Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 22/8/2013 alle 11:04


Sarei soddisfatto se il governo durasse con buoni risultati per i 18 mesi programmati. 
Ho sentito varie volte Enrico Letta, in pubblico e in privato, rovesciare il famoso mantra di Giulio Andreotti: “Meglio tirare a campare che tirare le cuoia”.
Ieri nell’incontro con Angelino Alfano è stato coerente respingendo ultimatum che sarebbero umilianti per l’Italia. 
Non si accettano baratti tra sentenze definitive, per quanto possano essere discutibili, e tenuta del governo. 
Bravo Enrico, tieni duro.

Commenti dei lettori: 81 commenti -
Vedremo nei prossimi 100 giorni..ovvero entro la scadenza del 200°..grazie
Scritto da zva il 22/8/2013 alle 11:19
Condivido pienamente.
Scritto da Massimo Capozziello il 22/8/2013 alle 11:43
Riporto qui un commento di questa mattina sul post precedente che si attaglia bene a questo su Letta. Ho sentito che il Pd starebbe cercando un'altra volta l'accordo con almeno una parte dei cinquestelle e Grillo ha ricominciato a insultarci. Non è dignitoso, l'alternativa sono le elezioni. Napolitano fa il suo mestiere e cerca di evitarle per assicurare la stabilità governativa ma alla fine dipende dal parlamento. Piuttosto che Grillo meglio le elezioni.
Scritto da Un Pd Pavia il 22/8/2013 alle 11:50
E' sbagliato fare entrare il problema dell'agibilità politica di Berlusconi nell'agenda del governo ma la Giunta delle elezioni dovrà valutare bene il caso. Se la legge dice che è obbligatorio il suo voto e quello del Senato significa che non deve applicare automaticamente la sentenza e che c'è lo spazio per una decisione autonoma.
Scritto da Fab il 22/8/2013 alle 12:25
@Adamoli, tieni duro Letta? giusto, ma questo gioco non sarebbe mai dovuto iniziare. Facendo il governo con Berluconi "tutti" sapevano come finiva. Lui il governo con il PD lo ha fatto e fortemente voluto solo per "autotutela" personale. Questo la sapeva benissmo il PD e ancora di più Giorgio II che ha praticamente imposto questo governo. L'unica speranza è che questa penosa commedia finisca presto e che oltre al banana escano di scena tutti i registi e attori dello squallido spettacolo..
Scritto da robinews il 22/8/2013 alle 12:39
@Adamoli, tieni duro Letta? giusto, ma questo gioco non sarebbe mai dovuto iniziare. Facendo il governo con Berluconi "tutti" sapevano come finiva. Lui il governo con il PD lo ha fatto e fortemente voluto solo per "autotutela" personale. Questo la sapeva benissmo il PD e ancora di più Giorgio II che ha praticamente imposto questo governo. L'unica speranza è che questa penosa commedia finisca presto e che oltre al banana escano di scena tutti i registi e attori dello squallido spettacolo..
Scritto da robinews il 22/8/2013 alle 12:39
Siamo giunti alla fine del bipolarismo della seconda repubblica. Il governo Letta/Alfano è quasi un monocolore democristiano.
Scritto da Antonio Chierichetti il 22/8/2013 alle 13:04
Nelle prime due righe tu auspichi che il governo duri 18 mesi, io invece auspico che finisca domani perché di buoni risultati non potrà farne. Poi o governo con i grillini se non saranno irresponsabili oppure elezioni anticipate il più presto possibile.
Scritto da Dino il 22/8/2013 alle 13:08
Bravo Enico? e per che cosa? Stiamo vivendo una situazione politica "UNICA AL MONDO" dove l'agibilità politica di un pregiudicato condannato in via definitiva e con altrettanti gravi reati pendenti diventa tema di discussione politica. Ma Alfano che sostiene queste aberrazioni (insieme ad altri ministri PDL) non sta insieme a Letta e si vorrebbe persino che restasse? Ma per favore! Basta per favore! Il restare di Letta con Alfano lo rende comunque complice altro che dire bravo Enrico.
Scritto da robinews il 22/8/2013 alle 13:17
Sentenze discutibili? Ma non eravamo alle "sentenze non si discutono"? Il relativismo della legalità è e rimane un grave problema.
Scritto da Loris Costa il 22/8/2013 alle 13:26
Concordo @Robinews h.12,39: questa "farsa" non avrebbe mai dovuto iniziare,purtroppo è andata in scena ma non pretendete gli applausi.Finora tutto da copione sec.Berlusconi,perfino il nomignolo"DEL FARE"appioppato al decreto!Meglio elezioni subito che continuare a galleggiare con metà ciurma armata contro l'altra metà.Certo,a questo punto sarebbe meglio lasciare il cerino in mano a B.,senza dargli alcuna possibilità di uscire dall'impasse in cui si è cacciato e vorrebbe cacciare anche il governo
Scritto da giovanni dotti il 22/8/2013 alle 14:07
Concordo @Robinews h.12,39: questa "farsa" non avrebbe mai dovuto iniziare,purtroppo è andata in scena ma non pretendete gli applausi.Finora tutto da copione sec.Berlusconi,perfino il nomignolo"DEL FARE"appioppato al decreto!Meglio elezioni subito che continuare a galleggiare con metà ciurma armata contro l'altra metà.Certo,a questo punto sarebbe meglio lasciare il cerino in mano a B.,senza dargli alcuna possibilità di uscire dall'impasse in cui si è cacciato e vorrebbe cacciare anche il governo
Scritto da giovanni dotti il 22/8/2013 alle 14:07
Concordo @Robinews h.12,39: questa "farsa" non avrebbe mai dovuto iniziare,purtroppo è andata in scena ma non pretendete gli applausi.Finora tutto da copione sec.Berlusconi,perfino il nomignolo"DEL FARE"appioppato al decreto!Meglio elezioni subito che continuare a galleggiare con metà ciurma armata contro l'altra metà.Certo,a questo punto sarebbe meglio lasciare il cerino in mano a B.,senza dargli alcuna possibilità di uscire dall'impasse in cui si è cacciato e vorrebbe cacciare anche il governo
Scritto da giovanni dotti il 22/8/2013 alle 14:07
@Loris Costa (13.26) - Io non critico affatto la sentenza su Berlusconi perché non ne sono in grado. Quindi l'accetto così com'è. Però le sentenze si possono discutere, ci mancherebbe. Non siamo alla dittatura delle toghe. Poi si applicano chiunque sia la persona colpita.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/8/2013 alle 15:27
@Robinews (12.39) e Giovanni Dotti (14.07) - Voi sapete benissimo che questo non era certamente il governo che io avrei voluto. Questa soluzione è stata l'esito di una gestione post elettorale del tutto cervellotica determinata dall'aspettativa che Grillo avrebbe accettato l'alleanza con il Pd che aveva sempre escluso con toni offensivi e minacciosi. Dopo di che restava la scelta fra questo governo e nuove elezioni, complicata però dal vergognoso pasticcio combinato dal Pd per l'elezione del Presidente della Repubblica. Sostengo che la posizione di Letta di ieri sera è corretta e ragionevole come mi pare che @Giovanni lasci intendere con l'immagine del cerino. L'importante è che il Pd non molli sulle conseguenze giuridiche e di buon senso della sentenza della Cassazione. Poi vedremo quel che accade, sperando che i sondaggi migliorino per il centrosinistra.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/8/2013 alle 15:33
@Adamoli. E ben appunto: se discutessimo della sentenza vuol dire che esiste un problema di legge alla base, quindi dovremmo non considerare reato l'evasione (?!) o discutere su come viene perseguito un misfatto così odioso (e taluni arriverebbero a dire che tale reato non va perseguito affatto!!). Ma stiamo sempre e solo parlando di uno, che non accetta la sentenza. Pertanto non stiamo discutendo del reato (evasione) che chiunque dovrebbe contrastare ma che sappiamo essere trattato anche troppo con indulgenza. Ma di Silvio Berlusconi e quindi, avendo tutti titolo per parlarne in termini politici, siamo all'assurdo di parlare di quell'uno che mina il principio generale di non evadere. Mi pare che parlare di discussione sia fallace e un perditempo
Scritto da Loris Costa il 22/8/2013 alle 15:52
@Adamoli. E ben appunto: se discutessimo della sentenza vuol dire che esiste un problema di legge alla base, quindi dovremmo non considerare reato l'evasione (?!) o discutere su come viene perseguito un misfatto così odioso (e taluni arriverebbero a dire che tale reato non va perseguito affatto!!). Ma stiamo sempre e solo parlando di uno, che non accetta la sentenza. Pertanto non stiamo discutendo del reato (evasione) che chiunque dovrebbe contrastare ma che sappiamo essere trattato anche troppo con indulgenza. Ma di Silvio Berlusconi e quindi, avendo tutti titolo per parlarne in termini politici, siamo all'assurdo di parlare di quell'uno che mina il principio generale di non evadere. Mi pare che parlare di discussione sia fallace e un perditempo
Scritto da Loris Costa il 22/8/2013 alle 15:52
Che il governo Letta/Alfano possa lavorare bene, occupandosi dei veri problemi, è interesse generale del Paese. Questo dipenderà soprattutto dal personale senso di responsabilità morale e politica della maggioranza dei nostri parlamentari, anche a costo di disattendere, da parte loro, gli ordini di "scuderia"
Scritto da Antonio Chierichetti il 22/8/2013 alle 15:54
Il governo Letta/alfalno/ berlusconi è frutto dell'incapacità della politicadi produrre soluzioni, mi spiace continuate a dire ciò che volete, ma le alleanze con i condannati per evasione fiscale sono proprie dei regimi totalitari..
Scritto da Massimo Gugliotta il 22/8/2013 alle 16:13
Le sentenze si discutono se si sa coem discuterle se permette, se no si sta zitti...ad ogni modo non mi pare di ricordare che gli elettori del Pd alle primarie abbiano voluto Letta come Premier, o forse tutti hanno buttato 2 euro capendo male?
Scritto da Massimo Gugliotta il 22/8/2013 alle 16:15
@Loris Costa (15.52) - Il reato di frode fiscale è il più tipico, comune ed odioso dei reati italiani. Va perseguito con fermezza e in modo inflessibile. Su questo sono perfettamente d'accordo. Riguardo alla sentenza Berlusconi, si può discutere nel merito ma non si può metterne in dubbio l'esecuzione quando ha superato i tre gradi di giudizio. Questo è il principio su cui si fonda lo Stato di diritto
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/8/2013 alle 16:18
@Adamoli, lasciamo stare i sondaggi che come ben sai dipendono molto "da quello che si fa" e siccome il CSX per adesso non c'è più (almeno quello prima delle elezioni) e sta facendo male NON POSSONO CHE ESSERE GIUSTAMENTE NEGATIVI. Quanto alla nascita del governo Letta e l'alleanza PD-PDL la storia sarebbe stata ben diversa se di fronte al primo fallimento di eleggere Prodi (4^ votazione) si fosse proseguito sulla strada scelta. Il complotto che ruotava attorno a Giorgio II lo ha impedito O NO?
Scritto da ROBINEWS il 22/8/2013 alle 16:33
Non è vero, Gugliotta si sbaglia di grosso. I governo Letta/Alfano è oggi la principale novità degli ultimi vent'anni: supera definitivamente il bipolarismo della seconda repubblica, crollato con la nascita del governo Monti, ed è l'unico che può approvare le urgenti riforme necessarie per uscire dalla gravissima crisi economica in cui i governi bipolaristi hanno precipitato il Paese.
Scritto da Antonio Chierichetti il 22/8/2013 alle 16:41
ah davvero? un monocolore democristiano è uan grandissima novità? ma va? ma l'hanno presa come difensore di Berlusconi nei prossimi processi per dire questo? fino ad oggi infatti questo governo ha prodotto delle mirabili sintesi politiche e riformistiche...si legga quella schifezza del decreto del fare (anche sulal mediazione civile, dove vengono accolti i ricorsi della lobby di voi avvocati), l'unica cosa che poteva essere buona l'avete rovinata voi..vabbè
Scritto da Massimo Gugliotta il 22/8/2013 alle 16:54
Persino il linguaggio sa tanto di prima repubblica " larghe intese", ricorda tantissimo il termine "convergenze parallele"....mah ma si sa io sono di parte.
Scritto da Massimo Gugliotta il 22/8/2013 alle 16:55
Letta si occupa solo di eseguire gli ordini di Goldman Shachs e Bilderberg,tradendo gli italiani,spero che cada prima possibili per il bene dell'italia questi governi sono dei criminali!!!!!
Scritto da Antonio Tieso il 22/8/2013 alle 16:57
Ma come no @Antonio Chierichetti, peccato che la normalità politica in Europa sia altra. Se poi lei rimembra ancor il proporzionalismo e la politica di Carlo Cudega, si accomodi pure. Non dico che la vecchia DC abbia fatto male, anzi, dico però che nel frattempo sono cambiate nel mondo ed in Italia tante cose.
Scritto da exdc il 22/8/2013 alle 17:20
Vedo Gugliotta che forse comincia a capire qualcosa. Complimenti
Scritto da Antonio Chierichetti il 22/8/2013 alle 19:01
@Chierichetti. Allora è vero che l'hanno presa come avvocato difensore del berlusca, adesso è tutto più chiaro..
Scritto da Massimo Gugliotta il 22/8/2013 alle 19:18
@Antonio Chierichetti e @Massimo Gugliotta, vorrei solo precisare che, per quanto mi riguarda, ho accettato questo governo come soluzione eccezionale e temporanea dopo la quale vorrei che si tornasse alla normale dialettica fra maggioranza e opposizione. Il che non esclude che si possa, e per certi aspetti si debba, cercare di fare alcune riforme istituzionali insieme come avviene nei Paesi a democrazia davvero matura.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/8/2013 alle 19:47
Gentile @Chierichetti, ma come si fa a pensare che negli ultimi 20 anni il governo Letta-Alfano è una cosa positiva? Ma come si fa a pensare che quello che ha impedito per 20 anni quel dialogo riformatore oggi sia possibile? E su quali basi questo dovrebbe avvenire? che detterà i contenuti delle riforme? No caro Chierichetti, le riforme e il cambiamento necessarie saranno possibili solo con una RADICALE ROTTURA CON QUESTI ULTIMI 20 ANNI e con tutti i suoi pessimi protagonisti.
Scritto da robinews il 22/8/2013 alle 19:51
@Robinews (16.33) - Complotto che ruotava intorno a Napolitano? Su questo punto sono a distanza siderale. Se c'è stato complotto l'hanno fatto i dirigenti del Pd contro il Pd. Prima l'alleanza impossibile con Grillo. Poi Marini candidato Presidente che rappresentava il contrario di Grillo. Poi Prodi che era il contrario di Marini. E potrei continuare. Dare la colpa a Napolitano è non voler vedere le vere responsabilità
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/8/2013 alle 19:54
Con quali presupposti si possono fare riforme istituzionali con elementi come quelli che ci sono oggi in politica? Andiamo! Si arriverebbe solo a soddisfare ambizioni personali che nulla hanno a che vedere con gli interessi comuni e con le priorità che il Paese reclama.
Scritto da Alessandro Milani il 22/8/2013 alle 20:28
Nei paesi dove la democrazia è matura le riforme istituzionali si fanno concertandole con persone che non hanno ricevuto condanne definitive nè hanno processi a carico, nè vedono andare in prescrizione i processi per inefficienza dei giudici che hanno depositato in ritardo le carte(vedi processo Mills), nelle democrazie mature non si fanno riforme come il lodo Alfano, la Cirielli, il lodo Schifani, nelle democrazie mature il presidente del consiglio non propone norme come il legittimo impedimento, che nella sua formulazione orginaria prevedeva l'autocertificazione per non presentarsi al processo(fortunatamente cassata dalla consulta)....nelle democrazie mature il diritto e la legge sono elementi connaturati con la democrazia stessa, nelle democrazie mature non si vede un partito che dichiara di porsi come alternativa, allearsi con uno dei più grandi delinquenti degli ultimi 20 anni,nelel democrazie mature il conflitto di interessi si risolve con la deontologia professionale, non con una legge frattini ridicola e senza sanzioni...già quante democrazie mature...
Scritto da Massimo Gugliotta il 22/8/2013 alle 20:38
È da qualche tempo che non posto più un commento. Il problema è rappresentato dal fatto che, di fronte a certi stravolgimenti della realtà, rimango basito. Assistiamo al fatto di un reo che mette in discussione una sentenza di terzo grado, passata “in giudicato”. Pretende ce ne sia, solo per lui, una assolutoria di quarto grado, non prevista dal nostro ordinamento, (per altro largamente garantista); No solo: rivendica in maniera esplicita questo favore, per me costituzionalmente sacrilego, per mantenere il sostegno al governo. Di fronte a una tale tracotanza rimango senza parole. È così difficile respingere risolutamente al mittente tali pretese eversive? Ero convinto che il principio del “ Princeps legibus solutus” appartenesse a tempi arcaici.
Scritto da Angelo Eberli il 22/8/2013 alle 21:02
È da qualche tempo che non posto più un commento. Il problema è rappresentato dal fatto che, di fronte a certi stravolgimenti della realtà, rimango basito. Assistiamo al fatto di un reo che mette in discussione una sentenza di terzo grado, passata “in giudicato”. Pretende ce ne sia, solo per lui, una assolutoria di quarto grado, non prevista dal nostro ordinamento, (per altro largamente garantista); No solo: rivendica in maniera esplicita questo favore, per me costituzionalmente sacrilego, per mantenere il sostegno al governo. Di fronte a una tale tracotanza rimango senza parole. È così difficile respingere risolutamente al mittente tali pretese eversive? Ero convinto che il principio del “ Princeps legibus solutus” appartenesse a tempi arcaici.
Scritto da Angelo Eberli il 22/8/2013 alle 21:02
@Adamoli, sul Napolitano degli ultimi 2 anni non saremo mai d'accordo. ci sarà stato pure il casino dei tradimenti PD nell'elezione del presidente MA LUI NON E' STATO SPETTATORE ESTRANEO VISTO L'EPILOGO. Un'altra considerazione e domanda, cosa ne pensi del fatto (mai smentito) che fin dal primo giorno della sua rielezione si parla sempre del fucile con la pallottola in canna delle sue dimissioni se non si ubbidisce a lui? Che democrazia è questa? Dov'è la liberta del confronto politico? (segue)
Scritto da robinews il 22/8/2013 alle 21:31
Robinews (segue 2). Caro Giuseppe, la storia che stiamo vivendo sembra oramai alla fine e il principale sconfitto della precoce caduta del governo, devi ammetterlo, è Napolitano per aver voluto ri-fare (dopo il fallimento Monti) un governo PFL-PD. Solo per questo dovrebbe dimettersi (e non perchè non gli ubbiscono)- Così facendo rimetterebbe insieme qualche coccio e si ripartirebbe da una elezione di un presidente non compromesso con i fallimenti di questi anni. (segue)
Scritto da robinews il 22/8/2013 alle 21:37
Robinews (segue 3) Infatti solo le sue dimissioni e l'elezione di un nuovo P. d.R. si potrebbe ripartire correttamente altro che ripartire con un Letta bis tenuto in piedi con tranfughi di varia provenienza. Solo con un nuovo presidente della repubblica si potrebbe ripartire con un governo di scopo a breve termine per poi andare subito al voto sperando in un chiarimento PROFONDO E SOSTANZIALE NELLE SCELTE DI UN PD POSSIBILMENTE "DEPURATO" DALLA DERIVA DEL GOVERNISSIMO E DEI TRADITORI (ì 101).
Scritto da ROBINEWS il 22/8/2013 alle 21:44
Le tesi di Gugliotta sono completamente fuori dalla realtà. Non a caso la stragrande maggioranza degli italiani la pensa molto diversamente. E non a caso in Italia quelli che sostengono quelle tesi non hanno mai vinto le elezioni politiche.
Scritto da Antonio Chierichetti il 22/8/2013 alle 22:22
@Robinews, tu parli come se in Italia avessimo il Presidente con potere quasi assoluto. E' il parlamento e sono i partiti che decidono il governo, che approvano le leggi e che hanno rivotato Napolitano. Se Letta va in crisi e il Pd non vota per un altro governo si va alle elezioni anticipate. Non sarei contento ma la conclusione sarebbe questa.
Scritto da Maurizio il 22/8/2013 alle 22:43
@Cjierichetti, ma la correttezza di una tesi non dipende dalla vittoria elettorale mi pare, altrimenti Toqueville non avrebbe mai scritto nulla, (sperando che lei sappia chi sia)
Scritto da Massimo Gugliotta il 22/8/2013 alle 22:46
e sinceramente se la maggioranza degli italiani se di diritto non ci capisce nulla e vota solo la faccia, bhè è un problema loro non mio, è da pazzi sostenere che le alleanze con i mafiosi ed evasori non vanno fatte? alle cazzate c'è un limite santo Dio. Io ho parlato di fatti lei no è semplice la differenza persino per lei. Preferisco tenermi la mia posizione minoritaria piuttosto che svendere la mia dignità come fa lei se permette.
Scritto da Massimo Gugliotta il 22/8/2013 alle 22:48
@Chierichetti, 22,22 quindi secondo te per vincere le elezioni bisogna fare esattamente come efficacemente ha spiegato che non bisogna fare @Gugliotta? Se così fosse davvero non dovremo dire solo tutti a casa ma aggiungere e specificare che la casa dove mandarli e quella CIRCONDARIALE.
Scritto da robinews il 22/8/2013 alle 23:07
Propongo il seguente quesito al blog: secondo voi esistono falchi e colombe nel PDL? Secondo me no perchè i due sono nobili pennuti con diverse caratteristiche e sarebbe troppo gratificante per quei politici a cui si riferiscono queste definizioni. Ma non si tratta forse di gente che assomiglia molto a quei parenti che si tringono intorno al vecchietto che sta tirando le quoia per ritagliarsi il miglior posto per l'eredità elettorale (sempre più esigua)? (segue)
Scritto da robinews il 22/8/2013 alle 23:14
segue Robinews-2 nelle ultime ore ha fatto scalpore una dichiarazione del Sen. Casson sulla possibilità che ci siano franchi tiratori nel PD sul voto per la decadenza di Berlusconi. Domanda: se forse è vero che la dichiarazione di Casson non è poi tanto campata in aria non potrebbero esserci anche molti senatori del PDL che coglierebbero l'occasione per dire una volta per tutte basta e togliersi dalle balle il Banana? A VOI LE RISPOSTE!
Scritto da ROBINEWS il 22/8/2013 alle 23:22
Mandare in crisi il governo adesso per Berlusconi o per qualsiasi altra ragione sarebbe da pazzi. Con un pò stabilità è possibile che si esca dalla crisi più nera che abbiamo attraversato. Berlusconi farebbe bene a dimettersi.
Scritto da G. Castigioni il 22/8/2013 alle 23:30
"Non si accettano baratti tra sentenze definitive e tenuta del governo". Su questo punto @Adamoli credo suggerisca il TIENI DURO al suo amico Letta. Sui principi costituzionali democratici fondamentali ogni cedimento sarebbe una colpa grave e imperdonabile di fronte all'elettorato di sinistra, e non solo. Penso che Letta sia tanto intelligente da capirlo, non cosi' purtroppo certi personaggi del P.D.che hanno voluto l'inciucio col PDL, e non solo da ora.Spero che la DIGNITA'abbia il sopravvento
Scritto da giovanni dotti il 23/8/2013 alle 00:14
@ Maurizio, conosco fin troppo bene le prerogative e i poteri del capo dello stato e proprio perchè ne ho conoscenza che rivolgo le mie critiche a Napolitano. Troppe volte Giorgio II ha travalicato i limiti che gli venivano imposti costituzionalmente. Riconoscerai che non sono il solo in Italia a sostenere che "sostanzialmente" il Presidente agisce come in una Repubblica Presidenziale senza averne mai definito poteri e limiti. L'esempio della sua rielezione è li a testimoniarlo.
Scritto da robinews il 23/8/2013 alle 08:02
Napolitano dovrebbe chiedere a Berlusconi di dimettersi prima del 9 settembre se è vero che ha a cuore il bene dell'Italia. Poi potrebbe anche prendere in considerazione la possibilità di tramutare l'anno di galera con una multa come ha fatto con Sallusti. Solo una proposta del genere metterebbe all'angolo il PDL.
Scritto da L.V. il 23/8/2013 alle 09:10
@Angelo Eberli (21.02) - La sentenza definitiva della Cassazione è dell’inizio di agosto; il Pd ha dichiarato che voterà per la decadenza di Berlusconi; Letta ha preso posizione contro il coinvolgimento del governo; a settembre ci sarà l’esame e il voto della Giunta delle elezioni e poi il voto finale del Senato. Penso, caro Angelo, che le pretese di Berlusconi saranno rimandate al mittente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/8/2013 alle 09:15
@Robinews (21.44) - “Si potrebbe ripartire con un governo di scopo a breve termine per poi andare subito al voto”. Bene. Era lo sbocco più semplice e positivo che sostenevamo in tanti, ma non te, anche sul blog subito dopo il pareggio delle elezioni (basta vedere l’archivio). Era la soluzione che avrebbe voluto anche il Presidente perché era fattibile. Oggi avremmo un governo diverso dall'attuale e in carica ci sarebbe il successore di Napolitano.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/8/2013 alle 09:18
A dirla con garbo e pudicizia il Paese si sta titillando l'ombelico e pare trovarci gran gusto. La necrosi delle istituzioni è in atto e la sussistenza di una qualche dignità è affidata al filo sempre più esile che ci tiene collegati con l'Europa. Altrimenti la deriva ci avrebbe condotti al caos mediterraneo della Quarta Sponda. Un rimedio radicale sarebbe commissariare l'Italia e affidare a terzi la gestione delle riforme, prima tra tutte la Giustizia. Ma non abbiamo ancora toccato il fondo...
Scritto da ulderico monti il 23/8/2013 alle 09:43
@L.V. forse ha ragione, Il Presidente della Repubblica dovrebbe chiedere a Berlusconi di dimettersi e poi tramutare la condanna in una pesante multa. Tu cosa ne dici?
Scritto da Luisa B. il 23/8/2013 alle 10:47
Scusa se ritorno ancora su un tema già in precedenza trattato. A qualcuno cui, come al sottoscritto, sta a cuore la democrazia e il bene di questo Paese. Perché se anche i partiti hanno paura dell’astensionismo, purtroppo non ne tengono conto. All’ASTENSIONISMO va attribuito il significato e il valore che gli compete: quello della insoddisfazione e del rigetto da parte di una larga fascia della popolazione di una politica vuota e autoreferenziale, e di disprezzo per gli squallidi suoi attuali rappresentanti, di qualsiasi parte politica. In altre parole gli ASTENUTI NON SI SENTONO E NON VOGLIONO ESSERE RAPPRESENTATI DA QUESTA CLASSE POLITICA. Una vera DEMOCRAZIA ne dovrebbe tenere conto. Come dar valore allora all’astensionismo ? Basterebbe RIDURRE IL NUMERO DEGLI ELETTI in ogni assemblea elettiva IN MISURA PROPORZIONALE AI VOTANTI, oppure ridurre gli emolumenti degli eletti in misura proporzionale al numero degli astenuti. Perché FINCHE’ L’ASTENSIONISMO NON INFLUIRA’ DIRETTAMENTE SUI PARTITI NON CAMBIERA’ NULLA, e i nostri politici continueranno a spadroneggiare nonostante votati solo da una parte della popolazione. Attualmente i politici che ci governano rappresentano infatti solo delle MINORANZE, ma pretendono di imporre le loro decisioni anche a quella MAGGIORANZA che non li ha votati (e di prendere i “rimborsi elettorali” anche per loro!). Ben venga quindi la proposta di introdurre in una eventuale RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE, se mai si farà, una norma che preveda una riduzione del numero dei Parlamentari in misura proporzionale al numero degli astenuti: sarebbe già un passo avanti rispetto alla vergognosa situazione attuale!
Scritto da Giovanni Dotti il 23/8/2013 alle 10:49
Comunque finisca il governo Letta ha dato la dimostrazione che vi sono forze politiche responsabili che antepongono i bisogni del Paese a quelli della propria parte. Berlusconi, dopo aver assicurato che il governo era fuori dalla discussione politica dopo la sua sentenza, ha cambiato ancora una volta parere e ha dimostrato che non gli importa nulla nè dell'Italia, nè della democrazia e neppure del suo partito. Il governo Letta ha anche attuato provvedimenti concreti per fermare la crisi.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 23/8/2013 alle 10:52
Questo non è il Governo del ‘fare’ ma del ‘che fare?’. Letta, oltre a ieri, è già salito al Colle un’infinità di volte (sarà istituzionalmente normale?), sempre per porre la medesima domanda: ‘che fare?’ Così facendo, Letta surclassa Lenin, la cui opera ‘Che fare? Problemi scottanti del nostro movimento’ diventa una bazzecola di fronte all’interrogativo lettiano ‘Che fare? Problemi scottanti del nostro momento’.
Scritto da eg il 23/8/2013 alle 11:34
Mi scuso ma non ho tempo di leggere, se non superficialmente, i commenti, dando la priorità agli ultimi di fine dibattito. Sono d’accordo con @Dotti e approvo ad occhi chiusi quelli di @Eberli, con il quale sono spesso in sintonia. Ad @Eberli non sarà sfuggito l’editoriale di Mauro su ‘la Repubblica’ dell’altro ieri, mercoledì, dal titolo ‘Il mondo rovesciato’. Ineccepibile, in pochi periodi una grande delusione e una forte preoccupazione. @Monti (9,43) ipotizza un ‘commissariamento’ dell’Italia. Il PdL, da più giorni, ci vuole convincere che è un’attenuante (e non un aggravante) il fatto che ad essere condannato sia il leader del principale partito politico. Sembra di sentire Cetto La Qualunque: ‘Questa non è la giustizia di un Paese civile’. Il famoso ‘Paese civile’ di Cetto La Qualunque … Sì, il Paese di Cetto La Qualunque andava commissariato già anni fa.
Scritto da eg il 23/8/2013 alle 11:38
@Camillo Massimo Fiori, grande buon senso il suo. Quello che manca a molti dirigenti politici e a molti che scrivono sul blog ma per questi ultimi trattandosi di cittadini comuni è del tutto normale. Invece è anormale fra i capi politici.
Scritto da Giovanna G. il 23/8/2013 alle 12:38
Sono d' accordo con le considerazioni di Angelo Eberli, come può un intero paese europeo soggiogarsi alla volontà di un condannato in via definitiva ? Mi vergogno.Però Il governo Letta ha fatto alcune cose buone . Può anche tener duro, come dice Adamoli per il bene del paese, ma che pasticcio!
Scritto da bruna croci il 23/8/2013 alle 12:53
Fuori onda: dopo che @Dino ha parlato di una mia 'abilità nello scrivere', anche la mia antiquata tastiera vacanziera si ribella: ieri mi ha fatto scrivere 'propio' anzichè 'proprio', oggi mi ha fatto scomparire l'apostrofo prima di 'aggravante'. Evviva la mia tastiera. Almeno in vacanza!
Scritto da eg il 23/8/2013 alle 13:05
@Adamoli, carissimo Giuseppe, possiamo in parte e su questo post le nostre diverse opinioni su Napolitano concordando insieme che anche LUI può sbagliare? Credo di si specialmente dopo che persino Papa Benedetto ha riconosciuto i suoi limiti e si è dimesso?
Scritto da robinews il 23/8/2013 alle 13:33
@Robinews. io non andrei a vedere cosa succede nel Pdl fra falchi e colombe. Mi limito a vedere quel che succede nella sinistra e non mi piace. Non mi piace nemmeno la ricerca di qualche voto di cinquestelle. Non si fa così, la politica dovrebbe essere leale. Via il governo Letta e subito alle elezioni anche se la sinistra corre qualche rischio.
Scritto da Dino il 23/8/2013 alle 13:37
Perché non guardate anche in casa vostra? Leggete quel che sta facendo De Magistris a Napoli con i favori al fratello, ai parenti, a quelli che l'hanno aiutato in campagna elettorale. Questi giustizialisti sono peggio degli altri. Di Pietro è finito male, Ingroia peggio e De Magistris finirà peggio ancora, solo per citare i campioni del giustizialismo di sinistra.
Scritto da Fab il 23/8/2013 alle 15:15
@Giovanni Dotti, d'accordo con te sulla sostanza ma non sul metodo perché per fare ciò che tu dici ci vuole una modifica della Costituzione e non basta la legge elettorale che è una legge ordinaria.
Scritto da Massimo D. il 23/8/2013 alle 15:24
2 ministri di peso (in tutti i sensi) Cancellieri e Mauro,hanno detto nelle ultime ore che la soluzione per B. è l'amnistia. Prontamente Cicchitto e Bondi hanno risposto che può andare bene. Questo si che è tenere duro. Nulla contro l'amnistia, anzi sarei più che favorevole perchè riconduce al principio costituzionale che la legge è uguale per tutti. Ma che ci debba fare questo per salvare il B. NO. Sarebbe come fare una aministia "ad personam". E voglio anche vedere che fà la destra forcaiola!
Scritto da robinews il 23/8/2013 alle 15:43
@Fab, non stupirti. Di Pietro, Ingroia e De Magistris facevano politica quando portavano la toga e hanno continuato a farla dopo. Il CSM non ha mai detto niente e nemmeno l'Associazione magistrati. Ecco la super-super casta.
Scritto da Gino D. il 23/8/2013 alle 16:22
Si mettano tutti il cuore in pace, il Pd è l'unica ancora di salvezza dell'Italia e gli italiani lo capiranno.
Scritto da Iscritto Varese il 23/8/2013 alle 17:29
@ Adamoli, l’immagine dei bambini morti, uccisi con il gas nervino, è un’atrocità senza limiti. Quelle creature avevano diritto alla vita, alla felicità e ad un futuro ma sono morte in modo atroce. Quei bambini sono anche figli nostri e trovo sconcertante che su questo blog, non ci sia stato un solo commento. Comprendo che questa tragedia pesa anche sulle nostre coscienze, ma il pudore, la vergogna e lo smarrimento non devono prevalere. Dobbiamo reagire. Spero caro Adamoli che di fronte a queste inaccettabili disumanità, tu ci coinvolga in una riflessione.
Scritto da Ernesto Alberichi il 23/8/2013 alle 18:13
Il caso Berlusconi è il pretesto per continuare il regime di nullità della politica italiana: Non fare le riforma della Giustizia; NON fare la riforma elettorale; NON fare la riforma del Parlamento (numero esorbitante di eletti e retribuzioni le più alte di Europa). Tali riforme, attese da decenni, non sono ostacolate dal problema B., ma NON sono volute dal PD, dal PDL e quegli altri avventurieri. La responsabilità è tutta nostra che teniamo in piedi questo sistema iniquo. Italia di feudatari e di vassalli.
Scritto da ulderico monti il 23/8/2013 alle 18:32
@ - Giovanna G – La politica italiana non sembra rendersi conto che dalla crisi si esce non cambiando i governi, i partiti e i leader ma realizzando le riforme promesse da decenni e che debbono consentire al nostro sistema di adeguarsi ai cambiamenti globali verificatisi. Ma le riforme non si vogliono fare perché toccano interessi e privilegi e perché in Parlamento gli interessi corporativi sono ben rappresentati, meglio di quelli della povera gente. Accantonare le riforme significa però accettare l’alternativa dei provvedimenti d’emergenza che creano malcontento e sfiducia; chi crede di secondare gli umori irrazionali della gente lavora invece per accentuare il distacco tra i cittadini e la politica e stimola le pulsioni populiste. Cadute le ideologie nei partiti (cosa di per sé non negativa), sono caduti anche gli ideali e le idee; si discute di tattiche ma non di contenuti, i problemi sono accantonati o semplificati. Gli italiani sono certamente più istruiti rispetto alle generazioni precedenti, ma vengono pur sempre da famiglie in cui mancavano oltre al pane anche la cultura, sono sempre pressapochisti e i partiti ne profittano per lasciarli sfogare e fare quello che vogliono. Dovrebbero invece aiutarli a ragionare e a capire la complessità delle situazioni e trasformare la protesta in proposta. Fare dell’Europa un capro espiatorio è un non senso perché problemi riguardano soprattutto gli squilibri all’interno dei vari sistemi economici e sociali e sono i governi riluttanti ad affrontarli: Schroder ha fatto le riforme e ha perso le elezioni, Monti ha tentato di farle ed è stato gravemente penalizzato. Se non si educano le masse può ripetersi l’esperienza suicida delle democrazie occidentali nel Novecento. Bisogna invece riflettere su come, in pochi mesi con la stimolo della crisi, l’Europa è riuscita a fare molti più passi che nel recente passato: la riforma bancaria, quella fiscale, il fondo salva stati. Da noi si fa spesso del moralismo: se è lecito andare con chi, e non invece che cosa si debba fare. Papa Giovanni ci ha insegnato a chiedere agli altri non da dove vengono ma dove vogliono andare, e ci ha detto che lavorare insieme per il bene comune e più importante fare le critiche, anche se giustificate. Il popolo delle sinistra fa bene ad essere fiero delle proprie convinzioni ma deve anche riflettere sul fatto che una buona parte del popolo italiano, non solo i berluscones, la pensa diversamente da loro. Questo senso di arrogante superiorità ci ha sempre fatto perdere e non ci ha fatto capire che i costumi non si migliorano con il moralismo ma con l’esempio e la buona volontà.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 23/8/2013 alle 19:11
Il PD ha battuto un colpo sull'ipotesi di amnistia, l'ha definita una proposta indecente, MI PIACE. @U. Monti, ore 18,32 ha scritto finalmente qualcosa di "eversivo", MI PIACE. Oggi ho incontrato un esodato di 57 anni (disoccupato con 37 anni di contributi) era un grande militante del PD E della CGIL, era incazzato nero con il PD (ha restituito la tessera) e con la CGIL (ha disdetto la tessera) era incazzato di un nero che lascio a voi immaginare. MI PIACE.
Scritto da ROBINEWS il 23/8/2013 alle 19:11
@Ernesto Alberichi (18.13) - La tua collera per quanto è successo è anche la mia, caro Alberichi, ma tieni conto che questo è un piccolo blog con 5/6 post settimanali di carattere quasi sempre nazionale. In verità ero tentato di parlare della tragedia siriana nel post “Rivoluzioni” ma mi sembrava che l’avrei ridotta in un angoletto. E poi per discuterne a ragion veduta dovrei saperne molto di più. Intanto ti ringrazio molto per questa giusta segnalazione di cui terrò conto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/8/2013 alle 19:13
uno spettro si aggira a via del Nazareno, D'Alema. Oggi ha detto che E. Letta non ha futuro. Se lo dice lui è da crederci perchè la sà più lunga di tutti.
Scritto da robinews il 23/8/2013 alle 19:16
A volte capita di aver voglia , dopo tanti discorsi gravi, di voler alleggerire: mi rivolgo perciò alla gentile @ eg che si scusa per i suoi refusi. Possono capitare a tutti. Magari le capiterà di condividere anche la mia idiosincrasia per i reiterati “ po’ stà quà fà da (senza accento quando non è preposizione) (e magari con l’accento quando è preposizione)”. Sono riuscito ad inorridire, nello stesso scritto, per un ‘ha’ (preposizione) seguito da una ‘a’ (verbo) . Quisquilie, pinzillacchere? Forse. Magari, però, partendo dall’ortografia …
Scritto da Angelo Eberli il 23/8/2013 alle 19:23
@Ulderico Monti (18.32) - Su una cosa mi troverai sempre concorde. Dire che le riforme che tu citi non si sono fatte in questi vent’anni per esclusiva responsabilità di Berlusconi è una grossa balla. Ed è un controsenso affermare che la riduzione dei parlamentari, l’eliminazione del doppione della Camera e del Senato, la soppressione degli enti inutili non si possano fare con il centrodestra quando differenze sostanziali, almeno a parole, non ci sono. Le divaricazioni esistono sull’elezione diretta e sui poteri del Presidente della Repubblica ma questo punto poteva benissimo essere lasciato ai margini del processo riformatore in attesa di tempi migliori. Queste riforme si decidono in Parlamento con tutti quelli che ci stanno come in ogni democrazia che funziona. Anzi, attuarle insieme al di là delle maggioranze politiche che di volta in volta governano, è una garanzia di durata e di efficienza istituzionale. Solo sulla Giustizia eccepisco: con Berlusconi è impossibile pensare di metterci mano ma riconosco che questa è una riforma non procrastinabile. E comunque il centrosinistra ha governato da solo per sette anni e poteva cercare di farla.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/8/2013 alle 19:26
Se non salta sul caso Berlusconi il governo salterà sulle tasse, sull'Iva e sull'Imu. Ha i giorni contati. Maroni ha ragione.
Scritto da Ugo F. il 23/8/2013 alle 21:50
@Ugo F. forse il governo Letta non ha i giorni contati ma le ore. Mi raccomando tenetevi pronti alle elezioni con il vostro capo padrone pregiudicato che non è Maroni ma Berlusconi. Ma un minimo di senso della vergogna padana e dignità a quando? Ma quante prove di ricatto ha il Banana nei confronti della lega? Ma quante poltrone ben remunerate ha la Lega da difendere nella "macroregionizzata"? Ma quando aprirete gli occhi, le orecchie e il cervello? Poveri sogni infranti sul soglio di Arcore.
Scritto da robinews il 24/8/2013 alle 00:40
@Ugo F. forse il governo Letta non ha i giorni contati ma le ore. Mi raccomando tenetevi pronti alle elezioni con il vostro capo padrone pregiudicato che non è Maroni ma Berlusconi. Ma un minimo di senso della vergogna padana e dignità a quando? Ma quante prove di ricatto ha il Banana nei confronti della lega? Ma quante poltrone ben remunerate ha la Lega da difendere nella "macroregionizzata"? Ma quando aprirete gli occhi, le orecchie e il cervello? Poveri sogni infranti sul soglio di Arcore.
Scritto da robinews il 24/8/2013 alle 00:40
Concordo con @Adamoli: certe riforme si potevano (e si possono ancora) fare con questo "governo bipartisan"(che doveva essere un governo di transizione con pochi punti programm.). Perché allora non si fanno? Su queste il P.D.dovrebbe insistere e mettere alle strette il PDL, la gente capirebbe e potrebbe premiarlo in caso B.e la sua "banda Bassotti" volessero rompere e andare ad elezioni anticipate (perché non credo che il Pres.della Repubblica avvallerebbe un governo con una maggioranza diversa)
Scritto da giovanni dotti il 24/8/2013 alle 08:30
@Giovanni Dotti (08.30) - Se ci fosse un'altra maggioranza il Presidente non potrebbe che prenderne atto. Il fatto è che a tutt'oggi non esiste. Grillo ormai si sta preparando alle elezioni accettando anche il Porcellum. Questa è la realtà.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/8/2013 alle 12:10
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