Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 17/11/2013 alle 16:13

 
Week end da brivido per la politica. Scissione di Scelta Civica. Rottura di Forza Italia con la drammatica umiliazione di Berlusconi, guerra nella Lega Nord. Su un piano molto diverso, ma che non lascia del tutto tranquilli, litigiosità nel Pd.
Se la fine del ventennio lascerà un lungo e pericoloso vuoto oppure se sarà una nuova alba lo sapremo presto. Molti gli interrogativi. Gli accadimenti dentro Forza Italia e Scelta Civica sono in qualche modo correlati? Le loro spaccature verticali si sono consumate per difformità politiche pregnanti oppure per ragioni personalistiche?
Azzardo qualche congettura. Fra Mario Monti e i “popolari” di Mario Mauro potrebbe esserci  stato un riposizionamento di tipo elettorale con Monti più disponibile ad un’intesa con il Pd e Mauro attratto da Casini per una nuova avventura di centro che guarda a destra. Non a caso “nuovo centrodestra” è il nome che i gruppi di Alfano, Lupi e Quagliariello prenderanno alla Camera e al Senato.
In Forza Italia è stata certamente la decadenza inesorabile di Berlusconi ad aver agito da detonatore molto più che le differenze culturali che di solito danno nobiltà a questi effetti irreparabili. Senza quei guai giudiziari è difficile immaginare che Alfano si sarebbe mosso anche di fronte all’esigenza di tutelare il governo di cui è vice presidente.
Ciò che avviene nella Lega, ormai stretta in un recinto elettorale sempre più angusto, non conta molto ma è un la prova della rovinosa caduta dei protagonisti principali degli ultimi anni.
Questa situazione dovrebbe accrescere la responsabilità della sinistra di governo. Saprà il Pd caricarsi l’Italia sulle spalle? Dovrei rispondere di si visto che il candidato leader che appoggio prenderà il comando delle operazioni fra meno di un mese.
Eppure i dubbi non mancano e riguardano tanti aspetti. Un’idea condivisa di società da cui ripartire. Una politica che sappia farsi sentire sulla finanza. Il rilancio dello sviluppo industriale. Una riforma dello Stato che non abbia riguardi per nessuno e tantomeno per gli alti burocrati che sono un freno potente all’innovazione.
Di fronte al nuovo corso che si preannuncia nel Pd, va benissimo che gli avversari di Renzi alzino il livello della sfida sulla misura dei risultati concreti. Ma è da irresponsabili mettere solo i bastoni fra le ruote. Forse perdere definitivamente una pattuglia di dirigenti avvizziti può servire per riguadagnare i consensi giovanili e popolari emigrati altrove.
 

Commenti dei lettori: 93 commenti -
Solo "spappolata" la politica? NO, è molto di più. Detonatore della crisi "la decadenza del Cav? NO, è il fallimento di una politica ventennale! Li salveranno il cambio di nome simbolo e nuove aggregazioni? NO, è troppo tardi, niente potrà salvarli! La politica quindi non è spappolata E' IRREVERSIBILMENTE SPAPPOLATISSIMA! Il vero detonatore è stato il 25 febbraio, 10 milioni di voti persi dal PDL-PD, 9 milioni al M5S! Il fallimento è generale, TOTALE! Speranze? SI se cambiamento PD SUBITO!!
Scritto da robinews il 17/11/2013 alle 16:48
Una immagine contro "tutti i terrorismi", quello dello stato che occupa militarmente una intera valle e quello di limitate frange violente.A un agente in assetto antisommossa viene stretta la testa tra le mani di una ragazza "no tav", lei lo bacia sulla visiera, chiudendo gli occhi come se si trattasse di un bacio d'amore, anche lui chiude gli occhi con un lieve "sorriso di felicità". QUESTA E' LA LOTTA DI POPOLO DEMOCRATICA E POPOLARE CONTRO UN AGGRESSIONE VIOLENTA ALLA VAL SUSA. (segue).
Scritto da robinews il 17/11/2013 alle 16:59
Robinews (segue) ho voluto richiamare l'attenzione del blog sulla foto della Val Susa, pubblicata su tutti i media di oggi per sottolineare che questa E' L'ALTERNATIVA ALLO SPAPPOLAMENTO GENERALE. Questo si può farlo solo con il popolo e non contro il popolo. La via della ricostruzione è possibile, basta solo che i figli del popolo, il poliziotto e la giovane No Tav , si mettano insieme a lottare per una Italia migliore. Quella immagine la stamperei in milioni di manifesti giganti.
Scritto da robinews il 17/11/2013 alle 17:04
D'accordo sulla disamina dell'ultimo "Un tranquillo week end di paura" della politica nostrana. L'uscita dell'interdetto di Arcore la vedo positiva: la sua presenza, fatta di stop and go, è stata devastante e negativa, come sempre. Di Renzi, penso che, con pieni poteri, avrà una visione più responsabile del Partito. Mi preoccupo, invece, dell'assedio dei vecchi marpioni, resistenti e ipercritici, incapaci di fare un play back di tutti i fallimenti di cui sono stati registi e attori consapevoli.
Scritto da Sic Est il 17/11/2013 alle 17:20
Tra un mesetto, chiunque vinca, tirerà nuova aria scissione, e stavolta nel PD. Nessuno dei due accetterà la sconfitta e si parlerà pure di brogli, dovesse vincere Cuperlo. "Dirigenti avvizziti"? E chi sarebbero, solo Bersani e D'Alema? E Veltroni, Fassino, Latorre, Gentiloni? Sono diventati bravi ora che seguono il pifferaio dell'Arno? Dov'erano quando Berlusconi vinceva? E i dirigenti "nuovi" chi sarebbero? La Bonafè? Chiarisca Renzi chi saranno i "meritevoli" e ci dica pure lui che meriti ha!
Scritto da domenico nitopi il 17/11/2013 alle 17:23
Buona disamina. Auguri al governo e a Renzi che sta vincendo anche nel partito degli iscritti. Figuriamoci nel partito degli elettori. Dovrà metterci molta pazienza senza perdere la carica del rottamatore non tanto di uomini ma di metodi, e tic politici della solita sinistra.
Scritto da Giorgio S. il 17/11/2013 alle 17:25
L'Italia sulle spalle del Pd è una pura illusione. Bisogna allargare al Centro politico che si sta formando lasciando perdere Vendola e Grillo.
Scritto da A.F. il 17/11/2013 alle 17:38
Comunicazione di servizio. Mentre c'è in giro qualche "schifiltoso" noto o meno noto, faccio "notare" che Fabrizio BARCA non è tra questi e voterà CIVATI. Bene, barvo, bis!
Scritto da robinews il 17/11/2013 alle 17:42
Sono frastornato: @ Sic Est, riesce quasi sempre ad anticipare il mio pensiero.@ robinews. Posso essere d'accordo su alcune sue elucubrazioni. Ma un limite all'incontinenza, no? Non pensi di rivolgersi sempre ad una platea di imbecilli. Ritengo che chi scrive o legge il blog sia, perlomeno, un normodotato. Pertanto, questo suo "batti e ribatti" risulta (eufemismo) pleonastico. ABBIAMO CAPITO! La tendenza recente della medicina è quella di far assumere i farmaci per via orale; non insista su altre vie ormai in disuso.
Scritto da Angelo Eberli il 17/11/2013 alle 18:19
Non c'è alternativa al governo Letta e a Renzi segretario. Sta cambiando tutto e D'Alema si rassegni.
Scritto da ff il 17/11/2013 alle 18:44
se m5s avesse fatto compromessi o alleanze ora maggiomente sarebbe additato..invece son implosi da soli..ma per fortuna che almeno renzi c'e ...comunque non tutto quel che ha detto berlus è da scartare, anzi da meditare...a volte gli effetti di certe botte vengon fuori a scoppio ritardato...o nonostante il tentativo di tamponare con il ghiaccio..un cordiale saluto
Scritto da zva il 17/11/2013 alle 18:46
@Chiedo scusa a @Adamoli se sparo ancora qualche cartuccia anzichè tenerla di riserva e prometto che fino al prossimo post mi taccio! Ma caro @Angelo Eberli (18,19) un blog non è un luogo dove si debba biasimare presunte "incontinenze" ne tanto meno credo che il "batti e ribatti" sia una forma di dare dell'imbecille a nessuno.Sicuramente tu non lo sei ma la tua polemica più che di "metodo" mi sembra di "sostanza" su quanto scrivo. Capisco che può dare fastidio ma non riesco a non essere "io"
Scritto da robinews il 17/11/2013 alle 19:10
Fino al voto sulla decadenza di Berlusconi la lotta fra berlusconiani e Alfano con i suoi sarà tenuta a freno ma poi esploderà in modo incontenibile e il governo traballerà. Per il futuro serve una sinistra forte e unita e anche Renzi dovrà capirlo..
Scritto da Osvaldo il 17/11/2013 alle 20:30
Sono abbastanza d' accordo con le parole di Sic Est e di A. Eberli . Anch'io sono piuttosto preoccupata dai cosiddetti " vecchi marpioni", sarò sincera, pur considerando la "loro storia"; continuano a porre ostacoli ad un rinnovamento del partito, che non è "solo loro". Interessante anche la futura " area Monti" ...
Scritto da bruna croci il 17/11/2013 alle 20:50
Forte questa sera Renzi da Fazio. Chiaro negli obiettivi, finalmente un leader vero. Bersani e D'Alema si dovrebbero rassegnare e "non mettere i bastoni fra le ruote"
Scritto da Stefano C. il 17/11/2013 alle 21:28
Sono d'accordo con @Osvaldo: per il futuro serve una Sinistra forte. Questo dipenderà sopratutto da coloro che non voteranno Renzi o Civati e che,come ben dice la @Sig.ra B.Croci, continuano a porre ostacoli al rinnovamento del partito (che pensano sia loro proprietà personale). Il loro comportamento in ogni caso (sia di vittoria che di sconfitta) sarà determinante per le sorti di qualsiasi governo e del Paese. Auguriamoci che siano più duttili, meno nostalgici del passato e più aperti al futuro
Scritto da giovanni dotti il 17/11/2013 alle 22:11
A mio avviso la separazione in due gruppi del Popolo della Libertà è il risultato, prevalentemente e per la maggior parte dei protagonisti, di appartenenze a culture diverse che il tempo ha fatto emergere in maniera sempre più evidente e che la situazione di Berlusconi ha creato l’occasione della separazione. Chi conosceva Il Pdl sapeva già dell’esistenza di due anime che pur avendo diversi punti di contatto differivano sulla strategia di lungo termine portata avanti in particolare da Alfano. Così pure mi sembra stia succedendo in “scelta civica”. Quello che tiene assieme i partiti sono i fondamentali culturali che creano la propria identità e si riflettono nel proprio agire politico anche se aspetti personalistici talvolta esistono. Anche il Pd non sarà immune da conflitti culturali interni, forse il desiderio o la forte ambizione di vincere le elezioni potrebbero fare da collante per l’unità del partito
Scritto da Osservatore il 17/11/2013 alle 23:47
@Adamoli, ieri sera Renzi intervistato da Fazio ha detto che le regioni hanno troppo potere, sei d'accordo anche su questo?
Scritto da Iscritto Varese il 18/11/2013 alle 08:28
Ritengo che riguardo la frase "mettere i bastoni tra le ruote" la vittima peggiore sia stat Bersani e non Renzi. D'Alema, Franceschi e Renzi singolarmente non disponevano di sufficienti truppe per arrivare a 101, ma messi assieme si. Sino a ieri si lodava il partito plurale. oggi che Renzi è favorito non più. Che tristezza guardarsi l'ombelico. Cari saluti.
Scritto da A. Bianchi il 18/11/2013 alle 09:27
@Domenico Nitopi (17.23) - Sui nomi che fai mi limito a ribadire - ci tengo molto - la mia stima per Piero Fassino che peraltro da qualche anno è sindaco di Torino e non pretende di guidare il Pd. Per il resto dovresti spiegarmi perché che disapprovava Bersani (anch’io da un certo punto in poi) è rimasto ordinatamente nel partito e chi disapprova Renzi dovrebbe uscirne. Il Pd è nato per essere contendibile, non per assegnare alla sinistra tradizionale il ruolo permanente di guida e alle altre culture politiche il ruolo gregario. Se Renzi sarà eletto segretario dagli elettori , dopo aver preso il voto di quasi la metà degli iscritti (risultato stupefacente), vuol dire che la “scommessa” del cambiamento è profondamente sentita.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/11/2013 alle 09:30
@Iscritto Varese (08.28) - Visto che sei un lettore assiduo del blog dovresti sapere molto bene che anch’io ritengo eccessivi i poteri delle Regioni in alcuni ambiti. Renzi insiste sulla politica turistica all’estero ma non c’è solo questo. Le competenze sulle grandi infrastrutture e sulle fonti energetiche dovrebbero essere gestite interamente dallo Stato e le Regione essere soltanto consultate come le altre Autonomie territoriali e sociali. Difendo l’Istituzione regionale, questo si, non tutto il Titolo Quinto della Costituzione riformato nel 2001 dall’Ulivo. L’assenza di ogni richiamo all’Interesse nazionale è grave. Se avessimo ascoltato il centrodestra almeno su questo punto sarebbe stato meglio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/11/2013 alle 09:34
@A. Bianchi (09.27) - No, no, guarda, io sono per il partito plurale, anzi pluralista, cioè un partito che ha una forte dialettica interna dalla quale trae spinta per la crescita culturale, sociale e politica complessiva. Quando Renzi afferma che non ci saranno più correnti sono d’accordo solo se si riferisce a partiti nel partito, altrimenti dissento.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/11/2013 alle 09:38
@Adamoli, Non vedo nulla di "stupefacente" nel risultato di Renzi. In Italia basta pronunciare la magica parolina "cambiamento" e trovi tanti creduloni. Negli ultimi 20 anni l'hanno ripetuta, tra gli altri, Berlusconi, Bossi, Grillo. Ed è un vizio italico, inoltre, salire sul carro del vincitore. Non hai risposto sui dirigenti "bravi" che adesso lo sostengono. Mi pare che tanti ex pop, mediante Renzi, vogliano ricreare una ... balenottera bianca, magari con gli ex montiani, eliminando la sinistra.
Scritto da domenico nitopi il 18/11/2013 alle 10:09
@Giovanni Dotti alle 22.15, non vorrai mica tornare alla sinistra che comprende tutti come quella che ha mandato al diavolo Prodi nel 1998 e nel 2007?
Scritto da Vittorio il 18/11/2013 alle 10:10
Alle 19,10 di ieri domenica17, @robinews si è impegnato a tacere fino alla conclusione del post in corso. Chissà che sofferenza: per lui che digrignerà i denti; per noi, privati della medicina di tutte l'ore ...
Scritto da ulderico monti il 18/11/2013 alle 10:54
Leggo l'ansia di rinnovamento e la fede che Renzi farà nuovo il partito. E mi domando come facciano in Europa e in USA, con i loro partiti con storie secolari. Neppure cambiano sigla. Il Pd è sorto ieri, ed è da sempre in cantiere. Malformazione congenita, errore di progettazione? L'interrogativo è puramente retorico: la risposta è nota e risaputa, ma per stoltezza o impotenza la verità è sempre ignorata.
Scritto da ulderico monti il 18/11/2013 alle 11:01
Tieni a freno Renzi, tu che forse puoi!
Scritto da Valerio Crugnola il 18/11/2013 alle 11:44
Indubbiamente chi gli prepara la campagna elettorale è molto in gamba, da due mesi ripete:"chi pensa vada tutto bene non voti per me", è una frase ad effetti che fa molta presa su un elettorato deluso di tutto, di fronte a questi messaggi ovviamente i contenuti passano in secondo piano, ieri da Fazio ha ripetuto la solita serie di slogan degli ultimi 20 anni, vincerà per mancanza di avversari e come al solito questo paese rimarrà al palo.
Scritto da Massimo Gugliotta il 18/11/2013 alle 11:48
L'mplosione del PDL è avvenuta per puro caso o per merito dei SS. Pietro e Paolo ? Il PD pur coi tanti suoi errori non ha proprio contribuito per nulla? E' proprio una tristezza guardarsi l'ombelico e persare che in campo ci sia sempre una squadra sola.
Scritto da A. Vaghi il 18/11/2013 alle 11:50
@Domenico Nitopi (10.09) - Ti rispondo ancora volentieri perché ritengo che il tuo punto di vista sia abbastanza diffuso nel Pd. Niente “balenottera bianca”. Questo sarà il disegno di Casini ma non mio e della gran parte di chi è entrato nel Pd. Eliminare la sinistra? Intanto dovresti dire “tradizionale” e comunque ti rispondo subito di no. C’è un sentimento di sinistra che per fortuna non sarà mai estirpato. Però aggiungo che ritengo più vicino a chi soffre il mio modo di fare di tante agitazioni parolaie e inconcludenti. II mio pensiero è che quel tipo di sinistra se non cambia è destinata a contare sempre meno. Confermo di considerare stupefacente il risultato di Renzi negli iscritti. Non quello molto alto che probabilmente otterrà negli elettori.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/11/2013 alle 13:25
@A. Vaghi (11.50) - Non so a chi ti riferisci. La critica che ricevo più spesso è quella di guardare troppo agli altri partiti. La mia visione della politica è che non ci sono compartimenti stagni e incomunicabili anche se destra e sinistra sono divisi da un solco profondo. Infatti nel post parlo di una possibile attrazione di Monti verso il Pd e di una quasi certa convergenza di Casini con il centro-destra e sottolineo il trattino. Il governo Letta, sostenuto dal Pd, è stato fra le cause della scissione del Pdl ma la mia sensazione è che senza la decadenza di Berlusconi, Alfano non avrebbe trovato la forza di separarsi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/11/2013 alle 13:28
Ma perché non le chiamiamo aree? Danno un idea di luogo di confronto aperto... Corrente mi fa venire solo in mente qualcosa che fluisce con un verso...
Scritto da Pietro Resteghini il 18/11/2013 alle 14:01
L'importante che non siano correnti personali.
Scritto da Angelo Chiappa il 18/11/2013 alle 14:03
@Giuseppe: te l'ho sempre detto che Casini non voleva affatto costruire un terzo polo, bensì costruire un centrodestra deberlusconizzato: probabile che la mia previsione si avveri. Il punto è che, per avere successo elettoralmente, tale schema necessita un Berlusconi inoffensivo, cosa ancora lontana dall'avverarsi. Nel PD invece i "soliti noti", dopo aver appoggiato e distrutto una mezza dozzina di leader, si preparano a fare la festa a Renzi, con la scusa della salvaguardia del partito plurale: non solo traditori, ma pure codardi, perché nascondono giochi di potere con alte rivendicazioni politiche.
Scritto da Larpi il 18/11/2013 alle 14:14
Caro Giuseppe, effettivamente questo fine settimana è sembrato non avere nulla di normale, almeno dal punto di vista della politica. Il PdL in frantumi. Scelta Civica in frantumi. La Lega sempre più movie movimentista con Salvini ( che spasso vederlo con Borghezio….lui ex di centrisociali ) Il PD nel pieno del suo congresso e se ci mettiamo anche il caso della Cancellieri ….. Scritto questo, qualche breve riflessione. Io credo che il quadro politico italiano sia in movimento. Lo sia non da oggi, ma dal giorno dopo le elezioni non vinte da Bersani e dal “caos calmo” che ne è conseguito. E’ inutile stare qui a ritornare sulle vicende di quei mesi. Sappiamo tutti gli errori fatti e compiuti da Bersani e sappiamo che non li ha fatti solo lui, ma anche una intera classe dirigente. Così come sappiamo bene che Bersani non è certo stato aiutato a gestire la situazione, anzi. In troppi hanno giocato affinché ci fosse il “tanto peggio tanto meglio” solo che, come sempre accade in politica, chi la gioca così ottiene esattamente l’effetto contrario e così ci siamo ritrovati il governo delle larghe intese con tutto quello che ne consegue. Devo dire che ho apprezzato la battuta di Letta alla presentazione del libro scritto da “due tifosi della curva” di Bersani su quei giorni. “Forse si dimentica da dove si partiva e in che condizioni si era”, mi pare che grosso modo Letta abbia commentato così. Scritto questo io credo che l’implosione attuale del cd provocherà effetti anche sul PD. E’ nelle corde delle cose della politica. Questo però non lo metterei in relazione con il nostro congresso, con la certa vittoria di Renzi, con la fine di una intera classe dirigente e con la fine di una presunta o tale “egemonia” degli ex PCI. La divisione del PdL provocherà effetti anche nel campo del cs perché ad ogni azione in politica corrisponde una reazione uguale e contraria e perché se cambia qualcosa nel campo degli avversari, la reazione nel nostro campo deve esserci per poter rispondere e adattarsi al meglio. Questo vuol dire che forse avremo la possibilità di maggiormente competere nel tentativo di sottrarre elettori al cd? Io credo di si e questo con buona pace di chi pensa che si vince spostando l’asse a sinistra. Questo vuol dire che il PD sarà più credibile come forza di governo rispetto a chi si lancerà nei prossimi mesi in bordate antieuropee e “antigoverno delle larghe intese”? Solo in parte, perché la credibilità di Letta sarà sempre più condizionata dai risultati da portare a casa e non dalle dichiarazioni di principio. Questo vuol dire che avremo un PD, però, con Renzi segretario che alza l’asticella nei confronti del governo giocando a fare il “sinistro” per recuperare spazi politici? Io penso di si. Penso che con Renzi segretario nei prossimi mesi avremo un ossimoro. Avremo un Renzi sostenuto da un “elettorato” più moderato e più desideroso di un cambiamento, ma anche un Renzi spregiudicato nel pagare un “prezzo” a sinistra per tranquillizzare quel 40% che oggi, tra gli iscritti, non lo vota. Di qui la scelta di aderire al PSE, di alzare i toni contro le larghe intese, di togliere spazio politico a Civati e al suo essere “grillino in casa PD” e così via. Ad aggiungere elementi di riflessione sull’evoluzione del quadro politico ti segnalo il pezzo di stamani di Repubblica nel quale si parla delle riunioni in Vaticano dei Ministeriali del PdL e di Mario Mauro con i soliti Ruini e Fisichella. Un bello specchio del perché il prossimo partito “centrista” fallirà e del perché la DC non risorgerà certo Ma anche l’esempio, credo, per chi come me è cattolico, del perché il PD, con tutti i suoi limiti, rimane ancora l’unica scelta consapevole e seria. Gustosissima, poi, la battuta riportata di Pisanu a Sacconi. “In quei giorni – racconta Pisanu – Sacconi mi diceva “noi cattolici non possiamo cedere sul caso di questa ragazza” ( il caso Englaro ) E io gli rispondevo: voi ex socialisti atei in effetti si che siete cattolici, mica un democristiano come me….”
Scritto da roberto molinari il 18/11/2013 alle 14:22
@Adamoli(h.13,25)esprime chiaram.come ritiene dovrà essere nel prossimo futuro la Sinistra Italiana,espressa dal PARTITO DEMOCRATICO. A @Vittorio(h.10,10) rispondo che la Sinistra che immagino dovrà non escludere ma includere tutti i PROGRESSISTI, compresi coloro che sono temporaneam.emigrati ad altre sponde(come SEL e 5 Stelle, ma anche Centro e IDV) perché schifati dalla politica ambigua,piatta e"conservatrice"del P.D.degli ultimi vent'anni,che non ha saputo contrastare validamente il berlusc.
Scritto da giovanni dotti il 18/11/2013 alle 14:39
Non ho alcun ricordo di Robinews, anche se, ai tempi della sua collaborazione con Il Cons Agostinelli in Regione, posso averlo incrociato. Mi dividono tante cose da lui: Napolitano, Val di Susa, grillini...Ma perchè frenarne lo slancio, la passione, l'impeto? Riprenda a scrivere, anche su questo post. Lo leggerò sempre volentieri, come sempre volentieri leggo i commenti di tutti. Da lui e da tutti si può trarre sempre qualche insegnamento.
Scritto da Giovanni Cogliati il 18/11/2013 alle 14:40
La decadenza di Berlusconi, la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ma se il PD non avesse proclamato di essere pronto a votarla ? Ad ogni azione segue una reazione giusta o sbagliata. Sempre, e un politica più che mai. Dovrebbero ricordarselo molti commentatori del blog.
Scritto da A. Vaghi il 18/11/2013 alle 15:35
"La sinistra" avrebbe dovuto non candidare Cuperlo e convergere su Civati, mandando ai Caraibi x qualche mese D'Alema e compagnia.
Scritto da Angelo Ruggeri il 18/11/2013 alle 15:56
Non ho votato Renzi,non lo voterò e sarò sempre del PD.Non mi farò rottamare,perchè Renzi non rottamerà nessuno.Del resto,Veltroni chi lo sente,Bersani è presente d'ufficio,D'Alema dà giudizi spesso sferzanti e basta.Gli altri?Già tutti sopra il carro.Il partito è diviso quasi come una mela,Renzi non potrà buttarne via una metà.Ieri da Fazio è stato un vulcanico-ripetitivo:piacerà,spero non deluda, prima tutto il PD e poi il Paese.Poi,tra i 101 si annidano tante mani del sindaco-segretario.
Scritto da iscritto il 18/11/2013 alle 16:10
@Pietro Resteghini (14.01) - Chiamiamole pure come vogliamo, caro Pietro, l'importante è la sostanza del ragionamento. Ti faccio solo notare che le correnti, appunto, si muovono, mentre le "aree" sono statiche se non totalmente rigide. Preferirei vedere le componenti interne come flussi di idee che si aggiornano (cambiando anche i connotati dei gruppi) piuttosto che come strutture permanenti con le loro gerarchie. So che è molto difficile ma tu sei giovane e ti auguro di partecipare a questa positiva evoluzione politica.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/11/2013 alle 16:20
Vengo meno brevemente all'impegno assunto per comunicare a @Cogliati 14,40 (lo ringrazio) che NESSUNO potrà mai frenare le mie passioni politiche e voglia di partecipare all'ottimo blog di @Adamoli. Quanto a @U. Monti (10,54) voglio rassicurarlo che non sono in sofferenza per il "nulla", per le "medicine di tutte le ore" ognuno è libero di curarsi come vuole, l'importante è che la cura sia efficace. Comunque auguri sinceri di buona salute a prescindere dalle "medicine preferite o scelte".
Scritto da robinews il 18/11/2013 alle 16:21
@Larpi (14.14), Roberto Molinari (14.22) - Mi permetto di accomunarvi perché vi conoscete da molto tempo. Casini? Mah? L’ho sentito in Tv qualche mese fa (non ci volevo credere eppure era lui) mentre affermava che se non ci fosse stato Monti lui sarebbe stato disponibile ad un’intesa con il Pd. Da qualche settimana dice il contrario e sta cercando, secondo me invano, di giocare il ruolo che @Larpi prospetta. Sarò troppo duro ma chiunque si metta nelle sue mani è destinato alla minorità poitica. I due alti prelati che cita @Molinari non dovrebbero più occuparsi di politica. Non perché gli uomini di Chiesa non debbano farlo mai. Vi è una sfera educativa che appartiene a loro e che dovrebbe essere custodita con cura e molto ampliata. E’ la strategia e la tattica politica che esula dalla loro “competenza”. Per quanto riguarda il Pd nel partito socialista europeo (@Molinari) scriverò un post nei prossimi giorni così ne parleremo con calma.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/11/2013 alle 16:24
Chiaro e limpido e come sempre, caro Giuseppe...
Scritto da Pietro Resteghini il 18/11/2013 alle 16:49
L'idea che Mario Monti guardi a sinistra, mi riempie di inquietudine. Chissà come mai, non provo la stessa nefasta sensazione se al suo posto ci fosse Pierfurby. Il commento di @Roberto Molinari è quello tipico di cattolico adulto (definizione prodiana) ed è uno stimolo a non perdere le speranze nel vostro partito, anzi a partecipare alle primarie.
Scritto da V.R. il 18/11/2013 alle 17:17
Lui sì che è un dirigente regionale! Leggo con piacere @Giovanni Cogliati. Certo, Giovanni, ci si ricorda di più della collaboratrice di Monguzzi, che di @Robinews. Ma la questione è un'altra: io credo che sia impossibile ricordarsi di @Robinews perchè, a mio modesto ma fermo giudizio, non esiste. Non esiste nessun collaboratore di Mario, @Robinews altri non è che l'ex venditore ebreo di tessile (o di biancheria intima, non ricordo, lo sa Dio cosa sosteneva di vendere). Adesso Adamoli mi smentirà come al solito, e via. Ma il bello di questo blog è la libertà di pensiero e di espressione. Proprio per queste mie convinzioni, ritengo inopportuna la durezza di @Angelo Eberli verso @Robinews. Soprattutto, @Eberli, se c'è un modo per non farsi trattare da imbecilli (timore manifestato da lei stesso), non è certamente censurare il numero dei commenti ma trattarlo con la sua vera identità. E' anche inutile porre un freno ai commenti di @Robinews in quanto esce dalla porta e rientra dalla finestra. O penserete che oggi sia intervenuto solo alle 16.21? Credo che Robinews abbia creato questa sua figura di militante Sel/rifondarolo con l'intento di sbeffeggiare il militante rigido e ottuso della sinistra radicale. Invece non si accorge che, nel riportare con puntualità, fatti e sensazioni “di sinistra”, sta riempiendo il blog di buone cause. Ed è per questo che lo leggo sempre anch'io, è un modo per non rimanere “dormienti”. Vi saluto cordialmente, nella speranza di non aver urtato la sensibilità di nessuno, in particolare del Presidente Adamoli. In chiusura, mi permetto una citazione di William S. Burroughs: “Nulla è vero, tutto è permesso” (da “La città della notte rossa”). Tra l'altro, questa citazione è riportata nel libro “Morti di fama. Iperconnessi e sradicati tra le maglie del web” di Arduino e Lipperini. Della serie … iperconnessi e sradicati … Buona serata!
Scritto da V.R. il 18/11/2013 alle 17:37
NON LO DICA PIU' PERCHE' SAREBBE SFRONTATO. PUNTO. Che poi le correnti siano un antidoto, una cura omeopatica, oppure "una malattia che pretende di essere cura di se stessa" (KK sulla psicoanalisi è materia opinabile. Io preferirei stare democraticamente sano.
Scritto da Roberto Caielli il 18/11/2013 alle 18:05
Chiunque sia @Robinews mi piace e lo leggo sempre con piacere perché dice tante cose intelligenti, anche se spesso irriverenti e provocatorie, che ravvivano il blog , stimolano il dibattito e inducono alla libera espressione del pensiero da parte dei partecipanti.
Scritto da giovanni dotti il 18/11/2013 alle 18:19
@Roberto Caielli (18.05) - D'accordo Roberto, ma per restare sani serve anche qualche boccata d'aria che penetra dall'esterno senza paura di prendere il raffreddore.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/11/2013 alle 18:22
Cioè le correnti sarebbero l'aria sana? E invece uno che se ne sta libero respira aria malsana? Ma allora Renzi ci vuole tutti morti o malaticci? Sarà perchè ho sempre imputato la mia polmonite di qualche anno fa proprio ad una brutta corrente... ma a me le correnti mi fanno paura.
Scritto da Roberto Caielli il 18/11/2013 alle 18:28
@Roberto Caielli (18.28) - Tu saresti d'accordo con Renzi se, lui al comando, abolisse davvero (cosa impraticabile) le correnti anche quelle non strutturate e di potere ma portatrici di un pensiero genuinamente diverso dal suo? Io assolutamente no. Non starei un minuto in un partito carismatico di questo tipo. Una persona può aderire o meno ad una corrente e tu non lo farai, ma il nostro non sarà mai un grigio partito di "tutti uguali". Il centralismo democratico, che nel Pci era una cosa seria, nel Pd non può sussistere.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/11/2013 alle 18:33
Noto con piacere che meno scrivo e più cresce l'interesso per lo "spettro" di Robinews, non è che vi manco? Continuo ancora a ridere sulle considerazioni di @V.R. 17,37. Marx ed Engel (1848) scrivevano nel Manifesto del Partito Comunista " uno spettro si aggira per l'europa, lo spettro del comunismo". Ora siamo allo "uno spettro si aggira nel blog, lo spettro del falso ebreo-nazista". Attendo con pazienza che anche nel blog si formi la coalizione per la caccia allo spettro Robinews! hahahahahah!
Scritto da robinews il 18/11/2013 alle 18:34
Caro Adamoli, dovresti controllare la mail di @V.R. La sua insistenza sui nomi finti e sulle sigle mi da l'idea che abbia la coda di paglia.
Scritto da Valceresio due il 18/11/2013 alle 19:01
Da l'Unità.it: "Matteo Renzi 46,7%, Gianni Cuperlo 38,4 %, Pippo Civati 9,19%, Gianni Pittella sotto il 6%". Credo che non ci sia "ciccia" per i gatti. D'Alema cosa farà dire a Cuperlo? E Cuperlo continuerà ancora ad essere il megafono di D'Alema?
Scritto da Sic Est il 18/11/2013 alle 19:31
Giuseppe, questa volta il tuo blog è troppo di parte! Per tutti gli altri,secondo te valgono soltanto meschini calcoli elettorali,o tatticismi interessati, mentre per voi ed il vs partito tutto è idealità,e buoni sentimenti! Intanto constato che tu appoggi lo stesso candidato che è appoggiato dal cittadino svizzero Debenedetti,e questo mi fa stare tranquillo su un luminoso avvenire per il ns paese guidato dalla sinistra di governo. A quale sinistra alludi? Questo ancora non è chiaro per tanti.
Scritto da mario diurni il 18/11/2013 alle 19:36
D'ALEMA LA SMETTA DI DISTRUGGERE LA PARTE DELLA SINISTRA CHE NON HA ANCORA DISTRUTTO.
Scritto da Giorgio S. il 18/11/2013 alle 21:12
Bravo Giuseppe, hai colto esattamente il problema/rischio del modello che il renzismo evoca (e perciò piace agli italiani , il rischio delle deriva leaderistico-carismatica, dove tutte le contraddizioni si risolvono nella fascinazione del leader, nello slogan di successo, nella battuta felice. Ma a questo rischio, per conto mio, non ci si oppone con le correnti, ma con la critica e con un modello di partito in cui gli organismi esecutivi, compreso il segretario, non prevalgono su quelli in cui si formano gli orientamenti politici. E' in questi organismi che si devono confrontare le posizioni differenti, anche organizzandosi, ma senza cristallizzarsi. Per intenderci: posso pensarla di volta in volta, su problemi diversi, come te o diversamente da te, senza che ci unisca altro vincolo che stare nello stesso partito e sentirci vincolati alla decisione finale presa da tutti, non dai capicorrente. Il che in fondo dovrebbe essere il modo più naturale di stare insieme. Per esempio sulla riforma elettorale posso pensarla come te, sul lavoro come Molinari e sul federalismo come Alfieri, ma non sposo nessuno di voi (e viceversa . Sui singoli temi ci si organizza e ci si unisce, mai poi liberi tutti. Altrimenti, per tenere uniti in permanenza dei gruppi (le correnti), nell'epoca dei nativi PD (perchè è la che arriveremo) ci saranno solo vincoli personali... Ma questo scusa, è l'anticamera del carrierismo, non è più politica. Non quella che piace a me, almeno.
Scritto da Roberto Caielli il 18/11/2013 alle 21:15
Poi va da sè che Renzi non abolirà un bel nulla. Primo perchè siamo un partito libero (sin troppo . Secondo perchè se ne serve anche lui.
Scritto da Roberto Caielli il 18/11/2013 alle 21:16
Senza alcuna offesa. ma quelli di sinistra del pd mi sembrano ruminanti e ora gli tolgono anche l'erba
Scritto da Elio Giacometti il 18/11/2013 alle 21:23
E' per questa spocchia che "quelli di sinistra" che sono fuori dal pd sono ridotti allo 0,00001
Scritto da Angelo Ruggeri il 18/11/2013 alle 21:30
Ho sentito Letta parlare alla Sorbona in francese 15 giorni fa, oggi in inglese con wsj, poi cambio canale e vedo la polemica D'Alema - Renzi. Sono convinto serva un rinnovamento ma altrettanto convinto che occorra andarci con i piedi di piombo e meno web-media marketing. Si cominci a parlare seriamente di lavoro,futuro e giovani altro che correnti.
Scritto da Silvio Aimetti il 18/11/2013 alle 21:42
Mi pare che lo spazio per discutere non manchi, tra l'altro con totale libertà di mezzi: off line e on line così usa dire oggi. Non passano sei mesi che non si voti per qualche primaria o dentro il partito ? Se vince Renzi bisognerebbe non solo accettarlo, ma anche supportarlo, pur con accenti diversi, perchè mezz'ora dopo possa essere il segretario di tutti. Non dovrebbe funzionare così tra maggioranze e minoranze ? Lasciamolo provare e chi ha già provato gli conceda almeno il beneficio della prova !
Scritto da Emilio Pacioretti il 18/11/2013 alle 21:47
Avevo scritto dell'inutilità di porre dei freni a @Robinews, abile a uscire dalla porta per rientrare dalla finestra. L'ha fatto con il nick @Valceresio Due. Nick insospettabile: variante del nick @Valceresio, è presente da tempo, scrive ad un discreto ritmo e, soprattutto, si rivolge ad Adamoli dandogli del tu, adottando così la principale tecnica bufalara per accreditarsi e fidelizzarsi. Di un siffatto commentatore nessuno potrebbe mai dubitare. Ebbene, alle meschinità postate con il nick @Valceresio Due rispondo che Adamoli non solo può controllare la mail (del blog e del lavoro) ma può anche “controllarmi” di persona, dal momento che sa dove trovarmi. Trovo improbabile che si possa effettuare medesima operazione con il suddetto nick. Intendo chiudere qui la questione, io sono uno, lui è tanti, non mi metto a fare battaglie impari. E comportiamoci da adulti, quali siamo. Ps: in altre occasioni, a questo livello di discussione, interveniva sotto altre spoglie per dire che le polemiche personali sono inutili e non interessano. Ah, com'è prevedibile quest'uomo!
Scritto da V.R. il 18/11/2013 alle 22:23
Concordo con @Giorgio S. alle 21,12. D'Alema ha stufato.
Scritto da Nicola il 18/11/2013 alle 22:28
...a Emilio Paccioretti: a uno che è già andato ad Arcore, che dice che D'Alema ha distrutto la sinistra, che usa il ben noto stile comunicativo made in USA ( anche Grillo lo usa) mi sembra che il beneficio della prova ci sia ( in particolare prova a chiedere che cosa pensa della riforma fornero? vuoi che te lo dica in stile marketing? , ma non lo faccio perché Caielli credo che stia assaporando l'amaro giuliani).
Scritto da Elio Giacometti il 18/11/2013 alle 22:29
I poteri forti esistono, supportano Renzi.e sono quelli che offrono a D'Alema lo spazio per parlare. Ogni sua intervista è un pezzo di corda che si attorciglia metaforicamente attorno alla testa di Cuperlo. @Sic est ha pienamente ragione ma Cuperlo non merita tutto questo.
Scritto da Stefano C. il 18/11/2013 alle 22:51
Io sono 1, lui sono tanti, bravo il nostro V.R. (22,33). Dopo l'ebreo-nazista ora Robinews si nascondo dietro @Valceresio 2. Ottimo suggerimento. Le prossime volte, per confondere ancora di più le acque il nick sarà di volta in volta Sic Est 2, ZVA 2, ff 2, un pd brescia 2, un pd milano 2 ecc. Anzi sai che ti dico? Non escludo di usare persino il nick V.R. 2, sempre se chi ci ospita lo consentirà. Non escludo anche di usare il nick Spettro, mi piace un sacco. La risata continua hahahahahaha!!
Scritto da robinews il 18/11/2013 alle 23:24
@Mario Diurni (19.36) - Di parte sono certamente, caro Mario, milito in un partito. Ma dimmi per favore dove ho scritto che il Pd è tutto idealità e buoni sentimenti e gli altri solo tatticismo. Non vorrai negare che la situazione nel Pd in questa fase sia meno grave di quella di Scelta Civica, di Forza Italia e della Lega, vero? Contesto chi mi dice sono sempre troppo corrosivo con il Pd ma non mi ritengo assolutamente accondiscendente. Di De Benedetti non m’importa molto oggi come non m’importava quando sosteneva Bersani. E non vedo affatto il futuro di governo luminoso che tu mi fai immaginare. Al contrario lo considero molto, molto arduo. Ho fiducia in Renzi ma nessuna fede che riservo per altre cose, se ci riesco.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/11/2013 alle 09:05
@Roberto Caielli (21.15) - Delle correnti parleremo ancora a lungo. E' un tema che il Pd dovrà affrontare con serietà e senza faciloneria. Purtroppo le occasioni per discuterne nelle riunioni di partito e non solo sulla Rete sono state veramente poche. Riflettiamoci. Non è anche questa una piccola causa di tante frustrazioni personali? Io cerco di supplire con il blog ma, appunto, è una supplenza
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/11/2013 alle 09:10
Una bella foto sulla "politica spappolata". Il voto in Basilicata ci comunica che sull' INSIEME DEL CORPO ELETTORALE le 3 maggiori forze politiche hanno ottenuto il seguente risultato: PD 12%, PDL 6% M5S 7%. Tutti e 3 messi insieme fanno a fatica il 25%. Siamo alla fine della trasmissione e dei titoli di coda! Il mio povero Paese forse è già morto e ognuno di noi si ostina inconsciamente a credere che sia ancora vivo! Apriremo gli occhi solo all'arrivo del "becchino": CHI SARA'?????
Scritto da robinews il 19/11/2013 alle 09:36
Caro Giuseppe, mi permetto di intervenire chiedendoti ancora spazio per un paio di riflessioni che mi stanno a cuore. La prima. Vorrei, non certo per rispondere polemicamente a V.R (17.17), che, anzi, mi ha mostrato cortesia, approfondire il tema dei “cattolici adulti”. Personalmente mi ritengo un “guelfo più nero che bianco” onde per cui non rientrerei mai nella definizione prodiana. Ritengo quella di Prodi, data in epoca di referendum sull’inseminazione eterologa ( se la memoria non mi inganna ), una rappresentazione della laicità e della cultura cattolica sbagliata e un tantino supponente. Io sono stato, come molti, educato alla laicità dai preti. Sono stato educato alla politica dai preti e da politici DC che non hanno mai chiesto i voti in ragione dell’essere cattolici. Sono stato educato da tutti loro a ragionare con la mia testa e a confrontarmi con la mia coscienza e i valori cristiani, ma non mi permetterei mai da laico di andare a spiegare alle gerarchie cosa vuol dire laicità e come ci si deve comportare. Né tanto meno definirmi più cattolico di altri per le mie posizioni. Sono i comportamenti che identificano la laicità di un cattolico e sono sempre i comportamenti che qualificano un cattolico come tale. E non c’è mai stato bisogno di essere “cattolici adulti” per sapere che il referendum ( di allora ) era una stupidaggine perché di un tema del genere non si può investire le tifoserie nelle piazze né farne bandiera di laicità in contrapposizione alle gerarchie perché Ruini lo trasformò nel suo “capolavoro” politico. Se ho un modello di laicità in politica questo ce l’ho in una figura come quella di De Gasperi, cattolico che disse no all’operazione “Sturzo”, che disse no al Papa e alle gerarchie e lo fece senza dover parlare di “cattolici adulti”. Ben altri tempi e ben altro spessore. Secondo tema. Ho letto con interesse la tua risposta a Pietro Resteghini (16.20 ) e il successivo dibattito tra te e Caielli. Mi permetto di aggiungere un mio punto di vista. Io credo che in un partito il pluralismo delle idee e delle posizione sia fondamentale per la democrazia interna e per l’idea, poi, di Stato che si vuol costruire. Oggi, tuttavia, a guardare dentro al PD ( di altri non parlo ) io non vedo correnti rappresentative di mondi sociali o centri di elaborazione di idee. Vedo correnti legate a persone. Vedo correnti organizzate in maniera militare per resistere alla competizione interna. Vedo correnti capaci di raccogliere emozioni e sentimenti, il che non è necessariamente negativo, ma limitante della razionalità politica si. Dunque mi suona strana il tuo auspicio e il tuo augurio al nostro Pietro. Personalmente, se dovessi fare un augurio a Pietro ( sempre che lui lo accetti ) gli augurerei di vivere una esperienza politica che sfugga dalla militarizzazione di corrente. Che sfugga dall’adesione ad una logica di clan o “amicale” che è il peggio della politica. Gli augurerei di ricercare sempre la verità che in politica sta un po’ da tutte le parti. E gli augurerei di sfuggire da coloro che sostengono che le cose si fanno perché il fine è giusto, mentre esiste non solo una moralità dei fini, ma anche una dei mezzi. La politica è prima di tutto un fatto culturale, se si sfugge a questo si costruisce solo un sistema di potere buono per conquistare posizioni, ma incapace di cambiare le cose. E, ovviamente, bisogna avere anche la capacità di pagare di persona per le proprie posizioni, questo è quello che ci rende veramente liberi, tutto il resto è chiacchiera e vuota retorica.
Scritto da roberto molinari il 19/11/2013 alle 09:46
Condivido appieno, e i miei pregressi scritti su questo blog lo attestano, le parole di D'Alema (mai stato particolarmente simpatico) su Renzi. Aggiungo che è un opportunista: da "rottamatore" si sta portando dietro tanti che voleva rottamare (Veltroni, Fassino, Bassolino, Latorre, Gentiloni, Franceschini, tutti beneamati adesso) e che, dovendo regolare vecchi conti, gli stanno consentendo un "risultato stupefacente". Chi è il "vecchio"? Solo Bersani e D'Alema? Cosa non si fa per il potere!
Scritto da domenico nitopi il 19/11/2013 alle 09:59
Caro Adamoli, questo @V.R. soffre di fissazioni.
Scritto da Valceresio due il 19/11/2013 alle 11:50
Sono dello stesso parere di Domenico Nitopi.
Scritto da Mario T. il 19/11/2013 alle 12:14
Napolitano si faccia almeno per una volta i ca....... suoi e lasci liberi e in pace i parlamentari di decidere sulla Cancellieri! Il suo modo di fare e agire ha già fatto danni irreparabili! Il PD dia un segnale di autonomia e dignità e faccia quello che crede sia giusto fare è non fare invece il contrario di quello che pensa e che sia giusto fare.
Scritto da robinews il 19/11/2013 alle 12:22
Le “Sibille Cumane” dicevano: Renzi non passerà mai al vaglio degli iscritti. Per fare in modo che questo potesse avverarsi è stato messo in atto un meccanismo di voto congressuale che posso bonariamente definire farraginoso (ma potrei dire demenziale e degno del G.F. ). Il vaglio è stato superato e non di misura. Ora le predette Sibille o altri Aruspici, non si azzardano a dire: non passerà le primarie. Però un auspicio lo traggono: distruggerà il Partito. Una domanda: è così difficile accettare un responso democratico? Forse sì; c’è sempre chi “non ci vuole stare”. A prescindere.
Scritto da Angelo Eberli il 19/11/2013 alle 12:27
Sono d'accordo con @d.nitopi e,più ancora,con D'Alema. Il primo della classe di Firenze quanto a insolenza non ha nulla da imparare, ce ne ha già di suo.Le sue ricette,ripetute l'altra sera da Fazio,sono la ripetizione di quanto dicono tutti(via le province,senato da cambiare,più biblioteche e asili nido,ecc.). Temo molto sulla tenuta del PD con lui; per l'Italia confido in un Letta duraturo,per oggi e per domani.
Scritto da Marco M. il 19/11/2013 alle 13:26
@Roberto Molinari (09.46) - Ho riletto la mia risposta delle 16.20 a @Pietro Resteghini e non vedo perché tu la debba trovare strana. Sottolineo la necessità di luoghi e modi per produrre pensiero politico. Il che è indispensabile con chiunque alla guida del Pd e forse ancora di più con Renzi . Esiste una “sinistra tradizionale” che ha idee con cui bisognerà sempre fare i conti per tutelare l’unità del partito. Il passo centrale del mio breve commento era il seguente: “Preferirei vedere le componenti interne come flussi di idee che si aggiornano (cambiando anche i connotati dei gruppi) piuttosto che come strutture permanenti con le loro gerarchie. So che è molto difficile ma tu sei giovane e ti auguro di partecipare a questa positiva evoluzione politica”. Francamente non sento il bisogno di correggere niente.
Scritto da Giuseppe Admoli il 19/11/2013 alle 13:56
Caro Giuseppe a dire il vero ho trovato poco condivisibile il fatto che "le correnti, appunto, si muovono, mentre le "aree" sono statiche se non totalmente rigide". Personalmente non ho mai visto nella mia storia correnti che si muovono e non siano statiche, ma forse tu, che hai diversi decenni alle spalle di impegno mi potrai dare una visione diversa. Nella DC le correnti sono state un elemento positivo fino alla morte di Moro, poi, sappiamo cosa è accaduto. Nel PD per ora nulla di ciò.
Scritto da roberto molinari il 19/11/2013 alle 14:12
@ robinews. Contrariamente a quanto potresti pensare, molte volte mi trovo d'accordo con quanto scrivi. Oggi, per esempio, sono in completa consonanza; tranne per l'ortografia. L'unica esortazione che mi sono permesso di infliggerti è quella di non esagerare nel numero dei commenti postati. Ti rendi conto del rischio di identità che hai corso? Io non ci casco, ma qualcuno potrebbe pensare che anch'io "ti tengo bordone".
Scritto da Angelo Eberli il 19/11/2013 alle 14:20
Ho saputo che molti esponenti e tirapiedi della destra tifano perché il nuovo segretario sia Cuperlo. Si parla di gente che andrà a votare pur essendo di idee opposte a quelle del PD. Ben sapendo che col dalemiano, tale padre tale figlio, sarebbe facile vincere le elezioni. Cuperlo, se non vuole essere ricordato solo come lo zerbino del baffetto rottamato, dovrebbe chiarire dove si nutre. Considerato che quando Renzi disse che bisogna cercare i voti da tutte le parti per poco non fu crocifisso.
Scritto da Sic Est il 19/11/2013 alle 14:20
Caro@Eberli,le metto per iscritto che il suo Renzi passerà le primarie degli elettori e farà il segretario.Le metto altresì per iscritto che,a breve,sconquasserà il PD, metterà in crisi Letta e,forse,vincerà la corsa per p.Chigi.Il Fiorentino non m'ispira nulla di buono(troppo furbino,liscia il pelo,fa battute,poche e confuse idee sui problemi reali):Non so se lo voterò alle politiche,certamente ha perso il voto dei miei 2 suoceri,vecchi socialisti alla Nenni (non alla Craxi).E i voti si contano.
Scritto da Angelo mr il 19/11/2013 alle 14:49
Roberto Molinari (14.12) - Per la mia esperienza le correnti della Dc sono state prevalentemente positive fino alla metà degli anni ottanta. Oggi tutto è cambiato ma io non vedo il futuro del Pd con un leader carismatico che non sia temperato da un dibattito culturale e politico forte che si sviluppi anche al di fuori degli organismi del partito.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/11/2013 alle 15:06
@Sic Est (14.20) - Ai seggi dell'8 dicembre bisogna essere rigorosi nell'esigere che chi vota si registri fra i potenziali elettori del Pd. So che esiste un problema di privacy che non saprei come risolvere ma troverei opportuno che si possano rendere note le liste di chi ha votato. E' un deterrente per evitare presenze inquinanti. Che vadano a favore dell'uno o dell'altro è irrilevante.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/11/2013 alle 15:09
Non per piaggeria,ma per convinzione anche stavolta concordo con@Adamoli nella sua risposta a@Molinari. In un partito grande come il PD è inevitabile che ci siano opinioni differenti, che però non dovrebbero più strutturarsi in"correnti"contrapposte,con capi e capetti,(che hanno avvelenato il passato), ma che dovrebbero essere tutte convogliate in un unico alveo per mantenere l'unità del partito.Qui sta il compito e l'abilità del Segretario:per vincere si dovrà restare uniti, altrimenti si perde
Scritto da giovanni dotti il 19/11/2013 alle 15:13
Ma no, @Roberto Molinari, la definizione di “cattolico adulto” è quanto di più intrigante abbia mai detto Prodi. Giusto, è stato in risposta alle pressioni della Chiesa (Ruini) sul referendum. E lui rispose che, da cattolico adulto, sarebbe andato a votare. L’aggettivo “adulto” aveva l’intento di contrapporsi ai vari misticismi di facciata dei cattolici dell’era berlusconiana. Non per contraddire Molinari ma di preti che invitano a pensare con la propria testa ne esistono veramente pochi e, a loro volta, sono spesso invisi alle gerarchie. Ovviamente non sto parlando dell’eccessivo e ingombrante don Giorgio De Capitani ma del prete della parrocchia ,del don dell’oratorio che ti è accanto fin dal catechismo. Bravi, in gamba, educativi, ma ahimè fortemente indirizzati verso l’area politica centrista anche conservatrice. Qualche eccezione per i sacerdoti che seguono gli scout: il mio compagno di liceo ha fatto il responsabile spirituale dell’Agesci regionale (via Burigozzo a Milano) e devo dire che le sue posizioni sono simile alle nostre, anzi, forse forse è più radicale. Invece, premettendo che non vi conosco, non ho difficoltà a inquadrare il ragionamento che Molinari rivolge a @Pietro (immagino sia Pietro Resteghini intervenuto prima). Diciamo pure che, più che le aree e le correnti, sono fastidiosi i cerchi magici. Non ho difficoltà a ipotizzare che si creino tanti cerchietti magici amicali che coinvolgono soprattutto giovani renziani .. . Attenzione, non vorrei che l’eccessivo entusiasmo portasse, prima o poi, su strade lontane dall’idea originaria.
Scritto da V.R. il 19/11/2013 alle 15:35
No, @Angelo Eberli, perché mai dovrei pensare che lei tenga bordone? Semmai che manifesta l’esigenza di essere trattato da imbecille. Ma questo è suo libero arbitrio, me ne guardo bene dal preservarla.
Scritto da V.R. il 19/11/2013 alle 15:36
Considerato che il numero degli iscritti già il 27 ottobre si era dimezzato e che per la convenzione hanno votato in pochi, interpreto la vittoria di Renzi come il sintomo di una diffusa aspettativa di radicale cambiamento del Pd. Anche molti militanti di sinistra e dello zoccolo duro non ne possono più dell'attuale gruppo dirigente. Una svolta è necessaria. Anche il carisma individuale è importante, ma il PD non diventerà mai un partito del leader finché ci saranno personalità come Adamoli.
Scritto da Leonardo C. il 19/11/2013 alle 15:51
@A. Eberli, come ben sai l'ortografia non è il mio forte e me ne sono fatta una ragione. Su un blog di qualità, come è quello del nostro padrone di casa, non è importante la "condivisione" che può far piacere ma la ricchezza e le "diversità" che sono le uniche che possono dare soddisfazione alla fame di idee che cerchiamo. Rischio di espormi alla scoperta dell'identità? no problem! nei mesi scorsi, durante una mia permanenza a Varese proposi a @Adamoli un metup tra i protagonisti del blog.
Scritto da robinews il 19/11/2013 alle 15:58
LA RIVOLUZIONE POSSIBILE. Viviamo senza alcun dubbio la più grave crisi economica (e non solo economica) della storia Italiana non ancora arrivata al suo epilogo finale. Quante domande e interrogativi sull’origine della crisi, quante chiacchiere inconcludenti e ancora di più “impotenti” su come uscirne. Il dramma delle Filippine, gli uragani che a centinaia si abbattono sull’America ed ora i “cicloni” sulla Sardegna che oltre ai terremoti travolgono e distruggono quel che resta dell’Italia stremata e colpita a morte. Non sono un economista e ancora di meno sono un politico o statista. Provo a modo mio a fare una semplicissima analisi dell’Italia nell’ultimo ventennio. Eccolo: l’Italia ha svolto o cercato di svolgere (in modo ruffiano e servile) un ruolo di potenza militare nel mondo accanto alle vere super potenze militari. Dalla guerra nei Balcani al Libano, dall’Iraq all’Afganistan ci siamo fatti carico di compiti al di sopra delle nostre capacità e possibilità fino a “DIVENTARE LA PERIFERIA DELLA PERIFERIA ECONOMICA E SOCIALE DEL MONDO”! In sostanza siamo diventati una potenza “cialtrona e stracciona” costretta a chiedere l’elemosina per la “minima sussistenza” del suo popolo. I dati della spesa militare in Italia ammontano a circa 26,46 miliardi di €uro annui pari al 2,7 dell’intero PIL Italiano (fonte studio SIPRI, lo Stockholm International Peace Institute). In 20 anni, possiamo calcolare che tale spesa sia superiore ai 500 miliardi di €uro e altrettanti 55 punti di Pil “bruciati”. Tutti ci dicono cosa dobbiamo fare: LE RIFORME STRUTTURALI CI DICONO UN GIORNO SI E L’ALTRO PURE, ce lo ripetono ossessivamente, l’Europa, I banchieri, il FMI, la BCE ecc. Le cosiddette riforme già fatte ci hanno portati al punto in cui siamo, quelle che vorrebbero farci fare lascio a tutti immaginare “dove finiremmo definitivamente”! E allora CHE FARE? Una sola, semplice, riforma, LA SMILITARIZZAZZIONE TOTALE collocando L’Italia tra i paesi fuori da ogni logica militare del territorio e sicurezza civile; sviluppo della cultura formazione e scuola; tutela, sviluppo e qualificazione dell’agricoltura; sviluppo e qualificazione dell’offerta turistica, artistica e culturale; innovazione produttiva e sviluppo tecnologico per la produzione di beni strumentali e di servizio, ecc.). Naturalmente, mi aspetto l’obiezione che questa scelta ci porterebbe “fuori” dal mercato delle armi e della guerra, un mercato che ci dà utili. E’ vero, ma rispondo che questo è un mondo che ci da si e no 2,5 miliardi annui contro gli oltre 27 spesi. La miserevole storia degli F35 ne è la più palpabile e concreta prova così come non secondarie sono le considerazioni e ragioni “etiche, morali ed umane” che non sono poca cosa. Utopia? Certamente si, ma realizzabile concretamente CON UNA RIVOLUZIONE POLITICA TOTALE attraverso la conquista del consenso popolare e politico su un progetto non impossibile. Così come possibile è anche la “rinegoziazione del debito e dei vincoli europei che ci soffocano. Certo, se rinuncia in partenza anche le cose semplici e buone non si possono fare mai mentre diventa invece possibile un qualcosa che può apparire impossibile, il ritorno di terribili e violente dittature!
Scritto da Robinews il 19/11/2013 alle 16:26
Mannaggia ai commenti di 500 caratteri dal cellulare. Intendevo dire che il PD non diventerà mai il partito personale del leader finchè ci saranno liberi pensatori, come Giuseppe, che stimolano la dialettica ed il confronto critico.
Scritto da Leonardo C. il 19/11/2013 alle 17:31
Chiedo umilmente scusa, nel precedente intervento (Robinews 16,26) è saltato un rigo che rende incomprensibile un passaggio. La dove è scritto " OGNI LOGICA MILITARE" bisogna aggiungere " "DESTINANDO LE RISORSE RISPARMIATE ALLA TUTELA E DIFESA DEL TERRITORIO......". Grazie per l'attenzione e grazie in particolare a @Adamoli per la paziente ospitalità nella sezione "rivoluzionaria" del blog che ha voluto gentilmente concedermi. Sono graditissime le critiche!
Scritto da robinews il 19/11/2013 alle 17:32
Il pericolo ventilato da @SicEst(h.14,20) non è da sottovalutare: per evitare "infiltrazioni" esterne si dovrebbe almeno far sottoscrivere agli elettori non iscritti al P.D. una DICHIARAZIONE di adesione ideale ai principi fondanti della Sinistra, altrimenti chiunque può avere accesso al voto per creare confusione e boicottare questo o quel candidato. Ma penso che la Dirigenza Naz. abbia già pensato come arginare questo pericolo. Altrimenti si è ancora in tempo e si corra urgentemente ai ripari
Scritto da giovanni dotti il 19/11/2013 alle 20:04
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