inserito il 25/8/2008 alle 17:56
Categoria: Idee e proposte, Persone
La simpatia di Michelle: il massimo a cui una persona di sesso femminile può aspirare vero? Simpatia, dolcezza, mitezza, aggettivi validi per la mamma. Ma Michelle non è la mamma degli USA è solo la moglie del candidato (probabilmente perdente) democratico. Ben altro spessore la signora Rodham Clinton: candidata al potere, brillante, ambiziosa, capace.
Ma il mondo non è ancora pronto. Almeno Hillary ha potuto provarci, gli USA lo hanno permesso. In Italia accedi solo se sei una soubrette sic...!
Scritto da signoraoscura il 25/8/2008 alle 21:38
Non ne farei una battaglia di sessi. Obama ha vinto contro la Clinton semplicemente perchè finalmente è arrivato una candiato che riesce a far sognare al di là della contingenza. E' l'unica speranza per i Democratici e forse anche per l'america (molto difficile peraltro). Quel sogno che anche il PD se vuole ripartire deve essere in grado di mettere in campo (non con gli attuali dirigenti) .... Non rincorrendo la maggioranza e ammiccando con lei (vedi festa naz.le PD)
Scritto da Alessandro Duina il 26/8/2008 alle 09:42
Guarda caso chi suggerisce di non fare una battaglia di sessi è sempre un uomo, giudichiamo noi donne se e quando è il caso di combattere o meno.
Suggerisco, inoltre, di andare a vedere la differenza di voti popolari tra la Signora Rodham Clinton e Obama: l'espressione democratica aveva deciso per lei. Il popolo sognava Hillary.
Il PD ha candidate come Finocchiaro, Turco, Bindi oltre a uomini di livello superiore come Bersani; finchè "baffino" detterà legge,non andremo da nessuna parte.
Scritto da signoraoscura il 26/8/2008 alle 11:12
Gli USA e il mondo intero di riflesso hanno bisogno di un convincente successo della famiglia Obama. Gli Usa per ritrovare socialità interna e il mondo per farla finita con il mito dell'esportazione armata della democrazia, tratto distintivo degli anni (troppi) di W, Bush. Gli Usa devono tornare a generare speranze come durante la stagione dei Kennedy e, in parte, nell'era Clinton. L'alternanza al potere è l'essenza della democrazia USA, nel quadro di valori condivisi. Non scordiamolo
Scritto da Cesare Chiericati il 26/8/2008 alle 11:33
Ho parlato di Michelle Obama non solo perché simpatica, elegante, colta e afroamericana (tratti che mi piace sottolineare), ma perché può davvero aiutare Barack a vincere le elezioni. Obama è ormai indiscutibilmente il candidato dei Democratici, è l’unico che può far prevalere le idee di centrosinistra nel mondo in questo momento.
Sono d’accordo con Antonio Polito: “McCain è un formidabile competitore. Uno al quale, se fossimo americani, non avremmo ragione di negare la Casa Bianca. Neanche quella di essere un repubblicano come Bush, perché McCain non è affatto un repubblicano come Bush, e forse non è nemmeno un repubblicano. Dal punto di vista degli americani, dunque, la partita è apertissima.
…Ma dal punto di vista del mondo, non c’è gara: deve vincere Obama. L’America oggi è il baluardo della globalizzazione. E Obama ne è l’emblema: africano, musulmano, hawaiano, americano… Vedere un meticcio come Obama ascendere al podio del potere più alto del mondo sarebbe il miglior viatico contro il rischio di ripiombare nell’era dei nazionalismi e dei protezionismi e per restare sulla strada del progresso”.
Questa è la ragione per la quale confermo la mia opinione. Hillary Clinton ha una personalità forte, è potente, popolare, agguerrita, ma alla Convention di Denver non deve fare ombra alla First Lady oggi del candidato, domani, speriamo, del Presidente degli Stati Uniti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/8/2008 alle 17:36 |
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