Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 4/10/2013 alle 10:18

 

I congressi provinciali del Pd sono davvero alle porte. Dovrebbero servire per rafforzare la militanza e gli iscritti (diminuiti fortemente dappertutto) come avamposto organizzato di un partito che agisce nella società con la sua visione ma con grande apertura mentale e culturale.
Se fossero rinnovi burocratici confermerebbero l’impressione molto diffusa che l’autoreferenzialità è insuperabile, che le cooptazioni sono il rito prevalente, che il rinnovamento continuo dei dirigenti, delle idee e dei metodi sono belle parole gettate al vento.
La discussione verterà in ogni provincia sull’organizzazione del partito e sul suo funzionamento. Ma non scordi mai che nei prossimi tre anni in provincia di Varese bisognerà affrontare temi complessi e delicati che hanno una forte valenza sociale. Ne indico solo tre.
-  Come riorganizzare i servizi, i progetti e gli assetti amministrativi sovra comunali dopo la scomparsa delle Province.
-  Come dare una mano dal basso alla politica industriale, grande e piccola, in una delle province più manifatturiere della Lombardia e d’Italia.
-  Come “sfruttare” le potenzialità anche per Varese dei grandi investimenti (Malpensa, Fiera Rho-Pero, Expò 2015) che la Lega e il centrodestra hanno fortemente trascurato.
Circa cento comuni andranno al voto nella prossima primavera. Coloro che rappresenteranno il centrosinistra dovranno poter usufruire di una convincente base di supporto culturale che sarà valida anche per le amministrazioni già in carica.
Sul modo di affrontare i congressi voglio spendere poche parole. Si fa una gran confusione fra gestione unitaria e candidato unico. La gestione unitaria, se possibile, è sempre un obiettivo da perseguire. Le risorse vanno tutte valorizzate.
Il candidato unico è invece esteticamente e sostanzialmente una scelta discutibile. Dovrebbe rappresentare l’eccezione perché toglie ai circoli il gusto della riflessione, il dibattito sulle alternative, il potere della scelta. Potrebbe essere accettabile solo nel caso di una convergenza spontanea su una linea univoca.
Se il candidato unico è il risultato forzato, o imposto, dalle 5/6 persone più influenti sarebbe davvero molto meglio lasciar perdere e seguire la strada maestra del confronto trasparente e pubblico.
 

Commenti dei lettori: 52 commenti -
Condivisibile ma purtroppo a Varese si farà il contrario e dopo tutti a lamentarsi.
Scritto da Un mlitante il 4/10/2013 alle 11:14
Va bene ma l'unità del partito è la cosa più importante.
Scritto da Iscritto Varese il 4/10/2013 alle 11:33
Sempre chiare e condivisibili le posizioni di Giuseppe Adamoli!
Scritto da Pietro Ghetti il 4/10/2013 alle 11:36
@Adamoli, nel blog rilanci l'informazione che circola ad ogni livello che gli iscritti sono "diminuiti fortemente". E' lecito chiedere di conoscere i numeri di forte diminuzione a partire da Varese? E la ragione "principale" di questa forte diminuzione quale è? Quando dico ragione "principale", intendo dire che certamente ce ne sono tante ma una in particolare è dato saperlo? Io comunque penso che nonostante i tuoi lodevoli sforzi nel PD c'è poco da sperare in cambiamenti positivi.
Scritto da robinews il 4/10/2013 alle 11:51
Sei troppo innovativo e rischi di essere considerato un dissidente eppure il futuro della politica non può che essere nei circoli perché le Segreteria hanno dimostrato un chiaro fallimento nel circoscriversi in oligarchie.
Scritto da Alessandro Milani il 4/10/2013 alle 12:10
Mi fa piacere che tu metta il dito nella piaga, i congressi di plastica spesso uccidono il pluralismo e finiscono con il demotivare. Se i congressi si rivelano una conta alla fine si perdono risorse.
Scritto da Loris Costa il 4/10/2013 alle 12:52
Candidato unico, gestione unitaria, pace sociale, che bello per chi comanda!!!!!!
Scritto da D'amore e d'accordo il 4/10/2013 alle 13:27
Ah caro Adamoli, cominci anche tu a parlare di gestione unitaria. ma non hai sempre sostenuto che, in mancanza di covergenza sui contenuti, meglio una maggioranza ed una minoranza in un partito? La parte renziana, fammela chiamare in questo modo, può accettare di governare in questo momento a Varese con chi lo ha invecchiato e semi- distrutto? Capisco che Alfieri, Segretario Regionale e capo gruppo in Consiglio regionale, non possa innimicarsi i diesse, ma occhio a scordare la politica.
Scritto da ex-Margherita il 4/10/2013 alle 13:33
Ma dai, che sai benissimo che nessuno parlerà dei tre problemi che tu citi. Sarà la solita manfrina senza significato se non per fingere di eleggere qualcuno già deciso.
Scritto da Tuo ex sostenitore il 4/10/2013 alle 13:39
@Robinews (11.51) - Non si sa ancora il dato esatto degli iscritti che è comunque molto al di sotto degli anni scorsi. Il tesseramento è in corso e durerà fino ai congressini dei circoli. Questa circostanza farà recuperare molte iscrizioni. La ragione principale è la delusione per il risultato estremamente deludente delle elezioni, gli ondeggiamenti successivi, le peripezie incredibili per il Capo dello Stato, la formazione di un governo che in campagna elettorale nessuno aveva previsto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/10/2013 alle 14:04
@Ex Margherita (13.33) - La gestione unitaria non è di per sé una cosa negativa una volta che si sappia quale linea e quale squadra hanno vinto e se non ci sono compromessi deteriori. La cosa che mi fa ridere è l’affermazione che la gestione a maggioranza e minoranza spaccherebbe il Pd. Un qualsiasi partito che si rompe per questo motivo è un povero partito che sta insieme solo sulla gestione di un piccolo potere. E’ il candidato unico che non mi va giù se non è il frutto di quella difficile condivisione dal basso di cui parlo nel post. Ti ricordo che alcuni anni fa, quando si è voluto fare quel congresso insipido, avevo sostenuto (posso dire da solo salvo una gruppetto di giovani?) le stesse posizioni. Visto che sei molto attento a questi fatti dovresti saperlo benissimo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/10/2013 alle 14:10
Francamente mi pare che la distinzione per Adamoli tra candidato unico, scelta discutibile, e gestione unitaria, obiettivo da perseguire, sia corretta teoricamente, ma non sempre praticamente realizzabile (almeno per quanto riguarda la mia lunga esperienza di militante partitico e sindacale). Intendiamoci: anche a me piacerebbe che, dopo un confronto chiaro, anche se serrato e aspro, tra candidati ed aree diverse o contrapposte, si realizzi la tanto auspicata gestione unitaria del partito. Ma è realisticamente possibile questo in un partito, dove da tempo i "signori della guerra" -per usare una metafora riferibile al medioevo cinese- si combattono senza esclusione di colpi? E' realistico pensare che, dopo un confronto - scontro congressuale, il vincitore, come Cesare, dopo la vittoria su Pompeo, gratifichi gli avversari in qualche modo (mal gliene incolse, non dimentichiamolo, a Cesare)? Ciò detto però, se davvero si crede che il vincitore tra diversi candidati apra ad una gestione unitaria, occorre che i candidati stessi stipulino prima un accordo tra loro, impegnandosi a parole o meglio, per iscritto, in tal senso (impegno ovviamente di tipo programmatico e di divisione degli incarichi).Senza un patto chiaro e dalla luce del sole, in tal senso, temo che il vincitore, chiunque sia, non farà prigionieri e gestirà il partito appunto da vincitore.
Scritto da mariuccio bianchi il 4/10/2013 alle 14:17
Non conosco i problemi del Pd che m'interessano poco. Faccio un'altra considerazione: si dice che i politici si impegnano solo quando ricevono lo stipendio o quando vogliono fare carriera. Se questo è vero, come credo, tu sei un'eccezione e te lo dico con ammirazione da avversario di destra.
Scritto da Gino D. il 4/10/2013 alle 14:20
Caro Giuseppe molte cose che scrivi sono condivisibili. Provo a mettere in fila alcune idee personali. Io credo che il momento che stiamo vivendo ci impone di prendere atto di tutti i cambiamenti che sono avvenuti in politica, nella società e nelle Istituzioni. Questo vuol dire che rispetto a tre anni fa quando facemmo il congresso provinciale il quadro, intorno a noi, è completamente cambiato. Oggi occorre un partito che sappia rispondere ad una esigenza primaria che per me è cosa dire affinché questa provincia stia ancora insieme. Oggi le Province sono enti di secondo livello ( forse saranno abolite ), ma noi abbiamo il dovere di dare le ragioni ai nostri quadri e ai nostri amministratori e agli elettori del perché ha senso non disperdersi, ma stare ancora uniti. Quindi occorre portare avanti delle proposte che riguardano lo sviluppo del territorio, che riguardano come “creare e attrarre” lavoro, impresa, conoscenza. Per fare questo, io credo occorrano due cose, una leadership politica autorevole e collegiale con una linea politica chiara “riformista” e popolare capace di parlare la lingua dei ceti varesini senza scadere nel populismo e un partito organizzato diversamente rispetto ad ora, oserei dire rivoltato come un calzino rispetto all’adesso. Per fare questo esistono ovviamente diversi modi. Si può pensare ad una conta dove però, tu mi insegni, in molti la pretendono per “contarsi per contare dopo”. Si può alzare il livello del dibattito sulla base di proposte politiche che anticipano anche quelle dei candidati. Si può ridurre il tutto ad uno scontro tra persone. Personalmente prediligo l’idea che si debba iniziare a discutere di politica e di proposte, addirittura anticipando anche i candidati in modo da coinvolgere non solo le diverse opinioni o sensibilità culturali, ma anche il territorio nella sua interezza. Apro una parentesi. Le regole stabilite dalla segreteria regionale non ci aiutano certo chiedendoci di fare il congresso provinciale e i rinnovi di circolo tutti insieme in un’unica data. Il problema unitario o candidato unico io non li vedo come eventi drammatici o preclusivi. Se ci sono delle differenze di linea politica è giusto che ci si divida, ma se non è così le ragioni per una proposta comprensibile e condivisa sono maggiori rispetto a tutte le alternative. Ovviamente questo sarà sempre più facile da portare avanti se la discussione è dei territori, degli iscritti e delle diverse sensibilità e non tra gli istituzionali.
Scritto da roberto molinari il 4/10/2013 alle 14:27
Non entro nel merito del post perché di queste cose ci capisco poco o niente. Dall'esterno posso solo dire che anche qui a Varese il P.D. avrebbe tanto da cambiare.Speriamo in bene !
Scritto da giovanni dotti il 4/10/2013 alle 14:36
In effetti il candidato unico sa tanto di partito padronale (alla cavaliere cinofilo) o di partito senza base ideologica e culturale (come il partito del mediocre e inconcludente comico ligure). La presenza di più candidati è segno di democrazia, diversamente si tratta di un sistema quasi per cooptazione, da politburo, come quello utilizzato dai sindacati. RICORDATI di ricordare a Letta (il Governo può sempre riaprire la questione in sede parlamentare) della necessità della legge elettorale.
Scritto da Sic Est il 4/10/2013 alle 14:51
FUORI TEMA. Ho paura, dopo la boutade dello sleeper Crimi (è più intelligente quando dorme) sul caso cavaliere cinofilo, che il movimento dei controllori delle travi del tetto di Montecitorio stia preparando una trappola. Il PD deve fare massima attenzione perché questi ortotteri, alla mancanza di senso dello Stato, aggiungono una carica potenzialmente pericolosa per lo sfascio. Senza alcun pudore.
Scritto da Sic Est il 4/10/2013 alle 15:16
Certo Giuseppe, ne avevamo già parlato sul tuo blog. Non ho pretese , non sono iscritto al vostro partito e ci sto fuori da un pezzo. Sto solo dicendo che nessuno ha il coraggio di dire a chiare lettere che la gestione del pd di Varese a guida diesse è stata fallimentare, state tutti abbottonati. Ecco, anche questa mancanza di coraggio vi penalizzerà. Siete già pronti ad una nuova ammucchiatina per portare a casa due posti ed è ovvio che non mi riferisca a te. Dov' è andata la politica?
Scritto da ex-Margherita il 4/10/2013 alle 15:28
"La discussione verterà in ogni provincia sull’organizzazione del partito e sul suo funzionamento. Ma non scordi mai che nei prossimi tre anni in provincia di Varese bisognerà affrontare temi complessi e delicati che hanno una forte valenza sociale." Condivido con Giuseppe Adamoli l'esigenza che il confronto sia sui della nostra provincia e non solo una riproposizione in salsa locale degli schieramenti nazionali. Un'occasione anche per fare chiarezza, una volta per tutte, sul rapporto con la Lega, cui troppe volte si è ammiccato ...
Scritto da Natalino Bianchi il 4/10/2013 alle 15:30
Capisco che qualcuno non voglia più fare la conta che in democrazia rimane invece, per me, ancora una regola basilare. Il suo e loro problema è come accasarsi in coda agli ex ds ma evitarla in toto perchè è ridotto o sono ridotti a poco o niente. Giochetti democristiani, ma non ci fregano, abbiamo imparato a conoscerli-
Scritto da pdvarese il 4/10/2013 alle 15:59
FUORI TEMA sono stupefacenti gli appelli al PD a vigilare contro gli agguati del M5S sul Caimano. Si prepara forse il terreno per dare la colpa ad altri per l'eventuale salvataggio? Non dimenticate mai i 101 che hanno riportato al governo i normo-diversamente berlusconiani. Oggi sul corsera, un uomo che non può certo essere accusato di essere un "ortottero", Marco Vitale, ha detto che Violante sulla storia del Caimano ha dimostrato di non avere nessuna integrità. Ecco dove bisogna guardare.
Scritto da robinews il 4/10/2013 alle 16:01
@Mariuccio Bianchi. Ma lasciate scegliere agli iscritti che hanno più giudizio di quattro dirigenti che pensano solo a se stessi. Lo dico non conoscendo bene le cose da dentro ma questo vale per tutte le grandi organizzazioni.
Scritto da Valceresio due il 4/10/2013 alle 16:07
@Mariuccio Bianchi (14.17) - Se allargo lo sguardo ricordo un sacco di province e di regioni (compresa la nostra) che hanno realizzato una buona gestione unitaria dopo un congresso “normale” con più di un candidato. E’ la pretesa di avere un candidato unico a tutela dell’unità del Pd la vera anomalia di Varese. Anomalia che si giustifica solo in casi eccezionali come dico nel post. Il confronto dovrebbe essere sempre molto civile fra i vari candidati senza bisogno di patti specifici. Sarebbe come dire che a livello nazionale, siccome concorrono più candidati, non ci potrà essere una gestione unitaria o che va trattata prima. Non era successo così con Veltroni, Letta e Bindi e non era successo così con Bersani, Franceschini e Marino. Perché questa paura a Varese?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/10/2013 alle 16:29
Fuori tema. Ho appena letto che il sindaco di Gemonio, Fabio Felli, ha tolto il lutto alla bandiera. A lui la tragedia di Lampedusa non interessa. Ogni commento mi sembra superfluo.
Scritto da Angelo Eberli il 4/10/2013 alle 16:32
@Roberto Molinari (14.27) - La scelta fra candidato unico o più candidati non ha niente di drammatico. E’ un confronto sereno per decidere la migliore modalità per un congresso che lasci un segno positivo. Sono avverso alla conta per la conta, avverso agli scontri personali e a favore di una bella discussione politica. Mi conosci bene e sai che questo è sempre stato il mio pensiero. Del resto, anche tu concludi che la discussione è dei territori, degli iscritti e delle diverse sensibilità e non soltanto degli “istituzionali”. Bene, sono d’accordo con te. E’ difficile che “rivoltino il partito come un calzino” coloro che lo dominano dalle istituzioni. La collegialità, e tu lo sai bene, è altra cosa rispetto al congresso già finito prima di cominciarlo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/10/2013 alle 16:33
@Ex Margherita (15.28) - Ammucchiatina? Scusa, ma tu leggi i miei post e i miei commenti? Quanto al partito provinciale non ho mai lesinato critiche sia pure a mio modo, cioè con il fioretto. La spada la lascio a te. Quanto alla politica, beh, se ritieni che io non ne faccia sei libero di pensarlo, però questo stesso blog ti smentisce. Non ho incarichi e non ne voglio avere, ma queste sono le fasi della vita.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/10/2013 alle 16:38
@Angelo Eberli. Il commento è uno solo per il sindaco di Gemonio: un irresponsabile senza sensibilità umana.
Scritto da Vittorio il 4/10/2013 alle 16:53
Infatti non mi riferisco a te ma ai renziani del pd in provincia di Varese. Naturalmente faranno quello che vorranno anche se c'è odore di inciucio. Mi chiedo se l'accordo interno sarà sui contenuti politici o sulla necessità del vogliamoci bene per salvaguardare le posizioni consolidate dei vari Marantelli ed Alfieri. Mi sembra chiara la risposta che possiamo dare. Per la carica di segretario che senso ha una finta contrapposizione se sono tutti ammucchiati? Cos'è, salvare la faccia?
Scritto da ex-Margherita il 4/10/2013 alle 18:38
Berlusconi è stato dichiarato decaduta dalla Giunta, adesso tocca al Senato nel suo insieme senza scappatoie.
Scritto da Osvaldo il 4/10/2013 alle 19:02
Io partirei dall'idea che statuto e regolamenti sono la cornice all'interno di cui si svolge il dibattito. Statuti e regolamenti non sono di qualcuno e modificabili in base alle contingenze (vedi primarie a 2, 3...7 turni). Poi certo la politica si fa scegliendo una linea e sapendo quali sono i diritti di cittadinanza se uno dissente. Il che vuol dire diritti di informativa, di codecisione e non esclusione. Poi sì, dici bene sul falso unanimismo...ma il punto che andrebbe valutato è se il Pd vuole dividersi per questioni di nomine o ci sono vere ragioni politiche alla base. Io purtroppo ho visto un partito non sempre dialogante e spesso con dirigenti imposti. Fino a ieri puo' darsi che mi sbagliassi io (e quindi che non capissi che ci fosse un disegno politico a me ignoto che lavorava comunque per essere tutti comunisti un giorno). Ma ora la scusa B. non mi sembra riproponibile. Quindi il Pd dica con la massima chiarezza su cosa impegna la sua responsabilità politica per il paese. E nel 2014, per la già in ombra Europa, testiamo la proposta
Scritto da Loris Costa il 4/10/2013 alle 19:53
Crimi è un vero cretino e i grillini immaturi. Stanno offrendo a Berlusconi le armi della difesa.
Scritto da Laghetto rosso il 4/10/2013 alle 20:12
@Tutti, la stragrande maggioranza del blog crede sinceramente che ad un congresso di un partito si debba discutere apertamente di "merito, programmi, politiche". @Adamoli è il capofila di una corretta visione su come si debba svolgere un congresso. Con franchezza voglio dire che nonostante ogni lodevole aspirazione tutto si infrange al contrario sullo scoglio degli "accordi preventivi sulla suddivisione dei posti di potere" (regione-parlamento ecc.) Questo meccanismo lo conosco e non cambia.
Scritto da robinews il 4/10/2013 alle 20:46
FUORI TEMA, 102 anni, generale Giap (molti giovani non sanno certamente chi sia) io voglio ricordarlo nel giorno della sua morte. Onore e gloria al generale ed eroe Vietnamita che ha buttato a mare prima i Francesi e poi gli americani LIBERANDO IL VIETNAM dall'occupazione coloniale e imperialista.
Scritto da robinews il 4/10/2013 alle 20:57
Basta con i congressi prefabbricati da pochissime persone. Fateci votare su qualche proposta di uomini e programmi, finalmente.
Scritto da Lucky il 4/10/2013 alle 21:13
La nostra provincia ha bisogno come il pane di una politica industriale ma non credo che il Pd sia idoneo a sviluppare un tema del genere perché prenderebbe la consulenza dalla Cgil che è la meno indicata a darla..
Scritto da Raffaele il 4/10/2013 alle 22:01
Comunque se confrontiamo il Pd con gli altri partiti non siamo messi poi tanto male anche a Varese, anzi siamo messi meglio.
Scritto da Iscritto Varese il 4/10/2013 alle 22:41
Ho finito di guardare nuovamente il film "il caimano" dove nelle immagini finali si vedeva un Berlusconi condannato e il "suo popolo" che assaltava i giudici colpevoli per averlo condannato. Nanni Moretti, nel suo film aveva previsto quasi tutto ma ha commesso un errore di previsione nel finale. Nessuna rivolta popolare contro i Magistrati, anzi sono passati solo 6 mesi da quando il B. ha perso 6,5 milioni di voti. Al finale diverso si è arrivati anche grazie ai 9 milioni di voti al M5S.
Scritto da robinews il 5/10/2013 alle 00:09
Qualcuno mi ha chiesto cosa voglio fare concretamente per il congresso provinciale. Il mio modo di partecipare è questo: dire la mia opinione, favorire il dibattito non solo sulle specificità del nostro territorio (Varese non è un'isola) ma sulle questioni generali che riguardano e investono tutti noi. E’ ciò che cerco di fare ogni giorno.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/10/2013 alle 09:29
Per far ripartire bene il Pd in provincia bisognerebbe cambiare molto. Lo spero ma non ci scommetto molto.
Scritto da Un militante il 5/10/2013 alle 10:04
I tre punti di programma che hai indicato son molto importanti. Tutti i partiti e non sono il Pd dovrebbero prenderli in considerazione e fare delle proposte in merito.
Scritto da Un varesino il 5/10/2013 alle 13:28
Finalmente parole chiare che dovrebbero essere tenute nella giusta considerazione da tutti quelli che in questi giorni stanno preparando il congresso. Lascino il giusto spazio anche ai circoli.
Scritto da Rottamatrice ante litteram il 5/10/2013 alle 17:42
"Rinnovamento continuo dei dirigenti" e, aggiungerei, pure dei rappresentanti istituzionali. Basta con certe facce. Marantelli, ad esempio. Può mai rappresentarmi uno che, come deputato cittadino, aveva l'obbligo di candidarsi a sindaco contro Fontana anzichè mandare allo sbaraglio una qualsiasi. Contro le corazzate non si vince mandando le scialuppe. Ma, per il rischio di sfigurare, ha rinunciato alla sfida. Ecco, non può rappresentarmi: a parte la figuraccia con le Iene ed altro ancora.
Scritto da domenico nitopi il 5/10/2013 alle 18:05
vIA SUBITO LA BOSSI-FINI. i superstiti di Lampedusa sono indagati dalla procura di Agrigento per il reato di "immigrazione clandestina. Magistrati, tribunali, personale delle forze dell'ordine, impegnati in una indagine e azioni che vanno oltre ogni minimo senso comune del pudore. CHE SCHIFO! Intanto il sindaco di Gemonio, comune famoso perchè risiede il Bossi da ieri è ancora più famoso per l'aridità dell'anima del sindaco, CHE SCHIFO! (segue 1)
Scritto da robinews il 5/10/2013 alle 18:28
Robinews (segue 2), domani tutti i giornali riporteranno le foto della terrificante sterminata esposizione delle bare a Lampedusa, comprese le 4 bare bianche. Ritaglierò una di queste foto e la invierò al sindaco di Gemonio firmata come di seguito "UN IPOCRITA INSENSIBILE AD OGNI PIETA' UMANA". PS. il governo Letta-Alfano RIUSCIRA' AD AVERE IL CORAGGIO DI ABROGARE LA BOSSI-FINI o almeno le norme più aberranti in poco tempo? Non ci credo perchè l'ipoteca della destra lo impedirà. o no?
Scritto da robinews il 5/10/2013 alle 18:35
Caro Giuseppe, qualcosa sta cambiando in maniera positiva anche nel Pd di Varese. Lo vedremo settimana prossima. Grazie per il tuo continuo stimolo.
Scritto da Un amico giovane il 5/10/2013 alle 20:01
@domenico nipoti, dici il vero ma la candidata sindaco del cs e pd, la Luisa Oprandi, al ballottaggio e' arrivata a 3 punti da Fontana, non mi pare sia stato un risultato tanto negativo. Ti dirò' di più Marantelli avrebbe fatto meno bene. L' unico forse vincente era Adamoli ma non ha avuto il supporto che meritava dai gerenti del pd e poi lui non è uno che rischia. Per il futuro attenti, Marantelli dopo cinque legislature tra regione e parlamento sta scaldando i motori e voi perderete.
Scritto da ex-Margherita il 5/10/2013 alle 20:18
Non perdiamo il senso della realtà. La causa delle tragedie dei profughi non è la legge vigente. Altri Paesi europei hanno leggi più restrittive. La questione è di politica internazionale, di relazioni con i Paesi rivieraschi, di coordinamento delle azioni di polizia. Le acque territoriali debbono essere monitorate e chi entra, segnalato, seguito e assistito se necessario. Non è accettabile che una nave naufraghi sotto le nostre coste e i primi soccorsi siano di civili che avvertono la Marina!
Scritto da ulderico monti il 5/10/2013 alle 20:59
A proposito di territorio/i: leggo oggi del convegno a Mendrisio sul nuovo assetto ferroviario e viabilistico che si sta materializzando. E davvero, in chiave europea ed internazionale del nostro versante di confine, mi chiedo se il Pd vorrà rispondere al Presidente del Consiglio Regionale Cattaneo. Il quale tutto dice evitando il punto piu' drammatico per noi. Gli svizzeri da anni lavorano all'Alptransit e qui poco si è fatto per corrispondere a quell'impegno di coordinamento necessario che ci lascerà "vittime" del ritardo con cui ci muoviamo. E che pagheremo duramente. Merito sicuro dell'efficienza celeste, I suppose
Scritto da Loris Costa il 6/10/2013 alle 09:15
L'esigenza di un cambiamento ai vertici,sia a livello centrale che periferico,mi pare evidente.Ma sarà possibile,tenuto conto della forte opposizione da parte di chi attualmente detiene il potere?Se nel PdL c'era Berlusconi,che solo la Magistratura ha potuto neutralizzare,nel PDci sono molti exPCI-DS che assolutam.non intendono mollare.Se questi sono la maggioranza nel partito,difficilm.qualcosa cambierà.Gli"innovatori"sperino solo nel ricambio"naturale"(x morte o età),il rinnovam.può aspettare!
Scritto da giovanni dotti il 6/10/2013 alle 09:43
@ex margherita. Si è vero, è arrivata a tre punti: non al primo turno (dove mi pare di ricordare che si è riportata una percentuale di voti inferiore alle precedente elezioni) ma nel ballottaggio, quando il 47% ha sostanzialmente votato contro Fontana e per la Oprandi. Così, sommessamente, leggo i risultati di quel voto. Certo, con Adamoli sarebbe stato diverso: e meritava di candidarsi anche prima, quando è stato proposto l'allora sconosciuto (ai più) Alfieri, altra scialuppa.
Scritto da domenico nitopi il 6/10/2013 alle 10:15
Ricordo bene, caro @domenico nipoti, il perché della candidatura Alfieri. venne lanciato per proporre un uomo giovane e nuovo, per costruire basi solide per il futuro ben sapendo che non c'è l' avrebbe fatta. Serviva anche a lui, mentre Adamoli era in Regione e una sua eventuale e probabile sconfitta avrebbe indebolito sia lui che la Margherita, o partito popolare, ora non ricordo. Adamoli andava candidato successivamente, ma è andata come andata. Per me sarebbe un buon candidato anche adesso.
Scritto da ex-Margherita il 6/10/2013 alle 14:55
Nomina del Segretario Provinciale : il tuo dire è mistificatorio : conosci molto bene la realtà! Temi complessi che si presenteranno in un prossimo futuro : è abbastanza velleitario pensare che una segreteria provinciale possa avere potere di indirizzo o di decisione, soprattutto perché mancano le conoscenze tecniche,presupposto irrinunciabile per una soluzione anche politica, di problematiche così importanti. Il Segretario dovrà essere unico, espressione della LIBERA scelta della maggioranza
Scritto da Angelo Grassi il 9/10/2013 alle 18:40
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