Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 10/9/2013 alle 14:46



E’ settembre. Tempo di libri e mense scolastiche. Di abbonamenti per i treni e per i tram. Tempo di rincari.
Ah, se le dichiarazioni dei redditi fossero sincere quanta bella equità si potrebbe realizzare!
Eppure qualcosa di più si può fare, dando più peso al numero dei figli e alle persone a carico.


Commenti dei lettori: 47 commenti -
e certo....sempre per maggiore equità.. o minore diseguaglianza o sperperanza..da parte dei costi pubblici ..non del popolo..molto attento..che sa tirare la cinghia..però fino a un certo punto..raggiunto..grazie dell'interessamento..
Scritto da zva il 10/9/2013 alle 15:01
Credo che inventeremmo figli e anziani a carico pur di non pagare.
Scritto da Federico A. il 10/9/2013 alle 15:04
Fino a quando non si studia un sistema fiscale che riesca a mettere in contrapposizione gli interessi dell'end user con quelli dei prestatori di servizi, non si potrà ottenere una diminuzione dell'evasione fiscale. Per questo risulta anche poco equo dare benefici solo in base alla necessità visto che molti riescono a manifestarsi poveri e/o bisognosi.
Scritto da Sic Est il 10/9/2013 alle 15:13
L'equità fiscale è il problema più grosso che abbiamo in Italia. Ieri o l'altro ieri i giornali riportavano che un artigiano su tre sta passando al lavoro in nero. Colpa della crisi economica che attanaglia le piccolissime imprese ma colpa anche degli esempi clamorosi che vengono dall'alto.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 10/9/2013 alle 15:29
da sempre tutti sappiamo come in Italia (altrove non mi interessa) sia facile ed altamente diffuso nascondere al fisco il reddito imponibile annuale. Ed è risaputo come le imposte indirette in genere, nonchè le imposte patrimoniali (applicate annualmente su tutti i beni) siano maggiormente in grado di colpire una platea più ampia di contribuenti. Vi sono contro indicazioni anche per queste due soluzioni, ma io le ignorerei visto il livello patologico dell'evasione delle imposte dirette.
Scritto da bm il 10/9/2013 alle 15:41
Vero altro regalo ad extracomunitari e parentado. I nostri giovani non fanno figli per paura di non riuscire a mantenerli e per paura di non potergli garantire una vita dignitosa... ma la priorità qual'è? Creare leggi a tutela di chi...?
Scritto da Andrea Rigolin il 10/9/2013 alle 15:43
non capisco la battuta sugli extracomunitari sinceramente, le ricordo che extracomunitario non è un insulto è una condizione...quanto alle dichiarazioni dei redditi, siamo tutti d'accordo dovrebbero essere più oneste...tuttavia mi chiedo con che coraggio i partiti di questa alleanza possono chiedere questo dopo che il pdl ha votato lo scudo fiscale facendo pagare il 5% di impoista a chi deteneva capitali all'estero non dichiarati, con l'aggravante che su quei redditi non sarebbe stato possibile effettuar eindagini od accertamenti, ed il Pd misteriosamente quel giorno aveva un sacco di deputati in missione, il numero sufficiente per far si che lo scudo potesse essere bloccato...a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca. Oltretutto se non ricordo male è sempre lo steso PD alleato con un evasore fiscale?? Probabilmente è un'altra persona vero?
Scritto da Massimo Gugliotta il 10/9/2013 alle 15:53
Il costante alto livello dell'evasione fiscale dimostra l'inefficienza storica dello Stato. Uno scandalo se confrontato con altri Paesi europei. Ma se lo Stato oggettivamente favorisce - non perseguendola a fondo - l'evasione di alto livello, perché il piccolo contribuente dovrebbe essere indotto alla virtù? Quando sento definire noi "tassati alla fonte" come "contributi onesti" mi inferocisco e la mia depressione politica ha il sopravvento. Mi curo e mi illudo con le leggende garibaldine.
Scritto da ulderico monti il 10/9/2013 alle 16:07
@Sic Est (15.13) - Ho notato da altri tuoi interventi che sei esperto di questi problemi. Se tu volessi sinteticamente, come sei solito fare, spiegare meglio ai lettori del blog ciò che intendi ti sarei grato.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/9/2013 alle 16:14
@bm (15.41) - Sulle imposte patrimoniali sono perfettamente d'accordo e l'avevo scritto varie volte prima dell'eliminazione dell'Imu per tutti, Sull'Iva, temo invece che il suo aumento possa deprimere ancora di più la domanda di beni di largo consumo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/9/2013 alle 16:17
@Andrea Rigolin (15.43) - Guarda che il lavoro nero, l'evasione e l'elusione delle tasse non sono affatto solo degli immigrati che vivono spesso in condizioni miserevoli. Però hai ragione sul problema principale che poni. Bisogna aiutare i nostri giovani a fare figli con una vita dignitosa, se no il futuro è triste
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/9/2013 alle 16:24
Il fisco in Italia è un animale strano, la costituzione recita “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”. Peccato che nel corso degli anni, per effetto di detrazioni, deduzioni ed erosione della base imponibile l’IRPEF sia diventata una imposta regressiva cioè che pesa maggiormente sui redditi bassi, cosa ancor più grave per il fatto che il peso dello stato è sempre più sulle spalle dei lavoratori dipendenti. Ritengo che, posti i vincoli di bilancio, sia necessario una complessiva ridefinizione del sistema tributario … e togliere l’IMU è stata una pirlata. In merito a dare più peso a figli e a persona a carico, tutti i governi lo promettono e nessuno lo fa (pressione fiscale docet), credo si debba stare attenti alle sirene del cosiddetto “quoziente familiare”, applicato in Francia si denota anch’esso per un impatto fortemente regressivo. Una domanda per finire, con il deficit che abbiamo e con il vincolo di bilancio in pareggio, come pensate di finanziare qualsivoglia provvedimento? Io credo che per fare dell’Italia un paese per i giovani sia necessaria solidarietà generazionale e una revisione della spesa dello Stato sennò ci prendiamo in giro e basta.
Scritto da Lele il 10/9/2013 alle 16:37
Dal post agli interventi si conferma che l'italia e regina nella diseguaglianze fiscale (IMU doget). E perchè gli Italiani dovrebbero essere cittadini esemplari nella fedeltà fiscale quando hanno gli esempi negativi a partire dai vertici politico-istituzionali? Solo un cambiamento radicale della politica può reimpostare e rendere credibile una azione che riesca ad arrivare ad una decente SINCERITA' NEI REDDITI. Un evasore (B.) , molti evasori (e compagnia evadendo) cosa insegnano?
Scritto da robinews il 10/9/2013 alle 16:39
@Adamoli. Il presente è già triste, il futuro non c'è proprio..se questo partito se ne rendesse conto forse le cose cambierebbero
Scritto da Massimo Gugliotta il 10/9/2013 alle 16:41
Ti ringrazio. Non voglio dilungarmi troppo. Per far pagare i balzelli al maggior numero di cittadini basterebbe creare un interesse, in ognuno di noi, affinché una percentuale di quello che spendiamo possa essere portata in detrazione sul reddito lordo percepito. In effetti era l’intendimento del nostro più grande (con Ezio Vanoni di cui fu collaboratore) Ministro delle Finanze dell’epoca repubblicana (Athos Valsecchi, di Villa di Chiavenna) che aveva studiato nella prima metà degli anni 70 il sistema fiscale americano. Per una serie di motivi che è lungo descrivere (tra l’altro all’epoca non c’era un sistema informatizzato) e perché qualcuno aveva cominciato a dire che sarebbe stato complicato, specie per le vecchiette, tenere tutte le ricevute degli acquisti, non si fece nulla. Oggi, considerato che l’evasione fiscale si annida, non solo nei bilanci delle imprese, ma anche nelle transazioni (acquisto vendita: mancato pagamento dell’IVA, possibilità di non dichiarare il ricavo – un servizio irregolarmente pagato crea (1) un mancato introito di IVA e (2) un arricchimento del venditore/erogatore di servizi dell’imposta gravante sul ricavo netto), sarebbe opportuno rivedere la materia e dare la possibilità a chi compra di detrarsi parte dell’importo speso (quello che si è fatto per le ristrutturazioni, ecc.). Come si dice in gergo “all’americana”. Infine, è giunto il momento che i redditi finanziari gravati dalla cosiddetta cedolare secca vengano esposti su un quadro apposito della dichiarazione dei redditi in modo da capire “veramente” quanto si è ricchi e quanto si è poveri.
Scritto da Sic Est il 10/9/2013 alle 17:50
@Massimo Gugliotta (15.53) - Forse ti sorprenderà ma considero anch'io quella dello scudo fiscale voluto dalla Destra, con le molte assenze del Pd, una pagina nera del Parlamento. L'avevo detto in varie riunione e scritto fin d'allora ma tu probabilmente non ci crederai.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/9/2013 alle 19:07
@Adamoli, no ma ci posso pure credere,ma mi domando come si fa ad avere a faccia tosta di auspicare delle dichirazioni dei redditi veritiere, quando il Pd è alleato con un condannato per evasione fiscale...ma le para normale?
Scritto da Massimo Gugliotta il 10/9/2013 alle 19:46
@Adamoli, quello che mi fa più male è vedere gente come lei, che davanti a questa situazione non si sente indignato, ma la vive come il male necessario per sopravvivere, questo che non capisco. Lei quando rientra a casa la sera, le domando, si sente felice a vivere inq uesto paese? si sente a posto con la coscienza presupponendo che da un governo che poggia su basi illegali possa nascere qualcosa di buono? Io personalmente non sto bene...mi fa un male cane vedere che il partito che dovrebbe rappresentare l'alternativa alla corruzione ed illegalità si presti ad essere solo un forum di discussione per il popolo bue che si beve qualunque idiozia...lei pensa che il massimo che possa partorire questo partito è un alleanza con un pregiudicato?
Scritto da Massimo Gugliotta il 10/9/2013 alle 19:50
Dall'estero: se Berlusconi riesce a farla franca dopo tutte le porcate che ha commesso l'Italia sara' considerata sempre peggio di come gia' e' in tutti i paesi CIVILI, e ci si dovra' VERGOGNARE di essere ITALIANI. Non aggiungo altro.
Scritto da giovanni dotti il 10/9/2013 alle 20:23
Nelle ultime ore e minuti si stanno intensificando le voci di accordi tra PDL e PD su Berlusconi. Questa mattina Francesco Verderami su Corsera aveva già scritto di accordi. Le prossime ore ci diranno fin dove il PD si spingerà sulla via dell'autodistruzione. Si stanno pubblicando persino i termini di questo accordo che conterrebbe l'ipotesi di una "crisi pilotata" tra le due forze non più antagoniste ma organicamente alleate. Pazienza, ce ne faremo una ragione se ci mancherà il PD dei 101.
Scritto da robinews il 10/9/2013 alle 20:30
Tu parli delle spese degli italiani a settembre per le scuole e i trasporti - accogliendo forse anche il mio invito a non parlare solo della politica dei partiti - e alcuni lettori parlano sempre delle stesse cose. Per riprendere una discussione serena nel merito dei nostri problemi dovrai aspettare qualche giorno e chiudere nel frattempo il blog, Non è il mio desiderio, anzi, ma il clima è questo.
Scritto da Cittadina cattolica il 10/9/2013 alle 20:34
Caro @Lele, solidarietà intergenerazionale, una bella frase. io ho smesso di crederci. Ti dico la verità, spero in Renzi, l'ultima chance.
Scritto da Luca il 10/9/2013 alle 21:40
@Sic Est. Il fisco deve essere tutto rivisto. Quello che lei dice è giusto. Se si potesse portare in detrazione parte di quello che si paga alle imprese che ti fanno i lavori, il nero diminuirebbe molto.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 10/9/2013 alle 22:48
@Luca, non è una bella frase ma una brutta frase perché sottintende da parte di qualcuno una rinuncia a favore di altri e mi rendo conto che è difficile per un mondo che vive solo l’oggi. @sic est, mi permetto di rammentargli che il problema di quel modello è che la detrazione deve essere cospicua perché sia interesse del consumatore non accettare il “nero”, ma se la detrazione è troppo elevata i conti non tornano più. Ci sono molti studi sul tema e le conclusioni non sono granché a favore del modello americano che è un unicum perché i tassi di crescita degli USA permettevano di ammortizzare ampiamente la perdita di gettito, ma noi non siamo americani. Invece credo, come dice sic est, che si debba andare a colpire la rendita e alleggerire la pressione su imprese e attività produttive. Ma queste lobbies sono fortissime e difficilmente scalzabili, infatti ne destra ne sinistra ce l’hanno fatta, governi troppo deboli e compositi. Ritengo anche buona la proposta che mi pare avanzi, di tornare ad allargare la base imponibile.
Scritto da Lele il 10/9/2013 alle 22:55
@Massimo Gugliotta (19.50) - Guarda che io sono un semplice militante del Pd che ama la politica e che da qualche anno rifiuta ogni incarico o candidatura. Il governo che volevo io era quello temporaneo e di scopo (qualche provvedimento economico urgente e la legge elettorale) e poi al voto. Le domande che fai a me dovresti rivolgerle a qualcun altro che ci ha portato in questa situazione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/9/2013 alle 22:57
@Sic Est (17.50) - Grazie per il tuo contributo. Le tue sono considerazioni molto utili su cui mi riprometto di ritornare a far discutere..
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/9/2013 alle 22:58
Considerazione fatalistica e magari sgangherata. Il PD gestisce un governo: se lo tenga caro, non è detto che gli accada ancora. E allora non si cianci e cincischi di elezioni, almeno fino al termine del semestre europeo. Abusare di astuzie machiavelliche induce al rincitrullimento. Naturalmente parlo per me, non penso affatto al leader Massimo.
Scritto da ulderico monti il 11/9/2013 alle 06:27
Giuseppe: le dichiarazioni dei redditi, ahimè, hanno un certo tasso di infedeltà, ovviamente più spostata, ancorchè non esclusiva, sul lavoro autonomo. Ciò nonostante la macchina amministrativa e finanche militare più pesante del mondo, sostanzialmente governata dai sindacati, non sembra dannarsi l’anima. Le certificazioni di malattia sono altrettanto infedeli, sostanzialmente nel lavoro dipendente ed in particolare in quello pubblico; anche in questo andazzo i sindacati dei lavoratori non sono esenti da responsabilità, soprattutto nel pubblico. Le pensioni di invalidità sono infedeli. I forestali che riempiono il meridione d'Italia è già tanto se si limitano a non far niente, perchè quando fanno qualcosa accendono fuochi. Per fare un poco di equità basterebbero dichiarazioni più fedeli?
Scritto da Massimo Galli il 11/9/2013 alle 09:01
@Massimo Galli hai dimenticato di parlare della pace nel mondo...
Scritto da Massimo Gugliotta il 11/9/2013 alle 09:22
@Massimo Gugliotta. Perchè ritengo non c'entri con l'equità, con cui c'entrano, e moltissimo le altre cose. Se invece di generiche lamentele su di un argomento che è stato così per i primi trent'anni del dopoguerra, ed è tornato così pochi anni dopo la riforma tributaria, si cercasse invece della solita grida manzoniana, di risolvere il problema riformando la pubblica amministrazione puntando sulla capacità e non sul numero, forse tra vent'anni se il signore mi da grazia e non esplode una guerra mondiale (accontentato?) forse non dovrò più sentire lamentele sull'evasione fiscale.
Scritto da Massimo Galli il 11/9/2013 alle 09:34
Sia benvenuto @Giuseppe il tuo auspicio! Io, che nel 2012 ero in Commissione Bilancio a Malnate (lista civica + PD) ho lottato, portato numeri, cercato di farlo capire al sindaco Astuti e alla giunta: il quoziente familiare sarebbe un correttivo a favore della equità. Ma non c'è stato niente da fare, anzi! Quando ho chiesto un tavolo tecnico con la minoranza, questa mi ha sostenuta mentre Astuti pretendeva le mie scuse e la mia lista mi ha tolto la delega. Ma che PD è quello di Malnate?
Scritto da Nicoletta Montanini il 11/9/2013 alle 10:05
Finché non si risolve almeno in parte la piaga dell'evasione fiscale molti discorsi sulla giustizia sociale sono campati in aria. Serve una maggioranza chiara e nitida di sinistra vera che voglia praticare l'uguaglianza e non usarla come una parola propagandistica.
Scritto da Mario T. il 11/9/2013 alle 10:06
@Massimo Galli (09.01) - Condivido alcune osservazioni ma non puoi negare, dati alla mano, che in Italia l’infedeltà fiscale non sia assolutamente patologica. Questo rende qualche volta perfino discutibile parametrare le tasse per alcuni servizi pubblici (non tutti naturalmente, nel post faccio l’esempio delle spese scolastiche e dei trasporti) sui redditi dichiarati. E’ un’oggettiva difficoltà nel raggiungere una maggiore equità sociale di cui c’è grande bisogno. Sul fatto che la pubblica amministrazione abbia bisogno di una profonda riforma non ho nessunissima obiezione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 11/9/2013 alle 10:23
@Nicoletta Montanini - mi dispaice ma sono d'accordo con il Sindaco Astuti. Il quoziente familiare ha effetti regressivi e favorisce la famiglie con reddito più alto. Gli stati che l'hanno applicata, come la Francia, hanno anche inserito nel sistema tributario tasse patrimoniali e sugli immobili e rendite in modo da ristabilire l'equità.
Scritto da Lele il 11/9/2013 alle 10:52
Totalmente d'accordo, Giuseppe. Nel mio comune abbiamo lavorato sullo stesso principio per la tares 2013. Ma la norma è fatta in modo che si finisce con il pesare sulle famiglie. Frustrante fare i gabellieri conto terzi, tra i pali dello slalom speciale. Lo stato, che serviamo, scarica il proprio dolce peso sui più deboli, sulle aziende e sugli enti periferici, senza pensare alla dieta. L'autonomia è solo a parole. Sono i risultati della politica-gossip, per soldi e vuota di obiettivi (continua)
Scritto da FrancescoG. il 11/9/2013 alle 11:06
Sempre che questi obiettivi non siano gossip o soldi. Senza guida attenta, comandano le burocrazie. I decisori cercano di perpetuare i propri privilegi. Costi quel che costi. Accadono cose curiose. Prendiamo i principi delle direttive europee. Arriviamo tardi, li trasferiamo, sulla carta, in maniera "più realista del re". In pratica ci ingessiamo e creiamo nuova burocrazia. L'importante è la carta. Quindi nuove spese, maggiori tasse, servizi peggiori, niente redistribuzione. (continua).
Scritto da FrancescoG. il 11/9/2013 alle 11:16
Noi cittadini finiamo con l'indignarci. Volerci sfogare. Lo facciamo, nelle urne o con l'indifferenza verso la comunità. Con la chiusura. Con il risultato di fare il gioco di chi vuole che resti tutto com'è. Mi pare che agitarsi, in acqua, aumenti il rischio di affogare. Respirare, guardare alla spiaggia e concentrarsi, con determinazione, per nuotare al meglio che si può, da maggiori possibilità di sopravvivenza.
Scritto da FrancescoG. il 11/9/2013 alle 11:21
In due righe hai messo lì un problema grande come una casa. Se non lo si affronta seriamente parlare di superamento della crisi italiana non ha senso.
Scritto da ff il 11/9/2013 alle 12:27
a Giuseppe ore 16.17 Vero che l'aumento dell'IVA penalizza i consumi, ma se tutto l'importo della maggior IVA incassata viene restituito con equivalente riduzione di aliquote IRPEF il potere d'acquisto totale resta inalterato ma redistribuito a favore di chi paga le tasse.
Scritto da bm il 11/9/2013 alle 12:51
Ma fate qualcosa, per amor del cielo! O che non lo si sapeva che la discussione su B. si sarebbe protratta per amor di Patria? E allora perché non dirlo subito, sulla linea di Violante? Mandateli a scuola di tattica, questi digrignatori di denti e calatori di brache! Esposti alle accuse di irresponsabilità da parte del Pdl e di inciucio da parte di quelli altri del 5 Stelle. Agilità ci vuole: avete la guida di un governo, tenetevela cara, ché non è detto che l'occasione si ripeta...
Scritto da ulderico monti il 11/9/2013 alle 13:11
ACISS onlus – La formicola / con il patrocinio del Comune di Gallarate //   sabato 14 settembre 2013, ore 21 Teatro del Popolo  via Palestro 5 – Gallarate //   MUSICA PER L’AFRICA // Serata musicale di Rock e Musica Nera con la partecipazione del complesso SEAWARD   // ingresso libero, oblazione volontaria //  
Scritto da ulderico monti il 11/9/2013 alle 13:14
Il povero Violante in lacrime all'incontro con gli iscritti PD di Torino perchè accusato di "intelligenza con il nemico alleato" dovrebbe essere la guida dell'azione del PD e del governo. La linea di Violante dovrebbe essere la via maestra per il PD secondo qualcuno. Benissimo, ci si accomodi pure, il conto dell'oste è pronto, è solo questione di tempo, il giorno che questo conto dovrà essere pagato arriverà inesorabilmente. i 101 sono sempre li in servizio permanente effettivo. AUGURI CARO PD.
Scritto da robinews il 11/9/2013 alle 14:37
COMPROMESSO non è necessariamente una brutta parola. Fa parte della politica e della vita in generale. Sono i cosiddetti puri di cuore, alias fanatici, che causano i disastri. Inutile che ci si richiami alle glorie defunte dei Togliatti e dei Berlinguer, se poi non s'è capito nulla della strategia e della tattica, da cui - appunto - deriva l'arte del compromesso.
Scritto da ulderico montti il 11/9/2013 alle 15:04
@Nicoletta Montanini (10.05) - Ho espresso un orientamento che sento profondamente. Amministrazioni comuni dello stesso colore politico, di fronte alle ristrettezze del bilancio, l’hanno applicato in modo diverso. Non posso entrare nel merito di quanto successo a Malnate. La richiesta di scuse mi sembra un eccesso stravagante, soprattutto conoscendo il sindaco che stimo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 11/9/2013 alle 15:42
@FrancescoG (11.21) - Difficile non condividere il tuo sentimento, caro Francesco.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 11/9/2013 alle 15:45
@Giuseppe anch'io lo stimo, ma non per questo devo approvare tutte le decisioni che prende con la giunta. Mi rendo conto che 500 battute sono poche per spiegare in modo comprensibile il quoziente familiare che intendevo proporre. Il Q.F. non modificherebbe l'imposta comunale o il costo dei servizi a richiesta, il Q.F. Servirebbe a stabilire una graduatoria di tutte le famiglie in base ai loro bisogni. Successivamente, pagate le tasse e le imposte, che in Italia sono calcolate su base individuale, il Comune emette un Bando che consente alle famiglie che rientrano in una determinata fascia di Q.F., di recuperare un sostegno finanziario. Sarebbe utile anche agli uffici dei Servizi Sociali per l'attribuzione di case popolari, valutazione che attualmente viene fatta su basi professionali, senza dubbio, ma opinabili e senza criteri numerici dalle assistenti sociali. @Lele, non capisco in che modo questo potrebbe essere regressivo...
Scritto da Nicoletta Montanini il 12/9/2013 alle 09:19
Il Quoziente familiare applicato in Francia adotta come aliquota di tassazione del reddito familiare l’aliquota media d’imposta che si applicherebbe al reddito pro capite corretto però per le economie di scala. Il reddito della famiglia viene diviso per la somma dei pesi attribuiti a ciascun membro (quoziente familiare) al fine di determinare un reddito medio procapite, corretto per le economie di scala. A meno di non introdurre una struttura di aliquote molto progressive questo metodo tende a favorire, rispetto ai metodi in vigore in Italia, i nuclei familiari con redditi più elevati. Altri problemi equitativi di questo tipo di tassazione possono sorgere dalla diversa struttura economica della famiglia. Mi pare però che la signora utilizzi il Q.F. come scala di equivalenza per l’accesso alle politiche di assistenza. Questa però è un’altra cosa.
Scritto da Lele il 15/9/2013 alle 22:22
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