Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 16/4/2013 alle 09:10

  

Maggio 1992, l’anno del terribile scoppio di tangentopoli. Ero “grande elettore” in rappresentanza della Lombardia nell’elezione più convulsa e drammatica del Presidente della Repubblica.
Fu  eletto Oscar Luigi Scalfaro alla fine di sedici interminabili scrutini con i voti di Dc, Pds, Psi.
Due giorni prima era stato assassinato Giovanni Falcone nell’attentato dinamitardo di Capaci compiuto dalla mafia. Memorabile la tensione politica, l’angoscia stampata sui volti di tutti i leader, persino dell’imperturbabile Giulio Andreotti  e del serafico (all’apparenza) Arnaldo Forlani.
Nella Dc, divisa in correnti, molte riunioni plenarie dei grandi elettori (una volta si usava) e molte delle correnti. Una sera presi la parola in una di queste, forse l’unico dei  peones, e feci il nome di Giorgio Napolitano motivandolo brevemente: “migliorista” del Pci, leader autorevole, uomo delle istituzioni, ci avrebbe traghettato nel nuovo sistema politico che intravvedevo sul punto di nascere. Fui accolto gelidamente.
Mino Martinazzoli, per una volta quasi divertito: “Non ti sarai mica stupito? Parlare qui di nuovo sistema è come parlare di corda in caso dell’impiccato, ricordatelo”.
Ho sempre stimato Giorgio Napolitano. Contento quando diventò Presidente dopo Ciampi nel 2006. Entusiasta per come ha difeso l’unità nazionale. Soddisfatto per il modo con cui ha interpretato la sua funzione. Alcuni critici affermano che è andato oltre le prerogative costituzionali con la “smania” dell’interventismo politico e dei governi del Presidente, obiettivo riuscito nel 2001 con Mario Monti e fallito dopo le elezioni del 24 febbraio scorso.
In realtà, aveva cominciato Scalfaro con i governi del Presidente:  Giuliano Amato (1992), Carlo Azeglio Ciampi (1993), Lamberto Dini (1995). Allora andavano bene perché spostavano l’asse a sinistra ma oggi non più perché andrebbero (?) nell’altra direzione?
Chi lo critica non ha colto l’evoluzione del ruolo del Quirinale nei  due ultimi decenni  quando il Presidente, nelle frequenti  emergenze  causate dai conflitti politici acuti e insanabili, assume un ruolo propulsivo rispetto al governo del Paese. Funzione sempre più simile di fatto al Presidente francese nel modello semi-presidenziale che al semplice “garante e custode della Costituzione”.
E’ con questo angolo visuale che si coglie la straordinaria azione di Giorgio Napolitano che pur con  le sue stigmate politiche ha saputo assurgere, come qualche suo predecessore, a punto di riferimento della comunità nazionale.
 

Commenti dei lettori: 53 commenti -
Napolitano troppo politico. Avrebbe dovuto fare il garante dell'unità nazionale e l'arbitro dei conflitti di potere. Invece è stato giocatore in campo.
Scritto da Ambrogio L. il 16/4/2013 alle 10:14
Nessun dubbio, Napolitano è stato un eccellente Presidente, uno dei migliori in assoluto.
Scritto da Giorgio S. il 16/4/2013 alle 10:38
Grazie a Napolitano ‘l’Italia è divenuta una Repubblica a presidenzialismo preteritenzionale’. Così ha scritto ieri Ilvo Diamanti su Repubblica. Esatto, questo merito a Napolitano andrebbe riconosciuto. Non condivido quando Adamoli scrive: ‘Allora andavano bene perché spostavano l’asse a sinistra ma oggi non più perché andrebbero (?) nell’altra direzione?’. Posta così, la questione sembrerebbe non rendere giustizia alla ragionevolezza e profondità di pensiero dei detrattori di Napolitano. Ieri sera la Gruber ha interpellato Gino Strada (che non ritengo sia la figura idonea per ricoprire il ruolo di PdR) sulla sua ipotetica candidatura al Colle avanzata dai grillini e dalla rete. Strada, come è normale, si è schermito con una certa ritrosia, facendo in tempo però a dichiarare che lui non sarebbe il Presidente di tutti, e ad elencare via via le categorie che non avrebbe rappresentato. Napolitano, invece, è stato il Presidente di tutti. Il Presidente di troppi. La pagina più nera, quella sulle intercettazioni Colle-Mancino.
Scritto da eg il 16/4/2013 alle 10:41
Fuori onda. In questi mesi ho capito che: 1. Renzi è migliore dei suoi renziani; 2. Renzi è meno furbo dei suoi renziani. Domanda a Renzi: ma perché non adotti il metodo dei tuoi renziani diffusi sul territorio? Zitti zitti, sguiscianti come delle anguille, visibilità mediatica e invisibilità politica, sudore zero, pathos non pervenuto, buona presenza e quel pizzico di snobismo verso il pueblo, quel pizzico che non guasta mai? Matteo, sei teso da quando Barca ha dichiarato di esistere, ma stai tranquillo, non è detto che costituisca una minaccia per te, potrebbe essere il tuo complemento. Fermo restando che qualche tuo finanziatore (Ghisolfi, Serra) continua a essere ingombrante. Anche Fresco. Mancava Marchionne!
Scritto da eg il 16/4/2013 alle 10:45
Condivido nella sostenza la stima di Napolitano che Adamoli riassume molto bene. Altrettanto condivisibile (non lo sapevo),...forse ancor di più la sua proposta di Napolitano nel 1992, in piena crisi di prima Repubblica, il comunista migliorista di scuola amendoliana napoletana sarebbe stato più abile ed adatto a parlare all' Italia in cambiamento. Peccato che il risultato allora sia stato il PEGGIORE PRESIDENTE dell'Italia repubblicana...quello Scalfaro,...mai abbastanza dimenticato.
Scritto da La professoressa. il 16/4/2013 alle 10:51
Visto che fin dal 1992 avevi dimostrato con Napolitano di non avere pregiudiziali verso gli ex comunisti perché ieri rispondendo mi pare a @A. Vaghi hai detto che Anna Finocchiaro - oltre a Marini - non era e non è tra i tuoi favoriti essendo tra l'altro una donna?
Scritto da Iscritto Varese il 16/4/2013 alle 10:53
carissimo Giuseppe, ho già scritto che nella causa di santificazione di Napolitano porterei testimonianze contrarie, Le mie sono ovviamente eagerazioni perchè onestamente molte tue osservazioni sono degne di considerazione.Mi preme però ragionare sui "risultati e bilanci" concreti in questi giorni di fine mandato.Sicuramente sarebbe ingiusto mettere addosso al solo Napolitano la croce della crisi generale, MA ANCHE LUI HA LE SUE RESPONSABILITA' perchè lui non era semplice spettatore come noi.
Scritto da robinews il 16/4/2013 alle 10:55
@La professoressa (10.51) - L’episodio di quando feci il nome di Giorgio Napolitano nel 1992 l’ho ricordato anche nel libro “Cuore e Regione”. Se mi mandi l’indirizzo postale te lo invio. Ne ho ancora qualche copia.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/4/2013 alle 11:15
@Iscritto Varese (10.53) - I due nomi di Franco Marini e Anna Finocchiaro non sono tra i miei preferiti perché non hanno riconoscibilità internazionale, il che conta molto. Nel caso di Finocchiaro non certo perché ha fatto la spesa all’Ichea con gli uomini della scorta che le spingevano il carrello, come ha detto Renzi inopportunamente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/4/2013 alle 11:19
@Napolitano (10.55) - Nessuna santificazione di Napolitano ma il riconoscimento di un’azione svolta pensando all’interesse della nazione (uso questo termine sempre più spesso). Da parte del Pd era venerato (un eccesso) fino a qualche tempo fa. Ora è quasi un reprobo secondo molti perché non ha dato l’incarico pieno a Bersani: un atteggiamento che non condivido, anzi, dal quale mi sento lontano.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/4/2013 alle 11:22
finalmente il gran ballo del "dopo" è iniziato sul serio. il M5S dice GABANELLI, con una impressionante chiarezza, tutti gli altri a discutere di nascosto magari per arrivare alla fine ad Amato.Se il CSX non saprà difendere l'unica vera candidature all'altezza della necessità (PRODI) senza essere invischiato nella rete di una falsa unità nazionale, l'idea della GABANELLI diventerà GIGANTESCA AGLI OCCHI DEGLI ITALIANI fino al compimento finale della rivoluzione civile e democratica in atto.
Scritto da robinews il 16/4/2013 alle 11:39
Mi permetto una previsione sulla corsa al Quirinale che sara' smentita dai fatti. I concorrenti reali sembrano essere solo due: Amato e Prodi. Il primo espressione delle massonerie di filiera anglosassone e gradito a Berlusconi e Bersani e' decisamente il favorito. Il secondo espressione delle massonerie centro-europee ed euro-unioniste gradito a Renzi e Grillo e' in corsa ma con poche possibilita' di successo. Il favorito come presidente sara' al servizio di Bersani e Berlusconi e appoggiera' il piano di "scilipotizzazione del m5s" di Bersani. L'altro molto piu' autonomo e' sicuramente un serio pericolo sia per Bersani che per Berlusconi. Vincera' Amato.
Scritto da Flavio Argentesi il 16/4/2013 alle 11:51
Condivido il post. Sempre di più sei un punto di riferimento per me e anche per altri ex Ds. Te lo ripeto: non mollare il blog.
Scritto da Lettrice affazionata il 16/4/2013 alle 12:01
Per @Robinews (11,39): dalle mie parti direbbero (anche in dialetto): ‘Bersani ha fatto tutto questo ruzzo qui per arrivare ad Amato?’ Linguaggio poco istituzionale, è vero, ma chiarissimo. Se i ‘giochi’ si chiudessero su Amato, il craxiano sopravissuto alla Prima Repubblica, sarebbe una bella sconfitta. Il famoso ‘nome per il cambiamento’ … Gabanelli e Amato, due simboli agli antipodi, segno della sempre più crescente frattura fra la gente e i suoi rappresentanti politici. Sono contenta per il risultato della Gabanelli, la quale, avendo il senso del proprio limite, si è definita lusingata ma non interessata a ricoprire tale carica. E’ una professionista coraggiosa, che si espone fin troppo. Ma chi glielo fa fare? Ne val la pena?
Scritto da eg il 16/4/2013 alle 12:40
I giornali si soffermano sulla solitudine dei Presidenti della repubblica. Per Napolitano mi dispiace che sia stato lasciato solo in questi mesi dal Pd che è il suo partito.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 16/4/2013 alle 12:47
@il M5S, con la proposta della Gabanelli, ha messo le basi per stravincere le elezioni amministrative dal Friuli fino a Roma (altro che perdere consensi), il cIngischiare del CSX sul Presidente scelto insieme al PDL rischia di aggravarne la sua la crisi, SOLO UNA ROTTURA FRONTALE SENZA SE E SENZA MA CON QUESTA DESTRA A PARTIRE DALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA POTRA' SALVARLO NELL'IMMEDIATO E PIU' ANCORA IN PROSPETTIVA. Dio ci liberi dal pericolo di eleggere Amato con i voti di PD e PDL.
Scritto da ROBINEWS il 16/4/2013 alle 12:47
Accetto scommesse: il prossimo presidente della Repubblica sarà Giuliano Amato. Per rappresentare l'unità della nazione chi meglio di uno che ha 75 anni e nella vita è stato ogni cosa: giurista, professore, consulente delle banche, presidente della Treccani, ministro, premier, ex socialista, ex ulivista, ex "democratico". L’italiano perfetto, anzi, meglio, il perfetto italiano.
Scritto da Larpi il 16/4/2013 alle 12:50
BILANCI: crisi e credibilità delle istituzionie e cittadini; crisi e credibilità della politica e cittadini; crisi economica e sociale; livelli di corruzione e immoralità generalizzata; SIAMO O NON SIAMO AI LIVELLI PIU' GRAVI DELLA STORIA DELLA REPUBBLICA? se mi sbaglio il futuro sarà radioso per il PD-PDL se invece ho qualche ragione, l'unica possibilità di salvezza per il CSX è la rottura totale e frontale con il CDX avendo una visione "ALTERNATIVA" di breve-media e lunga durata.
Scritto da robinews il 16/4/2013 alle 12:55
@Robinews: ...poi ci si domanda il perchè il PD perde consensi... Le opinioni, le proposte, le invettive, i partiti presi...spegano la perdita di consensi. Sempre ad inseguire l'ultimo venuto, il più irrituale, il più alla moda,(M5S), il più incazzuto, il meno adatto. Sempre a rompere, a dividere a scindere l'atomo tra chi è più o meno "di sinistra" e "contro":Così si va in Venezuela,...non in Italia. Con il tuo PD Berlusconi gl' italiani se lo terranno fino a 100 anni.
Scritto da La professoressa. il 16/4/2013 alle 13:20
Le critiche vanno accettate ma quelle di Renzi sono missili contro il suo partito. Fuori tempo e fuori luogo. Beppe Fioroni (l'Unità 16/4) ne rileva una logica cartesiana nell'essere contro le figure del PD "Demolisco dunque sono". Renzi non applica ai Democratici quel rispetto che ha invocato a beneficio di Berlusconi. Un approccio irrazionale. Non corretta anche l'argomentazione religiosa a sostegno della rottamazione di Marini. Perché inadatto se rappresenta anche la comunità dei fedeli ?
Scritto da A. Vaghi il 16/4/2013 alle 13:42
Totalmente d'accordo con te Giuseppe. Napolitano è stato un grande Presidente in una Italia devastata da tante ipocrisie e tanti problemi.
Scritto da roberto molinari il 16/4/2013 alle 14:12
cara @la professoressa, ma di quale "mio PD parli"? temo che forse non sono stato chiaro o che non mi hai capito. Io dico o il PD va allo scontro frontale totale con il PDL (nel senso anche del berlusconismo) o altrimenti è senza futuro. E credimi SENZA FUTURO E' ANCHE BERLUSCONI (altro che altri 100 anni ancora). il "CAMBIAMENTO" è già iniziato e nulla potrà fermarlo, CHIUNQUE CERCHERA' DI BLOCCARLO SARA' TRAVOLTO SIA CHE SI CHIAMI VECCHIO CSX O CHE SI CHIAMI BERLUSCONI.
Scritto da ROBINEWS il 16/4/2013 alle 14:40
I "governi del Presidente" sono - e saranno - manifestazione della patologia della democrazia italiana. L'incapacità dei partiti politici di gestire la res publica e le conseguenti crisi ricorrenti, spingono i Presidenti della Repubblica all'estremo confine del loro ruolo. Per decenni la malattia dell'Italia è stata mascherata dall'Alleanza atlantica, poi dalla speranza nell'Europa unita. La precarietà dell'Europa esaspera la crisi italiana.
Scritto da ulderico monti il 16/4/2013 alle 15:00
ATTENZIONE, SUPER ALLARME ROSSO, entriamo nei giorni più a rischio "terrorismo anti cambiamento". La storia della nostro paese ha conosciuto "troppe fasi terroristiche" per cercare di condizionare il potere politico-istituzionale e la democarzia. Il clima attuale di concreta possibilità di cambiamento si presta bene all'ennesimo tentativo di forze occulte per paura di perdere posizioni di potere. Nei prossimi giorni assisteremo all'ennesima emergenza per impedire il cambiamento? spero di no!!
Scritto da robinews il 16/4/2013 alle 15:08
Non e' facile capire per i non addetti ai lavori la virulenza delle reazioni nel PD all'affondamento delle candidature di Anna Finocchiaro e Franco Marini messo in atto da Matteo Renzi. Isterica la reazione dei diretti interessati alle osservazioni (direi del tutto fattuali) di Renzi con l'uso dell'insulto "miserabile" da parte di una Finocchiaro ormai fuori controllo. A Renzi queste vecchie volpi avevano indirizzato ben altri insulti nel passato. Al di la della storia con documentazione fotografica dell'IKEA la Finocchiaro e' oggettivamente improponibile ma per ben altro. Ci possiamo permettere di aver un capo dello stato come Anna Finicchiaro che ha il marito a giudizio per "abuso d'ufficio e truffa aggravata"? Il siluro di Renzi ha pero' motivazioni ben piu' strategiche in quanto diretto a Bersani e al famigerato "tortellino magico" che gli sta' intorno. Si racconta che gli strateghi del "tortellino magico" avessero in piano di eleggere con un accordo non palese con Berlusconi Franco Marini alla quarta votazione. In questo piano Anna Finocchiaro sarebbe stato il candidato di bandiera per le prime tre votazioni (per tenere compatte le fila del partito) e poi alla quarta i voti del PD, dei montiani, degli associati inclusa la Lega si sarebbero diretti sul nome di Franco Marini gradito a Berlusconi. La mossa di Renzi (penso concordata con D'Alema) affonda i disegni del "tortellino magico" e riapre i giochi rimettendo in partita Amato, Prodi e forse lo stesso D'Alema. Per i bersaniani e' un duro colpo perche' tra questi candidati solo Amato e D'Alema potrebbero essere graditi al Pdl e nessuno dei due sembra dare garanzie certe al piano bersaniano di "scilipotizzazione" del m5s. Per Renzi Amato non e' il massimo ma e' sicuramente meglio di Marini.
Scritto da Flavio Argentesi il 16/4/2013 alle 15:15
Napolitano: un politico di parte che ha saputo essere equilibrato, decisivo nei molti momenti critici dell'Italia e ricco di alto senso dello Stato. Un uomo che rimarrà come esempio per tutti, anche per il suo grande profilo etico-morale.
Scritto da Ravani il 16/4/2013 alle 15:22
Rieccomi,dopo un'assenza per aggiornamento professionale.Sono accadute parecchie cose,fuori dai nostri confini.Ho letto i post di Giuseppe ed i vostri commenti.Nonostante il periodo confuso ed i giorni politici che sembrano "l'eterno ritorno dell'uguale", mantenete la passione, che pare rinforzarsi.Applausi!:-) Ho sentito alcuni lamentarsi di Napolitano. Dicono che ha aiutato la destra a restare a galla. Pensano che il presidente debba lavorare per una parte politica? Si. Ma solo se è la loro.
Scritto da FrancescoG. il 16/4/2013 alle 15:29
@Robinews. Ma che cavolo dici? Datti una calmata che è meglio.
Scritto da Vittorio il 16/4/2013 alle 15:49
@ Robinews. "Il tuo PD" è quello che teme il vero rinnovamento, quello che ha in odio Renzi e la politica che sa di nuovo,quello che è invidioso del movimentismo di M5S e non ne può più di potersi misurare con questi "innovatori" nella ricerca del''idea più balzana, del candidato più antagonista, della proposta politica...popolare e rivoluzionaria (??). Lo scontro frontale? Ma fammi il piacere.pensa ai problemi veri della gente,non siamo ai video giochi, c'è da fare il Presidente ed il Governo.
Scritto da La professoressa. il 16/4/2013 alle 16:07
@Francesco G., sono totalmente d'accordo che un presidente della Repubblica, specie nel nostro ordinamento costituzionale e istituzionale NON DEBBA ESSERE UN ARBITRO DI PARTE, personalmente non mi lamento perchè non favorisce la mia parte politica MA CRITICO PROFONDAMENTE LA SUA VOLONTA' DI IMPORRE O FAVORIRE I "SUOI" GOVERNI DI LARGHI INTESE A PARTIRE DA QUELLO DI MONTI O AL TENTATIVO ANCORA IN CORSO DI "REIMPORRE" ANCORA LE LARGHE INTESE (PD-PDL) DOPO L'ENORME DISASTRO DEL "VENTENNIO"
Scritto da ROBINEWS il 16/4/2013 alle 16:50
@Robinews. Le critiche nel merito sono belle, interessanti. Aiutano a pensare ed a ragionare. Quelle delle persone a cui mi riferisco, invece, sono legate ad un modo di vedere la Presidenza della Repubblica in maniera distorta, e mi sembra siamo d'accordo, rispetto a quello che oggi è. Un Hollande, un Obama, lavorano anche e con la loro parte politica. Un presidente italiano dirige il traffico. E, come l'arbitro, fa vita grama. A volte solitario, nelle istituzioni. Chunque sia. No? :-) Saluto.
Scritto da FrancescoG. il 16/4/2013 alle 17:12
Napolitano dopo le ultime elezioni non poteva non tenere presente la volontà della coalizione di maggioranza. Invece è andato per la sua strada. In questo senso ha sbagliato ed è stato arrogante.
Scritto da Dino il 16/4/2013 alle 17:31
@la professoressa, @Vittorio, paura del cambiamento rivoluzionario? @la professoressa, ma chi dovrebbe pensare ai problemi veri della gente, quelli che hanno portato il paese in queste condizioni?? per me, anche se non ora e subito MA AL PIU' PRESTO, E' L'INCONTRO E L'AZIONE TRA CSX E M5S. Qui sta la salvezza dell'italia e della gente che soffre perchè gli è stata rubata anche la speranza del futuro. PS. non ho PREGIUDIZI contro Renzi, ma anche volendo non posso impedirgli il suicidio politico.
Scritto da robinews il 16/4/2013 alle 17:37
coraggio Bersani, coraggio PD, questa sera al Capranica, all'assemblea dei grandi elettori SCEGLIETE senza se e senza ma l'alleanza strategica con M5S e non perdete tempo sulla illusione delle larghe intese col cavaliere. Fate come Berlusconi che senza schifarsi, all'inizio degli anni 90, ha scelto l'alleanza con la Lega e il MSI per conquistare l'egemonia su 20 anni della vita politica economica e sociale del paese.Se lo farete L'italia del futuro ve ne sarà grata in eterno.
Scritto da robinews il 16/4/2013 alle 18:01
Concordo sul fatto che il futuro Presidente della Repubblica debba essere“punto di riferimento della comunità nazionale” e debba garantire “riconoscibilità internazionale”. Per questo motivo ritengo che tutti i nomi fatti finora non vadano bene. Finocchiaro, D’Alema e Marini da questo punto di vista sono improponibili. Anche la figura di Prodi appartiene troppo al ciclo politico che ancora oggi condiziona le vicende politiche italiane. Su Amato concordo pienamente con il giudizio di @eg (12.40). Negative, a mio parere, anche candidature come quella della Bonino. Non prendo neanche in considerazione i vari Strada, Gabanelli, Fo, ecc. Il profilo giusto era quello di Mario Monti, ma si è bruciato. Mi auguro che nei prossimi giorni emerga qualche novità. In fondo gli italiani sono 60,8 milioni…:-) P.S: Ma a @Robinews, che a me è simpatico, di recente hanno regalato un tablet o uno smartphone? :-)
Scritto da Leonardo C. il 16/4/2013 alle 18:35
Sono contro il governo Pd-5 Stelle ma chi blatera a favore dovrebbe prendersela con Grillo. Il loro fervore pseudo rivoluzionario scontrandosi con il no irremovibile di M5S è risibile.
Scritto da Nicola il 16/4/2013 alle 18:58
Che casino! Lo so, non si deve dire, ma non trovo parole altrettanto efficaci. Dunque, che casino! e che vergogna...la Repubblica sommersa dal ridicolo. E tra un paio di settimane ci sorbiremo la solita, vieta retorica sulla Resistenza. La Resistenza manipolata tradita vilipesa proprio da questa indegna sinistra senza ideali, ma dedita ad abbietti mercati. Nemici della Patria.
Scritto da ulderico monti il 16/4/2013 alle 19:37
Adamoli, giustificalo finché vuoi ma Napolitano è stato arrogante negli ultimi tempi.
Scritto da Un Pd Malnate il 16/4/2013 alle 19:50
Vorrei ricordare ai severi (e novelli) censori di Napolitano che il governo Monti era nato tra gli osanna del Pd e che nella storia italiana i governi del Presidente sono stati tanti. Il governo Pella (Luigi Einaudi); Il governo Tambroni (Giovanni Gronchi); i governi Ciampi e Dini (Oscar Luigi Scalfaro) e altri che non hanno ottenuto la fiducia del Parlamento. Voglio anche sottolineare che il capo dello Stato nell’affidare l’incarico per formare il governo non è un esecutore della volontà del partito che ha più seggi se non ha anche la maggioranza nelle due Camere. In questo quadro è arrogante il partito che vuole imporre la sua volontà non avendone titolo, non il capo dello Stato che ha a cuore la governabilità più certa (o meno incerta) possibile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/4/2013 alle 20:33
Anche noi oggi a scuola abbiamo fatto il toto presidente. E' stato come con le figurine dei calciatori (Panini), è uscito di tutto. Da Totti a Trapattoni, non è mancato Berlusconi (presidente del Milan) e la Pellegrini, che è più carina della Gabbanelli. Ho poi spiegato ai miei allievi che i candidati devono avere almeno 50 anni. Hanno compattato sul Trap. Almeno loro sanno far sintesi. Ho stilato un verbale che invierò a Bersani. Questa è fattiva collaborazione!
Scritto da La professoressa il 16/4/2013 alle 21:07
Vedo che il dibattito verte su nomi vecchi e decotti che non accennano minimamente ad alcun cambiamento sostanziale.Solo gli ultimi due proposti dal M.5S.mi sembrano indicare una vera volontà di rinnovamento.Se il PD si adagerà su candidati graditi al caimano e non al 5S .fallirà ogni possibilità di rigenerazione della politica italiana e ne pagherà care le conseguenze. Personalm.vedrei favorevolm.Stefano Rodotà alla Presidenza della Repubblica,uomo probo ed equilibrato,costituzionalista insigne
Scritto da giovanni dotti il 16/4/2013 alle 21:08
Considero Napolitano uno dei miglior presidenti della nostra Repubblica. Non è onesto prendersela con il Capo dello Stato perché non ha considerato possibile (aggiungo a ragione) l'illusione governativa di Bersani che, senza una maggioranza costituita, voleva mendicarla in Parlamento. Il tutto dopo essere stato umiliato nella vergognosa ordalia in streaming diretta dalla Grillo S.p.A. e coordinata dai cittadini dell'avanspettacolo politico Pisolo Crimi e Mortisia Lombardi.
Scritto da Sic Est il 16/4/2013 alle 21:27
(Fuori tema). Ho letto il documento di Fabrizio Barca. Interessante il tema della centralità del cambiamento dell’attuale forma partito, stimolante l’idea di una mobilitazione cognitiva. Un po’ discutibile, invece, dal punto di vista della comunicazione, la scelta di affidare ad un documento di 49 pagine, in stile tesi congressuale d’altri tempi, il proprio ingresso nella scena politica, a maggior ragione in un momento così sbilanciato sulle vicende istituzionali come quello di questi giorni. Comunque, staremo a vedere quali sviluppi avrà, se ne avrà.
Scritto da Leonardo C. il 16/4/2013 alle 21:59
numeri impietosi: oggi sono andato a rivedere i risultati elettorali dopo 50 giorni. facciamo insieme un gioco della verita dei numeri? dati italia+estero PD 8.832.615 (Bersani) M5S 8.784.499 (Grillo) PDL 7.478.796 (Berlusconi) E c'è ancora chi ha paura di Berlusconi? Certo, chi ha il potere dei media riesce anche a far credere che i "sondaggi" dicono che è il primo e aggiunge che l'unica unità nazionale si fa con lui. E gli 8.784.499 elettori del M5S sono da buttare nel cesso??
Scritto da robinews il 16/4/2013 alle 22:12
@Leonardo C. ha fatto una considerazione che condivido. Il presidente giusto sarebbe stato Mario Monti. Peccato che si sia bruciato con la sua "salita" in politica. Davvero un peccato.
Scritto da Elisabetta C. il 16/4/2013 alle 23:28
Caro Partito Democratico, "qui si parrà la tua nobilitate" direbbe Dante. Vedremo da che parte stai,col vecchio(lo zombie del caimano e le cariatidi della vecchia sinistra) o col nuovo che prepotentem. avanza. La scelta del candidato alla Presidenza della Repubblica sarà determinante per capire tante cose,sopratutto se c'è veramente la VOLONTA' DEL CAMBIAMENTO. @Robinnews ha ragione,basta guardare i numeri usciti dalle ultime elezioni per capire.Gli Italiani l'hanno capita, speriamo anche il PD.
Scritto da giovanni dotti il 17/4/2013 alle 08:33
@ Leonardo C. Condivido le tue osservazioni e la sfumata ipotesi Monti. @ Giuseppe Adamoli. Il cambio di opinione su Napolitano, da parte di alcune persone con cui ho parlato direttamente, mi ha colpito. Come se fossero stati "traditi da uno di noi". Rinnovano l'impressione che la Politica sia pensata come il mantenimento di cariche o posizioni. Purtroppo. Giusto ricordare che il governo Monti (non il primo di "transizione"), di fatto, nacque con l'apporto di chi i deputati li aveva. Un saluto.
Scritto da FrancescoG. il 17/4/2013 alle 09:03
Idee buone che troveranno difficoltà ad affermarsi in questo bailamme politico. Non sono ottimista ed è brutto essendo giovane.
Scritto da Elena il 17/4/2013 alle 09:44
Se Bersani si accorda col PDL per Amato o D'Alema alla presidenza della Repubblica dirò addio al Partito Democratico.
Scritto da Paolaccio il 17/4/2013 alle 09:48
Sopravvivere all'opinione pubblica Italiana e' molto difficile. Credo che sia importante dare a ciascuno il suo. Napolitano e' stato un presidente bravissimo e di esempio per tutti. E' uno dei pochissimi leader della tradizione comunista che unisce e non divide. Il governo Monti (e M. non veniva dalla sinistra) ' stato un colpo di genio...poi spettava agli altri fare meglio. Bravo Adamoli che l'aveva notato e che l'aveva detto con coraggio nelle sede appropriate, mica in piazza (televisione)
Scritto da Andreus il 17/4/2013 alle 10:01
@Andreus (10.01) - Tu conosci l'Unione Europea con i suoi pregi e i suoi difetti e il tuo riconoscimento mi fa molto piacere. @FrancescoG. (09.03) - La tua sensazione è anche la mia. Molti non capiscono che al Presidente non puoi chiedere di cambiare la sua cultura politica ma lui deve necessariamente dimenticare l'interesse delle sue vecchie solidarietà di partito. Metterò tra poco un breve post su questo tema.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/4/2013 alle 10:37
Bella la foto. Non mi ricordavo ci fosse questo passaggio in Cuore e Regione, l'ho letto a suo tempo, quando avevo assistito, insieme a F. che conosciamo entrambi, alla sua presentazione a Milano. Napolitano è figlio dei nostri tempi, ha fatto il possibile nella situazione datagli. Sul totonomi, a me andrebbe benissimo il “cattolico adulto” Romano Prodi.
Scritto da V.R. il 17/4/2013 alle 10:41
Caro @Leonardo, a @Robinews avranno regalato un tablet ma alla @professoressa cos’hanno regalato? Al mattino sul blog, all’ora di pranzo sul blog, al pomeriggio sul blog e alla sera sul blog a raccontare che cosa ha fatto durante la giornata con i suoi alunni, i quali, per chiamare Trapattoni “il Trap” mi sa che hanno la nostra età e tutt’al più potrebbero frequentare le 150 serali (se ci fossero ancora). Ci si lamenta dei professori di sinistra ma questa professoressa non lo è nemmeno. Cosa dobbiamo pensare? Che la scuola sia allo sfascio? Dell’urgenza educativa delle giovani generazioni ne parla soltanto una certa area politica, in particolare quella ciellina, per via dei contributi alle scuole paritarie. Su questa materia il centrosinistra è lacunoso, dobbiamo ammetterlo. @professoressa, non si irriti, si scrive Gabanelli con una b sola.
Scritto da V.R. il 17/4/2013 alle 10:59
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)