Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 20/4/2013 alle 18:51

  
“Giorgio Napolitano, il Presidente”, intitolavo qualche giorno, ma guardavo al suo settennato concluso invece che ad una fase transitoria con lui ancora protagonista.
Speravo ardentemente di non dover più pensare o scrivere: “Meno male che Napolitano c’è”, come tante volte in passato. Non c’è proprio nulla da celebrare.
L’Italia non ha bisogno di salvatori della patria, di monumenti nazionali, di personalità sacrali. Avrebbe bisogno di tanta normalità, di leader riconosciuti che la politica non possiede. Che il mio partito, salvato all’ultimo istante da una peggiore debacle, non possiede.
Starei molto ma molto cauto, in questa situazione, a profetizzare il successo di Matteo Renzi. Costruire sulle macerie è estremamente arduo e lui deve crescere tanto.
Non mi consola il fatto che forse abbiamo un piede dentro una forma di governo presidenziale che da qualche tempo mi ha conquistato. Questo obiettivo semmai deve essere deliberato dal Parlamento dopo un dibattito vero nel Paese, con una complessa riforma costituzionale e con il presidente votato dagli italiani.
Quando è il portato di un Parlamento impotente ed esausto, che per la prima volta nella sua storia non è in grado di eleggere il capo dello Stato, può risultare un fattore di opacità e di debolezza.
Ora una preghiera al Pd. Dialoghi con il Presidente, costruttivamente e non passivamente. Se non gli vanno le sue scelte glielo faccia sapere prima e non dopo. Salviamo la dignità politica e istituzionale che ci è rimasta.

 
Commenti dei lettori: 116 commenti -
Oltre al Paese, chi esce sconfitto da questa vicenda è il nostro partito, inutile girarci in giro. Gli elettori ci puniranno. Gli ultimi errori commessi sono imperdonabili!!!!!!!
Scritto da Pdvarese il 20/4/2013 alle 19:01
Pienamente d'accordo. Spero che ora si cominci a ragionare in termini di politica costruttiva per il Paese e non per il mantenimento della casta. Per Grillo spero che sia la prima di una lunga serie di sconfitte.
Scritto da Sic Est il 20/4/2013 alle 19:16
Mamma mia come sei tempestivo. Spero solo che il Pd ce la faccia ad uscire indenne da questa brutta avventura
Scritto da Lettrice affezionata il 20/4/2013 alle 19:20
Mi auguro che ti ascoltino. Perdere il patrimonio del Pd sarebbe da matti.
Scritto da Elisabetta C. il 20/4/2013 alle 19:41
@Adamoli, nella storia europea ci sono due precedenti di "Rielezione del presidente, in Germania prima del nazismo e in francia con De Goulle. Nel primo caso andò malissimo nel secondo ando meno male. Ora tocca a noi, se il palazzo si chiudera in se stesso restando prigioniero delle pulsioni Berlusconiane andrà malissimo anche a noi, se si saprà cogliere l'occasione per dare risposte concrete alle domande del paese andrà meno peggio. @sic est, prima sconfitta di Grillo? chi si accontenta gode!!
Scritto da robinews il 20/4/2013 alle 19:48
i tempi stringono e l'ora delle scelte è arrivata inesorabile. Marini è stato affondato perchè doveva fare il governo con il PDL; Prodi è stato affondato perchè alternativo a Berlusconi. La questione che si pone non è Renzi o Barca o il loro modo di muoversi come elefanti in una cristalleria (ridotta in macerie). Pensare di restare così come è oggi e cioè essere tutto e il contrario di tutto non è più possibile. Bisogna molto semplicemente prepararsi a vivere questa sceltà con più serenità.
Scritto da robinews il 20/4/2013 alle 20:00
Viva Napolitano e abbasso Rodotà che non ha sentito la necessità di ritirarsi all'annuncio della discesa in campo del Presidente uscente. Ha anche aspettato troppo a stigmatizzare la marcia su Roma di Grillo. Ci siamo salvati da un vecchio laicista sfegatato che concepisce uno stato agnostico e invoca l'abolizione del diritto di obiezione di coscienza ai medici non abortisti ! Ecco perché NO' a RODOTA' da parte mia.
Scritto da L.V.. il 20/4/2013 alle 20:03
Bersani e il Pd hanno resuscitato Berlusconi. Dovrebbero vergognarsi
Scritto da Dino il 20/4/2013 alle 20:04
Un capolavoro di Berlusconi nell'insipienza non solo di Bersani ma di tutto il centrosinistra.
Scritto da Vittorio il 20/4/2013 alle 20:07
Repubblica monarchica: una bella contraddizione moderna. Comunque evviva Napolitano.
Scritto da Un malnatese il 20/4/2013 alle 20:28
L'ho scritto questa mattina, la soluzione Napolitano è una toppa per tirare a campare. Sul futuro governo mi esprimerò quando sara definita la sua fisionomia politica. Sul programma escluderei l'ipotesi di riforme strutturali, come il semi-presidenzialismo o il presidenzialismo. Questo PD e questi partiti non sono legittimati per simili riforme. E poi mi sembra che a Berlusconi siano stati fatti già abbondanti concessioni.
Scritto da Leonardo C. il 20/4/2013 alle 20:45
Io sono convinto che l'elezione di Napolitano sia stata una saggia decisione. Rodotà me lo ricordo solo per la legge sulla privacy che consente, tra le altre stupidaggini, di chiamare nascondendo il proprio numero di telefono. Quando parla è abituato a fare ragionamenti talmente contorti (una specie di Vendola invecchiato) da stancare l'uditorio. Fosse stato meno vanesio doveva, prima delle 15, ritirare la propria candidatura e invitare subito il suo sodale a darsi una calmata. Scampato pericolo
Scritto da Sic Est il 20/4/2013 alle 20:53
@LV legittimo e libero di spiegare il tuo perchè no a Rodotà, un meno legittimo il desiderio di chiedere "ad altri" di ritirarsi perchè bisogna dare l'unanimità a sua maestà re Giorgio e alla "sua" unita nazionale. Ma perchè a cosi grande democraticità da tanto fastidio un minimo di alternatività e opposizione? Sulla posizione di Rodotà nei confronti dell'editto di Grillo per la manifestazione di Roma, Rodotà ha preso una netta e corretta presa di posizione DA GRANDE COSTITUZIONALISTA QUALE E'
Scritto da ROBINEWS il 20/4/2013 alle 20:56
@LV legittimo e libero di spiegare il tuo perchè no a Rodotà, un meno legittimo il desiderio di chiedere "ad altri" di ritirarsi perchè bisogna dare l'unanimità a sua maestà re Giorgio e alla "sua" unita nazionale. Ma perchè a cosi grande democraticità da tanto fastidio un minimo di alternatività e opposizione? Sulla posizione di Rodotà nei confronti dell'editto di Grillo per la manifestazione di Roma, Rodotà ha preso una netta e corretta presa di posizione DA GRANDE COSTITUZIONALISTA QUALE E'
Scritto da ROBINEWS il 20/4/2013 alle 20:56
Un giorno triste per la Politica. Auguri e buon lavoro al Presidente Napolitano.
Scritto da Raffaele Nurra il 20/4/2013 alle 21:00
Ed ora vorrei sapere i nomi dei 101. Guardiamoli in facciA.
Scritto da Mauro Prestinoni il 20/4/2013 alle 21:01
Giuseppe quelli dela mostra generazione devono impegnarsi nellA formazione. Diventare humus per i più giovani. Se ascoltano.
Scritto da Mauro Prestinoni il 20/4/2013 alle 21:03
Diciamo pure che, allo stato delle cose, la riconferma di Napolitano (fino a quando peraltro? Forse cer lo dirà lui stesso presto) è il minore dei mali, cosa fondamentale, per il Paese, non certo per il P.D. invischiato come non mai nell'esito delle sue contraddizioni e delle sue faide. Penso anch'io che ci si avvierà verso un governo di piccole- larghe intese mascherate (uso l'ossimoro piccole- larghe, in quanto non possiamo definire larghe l'eventuale convergenza solo tra due delle tre forze principali rappresentate in Parlamento). Che potrà fare un governo in pratica P.D.L- Scelta Civica, più un P.D. in fibrillazione ed in fase ormai precongressuale, che non potrà reggere a lungo un'alleanza con il P.D.L. e la Lega? Credo ben poco, oltre la riforma elettorale e qualche provvedimento di assoluta emergenza, che Napolitano pretenderà con più forza rispetto al precedente settennato. Il problema, per noi, a questo punto è ormai un altro: ci avviamo verso una separazione delle due principali anime del P.D.con la formazione di un partito di centro o centrosinistra liberaldemocratico, guidato presumibilmente da Renzi, ed un partito di sinistra o sinistra centro, guidato da non so chi, che faccia riferimento alla sinistra riformista e socialdemocratica europea? O si riuscirà a rimettere assieme i cocci di quello che è stato un progetto grande e ambizioso, ora in drammatica difficoltà? Staremo a vedere.
Scritto da mariuccio bianchi il 20/4/2013 alle 21:27
Caro Giuseppe Adamoli penso che sia la debacle della democrazia. Oggi è stato un giorno nerissimo per la nostra repubblica...
Scritto da Giorgio Piccaia il 20/4/2013 alle 21:39
salvati dalla debacle? e cosa doveva accadere di più, un terremoto al capranica?
Scritto da Cinzia Colombo il 20/4/2013 alle 21:41
Giuseppe devi scendere in campo.
Scritto da Gianluca Baggini il 20/4/2013 alle 21:43
Dopo le elezioni più rivoluzionarie delle storia, il centro destra che dal dopo guerra non era mai sceso sotto il 48% si schianta al 30%, il centro sinistra che non era mai sceso sotto il 38% va al 30%, un nuovo movimento nasce dal nulla e arriva la 25%, un'alternativa di centro sinistra, Renzi, raccoglie oltre il 40% delle primarie ma viene escluso dai grandi elettori, ed i grandi elettori votano nell'ordine Marini, Prodi e Napolitano: cecità assoluta. Il rischio é grande: si vuole un chiaro cambiamento, netto, una discontinuità e invece viene proposto un tuffo nel passato ed una rigida continuità. SBAGLIATO!! (Rodotà sarebbe una scelta ovvia e banale, incomprensibile non averla perseguita)
Scritto da Mauro Gagliardone il 20/4/2013 alle 22:08
Grillo ha parlato di golpe. Irresponsabile e ridicolo. Il Pd voleva fare il governo con lui? Un'enormità.
Scritto da Luisa B. il 20/4/2013 alle 22:18
Ho rispetto umano per Bersani. Immagino la sua sofferenza, meglio il suo dramma personale ma ha portato il Pd su un campo di battaglia dove è risultato sconfitto e umiliato quando 6 mesi fa aveva in pugno la vittoria.
Scritto da Luca il 20/4/2013 alle 22:26
Caro Giuseppe, assente da un po' di tempo dal blog ho recuperato questavsera, ma come non darti ragione! Ho già scritto in proposito e ribadisco: nel PD è venuta a maturazione o meglio è deflagrata la "FUSIONE A FREDDO" tra ex popolari ed ex comunisti troppo difficile con l'attuale dirigenza da far maturare. Ora ciascuno prenda la propria strada, con coraggio, sincerità e ragionevolezza. Nessuno faccia sciacallaggio altrimenti il PD sparirà e ciò, anche se non iscritto,mi dispiacerebbe molto.
Scritto da tino rossi il 21/4/2013 alle 00:57
L'elezione di Napolitano è un atto di responsabilità recuperata dopo lo smarrimento che ha prodotto il dissolvimento del Partito Democratico. Si deve dare atto che il PdL e la Lega hanno dimostrato un senso dello Stato superiore alla sinistra. Ma si è fatta chiarezza nei confronti della deriva anarcoide dell'estrema sinistra del fatuo Vendola e la tentazione del populismo fascistoide del 5 stelle, di cui l'assedio del Quirinale è l'episodio più vile. Ora, con la guida di un uomo di granito come il Presidente, attendiamo la definitiva resa dei conti nel Partito Democratico: le dimissioni della Segreteria sono un primo passo positivo. Il congresso straordinario sarà risolutore del caos strategico e dell'insipienza tattica del PD? La prima prova sarà la formazione del governo, due mesi dopo le elezioni politiche.
Scritto da ulderico monti il 21/4/2013 alle 07:21
Il granito e il fango "...non per nulla ci hanno chiamati `uomini di granito' " (Lenin) L'elezione di Napolitano è un atto di responsabilità recuperata dopo lo smarrimento che ha prodotto il dissolvimento del Partito Democratico. Si deve dare atto che il PdL e la Lega hanno dimostrato un senso dello Stato superiore alla sinistra. Ma si è fatta chiarezza nei confronti della deriva anarcoide dell'estrema sinistra del fatuo Vendola e la tentazione del populismo fascistoide del 5 stelle, di cui l'assedio del Quirinale è l'episodio più vile. Ora, con la guida di un uomo di granito come il Presidente, attendiamo la definitiva resa dei conti nel Partito Democratico: le dimissioni della Segreteria sono un primo passo positivo. Il congresso straordinario sarà risolutore del caos strategico e dell'insipienza tattica del PD? La prima prova sarà la formazione del governo, due mesi dopo le elezioni politiche. u. monti
Scritto da ulderico monti il 21/4/2013 alle 07:29
Caro Giuseppe Sono indignato per quanto è accaduto, ma non riesco proprio a stupirmi. Due anni fa fui sospeso dal PD per aver descritto la dirigenza varesina come un coacervo di correnti e tribù e di “professionisti della sconfitta”. Dissi queste cose parlando della nostra provincia, ma affermando che a Milano e Roma non c’era alcuna differenza. Ora che anche i fatti nazionali mi hanno dato ragione so bene che nessuno mi chiederà scusa. Né la chiederà ai milioni di persone che si erano illuse di trovare nel PD una forza di cambiamento. Mi resta però una piccola speranza. Il giorno della fiducia al governo Berlusconi-D’Alema un pezzo del gruppo parlamentare se ne andrà. E questo offrirà un nuovo punto di riferimento politico a tantissime persone che in questi anni sono state “esodate” dalla politica: lontane dal PD per scelta o per obbligo, ma impossibilitate a stare con Grillo e con altri demagoghi e parolai. Spero davvero che dalle ceneri di questo partito possa nascere un nuovo gruppo. Una forza di opposizione al governo delle larghe intese che realizzi quello che il PD non ha saputo né voluto fare
Scritto da Livio F. il 21/4/2013 alle 08:34
Giuseppe,a me ( che non sono organico al PD,né a nessun altro partito) sembra che non volete , potete affrontare la questione più importante:chi siamo,e dove vogliamo andare.Dite che bisogna aspettare il Congresso,ma quando? Vi sono decisioni importanti da prendere ora: quale tipo di governo deve fare cosa? La riforma semipresidenziale che il PD ha già bocciato un anno fa,ma che di fatto avvalla con la scelta di Napolitano ,il fatto che Vendola ( con il 3% ) condiziona il partito,o ne è fuori
Scritto da mario diurni il 21/4/2013 alle 09:27
@Livio F (08.34) - Sulla tua espulsione dal partito hai ragione nell’essere offeso e indignato. E’ stato un atto di stupida vendetta locale che non ho mai capito e giustificato. Sul resto mi pare che corri troppo immaginando scenari che ritengo un poco fantasiosi. Se mi segui sul blog (che è sempre in crescita e per questo mi dispiace chiuderlo come avevo programmato per il suo quinto compleanno in giugno) avremo modo di parlarne con tutta la libertà critica che vuoi. Intanto ti ringrazio per avermi mandato il tuo commento.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/4/2013 alle 09:28
Tante altre cose importanti devono essere decise subito,il PD è in grado di farlo? O è ingovernabile?Consideriamo che ora Naspolitano può sciogliere le Camere,ed è questo che si vuole?Qualche considerazione su Rodotà ( per uscire dagli equivoci):ha una storia politica (che rispetto),ma è espressione della partitocrazia,ha avuto numerose cariche pubbliche,ha una pensione d'oro,è stato Garante( a 450.000 euro l'anno),ed è lui l'uomo nuovo di Grillo?E' un radical-chic! Per favore basta ambiguità
Scritto da mario diurni il 21/4/2013 alle 09:39
Ricordo che all'ultimo "congresso" varesino, i giovani non hanno potuto presentare un loro documento. Forse ho male interpretato, ma credo che le primarie per i parlamentari fossero un elemento giudicato inopportuno. In questa consultazione, constatato che le primarie erano ormai inevitabili, forse i dirigenti PD si sono convinti che si dovessero fare, per dare un tocco di novità, illudendosi che tutto potesse restare come prima.
Scritto da Maria Angela Bara il 21/4/2013 alle 09:46
@Mario Diurni (09.27) - Tre cose. Uno, il congresso è ormai alle porte e non sarà il solito adempimento per rinnovare le cariche. Sarà qualcosa di straordinario in tutti i sensi nel quale si giocherà la partita decisiva. O si ritorna allo spirito originario, con i fatti e non solo con le parole, oppure non sarà più il mio partito. Due, quale sarebbe il mio governo preferito l’ho già detto mille volte, governo del Presidente, di scopo, con forte intonazione politica. Ieri sera, Orfini, rappresentante di primo piano dei “giovani turchi” ha dichiarato che l’ostacolo al governo con Grillo era Bersani (detto da uno che si qualificava bersaniano ha dell’incredibile). Ora che Bersani non c’è più si può e si deve cercare di farlo. Da questa linea mi distanzierò il più possibile. Terzo, Il semipresidenzialismo, di cui parlo da un po’ di tempo, non penso che possa rientrare in un programma politico di breve tempo. Ne parlo a futura memoria perché queste riforme così vaste e profonde devono essere discusse e preparate anche alla base della piramide.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/4/2013 alle 09:48
Credo che Livio abbia proprio ragione: "professionisti della sconfitta", una vocazione scritta nel dna del PD che in meno di quattro mesi ha dissipato un patrimonio di consensi formidabile. Bersani non ha fatto campagna mentre Berlusconi impazzava nelle piazze a dispetto dei suoi 76 anni, risultato: la non vittoria di cui è figlio il "suicidio" di questi giorni. Forse è la certificazione che il PD esiste solo per somma di anime e storie diverse confliggenti nelle ore decisive della storia
Scritto da cesare chiericati il 21/4/2013 alle 09:50
Quante volte vi dovrete salvare invece di prendere coraggio definitivamente. Volevate isolare il giaguaro ci siete andati nelle fauci senza che lui vi catturasse spiegate agli italiani dove finiranno ancora un volta le leggi sull'antitrust, sull'illegibilità, sulla riduzione dei costi della politica sulla legge elettorale. Solo specchio per le allodole. Complimenti a Voi e Napolitano per l'obiettivo prefisso e raggiunto cioe L'INCIUCIO
Scritto da SILVIA il 21/4/2013 alle 09:51
Caro Adamoli, renditi conto che sei l'unico che vuole e propone un confronto continuo con gli elettori sulle questioni politiche più spinose. Se mi permetti e non ti offendi sei un "vecchio-giovane" in mezzo a tanti addormentati che al massimo fanno qualche qualche intervista egocentrica sulla Prealpina. Mi riferisco in particolare alla segreteria provinciale che segnalerò per una puntata di Chi l'ha visto?
Scritto da Una iscritta al Pd di Varese il 21/4/2013 alle 09:57
il classico, L'operazione è riuscita ma il paziente è morto.
Scritto da angelo m il 21/4/2013 alle 10:09
W il Berlusca e il PdL
Scritto da andrea il 21/4/2013 alle 10:12
Sono contentissimo per l'elezione di Napolitano: non ci sono paragoni con Rodotà. Per quanto riguarda la costituzione di un governo, resto della mia personale convinzione per un'amministrazione di scopo: niente grandi cambiamenti dell'impianto costituzionale (senza una maggioranza coesa non si possono fare), ma approvare provvedimenti per l'economia/lavoro, condivisi, cambiare la legge elettorale, anche proporzionale con sbarramento, e prepararsi al voto. Stavolta senza ingombri a sinistra.
Scritto da Sic Est il 21/4/2013 alle 10:13
Gli italiani hanno espresso chiaramente la volontà di cambiare dando voti a PD e M5S ma quest ultimo ha dichiarato di essere lì non per governare ma per mamdare tutti a casa. Quindi.....
Scritto da Mauro Prestinoni il 21/4/2013 alle 10:16
Quello che e' accaduto e' semplicemente inaccetabile.
Scritto da Leopoldo Parada il 21/4/2013 alle 10:18
@Maria Angela Bara (09.46) - I giovani (una parte dei giovani) nell’ultimo congresso sono stati pressati per non presentare un loro documento. Una pressione fuori luogo alla quale hanno ceduto mostrando poco coraggio (loro lo sanno bene). Affermare che, se non si decide per un candidato unico alla segreteria, il Pd si spacca significa ammettere che non siamo un partito ma un’accolita di persone le quali hanno bisogno delle briciole che cadono dalla tavola del ricco Epulone per stare insieme. Una paura stupida dietro la quale si celano dei piccoli interessi di bottega. L’avevo contrastato sul blog questo metodo poi avevo concluso che, in fondo, occuparmi di queste cose non era più mio compito. Ho sbagliato. La prossima volta, se ci saranno gruppi di persone che intendono presentarsi dignitosamente, griderò il loro diritto-dovere a farlo da tutti i megafoni che potrò afferrare.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/4/2013 alle 10:24
Giuseppe,scusami ma insisto: quando dici che il Congresso è alle porte cosa intendi? Maggio,giugno o ottobre? E intanto cosa si fa? A giugno bisogna andare a contrattare in Europa,chi mandiamo?Ti sembra una cosa buona che i problemi interni al PD possano paralizzare la vita politica della Nazione?Come la pensi tu sul Governo lo so,ed io sono d'accordo con te,ma il tuo partito cosa ne pensa. Chi decide in questo momento?Il presidenzialismo ormai è nei fatti,aspettiamo e vedremo cosa farà Napolitano
Scritto da mario diurni il 21/4/2013 alle 10:55
Sul futuro del governo si passa dalle condizioni che dichiarerà Napolitano lunedì e li si potrà valutare fino a che punto il sistema istituzionale sia diventato presidenzale di fatto. Sul futuro del PD il problema è da dove si parte per la costruzione di una nuova leadership. È abbastanza chiaro che ci deve essere un nuovo patto. È meno chiaro tra chi. Penso che difficilmente ci potranno stare ancora tutti.
Scritto da mose il 21/4/2013 alle 11:01
@Sic. Est, "STAVOLTA SENZA INGOMBRI A SINISTRA", giusto questo è parlare chiaro. Quelli che hanno la pretesa di essere di sinistra devono essere solo "DEGLI UTILI IDIOTI O PORTATORI DI ACQUA GRATIS" dento il centro sinistra sia a livello locale che nazionale. Naturalemente, i Rodotà di turno, i Grillini, e tutto il resto devono solo "ritirarsi" per consentire tutti gli inciuci. I tanti @Sic Est sono gli unici e veri responsabili dei siluramento di Bersani e Prodi, e gli autori delle macerie.
Scritto da robinews il 21/4/2013 alle 11:18
Povero PD! Ha vinto di pochissimo le elezioni (?) e si è beato di avere il maggior numero di parlamentari .Prima ha proposto Marini perchè accettato dal PDL e poi ha proposto Prodi ( ma l'ha fatto di proposito?)per niente gradito al PDL. Non ha trovato un nome capace di coagulare il consenso nemmeno di quel grande numero di parlamentari di cui tanto si è vantato. E ora dobbiamo esultare perchè Napolitano "ha salvato " il paese? Il PD merita ancora la nostra fiducia?
Scritto da Paolaccio il 21/4/2013 alle 11:31
Caro Adamoli, sento di chiederti scusa. Nel mio precedente commento intendevo dire che sei vecchio come storia politica ma sei freschissimo come mentalità, energia e voglia di guardare al futuro. Basta leggere la tua risposta a @Maria Angela Bara. Dovresti prendere degli incarichi di partito, ne abbiamo bisogno.
Scritto da Una iscritta al Pd Varese il 21/4/2013 alle 11:32
@Giuseppe Adamoli: da come si e' svolta tutta l'elezione da Marini/Rodota' fino a Napolitano.
Scritto da Leopoldo Parada il 21/4/2013 alle 11:37
oggi Civati ha detto che nel centro sinistra ci sono troppi che odiano quelli di sinistra, condivido, ha anche aggiunto che nei prossimi giorni manca solo che il M5S proponga PRODI come presidente del consiglio e subito interverrano i @sic est che diranno NON VA BENE PERCHE' PROPOSTO DA M5S (è un nome divisivo). Benissimo, auguri a chi gli va bene Berlusconi, Gasparri, La Russa, Bossi e compagnia cantando e rubando. Noi di sinistra siamo tranquilli, prima di questa brodaglia vengono gli italiani
Scritto da robinews il 21/4/2013 alle 11:38
@Cesare Chiericati (09.50) – Sul suicidio del Pd hai ragione e mi sono già espresso tante volte. Sai perché sono preoccupato delle sconfitte del Pd, oltre naturalmente ai motivi generali che tutti conosciamo? Perché la classe dirigente all’altezza si prepara anche dai posti di governo e non solo sui banchi dell’opposizione. Quelli che non hanno mai governato, magari neanche negli Enti locali, li noti subito: spesso sono dei parolai che vedono tutto facile. Se poi non hanno avuto esperienze di rilievo e dirigenziali nella vita privata sono quasi sempre inconcludenti. Le istituzioni del territorio sono una palestra fondamentale ma per un certo periodo bisognerebbe stare in campo da protagonisti e non solo in panchina.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/4/2013 alle 11:51
Per comprendere la portata della catastrofe bastava guadare la faccia ilare e raggiante del re-insellato cavaliere. Un capolavoro di strategia politica. Non ho il piacere di conoscere (così almeno credo) @LivioF che ha avuto il merito dare un giudizio critico sulla classe dirigente e per questo è stato espulso. Anche Nanni Moretti aveva preconizzato anni fa il suo "con queste facce non vinceremo mai". Ma non poteva essere espulso.
Scritto da Angelo Eberli il 21/4/2013 alle 11:53
@Mario Diurni (10.55) - Ciò che ero in grado di dirti te l’ho detto. Certe domande in questo momento restano necessariamente senza risposta. Il congresso quando si farà? Certamente il più presto possibile e sarà molto diverso dal solito. In Europa andrà il capo del governo. Nessuno oggi può dire chi sarà. Ha ragione @Mose, forse sapremo qualcosa di più domani sera da Napolitano. Sul fatto che la crisi del Pd stia paralizzando le istituzioni, è così evidente che neanche il peggior propagandista potrebbe negarlo. L'ho già scritto: abbiamo fatto sembrare uno statista anche Gasparri. Tutto questo però, caro Mario, non può far dimenticare il rovinoso governo Berlusconi-Bossi che aveva portato l'Italia con un piede nella fossa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/4/2013 alle 11:57
@Robinews. Fai attenzione. Prodi è stato affossato da una parte della sinistra del Pd che hanno votato Rodotà e hanno disperso i voti anche per fare un dispetto a Renzi e a Bersani, soprattutto a quest'ultimo che consideravano ormai bolso e da eliminare. Prodi eliminato da chi lo aveva tradito quando era al governo con una sinistra imprevidente e dissipatrice.
Scritto da Giorgio S. il 21/4/2013 alle 12:14
@Giorgio S. hai ragione, Prodi è stato più volte colpito da chi si "autodefiniva di sinistra", solo che sono sempre gli stessi che hanno sempre "rotto" con la sinistra vera. Quelli che si autodefiniscono di sinistra ma sono gli "inciucioni in servizio effettivo permanente" sono stati sempre complementari al ventennio berlusconiano. Oggi infatti si sono ricompattati (solo nel palazzo) per impedire il cambiamento. INCIUCIONI ARRENDETEVI E SARETE FORSE PERDONATI, ALTRIMENTI .......
Scritto da robinews il 21/4/2013 alle 13:15
@Angelo Eberli. Hai ragione a dire di aver visto un cavaliere ringalluzzito. La colpa, secondo me, è che Bersani, confuso nell'inseguimento dei grillini che giocavano a rimpiattino, si è fatto rubare il mazzo dalle mani e da cartaro è diventato incartato. Da due mesi diciamo la stessa cosa: dire pubblicamente di non aver vinto, optare per un governo di scopo con rifacimento della legge elettorale incluso, e poi al voto. L'umiliazione subita dai grillini è stato il colpo mortale del segretario.
Scritto da Sic Est il 21/4/2013 alle 13:39
Sono distante da @Robinews ma la sua fede m'intenerisce. Se alla fede corrispondesse capacità di governo a questa sinistra, che al potere non arriverà mai, darei anch'io il mio voto. Ma secondo me Robinews la respingerebbe perché non passerei il suo esame del sangue. Non è rosso abbastanza. Perché scrive con tanta passione sul blog di uno come @Adamoli che non è molto più rosso di me è un mistero
Scritto da Giò B. il 21/4/2013 alle 13:57
Bravo il PD a votare N. Il problema non credo sia la gioia di B quella e'anche la soddisfazione di tantissimi italiani terrorizzati dall'idea che un gruppo con un terzo dei voti avesse 3 cariche dello stato. Immaginatevi se lo faceva il PDL...Il problema e' che dall'elezione escono 3 sinistre, mi sembra: la sinistra bianca (Marini); la sinistra arcobaleno (Prodi) e quella rossa (Rodota'). Possono queste 3 anime stare insieme? Come? Secondo me questo e' il problema del PD e del Paese (non Mr B)
Scritto da Andreus il 21/4/2013 alle 14:07
Napolitano sapra' guidare questa delicata fase della Nazione. Il trattamento riservato a Prodi e' stato semplicemente vergognoso. Ritengo sia giunto il momento che a tutti i livelli (anche locale) ci si attivi per ripristinare una "normale" dialettica politica interna nel CS. Varese e' da troppo tempo terra di onorevoli perdenti in casa e vincenti a Roma pro domo loro. Occorrono rispetto, decisione e visione futura.
Scritto da Silvio Aimetti il 21/4/2013 alle 14:29
@Giò B., se tu sapessi frequentare correttamente quelli di sinistra (veri) come il sottoscritto scopriresti molto facilmente che I BAMBINI NON LI MANGIAMO PIU' E NON LI ABBIAMO MAI MANGIATI. A gente come noi non interessano l'etichette, ci importano le cose concrete. @tutti, fino alle ore 13,30 di oggi, su Varese News ERA PUBBLICATO UN SONDAGGIO SUL GIUDIZIO POSITIVO O NEGATIVO PER LA ELEZIONE DI NAPOLITANO. NEGATIVO 80% POSITIVO 20%. Qualcuno sà dove sia finito e perchè è sparito???
Scritto da ROBINEWS il 21/4/2013 alle 14:45
@Giò B. hai fatto una bella domanda, perche @robinews scrive sul blog di @Adamoli che non avrebbe il sangue rosso? a questa domanda potrà certamente rispondere @Adamoli. Inoltre, anche se volessi non riuscirei a fare l'analisi del sangue a nessuno, nemmeno a me stesso, perchè non lo so fare. Quanto al fatto che una sinistra come la mia non potrà mai essere forza di governo, no problem, essere forza di governo ad "ogni costo" per rubare, non mi interessa, E poi, chiedere informazioni in Puglia.
Scritto da robinews il 21/4/2013 alle 14:52
Per Adamoli (15,54 di ieri, su Barca): Siamo così abituati ad essere d’accordo con Renzi quando, con toni puerili, spara CONTRO, che nel momento in cui Barca si esprime, pacatamente, a FAVORE di qualcun altro (Rodotà,) lo giudichiamo non appropriato. Le forze politiche ieri si sono ‘blindate’, lasciando fuori quella che loro stessi considerano la ‘feccia’: 5 Stelle, estrema destra, estrema sinistra e qualche smandruppato con l’orecchino e jeans sdruciti. Questo è il concetto di democrazia che gli eredi De Gasperi, Gramsci e Sturzo (in rigoroso ordine alfabetico) rappresentano ai loro elettori. Se Letta non è stato in grado di co-dirigere il PD, come potrà farlo con il Paese insieme ad Alfano e a Mauro? Ma, riconosco, la mia è una domanda banale, da cittadina media. Intanto, Marini, cattolico, è stato affossato da un altro cattolico, Renzi. Prodi, cattolico, è stato abbattuto da un mix di giovani e anziani, dalemiani e non. E secondo Adamoli, la ‘politica politicante’ corre il rischio di farla il Ministro Barca.
Scritto da eg il 21/4/2013 alle 15:47
Per @Adamoli: sarò lunga, mi scuso. Mi sto affidando alla mia memoria che raramente mi inganna. Correva l’anno 2007 e stavo commentando con una dirigente comasca (che conosciamo entrambi, non posso fare nomi ma non avrà difficoltà ad intuire chi sia) la vicenda dell’esclusione dalla competizione elettorale di Uboldo del candidato del centrosinistra, Giovanni Tavecchia (i motivi burocratici dell’esclusione, il suo ricorso al TAR, ecc.). La mia interlocutrice – sono certa di ricordare bene – commentava così: ‘Come sostiene XY, la Margherita provinciale varesina dovrebbe essere commissariata’. Ah, caspita, pensai. Di lì a qualche mese dopo, anch’io mi affacciai sul prestigioso mondo democratico varesino. Peccato che, per divergenze nella conduzione di una associazione di promozione sociale con forte matrice politica (di natura prettamente volontaristica, non oso pensare se fosse stata a scopo di lucro …) venni espulsa. Insieme a me, un’altra persona. Me ne andai scuotendo la polvere dai miei calzari, avendo però il tempo di fare una riflessione: il PD stava nascendo proprio in quei mesi e … siccome ‘il buongiorno si vede dal mattino’, non avrebbe fatto lunga strada. Ed è per questo che non capisco lo stupore di @Livio F. …… Gentile Adamoli, la politica varesina è ricca di ‘padri nobili’, di intellettuali (alcuni frequentano il blog), di associazioni culturali di rilievo, eppure si registrano disastri, sia umani che politici. Come spiegarcelo?
Scritto da eg il 21/4/2013 alle 15:55
carissima @eg, ti chiedi come mai il mondo del PD varesino continua ad avere sempre gli stessi esiti? io una risposta ce l'ho. Questo o quel dirigente si dividono i posti per regione e parlamento (e altro) di legislatura in legislatura. Questo è il principale collante e tutto quello che è fuori dallo schema o viene espulso o emarginato, Bene ha fatto @Adamoli a promettere battaglia a favore dei giovani che in futuro vorranno rompere questo schema.
Scritto da robinews il 21/4/2013 alle 16:44
@eg (15.47) - Mai definito feccia le categorie di persone che tu citi. A me questa storia dei cattolici che devono votare i cattolici mi va molto stretta. Ne riparlerò. Non ero per Marini presidente ma quando lo hanno presentato l’avrei certamente votato. La dichiarazione di Barca al sesto scrutinio, dopo che l’assemblea dei grandi elettori Pd aveva indicato Napolitano, l’ho trovata incomprensibile e totalmente fuori posto. Una parola su Enrico Letta, che dei post Margherita considero il più prossimo, politicamente. L’ultima volta che ci siamo trovati faccia a faccia gli ho detto: “Caro Enrico, quando parli ti condivido all’80%, se poi considero quello che ottieni la percentuale scende molto”. Ma so benissimo com’è difficile questo partito e questa politica. Gli auguro col cuore di fare bene nei prossimi mesi cruciali. Non perché è un cattolico ma perché è un politico che stimo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/4/2013 alle 16:48
@eg (15.55) - Conosco un poco l’episodio assurdo di @Livio F. ma non sono in grado di entrare con un buon grado di conoscenza in quello di Uboldo e non so niente del tuo. Posso dirti che nella mia lunga storia politica sono sempre stato contrario alle espulsioni. Mi ricordo uno spiacevole episodio che nella Dc aveva riguardato Federico Quaglini (molto noto) di Sesto Calende, che forse mi legge. Avevo detto: se espellete lui dovete farlo anche con me, mi autoaccuso delle sue colpe. Tutto bloccato. Sui padri nobili e sugli intellettuali non so cosa dirti. Non sono un intellettuale e quando mi chiamano padre nobile m’incazzo. Come vedi, anche dalle parole, nelle mie vene scorre sangue plebeo. Mi sono ritagliato un mio spazio di proposta e dibattito (non so quanto gradito al Pd) e in quello mi tengo, consapevole degli anni che scorrono. Molte persone, anche giovani, mi dicono che dovrei impegnarmi con qualche ruolo operativo ma sono gli stessi che invocano, giustamente, le facce nuove. Sono in contraddizione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/4/2013 alle 16:53
Bella domanda! Ci si chiede perchè qualcuno scrive su questo blog, non condividendo nulla dell'ospite promotore. E' probabile sia un'opera occulta di sabotaggio e di demolizione. Se il PD è riuscito ad auto distruggersi, qualche dinamitardo interno avrà pure operato. Tra i traditori ci metterei l'ex "alleato privilegiato" che ora opera apertamente per la scissione. Ho sempre diffidato degli adulti adornati di vanesi orpelli, l'ho già detto.
Scritto da ulderico monti il 21/4/2013 alle 17:17
Bersani è certamente un Uomo, allevato, ne sono convinto, con le stesse idealità che ho io e maestri quali Garibaldi, Lenin, Gramsci. Soltanto che egli, Bersani, s'è trovato invischiato tra mezzi uomini, quaquaraquà e piezz'e merda. Mi auguro che tenga duro e assapori il gusto della giusta vendetta!
Scritto da ulderico monti il 21/4/2013 alle 17:23
Ieri si è consumato il primo tempo della partita. Vedremo come andrà il secondo. Tutti gli osanna a Napolitano saranno presto smentiti.
Scritto da Mario T. il 21/4/2013 alle 17:55
Caro Adamoli, è tanto che non commento più...il momento che ritenevo ineludibile è arrivato, e contrariamente a quanto pensavo, mi fa un male cane. voi ridiventerete un pezzo di centro che gestisce potere, noi un pezzo di sinistra che si parla addosso, contenta di non contare nulla. napolitano ci salva per 10 giorni, non di più, fino alla fiducia. non ti conosco, essere tuo compagno di partito, al di là dei contrasti, mi piaceva e mi piaceva come ragionavi. che tristezza.
Scritto da marco il 21/4/2013 alle 18:11
Tutto quello che è successo nelle ultime settimane è uno schifo. Voterò M5S più che mai.
Scritto da Qualunquista il 21/4/2013 alle 18:16
Riuscirà il Congresso ad evitare lo spappolamento del Partito Democratico? Lo spero ma ne dubito. Anzitutto il P.D. deve prendere atto che, al netto del premio di maggioranza, è un soggetto minoritario nel Paese dove non c’è più un assetto bipolare ma tripolare; se non vuole fare solo testimonianza deve accettare di collaborare con altre forze politiche. Non sono per nulla chiari i motivi dei dissensi interni: la differenza tra laici e cattolici è stata da tempo superata; quella generazionale non ha mai comportato scissioni se c’è una omogeneità politica; la sinistra radicale non ha più spazio nella società e da sola non ce la fa ad avere una rappresentanza in Parlamento e, pertanto, la tentazione di andare da quella parte è inconsistente. Il problema va posto in termini di mutazione antropologica introdotta dai processi di trasformazione sociale. Un tempo chi faceva politica aveva un corredo culturale di tutto rispetto, una visione organica dell’uomo e della società, un insieme di principi e di valori condivisi, una coscienza e un insieme di nozioni fondamentali. Era cioè nella condizione di avere autonomia di giudizio coscienza civica e la cittadinanza attiva era composta, come disse don Luigi Sturzo da “uomini liberi e forti”. Ci si confrontava, ci si divideva se del caso ma una volta decisa una linea la si seguiva con lealtà ed impegno. Abbiamo visto invece che la nuova generazione di parlamentari scelti attraverso le primarie hanno dimostrato scarsa affidabilità essendo esposti alla pressione della Rete. Le nuove generazioni sono più flessibili, hanno legami fragili e provvisori, sono guidati dall’istintività, dalle suggestioni e dal conformismo della opinione prevalente. I cento grandi elettori che hanno scelto la candidatura di Prodi all’unanimità e poi lo hanno affondato nell’urna, sono stati certamente sleali ma non necessariamente traditori: non hanno saputo resistere al condizionamento del Web e neppure valutare la contraddizione tra il “vecchio” attribuito al settantenne Prodi e il “nuovo” costruito sulla sconosciuta personalità dell’ottantenne Rodotà; sono stati travolti da un sentimento estemporaneo ma anche etero diretto. Si può anche capire, nelle famiglie italiane i genitori non insegnano più l’ abc della politica ma in tutte c’è un computer a disposizione dei giovani e anche le istituzioni e le associazioni sono indifferenti al problema educativo. E’ stato un errore trasformare il Partito Democratico in un “soggetto nuovo fatto di leadership e di comunicazione”, vale a dire in un organismo inconsistente e inidoneo ad elaborare una linea guida per gli aderenti e i simpatizzanti, Un partito non è solo una macchina per prendere i voti>; il successo ottenuto rincorrendo gli umori degli elettori è aleatorio. Non basta una generica sensibilità di sinistra per cambiare la società, senza convinzioni profonde questa militanza progressista si trasforma, nel tempo e con le necessità di vita, in una vocazione conservatrice e reazionaria. Un partito che non fa cultura, che non elabora un programma, che non scegli una strategia ma che si propone soltanto di avere successo e di collocare i suoi esponenti nelle istituzioni rappresentative, spesso in condizioni di privilegio, prima a poi si stacca dal popolo che si corrompe perché non è stato educato. Certo mi rendo conto delle difficoltà a portare avanti un processo formativo, bisogna spesso rinunciare ad altre più fruttuose attività ma non si può pretendere che i cittadini si autoeduchino alla responsabilità civica. Ci vogliono esempi, ma ci vuole anche un itinerario di responsabilizzazione per gli aspiranti politici: la democrazia non è un processo spontaneo, cresce laddove ci sono le condizioni adatte. Cultura deriva da coltivare, se non si semina non si raccoglie; su un terreno desertificato cresce soltanto la gramigna. Tutti criticano ma nessuno sa costruire.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 21/4/2013 alle 19:01
@Ulderico Monti (17.17) - Non dirmi adesso che anche tu non condividi niente di quello che scrivo perché non ci credo - (17.23) Non ingigantiamo il ruolo di Nichi. Secondo te Bersani di chi dovrebbe vendicarsi oltre che “dell’alleato privilegiato”? Non vorrei essere nei suoi panni in questi giorni per lui terribili dal punto di vista umano prima ancora che politico ma di errori ne ha fatti tanti. Per Bersani vedo un bel ministero importante. Questo se lo meriterebbe tutto. Ma non so se accetterebbe.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/4/2013 alle 19:01
@Marco (18.11) - Mi ha fatto piacere che sei di nuovo intervenuto. Secondo me precorri i tempi con troppo pessimismo. Penso che sbagli se pensi ancora ai due vecchi soggetti politici. Quelli non torneranno più. In ogni caso se tu vorrai continueremo a confrontarci lealmente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/4/2013 alle 19:03
E adesso si facciano pure il governo delle larghe intese (se ci riusciranno con i numeri). Continuino pure a rubare e a non applicare il principio costuzionale che "la legge uguale per tutti". Facciano pure tutte le nefandezze che sappiamo sanno fare molto bene. Provino almeno intanto a risolvere UN SOLO PROBLEMA DEL POPOLO ITALIANO. Siccome sono incapaci di pensare ai problemi del popolo (sono bravi soli per se stessi) IL CONTO ARRIVERA' MOLTO PRIMA DI QUANTO SI PENSI E' SARA' SALATISSIMO.
Scritto da ROBINEWS il 21/4/2013 alle 19:38
A @Ulderico Monti, che parla di vendetta del buon Pierluigi, riporto una delle principali disposizioni del Codice Barbaricino: “Mantene s'odiu ka sas occasiones non mancant”. Il Codice integrale glielo faremo inoltrare direttamente da Soru, che è ancora lì che aspetta di vendicarsi. Fortza Paris!
Scritto da Leonardo C. il 21/4/2013 alle 20:04
A @Livio F. dico soltanto che per capire come funziona il Pd basta semplicemente recarsi al Pirellone, dove vi sono alcuni uffici del Gruppo consiliare. Sulla porta di uno di questi campeggia la targa recante il nome della storica segretaria di Filippo Penati, non propriamente una semplice dattilografa. Toh! Come mai, considerato che Penati non appartiene più al Gruppo Pd da almeno due anni, essendo confluito nel Misto dopo le indagini sul “sistema-Sesto”? Al gruppo, fortunatamente, non c’è traccia del suo portavoce. Ci mancherebbe, è stato ricollocato dove gli avevano confezionato nel 2003 il posto e tenuto in serbo sino ad oggi. Mi domando, a fronte del ridimensionamento della dotazione economica ed organica dei gruppi consiliari, quale sia la leva che abbia fatto sottoscrivere il contratto tra la segretaria di Penati e il capogruppo Pd. La risposta è semplice: certi personaggi come Penati e le reti amicali, di complicità, anche trasversali, che hanno costruito nel loro lungo permanere in politica, contano molto di più degli organigrammi formali. Certe persone non solo non si espellono, ma sono anche intoccabili.
Scritto da Leonardo C. il 21/4/2013 alle 20:06
@eg, mantene s’odiu ka ….. ;-)
Scritto da Leonardo C. il 21/4/2013 alle 20:06
Caro Giuseppe, concordo sempre con te, con l'eccezione che ho sempre considerato il PD un incidente della Storia. Aver ragione non mi dà soddisfazione alcuna. Il Paese è allo stremo. Di Bersani ho sempre avuto grande stima. I suoi errori sono stati ingigantiti da traditori interni e da alleati infidi. Occorre ricostruire un partito socialista democratico ed uno liberl-moderato (o quello che si vorrà) per agire a sinistra e al centro, tagliando drasticamente le estreme, primo l'infido Vendola.
Scritto da ulderico monti il 21/4/2013 alle 20:19
e se il primo infido nemico e traditore interno del PD fosse @Ulderico Monti anziche Vendola? A volte succede che quello che si pensa di altri non è nient'altro che un riflesso condizionato.
Scritto da robinews il 21/4/2013 alle 20:46
Ha ragione@C.M.F.:in Italia manca una cultura politica.I partiti da tempo hanno purtroppo abdicato alla formazione dei giovani e la politica viene intesa solo come conquista del consenso e scalata alle istituzioni a fini personalistici.E chi non si adegua viene emarginato.Di qui il marasma che ormai impera in tutti i partiti,PD incluso.Visto come stanno andando le cose in questo paese,e considerando il fatto che per una adeguata preparazione dei giovani(ammesso che la si voglia fare davvero) occ
Scritto da giovanni dotti il 21/4/2013 alle 21:10
(Segue)occorreranno sicuram.molti anni ed il ricambio generazionale, al momento attuale vedrei con favore una soluzione di tipo presidenziale alla francese, anche se noto la difficolta' oggettiva nell'individuare una figura autorevole e capace,come gia'De Gaulle in Francia,in grado di traghettarci attraverso questa fase di confusione verso una democrazia piu'matura e responsabile.Pur conscio dei rischi che una tale soluzione comporterebbe,in queste condizioni di"urgenza"la riterrei la piu'logica
Scritto da giovanni dotti il 21/4/2013 alle 21:22
Noto che i commenti festanti dei rottamini nei momenti peggiori per il Paese non mancano mai.
Scritto da Loredana N. il 21/4/2013 alle 21:33
@Camillo Massimo Fiori nel suo commento lascia intendere che i 101 “traditori” siano, in ultima analisi, giovani inesperti, istintivi, politicamente privi di formazione politica e dipendenti dagli umori del web. Questa tesi l’ha sostenuta anche il dalemiano Nicola Latorre. Mi spiace, @Fiori, constatare che il velo dell’ipocrisia abbia una trama fittissima, volutamente fittissima, in modo che la verità rimanga sempre nascosta. Ma chi ci crede che ad affossare Prodi siano stati i giovani emotivi e inesperti? Il titolo che campeggiava a nove colonne sulla prima pagina del Corriere della Sera di venerdì 19 aprile era significativo:”No a Marini, duello Prodi-D’Alema nel PD”. Il siluramento di Prodi è stata un’operazione politica compiuta scientificamente e cinicamente dai sostenitori delle larghe intese, che annoveravano, oltre ai Dalemiani, anche i vari Fioroni & Co., per di più risentiti dal doppio siluramento di Marini: il primo, operato dal voto del Parlamento ed il secondo dallo stesso Bersani, che non ha mantenuto la candidatura di Marini anche alla quarta votazione. Ad essi, poi, si è sicuramente aggiunto anche qualche cane sciolto dell’ala movimentista dei nudi e puri a sostegno di Rodotà, ma il loro peso è stato ininfluente. Se la mia interpretazione è errata, lo vedremo nei prossimi giorni, quando comincerà a prendere corpo il governo e la maggioranza delle ampie intese, camuffate dalla formula del governo istituzionale del Presidente. Coerenza vorrebbe che il PD si astenesse dal partecipare alla formazione del governo con uomini propri. Quindi niente Letta, D’Alema o altri. E non si giochi la solita carta mistificatoria del senso di responsabilità per giustificare pratiche consociative prive di legittimazione. L’unico sostegno possibile è l’appoggio esterno, analogamente a quanto fatto per Monti, nel caso di un governo senza ministri appartenenti a gruppi parlamentari, oppure l’astensione nel caso di un governo partecipato dagli altri partiti (PDL, Lega, Scelta Civica). Un governo a termine (non due o tre anni come si dice in queste ore) con un programma di pochi qualificati punti. Per la riforma elettorale, la maggioranza la si cerchi in Parlamento su un’ipotesi che escluda riforme istituzionali che cambino la forma di governo. Quindi niente scorciatoie per forme di presidenzialismo vendute come antidoto alla ingovernabilità ed la crisi dei partiti.
Scritto da Leonardo C. il 21/4/2013 alle 21:46
Nell'intervallo della partita voglio complimentarmi con DARIO FRANCESCHINI per come si è comportato durante il vile assalto estremista. Avevo solo letto dell'episodio ma dopo averlo visto in Tv devo dire che è stato una schifezza rivoltante.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/4/2013 alle 21:47
E' tardo a capire l'anonimo robinews! e non mi sorprende...gli è congenito essere un provocatore stolto. Non ho mai fatto parte del PD, l'ho sempre avversato a viso aperto, ho sempre sostenuto che il centrosinistra alleato con l'estrema degli infidi Bertinotti e Vendola avrebbe deragliato. Che sia avvenuto quanto avevo previsto non mi dà soddisfazione, perché il prezzo di un Paese allo stremo, e irriso in Europa, è un prezzo troppo alto.. E la crisi riserverà altre pene.
Scritto da ulderico monti il 21/4/2013 alle 21:53
Secondo @Leonardo C.Marini è stato affondato perchè era il candidato delle larghe intese e Prodi per il motivo esattamente contrario. Mi pare improbabile. Colpisce invece che un illustre borghese ottantenne, veterano della politica e promotore di diritti individualistici sia stato identificato come il "nuovo", mentre Marini e Prodi che hanno sostenuto lo Stato Sociale e realizzato la democrazia come libertà dal bisogno rappresenterebbero il "vecchio".Non è una manipolazione?
Scritto da CMF il 21/4/2013 alle 22:05
@CMF, c'è una differenza sostanziale tra i mancati voti a Marini e a Prodi. I primi sono stati dichiarati, dai renziani, da SEL e da coloro che non condividevano il disegno politico. Quelli a Prodi sono stati veri franchi tiratori scelti e tutti del PD. Inoltre il nuovo e il vecchio non c'entrano. Il problema è tutto politico: la divisione passa tra chi vuole un governo e un accordo politico con il PDL e chi non lo vuole. Questa divisione rimane, anche con l'intervento di Napolitano.
Scritto da Leonardo C. il 21/4/2013 alle 23:26
@Adamoli, carissimo Giuseppe, ho appena letto che iN Friuli i votanti alle ore 22 sono il 35%, 50 giorni fà alle politiche votò il 78%, domani se tutto va bene si chiuderà sotto il 50%. oggi hai scritto EVITATA LA DEBACLE. no, non è stata evitata. troppo tardi. dopo aver perso i treni di Prodi e Rodotà E' FINITA. Tutte le nostre chiacchere (anche le mie) del blog sono inutili. Domani pomeriggio, a spoglio ultimato capiremo che l'italia è finita, che la democrazia che abbiamo conosciuto E' FINITA
Scritto da ROBINEWS il 21/4/2013 alle 23:33
Caro Giuseppe solo una battuta. Ho visto sul sito del Corriere il video di Franceschini. Un unico pensiero. Questa è l'idea di politica e di Italia che ha in mente Grillo e i suoi amici che vogliono portare in dote il PD.
Scritto da roberto molinari il 21/4/2013 alle 23:36
@U.M., leggendo il mio ultimo post per @Adamoli,capirai che per me TUTTO E' FINITO. Mi dispiace che mi consideri stolto, provocatore e tardo a capire. Penso piuttosto che siamo forse entrambi (io e te) ad essere tardi a non capire. Quando saprai i risultati elettorali del Friuli capirai cosa intendo dire. Francamente non mi interessa avere con te una disputa sui responsabili di questa tragedia. dire che la colpa è di Vendola e Bertinotti mi sembra non solo esagerato ma del tutto falso e non ver
Scritto da robinews il 21/4/2013 alle 23:50
@U.M. anche se ti firmi con nome e cognome non ti conosco e non è molto importante, l'importante è confrontarsi sulle idee reciproche.Vedo che tu ne fai una colpa (magari di vigliaccheria) il fatt di aver scelto di usare il nome di @robinews. questa è una modalità molto diffusa nei linguaggi e nelle comunicazioni della rete perchè si ritiene che aumenti la libertà e franchezza di espressione.Io non intendo cambiare, ma se ma se proprio lo desideri AUTORIZZO @ADAMOLI A DARTI NOME E COGNOME ecc.
Scritto da robinews il 21/4/2013 alle 23:57
@Robinews - “La democrazia è finita”. Accidenti che nichilista sei diventato. Dall’entusiasmo di 10 giorni fa al pessimismo cosmico di oggi. Guarda che è nelle crisi drammatiche che l’Italia offre il meglio di sé. Aggrappati alle tue idee invece che a un singolo partito e vedrai che ti sentirai meglio - PS @Ulderico Monti ha una forte passione politica e ama la dialettica robusta. Non c’è bisogno che gli dia il tuo nome e cognome. Dico a entrambi che per un lungo periodo avete militato nello stesso partito, vale a dire il Pci.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/4/2013 alle 00:18
@Adamoli, è vero, 10 giorni fa ero più ottimista, ma con l'elezione del presidente della repubblica e più ancora con il governo insieme a Berlusconi si chiuderà l'epoca della democrazia malata di Berlusconite Inciuciosa che ha paralizzato l'italia e impedito le scelte "alternative" necessarie. Spero che il nuovo che sta arrivando molto velocemente sia ancorato ai valori della costituzione nata dalla resistenza. Personalmente sono impegnato che questo avvenga nella direzione auspicata.
Scritto da robinews il 22/4/2013 alle 02:05
@Leonardo C - D'accordo la differenza c'è, ma si tratta di due specie di dissidenti oppure della stessa squadra? Le ragioni contro le larghe'intese, sono valide, ma qual'è l'alternativa? Lasciare il Paese senza governo che va a rotoli non significa consegnarlo proprio alla destra? Difendere la purezza dell'identità o correre il rischio di sporcarsi la mani per salvare l'essenziale?Temo che la gente non capisca e non ci segua.
Scritto da CMF il 22/4/2013 alle 07:24
Consiglio tutti a leggere il commento di @Leonardo C. delle 20.06 per capire a chi siamo in mano nel gruppo regionale del Pd e il peso che ha ancora l'entourage di Penati. Si capisce bene perché sono avvenute certe nomine e non altre. Questi gruppi amicali che hanno forti diramazioni varesine non hanno niente a che fare con la politica e vanno combattuti.
Scritto da Iscritto Pd preoccupato il 22/4/2013 alle 08:30
@CMF. Come ha giustamente detto Renzi nelle settimane scorse, la responsabilità di Bersani e del gruppo dirigente consiste nell'aver perso troppo tempo senza assumere una decisione, qualunque essa fosse. I risultati di questa “non strategia” sono sotto gli occhi di tutti. Ora non ci sono alternative: deve nascere un governo trasversale (del Presidente o di scopo) con il solo obiettivo di preparare nuove elezioni a breve e di sostenere l’economia. Niente più. Non si fantastichino riforme strutturali o cambiamenti della forma di governo. L’esecutivo governi l’economia ed il Parlamento approvi una nuova legge elettorale. Se ci saranno le condizioni si trasformi il Senato in Camera delle Regioni, ma niente presidenzialismo. Per quanto riguarda il PD, non essendo stato in grado di dar vita al governo di cambiamento espressione della maggioranza di centrosinistra, ora ha il dovere di rendere possibile la nascita di un governo, attraverso il sostegno indiretto o l’astensione, ma senza parteciparvi in prima persona. Un governo politico di larghe intese, nel quale si ratifichi in modo surrettizio un’alleanza organica e politica con il PDL, non è sostenibile dagli elettori del PD. Non era questo il mandato attribuito con il voto a Bersani e, se questo scenario prendesse corpo, allora sarebbe questo il vero tradimento con cui si dovrà fare i conti.
Scritto da Leonardo C. il 22/4/2013 alle 09:44
@Camillo Massimo Fiori (19.01) - Concordo con molti tuoi passaggi soprattutto con l’esigenza che il Pd porti avanti un buon processo formativo. Progetto difficilissimo in questa società ma nondimeno necessario. Vorrei discutere invece la tua tesi secondo cui è stato un errore trasformare il Partito Democratico in un “soggetto nuovo fatto di leadership e di comunicazione”. E proprio così? Valutiamo i fatti. Le leadership di Veltroni, Franceschini e Bersani (che sembrava nettamente il più solido e radicato) si sono liquefatte in men che non si dica. Forte nel Pd non è la leadership, caro Massimo. Fortissima è la “struttura” , un coacervo di apparati, di interessi accorpati intorno a personaggi ingombranti, di residui di partiti tramontati, di piccoli agglomerati sindacali. E’ questa “struttura” che ha divorato ignobilmente Prodi (mentre il caso Marini ha avuto anche un’altra dimensione). I parlamentari, salvo pochissimi, hanno eseguito gli ordini di scuderia emessi dai loro capetti, non gli impulsi della rete. Da notare che è la stessa “struttura” che in modo compatto voluto Bersani candidato premier e che sotto la sua guida si è rafforzata e ulteriormente ramificata, fino a ricattarlo castigarlo quando non ha più potuto accontentare tutti. La mia tesi è che la sua leadership è stata troppo debole non troppo forte e che il prossimo leader dovrà potenziare il dialogo fra le individualità, le componenti e le sensibilità diverse ma spazzare via queste corporazioni d’interesse che sono un ostacolo insormontabile per la crescita di un partito moderno. Quanto alla comunicazione penso che gli strumenti contino ma che valga molto di più la forza e la chiarezza del messaggio. Negli ultimi mesi i messaggi sono stati un disastro.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/4/2013 alle 09:59
@Adamoli. Ti prego di far sapere al frequentatore del blog @Robinews che chi legge la politica considerando solo il proprio punto di vista senza una visione poco più ampia dell’angoletto fallimentare della sinistra estrema (Vendola, Ingroia, Ferrero, Ferrando, Bertinotti e qualche altro pezzo museale che esce solo quando c’è da fare gazzarra), ogni volta cade in depressione perché tra il sogno e la realtà si frappone un abisso incolmabile. Non scrivo direttamente al frequentatore del blog (a cui da qualche tempo non replico su nulla perché tanto ha sempre ragione) perché poi mi subissa di mille interventi, tutti uguali, significativi che pretende non solo di trasformare i propri desideri (o sogni) in realtà, ma che gli altri si rendano conto che l’unica verità è solo la sua. Quando, da due mesi, abbiamo detto che Bersani (incapace di capire che non aveva vinto le elezioni) stava commettendo un grosso errore politico ad inseguire i grillini (facendosi anche umiliare e coinvolgendo in questo il Partito e i suoi elettori) che giocavano a rimpiattino in un infinito (e senza soluzione) crescendo di richieste, @Robinews ci ha tacciato come minimo di incompetenza. Oggi, invece di ammettere di avere effettuato errate valutazioni della realtà, va in depressione (e mi dispiace), come prendersela con il servizio meteorologico se si mette a piovere. In politica, ricordo a me stesso, si ragiona con la mente e con il cuore, ma in questa sequenza.
Scritto da Sic Est il 22/4/2013 alle 10:01
@Leonardo C. (09.44) - Come tu sai sono un fautore del sistema presidenziale francese ma deve essere discusso nella società e preparato con un riforma costituzionale seria e ben meditata. Niente colpi di mano su questa delicatissima materia con un governo provvisorio, sono d'accordissimo. Spero che di questa riforma fondamentale si possa parlare nell’imminente congresso del Pd. Sul resto dirò la mia nei prossimi giorni.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/4/2013 alle 10:05
@Adamoli. Sottoscrivo pienamente la tua analisi.
Scritto da Leonardo C. il 22/4/2013 alle 10:11
Che bello se si discutessero questi problemi anche nel partito!
Scritto da Lettrice affezionata il 22/4/2013 alle 10:27
D’accordo con @Leonardo C. Ieri avevo detto la stessa cosa “Sono contentissimo per l'elezione di Napolitano: non ci sono paragoni con Rodotà. Per quanto riguarda la costituzione di un governo, resto della mia personale convinzione per un'amministrazione di scopo: niente grandi cambiamenti dell'impianto costituzionale (senza una maggioranza coesa non si possono fare), ma approvare provvedimenti per l'economia/lavoro, condivisi, cambiare la legge elettorale, anche proporzionale con sbarramento, e prepararsi al voto. Stavolta senza ingombri a sinistra.” È difficile in questa situazione fare grandi progetti destinati al fallimento. Un inciso, D’Alema lasciamolo dov’è: ormai non c’è più la Condoleezza Rice della quale agli esteri era rimasto galvanizzato.
Scritto da Sic Est il 22/4/2013 alle 10:29
Per @Adamoli: grazie per la cortese attenzione. Non era mia intenzione annoiare con fatti personali ma solo raccogliere lo spunto di @Livio F. … Ne riparleremo in un altro momento, oggi sono veramente di corsa. Grazie di nuovo.
Scritto da eg il 22/4/2013 alle 10:40
Suvvia, siamo seri! Per parlare con me non occorre l'autorizzazione di nessuno: basta guardare dentro l'elenco telefonico... Intanto apprendiamo che il potente magistrato Gherardo Colombo ha dichiarato: "Mi iscrivo al PD così potrò stracciare la tessera". Non dico nulla: "Tuffatevi pensieri in fondo alla mia anima".
Scritto da ulderico monti il 22/4/2013 alle 10:55
Il cambiamento sociale è radicale, profondo. E' ratificata la mancata accettazione dell'altro, dell'avversario. Si sperava che con il periodo Monti il treno potesse iniziare a spostarsi su altri binari. Che nazione siamo diventati? Di singoli individui incapaci di confrontarsi sulle cose reali ed amanti dei simboli? Con che prospettive? Su Rodotà sto con CMF. A chi mi chiedeva "perchè non Rodotà?"rispondevo "e perchè si?".Silenzio.E' in corso un esperimento di gestione delle masse e mentalista?
Scritto da FrancescoG. il 22/4/2013 alle 11:27
I partiti della seconda repubblica, tutti, sono poveri, poverissimi, di idee e infatti ci hanno portato sull’orlo del baratro. Alcuni però, essendo partiti padronali o personali, sono ricchi in leadership e comunicazione, uno su tutti, il PDL, che infatti basa le sue fortune sulle doti di leadership e di comunicazione di Berlusconi. Il PD, da sempre, non essendo un partito personale, è scarso nella capacità di leadership e “vanta” una quantità incredibile di capi e capetti che in tanto sono forti in quanto hanno capacità di influenzare (ed interdire) la volontà del malcapitato segretario di turno. Quanto alla capacità di comunicare, essa è direttamente proporzionale alla leadership: i partiti che hanno un capo (o, se volete, un padrone) comunicano benissimo, i partiti che non hanno un capo (o, se volete, ne hanno troppi) comunicano malissimo. Il PD pertanto, non essendo (per fortuna) un partito padronale, non risolverà mai i propri problemi di leadership e di comunicazione scimmiottando gli altri partiti padronali. Potrebbe risolverli solo in un altro modo: definendo una linea politica chiara e condivisa che sfocia in una leadership chiara e condivisa, che comunica agli elettori idee chiare e condivise. Per far questo occorre che il PD decida cosa vuole fare da grande.
Scritto da Larpi il 22/4/2013 alle 11:55
@ Giuseppe Adamoli – La situazione è quale l’hai descritta con rara efficacia. Ma perché è successo? Perché si è realizzato “il pericolo che tutto ciò che è basso e turpe, e ben organizzato” (R:Tagore) ha avuto il sopravvento? Se la democrazia è maturità, non basta la denuncia dell’esistente, bisogna capire cosa si può fare per favorirla. A mio giudizio la democrazia e i partiti non possono reggere alla debacle educativa della società, dobbiamo ritrovare una base culturale comune, non solo un ruolo formativo del Partito. @ Leonardo C. – Il pericolo di una contaminazione negativa con il “berlusconismo” esiste, ma non lo si evita traendosi in disparte, alzando muri per proteggere la nostra asserita purezza, scaricando sull’elettorato (frastornato e spesso eterodiretto) la responsabilità di trovare le soluzioni. In una democrazia rappresentativa e non plebiscitaria è il Partito che deve “dare la linea”; se non è all’altezza scompare, diventa una minoranza insignificante, non cambia l’assetto sociale; fa solo una benemerita testimonianza.
Scritto da CMF il 22/4/2013 alle 12:15
Sentiremo stasera il discorso di Napolitano e poi pensiamo bene al congresso. Nel Pd deve cambiare molto.
Scritto da Giorgio S. il 22/4/2013 alle 13:29
Caro Adamoli, ti sei ritagliato come tu dici questo spazio e lo gestisci molto bene ma devi ritornare alla politica a livello regionale. Maurizio Martina è un giovane come me ma è un burocrate nato e cresciuto nelle stante del partito. E' lì che devi dare una mano. Te lo dico anche a nome di altre amiche ed amici di Brescia che ti seguono. Ci vedremo presto.
Scritto da Una Pd Brescia il 22/4/2013 alle 13:56
in queste ultime ore è sempre più chiaro che il sabotaggio di Prodi nel PD è stato causato dagli inciucisti per il governissimo con Berlusconi. Ancora più chiaro e sempre di più la pregiudiziale (e paura) verso M5S. Strano questo PD, PDL SI, M5S NO. Questo è stato il vero disastro. Tutto questo gli elettori e militanti del PD l'hanno capito e sono in sana rivolta. non si può dire MAI CON BERLUSCONI IN CAMPAGNA ELETTORALE E DOPO LE ELEZIONI fare esattamente il contrario (di nascosto).
Scritto da robinews il 22/4/2013 alle 14:49
in queste ultime ore è sempre più chiaro che il sabotaggio di Prodi nel PD è stato causato dagli inciucisti per il governissimo con Berlusconi. Ancora più chiaro e sempre di più la pregiudiziale (e paura) verso M5S. Strano questo PD, PDL SI, M5S NO. Questo è stato il vero disastro. Tutto questo gli elettori e militanti del PD l'hanno capito e sono in sana rivolta. non si può dire MAI CON BERLUSCONI IN CAMPAGNA ELETTORALE E DOPO LE ELEZIONI fare esattamente il contrario (di nascosto).
Scritto da robinews il 22/4/2013 alle 14:49
@Sic Est (10.01) - Scusami se ti rispondo solo ora ma sono stato lontano dal computer per molto tempo (mens sana in corpore sano). Guarda che @Robinews, come qualcuno ha notato, è un tipo simpatico. E’ vero che “In politica si ragiona con la mente e con il cuore, ma in questa sequenza” come hai scritto nel tuo commento. Però, piuttosto che essere tutto calcoli di convenienza (ce ne sono tantissimi, come saprai bene) molto meglio essere tutto cuore.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/4/2013 alle 15:44
@Una Pd Brescia (13.56) - Ringrazio molto te, le tue amiche e i tuoi amici di Brescia. Ma non vi sembra di essere in contraddizione quando incitate al rinnovamento e poi mi invitate a ritornare alla politica attiva? E’ ciò che ripeto anche qui a Varese a chi mi da questo consiglio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/4/2013 alle 15:49
ultimi minuti, dai primi dati delle regionali, nonostante il tracollo dei votanti, sembra che Serracchiani stia riuscendo nella tenuta del CSX. In questi giorni terribili Debora Serracchiani, aveva preso posizioni molto forti contro le decisioni Romane e si è espressa con grande forza ed energia per Stefano RODOTA' presidente. Questo Stefano Rodotà forse non era la rovina del CSX. Mi auguro di non aver scritto troppo presto e attendiamo fiduciosi. NO GOVERNISSIMO PD-PDL
Scritto da robinews il 22/4/2013 alle 16:41
Il Presidente ha giurato. Accolto dagli applausi di tutti, eccetto il gruppo dei cialtroni.
Scritto da ulderico monti il 22/4/2013 alle 17:04
Il presidente ha parlato con durezza esemplare, ha frustato le forze politiche dimentiche del loro dovere, un vero energico vibrante grido di battaglia, di resistenza alla distruzione in atto della democrazia repubblicana. Dal Risorgimento alla Resistenza alla Repubblica fummo siamo e saremo pronti a combattere.
Scritto da ulderico monti il 22/4/2013 alle 17:47
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