Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 30/9/2013 alle 09:24

  

Ho una mia personale regola nella crisi morale, sociale e politica più grave del dopo guerra.
Aggrapparsi ai valori e ai principi, che sono i soli che non tradiscono mai.
Decidere un luogo nel quale impegnarsi e confrontarsi e non solo sfogare rabbia e frustrazione: per me il Pd, malgrado tutto.
Scegliersi un punto di riferimento istituzionale contro il caos: il mio è il tanto vituperato Presidente della Repubblica.
Questo riferimento sarà preso quasi come una provocazione da destra e sinistra e solleverà polemiche anche sul blog.
Le leggerò con l’abituale attenzione. Ma è la mia ferma convinzione.

Commenti dei lettori: 67 commenti -
D'accordo, direi d'accordissimo!! Napolitano, criticato da sinistra, perché non consente le sciocchezze ingroiane e grilloidi dettate da Travaglio, e da destra perché non vuole essere il complice mafioso di un pregiudicato, rappresenta l'unico vero punto fermo di questo Paese. Il PD deve, in questo momento, mantenersi fermo nelle proprie posizioni e non farsi trascinare dalle solite sirene dello sfascio a tutti i costi (sentivo le solite stupidaggini di Civati che respira solo emettendo parole).
Scritto da Sic Est il 30/9/2013 alle 09:52
Ma anche no. deluso da napolitano.
Scritto da Stefano Affolti il 30/9/2013 alle 09:59
Napolitano sempre immenso
Scritto da Roberto Rotondo il 30/9/2013 alle 10:00
Caro Giuseppe condivido ogni singola parola. Il Presidente Napolitano è persona saggia e punto fermo nel pieno di una crisi istituzionale senza precedenti. E il PD, con tutti i suoi limiti, una speranza che confidiamo sappia mantenersi sulla via della politica e del bene del Paese.
Scritto da roberto molinari il 30/9/2013 alle 10:15
Un Presidente che propone un'amnistia dopo che l'esperienza di 40 anni ci ha insegnato che le amnistie non sono servite a nulla mi lascia molto perplesso. Voler salvare a tutti i costi chi ci ha la più grossa responsabilità per quanto subiamo oggi lo ritengo moralmente ingiusto. Chi lo sostiene non è migliore di lui e questo paese si deve liberare da queste persone che sono il nostro carico insostenibile.
Scritto da Alessandro Milani il 30/9/2013 alle 10:16
L'ingerenza di Napolitano in materie d 'indirizzo politico ci ha portato alle disastrose esperienze di Monti e Letta. I cittadini chiedono una cosa soltanto: libere elezioni in una società libera.
Scritto da Leopoldo Parada il 30/9/2013 alle 10:18
Forse è più soddisfacente aggrapparsi alla preghiera ... ‘Permettetemi di dirvi che se vi scapperà qualche preghiera per l'Italia in questi giorni, sicuramente sarà utile...’ ha detto ieri Letta alla platea della Comunità di Sant’Egidio. Io sono contenta che Adamoli sia entrato nel PD anche se, a volte, è un po’ malpancista (ma sarà malpancismo verso idee/programmi o verso le persone?) Avrei gradito, nel PD, anche Tabacci e Guzzetti. Ad ogni buon conto, io lo asfalterei questo PD (copyright Renzi), altro che aggrapparmi. E dal momento che reputo Napolitano il Primo Motore Mobile del Caos, non vedo come possa aggrapparmi a lui. Allora è vero, non ci rimane che la preghiera :-) Io non ho sentito ieri sera Letta da Fazio in quanto, cullata dalle teorie del prof. Mancuso sulla sensibilità e sulla intelligenza delle piante, sono crollata prima. A mio marito, che ha seguito fino in fondo, l’intervento di Letta è piaciuto.
Scritto da eg il 30/9/2013 alle 10:21
A chi aggrapparsi? Al tram, si diceva una volta a Milano. scherzi a parte, aggrapparsi al Pd R e al PD che sono uno dei "problemi" e non la "soluzione" dello sfascio italiano mi sembra che si continui a praticare una terapia del dolore ad un malato terminale. Oggi Epifani ha fortemente criticato sia Bersani che E. Letta per come è stata gestita la politica in questi tempi (si è dimenticato il colle). Dalla crisi si esce solo con uno scontro "definitivo" di igiene morale per la politica.
Scritto da robinews il 30/9/2013 alle 10:35
Nessuno mi convincerà mai: all'accordo delle larghe intese che ha rieletto Napolitano presidente e mandato Letta a PalazzoChigi è mancato un pezzo...era stato progettato un qualcosa...che non si è avuto modo di concretizzare. Presidente della Repubblica..o no in Italia non c'è nessuno dal 1992 che riesce a METTERE A POSTO una parte della Magistratura. Un esempio.: Caso Ilva, l'accordo raggiunto da Zenonato non ribalta la tesi del PM di Taranto...ma si fa darde i soldi dalle banche!
Scritto da Correntista il 30/9/2013 alle 10:44
Fuori tema (fino a un certo punto). Che domenica angustiata devono aver passato i signori Boccia. Mi sa che ne ha fatto le spese anche la Gea, impegnati com’erano i suoi genitori a escogitare una via d’uscita per la mamma anziché trastullarla con giochi e fiabe. Si sa, la poltrona di Ministro (anche se regalata da Berlusconi), è pur sempre uno scranno fruttuoso. Ed ecco che arriva un provvido Alfano e il suo ‘diversamente berlusconiano’ (coniato, anche questo, in una domenica di disperazione) a salvare un po’ di sedie e fornendo anche l’appiglio, ieri pomeriggio, alla Nunzia, di dichiarare ‘sarò sempre con Berlusconi ma da moderata’. Ed ecco che, ora, il PD si lascerà incantare dalla sirena del ‘diversamente berlusconiano’ e via, su una strada sconnessa che non avrà mai fine.
Scritto da eg il 30/9/2013 alle 10:44
D'accordo su valori e principi e su Napolitano ma non sul Pd che mi sembra in crisi nera come il resto del Paese.
Scritto da Maurizio il 30/9/2013 alle 10:52
@Leopoldo Parada. L'ultimo commento mi pare surreale. La situazione politica attuale, e se non cambia la legge probabilmente anche futura, è scaturita da libere elezioni, mica dal volere di Napolitano, su, un po di serietà.
Scritto da Angelo Ruggeri il 30/9/2013 alle 11:00
@Alessandro Milani (10.16) - Come fai a sostenere che l'amnistia di cui ha parlato il Presidente sabato a Napoli fosse diretta a salvare Berlusconi? E' una soluzione che viene proposta da tanto tempo e sulla quale anch'io nutro delle forti perplessità. Legare le due cose è fantapolitica.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/9/2013 alle 11:06
Il Paese è in crisi da decenni. Le cause sono le mistificazioni e le ambiguità fin dalla fondazione della Repubblica. Aggravatesi perché irrisolte con la caduta del Muro di Berlino che dell'Italia faceva un Paese di frontiera, privilegiato nel rapporto strategico. Le linee politiche attuate non hanno mai affrontato i nodi strutturali e la trasformazione globale in atto ha amplificato la debolezza e l'inefficienza del sistema. Gravissime le responsabilità della sinistra di ieri e d'oggi.
Scritto da ulderico monti il 30/9/2013 alle 11:08
Quello che non riesce a convincermi è la perorazione di un'amnistia; per quali fini? Per avvalorare il concetto che c'è qualcuno "più uguale"?
Scritto da Angelo Eberli il 30/9/2013 alle 11:09
@ E. G., efficace il riferimento che oltre ad aggrapparsi al PdR e al PD, ora ci si dovrebbe "aggrappare ai diversamente berlusconiani". Ai credenti resta la preghiera, ai non credenti di toccare ferro e qualcos'altro per evitare questa ennesima sciagura. Come sempre brava, un saluto a te e a tuo marito con il quale mi sembra che ti confronti a testa alta.
Scritto da robinews il 30/9/2013 alle 11:12
@Angelo Ruggeri. Stia certo che sono più serio io (da semplice cittadino ) che queste persone che occupano alte cariche.
Scritto da Leopoldo Parada il 30/9/2013 alle 11:21
"Diversamente berlusconiano": locuzione deliziosa da adottare nelle manifestazioni e nelle espressioni dell'essere e del divenire. Se quale immagine dell'Italia adottiamo la freccia che sta ferma del paradosso di Zenone di Elea, basterà dirci "diversamente zenoniani" per affermare che "eppur si muove"... Immagine della sinistra. Con "diversamente maschi" esprimeremo pudicamente la predilezione per la deflorazione anale, altro bel simbolo dell'Italia del tempo nostro. E così via, diversamente...
Scritto da ulderico monti il 30/9/2013 alle 11:23
Raramente mi sono trovato d'accordo con Giuseppe Adamoli:condivido in pieno il suo atteggiamento nei confronti del Presidente della Republica.Troppa gente alcuni in malafede,dimenticano che Napolitano è l'unico politico che ha saputo fermare la tracotanza di berlusconi per ben due volte,la prima quando lo fece dimettere da premier,la seconda oggi non accettando i ricatti di un delinquente disposto a tutto pur di ritardare la decadenza dal seggio senatoriale.Gli italiani devono ringraziare Napolitano per la sua saggezza,lo spessore politico e per la stima di cui gode in ogni parte del mondo.Chi non ha capito questo,meglio che almeno per un pò,si interessi di cose un pò più leggere della politica.Che,fino a prova contraria è una cosa seria.
Scritto da Giuseppe Morelli il 30/9/2013 alle 11:26
Nelle prossime ore vorrei tanto potermi godere le immagini che vedono i nostri "diversamente berlusconiani" durante le riunioni dei gruppi parlamentari alzarsi e dire con l'indice verso il B. "CHE FAI CI CACCI"? Fini in un sussulto di dignità lo fece sapendo di rinunciare ad alcuni benefici del potere (altri ovviamente li conserva). Ve li vedete questi diversamente berlusconiani avere analoghi sussulti di dignità? Io no!
Scritto da robinews il 30/9/2013 alle 11:42
Come sindaco, avere un garante della Costituzione autorevole e saggio come Giorgio Napolitano, mi da comunque tranquillità e coraggio nell'affrontare le complicate tematiche che si trovano a gestire le piccole amministrazioni. Napolitano incarna compiutamente la definizione di Leader, a me sembra l'unico purtroppo in Italia in questo momento.
Scritto da Silvio Aimetti il 30/9/2013 alle 11:46
Questi che parlano male di Napolitano sono gli ultra sinistri che vogliono tutto e il contrario di tutto o sono gli eterni insoddisfatti. Lasciali perdere.
Scritto da Un militante il 30/9/2013 alle 12:18
@Adamoli, nel precedente post aveva profetizzato: "la tigre che B. sta cavalcando lo disarcionerà". Bravo Giuseppe, credo proprio che ci hai azzeccato in pieno. Il marasma in atto nel PDL-FI è forse peggio di quello che è accadurto dopo tangentopoli (92-94). L'unico paragone che si potrebbe fare è quello dell' 8 settembre 43, quando tra fascisti e monarchici ci fu il fuggi-fuggi generale come si addice a chi si sente perduto! Lo ripeto, i carabinieri siano pronti a tutto, arresti compresi.
Scritto da robinews il 30/9/2013 alle 12:58
Spiritoso, @Robinews (11,12) ... nessun regime talebano a casa nostra, il confronto è alla pari. E' vero però che, a dispetto delle cifre sui femminicidi, non pochi uomini ritengono che il genere maschile sia quotidianamente vessato dal corrispettivo femminile. Sarà!
Scritto da eg il 30/9/2013 alle 13:02
@eg. non avevo alcun dubbio che il confronto in famiglia fosse come tu dici. Comunque @Robinews non ha difficoltà a riconoscere di essere stato "colpito e affondato". sempre un caro e simpatico saluto.
Scritto da robinews il 30/9/2013 alle 13:18
Capisco i buoni sentimenti e i buoni propositi di @Aimetti (11,46) e non ho difficoltà a immaginare la sua serietà nello svolgere la funzione di Sindaco, ma non posso non osservare quanto sia eccessivamente struggente il suo commento. Un Napolitano che dà ‘tranquillità e coraggio’, quasi trasfigurato a icona sacra. E ritorna il bisogno religioso invocato da Letta. Napolitano, non solo un’immagine appesa negli uffici che contano, ma anche sul comodino, anche sul cruscotto dell’automobile in luogo di San Cristoforo. Io credo, invece, che occorra crescere, demistificando la politica (e i politici). I più danneggiati dalla crisi sono i cittadini. Ebbene, che i sindaci imparino a scendere in piazza insieme a loro. Mi piacerebbe convincere @un militante che io sono tutt’altro che ‘ultra sinistra’ ma sarebbe un’impresa complessa. Rispetto a lui siamo tutti a sinistra. Rinuncio.
Scritto da eg il 30/9/2013 alle 13:36
Io mi aggrappo alla speranza che da questa ennesima sconcertante vicenda originata dall'inner circle del caro leader, origini finalmente la presa di coscienza della necessità di dar vita ad un partito moderato di stampo europeo per dare cittadinanza ai tanti italiani (la maggioranza invero) che non desiderano essere governati da ex segretari della FGCI (e affini), ma non possono tollerare lo scempio di legalità, etica e democrazia perpetrato da Berlusconi e amici.
Scritto da Larpi il 30/9/2013 alle 14:47
D'accordissimo su Napolitano, punto fermo contro il caos. Per quanto riguarda il PD, mi preoccupa che circolino voci in merito ad una parte del PD stesso che desideri un immediato ritorno alle urne, in linea con Berlusconi e Grillo; spero sia una falsità, o comunque la posizione di una minoranza del tutto ininfluente
Scritto da bm il 30/9/2013 alle 15:18
Soprattutto per la sinistra ! Bisogna essere seri e guardare nel lungo termine, credo proprio che Napolitano abbia questa visione, al di là delle accuse incomprensibili cui è sottoposto quotidianamente da ogni parte.
Scritto da Silvio Aimetti il 30/9/2013 alle 15:23
Sulla spianata sotto la Madonna di Bonaria, a Cagliari, ne ho sentito Uno che dice la verità, non quello che conviene. Ma a parte quello, è un errore puntare ad un riferimento che sia solo un uomo, o un uomo solo. L'unico riferimento contro il caos è l'essere comunità, partito, o come si diceva massa; guardando ai valori, non alle persone. Gli uomini della provvidenza hanno sempre fatto danni. Uno dei motivi per i quali preferisco il PD è che non ha un uomo solo al comando.
Scritto da Massimo Galli il 30/9/2013 alle 15:32
@eg (10.21) - Conosco un solo modo di stare nel Pd, cara eg, ed è quello di svolgere una funzione critica in modo costruttivo. “Verso idee, programmi, persone”? Mi sforzo di dirlo chiaramente a seconda delle circostanze. Ho sempre cercato di comportarmi così. Ricordo, ma forse l’ho già detto sul blog, che Albertino Marcora diceva di me che ero mammola che non voleva farsi cogliere alludendo al fatto che tenevo una certa distanza dalla sua corrente di Base malgrado, per un certo periodo, la rappresentassi nella segreteria regionale della Dc, allora fortissima in Lombardia. Quelle che tu chiami “preghiere”, io li chiamo “valori e principi”, ma non cambia molto. Anche a me è piaciuto Letta ieri sera.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/9/2013 alle 15:42
@Angelo Eberli (11.09) - Anch’io non sono affatto convinto dell’amnistia ma Napolitano, a sentire i giornali, ci sta pensando da quando ha incontrato Pannella alcuni mesi fa. E nel frattempo c’è stata il fortissimo richiamo dell’Unione Europea sulla condizione delle nostre carceri. Mettere questa sua idea in relazione all’uomo che vuole essere “più uguale degli altri” mi pare un’enorme forzatura di alcuni giornali. Il Presidente potrebbe solo rivolere un messaggio alla Camere, cosa che i suoi predecessori hanno fatto su altri problemi senza ottenere nessun risultato. L’amnistia deve essere approvata dal Parlamento con una maggioranza di due terzi. Non succederà mai in questa legislatura e quindi non riguarda Berlusconi..
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/9/2013 alle 15:47
Del post a me piace molto l'invocazione dei valori e dei principi.
Scritto da Cittadina cattolica il 30/9/2013 alle 16:10
Il mio punto di riferimento sono e saranno gli insegnamenti di mio padre. Uomo di poche parole .ma nei momenti di scoramento ( come questi) ricordandoli mi aiutano.
Scritto da Donatella Scaburri il 30/9/2013 alle 16:17
Riecco D'Alema che ci dà la linea. Si salvi chi può.
Scritto da Angelo Eberli il 30/9/2013 alle 16:19
Beh, in questo panorama! Beati monocoli in orbe caecorum. Ma Napolitano ha anche le sue colpe. Le telefonate con l'indagato Mancino nel processo della trattativa; il maldestro tentativo di girare la frittata con il conflitto di attribuzioni (quando avrebbe dovuto semplicemente scusarsi); la commutazione della pena ad un diffamatore seriale come Sallusti; l'invenzione del governo delle larghe intese (giusto, ci fossero stati Moro e Berlinguer; ma Berlusconi!); però, è l'unico!
Scritto da domenico nitopi il 30/9/2013 alle 16:25
No, sig Adamoli,la sua non è una provocazione,ma è l'unica strada da seguire."Aggrapparsi ai valori e ai principi,"per non perdere la bussola della democrazia minata da 20anni e sostenere Napolitano,ancora oggi lasciato solo a difesa della Costituzione.Il luogo per ritrovarsi potrebbe essere per molti il PD se solo anche per il gruppo dirigente del domani i citati "valori e principi" ne saranno la base.Oggi non è così.
Scritto da emmezeta il 30/9/2013 alle 16:34
Non è tutto oro quello che luccica, anche se si tratta del Presidente della Repubblica!
Scritto da Antonio Iosa il 30/9/2013 alle 17:26
Certo che dopo 20 anni di berlusconismo e di DISEDUCAZIONE a certi valori sarà molto difficile risalire la china. I comportamenti NEGATIVI del caimano e dell'Umbertone padano hanno purtroppo attecchito e trovato terreno fertile in molti strati sociali, anche tra persone istruite che "sembravano" serie, figuriamoci tra le masse! Sotto questo profilo non credo ad una prossima ripresa in tempi brevi. Su Napolitano e sulle sue "ambiguità" concordo con alcuni commentatori di questo blog.
Scritto da giovanni dotti il 30/9/2013 alle 17:44
Silvio Berlusconi, facendo dimettere i suoi ministri e mettendo in crisi il governo Letta, si è assunto una grave responsabilità di fronte a un Paese che non è ancora uscita dalla più lunga crisi del dopoguerra, si è impoverito, deindustrializzato e vede il suo futuro quanto mai incerto. Per la prima volta dopo vent’anni, con i governi di Monti e di Letta, si era tentato seriamente di affrontare i nodi che soffocano il nostro sviluppo ma, nell’arco di un anno, il leader del centro-destra li ha fatti cadere entrambi. Questo comportamento distruttivo è una sterile protesta per il suo allontanamento della politica attiva a causa della sentenza definitiva per il grave reato di frode fiscale, peraltro con una coda di altri processi tuttora in corso. Ciò getta retrospettivamente una luce sinistra e inquietante sui veri motivi per cui nel lontano 1994 è sceso in politica: non per fare l’interesse dell’Italia ma per curare i suoi interessi aziendali e personali. Nulla di simile è mai avvenuto nella storia recente; il Paese non è affidato a forze politiche responsabili; anche una parte del P.D., la sinistra e il movimento populista di Grillo hanno gioito per un avvenimento che obiettivamente conduce allo sfascio. Le ragioni della nostra decadenza hanno però origini meno vicine e risalgono appunto alla vittoria di Berlusconi nel 1994 alla guida di un movimento senza fondamenti ideali e senza un programma. L’uomo di Arcore, dopo la caduta dei partiti storici, ha introdotto un modello anomalo rispetto alle democrazie occidentali che ha comportato una profonda trasformazione del nostro sistema democratico e ha diseducato i nostri concittadini. La Costituzione repubblicana, in attesa di essere modificata anche letterariamente, è stata reinterpretata in modo non coerente con i valori originari di libertà ma con riferimento alla prevalenza dell’ideologia liberista dell’individualismo consumista. I partiti non sono più strumenti di partecipazione alle scelte dei cittadini e sono stati estromessi dalla gestione dello Stato. Il Parlamento non è espressione degli elettori ma è composto da esponenti, generalmente mediocri, nominati dalle segreteria dei partiti secondo un criterio di fedeltà e, di fatto, con un vincolo di mandato a favore dei leader e delle forze politiche di appartenenza. Ha ragione Giuseppe Adamoli quando afferma che sono venuti meno valori e principi; senza un’etica superiore disancorata dall’arbitrio umano la politica diventa carriera o ladrocinio e la gente non ha più fiducia nei suoi rappresentanti. Prima di essere una crisi economica e politica l’attuale è una crisi morale. Ma la responsabilità è anche dalla società che si è ripiegata nell’utilitarismo personale e nell’indifferenza verso il bene comune; priva di ideali e di programmi la politica è diventata faziosa, intollerante e divisiva. Nella prima Repubblica i partiti, pur nelle loro inadeguatezze, avevano una visione morale, una tradizione da rispettare, dei valori da inverare; i cittadini hanno potuto agevolmente comprendere il divario tra principi e prassi e perciò li hanno cancellati. Questa possibilità non esiste più perché ora manca un metro di giudizio comune: è una realtà sconvolgente, l’Italia non aveva in precedenza mai smarrito completamente il senso etico che porta ad una assunzione di responsabilità collettiva. Quando gli italiani erano guidati da un ceto politico e dirigente idealmente qualificato e responsabile hanno saputo fare grandi cose, hanno realizzato il “miracolo economico” che ha portato il nostro Paese tra le nazioni industriali e socialmente evolute; adesso con un ceto dirigente raccogliticcio e non disinteressato il rischio di un declino irreversibile è tutt’altro che improbabile.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 30/9/2013 alle 18:09
@Adamoli. Condivido. Però è solo il Pd. a sostenerlo concretamente.
Scritto da Angelo Chiappa il 30/9/2013 alle 18:17
@Larpi (14.47) - Sono d’accordo con te. Il partito che tu auspichi è necessario come il pane per ridare all’Italia una prospettiva europea. Ma Casini, con tutto il rispetto, è ormai inutilizzabile come leader e l’esperienza di Monti, Montezemolo, Riccardi, sta andando male. Quindi impresa durissima. Penso che sia più facile per noi del Pd non essere "governati da ex segretari della FGCI (e affini)”. Dai, Larpi, riconoscilo ad un amico come me.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/9/2013 alle 18:29
@Donatella Scaburri (16.17) - Parole che condivido. Io non ho mai conosciuto mio papà, morto esattamente un mese prima che io nascessi ma in testa ho gli insegnamenti di mia mamma. Mi riferivo al punto di riferimento istituzionale che in questa fase, a mio avviso, è molto rilevante.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/9/2013 alle 18:33
Non è un caso che @CMF scriva un articolo anziché un commento. Tuttavia ho avuto la pazienza di leggerlo per intero e devo dire che condivido pienamente il suo argomentare.
Scritto da Angelo Eberli il 30/9/2013 alle 18:39
Per principio ho sempre pensato che Berlusconi rappresenta una mina vagante. Non credo ai colpi di testa di questo clown pregiudicato. Sono convinto che nessuno dei suoi camerieri (e il cinofilo lo sa bene) gli tiri in faccia i piatti. Alfano era una nullità e tale resta. E gli altri del gruppo dei "diversi" gli sono simili. Ricordo che il condannato di Arcore ha molto appeal tra i suoi elettori. E non lo ha ancora perduto.
Scritto da Sic Est il 30/9/2013 alle 18:54
Dal blog imparo sempre qualcosa. Grazie ad @Adamoli e a tutti i @commentatori.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 30/9/2013 alle 19:06
Sono validi tutti e tre i criteri ma se dovessi sceglierne uno solo sceglierei il primo sui valori come ha scritto anche @Camillo Massimo Fiori.
Scritto da Nicora il 30/9/2013 alle 19:58
@Adamoli, carissimo Giuseppe, in questo blog dici che bisogna aggrapparsi al capo della stato. in queste ore, i media annunciano l'accusa esplicita del Caimano contro Napolitano che sarebbe intervenuto sulla corte di cassazione sul processo mediaset. Se è falso occorre subito mobilitare i carabinieri per arrestare il B. per "attentato contro il capo dello stato" se fosse vero (io non ci credo perchè Napolitano è ottimista ma non ingenuo), Napolitano ne dovrebbe rispondere immediatamente O NO?
Scritto da robinews il 30/9/2013 alle 20:25
Berlusconi ha già riassorbito la dissidenza interna? Mah.
Scritto da Lucky il 30/9/2013 alle 20:59
Ore 21, bene, Napolitano ha smentito Berlusconi (nel precedente intervento avevo anticipato la mia opinione) sulla Cassazione e processo Mediaset dicendo che si tratta di delirio e diffamazione. Ora la procura di Roma o Milano apra subito l'ennesimo e urgentissimo fascicolo per vilipendio, diffamazione e cospirazione contro il capo dello stato. Ma questo sant'uomo (il B.) se le cerca proprio con il lanternino. O no?
Scritto da robinews il 30/9/2013 alle 21:53
Nella prima Repubblica non erano i partiti che avevano valori e principi ma invece erano le persone che portavano i loro valori nel partito. Il decadimento dei partiti è il risultato del decadimento delle persone più o meno impegnate in Politica. Allora c’era una omogeneità culturale molto diffusa e la gente trovava nella Chiesa in particolare cattolica una forte guida. Dare la colpa a Berlusconi mi sembra un espediente per giustificare tesi politiche preconfezionate. Il divorzio , l’aborto sono stati risultati di una scelta della Società italiana in evoluzione sul piano dei valori tradizionali. Berlusconi non c’entra anche se oggi ci ha messo qualcosa di suo come tanti altri di sinistra oggi con la veste di moralizzatori . Diciamo anche quali sono i valori e come declinarli sul piano politico se no sono sole BELLE PAROLE.
Scritto da pensionato il 30/9/2013 alle 23:01
Sulla contrapposizione fra le versioni di Berlusconi e Napolitano io credo a Napolitano. Chissà Travaglio cosa dirà? Lo ritengo un pennivendolo pronto a tutto per la sua visibilità personale.
Scritto da Maurizio il 1/10/2013 alle 00:05
1, Lo scoop de La7 è stato inviato da qualche lavapiatti del cavaliere, magari dall'avvocato gemello di Nosferatu. 2. Una menzogna è meglio non smentirla, si fa il gioco del mentitore. 3. Se si tratta di una telefonata non so come si possa denunciare chi l'ha fatta. Tra privati, anche se uno dei due è un pregiudicato e l'altro un reggicalze, ci si può dire quello che si vuole. 4. Se vera, la telefonata (mi sembra una bufala fatta ad arte), è solamente la scemenza di un poveraccio pieno di soldi.
Scritto da Sic Est il 1/10/2013 alle 08:41
Angelo Ruggeri http://www.europaquotidiano.it/.../ Irrompe D’Alema: ma se si vota saltano le primarie del Pd www.europaquotidiano.it Per l'ex presidente del consiglio, sarebbero necessarie primarie per la premiership: e non ci sarebbero solo Renzi e Letta.
Scritto da Angelo Ruggeri il 1/10/2013 alle 08:54
@C.M.F.ha magistralm.tracciato le cause profonde della crisi attuale.Che è sopratutto"CRISI DI VALORI":Onestà,Libertà(non licenza),Eguaglianza,Fraternità.Per uscirne ci vorranno molti anni,ma sicuram.ce la faremo.La speranza mi viene non dalla politica ma dal nuovo clima instauratosi con l'avvento di Papa Francesco,che pare abbia imboccato la strada del rinnovam.di Santa Romana Chiesa,col rifiuto dell'individualismo e del culto del denaro.La Politica deve governare la finanza,non esserne schiava
Scritto da giovanni dotti il 1/10/2013 alle 08:56
@Giuseppe: (ri)costruire un partito moderato di stampo europeo è impresa durissima dopo i vent'anni di Berlusconi che ha occupato questo spazio politico facendo pessimo uso dei consensi dell'elettorato moderato. E' vero. Ma non meno duro è costruire un partito "progressista" di stampo europeo, posto che l'Italia è l'unico Paese europeo nel quale il campo progressista è egemonizzato dai post comunisti che nel resto dell’Europa (Francia, Germania, per non parlare del Regno Unito) non contano nulla, come è giusto che sia. Ho ascoltato Letta da Fazio: fatico a vederlo con in tasca la tessera dell’SPD, lo vedrei molto più a suo agio in un congresso della CDU. Ma se siete contenti di stare con i nipotini di Togliatti, auguri.
Scritto da Larpi il 1/10/2013 alle 08:59
ricordatevelo, il metodo Boffo ricordatevi il mandante: Berlusconi ricordatevi di chi è il copyright: Joseph P. Goebbels
Scritto da Roberto Caielli il 1/10/2013 alle 09:15
@Larpi,8,59, lasciamo stare in pace i Togliatti, i De Gasperi, i Nenni, I Saragat, i La Malfa (ugo) i Malagodi, gli Almirante e I PRESUNTI NIPOTINI DI TUTTI QUESTI SIGNORI DEGNI DI ESSERE SCRITTI NELLA STORIA D'ITALIA (sia in positivo che in negativo). Cerchiamo di stare all'oggi e ancora di più al prossimo futuro. Se i gruppi dirigenti dei "politicanti" odierni del nostro paese avessero qualche piccola somiglianza con chi ha fatto la storia non saremmo al fallimento morale, civile, economico.
Scritto da robinews il 1/10/2013 alle 09:48
Merkel augura stabilità all'Italia, ma sa che il Paese è storicamente dominato da "fumo latino e latina frivolezza". La fase critica che viviamo ha origine dal tempo della caduta del Muro di Berlino e la declassazione dell'Italia da Paese di prima linea strategica a potenza di seconda o terza linea. Cessato il patronato USA siamo stati abbandonati a noi stessi: guerra per bande, vendette per via giudiziaria, arraffare di poteri forti o presunti tali. La sinistra in crisi perenne, la DC dissolta
Scritto da ulderico monti il 1/10/2013 alle 10:45
Grazie, @Adamoli, per la risposta (15,42). Non ho difficoltà a comprenderla, trovo sia un comportamento non solo appagante ma anche serio quello di mantenere una propria autenticità all’interno di un organismo politico, quale è un partito. Nessun dubbio sul fatto che ci si debba attenere a valori e principi, io avevo introdotto anche la preghiera per fare il verso a Letta. Anche se ho il timore che, per alcuni, ormai valori e principi siano diventati solo degli oscuri oggetti dell’immaginario. Oscuri e, a tratti, anche ingombranti. Prendiamo il Ministro Mauro alle prese con il proprio principio della legalità. Solo in questi due giorni si è accorto che, con riferimento alla questione IVA, Berlusconi è un ‘plateale bugiardo’. Fa piacere che questo fatto abbia risvegliato in lui un principio ormai sopito. E prendiamo i due varesini che siedono in Regione, Alfieri e Marsico. Potremmo forse ritenere un Marsico difettoso in valori e principi rispetto ad Alfieri? Io direi di no. Potremmo dire che promuovono valori e principi differenti? A me pare di no. Non è facile parlare di valori e principi. Buona giornata.
Scritto da eg il 1/10/2013 alle 11:06
@un pensionato (23,01): rimanga conservativo … ma si preservi dal diventare involutivo nel giudicare il ricorso all’aborto e al divorzio. La invito a recarsi in edicola ad acquistare la Repubblica odierna (purtroppo non è disponibile on line …). La prima pagina e le tre successive sono dedicate all’intervista che Scalfari effettua a Bergoglio. Illuminante e, per certi versi, rivoluzionaria (si rilassi, non intendo ‘rivoluzionaria’ alla Che Guevara). ‘La grazia tocca l’anima: può avercela anche chi non crede’. Forse è questo l’auspicio che Papa Francesco rivolge anche a lei.
Scritto da eg il 1/10/2013 alle 11:13
Se lo lasci dire da uno che non voterà Renzi, così, tanto per la chiarezza.... http://www.gadlerner.it/... D’Alema e la fretta sgradevole di rinviare il congresso Pd | Gad Lerner www.gadlerner.it ..
Scritto da Roberto Caielli il 1/10/2013 alle 11:40
In attesa del responso di domani incrociamo le dita. Berlusconi, bugiardo e irresponsabile. Credo totalmente a Giorgio Napolitano.
Scritto da Nic il 1/10/2013 alle 12:12
Molto puntuale l'intervento lucido di D'Alema su primarie leaderschip,forunatamente ci sono più cavalli in corsa. Letta e Epifani stanno tenendo la barra dritta, speriamo continuino così. Un solo appunto:in TV troppi PD non sempre univoci e convicenti, vedi le fesserie su Governo e Berlusca dette da Emiliano, quello delle cozze pelose.
Scritto da nestor il 1/10/2013 alle 12:31
La sinistra italiana non è mai stata idonea a governare il Paese, salvo la minoranza socialista di Craxi.. Berlinguer condusse allo sfascio il potenziale socialdemocratico del PCI, concludendo con l'invenzione nefasta dell'euro-comunismo. La incapacità di governo della sinistra è sta confermata tre volte, dal 1996 ad oggi. Oggettivamente la sinistra ha sempre agevolato soluzioni di destra, anche estrema, dal fascismo al nazismo (si ricordi la tesi dei social-traditori del Cominform). Come oggi!
Scritto da ulderico monti il 1/10/2013 alle 12:43
L'insipienza della sinistra ha spalancato voragini al centro, lasciato, dopo il crollo della DC, agli avventurieri. Berlusconi ringrazi del suo ventennio i maldestri generali della sinistra, confusionari nella strategia e incerti nella tattica. Si veda la caotica conduzione del dibattito congressuale del PD, basato prevalentemente sui conflitti personali, anziché sulla progettualità.
Scritto da ulderico monti il 1/10/2013 alle 12:52
Della prolissità del dialogo tra Scalfari e il Papa, io diffido. Anche perché è il rimescolamento delle tesi di ognuna delle parti e, proprio per la prolissità del dire e ridire, ovvia e stucchevole. Resto al rigore formale e dottrinale dell'amatissimo Ratzinger. Quanto all'ovvietà della Grazia che visita anche i non credenti, si ricordino la tesi "veluti si Deus daretur" e Giustino martire, padre della Chiesa, che riconosceva come cristiani Socrate Eraclito e altri, perché fedeli al Logos.
Scritto da ulderico monti il 1/10/2013 alle 14:09
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