persone diverse per orientamento culturale e passato politico. La neutralità non l'ho capita. Più che un messaggio politico preciso per la prospettiva del futuro mi sembra un disagio per come si sta dipanando la matassa post elettorale. Spero che Monti possa giocare un ruolo ma temo che si stia cacciando in un vicolo cieco. Non mi piacerebbe.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/3/2013 alle 18:44
Monti.....é davvero come tutti gli altri. Ha sete di potere e manie di grandezza fuori luogo
Scritto da Lorenzo Canziani il 16/3/2013 alle 18:50
Perché rosica. Io non capisco cosa gli sia successo. Sembra impazzito.
Scritto da Francesca Terzoni il 16/3/2013 alle 18:52
e 2, nel calcio si direbbe 2 a 0 (Boldrini e Grasso), il cambiamento continua, a tutti gli amici del blog scettici, cosa ne pensate? se il CSX avesse avuto un atteggiamento diverso verso 5 stelle ora saremmo nelle mani del caimano (che forse era il vero obbiettivo di una parte dei grillini e di Grillo). Il dialogo con chi ci sta continua, al momento occorre registrare una importante vittoria di Bersani e di chi con lui ha imboccato la via del cambiamento. Se poi sarà un governo Bersani si vedrà.
Scritto da robinews il 16/3/2013 alle 18:58
Se la situazione politica italiana è al punto in cui si trova, in parte lo dobbiamo anche a Monti. Non al Monti tecnico, che è stato chiamato al governo per contenere i danni causati dal centrodestra, ma al Monti che si è improvvisato politico con il solo obiettivo di contrastare una possibile vittoria elettorale del centrosinistra. Monti avrebbe potuto mantenere il proprio ruolo super partes e svolgere, come Presidente della Repubblica, una funzione fondamentale nella legislatura appena iniziata, assicurando continuità, stabilità istituzionale e credibilità internazionale al nostro Paese. Invece, negli ultimi mesi non ha perso occasione per dimostrare tutti i suoi limiti, ridimensionando con le proprie mani tutta la sua credibilità ed autorevolezza. Prima ha costruito un partito che di civico ha solo l’aggettivo. Ieri si è praticamente autocandidato alla Presidenza del Senato, salvo dover poi fare un passo indietro. Oggi, dichiarando di votare scheda bianca per l’elezione del Presidente del Senato, ha dimostrato una totale mancanza di responsabilità istituzionale. Ma come si può decidere di non scegliere in un ballottaggio che riguarda le cariche istituzionali più importanti? Mi dispiace, ma Monti si è dimostrato proprio piccolo piccolo, come il partito che rappresenta.
Scritto da Leonardo C. il 16/3/2013 alle 19:00
Su Monti ha ragione @Adamoli secondo me ma non dimenticherei mai l'apporto importante che ha fornito come capo del governo per ridare un posto autorevole all'Italia in Europa e nell'ambito internazionale.
Scritto da Maurizio il 16/3/2013 alle 20:32
@loremzo, sono d'accordo con te sul giudizio su Monti. Forse i limiti che ha dimostrato in questi ultimi due mesi erano in parte presenti anche nell'esperienza di governo che via via si e dipanata solo che molti di noi non se ne erano accorti e questo ha indotto in parte il CSX a commettere molti errori che lo hanno portato al risultato deludente. Oggi però tutto comincia ad essere più chiaro e grazie a Dio non ce lo ritroveremo come presidente della repubblica, l'abbiamo proprio scampata bella
Scritto da robinews il 16/3/2013 alle 20:54
cari amici del blog, so che in politica si può dire tutto e il contrario di tutto e che non mancheranno opinioni critiche sulle mie. Lasciatemi però una sola soddisfazione nella mia speranza per il presente ed il futuro: L'arrivo di Papa Francesco, Laura Boldrini e Pietro Grasso. Comunque la pensiate IO DI QUESTA SPERANZA IN QUESTI GIORNI NE GODO.
Scritto da ROBINEWS il 16/3/2013 alle 21:09
Troppo ingenerosi i giudizi sul presidente Monti. Lui la sua parte l'ha fatta appoggiato sempre dal Pd. Sono stati i partiti a tradire tutte le aspettative non facendo nulla di quello che avevano promesso sulle riforme della politica, delle istituzioni, del parlamento, delle province.
Scritto da Nicola il 16/3/2013 alle 22:37
Condivido le opinioni di@Robinews,@eg e@LeonardoC. Monti ha mostrato tutti i suoi limiti,scendendo(non salendo)in politica si e'bruciato ed ha perso ogni credibilita'e autorevolezza.Ora che lo conosciamo meglio rallegriamoci del fatto(gia'prima da molti auspicato)che non diventera'mai Presidente della Repubblica: si e'bruciato anche quel ruolo,dovremo mantenercelo a vita in quello di Senatore.I Grillini mi auguro che continuino ad essere"sentinelle"anticorruzione stimolando il PD a bene operare.
Scritto da giovanni dotti il 17/3/2013 alle 09:10
Grasso e' stato eletto da meno della meta' dei colleghi; il pd, con meno del 30 x cento dei voti, si prende camera e senato. L' avesse fatto il pdl parleremmo di golpe, siccome lo fa il pd siete tutti contenti: al solito, la doppia morale della sinistra e' all'opera.
Scritto da ade il 17/3/2013 alle 09:24
@Leonardo C. (19.00) - Del tuo commento prendo solo uno spunto. Sei proprio sicuro che Monti con la sua lista abbia danneggiato Bersani e non Berlusconi? Fra le due coalizioni alla Camera ci sono stati soltanto 125.000 di differenza, un’inezia. Ogni ipotesi è possibile. Quella che azzardo io è che senza Monti avrebbe vinto Berlusconi. Ho riconosciuto gli ultimi errori di Monti ma non mi allineo al rogo che sul quale si sta issando il premier anche sul blog dimenticando (non da parte tua) che per tanti mesi era stato il Pd a vantarsi di averlo voluto come capo del governo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/3/2013 alle 09:37
Credo che al potere finanziario non basti un senatore e puntino molto più in alto.
Scritto da Alessandro Milani il 17/3/2013 alle 09:50
Ulteriore riflessione sui risultati elettorali: se il PD non avesse fatto l'accordo con la Sudtiroler (140.000 voti) Berlusconi vinceva alla Camera con 20.000 voti di vantaggio. Ricordo anche che alla Camera alla Boldrini sono mancati 13 voti del centrosinistra. Sono due vittorie di Pirro ! Con questi risultati non si va da nessuna parte, altro che prendersela con Monti.
Scritto da L.V. il 17/3/2013 alle 10:21
@Alessandro Milani dice bene. Al potere finanziario non basta un senatore e puntano molto più in alto. Infatti hanno tentato di prerdere la Regione con Ambrosoli facendolo passare come uno di sinistra ma per fortuna non ce l'anno fatto.
Scritto da Leghista vero il 17/3/2013 alle 10:27
Penso sia vero che Monti abbia pescato più voti al PdL, anche se non credo siano stati poi molti. Di sicuro, ha assorbito l'elettorato di Casini e Fini. Bersani da grande politico ha fatto il massimo che poteva, ha messo l'elettorato di Grillo contro la decisione di restare neutri in una scelta importante. Penso, che Monti abbia fatto perdere voti al csx, basta aver parlato con la gente comune e non nelle stanze altolocate. Monti = PD.... Pd + Ingroia ora avrebbe chiuso il "cambiamento".
Scritto da maksim il 17/3/2013 alle 12:04
In buona sostanza Monti ha pensato solo alla sua carriera ( sbagliando ). Vedo che nessuno sottolinei il fatto che il PD era disposto a votare un uomo di Scelta Civica per la presidenza del Senato E Scelta Civica un uomo di valore, convinto europeista, ce l'aveva : Mauro. Ma Monti si è preoccupato solo di sè stesso pensando di isolare del tutto il PD ma poi inseguendolo fino all'ultimo momento. Ha avuto la porta in faccia da Bersani che neppure ha voluto sentirlo al telefono
Scritto da A.Vaghi il 17/3/2013 alle 14:51
Caro Giuseppe, quando si vince o si perde per 125mila voti, tutti hanno contribuito, anche Giannino. La tua osservazione è corretta, ma viziata dal senno di poi. Nel mio commento evidenziavo il fatto che la salita di Monti è stata decisa quando i sondaggi davano vincente Bersani ed è stata incoraggiata da aree di potere economiche e culturali, compresa la Chiesa, che temevano fortemente la vittoria del centrosinistra. In questo senso la “mission” del Monti politico è stata fin dal primo giorno quella di ostacolare il centrosinistra e di creare uno scenario nel quale i montiani potessero essere determinanti per una coalizione di centrodestra alternativa a Bersani. Poi gli elettori hanno fatto saltare questo calcolo ed il ruolo di terzo polo lo stanno ora esercitando i Grillini. Rimane il fatto che Monti sembra voler continuare la sua missione al punto da non trovare una convergenza con il centrosinistra neppure sulla elezione delle principali cariche istituzionali. Detto questo, personalmente ritengo che Bersani non debba chiudere la porta ai montiani, ma Monti ha perso in pochi mesi il suo alto profilo ed oggi è un parlamentare come gli altri, con l’unica differenza di essere un nominato a vita.
Scritto da Leonardo C, il 17/3/2013 alle 17:33
@Leonardo C. (17.33) - Sulle motivazioni dell’impegno diretto di Monti in politica e sulle conseguenze personali del suo atto potresti avere in gran parte ragione. Mi limitavo a constatare che il suo “raccolto elettorale”, pur molto al di sotto delle aspettative, ha probabilmente permesso alla nostra coalizione di prendere un clamoroso premio di maggioranza alla Camera con soli 120 mila voti in più su Berlusconi. Ho scritto probabilmente, ma lo studio dei flussi elettorali sta dicendo “molto probabilmente”.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/3/2013 alle 18:52
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