Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 17/3/2013 alle 17:02


I due presidenti di Camera e Senato sono persone eccellenti.
Se il risultato vada messo nella categoria della “innovazione”, come vorrebbero i “bersaniani”, o della “rottamazione”, come rivendicano i “renziani”, mi pare aria fritta.
Ad essere realisti, Laura Boldrini e Pietro Grasso sono l’esito di un’impasse politico che non ha consentito al Pd di allargare il sostegno parlamentare per l’elezione dei due presidenti.
Secondo molti sarebbe il segno premonitore di una legislatura brevissima, secondo altri si sarebbe aperto un pertugio per un governo a durata medio lunga con il sostegno di una parte del M5S. Reputo quest’ultima un’illusione ma vedremo presto chi avrà ragione.
Dal Pd salgono voci per chiedere al Capo dello Stato un mandato pieno per Bersani. Il motivo è chiaro. Se ce la fa benissimo, se fallisce si va alle elezioni anticipate probabilmente già prima dell’estate con Bersani ancora leader e si evita lo scontro con Renzi alle primarie.
Mi sembrerebbe un ragionamento sbagliato e di corto respiro. Il mio tifo a Bersani per un governo  all’altezza (non di pura sopravvivenza) ha ben altre ragioni.
Quali sono le priorità del Paese?
Tamponare (almeno) con urgenza una crisi economica drammatica con la povertà che avanza e le disuguaglianze che aumentano; dare fortissimi segni di discontinuità con il passato sull’efficienza e la sobrietà della politica e delle istituzioni;  cambiare la legge elettorale per fare in modo che la prossima volta il “pareggio” sia scongiurato.
Se proprio si deve andare a votare anticipatamente, si vada dopo la dimostrazione di aver ricercato la soluzione a questi problemi.
Penso che questa sia la volontà del Presidente della Repubblica. Saprà certamente scegliere il presidente incaricato più giusto sulla base dell’interesse nazionale.

Commenti dei lettori: 71 commenti -
Ritengo anch'io un'illusione che si possa fare un governo con la fiducia dei Cinquestelle. Meglio senza dubbio affidarsi alla saggezza del Presidente della Repubblica.
Scritto da Valceresio due il 17/3/2013 alle 18:10
Ecco,appunto:lasciamoli lavorare in santa pace. Entrambi-
Scritto da Giuseppe Morelli il 17/3/2013 alle 18:18
Andare alle elezioni anticipate senza aver rimediato ai guasti più gravi sarebbe da irresponsabili. Se non si cambia profondamente il sistema elettorale si rischia un'altra volta il nulla di fatto. Se Bersani non riesce a mettere su un governo politico degno di questa nome si faccia da parte. Non possimo rischiare di essere impiccati sull'albero di un nome solo. Come si è dimostrato con Pietro Grasso e Laura Boldrini il centrosinistra che non è solo il Pd ha anche altre risorse. disponibili.
Scritto da Osvaldo il 17/3/2013 alle 18:30
Senti vorrei essere fiduciosa come lo sei tu, io non più!
Scritto da Sara Finzi il 17/3/2013 alle 18:32
@eg ... ma no,non ho pregiudizi verso nessuno e non credo che le persone di sinistra dileggino i valori cristiani. Sono soltanto allergico ai conformismi, agli schemi di comodo, alle soluzioni preconfezionate perchè limitano la libertà interiore. Il dialogo è il sale della democrazia, l'onesto confrronto è la base della stima e della comprensione reciproca.
Scritto da CMF il 17/3/2013 alle 18:36
Caro Giuseppe, in politica, come nella vita, è importante vincere ma, quando si perde, è altrettanto fondamentale perdere con classe, uscendo di scena con onore. Penso sia il caso di Bersani. L’ho già scritto in un tuo post subito dopo le elezioni: per come si sono messe le cose, realisticamente un Governo Bersani non può nascere. Inizino pure le consultazioni con Bersani ma occorre prefigurare, già sin d’ora, uno scenario nel quale Napolitano individui una figura che costituisca il fulcro per un governo di alto profilo, con un programma a termine come da te auspicato. Una personalità che raccolga il consenso ufficiale dei Grillini, e non di soli transfughi. La strada è in salita ma non sono ammessi, in alternativa, i governissimi auspicati da qualcuno fuori dal Parlamento (vedasi D’Alema) e, magari, anche dai 13 deputati del centrosinistra che non hanno votato la Boldrini. L’ultimo compito di Bersani sarà quello di gestire questo percorso che assicuri all’Italia un governo, agli italiani “elezioni vere” (senza porcellum vari) ed al PD un rilancio credibile per la costruzione di una sinistra moderna ed europea.
Scritto da Leonardo C. il 17/3/2013 alle 18:41
@Giuseppe Morelli (18.18) - Le posizioni istituzionali e politiche di Napolitano e Bersani sono molto diverse. Bersani, come segretario del Pd e candidato premier, in questa situazione è inevitabilmente seduto sul vulcano in ebollizione del centrosinistra. Il Presidente deve poter svolgere la sua funzione di arbitro nazionale ascoltando tutti ma senza pressioni indebite. Ho una grande fiducia in lui
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/3/2013 alle 19:00
Per la comprensione dei lettori chiarisco che il commento di @CMF delle 18.36, rivolto ad @eg, si riferisce ad un dialogo che si è sviluppato nel post precedente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/3/2013 alle 19:03
La saggezza di Napolitano è fuori discussione, confermata anche dallo stop a un Monti sempre più attratto da un mestiere, la politica, che non è il suo. Credo anch'io che l'unica strada sia quella di un governo di tregua che possa rassicurare i mercati che ci tengono a bagnomaria, dare un po' di ossigeno alle aziende e riesca in un tempo limitato a cambiare la legge elettorale regalata al Paese da PDL e Lega non lo si scordi. Comunque non si coltivino illusioni, Napolitano non è il mago Silvan
Scritto da cesare chiericati il 17/3/2013 alle 19:12
Come ben sai, perché lo ripeto da tempo, anch'io non credo ad una soluzione grilliana. Meglio un governicchio qualunque che produca una diversa legge elettorale, metta qualche tampone al problema economico e, poi, al voto. I comici e i buffoni sono sempre serviti per divertire, non per farci alleanze politiche serie. E Grillo non é buono nemmeno come giullare.
Scritto da Sic Est il 17/3/2013 alle 19:18
La discussione vera non è Bersani ce la farà a formare il governo, o avremo un governo di qualche esponente ben voluto dai grillini, un governo a termine. La questione non mi appassiona più di tanto perchè lo scenario non permette altre possibilità. La vera questione oggi è questa: come mai sono mancati 13 voti alla candidata del csx Laura Boldrini? E questa la domanda a cui cercare una risposta, e in questa votazione emergono tutti i limiti del PD, per fortuna Grillo è incapace, altrimenti...
Scritto da maksim il 17/3/2013 alle 19:33
@Adamoli. Anch'io ho fiducia in Napoitano se non altro perchè finora ne ha sbagliato poche.Le posizioni sono indiscutibilmente diverse ma entrambe al cospetto di problemi importantissimi.Bersani che ha azzeccato le prime mosse non può permettersi di sbagliare.Anche perchè se sbaglia saremmo costretti a leggere una valanga di cretinate,(le leggiamo ora...)Che ci siano avversari che si augurano un passo falso non mi stupisce.Quello che non sopporto è che c'è gente nel nostro partito che si augura che Bersani sbagli; manifestando così una insopportabile pochezza intelletttuale e una grave disonestà politica-
Scritto da Giuseppe Morelli il 17/3/2013 alle 19:57
@Morelli. senti ha fatto una campagna elettorale indegna. non è uno che riesce a tenere il partito, comunque questo è un carrozzone il partito non è mai stato veramente fondato ma fuso! e così è rimasto. si pongono assieme cose e linee inconciliabili.
Scritto da Sara Finzi il 17/3/2013 alle 20:11
@Sara Finzi. L'esito delle primarie testè svolte dimostrano l'esatto contrario di ciò che sostieni.Libera di farlo,ma allora nessuno ti vieta di "scendere in campo" e fare/dire qualcosa,che so,alla Renzi.O forse è più comodo dire qualcosa da casa?
Scritto da Giuseppe Morelli il 17/3/2013 alle 20:23
Bersani e Napolitano alla ricerca di un governo una bella “caccia al tesoro”. Condivido in gran parte i tuoi auspici ma AFFIDARE A NAPOLITANO POTERI TAUMATURGICI RISOLUTIVI QUESTA VOLTA TEMO CHE NON BASTANO. Tu hai avuto il merito e l’onere di essere stato uno dei mille suoi grandi elettori ed io un grande estimatore con diverse riflessioni critiche nei suoi confronti . OGGI PERO’ IL PROBLEMA NON E’ SE SI FARA’ UN GOVERNO BERSANI MA “SE SI FARA’ UN GOVERNO” E LE RIFORME NECESSARIE PRIMA DI TORNARE ALLE URNE. Per me quindi la questione del governo oggi non è centrale mentre resta centrale se questo parlamento potrà legiferare in queste condizioni che tutti definiscono “un rebus irrisolvibile”. Un grande vecchio cinese (MAO) amava dire “la confusione è grande sotto il cielo la situazione è eccellente”, una grande occasione quindi. Ecco per me siamo esattamente a questo punto. Il nostro presidente ha quindi il compito di “non forzare soluzioni in continuità con il passato ma assecondare soluzioni di rottura dei vecchi schemi e lo stesso compito è anche del PD e di Bersani, SEL ecc.. Io penso che questa legislatura ha tutte le potenzialità di essere “COSTITUENTE E DI FORTE CAMBIAMENTO” nel vero senso della parola e l’elezione dei presidenti delle camere lo hanno testimoniato. Ecco quindi il mio sogno utopistico: Bersani o un altro ci prova ma se dovesse non passare (con Monti, Lega e altri ammenicoli) allora bisogna che il PD e Bersani si dichiari disponibile a sostenere un monocolore di minoranza a 5 Stelle o comunque un governo indicato da questa nuova formazione politica per consentire l’avvio in parlamento del lavoro legislativo graduale sotto il ferreo controllo delle forze del cambiamento presenti in forze sufficienti in entrambe le camere . So bene che a molti questa ipotesi può far venire l’orticaria MA ANDARE ALLE URNE SENZA QUESTO TENTATIVO SAREBBE UN SUICIDIO PER TUTTI (5 Stelle compreso) mentre se si facesse questo tentativo il CSX andrebbe alle urne VINCENDO ALLA GRANDE QUESTE EVENTUALI ELEZIONI RAVVICINATE. Oggi il nodo è rappresentato dalla certezza che abbiamo un centro destra totalmente inaffidabile che vuole impedire il cambiamento con trattative che sono l’esatta continuazione del vecchio (e morto) modo di fare politica, nell’elezione dei presidenti delle camere si è giustamente rotto questo meccanismo, con l’isolamento e sconfitta di queste posizioni la legislatura potrebbe persino essere molto più lunga di quanto possa apparire. Scusate la lunghezza del post, prometto che questo è il primo e ultimo così lungo.
Scritto da ROBINEWS il 17/3/2013 alle 20:24
Si può ire tutto, tranne che il PD non abbia cercato/offerto un accordo x camera e senato. Il governo è un'altra partita e anch'io penso che a M5S non si ricaverà un fico secco. "Affidarsi alla saggezza di Napolitano" (indubbia) è un po illusorio, perché se questo significa che ci dobbiamo bere un altro governo di larghe intese o di qualsiasi altra formula con PD, PDL e Monti preferisco andare al voto.Abbiamo già dato.
Scritto da angelo ruggeri il 17/3/2013 alle 20:32
@Giuseppe Morelli 19.47 un commento perfetto. Lasciamo pure che le Sara Finzi si arrovellino nelle loro elucubrazioni. Quanti amici del giaguaro vogliono darci buoni consigli. Stiano buonini, non si affannino. I nostri dirigenti hanno ancora un po' di cervello e sapranno usarlo al meglio nell'interesse del Paese, anche in questa situazione complicatissima
Scritto da A. Vaghi il 17/3/2013 alle 21:05
Dopo che ha fatto senatore a vita il professorino Monti non ci sia aspetta più granché da quell' anziano
Scritto da Leopoldo Parada Pestana il 17/3/2013 alle 21:19
Bersani ha un compito difficilissimo. Il mio timore è che per mettere piede a palazzo Chigi rischi il tutto per tutto lasciandoci politicamente le penne. Tornare alle elezioni in giugno è rischioso perché non abbiamo vinto ma "siamo arrivati primi" come lui dice e gli elettori ci considereranno responsabili della chiusura immediata della legislatura lasciando il Paese in braghe di tela.
Scritto da Lucky il 17/3/2013 alle 22:45
@Giuseppe Morelli: forzare la mano con due presidenze di parte facendo incazzare ben più della metà dei senatori ti pare che sia la migliore soluzione? Napolitano non fa altro che predicare la condivisione (almeno per le cariche istituzionali...). Vi pare che quella di Bersani sia la migliore strategia per ottenere il consenso e varare un governo? E' servito a qualcosa guadagnare una decina di voti per Grasso? Quei voti si ripeteranno a favore di una eventuale fiducia? Io credo che le elezioni si avvicinino, forse è questa la strategia di Bersani?
Scritto da Alessandro Tantussi il 17/3/2013 alle 22:50
@ROBINEWS, sei preda di un viaggio onirico, rispettabile, nobile, chiamalo come vuoi, ma totalmente irrealistico. Se ho capito bene dopo alcuni tentativi andati male il Pd dovrebbe dare l'appoggio esterno ad un governo cinquestelle, per fare cosa, per uscire dall'euro verso la decrescita felice? Ma per favore.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 17/3/2013 alle 23:14
Mandato pieno a Bersani, incarico esplorativo, poi (a eventuale tentativo di Bersani fallito)governo di scopo o governo del Presidente o governo di Vattelapesca. Come si può vedere il buio è fitto ed occorreranno tanta fantasia e tanta buona volontà per far quagliare un qualcosa. Riuscirà ancora una volta il presidente Napolitano a favorire, prima della sua uscita di scena, una specie di miracolo politico, con la formazione di un governo che, per quanto di breve durata, riesca ad affrontare le questioni più urgenti, dal lavoro alla riforma elettorale? Francamente ci spero, anche se l'impossibilità di deberlusconizzare il centrodestra italiano, il fondamentalismo dei grillini ed i mal di pancia inevitabili nel centrosinistra, primo alle elezioni, ma non vinicitore politico, rendono l'impresa ardua, anche se necessaria. Quanto alle fibrillazioni nel P.D., vorrei osservare: Bersani ed i bersaniani, dopo la mossa felice e vincente per le presidenze delle Camere, dovrebbero, a mio parere, inviare qualche segnale corretto per quanto riguarda la presidenza della repubblica, anche se, temporalmente, la scadenza seguirà il tentativo per dar vita ad un governo. Non intendo un inciucio con il centrodestra, come chiesto da Alfano o Berlusconi, ma si tratta di pensare ad un candidato che piaccia a noi, ma che non sia sgradito al centrodestra, al centro montiano, ai grillini stessi; un presidente insomma non marcato come schieramento, ma che possa essere sentito da tutti come un vero garante. Vengo a Renzi ed ai ai "giovani turchi": cerchino di muoversi nel modo giusto. Soprattutto Renzi, a favore del quale gioca sia il risultato elettorale, sia una nuova tornata a tempi medio-brevi. Credo che molti, pur avendo con decisione sostenuto Bersani alle primarie, siano convinti che dopo Bersani ci possa essere solo Renzi. E' importante però che Renzi, prima di pensare a guidare il Paese, cerchi di guadagnare qualche consenso in più all'interno del P.D. , senza preoccuparsi, almeno in questa fase, di marcare più del dovuto la sua diversità rispetto al segretario ed alle sue proposte. O detto in altro modo: cerchi Renzi di essere davvero il leader dell'intero partito e di tutto l'elettorato del P.D , non solo della maggioranza, in modo che il partito e l'elettorato del P.D. riconoscano in lui il loro nuovo leader e non un marziano piovuto da chissà dove. L'importante è rinnovare per davvero, più che rottamare!
Scritto da mariuccio bianchi il 18/3/2013 alle 06:40
A che tanto parlare di nuove elezioni? Molti i nuovi eletti nel Parlamento ed è umano che la nuova entusiasmante esperienza intendano farla durare. A 12.000 euro al mese: voi che fareste? non opporreste resistenza? Non per i soldi (che volgarità...), ma per la Patria, il popolo, i poveri e la libertà e il progresso. Insomma secondo me le elezioni a breve non ci saranno, sono disposto a scommetterci 10 cent.
Scritto da ulderico monti il 18/3/2013 alle 08:18
La situazione politica, economica e sociale italiana e' degradata al punto che non ci sono vie di uscita praticabili con le alchimie di sempre. Napolitano e' indubbiamente un politico capace ma non ha poteri taumaturgici. Bersani ha perso elezioni che potevano essere vinte senza grandi difficolta' e non vuole prederne atto con questo aggravando la situazione. Le altre formazioni sono oggettivamente improponibili e su questo Bersani ha ragione. In un paese dove tutto per il piu' o per il meno viene esagerato soluzioni razionali non sono facili da praticare. Esemplari le esagerazioni quasi oleografiche sui neo-eletti presidenti di camera e senato. Invece di mettere al centro i problemi dell'economia si accentua il ruolo di temi etici a bassa priorita' come il diritto di cittadinanza per suolo o il matrimonio tra omosessuali. Per salvarsi il paese ha bisogno di riforme profonde in molti settori, riforme che nessuno vuole o e' in grado di fare. La strategia dei bersaniani basata su un governo fragile con maggioranza occasionale affidata ad un movimento che e' tutto fuorche' realista e' un evidente tentativo di eludere la sconfitta elettorale. Dare credito a questo tentativo sperando nell'appoggio di forze fortemente diverse negli obiettivi come m5s e Lega mi sembra insensato. Il fideismo nei confronti di Napolitano anche alla luce della fallimentare esperienza del governo tecnico mi pare poco fondato. Temo che prima o poi i mercati entreranno in azione e allora bisognera' andare a Bruxelles e Francoforte a bussare alla porta del ESM. A quel punto la medicina sara' molto amara e le chiacchiere sugli 8-9 punti non basteranno per il memorandum che richiede la BCE.
Scritto da Flavio Argentesi il 18/3/2013 alle 08:49
Commenti più brevi, se volete essere letti. PIU' BREVI, per favore. Vorrei leggere tutti ma vi rendete conto che non è possibile, se non per una piccola minoranza?
Scritto da Luisa B. il 18/3/2013 alle 08:55
@Mariuccio Bianchi, concordo pienamente con il ragionamento su Renzi.
Scritto da Leonardo C. il 18/3/2013 alle 08:59
@PD Sesto, il mio sarà pure un sogno, ma quanto avresti scommeso sul fatto che Bersani avrebbe fatto le proposte di Boldrini e Grasso riuscendo anche ad eleggerli? E poi sull'Europa e sull'Euro credo proprio che a prescindere da Grillo (e dall'Italia)si dovrà discutere comunque come ci stiamo in Europa e con l'Euro, la situazione generale lo imporrà a partire dalle scelte Tedesche. Nel post ho scritto che la mia era forse un'utopia ma in questa situazione prepariamoci a molte utopie realizzate.
Scritto da robinews il 18/3/2013 alle 09:17
@Flavio Argentesi. Maggioranza assoluta alla Camera e relativa al Senato rappresentano una sconfitta solo per chi ragiona a senso unico e con i soliti ,stantii luoghi comuni,come quello di sostenere che il paese,per salvarsi,ha bisogno di riforme profonde eccetera oppure quello di sottovalutare i due neo eletti presidenti come ha fatto il segretario del PdL; servono le riforme, ma le riforme le fa il governo con il consenso della maggioranza del Parlamento.Per salvarsi il paese ha bisogno di un governo e la tattica di Bersani(non la strategia)è quella di cercare di formarlo proponendo persone competenti(come è avvenuto per la presidenza delle due Camere) cercando consensi da dove possano venire.In politica si fa così.Rimane sempre da sapere il perchè "le elezioni potevano essere vinte senza grandi difficoltà";da dove son venute le difficoltà?Chi ha creato le difficoltà?Non ditemi che le ha create Bersani!P.S.Spiace sentire parlare di bersaniani, un termine che stona parecchio,perfino di cattivo gusto.Io preferisco parlare,e sentir parlare, di Partito Democratico.Sono per l'unità,non contro.
Scritto da Giuseppe Morelli il 18/3/2013 alle 10:06
A Cipro hanno tassato i conti corrente del 6,75%. Sto meditando si sotterrare i risparmi, in monete metalliche. C'è qualcuno esperto in evasioni fiscali e occultamenti di valute che possa consigliarmi?
Scritto da ulderico monti il 18/3/2013 alle 10:29
@Robinews (20.24) - Vorrei tanto credere che “la confusione è grande sotto il cielo ma la situazione è eccellente”. Purtroppo non ce la faccio, anche se non vedo necessariamente nero. Basterebbe un governo, anche di breve periodo, guidato da Bersani, o da altra personalità preferibilmente politica, in grado di rasserenare il clima sociale, di dare fiducia alle imprese, ai lavoratori, ai giovani con pochi provvedimenti mirati tra i quali metterei anche la legge elettorale che condiziona il sistema politico, la vita dei partiti e la governabilità. Dopo di che si potrebbe tornare alle urne senza essere presi a martellate dagli elettori. Sul governo di minoranza dei Cinquestelle, tu sai che la mia posizione è nettamente contraria. Lo ritengo irrealistico, controproducente, perfino insensato. Nel programma di Grillo ci sono proposte condivisibile mescolate con altre inammissibili. Non vedo quale sia la linea politica unificante del suo progetto. E poi la competenza per chi guida un governo non è un optional. E’ una qualità indispensabile. Sennò perché non tirare a sorte fra i parlamentari del centrosinistra per scegliere il capo del governo?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/3/2013 alle 11:04
@Mariuccio Bianchi (06.40) - Condivido molto di ciò che hai scritto. Quindi una sola osservazione di lessico istituzionale. Non chiamerei “inciucio” (credo che tu sia d’accordo) un’intesa fra le grandi forze politiche per il Presidente della Repubblica. Non per niente le prime tre votazioni sono previste con la maggioranza dei due terzi dell’intera assemblea (deputati, senatori, rappresentanti delle Regioni). L’intento dei costituenti era lampante: favorire l’accordo più ampio possibile perché il Presidente rappresenta l’unità nazionale.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/3/2013 alle 11:11
@PD Sesto 2, io vivo in Puglia, solo nel 2012 i poveri in assoluto sono aumentati da 400 mila a 800 mila, il loro problema non è come arrivare alla fine del mese ma cosa mangiare "domani", gli USA su 170 milioni di abitanti hanno 110 senatori e 220 deputati (tot. 330) noi ne abbiamo mille e l'ultimo tentativo fallito è stato di ridurlo di 150 (15%). Pensi che la vecchia politica possa affrontare tutto questo e quello che ancora di peggio verrà? Se non si cambiarà tutto sarà travolto o no????
Scritto da robinews il 18/3/2013 alle 11:16
@Adamoli, ok ci stiamo provando e spero anch'io che si possa fare un piccolo passo avanti verso il cambiamento anche con le tue ipotesi. Su una cosa però non sono d'accordo sul fatto della "presunta mancata esperienza di altri". ma 'esperienza e capacità di chi ci ha portati a questo punto dove è? Credo che dovremmo essere molto più severi con noi stessi fino ad arrivare a dire CHE NESSUN'ALTRO FORSE FAREBBE PEGGIO, è poi, alla potente spinta per cambiare rispondiamo ancora con Monti e affinI??
Scritto da ROBINEWS il 18/3/2013 alle 11:36
@Cesare Chiericati, al solito ti condivido. Monti è stato un bravo presidente del Consiglio ma come politico puro ha mostrato la corda. Napolitano non è il mago Silvan ma è l'unica carica a cui aggrapparsi in questo momento.
Scritto da Vittorio il 18/3/2013 alle 11:49
E' bello il dibattito che si svolge qui. E' bello perché @Adamoli tiene la barra diritta e da un senso a tutto il blog. E' come sui giornali, ci sono gli editoriali che danno la linea e gli articoli più vari che presentano le varie sfaccettature. L'unica mia considerazione è che i commenti sono a volte troppi lunghi mentre per l'interesse del blog sarebbe meglio intervenire più volte con commenti più sintetici.
Scritto da Lettrice affezionata il 18/3/2013 alle 11:57
La Boldrini e Grasso sono due ottime figure. Bersani ha fatto bene a "vedere più in la" e chiedere un passo indietro alla Finocchiaro e Franceschini (ho apprezzato la sua mossa per il bene comune). Ora mi auguro che si formi un governo Bersani, magari allargato ai Grillini più responsabili con chiare priorità sul Lavoro e sulla rinascita di un senso civico necessario all'Italia. Il parlamento èil più giovanre d'Europa, tanti giovani e nuovi sono presenti. Spero che non si sprechi questa occasione
Scritto da Simone Franceschetto il 18/3/2013 alle 13:07
Sono per la riconferma di Napolitano Presidente che poi scioglie subito le Camere per andare alle elezioni in giugno. Il nuovo Presidente lo si potrà eleggere in autunno a situazione stabilizzata.
Scritto da Fab il 18/3/2013 alle 13:20
Manco da un po’ dal blog … mi scuso se intervengo fuori dal coro. 1) PD e Sel hanno per un soffio superato PDL – Lega alla Camera e, solo grazie ad una legge strampalata, hanno una maggioranza bulgara: è la prima volta che con meno del 30% dei voti si ha la maggioranza dei deputati. 2) Al Senato ci sono due minoranze ravvicinate: PD-Sel e PDL-Lega. Già è un portato a mio avviso molto discutibile della Seconda Repubblica che le presidenze delle Camere diventino parte della “spartizione del bottino” (sono infatti trattate come i Ministeri di serie A del Cencelli); che poi questo avvenga nelle particolari condizioni sopra citate mi pare sbagliato e tendenzialmente antidemocratico. Può non piacere che 1 italiano su 3 abbia (ancora !) votato Berlusconi, e a me lascia senza parole, ma non si può pensare che tali elettori non meritino rispetto, un rispetto che si traduca, ad esempio, nella presidenza di una Camera. E invece abbiamo, caso unico nella storia, un Presidente del Senato eletto con meno della metà dei voti dei senatori (per non dire della Boldrini che non ha preso nemmeno tutti i voti del suo gruppo). A me sembra follia. Quanto al Governo, tanti bloggers spingono per un Governo Bersani, dicendo nel contempo “mai con Berlusconi” e menando fendenti contro Monti. Sarà. Ma senza PDL e montiani, con Grillo che non voterà nessuna fiducia, di quale Governo Bersani stanno parlando ? E, infine, viste le drammatiche condizioni del Paese, sarebbe forse il caso di mettere da parte gli egoismi di partito e pensare all’Italia, dandole un governo a tempo, che faccia poche cose, con l’appoggio anche, ahimè, di Berlusconi.
Scritto da Larpi il 18/3/2013 alle 13:21
Per @CMF: sono d’accordo. Ma, più che il conformismo potè la mediocrità. E’ questo il male attuale. Siamo tutti in grado di individuarla? Intenzionati a individuarla? E che dire della libertà interiore se non che, spesso, ha il prezzo dell’allontanamento o dell’esclusione?
Scritto da eg il 18/3/2013 alle 13:46
Per @Robinews. Riporti cifre sui ‘poveri’ in Puglia. Ho il sospetto che l’aggettivo ‘povero’ stia per diventare inflazionato. Complice l’emergenza economica, con argomenti e finalità diverse, dei poveri ne parla Bankitalia, la CGIA di Mestre, la Caritas (con la Fondazione Zancan di Padova), l’Istat (con le sue distinzioni fra povertà assoluta e relativa) per arrivare fino a Papa Francesco e alla Presidente Boldrini. Le tecniche di indagine sociale, adottate dagli istituti di statistica e ricerca, temo non colgano appieno le sfumature (cause, effetti) fra povertà e impoverimento. Considerato che è il lavoro (insieme al risparmio) a produrre ricchezza, mi sento di dire le prime avvisaglie dell’impoverimento e della scarsa considerazione della dignità della persona lavoratrice, è stata costituita dalla 'Legge Treu', istitutiva del ‘lavoro in affitto’. Quei bei negozi di 4/5 vetrine dense di annunci che, nell’ultimo decennio, sono nati come funghi nelle nostre cittadine. Quando la Presidente Boldrini, nel suo discorso introduttivo, ha parlato di ‘una generazione che ha smarrito se stessa’, il pensiero di molti sarà andato ai giovani. Niente di più errato. A mio giudizio, la generazione che ha smarrito se stessa è quella degli attuali 50/60enni che ci ha condotto fin qui, a onore e ricchezza loro e a spese nostre. Per non parlare dei 30/40enni, che scendono baldanzosi e dinamici dal camper di Renzi, tutta forma e niente sostanza, intenti, più o meno consapevolmente, a recepire le politiche più deteriori di coloro che vorrebbero ‘rottamare’.
Scritto da eg il 18/3/2013 alle 13:51
@Flavio Argentesi (8.49) - Sul Capo dello Stato hai ragione quando affermi che non è dotato di poteri taumaturgici ma la Costituzione gli assegna una missione nazionale che ha sempre svolto con sapienza. A questa dobbiamo affidarci sapendo che l'interesse generale prevale su quello dei partiti, incluso il mio. Non mi piace chi cerca di tirarlo di quà o di là a seconda del proprio tornaconto politico. Stiamo già assistendo a vari tentativi di condizionamento e ne vedremo ancora di più nei prossimi giorni. Meglio stare con la guardia alzata.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/3/2013 alle 14:01
@Robinews (11.36) - Ho parlato di governo politico, non tecnico. Lo sto ripetendo da alcuni mesi. Penso che l’esperienza di Monti sia stata archiviata, anche se un governo bisognerà pur farlo. Ho parlato di competenza, non solo di esperienza, dei governanti. Ammetterai che è insostenibile l’idea che basti essere nuovi per risolvere i nostri problemi gravissimi. La freschezza del nuovo Parlamento e dei presidenti delle due Camere è solo una buona premessa per un governo di “competenti” che mettano al centro il superamento della crisi economica e che sappiano trattare con l’Europa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/3/2013 alle 14:08
Oggi ho letto su Affari & Finanza un dato di Federlegno: nel settore legno/arredamento, l’Italia esporta 1/3 di quello che esporta la Germania. Noi che dovremmo essere i leader dell’arredo e del design. Sabato ho comprato al supermercato le patate novelle, arrivo a casa e mia moglie mi fa notare che provengono da Israele. Almeno sui petti di pollo non ho sbagliato: ho scelto quello italiano anziché quello ungherese. Ma l’economia italiana, in queste condizioni, ce la farà mai? A quelli che invocano il voto, io ricordo che le elezioni sono costate circa 380 milioni di euro. Se invece di fare le teste matte adottassimo il buon senso, quanti cassintegrati, esodati, giovani disoccupati, 50 enni che sono in cerca di una nuova occupazione, potremmo aiutare con questi 380 milioni?
Scritto da V.R. il 18/3/2013 alle 14:11
@eg, sono in gran parte daccordo su molte cose che hai scritto, i dati sulla povertà in puglia erano solo una semplificazione grossolana della realtà che investe "tutti e tutto". In puglia e ancora di più nelle altre regioni meridionali la situazione è esplosiva e questo riguarda ormai anche le regioni del nord che hanno un po di fiato in più per le riserve accantonate nel fienile. Queste riserve però sono sempre più intaccate anche al nord e quando i fienil resteranno vuoti TUTTO ESPLODERA'.
Scritto da ROBINEWS il 18/3/2013 alle 14:12
Caro Giuseppe condivido molto della tua analisi. Mi permetto di fare solo alcune considerazioni. L’elezione di Grasso e della Boldrini va incontro alla richiesta di innovazione e facce nuove che è salita dal Paese attraverso un risultato che ha premiato il Movimento 5 Stelle e che ha, inoltre, visto, se anche questo dato lo interpretiamo nello stesso modo, una forte astensione intesa come “stanchezza” degli elettori e sfiducia verso l’intera classe politica. Dunque Bersani, messo alle corde, ha giocato gli assi che gli hanno permesso di portare a casa un risultato importante per far partire le Istituzioni, perché è delle Istituzioni che parliamo e non di Governo e fiducia politica. Qualche giorno fa un pezzo interessante di Polito sottolineava come quando sei nelle Istituzioni ti devi “sporcare le mani” trattando e mediando e di come in politica e nelle Istituzioni sei chiamato a fare delle scelte e di come le scelte non sono mai neutrali. Dunque questo è il primo problema dei 5Stelle. Tenere i loro voti nel frigorifero e buttarli al macero o fare delle scelte e sostenerle. L’elezione della Boldrini e di Grasso è emblematica. Sel partito ridotto ad una misera percentuale ha ottenuto il massimo con la carica di Presidente della Camera mentre chi poteva “aggiungersi” per dare la maggior rappresentatività alla presidenza di una delle due camere ha preferito astenersi e votare scheda bianca rendendo “inutile” il suo voto. E questo non è solo 5 Stelle, ma anche il gruppone di Monti, un Monti che pare intento a salire non in politica, ma in un “agone di bassa cucina” visto la “demenziale” richiesta di fare lui, ora Presidente del Consiglio, il Presidente del Senato. Scritto questo io credo che se Boldrini e Grasso rispondono a criteri di novità occorre anche dire che la loro elezione non apre a nessuna prospettiva politica. E di questo occorre tenerne conto. Dunque che si farà ora? Andremo a cercare ancora i voti dei “grillino”? cercheremo una alleanza con loro dopo che il “santone” non passa giorno a prenderci a pesci in faccia? E come la mettiamo col loro programma?, ma soprattutto pensiamo seriamente di “parlamentarizzare” la loro esperienza? Qualcuno oggi, tra i diversi commentatori, ha sottolineato come lo stesso processo che ha portato Boldrini e Grasso al vertice delle Istituzioni Parlamentari possa applicarsi anche alla Presidenza del Consiglio. Dunque c’è già chi immagina la rottamazione del vincitore delle elezioni ( se mi si passa il termine vincitore ) Bersani. Sarebbe il compimento del processo delle “novità”. Chi vince o quanto meno chi ottiene più voti non ha diritto di esercitare il ruolo perché è “vecchio” e appartiene alla “casta”. Devo dirti che sono particolarmente scettico in questo momento. La peggiore delle ipotesi è che Bersani non riesca nel suo intento e che si voti a giugno con lo stesso schema di gioco che non ci ha fatto vincere. La migliore delle ipotesi? Un governo del Presidente che faccia una serie di riforme e poi al voto. Ma qui si apre un problema. Chi lo sostiene un governo si fatto?
Scritto da roberto molinari il 18/3/2013 alle 14:20
Sia che Bersani o qualcun altro riesca a fare il governo a breve o lunga durata, sia che si vada presto alle urne una cosa è certa: serve una nuova legge elettorale! Ma quale legge elettorale?Ogni partito ha in mente una propria soluzione e con gli attuali equilibri di forze vedo difficile un accordo. I partiti sono consapevoli che con un peso elettorale del 30% non si può imporre niente a nessuno? O sono convinti che con qualche trucchetto si possa permettere ad un 30% di diventare maggioranza?
Scritto da Paolaccio il 18/3/2013 alle 14:42
Per @Franceschetto: è il Parlamento più giovane d’Europa ma non basta per renderci ottimisti. Che una giovane deputata di Grillo non abbia voluto stringere la mano alla Bindi è a dir poco sconvolgente. Le cronache raccontano che la Bindi sia rimasta impietrita, con la mano sospesa e il sorriso che a poco a poco si spegneva, mentre la grillina, con figlia in braccio, se ne andava dicendo ‘figurati se stringo la mano a te’. Nessuno vuole interferire nei dettami educativi che la neo-onorevole impartirà alla propria figlia, ma almeno il garbo istituzionale avrebbe dovuto evitarle questa indecenza. Oltre che il Parlamento più giovane, siamo anche quello più ‘rosa’: 1/3 dei parlamentari è donna. Peccato che le donne del Pd vi siano arrivate con una norma, a mio giudizio, forzata, ossia la doppia preferenza (uomo e donna) in occasione delle parlamentarie. Niente di più posticcio è stato fatto dal Pd negli ultimi anni.
Scritto da eg il 18/3/2013 alle 14:58
Se la coalizione di centrosinistra ha vinto le elezioni come sostiene Morelli non si capisce perche' a Bersani abbisognano i voti dei senatori della Lega, di Lista Civica e del m5s per formare un governo. E' indubbio che ci vuole un governo ma in una democrazia parlamentare questo puo' operare solo con la fiducia del parlamento. Sostengo che le elezioni potevano essere vinte senza difficolta' da un candidato non cosi' palesemente radicato nel vecchio PCI come Bersani e da una campagna elettorale piu' comunicativa e meno pilotata dal kombinat giovani turchi, SEL e FIOM CGIL. Si dira' questo e' il senno di poi ma ricordo agli esegeti di Bersani che il centro sinistra ha vinto solo con Prodi che certo non era delle stesse radici di Bersani.
Scritto da Flavio Argentesi il 18/3/2013 alle 15:51
Riflessione sulle elezioni ormai prossime (..questa volta lo avete fatto incazzare di brutto..). Riforma Fornero delle pensioni e riforma del mercato del lavoro...hanno prodotto guai ciclopici per alcune generazioni di italiani. Quello che si è incazzato tanto ora punterà si sull'IMU, ma sulle italiane/italiani over 45/50 (la gran maggioranza dell'elettorato). Con Grillo che è per il voto via web e pensa solo a quelli,ci...avviamo ad una epica legnata elettorale!
Scritto da Controcorrente il 18/3/2013 alle 16:29
@Larpi (13.21) - Bentornato sul blog. Abbiamo fatto politica insieme per molto tempo e tu sai che ti apprezzavo molto. Le scelte diverse (quando eravamo già nel Pd) non hanno diminuito la mia stima nel tuoi confronti. Detto questo, a differenza tua, penso che l’elezione dei due presidenti sia stata positiva considerata la loro personalità, le loro esperienze pubbliche, il contesto nel quale sono stati votati. Ma non c’è dubbio che dal punto di vista della formazione del governo non rappresentano la fuoriuscita dalla tremenda impasse politica. Piuttosto segnano l’impotenza del Parlamento a trovare una maggioranza perfino su un programma minimo di governo. Dal mio punto di vista Monti ha sbagliato molte mosse negli ultimi mesi e tuttavia starei attento prima di gettargli la croce addosso per il presente e per il futuro. Bersani lo ha capito benissimo ed è tornato discretamente a corteggiarlo. Vedo già Enrico Letta in azione. Purché Monti, che tuttavia non basta affatto, capisca che la discontinuità riguarda per una parte anche il suo stesso governo. Il pezzo di maggioranza che mancherebbe? L’incognita è totale. Come ho già detto all’entusiasta @Robinews mi pare arduo contare su un nucleo bastevole di Cinquestelle. Qui entra in gioco il Presidente della Repubblica.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/3/2013 alle 16:34
@Roberto Molinari (14.20) - Tu scrivi che “la peggiore delle ipotesi è che Bersani non riesca nel suo intento e che si voti a giugno con lo stesso schema di gioco che non ci ha fatto vincere”. Condivido totalmente. I disoccupati, i sotto occupati, le imprese, le famiglie in difficoltà prenderebbero i partiti a sassate. L’unica variante è che il bersaglio potrebbe essere perfino Grillo, ma non è che questo mi renda allegro. Di lui si può dire il male che si vuole ma la sua è un’opposizione, si radicale, ma comunque non violenta e incanalata nelle istituzioni. Ricordandoci di un certo passato è un fatto positivo di non poco conto. Il governo ci vuole e penso che ne avremo uno che durerà il tempo necessario per fare il minimo indispensabile. Da chi sarà formato al momento non lo sa nessuno. Se non che il Pd ne sarà la forza centrale e questo è perlomeno consolatorio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/3/2013 alle 16:39
Se si fosse voluto veram.il rinnovam.nel PD non si sarebbero dovuti garantire in 'quota segreteria' tanti della vecchia guardia, ma li si sarebbero dovuti mettere in ballottaggio insieme a tutti gli altri alle parlamentarie farsa,che pure hanno premiato quelli piu'graditi alle segr.prov. Se questo e'il rinnovamento! gli elettori hanno capito...e non ci hanno premiato.Competenza e responsabilita'le vedo anche in quei grillini che hanno votato Grasso e spero domani Rodota' a Pres.della Repubblica
Scritto da giovanni dotti il 18/3/2013 alle 17:31
@Flavio Argentesi. Non lo sostengo io:maggioranza assoluta alla Camera e relativa al Senato sono numeri non chiacchere;significa che con le giuste proposte(come quelle avanzate per i due presidenti delle Camere,per esempio)si può governare.C'è un punto che sarebbe opportuno chiarire con l'amico Argentesi:io sostengo Bersani perchè lo ritengo all'altezza del compito che gli ha assegnato il Partito a seguito delle primarie vinte con un margine che non lascia posto ai dubbi dei soliti noti.Argentesi non ha il coraggio di dire apertamente che con Renzi si poteva vincere:se ne è così sicuro perchè non lo scrive?Una domanda:essere radicati al vecchio PCI è un disonore?Di Napolitano ci si deve vergognare?
Scritto da Giuseppe Morelli il 18/3/2013 alle 17:48
@ Giuseppe Morelli. Alla sua domanda retorica rispondo: certamente no, non è affatto un disonore aver militato nel vecchio PCI che ha sempre mostrato fedeltà alla Costituzione della nostra Repubblica; (qualcuno ricorda "l'arco costituzionale)? Purtroppo una parte dell'elettorato la pensa diversamente. Riguardo all'ipotesi se con Renzi la partita sarebbe potuta finire in maniera diversa, il mio convincimento è sì. Ovviamente la mia rimane una semplice quanto confutabile opinione.
Scritto da Angelo Eberli il 18/3/2013 alle 18:14
@Giovanni Dotti. Come fa a dire che le primarie per i parlamentari hanno premiato quelli più vicini alla segreteria provinciale? Rossi è arrivato ultimissimo (solo 700 voti in tutta la provincia) ed era uno dei sostenitori della segreteria e il segretario provinciale Taricco non è riuscito a farsi eleggere consigliere regionale. Primarie limitate con molti difetti e fatte in fretta ma il consenso lo danno gli elettori non la segreteria provinciale.
Scritto da Iscritto Varese il 18/3/2013 alle 18:39
Solo per dire a @G.Morelli che l'aver militato in un grande partito come il PCI non solo non è stato disonorevole ma è un attestato d'onore, avendo il PCI contribuito alla Liberazione e poi alla Costruzione della Repubblica , sempre dalla parte del Lavoro, della Giustizia e della Democrazia,Un partito radicato nel popolo italiano, che ha amministrato regioni e città con capacità e dedizione,salvo qualche Penati furbetto,I socialisti,invece,hanno distrutto un glorioso partito,c'è differenza,
Scritto da BRUNO il 18/3/2013 alle 18:56
@Adamoli, condivido molto tue analisi fatte su @larpi, una precisazione su tua risposta a @roberto molinari, il mio primo intervento su questo post era di analisi di una realtà con la quale fare i conti e sulle POSSIBILITA' DI MOVIMENTO NELL'AZIONE DEL CSX in questa fase. Per me quindi non si tratta di ESSERE ENTUSIASTA di quanto ho prospettato ma bensi di una OPPORTUNITA' FORSE IRRIPETIBILE. ho appena finito di ascoltare Massimo Cacciari che in vario modo portava proprio sulle mie posizioni.
Scritto da robinews il 18/3/2013 alle 19:04
Ho letto che dovremmo trovare nel cammino di nostra vita Matteo Renzi come giuda del nostro paese. Per favore no, sarebbe una sciagura, una donna di media eta con una valida esperienza politica e stimata che non crei rotture all'intreno del PD, con il giusto tocco di femminilità non avrebbe rivali. Renzi si è bruciato. Uno che a due giorni dalle elezioni dic che sui sindacati sta con Monti, è evidente che è un elemento di rottura.
Scritto da maksim il 18/3/2013 alle 19:54
@Morelli. E' vero c'e' la maggioranza assoluta alla camera anche grazie alla legge elettorale e c'e' la maggioranza relativa al senato. Il m5s e' pero' il partito che ha preso piu' voti e il centrosinistra non ha una maggioranza al senato per votare la fiducia al governo. Siamo davanti al classico problema del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto ognuno puo' vederlo come vuole. Non ho menzionato Renzi perche' non mi sento di fare ipotesi su un mondo che non si e' realizzato. Vedremo cosa succedera' al prossimo giro che penso imminente. Essere radicati al vecchio PCI non e' un disonore ma fa perdere le elezioni. Giorgio Napolitano e' persona che stimo e che ho avuto l'onore di conoscere personalmente al tempo in cui era membro del PA ed io funzionario della CE.
Scritto da Flavio Argentesi il 18/3/2013 alle 20:30
Se non ci fosse stato Monti e i suoi tre milioni di voti, avrebbe vinto Berlusconi e la discussione sarebbe già conclusa. Non trattiamo il professore come se fosse un "indipendente di sinistra"; lui cerca (per la verità un po' maldestramente) di superare la storica contrapposizione destra-sinistra. La lotta politica è troppo radicale ma, proprio per ciò, è necessario riconoscere spazi di mediazione e di dialogo. Il P.D. ha tutto da guadagnare a non essere isolato.
Scritto da CMF il 18/3/2013 alle 20:35
E' un fatto che Scelta Civica avrebbe potuto al Senato aggiungersi al PDL.Non l'ha fatto.Un vecchio capitano in tempo di guerra diceva: "soldato che scappa oggi è buono per domani" Ed il PD ne tiene conto.Pollitique d'abord direbbero i francesi della soluzione trovata da Bersani per le Presidenze. E continui così. Dal Governo faccia al Parlamento quelle proposte urgenti che si aspetta il Paese. Se verranno respinte, questo sarà il miglior viatico per vincere pienamente le prossime elezioni.
Scritto da A.Vaghi il 18/3/2013 alle 20:41
Sono d'accordo! Lasciamo lavorare Bersani per il governo, ma noi iscritti al PD dobbiamo pensare al partito senza sprecare tempo! Continuo a chiedere un urgente e serio congresso per il bene del partito!
Scritto da Eugenio Maria Castilioni il 18/3/2013 alle 22:14
@A. Vaghi, lei vorrebbe vincere pienamente le prossime elezioni anticipate ancora con Bersani candidato?
Scritto da Rottamatrice ante litteram il 18/3/2013 alle 22:18
137 voti al Senato (con12/14 voti grillini) per Grasso. 327 Alla Camera per la Boldrini (ma non ce ne erano 340, siamo a 13 franchi tiratori?).Questi risultati si sono visti anche nel 2006, sappiamo come è andata a finire... Vorremmo non ripetere l'esperienza...
Scritto da La professoressa il 18/3/2013 alle 23:23
@Robinews. Sul numero dei deputati e dei senatori sottoscrivo le tue parole. E' un gruppone enorme e costosissimo che allunga solo le i tempi delle procedure. Metà sarebbero più che sufficienti.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 18/3/2013 alle 23:27
Sabato: Bersani 2, Berlusconi 0. (...fine primo tempo.) Un vecchio proverbio dice: "CHI VINCE PRIMA VINCE LA CACCA DELLA GALLINA, CHI VINCE DOPO...VINCE IL COCCO..." Attenzione alla troppa fretta...
Scritto da Grillo parlante il 18/3/2013 alle 23:37
@La professoressa (23.23) - Non mi nascondo affatto i problemi enormi legati alla formazione del governo ma non voglio crogiolarmi dentro le complicazioni. Sbaglio se dico che lei invece ci sguazza con un certo piacere?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/3/2013 alle 09:10
@Paolaccio (14.42) - Sulla legge elettorale e sulla struttura di governo metterò molto presto un post, forse oggi stesso. E' una materia per specialisti la definizione precisa delle norme ma il sistema elettorale in sé è l'argomento più politico che ci sia ed è bene discuterlo "dal basso".
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/3/2013 alle 09:18
condivido in parte l'analisi. in ogni caso, come militante di un partito, sono convinto e mi battrero per questo, che se fallisce Bersani ed una altra soluzione del Presidente Napolitano, non ci devono essere primarie: segnerebbero la fine del PD. L'unica soluzione è il Congresso! Calogero Frenda, segretario del circolo di Jerago
Scritto da calogero frenda il 20/3/2013 alle 09:50
Mi piacerebbe sapere se avete il coraggio di abolire i rimborsi elettorali, dimezzarvi lo stipendio e di rendicontare le spese, chiaramente questo riguarda anche gli altri partiti. Ma visto che voi siete la sinistra portatrice di valori e principi a favore delle classi più deboli non capisco perchè non vi è mai venuto in mente di ridurvi i costi della politica e dare così un esempio al paese. Potete mettere le più brave persone di questo per poter governare ma dovete soprattutto dimostrare.
Scritto da silvia il 21/3/2013 alle 00:12
@Silvia (00.12) - Hai ragione si è fatto troppo poco in questo campo. Mi pare che adesso si stia correndo ai ripari e spero che lo si faccia in modo serio e incisivo. Fra qualche settimana, dopo la formazione del governo, avremo in mano elementi di giudizio più seri e chiari.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/3/2013 alle 09:14
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