Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 9/12/2013 alle 09:13


Il mio amico Piero, alto dirigente di Confindustria nazionale, ieri dopo Messa mi diceva: “adesso vedremo quanto tempo ci metteranno ad impallinare anche Renzi”. 
Lo scudo del leader non saranno tanto i risultati straordinari dell’affluenza e del consenso personale che, sia pure in situazioni di minore sfiducia verso la politica, avevano conseguito anche i suoi predecessori.
No, lo scudo sarà dato dalla capacità che avrà di incarnare una sinistra moderna che vuole creare ricchezza per poterla ridistribuire, che pone il lavoro e l’impresa al primo posto, che premia il merito, che abbandona i residui e le scorie dell’assistenzialismo statalista, che riscopre l’ambiente come valore assoluto, che tra le sue ambizioni quotidiane mette “scuola, università, ricerca”, che ha profondo rispetto verso i sindacati nella reciproca indipendenza.
Gli obiettivi immediati sono due: il cambio di rotta del governo Letta e le riforme istituzionali per risparmiare un miliardo di euro sui costi della politica.
Ritengo il secondo obiettivo più difficile del primo. Eliminare definitivamente le Province (comico sarebbe rinnovarle con il voto in primavera) è un ostacolo relativamente basso. L’abolizione del Senato elettivo per semplificare il Parlamento e tagliare i parlamentari è come una montagna da scalare con le scarpette da passeggio.
Poiché richiede una legge costituzionale bisognerà presentare subito il progetto per vederlo attuato in una manciata di mesi. Farlo approvare dal “Senato che non ci sarà più” sarà impresa titanica.
Ma non può fallire.
Meno difficile sarebbe forse l’impresa se si potessero minacciare le elezioni anticipate subito. Ma votare con la legge elettorale mutilata della Consulta sarebbe drammatico perché il proporzionalismo puro produrrebbe un Parlamento ingovernabile.
Il passaggio temporaneo al vecchio Mattarellum potrebbe essere necessario per mettere in sicurezza il sistema politico e consentire le elezioni se e quando necessario.
Complimenti a Cuperlo e Civati per i discorsi della sconfitta. Dignità, eleganza e appartenenza al partito di cui non avevo mai dubitato.
 

Commenti dei lettori: 106 commenti -
D'accordo sul post, tranne per l'ultimo capoverso: il discorso di Cuperlo è stato dignitoso e di alto livello, quello di Civati, quasi infastidito di non essere stato preso sul serio dall'elettorato, un po' meno. Classico di chi non sa vincere, ma nemmeno perdere. Alla Crozza la battuta: sono arrivato quasi secondo.
Scritto da Sic Est il 9/12/2013 alle 09:28
Queste primarie mi sembra che abbiano acclarato qualche questione che la maggior parte di quelli che frequentiamo questo Blog avevamo intuito fin dal primo momento: (1) La vittoria di Renzi, chiara, sonora, lampante, quasi un viatico per il giusto pensionamento della vecchia stantia classe dirigente. (2) La sconfitta onorevole di Cuperlo che, per dovere di bandiera, si è immolato per la causa sbagliata degli ultimi giapponesi asserragliati nel fortino. (3) Il dignitoso (!) terzo posto di Civati ormai avvezzo a finire la benzina prima dell’arrivo: in una competizione agonistica avrebbe ottenuto anche una medaglia, quella di bronzo. Peccato che i competitori erano solo tre e peggio di così non gli poteva andare: si consolerà con l’Australia dove secondo i notiziari del suo sponsor ufficiale (@Robinews) ha vinto alla grande. – Alea iacta est. Oggi vedremo come si muoverà l’apparato decaduto, non decimato e sempre pricoloso, se avrà la dignità e responsabilità di inchinarsi davanti alla realtà o se continuerà a vaneggiare di identità di sinistra che sono state sempre il macigno che ha schiacciato questo Partito trasformandolo nel simbolo del perdente permanente. Renzi stia attento a non commettere tutta una serie di errori facendosi trascinare dal mondo dei superstiti: (a) chiarire la posizione del governo Letta in un quadro di reale governabilità. La instabilità fruttuosa è la teoria degli imbecilli; (b) riformulazione di una Legge elettorale; (c) porre attenzione al possibile risucchiamento nell’area degli zombi del vecchio partito. Il tutto nella considerazione che risulta impossibile andare a votare dopodomani e che quando si è in una coalizione (anche col naso e le orecchie sigillati) pari dignità significa trovare una via per raggiungere insieme risultati positivi. E, nel 2015, si vada a votare.
Scritto da Sic Est il 9/12/2013 alle 09:34
Quanto entusiasmo,quanta passione che non si vedevano da anni in Renzi e nel popolo della Sinistra,per troppo tempo offeso ed avvilito. E tanta voglia di risorgere dall'immobilismo cui lo avevano condannato i vecchi tromboni,ora trombati,della"casta".Un grazie a Grillo che ha contribuito a scoperchiare il letamaio e ad aprire la strada al cambiamento,ora ha esaurito il suo compito.NO al grande inciucio proposto dal "grillusconismo":il PDha riconquistato il suo orgoglio e le affermaz.non mancher.
Scritto da Giovanni Dotti il 9/12/2013 alle 09:37
Mi dispiace per sconfitta sonora di Cuperlo che ho votato convintamente. Mi consola il fatto che con questo post non fai nessun trionfalismo e anzi sei più che avvertto delle enormi difficoltà che Renzi incontrerà sulla sua strada.
Scritto da Lupus il 9/12/2013 alle 09:40
Scusate, sono di fretta, rimando a stasera i commenti. Solo per comunicare (come ha tempestivamente fatto @Robinews) i voti di Saronno: Renzi 953 (66%), Civati 287 (20%) e Cuperlo 204 (14%). Statemi bene, buona giornata.
Scritto da Leonardo C. il 9/12/2013 alle 09:53
Ma @Sic. Est, cosa ti ha fatto Civati? Hai ricevuto da lui qualche sgarbo personale per dire di lui quello che continui imperterrito a dire. Bravo, bene, bis per Cuperlo e merda per Civati, Ma pensi proprio che chi ha sostenuto Pippo siano tutti degli stupidi che non sanno valutare un bel nulla? Il quasi secondo non è affatto da banalizzare, Lui da "solo" contro le potenti falangi Cuperliane ha insidiato da vicino il secondo posto, i numeri sono chiari il resto sono chiacchiere e distintivi.
Scritto da robinews il 9/12/2013 alle 09:57
Aspettavo il tuo commento che ho trovato serio, comprensibile, equilibrato. Lo condivido tutto.
Scritto da Cittadina cattolica il 9/12/2013 alle 10:08
rimane solo propaganda politica con prospettive meno insipide ma ancora dobbiamo assaggiare, valutare, o apprezzare il pranzo che serviranno...si spera al posto della solita sbobba ma soprattutto accettando i correttivi o permettendo di scegliere fra diversi menù degni tutti di ristoranti sopraffini...o non stamberghe...a proposito non credo che il M5s..spregiato ed erroneamente considerato o classificato semplicemente grillismo...si pieghi facilmente senza vedere realizzati i punti fondam
Scritto da zva il 9/12/2013 alle 10:25
Per centrare gli obiettivi proposti da Renzi e ben sintetizzati da@Adamoli in questo post occorrerà la partecipazione di tutti,anche di quelli che non l'hanno votato. Per questo si dovrà ricorrere SEMPRE al VOTO PALESE,nel rispetto delle Istituzioni e della democrazia, sia per evitare imboscate e inciuci sotterranei sia per CHIAREZZA nei confronti degli elettori,che devono conoscere il comportamento dei loro Rappresentanti in tutte le Assemblee elettive per poi tenerne poi conto quando voteranno
Scritto da giovanni dotti il 9/12/2013 alle 10:39
Personalmente non soffro di simpatia e antipatia per nessuno, né tampoco per quelli che non conosco. Caro @Robinews, quella che non accetto è la linea politica del disfattismo. Una campagna elettorale basata sul ritornello "Bisogna andare subito a votare" (lo stesso del duo Silvio & Beppe) mi sembra che abbia reso poco a Civati. Oserei dire che ha fatto emergere la contrarietà di questo Paese all’avventurismo e la voglia di cambiare una classe dirigente politica fallita. Patrocinatori della teoria dello sfascio catartico (tanto peggio tanto meglio) sono rimasti i gr(i/u)llisconiani dell’estrema destra, l’estrema sinistra degli ingroiani e … Civati. Bella compagnia. Che poi non voglia ammettere di essere stato sconfitto non è affar mio.
Scritto da Sic Est il 9/12/2013 alle 10:51
L’altro ieri scrivevo, con ironia, che Cuperlo sarebbe stato il segretario ideale di questo inanimato PD, il leader che avrebbe garantito la continuità di questo perfetto immobilismo. In realtà, vedendo i risultati, sono dispiaciuta per lui, ma tant’è. Ora abbiamo Renzi, che è certamente un ragazzo sveglio ed empatico, ma queste caratteristiche saranno sufficienti per fare di lui un leader politico o un premier? Non resta che attendere, solo il tempo ne potrà verificare la stoffa. Ha ottenuto il 70% di consensi, che saranno sua croce e delizia. Ha fatto un bagno di ‘people satisfaction’ (variante della customer) ma niente sarà durevole. Ieri sera, Renzi ha riportato, in una battuta, le parole che gli ripeteva un amico prete: ‘Dio esiste ma non sei tu’. Ottima. Mi piacerebbe la dicesse a Letta, che è un bravo ragazzo pure lui ma, a mio modesto giudizio, negli ultimi mesi risulta affetto da mitomania. Il film fra Renzi e Letta inizia ora: noi, seduti in poltrona, con il corollario di bibite e pop-corn, assisteremo a un fiorente inciucio oppure a uno spietato braccio di ferro? Oggi è troppo presto per dirlo.
Scritto da eg il 9/12/2013 alle 11:04
Avanti con il vero rinnovamento del gruppo dirigente che deve essere cpmpleto. E' questo che conta come primo passo.
Scritto da ff il 9/12/2013 alle 11:42
Il ciclone è arrivato. Nulla sarà più come prima, se le promesse di cambiamento e rottura con un orribile passato bene, se saranno tradite tutto sarà finito definitivamente e per sempre. Con questo post vorrei occuparmi di sindacato e di D’Alema. Sul sindacato, Renzi ha sollecitato il cambiamento radicale anche del sindacato (tutto). HA STRARAGIONE. I sindacalisti ora grideranno scandalizzati che è un “attacco grave al sindacato”. Dopo che hanno detto che Renzi mangiava i pensionati e i lavoratori ora chissà cosa diranno. Dentro al sistema di potere sindacale italiano c’è anche la sconfitta della politica che fu (politica e sindacato era la stessa cosa- un sistema unico). Dalla Cantone (SPI) a Gorla Graziano (cgil Milano) che si sono candidati con Cuperlo (infrangendo regolarmente le sacre regole statutarie) che hanno perso pesantemente EMERGE LA SCONFITTA IRREVERSIBILE DI UN CERTO MODO DI ESSERE-FARE SINDACATO, AUTOREFERENZIALE E DI CASTA. Una pesante opera di “rottamazione” di questo sindacato (CGIL-CISL-UIL) è necessaria e dovranno rapidamente farlo i lavoratori e i pensionati. La politica però non ecceda nell’intromissione in una crisi del sistema sindacale ormai in atto, l’idea delle reciproche “autonomie” deve essere rigorosamente rispettata. Veniamo a D’Alema, il “vero” principale sconfitto. Lo conosco bene, non accetterà la sconfitta, pubblicamente dirà che sosterrà lealmente Renzi, ma non perderà mai nessuna occasione per fare opera di “sabotaggio/inciuciaggio”. E’ un tipo molto vendicativo, L’unica speranza e che la sconfitta a Foggia (era capolista) per opera di Scalfarotto lo porti a riflettere sulla necessità di smettere di tramare e andarsene definitivamente in barca per mare da pensionato con privilegi non certo proletari. Ora rimane l’ultimo scoglio attorno al quale si è sempre coagulato il peggio della politica e del sindacato in Italia (basti pensare per tutti a Marini). Mi riferisco esplicitamente al colle, luogo “inciucista” di eccellenza. Qualcuno dovrà dire chiaramente a Napolitano di stare buono, buono, buono. Il ciclone e la sconfitta RIGUARDA IN PRIMO LUOGO PROPRIO LUI SENZA SE E SENZA MA. Il ciclone non abbia paura di nulla, non si lasci intimidire da colli e poteri sconfitti, da gruppi parlamentari che sono incostituzionali e via elencando, siamo immersi nelle macerie, non abbiamo più nulla da perdere, l’unico rischio che corriamo è quello di risorgere e ricostruire.
Scritto da Robinews il 9/12/2013 alle 11:43
"Tanto peggio tanto meglio, disfattista", non so cosa potrai dire ancora di Civati. Manca solo di dire che è un terrorista e siamo al completo degli insulti. Caro @Sic Est, il "disfacimento" che abbiamo di fronte lo spieghi bene spesso anche tu. Nessuno potrà fare peggio di chi ci sta finalmente alle spalle. Non riconoscere il risultato straordinario di Civati oltre ad essere sleale è indicativo di una cecità e partigianeria che ci ha portati nel passato a chiudere gli occhi acriticamente.
Scritto da robinews il 9/12/2013 alle 11:43
A @ eg voglio dire che non è giusto starsene seduti in poltrona ad osservare la pellicola della politica che scorre e poi criticare a posteriori. Occorre partecipare avanzando delle proposte di concerto con altri Cittadini. Inoltre è opportuno giudicare e valutare le idee e i progetti dei politici. Ad ognuno il suo compito: i Politici devono agire secondo loro "scienza e coscienza" e ascoltare i Cittadini, e questi devono proporre e controllare l'operato dei Politici. Auguri a Renzi.
Scritto da Nino 39 il 9/12/2013 alle 11:49
Perchè il compagno Zoggia e uniti, hanno sospeso la pubblicazione dei dati DEFINITIVI della primarie a ieri sera ore 23? 7.197 seggi scrutinati su 8.476? Forse perchè peggiorerebbe il risultato di Cuperlo e migliorerebbe quello di Civati? E poi quanti sono stati esattamente i votanti? Fino alle ore 12 di oggi "tutto è fermo a ieri sera". Giuseppe, auguri per la rielezione nell'assemblea nazionale, potresti interessarti sugli interrogativi che ho posto?
Scritto da robinews il 9/12/2013 alle 11:49
@Robinews, ieri, ha aperto e chiuso la giornata di questo blog. Ci ha pure comunicato, dal lontano Salento, i risultati elettorali della provincia di Varese. Se non è un utile servizio il suo, ditemi voi come lo chiamereste! Ciao @Robinews! Purtroppo da noi non c’era il sole. Anzi, al nostro risveglio siamo stati accolti da una nebbia fredda e umida, perdurante per l’intera giornata. Il nostro Pippo è andato bene ma non benissimo, pensavo riscuotesse più consenso fra gli elettori non ortodossi e non organici al partito. Ieri, quando ha raccontato di essere rimasto senza benzina (non per causa sua!) ho guardato, compiaciuta, mio marito e gli ho detto: ‘fantastico! E’ il mio candidato preciso!’ E’ anche questo dettaglio che lo rende amabile. Chi non è mai rimasto senza benzina, scagli la prima pietra! E poi la Sardegna è una terra aspra, decine e decine di chilometri con pochi segni di vita, se non stazzi e resti di nuraghe (e pochissimi distributori di benzina). E insieme abbiamo ricordato di quando, dopo aver percorso diversi chilometri su strada sterrata e impervia (di ritorno dalla località Piscinas di Ingurtosu), si è rotta la marmitta della nostra auto. Era sera, buio pesto (dato dalla luna calante e dalla strada priva di pubblica illuminazione), arrancando arrancando, tra sugheri piegati dal vento, ombre della notte e un paio di stupende piccole civette sbucate dal nulla, siamo arrivati ad Oristano. E’ stata dura ma l’epilogo è stato tranquillo, come lo è stato quello di Civati. @Robinews, quando decidi di lasciare la tua Puglia per una vacanza, prova qui: http://www.leduneingurtosu.it/ Visto che Renzi ha introdotto la bellezza dell’asfaltare, voglio sperare che, nel frattempo, anche la strada per l’hotel sia stata asfaltata :-) PS: nel caso il @talebano sfiduciato dovesse leggermi, chiedo perdono per la sarda divagazione. D’altronde, ho un incurabile ‘mal di Sardegna’.
Scritto da eg il 9/12/2013 alle 11:54
@Adamoli, ti sei proiettato subito sulle conseguenze della segreteria di Renzi saltando a pie pari l'analisi del voto. I confronti fra regioni e candidati sarebbero interessanti. Da parte mia onore a Cuperlo.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 9/12/2013 alle 12:19
Caro Adamoli, come spesso mi capita, sono fuori tema. Se intendi non pubblicare questa mia riflessione ti comprendo. Ti ricordo, però, una frase di Ulderico Monti che, in merito al tema che tratto, già in passato ebbe modo di dire:< il tema religioso è un argomento che interessa qualche miliardo di persone>. Recentemente Papa Francesco ha incontrato 22 bambini polacchi provenienti da Breslavia e gravemente malati di tumori e di leucemie. A quelle creature sofferenti, molte delle quali non vedranno l’alba del nuovo anno, il Papa disse >. Con questa infelice esternazione, il Papa ha voluto ribadire il concetto salvifico della sofferenza ben radicato nella teologia corrente, poiché, nell’ottica della fede cristiana, la sofferenza di ogni essere umano, acquista un significato di redenzione. Il buon senso impone che certe discutibili principi teologici si possono esternare solo a persone sofferenti, ma adulte e consapevoli, disposte a interpretare il proprio dolore in una prospettiva di fede, non certo a dei bambini inconsapevoli quindi innocenti. Mi riferisco al dolore straziante di quei bambini che vediamo gravemente malati di tumore soffrire con una aspettativa di pochi mesi o pochi anni di vita. Oppure bambini morti nel crollo di una scuola o sotto le macerie di un terremoto. In merito, l’Ivan dei Fratelli Karamazov di Dostoevskij si chiedeva: . Infine ricordo anche quella drammatica pagina de “La Peste” di Albert Camus, dove, davanti alla morte di un bambino, il protagonista afferma:
Scritto da Ernesto Alberichi il 9/12/2013 alle 12:39
Sono contenta di avere votato alle primarie; sono contenta perché molti cittadini sono andati a votare. Sono contenta perché ha vinto Renzi; spero nel cambiamento e sono consapevole che il lavoro del nuovo segretario sarà molto difficile . Ma ne vale la pena . Mi auguro ( faccio gli scongiuri) che i contrasti interni non invalidino questa buona partenza.
Scritto da bruna croci il 9/12/2013 alle 12:49
@Nino 39 non avrà mica una qualche relazione con il @talebano sfiduciato! I talebani sono così restii a rapportarsi direttamente con una donna, al punto da ricorrere ad artifizi e sotterfugi. Come mai, @Nino 39, me ne resto in poltrona anziché partecipare fattivamente alla vita politica? Perché le donne, ovunque, anche in politica, sono scarsamente gradite, soprattutto se più intelligenti degli uomini che incontrano sulla loro strada. Cordialità. PS: Io ho già dato (come si suol dire), nel 2006, con una associazione di promozione sociale composta da persone che l’anno successivo contribuirono a fondare il PD. Per dovere di cronaca: l’associazione è finita rovinosamente e gli ex componenti, per altre cause, si stanno scannando pubblicamente (l’ho appreso dai giornali), rovinando così anche l’antica ed esclusiva amicizia che vigeva fra loro. Non hanno avuto vita facile nemmeno con il PD; infatti, non sono mancati dei richiami disciplinari. Come vede, signor @Nino 39, dalla mia poltrona me la godo un mondo. Nelle pause di questo lungo film, sempre dalla mia poltrona, non manco di consultare un libro di proverbi. Per esempio ce n’è uno che fa così: ‘chi semina, raccoglie’. Di nuovo, cordialità.
Scritto da eg il 9/12/2013 alle 13:14
@EG 11,54 se ho capito bene sei Sarda, Non male, è un popolo che molto nel cuore per tantissime ragioni. In sardegna non ci sono mai stato ma anche se non lascio il Salento, una capatina prima di lasciare il mondo cercherò di farla ad ogni costo. Magari mi farai da "super" consulente per quell'occasione. Se un giorno forse non molto lontano lascerò il Salento tornerò tra le nebbie Lombarde dove vivono 2 figli e una nipote meravigliosa. Spero di prendere un buon caffè con voi presto. Ciao.
Scritto da robinews il 9/12/2013 alle 13:27
@EG(11,54) anche stavolta leggo le tue stravaganti divagazioni, anche se non so a quanti possano interessare. Voglio dirti che anche a me è capitato di restare senza benzina e con la marmitta staccata, e per di più all'estero, ma non tedio i lettori di questo blog con queste frivolezze. Dopo il voto di ieri e la grande affermazione di Renzi mi sento meno sfiduciato, anzi speranzioso per un avvenire di rinnovamento e di progresso. Mi spiace per il tuo pupillo, effettivam. ci si aspettava di più.
Scritto da un talebano fiducioso il 9/12/2013 alle 13:29
Bella giornata di democrazia. Il Pd è il solo partito in grado di promuovere un'iniziativa di questo grandezza anche in un'epoca di crisi. Lo affermo da non iscritto e non militane ma come elettore interessato a scoprire chi può risolvere i nostri problemi.
Scritto da Maurizio il 9/12/2013 alle 13:29
@EG. Su Civati che è andato bene ma non benissimo ti dico la mia dal sincero del cuore. Se partiamo dai miei entusiasmi prima del voto è così ma i miei entusiasmi erano "molto campagna elettorale". Conosco molto bene la macchina e i meccanismi della politica specie a sinistra. Ti garantisco che il "quasi 15% è da miracolo, se poi lo confronti con il 18% scarso di Cuperlo, DIVENTA UNA VITTORIA GIGANTESCA. Ora proviamo a portare subito Renzi a P. Chigi, poi sarà il turno di EL CHIVA. GARANTITO!!
Scritto da robinews il 9/12/2013 alle 13:36
@Adamoli, a causa di alcuni simboli di tastiera che il traduttore automatico non accetta, il testo che hai pubblicato è mancante di alcune parti salienti. Lo rinvio nuovamente. Recentemente Papa Francesco ha incontrato 22 bambini polacchi provenienti da Breslavia e gravemente malati di tumori e di leucemie. A quelle creature sofferenti, molte delle quali non vedranno l’alba del nuovo anno, il Papa disse “ Voi fate tanto bene alla chiesa con la vostra sofferenza”. Con questa infelice esternazione, il Papa ha voluto ribadire il concetto salvifico della sofferenza ben radicato nella teologia corrente, poiché, nell’ottica della fede cristiana, la sofferenza di ogni essere umano, acquista un significato di redenzione. Il buon senso impone che certe discutibili principi teologici si possono esternare solo a persone sofferenti, ma adulte e consapevoli, disposte a interpretare il proprio dolore in una prospettiva di fede, non certo a dei bambini inconsapevoli quindi innocenti. Mi riferisco al dolore straziante di quei bambini che vediamo gravemente malati di tumore soffrire con una aspettativa di pochi mesi o pochi anni di vita. Oppure bambini morti nel crollo di una scuola o sotto le macerie di un terremoto. In merito, l’Ivan dei Fratelli Karamazov di Dostoevskij si chiedeva: “Se tutti devono soffrire per completare con la sofferenza l’armonia eterna, che c’entrano i bambini?”. Infine ricordo anche quella drammatica pagina de “La Peste” di Albert Camus, dove, davanti alla morte di un bambino, il protagonista afferma:” non posso credere a un Dio che permette questo”. Sostenere ancor oggi il concetto teologico che “il dolore è salvifico ed è anche l’ espiazione della colpa originale”, si comprende cosa intendeva dire il Cardinale Carlo Maria Martini quando, nella sua ultima intervista, affermò “la Chiesa è indietro di 200 anni”.
Scritto da Erbesto Alberichi il 9/12/2013 alle 13:46
Sono lieto per l'esito delle primarie e ancora di più per la generosa affluenza. Questo sta a dimostrare che una buona parte dei cittadini crede ancora nella politica e le fa da sprone. Mi auguro che la nomenklatura così sonoramente sconfitta accetti il verdetto degli elettori come Democrazia imporrebbe. Su questo punto nutro qualche dubbio. E "Re Giorgio" come si comporterà? A questo proposito mi piacerebbe leggere un vaticinio della gentile e arguta @ eg che da troppo tempo lo trascura.
Scritto da Angelo Eberli il 9/12/2013 alle 14:05
@Pd Sesto S. Giovanni (12.19) - Non conosco ancora i dati regione per regione ma il risultato è in sé lampante ed omogeneo. C’è poco da analizzare se non nei dettagli, il che è compito degli specialisti. Detto che Renzi è andato oltre le già rosee previsioni, che Cuperlo ha preso una botta terribile (con una reazione signorile di cui gli va dato atto), che Civati ha preso di più delle aspettative iniziali e meno delle aspettative degli ultimi giorni, c’è poco da aggiungere. In questi casi celebrare troppo per chi vinto e piangersi addosso per chi ha perso è inutile e perfino nocivo. Con le debite riflessioni (autocritiche per chi è andato male) cerchino tutti di far ripartire la barca accettando senza propositi vendicativi il responso dei seggi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/12/2013 alle 14:09
@Talebano fiducioso, il termine talebano non mi è mai piaciuto, quello di fiducioso mi piace tantissimo.Una domanda, ma perchè ci vuoi privare delle "stravaganti divagazioni" di @EG. Io le gradisco tantissimo e ogni tanto, anche quando si "divaga su stravaganti" analisi politiche che credono di essere serie non guastano le leggerezze che ci regala @EG. Anzi, perchè ogni tanto non ti aggreghi anche tu alle nostre innocenti stravaganze? Ti assicuro che sarebbero gradite.Ciao e si sempre "fiducioso
Scritto da robinews il 9/12/2013 alle 14:21
"Non è la fine della sinistra, ma di un suo gruppo dirigente". Alla fine son sincero.. io lo spero!
Scritto da Karim Sensibile il 9/12/2013 alle 14:29
Caro Giuseppe, visto la passione e la lucidità politica che hai sempre perché non torni alla politica attiva?
Scritto da Francesco (Milano) il 9/12/2013 alle 14:50
@Karim Sensibile (14.29) - Il problema del nuovo gruppo dirigente è reale ma molto più rilevante è ovviamente la politica che questo gruppo attuerà. Secondo me saranno decisive le prime mosse del leader sul governo e sulle riforme istituzionali già nei prossimi giorno. Non lasciar passare l'incanto, questo è imperativo. In settimana dovremmo saperne di più.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/12/2013 alle 15:04
@Francesco (Milano) (14.50) - Ti pare che non faccia politica? In una dimensione culturale ma la faccio, eccome. Non tornerò più alla politica attiva nel senso degli incarichi operativi di partito e istituzionali, questo si. Come tu sai è una decisione che ho preso nel 2010 quando sono uscito dalla Regione. La partecipazione all’Assemblea nazionale mi consentirà di avere un luogo nel quale esprimermi. Sarà molto difficile con più di mille persone che ne fanno parte ma cercherò di rendermi utile come negli anni scorsi. Tutto il resto appartiene a chi è più giovane di me.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/12/2013 alle 15:07
@Ernesto Alberichi (13:46). Ho letto con attenzione il tuo post, fuori tema, ma interessante. Se può farti piacere anch'io ho dei dubbi sul potere salvifico della sofferenza e del dolore (cilici compresi). Capisco che l'argomento è più grande di me, ma sono tante le volte che mi chiedo perché? Non solo per le malattie di una certa gravità, ma anche per i cataclismi che non sono causati dall'imperizia dell'uomo.
Scritto da Sic Est il 9/12/2013 alle 15:19
@Adamoli, ok. certo certo. però se d'alema veltroni bindi etc etc vengono rottamati.. io son contento!
Scritto da Karim Sensibile il 9/12/2013 alle 15:37
Dopo tante parole, avremo finalmente la possibilità di vedere cosa farà. Che, come presidente di provincia e sindaco di Firenze (dovrebbe dimettersi, nel segno di una nuova politica che non dovrebbe consentire plurimi incarichi), non ha lasciato grandi ricordi. Ah, sì, ha asfaltato Firenze! Ripeto che, come inizio, la proposta di eliminazione del Senato non mi pare granchè, riducendosi ulteriormente, anzi e malgrado art.1 Costituzione, gli spazi per la rappresentatività popolare. (segue)
Scritto da domenico nitopi il 9/12/2013 alle 15:43
(segue) se è un problema di costi, un identico, migliore risultato si può ottenere, senza ledere principi fondamentali, dimezzando il numero dei parlamentari (da 945 a 500), dimezzando i loro stipendi e privilegi, dimezzando i rappresentanti in Regione (tanto più che il Senato è eletto base regionale) e Comuni e loro stipendi , accorpando comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti... altrimenti sembra uno slogan berlusconiano (un miliardo di risparmi, come il famoso milione di posti)
Scritto da domenico nitopi il 9/12/2013 alle 15:48
Giuseppe,Renzi ha vinto, onore a Renzi ed al PD, anche se resto contrario all'elezione del segretario in questa maniera. Sottoscrivo il programma da te enunciato, ma restano alcune perplessità: cosa intendeva Epifani con i contrappesi? Dalle prime dichiarazioni sembra che Renzi non voglia fare prigionieri, e questo non è una cosa buona, anche senza usare quella brutta parola di inciucio, gli accordi, anche se temporane,i andranno fatti per il bene del Paese.Non vorrà diventare anche premier?
Scritto da mario diurni il 9/12/2013 alle 15:58
Una breve risposta ad E.Alberichi : il dolore degli innocenti è stato sempre un argomento che divide,perché difficile da accettare, ed inspiegabile, se non alla luce della fede. Il Papa ha ribadito il potere salvifico della sofferenza pensando al Crocifisso, il più innocente di tutti, che ha sofferto per tutti. Quanto a Camus, si professava ateo, ma non credo lo fosse, e Dostoievskj era cristiano. Il Cardinal Martini ha sofferto tanto , per tanti anni, senza mai rinnegare la sua fede nel Cristo
Scritto da mario diurni il 9/12/2013 alle 16:13
7 SORELLE X 5 FRATELLI, se gli uomini in segreteria fossero stati 7 sarebbe stato uguale al titolo di un vecchio film western, 7 sorelle x 7 fratelli. Età media 35 anni, non male, approvo. Benissimo anche che tra i 5 uomini ci sia il coordinatore e responsabile della campagna elettorale di Pippo Civati FILIPPO TADDEI con una delicata responsabilità, L'ECONOMIA. Da Colaninno a Taddei benissimo. Finisce uno dei tanti conflitti di interessi anche nel PD. Bravo Matteo, Bravo Civati. "SPEREM BEN"!
Scritto da robinews il 9/12/2013 alle 17:19
Ricordo certe critiche e polemiche contro Pippo Civati a partire da una presunta assenza di proposte programmatiche sui temi economico-sociali. Il programma di Civati su questi temi è stato scritto e coordinato da Filippo TADDEI. Ora a questo giovane straordinario è stata affidata la responsabilità dell'economia dell'intero PD nella segreteria nazionale. Come vedi caro @Sic Est Civati non era portatore di proposte sul "nulla". A queste sorprese positive dovrai abituarti tuo malgrado.
Scritto da robinews il 9/12/2013 alle 17:42
Non ho una preclusione assoluta su Renzi, dico solo che alcune uscite sono per me state infelici (tipo la massima ambiguità dimissioni/mozione di sfiducia sulla Cancellieri). Per il resto vediamo...al momento non ho in cima ai pensieri il Pd, che comunque esprime Letta (un pasticcio inenarrabile e una imperizia sorprendente) viene da Bersani, Marini, Prodi, Idem, Cancellieri,Iva,Imu e cuneo fiscale, legge per occupazione giorni e mancette varie con legge di stabilità, assenza di spending review...ecco dopo questo e nonostante questo non dico no, ma non abbasso la guardia
Scritto da Loris Costa il 9/12/2013 alle 17:56
Caro Adamoli,anche Bersani aveva ottenuto risultati straordinari di affluenza e di consenso personale.Ma l'impallinatura era pronta fin dal giorno prima.Con renzi non succederà perchè lui da solo non s'impallina di certo
Scritto da Giuseppe Morelli il 9/12/2013 alle 18:19
Gli eletti nominati a chi rispondono? Perchè l'unico modo per non naufragare è fare sistema e gli eletti sono fondamentali. Da oggi inizia una fase costituente del PD e la dispersione di energie non può che portare a degenerazione. Renzi è forse l'uomo giusto in questa fase se il suo lavoro è quello di mettere le basi per qualche cosa di più solido e resistente da affidare poi ad un collettivo politico. L'uomo solo al comando alla fine degenera al livello di Sansone e la sua opera non è servita a nulla.
Scritto da Alessandro Milani il 9/12/2013 alle 18:29
@Alessandro Milani (18.29) - Hai messo il dito nella piaga. Il problema è proprio il rapporto fra il segretario e i gruppi parlamentari. Tu li vedi i senatori che aboliscono il Senato? Eppure questo è il cuore della proposta riformatrice delle istituzioni. Bisogna che si presenti un progetto di legge immediatamente quando il clima dell'elezione di Renzi è ancora caldo, altrimenti si rischia di non farne niente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/12/2013 alle 18:40
Caro Giuseppe, io non credo che il Senato voterà mai per la sua eliminazione e quindi per fare ciò di cui c'e' bisogno e' necessaria una vera e propria rivoluzione dei cittadini che e' già iniziata....e piu' il sistema attuale si metterà di traverso maggiori saranno i rischi per questa democrazia.
Scritto da Giuseppe Vuolo il 9/12/2013 alle 18:49
Matteo Renzi ha raccolto un successo imprevisto e straordinario tra quasi tre milioni di cittadini che hanno partecipato alle primarie. Il suo è un successo “vero” perché ha dimostrato di avere un approccio innovativo rispetto ai riti e alle tradizioni della politica e un incontestabile ”carisma” allo stato nascente. L’apparato gerontocratico del P.D. è stato in parte “rottamato, ma una fetta consistente è salita sul carro del vincitore: è un segnale di rinnovamento oppure un fatto di ringiovanimento generazionale? Il sindaco fiorentino è solo agli inizi di una percorso lungo e accidentato e gli si deve augurare un s un cammino positivo e fecondo anche attraverso “l’unità di squadra” da tutti formalmente accettata. Tuttavia nella fase congressuale è mancata la discussione sui contenuti politici e Renzi ha dimostrato più “appeal” televisivo che profondità di analisi. Diceva il politico democristiano Luigi Granelli: quando il dibattito sulle idee sparisce restano solo i contrasti personali; si discute di forme organizzative e di regole più che di progetti e di programmi. In una fase di crisi economica e morale come l’attuale se i partiti non hanno idee chiare, non solo su cosa fare ma anche come farlo, la società si abbandona alla sfiducia, alla indignazione e alla rabbia. La frantumazione della lotta politica è il risultato di una ben più grave perdita di valori e di principi, di una drammatica frammentazione della coesione sociale. La leadership è un dato imprescindibile della personalizzazione della politica ma da sola è insufficiente e può essere negativa se diventa una fusione tra populismo, telecomunicazione e privatizzazione dei partiti. Il limite di Matteo Renzi è stato quello di aver privilegiato i mezzi al posto dei fini con il rischio di trasformare la politica in una “tecnicalità” senza scopo e, forse, senza senso “I partiti politici – diceva Oscar Wilde – sono gli unici luoghi rimasti dove la gente non parla di politica”. Tuttavia Renzi è riuscito a trasformare la politica del P.D. da “guerra di posizione in guerra di movimento”, ma oltre l’indicazione di obiettivi generici e la critica dell’esistente (anche inopportunamente verso governo Letta), il sindaco di Firenze non è riuscito a formulare finora una convincente proposta per la governabilità del Paese. Le altre due candidature sono state dignitose e sono servite a rafforzare la necessaria unità del partito. Da questa esperienza emergono comunque due certezze: la prima è che in Italia esistono moltissimi cittadini che credono alla politica come valore morale e strumento di sviluppo collettivo. La seconda è che il Partito Democratico, di fronte agli estremismi e alle debolezze degli altri soggetti politici, è l’unica forza di riferimento per la difesa e il rinnovamento della nostra Democrazia. Non è poco.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 9/12/2013 alle 19:01
Renzi, piaccia o non piaccia, ha iniziato alla grande e, con buona pace degli sfascisti di professione, ha dichiarato che (1) non ha fretta di abbattere Letta e (2) la priorità è la legge elettorale.
Scritto da Sic Est il 9/12/2013 alle 19:36
L'avanguardista di Firenze e' arrivato a Roma. I vecchi oligarchi della Sinistra lamentano e minacciano e si affidano alle profezie di Cuperlo e alle sue metafore sui binari dei treni. Piu' volte nel corso della campagna per le primarie lo stesso Cuperlo ha evocato la "forza del tempo" forse solo in maniera rituale visto che lui stesso e' rimasto senza parole difronte alla catastrofica debacle di ieri. D'Alema umiliato da Ivan Scalfarotto nella sua stessa Puglia vuole dare battaglia evocando un ridotto della Valtellina di mussoliniana memoria. Bersani possibilmente pentito di non aver abbandonato subito dopo la sconfitta elettorare di Febbraio, mossa che gli avrebbe salvato la dignita' invita Renzi a non esagerare con le epurazioni. Renzi pero' a detta di molti osservatori esterni meno coinvolti assomiglia fortemente a Tony Blair e Blair dopo la conquista del Labour Party e' stato senza pieta' nelle epurazioni della vecchia guardia massimalista. Renzi dovrebbe fare lo stesso e se vogliono fare una scissione la facciano cosi' sarebbero in buona compagnia con Alfano e la sua allegra brigata di responsabili.
Scritto da Flavio Argentesi il 9/12/2013 alle 20:26
@Flavio Argentesi (20.26) - Nel Labour Party i massimalisti si sapeva benissimo chi erano. D'Alema e Bersani che tu citi sono oggi dei massimalisti? Mah... Sono due dirigenti importanti della sinistra tradizionale che hanno fatto il loro tempo e che dovrebbero portare il loro contributo di idee nel Pd senza pretendere di condizionarlo. Lascino a Cuperlo il compito di rappresentarli al vertice. Lo dico a bassa voce perché, per carattere e cultura, sono restio alle epurazioni e magari hai ragione tu.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/12/2013 alle 21:11
@Adamoli. Concordo su tutto.
Scritto da Angelo Chiappa il 9/12/2013 alle 22:12
Gentile @Angelo Eberli, per poterle rispondere ho atteso di ritornare a casa in modo da prendere fra le mani il libro che sto leggendo ora, dal titolo 'Il gioco del grande potere. Da Gelli al caso Moro, da Gladio alle stragi di mafia'. L'autrice è la giornalista Sandra Bonsanti, attualmente componente il Consiglio di Presidenza dell'associazione Libertà e Giustizia. Nel capitolo 'L'autunno della democrazia. Da Sandro Pertini a Francesco Cossiga' (pagg. 154-162), la Bonsanti ritrae un'immagine commovente di Pertini, ricordando le parole che egli pronunciò in uno degli ultimi interventi ufficiali, il 25 gennaio 1985, a Madrid, in occasione del conferimento della laurea honoris causa. Questo un brano del discorso di Pertini: 'I partiti sono e rimarranno, nel futuro, il lievito insostituibile della democrazia, ma dovranno guidare e non schiacciare la società civile, astenendosi dalla tentazione di occuparla. Il governo presidenziale è, a mio avviso, l'anticamera della dittatura'. Povero! Non si immaginava che le 'prove generali di presidenzialismo' sarebbero arrivate proprio dal primo Presidente della Repubblica proveniente dal PCI. Ma lei, gentile @Eberli, mi chiedeva un'opinione sulle future relazioni fra Renzi e Napolitano. Credo che l'unico Matteo che non chinerà il capo davanti a Napolitano, sia Salvini. Il nostro Matteo, invece, sarà presto coartato. Buona serata, grazie per il dialogo. PS: Sto sentendo ora Sartori, in Piazza Pulita. Mi pare ricalchi, con terminologia più politica, il mio commento di questa mattina (11,04). Oh, sono contenta.
Scritto da eg il 9/12/2013 alle 22:25
Con la segreteria nominata ho una certezza: Renzi per me è un capitolo chiuso.
Scritto da Loris Costa il 9/12/2013 alle 22:52
Brillante come sempre il @Robinews delle 17,19. Ma il film non era '7 mogli per 7 fratelli'? Le Sette Sorelle non sono un'altra cosa? Tu sei troppo ottimista. Te la immagini la Madia alle prese con i forconi? Ha 33 anni, e di professione fa la ricercatrice presso l'AREL, fondata da Nino Andreatta e diventata l'ufficio di collocamento di un sacco di bei nomi scelti per merito, compreso Enrico Letta. Come Letta, la Madia ne è anche membro del Consiglio Direttivo. A 28 anni è entrata in Parlamento, grazie a Veltroni, amico del padre prematuramente scomparso. Encomiabili questi politici che si occupano degli orfani. L'altro faticoso lavoro della Madia è la Fondazione Italianieuropei di D'Alema, con la quale collabora. Invece, la questione ambientale dell'ILVA la facciamo risolvere dalla comasca Braga. Sì, sì, una bella segreteria nazionale.
Scritto da eg il 9/12/2013 alle 23:33
Ringrazio@eg per aver riportato le belle osservazioni di Pertini sui partiti e sulla democrazia,sempre attuali. In alcuni commenti noto un certo scetticicismo sulle possibilità reali di Renzi di cambiare le cose, evidenziandone più i difetti che i pregi.Personalm.vedo in Renzi molte potenzialità di successo per le doti naturali che possiede: intelligenza,coraggio,determinazione,capacità di rapportarsi con la gente e una buona dose di furbizia.Navigherà sicuro in un mare tempestoso,ne sono certo
Scritto da giovanni dotti il 10/12/2013 alle 01:02
Quelli come me da ieri forse dovrebbero il lutto o forse no. Chi lo sa?
Scritto da Laghetto rosso il 10/12/2013 alle 08:29
In tanti avevamo previsto che Renzi, passata la buriana delle primarie, sarebbe passato dal movimentismo elettorale al pragmatismo governativo. Solo gli sciocchi credono nella catarsi dello sfascio e tanti, su questo concetto, hanno campicchiato per una vita intera (mi viene in mente Capanna che non ha mai fatto niente e lo stesso Pannella che tra uno sciopero della fame e l’altro si è ingoiato il contenuto di dieci supermercati). Il realismo politico di Renzi si è esplicitato chiaramente innanzitutto nell’avere individuato nella Legge elettorale e nella stabilità governativa per almeno un anno gli obiettivi a breve termine e, non da meno, di non essersi fatto attrarre dalla estrema destra – il gr(i/u)llusconismo – rappresentata dalle sirene della nuova ineffabile accoppiata di comici Silvio & Beppe. L’estrema sinistra si sta trovando spiazzata e non me ne dispiace considerato che per anni ha vissuto sulle fantasticherie di una improbabile rivoluzione proletaria, con l’assicurazione, però, di avere una pensione nel caso fosse andata a male. Lo stesso ex gruppo dirigente del PD (la lunga pinacoteca degli eterni sconfitti contenti) non riesce a darsi pace: D’Alema (tanto per fare un nome), che ha sempre fatto professione di realismo politico, stavolta si sta perdendo credendo ancora di essere alla testa di inesistenti milizie. Non credo che l’aspirapolvere renziano abbia completato la sua opera, ma l’estromissione di una gerarchia di satrapi senza arte né parte è già il primo passo fondamentale. Buon lavoro a Letta, Presidente del Consiglio, e a Renzi, nuovo Segretario del PD. Buona pensione ad una mediocre classe politica che non si è mai voluta mettere di canto.
Scritto da Sic Est il 10/12/2013 alle 08:57
A@C.M.Fiori,di cui ho riletto il lungo commento, vorrei chiedere cosa consiglierebbe di fare a Renzi da oggi in poi. Quello che ha già fatto mi sembra già un'impresa sovrumana,in cui nessun altro era finora riuscito:scardinare la vecchia segreteria del PD e sostituirla con gente nuova dalle idee più sane e moderne. Questo era il primo passo (indispensabile)da compiere, per i successivi staremo a vedere. Criticare è facile, ma non si può fare tutto e subito,abbiate un pó di pazienza e di speranza
Scritto da giovanni dotti il 10/12/2013 alle 09:33
Cara @eg, forse che in segreteria nazionale volevi entrarci tu?
Scritto da un attento osservatore il 10/12/2013 alle 10:03
@Sic Est 19,36, beato te che hai tutto il tempo per "aspettare" fiducioso il futuro che chissà quando arriverà. Non so dove abiti, ma basta aprire la finestra di casa e vedrai che c'è un popolo che "non vuole più aspettare". Tra breve busseranno a tutte le porte, Se bussano anche alla tua mi raccomando stai attento ad aprire, potrebbero essere pericolosi!.
Scritto da robinews il 10/12/2013 alle 10:07
@EG 23,33, Carissima, al di la delle "stravaganti divagazioni" sui film (ci spetta di diritto un'altro rimbrotto da @talebano), accolgo le osservazioni sull'insieme della segreteria di Renzi. Come ben sai, in certi momenti di quasi disperazione si cerca quasi sempre di aggrapparsi a quel residuo ottuso ottimismo che c'è in ognuno di noi. In questo caso ho cercato di vedere il buono che c'è (Taddei) e trascurato il non buono (Madia in primo luogo). La sostanza del tuo post è comunque OK. Ciao.
Scritto da robinews il 10/12/2013 alle 10:18
D'Alema, "sono anni che cercano di distruggermi, non ci cancelleranno". Bravo Max, nessuno può cancellarti/cancellarvi, vi siete "autocancellati". @Sic. Est, 8,57, bravo, resisti, Letta per 1 anno ancora e magari di più. Date pure altre sberle a chi ha votato "CHIARAMENTE SENZA SE E SENZA MA CONTRO LE LARGHE INTESE" da appena 48 ore. Continui a prendertela con i dinosauri ormai estinti da secoli dell'estrema sinistra facendo finta di non sapere che i colpevoli dello sfascio sono al potere.
Scritto da robinews il 10/12/2013 alle 11:10
Ha ragione Cacciari, c'è solo da sperare che l'accordo fra Renzi e Letta sia reale, che duri almeno un anno e si faccia qualche riforma che si attende da anni.
Scritto da Maurizio il 10/12/2013 alle 11:38
@Loris Costa (22.52) - Ormai siamo entrati in confidenza sia pure solo in modo virtuale. Mi dici perché sei rimasto così deluso da tutta la nuova segreteria del Pd? Io non li conosco affatto salvo due/tre e vorrei vederli alla prova prima di dare un giudizio così negativo. Non ti pare giusto?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/12/2013 alle 11:45
Auguri al neo Segretario. Si valuterà senza pregiudizio. Se riuscirà a rimettere nei gangheri la sgangherata Italia - nonché la Sinistra - ...
Scritto da ulderico monti il 10/12/2013 alle 11:45
Waiting for Mandrake...
Scritto da Pierluigi Galli il 10/12/2013 alle 12:19
@ giovanni dotti – E adesso dopo la sfolgorante vittoria di Matteo Renzi dovranno passare altri vent’anni per coltivare la speranza di futuro o per esprimere un nuovo e più intenso senso di frustrazione e di rabbia? La “rivoluzione giovanile” è una precondizione del cambiamento, serve a pensionare una oligarchia sclerotizzata dal potere e a sostituire la vecchioa classe politica che non ha capito niente e si è preoccupata soltanto della carriera e della sopravvivenza? I nuovi arrivati, pieni di buona volontà ma cresciuti alla scuola delle promesse fasulle, degli slogan vuoti, delle enunciazioni generiche, dei messaggi esigenziali (le condizioni per avere successo), più che di competenze e di reale capacità di analisi, che cosa potranno fare per recuperare il tempo inutilmente perduto? Per creare l’alternativa all’esistente, per guarire dal malessere sociale che, di giorno in giorno, si manifesta anche con proteste violente sulle piazze serve prima una diagnosi: capire perché è scomparsa la base industriale produttiva, perché continua ad aumentare il debito pubblico, perché esportiamo i nostri migliori cervelli e importiamo manovalanza, perché la spesa statale, regionale e comunale non si può comprimere, perché gli abnormi privilegi della casta non si possono togliere, se il nostro sistema burocratico non si può snellire e rendere più funzionale. Se non c’è una valutazione realistica dei dati di fatto, una visione analitica delle interdipendenze e delle compatibilità, cioè una cultura di governo (non la semplice formazione) mancano i presupposti per un progetto. Anzi i sacrifici necessari per riequilibrare la società rischiano di minare invece di ricostruire la fiducia nella politica e la coesione sociale: Tutto rischia di risolversi in una generica ubriacatura riformista; le grandi illusioni e le promesse non mantenute possono creare un sentimento di artificiosa e euforia ma presto l’inganno degenera in “populismo”,come mendace e illusoria scorciatoia per tentare inutilmente di uscire dalla crisi economica, da quella sociale e da quella morale. La leadership è un dato ineludibile ma essa non basta a guidare le scelte politiche concrete, a cominciare dalla stabilità di governo senza la quale il Paese è allo sbaraglio. Ce la farà la nuova squadra di Renzi a realizzare l’alternativa? Nelle ultime dichiarazioni c’è molta propaganda e poca analisi, troppa tattica e poca strategia, tanta comunicazione e scarse competenze, troppo ottimismo e insufficiente senso della realtà e dello Stato. La speranza e il senso di responsabilità non devono venire meno ma dopo vent’anni di chiacchiere e di illusioni bisogna prendere coscienza che non ci saranno più formule alternative ma la fine della “vera” democrazia.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 10/12/2013 alle 12:42
Per Adamoli: @osservatore attento è il medesimo che l’altra volta aveva prodotto una mail falsa, alla pari del @curiosone? Osservatori attenti, curiosoni … il blog si sta arricchendo della categoria del voyeur. Mica male per un blog di livello.
Scritto da eg il 10/12/2013 alle 12:55
@Robinews, ma no, il @talebano sfiduciato o fiducioso che sia, si sta rivelando una civile persona di spirito. Ciao.
Scritto da eg il 10/12/2013 alle 12:56
I lupi, tanti, perdono il pelo ma non il vizio. La politica della volubilità permanente continua. Ma a Renzi vogliamo dargli almeno sei mesi per vedere cosa farà, o dobbiamo, per reazione pavloviana al cupio dissolvi, già bruciarlo per ritornare al voto tra qualche settimana? @Robinews, da quel grande politologo che dimostri di essere, ti prego, facci sapere subito qual è la tua soluzione per salvare il Paese, considerando le forze in Parlamento e la mancanza di una Legge Elettorale. Trasmetteremo il tutto a chi di competenza.
Scritto da Sic Est il 10/12/2013 alle 13:06
@EG. 22,25, Le riflessioni di Pertini sul ruolo dei partiti erano ineccepibili, “non devono schiacciare la società civile”. I partiti purtroppo da molti anni sono andati di fatto molto oltre fino all’”esproprio totale” di ogni autonomia della società. “Presidenzialismo anticamera della dittatura”? Vero anche questo, ma carissima @eg, TUTTO ORMAI SI E’ COMPIUTO e come giustamente scrivi questo si è compiuto sotto una presidenza di un esponente di provenienza PCI. Per precisione, non “sotto” questa presidenza ma CON LA REGIA DI QUESTA PRESIDENZA e la “cupola massonica segreta” che gli sta dietro che ha potuto tramare con il paravento di un presidente della tradizione di “sinistra”. Fatta questa doverosa premessa resta la terribile concretezza del deserto democratico-istituzionale che il ventennio ci ha sbattuto in faccia e con i ricordi dei bei tempi che furono non ne usciamo ne tantomeno potremo iniziare un opera di ricostruzione democratica. Naturalmente, questa desertificazione non ha distrutto solo la democrazia politica, ha colpito a morte anche un sistema economico e sociale fondato su una giustizia sociale quantomeno accettabile fin dalla fine degli anni 60 fino ad arrivare alla più gigantesca redistribuzione della ricchezza dal basso verso l’alto. Sono sempre stato un sostenitore della centralità del parlamento e della rappresentanza politica democratica e sociale ma devo prendere atto che questo concretamente non c’è più da molto tempo ed è bene metabolizzare questo dato di fatto e agire di conseguenza. E’ nel vuoto di questa rappresentanza che i poteri forti hanno fatto il gigantesco esproprio economico e sociale contro il proletariato, la classe media e i ceti produttivi. In questo ore sta prendendo corpo una protesta popolare (forse manovrata anche da ambienti di destra) con un semplice obbiettivo ABBATTERE QUESTO SISTEMA ORMAI PUTREFACENTE. Non so come e quanto crescerà questa protesta ne tantomeno le forme che assumerà via via che si svilupperà. Non so neanche come ne usciremo, l’unica speranza è che la parola (e i poteri decisionali) possano tornare con “chiarezza” al più presto nelle mani di un popolo stremato ma che deve tornare “sovrano”. Con elezioni al più presto in primo luogo ma anche con un sistema semipresidenziale o perfino presidenziale. L’importante è che il potere di decidere torni nelle mani del popolo. Il popolo sbaglierà? Va bene, meglio che sbagli il popolo che le oligarchie degli usurpatori. Questa deve essere la nostra stella polare, e le primarie dell’8 dicembre con il conseguente esito possono essere un buon viatico. Un caro saluto dal solito pentito del “decentramento” politico-istituzionale.
Scritto da Robinews il 10/12/2013 alle 13:26
Non sono andato alle primarie, anche se il mio sindaco PD l’avrebbe desiderato tanto. Renzi non mi è mai piaciuto ma se proprio doveva vincere … meglio lui che qualcun altro. Prendo atto del momento storico e politico che sta vivendo l’Italia, che preferisce i ciarlatani che promettono, con vaghe ricette, di risolvere i problemi anziché personalità come Prodi e Bersani che non ci hanno mai illusi. Mi faccio andare bene Renzi perché fra tutti i ciarlatani è quello più vicino alla mia storia culturale e politica.
Scritto da V.R. il 10/12/2013 alle 13:49
Un saluto a @Robinews che è un po’ che non leggo. Non mi sono mai spostato di un millimetro sulla sua identità ma mi è simpatico lo stesso. Perché non apre un suo blog? Farebbe sfracelli!
Scritto da V.R. il 10/12/2013 alle 13:49
@Giuseppe Adamoli, apprezzo che, nonostante la mia durezza, tu mi tenda la mano (e così dovrebbe fare un Politico). Sinceramente mi aspettavo qualcosa da Renzi, quel chiaro segno di discontinuità che invece, nei nomi, è difficile rinvenire. Vorrei evitare l'esame del sangue e sono pur pronto a ricredermi...ma siccome conosco fatti e personaggi potrei dirne alcune su tutt-e Madia, Serracchiani e Braga. Ora, io ho un concetto di merito che non vuole essere offeso...e peraltro fonte certa (che mai mi ha detto cosa inesatta o non veritiera) mi riferisce di come Franceschini ha gestito la cosa...vuoi sapere cosa penso? Che un partito aperto forse poteva cooptare degli esterni d'area. La sensazione è una rivincita degli apparati, che peraltro avevano già riposizionato le truppe(giustamente A. Bertoloch, persona che conosco bene, si domanda dell'Emilia). Ecco: un segno di discontinuità: invece mi pare si inizi confondendo, pensando che altri non sappiano, che parlare di giovanilismi e donne faccia passare tutto...in cavalleria. Ma il discorso è lungo...
Scritto da Loris Costa il 10/12/2013 alle 14:00
Ti sbagli @eg, giuro, non sono io quello degli altri nickname. Mi sa, mi sa che ti sei fatta beccare anche questa volta. Scrivi bene e hai pensieri intelligenti, questo è quello che conta.
Scritto da Un attento osservatore il 10/12/2013 alle 14:34
@C.M.Fiori,grazie di non aver eluso le mie domande.Ma non capisco il suo"pessimismo cosmico".Le'grandi illusioni' e le'promesse non mantenute' gli Italiani le hanno già sperimentate,immagino che non siano più disposti a lasciarsi ancora turlupinare.Per le"scelte politiche concrete"stiamo a vedere,Renzi non ha ancora cominciato e già lo si vorrebbe giudicare.La propaganda era necessaria per raggiungere il 1°obiettivo,ora penso che Renzi si affiderà a 'competenze' specifiche per risolvere i problemi.
Scritto da giovanni dotti il 10/12/2013 alle 14:51
Come sempre "non c'è peggior sorda di chi non vuol sentire......o capire". Caro @Sic Est 13,49 ci riprovo; 1 Abbiamo un parlamento totalmente delegittimato e occorre una sua legittimazione da parte del popolo e non dal PdR; 2 Si faccia subito una legge elettorale (il sindaco d'Italia?), sembra che ci possa essere un'ampia convergenza; 3 Si voti tra 4 mesi (a marzo 2014). CHIARO? Mi raccomando non girare questa confusa proposta all'aquila che si annida sul colle, si rischia che la capisca!!!!
Scritto da robinews il 10/12/2013 alle 15:06
Heilà @VR, ben tornato sul blog, temevo che ti fossi perso nelle nebbie alla caccia dei Nazisti travestiti da Ebrei. Come è andata? Quanti ne hai scoperti? Vedo che hai anche tu una storia politica e culturale e che rivendichi una certa vicinanza con Renzi. Facciamo un gioco, sai che ti dico? IO DUBITO DI QUESTA TUA STORIA POLITICA E CULTURALE E DELLA VICINANZA A RENZI. Anzi di più, credo sia proprio tu il famoso che usa nascondersi dietro un nick. Va bene comunque, si scherza, ciao!
Scritto da robinews il 10/12/2013 alle 15:14
Come si fa a non essere d'accordo con quanto scrive M. Fiori, quando Renzi afferma di voler parlare con tutti, ( fin qui va bene), ma anche con Berlusconi e Grillo,che intanto si stanno saldando a dx,in un movimento confuso,simil squadrista? Lo fa per motivi tattici,ed indebolire Alfano, e di conseguenza Letta. Non è questo tatticismo eccessivo? E' di questo che ha bisogno il paese in questo momento? Continuo ad avere tante riserve sul nuovo segretario, per la sua eccessiva ambizione.
Scritto da mario diurni il 10/12/2013 alle 15:16
@eg (22.25) e @Robinews (13.26) - Mi sarebbe piaciuto che sul presidenzialismo (di ogni tipo) si fosse dibattuto durante la campagna per l’elezione del segretario del Pd ma non è accaduto. Vi erano altri problemi ritenuti più impellenti. Dunque per questa legislatura non se ne parla proprio e forse neanche nella prossima visto che il problema è sentito in una parte della destra e rifiutato alla radice in una parte molto rilevante della sinistra. Mi dispiace perché sento il bisogno di confrontarmi politicamente e non accademicamente (non è il mio profilo) con chi è contrario, visto che sto accarezzando quest’idea da un bel po’ di tempo. Sullo svuotamento dei partiti Sandro Pertini aveva avuto lo sguardo lungo, come del resto altri politici e politologi. L’affermazione sul governo presidenziale come anticamera della dittatura è invece un’opinione rispettabilissima che non regge però al confronto con la storia. Anzi, senza diplomazia, è un falso storico come sostengono quasi tutti gli esperti. Sarebbe come dire che gli Usa e la Francia sono delle dittature. Il problema con tutta evidenza è un altro. Sarebbe l’abito su misura per l’Italia oppure è più adatta per noi l’assoluta centralità del Parlamento semmai con un rafforzamento del governo? Questa si che sarebbe una bella discussione. Per @Robinews aggiungo solo che un sistema presidenziale, quale che sia, ha bisogno di forti contrappesi fra cui può starci benissimo il decentramento politico-istituzionale. Gettar via tutto invece, per esempio, di dimezzare e riformare le Regioni e rafforzare l’autonomia dei Comuni è una strada che non condivido per nulla.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/12/2013 alle 15:50
@Adamoil, 15,50. Proviamo a "contestualizzare" le parole di Pertini sul presidenzialismo anticamera della dittatura. Quando il Grande Presidente (il migliore e il più amato in assoluto), circolavano "i piani per la rinascita della P2 di Licio Gelli" dove si teorizzava la via "presidenzialista" per il potere della destra golpista che amava definirsi moderna. Nessuno, neanche Pertini, ha mai pensato che America, Francia ecc fossero o siano delle "dittature presidenziali". (segue)
Scritto da robinews il 10/12/2013 alle 16:12
Robinews (segue). Quanto alla discussione "oggi" sul presidenzialismo o semi, le mie opinioni sono cambiate per il semplice fatto che ormai non viviamo più da un bel pezzo in una democrazia parlamentare. Siamo invece di fronte ad un ibrido "presidenzialismo" e una pseudo democrazia parlamentare "fuori da ogni controllo democratico" che è molto peggio di quanto noi democratici dovremmo temere. Questa situazione è persino peggio di altre che hanno preceduto terribili dittature. (segue).
Scritto da robinews il 10/12/2013 alle 16:19
Robinews (segue). Solo per questi motivi mi sono convinto a forme di rappresentanza semi o presidenzialista. Le forze democratiche (???), sinistra in primo luogo, ha fatto strame del nostro nostro sistema democratico parlamentare (io non li perdonerò mai per questa grave colpa). Naturalmente piangere sul latte versato non serve a nulla. E' molto meglio pensare ai rimedi per provare ad evitare il peggio. Quanto alla legge elettorale del Sindaco d'Italia si può fare subito. (segue)
Scritto da robinews il 10/12/2013 alle 16:26
Robinews (segue). Non sono un'esperto costituzionalista, visti i risultati fin qui conseguiti di loro (tutti) diffido. Un sistema elettorale che non implica la modifica del ruolo ed esistenza del P.d. R. può essere fatto con l'elezione del presidente del consiglio (rafforzando il concetto precedente dell'indicazione del Premier) e con una maggioranza certa sia alla camera che al senato. In questo modo si eviterebbe la truffa che prima vengono le riforme istituzionali e dopo.... (segue)
Scritto da robinews il 10/12/2013 alle 16:31
Robinews (segue). Dopo appunto, dopo elezioni a brevissimo tempo e un parlamento rilegittimato formalmente e sostanzialmente, si potrà riprendere il cammino della riforma generale delle istituzioni. Insistere oggi su questa tesi (come fa il colle) lo ritengo un esercizio CRIMINALE. Senza questo passaggio obbligato, rischiamo tutti che quando parliamo di questi temi lo facciamo solo per far prendere aria alla bocca o per far lavorare la tastiera dei nostri pc tanto per divertirci un po.
Scritto da robinews il 10/12/2013 alle 16:37
In effetti, il commentatore preso in castagna per la mail falsa era @un osservatore attento. Quello di oggi è, invece, @un attento osservatore. Avrei dovuto, prima di postare il commento, fare più attenzione alla posizione del sostantivo e dell’aggettivo. Ad ogni modo, sono contenta di essere passata, con successo, al vaglio di @un attento osservatore che, a differenza di @un osservatore attento, è un voyeur che la butta sulla cultura.
Scritto da eg il 10/12/2013 alle 16:59
Vedo ora un commento di @Adamoli e diversi di @Robinews, che leggerò con più tempo.
Scritto da eg il 10/12/2013 alle 17:01
Caro Giuseppe, la sinistra nel suo complesso, sinistra Dc compresa, diffidava del presidenzialismo perché diffidava di Craxi che in qualche modo lo proponeva. Poi la sinistra ha rafforzato il suo anti presidenzialismo per paura di Berlusconi. Una cultura subalterna abituata a contrapporsi invece di proporsi. Non dico che il sistema presidenziale sia quello più adatto. Ho anch'io i miei dubbi come te ma bisogna abbandonare la timidezza e la paura culturale che ha sempre attanagliato metà del Paese.
Scritto da ff il 10/12/2013 alle 17:01
@Robinews (16.37) - Devo ri-dirti che non condivido un virgola di quel che scrivi “sull’esercizio criminale” del Colle? Sicuramente non a te che lo sai benissimo. Lo riaffermo per chi legge onde nessuno possa interpretare che “chi tace acconsente”.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/12/2013 alle 17:17
@Adamoli 17,17, devo anch'io dire non per te ma per chi ci legge che quando dico "esercizio criminale del colle" mi riferisco chiaramente ad un giudizio "politico" sugli atti e l'agenda che il P.d. R. impone al nostro paese da 3 anni in spregio al sacrosanto diritto degli elettori di avere un governo espressione delle proprie volontà ribadite nelle urne. Monti chi l'ha votato? Letta chi l'ha votato? Questa è la deriva a cui stiamo assistendo senza fiatare. Si può ancora almeno protestare??????
Scritto da robinews il 10/12/2013 alle 17:54
Una segreteria deboluccia, mi pare. Ragazzette (stile Comi, Ravetto, Ronzulli, Lorenzin) che, senza merito (ma non era richiesto il merito?), si trovano già pure in Parlamento, alcune di provenienza veltroniana (Madia, Picerno; prime cambiali pagate a Veltroni), solo qualcuno interessante (il Taddei della Hopkins), gli altri malgrado l'atteggiamento supponente che tutti li accomuna (la Boschi ieri sera si è detta "avvocato" per sostenere una sua tesi; carina, è tre anni che sei) segue
Scritto da domenico nitopi il 10/12/2013 alle 17:56
(segue) iscritta all'albo, datti una calmatina) che si dovrebbe occupare delle Riforme. Speravo nomi diversi, migliori. Avevamo Augusto Barbera, una volta, insigne professore di diritto costituzionale. Avremmo potuto avere Pietro Ichino a occuparsi di lavoro, Fabrizio Barca di economia. Autentiche personalità, competenti e pure perbene. Ed invece siamo in mano a questi dilettanti allo sbaraglio. Bah, sarà
Scritto da domenico nitopi il 10/12/2013 alle 18:05
Aggiungo al post di @Adamoli (17:17): meno male che in questo periodo buio della politica abbiamo questo straordinario ottuagenario che esercita in maniera splendida le sue funzioni di Capo dello Stato nel solo interesse del Paese e della sua coesione. Ma ci pensate se ci fosse stato al suo posto un tipo scostante (eufemismo) alla Cossiga? O, magari, un "brillante" (eufemismo) alla Berlusconi? Forse sarebbe bene per @Robinews controllare il grado di acidità del suo olio: se troppo alto fa male.
Scritto da Sic Est il 10/12/2013 alle 18:21
@giovanni dotti - cosa vuole dire "pessimismo cosmico", appartiene a quelle frasi fatte, a quei concetti vuoti, a quelle astruserie con cui i politici ci prendono in giroi da almeno vent'anni. Bene la novità Renzi, diamogli il tempo di imparare ma per chi vuole fare il "medico" dell'Italia dovrebbe avere alle spalle un po' d'esperienza. O no! Non si può cambiare un governo ogni sei mesi in attesa di imbroccare il "terno" alla lotteria. Intanto cominci a cambiare il P.D.
Scritto da CMF il 10/12/2013 alle 18:40
Anche chi non condivide i drastici giudizi di Robinews sul P.d R. deve doverosam.ammettere che sta debordando dal suo ruolo. Ma ciò è avvenuto per l'insipienza,la litigiosità e l'inettitudine dei partiti e di un Parlamento di 'nominati' e di incompetenti,questo sì illegittimo,che si è lasciato sopravalicare dal Colle. Da esso ci si attende solo una legge elettorale meno schifosa del 'porcellum' abrogato dalla Corte Costituz..(che potrà essere riveduta e corretta dal futuro Parlamento legittimato
Scritto da giovanni dotti il 10/12/2013 alle 20:20
(segue) dal voto popolare). Una Riforma Istituzionale Generale non può essere lasciata a questo parlamento, dovrà essere affrontata solo in seguito da un nuovo Parlamento "legittimo" scaturito da regolari elezioni con la nuova legge che restituisce la scelta dei candidati agli elettori.E quindi anche per una riforma dello Stato in senso presidenziale o meno si dovrà lasciare il compito al futuro Parlamento.Personalm.non sono pregiudizialm.contrario,ma sarà necessaria una approfondita discussione
Scritto da giovanni dotti il 10/12/2013 alle 20:29
Il cambiamento, quello vero, scaturisce soltanto dalla crisi generata dal maturare delle contraddizioni. E nella sinistra italiana, dopo vent'anni trascorsi a rincorrere le chimere ideologiche, prima quella occhettiana dell'unità delle forze d'ispirazione socialista, poi quella veltroniana dell'unità dei riformisti, le contraddizioni dovevano pur giungere al culmine. Noncuranti dei cambiamenti profondi che, dopo la caduta del muro di Berlino, hanno segnato l'inizio di una nuova fase storica per l'intera umanità, la sinistra italiana si è come chiusa in se stessa, nel proprio stereotipato linguaggio che, anno dopo anno, ha continuato a riproporre la medesima rappresentazione di un sé diviso tra un movimentismo radicale e antisistemico ed un riformismo consociativo. Una rappresentazione, questa, che si è riproposta anche in occasione delle primarie, simbolicamente interpretata, anche se inconsapevolmente, dalle figure di Cuperlo e Civati. Questa volta, però, gli elettori hanno deciso di porre fine alla contraddizione di una sinistra e di un gruppo dirigente che ha ormai esaurito la propria capacità d'interpretare il cambiamento.
Scritto da Leonardo C. il 10/12/2013 alle 20:43
@Sic Est, come potrai ben capire, producendo l'olio extravergine di oliva per per me stesso, familiari e amici "particolari" (pochi), la gradazione dell'acidità non supera mai le "tre linie" cosi diciamo noi in gergo. Quindi olio "super extravergine" solo x persone privilegiate che allunga la vita e mantiene fresco il cervello. Ma ci pensi se al posto di Giorgio II ci fosse stato Prodi, Pertini, Rodotà T à Tà Tà? A parte le battute parliamo di cose serie. A quando la legge elettorale? (segue)
Scritto da robinews il 10/12/2013 alle 20:50
Robinews (segue) Non è che la nuova legge elettorale è quell'"albero di Bertoldo"? Ricordi il condannato a morte Bertoldo che gli fu concesso la scelta dell'albero a cui essere impiccato e che lui furbino "non sceglieva mai? Non è che la sentenza della Corte Costituzionale abbia reintrodotto il proporzionale puro e le preferenze (dopo ben 8 anni) proprio per far sparire l'albero di Bertoldo dalla circolazione? Su questo Renzi si gioca "tutto". E se non mantiene la promessa anche lui è finito!!
Scritto da robinews il 10/12/2013 alle 20:57
Il difficilissimo sarà convincere i parlamentari a ridursi nel numero con l'abolizione del Senato o tagliando i seggi in entrambe le Camere. Le altre cose sono dei palliativi.
Scritto da Mario T. il 10/12/2013 alle 22:10
C.M.Fiori, non era mia intenzione offendere nessuno,ma semplicemente esprimere un parere meno pessimistico del suo riguardo alla nuova Segreteria del PD. Sicuram.Lei ha ragione quando si riferisce all'esperienza e alle competenze specifiche,forse un poco carenti,ma sono certo che per queste Renzi non si limiterà alle persone del suo stretto e 'fidato' entourage(tutto "politico") ma si rivolgerà ad esperti qualificati della società civile per trattare i vari e complessi problemi che si presenteranno.
Scritto da giovanni dotti il 10/12/2013 alle 22:18
Perfetto @eg.
Scritto da attento un osservatore il 10/12/2013 alle 23:56
Oggi è giornata di pesca, stiamo per partire e ritirare le reti. Credo perderò il discorso di Letta per la ri-fiducia. Penso che non perderò nulla di particolare. Sembra che oggi si votI una assoluta inedita FIDUCIA A FUTURA MEMORIA O A FUTURO CONTRATTO DI PROGRAMMA (gennaio). Signori capito come siamo messi? Siamo governati senza programma da aprile (alla giornata si direbbe). Sembra anche che la nuova leg. elet. arrivi(?) a maggio. Renzi mi sembra già impacchettato. Auguri e buone feste!
Scritto da robinews il 11/12/2013 alle 06:48
@Leonardo C (20.43) - Con le primarie si è riaperta, dopo Veltroni, la strada del partito degli elettori che è, per definizione, una strada meno ideologica del partito degli iscritti. Bisogna però rafforzare l’impianto culturale. Ne parlerò in uno dei prossimi post e mi farà piacere leggere la tua opinione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 11/12/2013 alle 09:48
Per @Adamoli (15,50): ero consapevole che la frase di Pertini risultasse una forzatura, ma mi aveva così colpito che, per rispondere ad @Angelo Eberli, ho atteso la sera per poterla trascrivere. Pronunciata nel 1985, è come se appartenesse ad un’altra era politica. E dire che il dibattito sulle riforme della Costituzione era già iniziato in quell’epoca, con la Commissione Bozzi, anche se non riguardava le forme di governo. Lo scopo del mio commento era quello di sottolineare la diversa sensibilità dei due Presidenti. Napolitano, pur riconoscendogli straordinarie capacità politiche, non ha rispettato, a mio modesto giudizio, il ruolo super partes impostogli dalla Costituzione, trasmettendo a noi comuni mortali la sensazione di essere privi del nostro ‘garante costituzionale’. L’elenco di delusioni è lungo, tanto quanto le ambiguità manifestate. Ma come dirò a @Robinews, il ragionamento corre sia sul filo delle sensibilità individuali (ed è quindi difficile convincerci a vicenda) che sulla convenienza (p.e., è un dato di fatto inoppugnabile che un parlamentare del PD non potrà mai avere una propria opinione su questo Presidente. Come si suol dire, per forza o per amore, non potrà che parlarne con toni incantati, pena l’isolamento). Il momento istituzionale è delicato ed è per questo che risulta apprezzabile l’equilibrio di Letta (anche se, come scrivevo, un po’ di realismo non gli guasterebbe; è da mitomani, in queste larghe intese, sentirsi i salvatori della patria) ma risuonano purtroppo vere le conclusioni del Censis (che ho riportato l’altro ieri su questo post e che anche Renzi ricordava ieri sera con Floris): i nostri rappresentanti politici utilizzano lo spettro della crisi per autolegittimarsi.
Scritto da eg il 11/12/2013 alle 11:01
Occorre un compendio del Robinews-pensiero! Ieri, quando ho spento tutto, intorno alle 17, i commenti erano di numero inferiore rispetto a quelli che leggo questa mattina. Senti, caro @Robinews, buona giornata di pesca, e abbi gli stessi sentimenti del Pietro del Vangelo: nonostante lo sconforto, mantieni la fiducia per una pesca copiosa. E così è anche la vita: in alcuni giorni le reti sono piene di spazzatura (come canta anche De Gregori), in altri il raccolto è soddisfacente. Capisco le difficoltà degli altri commentatori (e dei lettori) nel recepire il tuo pensiero sull’inquilino del Colle. Ma, dopotutto, non siamo qui a convincerci a vicenda, ognuno ha la propria sensibilità ed è addirittura con questa che si valutano anche gli accadimenti politici. Vieni percepito come marziano, anziché come un marxiano? Va beh, pace! Mantieni la genuinità delle tue idee e lotta per queste. In fondo, siamo tutti sudditi impotenti di questo anomalo regno e nulla ci resta se non la testimonianza personale, quotidiana. Essere se stessi significa già porre un freno all’ignavia dei nostri rappresentati politici. Ciao.
Scritto da eg il 11/12/2013 alle 11:04
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